Piano di Azione e Coesione PAC Servizi di cura all infanzia. Adozione del Piano Territoriale di Intervento

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1 + Regione Calabria ASP Crotone Comune di Crotone Comune di Cutro Comune di Isola C.R. Comune di Rocca di Neto Comune di Scandale Comune di San Mauro M. Comune di Belvedere S. DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE DI CROTONE ACCORDO DI PROGRAMMA all infanzia. Adozione 22/4/2015

2 ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI INTERVENTO Attuazione di servizi di cura all infanzia Piano di Azione e Coesione P.A.C. - Articolo 34 decreto legislativo 267/2000 Distretto Socio Sanitario di Crotone I Sindaci dei Comuni di: Crotone, Cutro, Isola Capo Rizzuto, Scandale, Rocca di Neto, Belvedere Spinello e San Mauro Marchesato; la Provincia di Crotone Settore Politiche Sociali l ASP Azienda Sanitaria Provinciale - di Crotone Premesso: che il Distretto socio - assistenziale di Crotone è composto da 7 Comuni Crotone, Cutro, Isola Capo Rizzuto, Scandale, Rocca di Neto, Belvedere Spinello e San Mauro Marchesato ed ha una popolazione complessiva di abitanti, come specificato nella tabella di seguito riportata; COMUNE MASCHI FEMMINE TOTALE POPOLAZIONE Belvedere Spinello Crotone Cutro Isola di Capo Rizzuto Rocca di Neto San Mauro Marchesato Scandale TOTALE Fonte: Istat censimento popolazione anno 2011 Pagina 2 di 10

3 Ed una popolazione 0-3 anni complessiva di per come riportato nella seguente tabella: COMUNE Belvedere Spinello Crotone Cutro Isola di Capo Rizzuto Rocca di Neto San Mauro Marchesato Scandale TOTALE TOTALE POPOLAZIONE Fonte: Istat censimento popolazione anno 2011 che il Piano di Azione e Coesione (PAC II) prevede appositi finanziamenti in favore di quattro Regioni Obiettivo Convergenza, tra cui la Regione Calabria, per l attivazione o potenziamento di servizi di cura in favore dell infanzia da 0 /3 anni e degli anziani ultra sessantacinquenni; Che le risorse sono state stabilite tenendo conto della popolazione 0 /3 anni e degli anziani ultra settantacinquenni residenti all interno dei distretti socio-assistenziali alla data del 15 censimento della popolazione italiana, rilevata dall ISTAT nell anno 2011; Che le risorse assegnate al distretto socio-assistenziale di Crotone ammontano ad ,00 per i servizi di cura in favore degli anziani e ad ,00 per i servizi di cura in favore dell infanzia; Che il Ministero dell Interno è stato individuato quale Autorità di Gestione e, quindi, quale soggetto a cui presentare le richieste di finanziamento; Che detto Ministero in data 26 gennaio 2015, sul proprio sito istituzionale, ha pubblicato le linee guida ed i relativi formulari per la redazione dei progetti riguardanti i servizi di cura in favore dell infanzia e degli anziani, così come previsto dal PAC; che da tale data decorrono 90 giorni di tempo, e quindi sino al 26 aprile c.a., successivamente prorogate, per la presentazione al menzionato Ministero dei progetti e della relativa richiesta di finanziamento; che, pertanto, il comune di Crotone, in qualità di Comune capofila del distretto, ha convocato per giorno 06 marzo 2014, 25 marzo 2015 appositi tavoli di concertazione, così come espressamente previsto dalle sopra citate linee guida, dalla legge 328/2000 e dalla legge Pagina 3 di 10

4 regionale n.23/2003, invitando i Sindaci dei 7 comuni facenti parte, l ASP di Crotone, nonché il rappresentane del 3 settore, i Sindacati ed altre realtà dell associazionismo locale; Vista la pec del riportante il testo del comunicato, diramato il 14 aprile 2015 al termine del Comitato di indirizzo e sorveglianza, con il quale viene data notizia delle decisioni prese in relazione alla riduzione delle risorse del Programma e ad una ridottissima proroga del termine di presentazione dei Piani di intervento. Che i comuni intendono attivare gli interventi di cui al punto 2 del secondo Piano di riparto del PAC, meglio descritti nelle singole schede di intervento, che espressamente prevede: 1. Qualificare e circoscrivere il sostegno ai servizi integrativi dando priorità ai servizi di nido e micro-nido nelle aree urbane densamente popolate e lasciando maggiore flessibilità nell avvio di servizi integrativi in aree interne, caratterizzate da dispersione e bassa densità demografica/abitativa. 2. Introdurre interventi finalizzati al sostegno della domanda relativa a servizi di nido e micro-nido a titolarità pubblica e gestione diretta o in affidamento a terzi tramite appalto di servizi; 3. Agevolare l equilibrio della distribuzione territoriale dei servizi all interno del Distretto, garantendo, a parità di bisogno, il paritetico diritto di accesso ai servizi da parte di tutti gli utenti potenzialmente interessati. Vista la legge regionale 29 marzo 2013,n.15 Norme sui servizi educativi per la prima infanzia Vista la deliberazione di Giunta Regionale n.226 del avente ad oggetto L.R. n. 15/2013. Approvazione Regolamento Attuativo Preso atto dei risultati dell attività istruttoria svolta dal gruppo di lavoro interistituzionale, appositamente riunitosi che ha rilevato le necessità del menzionato distretto, tenendo conto delle osservazioni/integrazioni del Ministero ; Vista la Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali"; Vista la Legge Regionale 26 novembre 2003, n. 23 Realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali nella Regione Calabria (in attuazione della Legge n. 328/2000); Preso atto dei risultati dell attività istruttoria svolta dal gruppo di lavoro interistituzionale, appositamente riunitosi che ha rilevato le necessità del menzionato distretto; Visto il precedente Accordo stipulato il riguardante il 1 riparto PAC Infanzia; Tutto ciò premesso e considerato, tra le parti si conviene e si stipula l Accordo di Programma, per l adozione, allegato al presente atto e relativo al Pagina 4 di 10

5 Distretto Socio-Assistenziale di Crotone, finalizzato all attuazione dei servizi di cura per l Infanzia, così come previsto dal PAC Piano di Azione e Coesione II riparto. Art.1) La premessa fa parte integrante dell'accordo; Art.2) Destinatari, Finalità e obiettivi del piano di intervento: I soggetti destinatari degli interventi sono i bambini di età sino a tre anni al fine di favorirne la crescita, l autonomia e l aggregazione sociale. Le finalità ed obiettivi: a) ampliare l offerta complessiva dei servizi educativi, nonché attivare i servizi nelle aree dove questi sono molto deboli o inesistenti, in coerenza con l obiettivo generale, specificato nel decreto di riparto e nelle linee guida, di aumento della presa in carico per i bambini da 0-36 mesi; b) fornire servizi di aiuto alla persona attraverso il potenziamento dei servizi educativi c) assicurare una programmazione coordinata di tutti gli interventi socio-educativi; d) assicurare, in merito alla definizione ed alla modalità di attuazione degli interventi, la partecipazione ed il contributo da parte dei soggetti pubblici e privati interessati, con riferimento innanzitutto al settore delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale; e) elaborare politiche e progettare interventi riferiti agli specifici bisogni dell area territoriale di riferimento; f) attribuire al Comune di Crotone, in qualità di capofila di distretto, la responsabilità dell attuazione degli interventi programmati a livello distrettuale; Art.3) Linee di intervento prioritarie in rapporto agli obiettivi Gli enti firmatari concordano i seguenti interventi da mettere in atto: incremento dell offerta educativa nei singoli comuni del distretto socio-assistenziale di Crotone con conseguente ampliamento dei servizi nido a titolarità pubblica e/o privata convenzionata con incremento del numero di utenti presi in carico e riduzione delle liste di attesa; Attuazione servizi di nido e micro-nidi per bambini sino a tre anni di età, secondo quanto specificato nel PAC II ; Pagina 5 di 10

6 Attuazione di servizi integrativi sempre per bambini sino a tre anni età a titolarità pubblica e/o privata, con incremento del numero di utenti presi in carico;; Art.4) Risorse economiche Il finanziamento totale dei Fondi PAC II assegnato dal Ministero dell Interno al Comune di Crotone, in qualità di capofila del distretto omonimo, è di ,00. Detto finanziamento verrà così utilizzato: a) ,83 per il sostegno alla gestione dei servizi di n. 2 asili nido e n. 2 micro-nidi, per 10 mesi, 120 utenti complessivi; tali servizi educativi sono stati previsti nei comuni del distretto in cui più alto è il numero dei bambini; in particolare n. 2 asili nido sono stati previsti nel comune di Crotone con capienza di 50 e 30 posti, mentre nei comuni di Cutro ed Isola Capo Rizzuto sono stati previsti n. 2 micro-nidi con capienza di 20 posti ciascuno (interventi meglio descritti nella scheda 1); b) ,46 per il sostegno alla gestione di n. 7 servizi integrativi per 10 mesi e per un totale di 135 utenti; tali servizi educativi sono stati previsti in tutti i Comuni del distretto; nello specifico sono stati previsti: 50 posti nel comune di Crotone, 20 posti nel Comune di Cutro, 10 posti nel Comune di S. Mauro, 15 posti nel Comune di Scandale, 10 posti nel Comune di Belvedere Spinello e 15 posti nel Comune di Isola Capo Rizzuto (interventi meglio descritti nella scheda 2- servizi intergrativi); c) ,35 per l acquisto di n. 48 posti utenti nei nidi e micro-nidi accreditati del distretto di Crotone (interventi meglio descritti nella scheda 3). Art.5) Impegni dei soggetti firmatari Tutti i legali rappresentanti dei Comuni del distretto di Crotone si impegnano a: - coadiuvare il Comune capofila nell implementazione del sistema di autorizzazione al funzionamento per le prestazioni eseguite da soggetti privati, nonché di accreditamento, secondo la normativa vigente ( L.R. 15/2013 e successivo Regolamento di attuazione) per soggetti pubblici e privati e, quindi, a costituire e sostenere il gruppo di consulenza previsto dalla menzionata normativa; - utilizzare, per un sicuro successo dei Servizi PAC meglio specificati nelle singole schede di intervento, il gruppo di lavoro di cui al successivo art.7, nonché, quando necessiti, Pagina 6 di 10

7 eventuale altro personale in dotazione ai comuni (assistente sociale, psicologo, amministrativo, ecc), senza alcun costo aggiuntivo; - delegare il Comune Capofila per l affidamento dei servizi educativi ai soggetti del Terzo settore mediante le forme consentite dal decreto legislativo 163/2006 e meglio specificate nelle schede di intervento; - pubblicizzare l avvio dei servizi educativi attraverso l avviso pubblico predisposto dal Comune capofila, raccogliendo le istanze dei soggetti residenti nei propri comuni; - fornire, attraverso i propri uffici, informazione ed assistenza ai soggetti interessati supportandoli nella compilazione e presentazione delle richieste di accesso ai servizi educativi; - delegare, altresì, il Comune capofila a presentare al Ministero dell Interno tutta la documentazione necessaria nonché l individuazione del responsabile unico di procedimento RUP che curerà tutti i rapporti con il citato Ministero e con i Comuni del distretto; - delegare, infine, il comune capofila ad incassare il finanziamento ministeriale e a sostenere le spese necessarie per l espletamento delle attività per come previsto al sopra menzionato art. 4 e nelle singole schede di intervento, nonché a rendicontare al Ministero dell Interno le spese effettuate ed a quant altro necessario, compresa le eventuali modifiche e/o integrazioni al Piano allegato, la partecipazione alle eventuali riunioni promosse dal Ministero e/o dalla Regione Calabria, dandone comunicazione ai comune del distretto; - attivare flussi informativi secondo le modalità definite nell ambito del progetto SINSE (Sistema informativo nazionale sui servizi socio-educativi per la prima infanzia) promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal CISIS e dall Istat, al quale ha aderito anche la Regione Calabria; - impegnarsi a predisporre le graduatorie di ammissione ai servizi, nonché la determinazione della retta di frequenza, secondo i criteri stabiliti nelle linee giuda per l autorizzazione e l accreditamento dei servizi per l infanzia; - anticipare con fondi propri le spese per la gestione di tutti i servizi del PAC e rendicontare le stesse al Ministero dell Interno secondo le modalità dallo stesso Pagina 7 di 10

8 previste; - a sostenere i costi dell IVA per quanto riguarda l acquisto delle attrezzature meglio specificate nelle singole schede di intervento; Art.5) Articolazione del Piano Le iniziative previste, nonché costi, tempi, n. utenti, modalità di svolgimento e di gestione sono meglio specificate nel Formulario allegato al presente accordo e nelle singole schede di intervento: scheda 1; scheda 1 servizi integrativi; scheda 3. Il Comune capofila è quello di Crotone e la spesa totale prevista è di ,00 per l attuazione di servizi in favore dell infanzia 0-3 anni. La copertura finanziaria è carico del Fondo PAC 2 Riparto - assegnato dal Ministero dell Interno. Art.6) Vigilanza La vigilanza sull esecuzione dell Accordo di programma e degli interventi programmati sarà svolta da un collegio presieduto dal Sindaco del Comune capofila, o suo delegato, e dal Sindaco, o suo delegato, di ogni ente firmatario dell'accordo medesimo; Art.7) Gruppo di lavoro istituzionale Il gruppo di lavoro istituzionale (Ufficio di Piano) di cui all art. 3 è composto da: Dr. Francesco Valerio, responsabile servizio sociale comune di Crotone - Coordinatore Ufficio di Piano; Sig. Francesco Notaro, funzionario Comune di Isola di Capo Rizzuto; Sig.ra Ida Soda, funzionario Comune di Cutro, d.ssa Diana Clericò assistente sociale comune di Cutro; Dott. Antonio Ceraldi per il Comune di S. Mauro Marchesato; Dott.ssa Castagnaro Maria Comune di Rocca di Neto; Giuseppina Corigliano per il Comune di Belvedere Spinello; sig. Salvatore Paparo di Scandale. Art. 8) Budget totale La spesa complessiva prevista per la realizzazione del presente piano di intervento è di ,00. La modalità di finanziamento, così come previsto dal piano di riparto del Ministero, avverrà come di seguito: a) una prima anticipazione ad approvazione del piano; b) un ulteriore acconto previo rendiconto dell anticipazione avuta, riscontrata regolare dai competenti uffici della Regione Calabria e del Ministero; c) il saldo finale previo Pagina 8 di 10

9 rendicontazione degli acconti ricevuti, riscontrati regolari. Art.9) Eventuali modifiche future Gli enti firmatari convengono di approvare fin d ora le modifiche che si dovessero rendere necessarie ai singoli progetti, purché concordate dai soggetti pubblici in essi coinvolti e non comportanti aumenti della spesa prevista; a tale compito viene delegato il comune capofila. Art.10 Funzioni di monitoraggio e valutazione Il monitoraggio e la valutazione del piano, realizzati anche secondo i criteri e le modalità metodologiche che saranno indicati dall Autorità di Gestione (Ministero dell Interno), sono affidati agli enti sottoscrittori che si avvarranno del gruppo di lavoro sopra menzionato. Tali operazioni consentiranno di trarre le indispensabili informazioni e valutazioni sulla validità delle iniziative messe in atto, nonché suggerimenti per le strategie programmatorie della successiva edizione del piano. Verranno utilizzati questionari di customer satisfaction. Art.11 Controversie Le vertenze che dovessero sorgere fra le Parti che sottoscrivono l Accordo di Programma e che non possano essere risolte in via amministrativa, saranno definite con il Ministero dell Interno. Art.12) Avvio Gli Enti gestori si impegnano ad avviare i singoli progetti almeno entro 3 mesi dalla data di approvazione del Piano degli interventi da parte del Ministero. Art.13) Durata L accordo ha validità dalla data di approvazione da parte dell Autorità di Gestione (Ministero dell Interno) e sino alla conclusione delle singole iniziative e rendicontazione delle spese sostenute. Il presente accordo resterà valido anche per i successivi finanziamenti PAC e sino alla conclusione delle attività previste. Il presente accordo resterà valido anche per i successivi finanziamenti PAC e sino alla conclusione delle attività previste. Visto, letto, firmato e sottoscritto Crotone, lì Pagina 9 di 10

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