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1 BANCA PASSADORE & C. BILANCIO ESERCIZIO

2 BANCA PASSADORE & C. SOCIETÀ PER AZIONI - CAPITALE SOCIALE RISERVE ,33 FONDATA NEL 1888 GENOVA BILANCIO 2013 ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI DEL 23 APRILE 2014

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4 INDICE Organizzazione Territoriale pag. 5 Cariche Sociali pag. 7 Relazione degli Amministratori sulla Gestione pag. 9 Relazione del Collegio Sindacale pag. 35 Schemi di Bilancio pag. 41 Nota Integrativa pag. 49 Relazione della Società di Revisione pag

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6 ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE GENOVA Sede: Via Ettore Vernazza, 27 Agenzia di Sampierdarena: Piazza Nicolò Montano, 25 r. Agenzia di Albaro: Via Felice Cavallotti, 87 r. Agenzia di Molassana: Via Molassana, 73 r. Agenzia di Nervi: Piazza Duca degli Abruzzi, 28 r. Agenzia di Quezzi: Largo Augusto Merlo, 72 r. Agenzia di Sestri Ponente: Via Sestri, 161 r. Agenzia di Bolzaneto: Piazza Savi, 3 r. MILANO Corso Matteotti, 7 BRESCIA Piazza della Loggia, 8 TORINO Via Carlo Alberto, 45 AOSTA Piazza Chanoux, 15 ALESSANDRIA Corso Roma, 131 NOVI LIGURE Corso Marenco, 83 IMPERIA Via Bonfante, 18 BORDIGHERA Corso Italia, 37 ALBENGA Regione Bagnoli, 36 LA SPEZIA Via Domenico Chiodo, 91 CHIAVARI Via Martiri della Liberazione, 76 PARMA Via Dante, 1 FIRENZE Via de Tornabuoni, 15 ROMA Piazza di Monte Citorio, 115 5

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8 CARICHE SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Vice Presidente Amministratore Delegato Consiglieri Segretario Augusto Passadore Carlo Acutis Francesco Passadore Alberto Brignone Gian Franco Carli Giovanni Delle Piane Edoardo Fantino Guido Ferrarini Alessandro Garrone Maurizio Sabbioneti Jean Luc Steinhauslin Marco Vitale Lucio Siboldi COLLEGIO SINDACALE Presidente Sindaci Effettivi Sindaci Supplenti Alberto Zaio Enrico Broli Paolo Fasce Andrea Parolari Pietro Salvo DIREZIONE Direttore Generale Condirettore Generale Direttori Centrali Edoardo Fantino Renzo Preziuso Renzo Parodi Maurizio Vassallo 7

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10 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE 9

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12 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE IL QUADRO ECONOMICO GENERALE Nel 2013 si è nuovamente evidenziata la complessità del quadro congiunturale internazionale e la disomogeneità degli andamenti al suo interno. Dopo un primo semestre ancora fortemente dominato dalla crisi, la seconda parte dell anno ha mostrato i primi segnali anticipatori di ripresa del ciclo economico, più chiari negli Stati Uniti e più timidi in Europa. In generale, nelle economie sviluppate, specialmente in quelle che si confrontano con le politiche restrittive sui bilanci pubblici, la debolezza dei consumi interni e l elevata disoccupazione sono rimasti l elemento critico, a cui si è contrapposta un inflazione in ulteriore contrazione. Gli Stati Uniti, pur frenati dall azione di rientro dal pesante deficit fiscale che ha ridotto la crescita annuale del PIL (+1,9% contro il +2,8% del 2012), hanno mostrato nel secondo semestre una rinnovata vivacità economica (con il PIL del terzo trimestre in aumento del 4,1%) anche grazie al risveglio del settore immobiliare ed al miglioramento del mercato del lavoro. Nell area Euro, invece, la recessione si è mantenuta in atto (PIL -0,4% nel 2013, contro -0,7% dell anno precedente) aggravando la situazione occupazionale (i disoccupati sono saliti al 12,1% dall 11,4% dell anno precedente) ed accentuando le note divergenze negli andamenti economici all interno dei singoli Paesi membri. La Germania, in particolare, sebbene in rallentamento (solo +0,4% la crescita del PIL, rispetto al +0,7% del 2012) ha protratto la propria espansione, con una disoccupazione al 6,9%. L Italia ha segnato nel 2013 un ulteriore severa contrazione del PIL (-1,8%, dopo il -2,5% del 2012) e della domanda interna, accompagnata da un peggioramento del tasso di disoccupazione, dal 10,7% al 12,2%. I Paesi emergenti, pur evidenziando in genere tassi di sviluppo ancora significativi, hanno mostrato un rallentamento nelle dinamiche di crescita, a testimonianza, in particolare per la Cina (PIL +7,7%), di una fase di transizione caratterizzata dal sorgere di nuovi paradigmi di tipo sociale e demografico, oltre che di un mutato modello di crescita che prevede un TASSI DI INTERESSE ribilanciamento fra esportazioni e consumi 1,20 interni. In tale quadro generale, le politiche monetarie 1,00 delle Banche Centrali hanno mantenuto un 0,80 tono ultra espansivo. La Federal Reserve ha 0,60 proseguito nel programma di creazione di 0,40 base monetaria, seguita dalla Banca Centrale Giapponese che si è impegnata in un analogo 0,20 intervento di lunga durata. La BCE, alla luce 0,00 di preoccupanti segnali deflativi ed in presenza di politiche fiscali ancora restrittive, Tasso riferimento B.C.E. Tasso riferimento FED ha per due volte ridotto il suo tasso di 11

13 rifinanziamento principale che ha raggiunto, ANDAMENTO DELLE PRINCIPALI BORSE VALORI in novembre, il livello minimo di 0,25%. Sul 200 finire dell anno, poi, a fronte dei citati 180 crescenti segnali di miglioramento dell economia americana, la Banca Centrale 160 americana ha ufficializzato la decisione di 140 contrarre molto gradualmente gli stimoli monetari (cosiddetto tapering ) riducendo gli 120 acquisti di titoli sul mercato. 100 Riguardo ai mercati finanziari, il contesto di tassi di interesse ai minimi storici ed i successivi segnali anticipatori di ripresa economica hanno influito sulla propensione al rischio degli investitori che hanno ricercato Milano Borse Europee New York (S&P) rendimenti più appetibili sui mercati azionari CAMBI EURO/DOLLARO USA ed obbligazionari di minore qualità. Le 1,60 aspettative in merito all inizio della normalizzazione della politica monetaria 1,50 americana finalizzata al graduale azzeramento dell espansione monetaria ( quantitative 1,40 easing ) hanno invece penalizzato gli andamenti delle obbligazioni a media-lunga 1,30 scadenza, sia americani che tedeschi, con un 1,20 significativo irripidimento della curva dei rendimenti. 1,10 Il comparto obbligazionario - ad esclusione 1,00 dell area dei titoli corporate, soprattutto high yield e quella governativa euro periferica - ha subito pertanto pressioni ribassiste sui corsi, a fronte di rendimenti correnti particolarmente contenuti. I Titoli di Stato italiani, grazie ad una diminuita percezione del rischio paese, hanno beneficiato invece di una riduzione dello spread rispetto a quelli tedeschi (che è sceso fino a 200 punti base a fine anno) con rilevanti plusvalenze sulle quotazioni. Decisamente negativo è stato l andamento delle obbligazioni dei Paesi emergenti che hanno sofferto il rialzo dei tassi ed ampliato le perdite a causa della considerevole svalutazione delle relative divise. In un contesto in via di miglioramento, grazie anche alle attraenti valutazioni, le borse hanno mostrato performance in genere molto positive. In particolare gli Usa (+29,6%) e la Germania (+25,5%) hanno segnato nuovi massimi storici, mentre il Giappone (+56,7%) ha reagito con entusiasmo ai radicali cambiamenti di politica economica e monetaria. L Italia, in un anno ancora 12

14 molto volatile, ha chiuso comunque con un +16,6%. Deludente invece, in sintonia con il deterioramento del quadro macro, larga parte del mondo emergente (indice generale -5%, Cina -7,7%). Sotto il profilo valutario, l euro si è mostrato forte contro tutte le valute (+4,5% rispetto al dollaro). Deboli le materie prime, in particolare l oro (-28%), colpito dal ridotto interesse per i beni rifugio. Il sistema bancario italiano ha attraversato un anno ancora molto difficile, avviandosi verso l auspicata uscita dalla più dura recessione dal dopoguerra in condizioni quantomeno delicate. Il prezzo pagato dalle banche alla crisi è infatti risultato assai elevato: le sofferenze bancarie, sono salite a fine 2013 a oltre 150 miliardi di euro (pari, al netto delle svalutazioni, al 4,3% sul totale degli impieghi). I crediti deteriorati hanno gravemente inficiato sia la capacità reddituale del sistema (che da due anni, nel suo complesso, è pressoché nulla), sia la possibilità di erogare nuovi finanziamenti; relativamente a tale ultimo aspetto, la normativa comunitaria di vigilanza sui requisiti patrimoniali minimi ha impattato sensibilmente sulle banche nazionali, tradizionalmente più impegnate nel sostegno dell economia reale rispetto al resto d Europa, rischiando di aggravare ulteriormente la carenza di credito. In questo quadro sicuramente non confortante, a fronte di alcune agevolazioni di tipo contabile che hanno peraltro interessato solo una parte di intermediari, le banche sono state colpite da provvedimenti fiscali particolarmente onerosi, tra cui merita citare il notevole aggravio (+8,5 punti, benché solo per il 2013) della tassazione del reddito d impresa, nonché l ulteriore forte inasprimento degli obblighi di versamento degli acconti di imposta (fino al 130%). A fine 2013 la dinamica dei finanziamenti del sistema destinati al settore privato, alla luce di quanto rappresentato più sopra oltre che della forte contrazione degli investimenti delle imprese, ha mostrato una flessione del 4,2% rispetto all anno precedente. TASSI BANCARI La raccolta bancaria diretta ha segnato a fine 5,00 anno un leggero decremento rispetto all anno prima; tra le componenti del funding è 4,00 peraltro da rilevare una netta divaricazione degli andamenti delle fonti a breve, che si sono incrementate rispetto a quelle a medio e 3,00 lungo termine, le quali hanno invece subito una sensibile contrazione (la consistenza delle 2,00 obbligazioni bancarie si è ridotta del 9,8% rispetto al 2012). 1,00 Con riferimento ai tassi di interesse, il differenziale medio del 2013 tra i tassi sui Raccolta Impieghi prestiti e quelli sulla raccolta è risultato in 13

15 ulteriore flessione, portandosi ad un livello di 183 basis point; prima dell inizio della crisi finanziaria, nel 2007, tale indicatore - determinante per la formazione del margine di interesse - superava abbondantemente i 300 punti. Per quanto riguarda la raccolta indiretta delle banche italiane, la consistenza del totale dei titoli a custodia presso le banche italiane (sia in gestione che detenuti direttamente dalla clientela) ha segnato una contrazione del 3,3% rispetto all anno precedente. Dati del sistema: variazioni % annue Raccolta +3,0 +1,6-1,9 Impieghi +1,8-1,1-4,2 Titoli a custodia -5,1-3,8-3,3 L ATTIVITÀ DELLA BANCA Nonostante la perdurante congiuntura sfavorevole, anche nel 2013 la Banca ha registrato una ulteriore significativa crescita degli aggregati patrimoniali (impieghi e raccolta) e del risultato economico, confermando così un efficace affermazione del peculiare modello operativo adottato dalla Banca anche sulle piazze di più recente insediamento. In particolare, l ulteriore aumento dei prestiti alla clientela - in controtendenza rispetto al sistema - ha ancora una volta testimoniato il sostegno finanziario che la Banca ha saputo fornire ad imprese e famiglie nell attuale delicata fase congiunturale, sempre mantenendo le consuete rigorose politiche di selezione del merito creditizio. Sul versante della raccolta, la crescita dei volumi, ottenuta come sempre senza l adozione di politiche di pricing particolarmente aggressive, ha confermato la positiva considerazione di cui la Banca beneficia da parte della clientela. La dotazione patrimoniale della Banca si posiziona su livelli più che adeguati; l indice core tier 1 ratio, che indica il rapporto tra il patrimonio di base ed il totale delle attività di rischio ponderate, si è attestato a fine 2013 al 10,6%. Nel febbraio 2013 si è conclusa la periodica visita ispettiva della Banca d Italia, dalla quale non è emerso alcun rilievo particolarmente significativo, a conferma di un positivo giudizio sulla gestione della Banca. Lungo il corso dell anno sono state realizzate varie iniziative per la celebrazione del 125 anniversario della fondazione della Banca, tra cui un libro fotografico che ripercorre la storia della Banca ed un concerto del Teatro dell Opera di Genova nella suggestiva cornice del Forte di Bard in Valle d Aosta. Inoltre, con l obiettivo di promuovere la cultura e la formazione economicofinanziaria e consolidare nel contempo i rapporti con il mondo accademico, nel 2013 sono state avviate diverse iniziative in collaborazione con il Dipartimento di Economia dell Università di Genova, tra le quali una serie pluriennale di convegni in materia economico-finanziaria intitolati alla memoria del Dott. Agostino Passadore. 14

16 Qui di seguito è riportata una sintesi dei principali dati ed indicatori patrimoniali ed economici di bilancio riferiti al 31 dicembre 2013, confrontati con l esercizio precedente. Prospetto di sintesi dei principali dati patrimoniali, economici e operativi (importi in migliaia di euro) Variazione % DATI PATRIMONIALI Raccolta ,2 Impieghi ,5 Titoli in deposito ,8 DATI ECONOMICI Margine d'interesse ,4 Ricavi netti da servizi ,1 Spese amministrative ,2 Margine operativo lordo ,0 Utile netto ,2 DATI OPERATIVI Movimentazione conti correnti e depositi a risparmio ,3 Titoli Movimentazione clientela ,0 Portafoglio commerciale ,4 Bonifici ,4 Servizio di internet banking (numero transazioni) ,6 Prospetto di sintesi dei principali indicatori di bilancio INDICATORI DI REDDITIVITÀ (%) Cost/Income (Costi operativi / Margine Intermediazione) 65,77 65,97 ROE (Risultato netto/ Patrimonio netto) 7,44 8,31 INDICATORI DI RISCHIOSITÀ (%) Crediti verso la clientela in sofferenza netti/crediti verso la clientela 0,49% 0,63% Rettifiche di valore su crediti in sofferenza/crediti in sofferenza lordi 68,52% 64,62% Rettifiche di valore su esposiz. per cassa deteriorate /Esposiz. per cassa deteriorate 45,68% 43,16% COEFFICIENTI PATRIMONIALI (%) Core Tier 1 (Patrimonio di base di Vigilanza netto/attività di rischio ponderate) 11,02 10,58 Tier 1 Capital Ratio (Patrimonio di base di Vigilanza/Attività di rischio ponderate) 11,02 10,58 Total Capital Ratio (Patrimonio di vigilanza /Attività di rischio ponderate) 11,64 11,19 Attività di rischio ponderate in migliaia di euro Utile base per azione ( basic EPS ) - euro 0,20 0,24 Utile diluito per azione ( diluted EPS ) - euro 0,20 0,24 15

17 LA RETE TERRITORIALE Nel quadro del programma di espansione territoriale mirato in atto da diversi anni, nel gennaio 2013 è stata aperta al pubblico la nuova Filiale di Aosta, situata nel pieno centro della città, la cui formale inaugurazione è poi avvenuta nel mese di giugno in concomitanza con la celebrazione del 125 anniversario della Banca. Già nel primo anno di attività, grazie allo sviluppo dei significativi rapporti commerciali in essere con diversi primari operatori economici dell area, i volumi operativi della Filiale si sono mostrati notevolmente superiori alle attese. Nello scorso esercizio il piano di sviluppo territoriale ha poi segnato una nuova importante tappa con la delibera di avviare un nuovo punto operativo nella Capitale; la nuova Filiale di Roma, situata in un prestigioso palazzo di Piazza Montecitorio, è stata poi resa operativa nello scorso mese di gennaio 2014, temporaneamente in uffici provvisori allo stesso indirizzo. Anche per questa Filiale verrà mantenuta la tradizionale impostazione che prevede l ubicazione in locali molto strutturati e di pregio che richiamano lo storico format delle dipendenze della Banca, improntato alla qualità ed allo stile degli allestimenti. Il graduale consolidamento operativo delle nuove Filiali di più recente apertura, unito al rafforzamento commerciale delle altre dipendenze, ha fornito un contributo decisivo alla crescita dei risultati, confermando appieno le opportunità di sviluppo e di affermazione della Banca soprattutto nelle piazze più importanti. A partire dal anno in cui la Banca era attiva solo su Genova con 3 sportelli oltre alla Sede - il progetto di espansione territoriale, attuato esclusivamente per vie interne, ha progressivamente consentito di estendere la presenza della Banca in 7 Regioni e 15 città, con 22 punti operativi adeguatamente dimensionati per il presidio commerciale di un area geografica sufficientemente ampia; a tal fine è risultato determinante anche lo sviluppo del canale di e-banking, rivelatosi decisivo nel supporto a distanza della tradizionale relazione personalizzata con la IMPIEGHI (milioni di euro) clientela GLI IMPIEGHI Nel corso del 2013, nel difficile contesto economico sopra delineato, l intermediazione con la clientela ha visto un significativo incremento degli impieghi del 7,5% che si sono attestati a fine esercizio a 1 miliardo e 336 milioni di euro. L analisi dell andamento delle singole forme tecniche dei crediti evidenzia, per quanto riguarda i finanziamenti a medio e lungo termine (di durata pari o superiore a 18 mesi),

18 una ulteriore crescita rispetto al 2012 del 7,5%, passando da 295 milioni di euro a 317 milioni di euro, al netto di rimborsi ed estinzioni anticipate di mutui per 38 milioni di euro ed in presenza di nuove erogazioni nell esercizio per 60 milioni di euro. L incidenza di questi finanziamenti sull ammontare complessivo degli impieghi a fine 2013 è del 24%. Alla crescita del comparto del medio e lungo termine hanno contribuito anche i finanziamenti in conto corrente garantiti da ipoteca che, al netto delle estinzioni, hanno raggiunto i 56 milioni di euro (+22%) a conferma del gradimento che continua ad incontrare tale strumento presso la clientela per la sua flessibilità. Complessivamente a fine 2013 il totale delle operazioni a medio e lungo termine garantite da ipoteca ammonta a 244 milioni di euro, mentre i mutui garantiti da pegno su titoli o denaro sono in essere per 28 milioni di euro. I restanti 45 milioni di euro si riferiscono a mutui chirografari e ad operazioni stand-by. I mutui erogati alle famiglie ammontano a 136 milioni di euro; tutti i finanziamenti a medio e lungo termine sono denominati in euro, tranne che per un importo di 8 milioni in dollari USA, e sono regolati in massima parte a tasso variabile; per la quota residuale regolata a tasso fisso (5 milioni di euro) la Banca ha posto in essere adeguate coperture del rischio di tasso di interesse. Gli impieghi relativi al comparto estero a fine 2013 si sono attestati a 47 milioni di euro, con un incremento del 9,6%. Detti finanziamenti sono per il 60% denominati in euro e per la restante parte in altre valute, con prevalenza del dollaro statunitense. I crediti di firma per garanzie rilasciate dalla Banca per conto della clientela ammontano a 91 milioni di euro (+26%), di cui 81 milioni sull Italia e 10 milioni sull estero e si riferiscono quasi interamente ad operazioni di natura commerciale. A questo importo si debbono aggiungere impegni ad emettere garanzie per un controvalore di 5 milioni di euro. Relativamente ai grandi rischi, come definiti dalle disposizioni di vigilanza della Banca d Italia, le informazioni di dettaglio sono riportate al punto B.4 della Parte E -Sezione I ( Rischi di credito ) della nota integrativa al bilancio. La composizione degli impieghi per settori di attività economica ha visto crescere il peso dei finanziamenti ai settori produttivi, i quali sono saliti al 61% del totale. La distribuzione territoriale degli impieghi conferma come per gli esercizi precedenti una quota prevalente delle erogazioni al di fuori della Liguria, e tra queste è già apprezzabile la percentuale riferita alla nuova filiale di Aosta, operativa da poco meno di un anno. Industria 21% COMPOSIZIONE SETTORIALE DEGLI IMPIEGHI Servizi 19% Commercio 15% Agricoltura 1% Imprese finanziarie 24% Edilizia 5% Famiglie 15% 17

19 Distribuzione territoriale degli impieghi Liguria 39% 38% 39% Piemonte 19% 18% 15% Lombardia 21% 24% 23% Emilia 14% 13% 12% Toscana 7% 7% 8% Valle d Aosta 3% Grazie ai presidi operativi e di controllo, RAPPORTO SOFFERENZE NETTE / IMPIEGHI (valori percentuali) implementati ulteriormente nel corso 5,00 dell esercizio, la consistenza netta dei crediti 4,50 verso clientela in sofferenza, rapportata al 4,00 totale degli impieghi, si attesta allo 0,63%; tale indice, in leggero incremento rispetto al dato del 2012 (0,49%), ed ottenuto senza aver mai fatto ricorso ad operazioni di cessione o 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 cartolarizzazione di crediti deteriorati, si 1,00 conferma anche per questo esercizio assai più 0,50 contenuto rispetto alla media di sistema, pari 0,00 al 4,3%. A fine anno, l indice di copertura dei rapporti a sofferenza è pari al 64,6%, mentre quello 2010 Banca Sistema 2013 delle esposizioni deteriorate complessive, formate da sofferenze, incagli ed esposizioni scadute è del 43,2%. Per maggiori informazioni circa i criteri di valutazione dei crediti e il dettaglio di quelli deteriorati nelle varie categorie, si rimanda alle apposite sezioni della nota integrativa al bilancio. LA RACCOLTA La raccolta diretta da clientela si attesta a fine 2013 a 1 miliardo e 759 milioni di euro, con una crescita del 7,2% rispetto all esercizio precedente; l incremento, confermato anche su basi medie annue, è stato ottenuto senza porre in atto particolari politiche commerciali atte ad incentivare la provvista. L analisi dell andamento delle forme tecniche di raccolta evidenzia, in particolare, per il comparto dei depositi a risparmio una significativa crescita a 110 milioni di euro (+13%), mentre la raccolta dal mercato interbancario garantito da collaterale ( MIC ) contribuisce, come nell esercizio precedente, per 50 milioni di euro. La provvista a tempo cresce a 491 milioni (+4% rispetto al 2012) e rappresenta il 28% della 18

20 raccolta diretta. Hanno contribuito alla crescita di questo comparto il Conto Deposito Vincolato con una crescita del 63%, i depositi a tempo (c.d. denaro freddo ), appannaggio principalmente delle aziende, con 179 milioni di euro nonché i nuovi depositi con 60 milioni di euro. Le obbligazioni emesse dalla Banca in circolazione a fine 2013 ammontano a 185 milioni di euro, in leggero decremento (-5,1%) rispetto all anno precedente, analogamente a quanto rilevato a livello di sistema. Nel corso dell anno, a fronte di scadenze per 74 milioni di euro, sono stati collocati nuovi prestiti obbligazionari, al lordo dei riacquisti, per 65 milioni di euro. La raccolta indiretta, costituita da titoli della clientela in depositi amministrati e gestiti, valorizzata a prezzi di mercato a fine 2013, ammonta a 3 miliardi e 909 milioni di euro, con un incremento pari al 5,8% rispetto all esercizio precedente. Il totale della raccolta diretta e indiretta ha raggiunto a fine 2013 l importo di 5 miliardi e 668 milioni di euro (+6,2%). Anche tale aggregato evidenzia l apporto della nuova Filiale di Aosta, a fronte di una riduzione della quota riferita alla Liguria. COMPOSIZIONE DELLA RACCOLTA DIRETTA (milioni di euro) Raccolta a vista Raccolta a tempo RACCOLTA DIRETTA E TITOLI IN DEPOSITO (milioni di euro) Raccolta Titoli in deposito Distribuzione territoriale della raccolta diretta e indiretta Liguria 55% 55% 52% Piemonte 20% 19% 22% Lombardia 19% 20% 18% Emilia 2% 3% 3% Toscana 4% 3% 3% Valle d Aosta 2% 19

21 20 LA TESORERIA ED IL PORTAFOGLIO TITOLI Nel corso del 2013 i mercati obbligazionari hanno mostrato, in tutte le aree geografiche, andamenti differenziati in un contesto di elevata volatilità. Nell area europea è proseguito il processo di convergenza degli spread relativi ai Titoli di Stato dei paesi periferici, Grecia compresa, nei confronti degli omologhi tedeschi. Tale processo, iniziato già nella seconda parte del 2012, ha confermato l uscita dalla prolungata fase di emergenza finanziaria che aveva caratterizzato i mercati negli ultimi anni. Di sicuro impatto, sul finire d anno, l annuncio del ritorno sul mercato dei capitali di Irlanda e Portogallo, a conferma del ritrovato clima di fiducia. Nel nostro Paese, in un anno particolarmente complesso, i Titoli di Stato sono stati negativamente condizionati, nel corso del primo trimestre, dall incertezza politica legata al risultato elettorale e dal conseguente ulteriore declassamento subito dal nostro debito sovrano nel mese di marzo; tale contesto ha causato una momentanea dilatazione dello spread che ha raggiunto, nel mese di marzo, il suo apice a 350 punti base dai 300 di inizio anno. A partire dal secondo trimestre, la formazione del governo di larghe intese unito ad un quadro generale di riferimento più ottimistico ha consentito un sostanziale recupero delle quotazioni. Peraltro, le decisioni all inizio di maggio della Federal Reserve volte, in presenza di un economia in ripresa, ad una graduale riduzione degli stimoli monetari in vigore da diverso tempo hanno bruscamente mutato lo scenario positivo. L immediata reazione registrata dai mercati si è concretizzata in un rialzo generalizzato dei tassi in tutte le principali aree mondiali (inclusi Stati Uniti e Germania), con pesanti flessioni nei Paesi emergenti dei mercati valutari, obbligazionari ed azionari. Nel secondo semestre dell anno, nonostante tale scenario, i Titoli di Stato italiani, a fronte del già citato processo di convergenza in atto, oltre che dell elevato livello di liquidità presente sul mercato, hanno invece conseguito importanti ribassi dei tassi, raggiungendo rendimenti al minimo storico per i BOT e per i BTP di varie scadenze; lo spread verso i titoli governativi tedeschi ha chiuso l anno in netta flessione rispetto all anno precedente ad un livello leggermente superiore ai 200 punti base. La gestione del portafoglio di investimento della Banca ha continuato a privilegiare, in modo più che prevalente, l esposizione verso i Titoli di Stato domestici. Le obbligazioni di emittenti bancari e corporate hanno rappresentato, pur in misura residuale, un efficace diversificazione che ha consentito altresì di massimizzare i rendimenti. In termini qualitativi, il portafoglio risulta composto da obbligazioni caratterizzate da un rilevante grado di liquidità che le rende prontamente smobilizzabili oltre che rifinanziabili presso la Banca Centrale Europea secondo le indicazioni della normativa di vigilanza. Per fattori esogeni dovuti al già citato declassamento del rating sul debito sovrano (e, di riflesso, su alcuni emittenti bancari), il portafoglio, pur conservando un impostazione estremamente prudente, ha subito un leggero peggioramento dell indice di merito creditizio passando da un rating medio di A- ad un rating medio di BBB+. Peraltro gli andamenti del mercato, pur nella menzionata volatilità, non hanno causato, a differenza dell esercizio precedente, l attivazione di contingency funding plan, né sono stati rilevati nell anno early warning relativi alle criticità di tipo sistemico.

22 A fronte dell elevato livello di liquidità costantemente disponibile e della significativa riduzione dei tassi di mercato, si è deciso, sul finire del mese di febbraio 2013, di rimborsare anticipatamente alla Banca Centrale Europea una quota, pari a 30 milioni di euro, dell operazione di rifinanziamento straordinaria del sistema a tre anni ( LTRO ) ottenuta per complessivi 80 milioni nell anno precedente. I fattori tecnici riconducibili al citato livello di liquidità della Banca, uniti al favorevole contesto di mercato, hanno altresì determinato un graduale aumento dell esposizione del portafoglio che ha raggiunto la sua consistenza massima di 400 milioni di euro in valore nominale. Anche i nuovi investimenti hanno principalmente riguardato Titoli di Stato domestici a tasso fisso e variabile, privilegiando, come di consueto, quest ultimi. La graduale discesa dei tassi ha agevolato gli investimenti in obbligazioni a tasso fisso che, per ragioni di convenienza e prudenza, sono state in buona parte rivendute con profitto sul finire d anno. Nel complesso, nel 2013 l attenta gestione del portafoglio titoli della Banca ha contribuito in misura non secondaria alla formazione del conto economico dell esercizio. Il portafoglio di trading ha mantenuto le proprie caratteristiche funzionali rivolte principalmente all ottimizzazione dell operatività della clientela nonché all impiego, sul breve termine, degli eccessi di liquidità della Banca. Il portafoglio delle Attività finanziarie detenute fino alla scadenza non registra nessuna posizione in essere. La gestione dei flussi di cassa ha risentito dell eccesso di liquidità presente sul mercato e del conseguente scenario con rendimenti ai minimi storici per l Eonia e per i tassi Euribor. La tradizionale prudenza della Banca orientata come sempre al mantenimento di cospicue risorse liquide si è rivelata nel 2013 particolarmente onerosa in termini economici data l inadeguata remunerazione degli impieghi a vista. Il mercato interbancario a tempo ha registrato, come per gli anni precedenti, una attività del tutto trascurabile e pertanto l attività della Banca in tale comparto è risultata pressoché nulla. Per quanto riguarda le azioni proprie, le operazioni effettuate nel 2013 nei limiti di prezzo stabiliti dalle delibere assembleari, sono state le seguenti: Numero azioni % capitale Valore nominale Corrispettivo Valore di bilancio RIMANENZA AL , , acquisto , , acquisto , , acquisto , , acquisto , , acquisto , , acquisto , , acquisto , , vendita , ,80 RIMANENZA AL , ,80 21

23 22 I SERVIZI DI INVESTIMENTO L attività relativa ai Servizi di Investimento si è sviluppata, nel corso dell anno, secondo i tradizionali e collaudati indirizzi strategici perseguiti con coerenza dalla Banca. La costante attenzione posta alle reali esigenze finanziarie della clientela nell ambito di un modello operativo basato, con sempre maggiore convinzione, su logiche di servizio anziché di prodotto ha nuovamente confermato la validità di tale impostazione. L operatività della clientela ha risentito della persistente complessità dei mercati in un contesto di tassi calanti ed estremamente bassi. In tale scenario una particolare attenzione è stata dedicata, a livello qualitativo, all assistenza ai clienti nel processo di diversificazione dei portafogli che ha privilegiato in misura crescente l utilizzo di servizi e strumenti del risparmio gestito. L impegno e la professionalità mostrata da tutto il personale specialistico della Banca e dai private banker si sono rivelati, come di consueto, elementi determinanti nella gestione dei rapporti con la clientela, sia in termini di personalizzazione che di fidelizzazione; la sempre più apprezzata indipendenza gestionale della Banca ha poi permesso di mantenere l usuale e qualitativo livello di assistenza finanziaria, in totale assenza di conflitti di interesse. Nel comparto del risparmio amministrato, il favorevole andamento dei mercati azionari ha comportato, nella seconda parte dell anno, una maggiore operatività che si è potuta giovare di accreditati presidi consulenziali costituiti nel 2013 dalla Banca anche in virtù di specifici accordi con primarie istituzioni estere. L operatività connessa ai servizi del comparto amministrato è stata caratterizzata dalla consueta cura della relazione con il cliente finalizzata al tempestivo soddisfacimento delle specifiche esigenze a costi competitivi. I volumi intermediati sono risultati in linea con l esercizio precedente mentre il numero delle operazioni è aumentato del 5% L attività di collocamento, ad eccezione di quella svolta per i fondi comuni e per il BTP Italia, è risultata assai modesta per la sostanziale assenza sul mercato di Offerte Pubbliche di Sottoscrizione. Nel settore del risparmio gestito, l ampiezza della gamma degli strumenti di gestione collettiva di terzi (OICR) proposti, nonché il conseguente crescente impegno necessario al mantenimento dell elevato livello di assistenza al cliente nella selezione degli investimenti hanno comportato un rafforzamento della struttura centralizzata di supporto. È altresì proseguita l attività di accurata selezione delle controparti con l inserimento, grazie a specifici accordi, di nuove importanti case di investimento estere. Nei confronti della clientela l operatività relativa alle Gestioni di Portafoglio ha confermato l affidabilità del servizio, in termini sia di salvaguardia che di prudente rivalutazione del patrimonio affidato, ottenendo performance di rendimento assai competitive, in assoluto e in relazione ai diversi benchmark. Nel complesso il risparmio gestito ha raggiunto, a fine anno, l importo globale di 1 miliardo e 237 milioni di euro con una crescita del 15% rispetto all esercizio precedente, arrivando a rappresentare il 31,5% della raccolta indiretta globale. In particolare le masse relative ai Fondi Comuni d Investimento e le Sicav, hanno segnato un ulteriore marcata crescita

24 raggiungendo, a fine esercizio, 802 milioni di euro (+20% rispetto alla fine dell anno precedente). Significativo, benché più contenuto, l incremento delle Gestioni di Portafoglio (+8%), nonostante i maggiori oneri per la clientela dovuti all introduzione dell IVA sulle commissioni di gestione. Riguardo all attività di private banking si è proceduto ad un ulteriore potenziamento della struttura con inserimenti mirati nelle Filiali di nuova o recente apertura e nella Sede di Genova. In considerazione dell importanza strategica del settore ed allo scopo di mantenere la qualità del servizio prestato, durante l anno sono stati effettuati ripetuti incontri di aggiornamento professionale, anche con docenti esterni specializzati, sulle tematiche più attuali e di maggiore interesse. I SERVIZI PER LA CLIENTELA E I SISTEMI DI PAGAMENTO Nello scorso esercizio sono proseguiti, con il consueto notevole impegno, lo sviluppo di prodotti e servizi bancari innovativi e la costante cura volta alla crescita qualitativa dei servizi finanziari e creditizi tradizionali. Nell ambito dei servizi di e-banking, allo scopo di incrementare ulteriormente gli standard di sicurezza del Servizio IB-Internet Banking e del Servizio MB-Mobile Banking, è stato attivato un innovativo sistema multipiattaforma di autenticazione sicura (c.d. strong authentication ) denominato PassadoreKEY utilizzabile alternativamente tramite dispositivi fisici (smart card o token) e/o via software tramite telefono cellulare. Il sito web della Banca è stato parzialmente rinnovato nella sua veste grafica e, nell attesa di un progetto di revisione più completa poi concretamente avviatosi nei primi mesi di quest anno, è stato integrato di alcune nuove funzionalità che hanno ulteriormente migliorato l immagine e la fruibilità del servizio di Internet Banking. La funzione Documenti on-line, che consente alla clientela abilitata di ricevere la versione digitale dei rendiconti periodici e delle lettere contabili è stata arricchita di pressoché tutti i documenti relativi all operatività in titoli. In generale, nel corso dell anno si è riscontrato un ulteriore significativo aumento dell utilizzo dei canali virtuali da parte della clientela, anche a testimonianza dell apprezzamento da parte della clientela degli strumenti di e-banking proposti dalla Banca. Nell area dei servizi di pagamento e di incasso si sono registrati anche nel 2013 consistenti volumi trattati di operazioni di bonifico (in aumento del 2,4% sull anno precedente) e di portafoglio commerciale appoggiato dalla clientela (+4,4% rispetto al 2012); grazie alla tempestività ed alla efficienza delle procedure, nonché alle possibilità di personalizzazione offerte dal sistema informatico gestito in proprio, tali servizi sono stati utilizzati in misura significativa anche da parte di primaria clientela corporate operante su scala nazionale, e quindi particolarmente esigente. Nell anno la Banca è stata inoltre particolarmente attiva nella fornitura di assistenza alla clientela in previsione della definitiva adozione dei nuovi standard europei SEPA per i pagamenti e gli incassi. 23

25 Intensa è stata anche l attività sulle carte di debito e di credito; in particolare è stata rinnovata la Carta Bancomat Internazionale Banca Passadore sulla quale è stato impiegato un microchip di ultima generazione e che è stata resa fruibile anche da parte della clientela titolare di conto estero in euro o in divisa. In tale settore è stato altresì avviato nel 2013 un importante progetto, attualmente in fase di ultimazione, per il lancio di una carta ricaricabile con codice IBAN avente caratteristiche tecnologiche del tutto innovative e destinata principalmente alla clientela più giovane. Nell ambito delle iniziative di sistema a sostegno delle famiglie, la Banca ha aderito alla proposta di proroga dei termini previsti dal progetto Piano Famiglie che si prefigge l obiettivo di sostenere i nuclei familiari che abbiano perso il reddito a causa dell attuale crisi economica, attraverso la sospensione del pagamento delle rate del mutuo per l acquisto, costruzione e ristrutturazione dell abitazione principale La Banca ha inoltre aderito all Accordo Nuove misure per il credito alle Piccole e Medie Imprese per assicurare la disponibilità di adeguate risorse finanziarie a tale categoria di aziende allo scopo di creare le condizioni per un rapido superamento dell attuale congiuntura negativa. GLI INTERVENTI ORGANIZZATIVI E L'INFORMATICA Nello scorso esercizio l attività delle aree organizzativa ed informatica della Banca si è concentrata, come di consueto, sulla razionalizzazione delle procedure interne, sulla realizzazione di progetti relativi allo sviluppo e all ottimizzazione del sistema informativo, nonché - soprattutto - sull adeguamento del software e dei processi organizzativi in relazione alla rilevante mole di innovazioni normative entrate in vigore nell anno. In particolare, è risultata molto impegnativa l attività di ristrutturazione delle procedure organizzative ed informatiche necessaria per l adeguamento al Regolamento UE 260/2012 che ha stabilito l obbligo, a partire dal 1 febbraio 2014, di utilizzo dei nuovi strumenti di pagamento e di incasso secondo gli standard europei SEPA (SCT - Sepa Credit Transfer e SDD Sepa Direct Debit ) in sostituzione degli attuali strumenti di pagamento e incasso nazionali (Bonifici e RID). Sono state altresì avviate le attività per la gestione del nuovo servizio SEDA, realizzato dal sistema bancario italiano allo scopo di traslare negli standard SEPA le funzionalità oggi offerte dalla procedura di Allineamento Elettronico Archivi RID, al fine di utilizzare gli addebiti diretti paneuropei (SDD) secondo modalità e livelli di servizio analoghi a quelli oggi assicurati dal servizio domestico di addebito RID. È proseguito proficuamente il progetto pluriennale che prevede la progressiva revisione di tutto il software applicativo sviluppato internamente utilizzando l architettura web-based e le più avanzate tecnologie di programmazione, con il duplice obiettivo di contenere i costi e di innalzare ulteriormente il livello qualitativo del settore ICT della Banca. Tra i vari progetti realizzati nel 2013 con l adozione delle nuove tecnologie merita citare la procedura di gestione degli Ordini Permanenti e la procedura di gestione ed emissione degli Assegni Circolari. 24

26 Particolare impegno è stato profuso nell aggiornamento delle procedure informatiche e dei processi organizzativi relativi all attività di intermediazione mobiliare derivanti dall emanazione di normativa fiscale sui servizi di investimento. In particolare è stata realizzata una nuova procedura per la gestione e il calcolo dell imposta sulle transazioni finanziarie. Nel settore dei servizi di investimento è proseguito il progetto di rinnovamento del software per dotare l area finanza di strumenti sempre più competitivi sul mercato migliorando al contempo l operatività interna e il sistema di controlli. In tale contesto sono stati introdotti sofisticati processi informatici dedicati all analisi specialistica dei portafogli (es. profilatura e controllo del rischio, performance attribution, ecc.) e, in generale, ad un ulteriore innalzamento dell efficienza amministrativa dell area. È continuato il processo di affinamento delle procedure di gestione del rischio di riciclaggio; specifica attenzione è stata in particolare rivolta alla gestione automatizzata degli adempimenti normativamente previsti per l identificazione e la c.d. adeguata verifica della clientela. Nel corso dell anno sono stati effettuati con esito positivo i test di simulazione per la verifica dei tempi di ripristino degli ambienti elaborativi e delle telecomunicazioni; sono stati inoltre aggiornati i piani di business continuity e di disaster recovery, tenuto anche conto di un importante progetto, avviato nella seconda parte dell anno anche alla luce delle nuove prescrizioni di vigilanza in materia, che prevede una articolata serie di interventi impiantistici e di razionalizzazione dei processi, anche di tipo formale, con l obiettivo di un ulteriore affinamento delle procedure di sicurezza informatica e di controllo logico dei dati. LA GESTIONE DEI RISCHI La Banca orienta tradizionalmente la propria attività a criteri di prudenza e ridotta esposizione al rischio, anche in relazione all esigenza di stabilità connessa all esercizio dell attività bancaria. La Banca dispone di una struttura organizzativa, di processi aziendali, di risorse umane e di competenze idonee ad assicurare l identificazione, il monitoraggio, il controllo e la gestione dei diversi rischi che ne caratterizzano l attività, con l obiettivo di proteggere la solidità finanziaria e la reputazione della Banca rispetto ad eventi indesiderati; esclude inoltre l assunzione di rischi estranei alle attività caratteristiche e procede in ogni caso ad un accurata valutazione delle eventuali iniziative che comportano nuove tipologie di rischio. Il processo della gestione del rischio si sviluppa a diversi livelli della struttura organizzativa, in attuazione a quanto disposto in materia dal Consiglio di Amministrazione, che definisce gli orientamenti e gli indirizzi relativamente all assunzione dei rischi, approvando i limiti strategici operativi e le linee guida. Nel seguito sono evidenziate le tipologie di rischio cui la Banca è esposta nel normale svolgimento della propria attività. Il rischio di credito deriva dalla possibilità che un debitore della Banca non adempia alle proprie obbligazioni o che il merito creditizio subisca un deterioramento. Strettamente connesso al rischio 25

27 26 di credito è il rischio di concentrazione che deriva da esposizioni verso controparti, gruppi di controparti connesse o del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività o appartengono alla medesima area geografica. La valutazione dell ammontare delle possibili perdite in cui si potrebbe incorrere relativamente alla singola esposizione creditizia e al complessivo portafoglio degli impieghi dipende da molteplici fattori, tra cui l andamento delle condizioni economiche generali o relative a specifici settori produttivi, la variazione del rating delle singole controparti, i cambiamenti strutturali e tecnologici all interno delle imprese debitrici, il peggioramento della posizione competitiva delle controparti, l eventuale cattiva gestione delle imprese o delle controparti affidate, il crescente indebitamento delle famiglie ed altri fattori esterni quali i requisiti legali e regolatori. La politica creditizia adottata dalla Banca si fonda sulla rigorosa selezione del credito, concesso sulla base di un approfondita conoscenza delle diverse realtà economiche e imprenditoriali locali in cui la Banca opera; è basata quindi su criteri di prudenza e di ridotta esposizione al rischio attraverso l attenta analisi del credito in fase di erogazione, sulla diversificazione geografica e settoriale degli impieghi, sull acquisizione di garanzie, ove necessario, a fronte del credito concesso, nonché sul controllo accurato dell evoluzione del rapporto creditizio. In tal senso, risulta fondamentale la tradizionale cura posta dalla Banca nella gestione delle relazioni, improntata da un lato all instaurazione con le controparti affidate di un rapporto fondato sulla reciproca fiducia e trasparenza e, dall altro, alla valutazione di una serie di indicatori andamentali e di bilancio che determinano l assegnazione a ciascun cliente di un rating interno, costantemente aggiornato; la Banca attua infatti un costante monitoraggio del proprio portafoglio crediti, analizzando nel continuo l andamento del profilo di rischio, dei fidi e degli utilizzi; la Banca dedica a tale attività risorse in possesso di elevata professionalità e adotta procedure continuamente aggiornate; una specifica attenzione viene dedicata alla gestione dei cosiddetti Grandi Rischi. Particolare attenzione è posta dalla Banca alla valutazione, anche tendenziale, del merito di credito delle banche e delle controparti istituzionali, con specifico riferimento all operatività di natura finanziaria (depositi interbancari, investimento in emissioni obbligazionarie); la gestione del rischio originato da queste controparti prevede in particolare l utilizzo di sistemi di misurazione e controllo giornaliero dell esposizione creditizia e del rispetto dei massimali. Estrema cura viene posta affinché la normativa interna definisca con chiarezza le funzioni e gli organismi aziendali preposti alla gestione delle determinanti del rischio e le modalità da adottare per il monitoraggio ed il contenimento del rischio. Con riguardo alle garanzie, viene gestito il rischio residuo relativo alla possibilità che le tecniche riconosciute per l attenuazione del rischio di credito utilizzate dalla Banca non risultino pienamente efficaci. Per fronteggiare questo rischio è operativa una normativa interna che disciplina i processi di acquisizione, perfezionamento e gestione delle garanzie. Il rischio di mercato consiste nell eventualità che la Banca subisca minori ricavi rispetto a quelli previsti, perdite di valore delle poste patrimoniali o minusvalenze riferite alle posizioni finanziarie

28 detenute, a causa di sensibili e avverse variazioni delle condizioni di mercato ovvero per il verificarsi di fattori che compromettano la capacità di rimborso dell emittente. Il rischio di mercato si manifesta relativamente sia al portafoglio di negoziazione sia al portafoglio bancario, comprendente le attività e le passività finanziarie diverse da quelle costituenti il trading book. Le linee guida per la gestione dei portafogli della Banca sono improntate a criteri di rigorosa prudenza nella scelta delle controparti e sono stabiliti stringenti limiti quantitativi e qualitativi all operatività; la Banca non svolge attività in derivati finanziari con finalità speculativa e il portafoglio di investimento è costituito pressoché esclusivamente da titoli di Stato e da obbligazioni di primari emittenti bancari e corporate. Il rischio di tasso di interesse nasce dallo sbilancio tra poste dell attivo e del passivo in termini di importo, scadenza, durata finanziaria e misura del saggio di interesse; l esposizione della Banca a tale rischio è molto contenuta e viene comunque gestita e mitigata anche attraverso il ricorso a specifici strumenti di copertura. Assai contenuta risulta altresì l esposizione al rischio di prezzo e di cambio. Il rischio di liquidità consiste in una possibile condizione di instabilità derivante dall eventuale sbilancio negativo tra flussi di cassa in entrata e in uscita che si può verificare nel breve termine; questo rischio può manifestarsi per lo più in presenza di situazioni eccezionali quali la riduzione di liquidità dei mercati. La Banca, nel rispetto dei Principi di sana gestione e gestione del rischio di liquidità emanati dal Comitato di Basilea gestisce tale rischio monitorando nel continuo l andamento dei flussi di cassa e mantenendo elevati livelli di liquidità allocata presso primarie controparti bancarie, singolarmente affidate con particolare attenzione alla valutazione del loro merito creditizio come dianzi evidenziato, ovvero presso le Autorità monetarie centrali e mantenendo un significativo ammontare di attività prontamente liquidabili ovvero utilizzabili per il rifinanziamento presso le banche centrali. La Banca ha adottato un sistema di limiti sia specifici, con la definizione delle autonomie operative nella gestione della liquidità, che generali, utilizzati per rispettare la bassa soglia di tolleranza al rischio di liquidità cui è improntato il modello operativo della Banca; è inoltre operativa la Policy di Gestione della Liquidità, corredata da un apposito Contingency Funding Plan, con l obiettivo di assicurare un tempestivo ed efficiente governo nel caso di stress o crisi della liquidità; il Piano prevede, in particolare, indicatori di crisi sia sistemica che specifica ( early warning ) oggetto di monitoraggio e controllo giornaliero. L attuazione di tale politica e del Piano di contingency ha consentito alla Banca di far fronte senza particolari tensioni alla gestione dei propri flussi di tesoreria in una effettiva fase di stress sistemico. Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall inadeguatezza o dal non corretto funzionamento delle procedure aziendali, da errori o carenze delle risorse umane e dei sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione. Tra le fonti principali del rischio operativo vi possono essere: la stabilità e la continuità dei processi operativi, il funzionamento delle procedure 27

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