GENETICA E MIGLIORAMENTO GENETICO. Prof. G. Vignola

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1 GENETICA E MIGLIORAMENTO GENETICO Prof. G. Vignola

2 Regolamento per il libro genealogico e piano di miglioramento genetico 1989 ORGANIZZAZIONE DEL LIBRO GENEALOGICO Il Libro Genealogico rappresenta lo strumento per la selezione ai fini del miglioramento della razza ed ha la finalità di indirizzare, sul piano tecnico, con particolare riguardo alla determinazione delle qualità genetiche dei riproduttori, l'attività di selezione e di produzione in seno alla razza promuovendone nel contempo la valorizzazione economica. Le attività del Libro Genealogico sono svolte dall'associazione Nazionale di razza ANAFI

3 Allo svolgimento della attività del Libro Genealogico l Associazione Nazionale Allevatori di razza provvede con: a. la Commissione Tecnica Centrale; b. l'ufficio Centrale; c. gli Uffici provinciali; d. gli Uffici esteri; e. il corpo degli Esperti.

4 FINALITÀ DELLA SELEZIONE La selezione dei bovini della razza Frisona Italiana ha lo scopo di produrre soggetti precoci per sviluppo e produttività, di buona mole, di costituzione forte, di conformazione corretta, fecondi, longevi, nevrili, di forte potere digestivo-respiratorio, con spiccata attitudine ad elevate produzioni di latte e buon titolo di grassi e di proteine senza escludere l'attitudine ad una produzione quantitativa di carne.

5 CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE VACCHE Mantello pezzato nero o pezzato rosso. Statura alta. Testa espressiva, proporzionata, distinta e vigorosa, con contorno ben definito e netto specie nella regione giugulare e con profilo superiore rettilineo; occhi vivaci; orecchie molto mobili; narici larghe; musello ampio e forti mascelle. Anteriore armonico nell'insieme; collo piuttosto allungato e sottile, ricco di pliche cutanee; garrese ben serrato pronunciato e piuttosto affilato; spalle armonicamente fuse con il collo; petto forte ed ampio per contribuire ad aumentare la cavità toracica; arti in appiombo, ben distanziati, con ossa piatte; piedi forti, ben serrati e con alta suola. Linea dorsale rettilinea, rilevata, senza vuoto retroscapolare e con lombi larghi e forti. Groppa lunga e larga, all'incirca livellata non inclinata verso i lombi, con vertebre sacrali e coccige anche leggermente rilevate; attacco di coda non piatto o rientrato o troppo alto, coda piuttosto sottile. Arti posteriori in appiombo, giustamente piazzati, forti, asciutti, con ossa piatte; natiche con profilo rettilineo; garretti piatti e larghi, con leggera angolatura, esenti da tare e con tendini e vene evidenti. Piedi forti, ben serrati, con suola alta, specie al tallone; pastoie corte e forti. Mammella anteriore moderatamente lunga e saldamente attaccata, con profilo inferiore quasi rettilineo e decisamente ascendente e profilo laterale leggermente arrotondato; vene addominali prominenti e tortuose; vene mammarie molto ramificate non troppo grosse e rilevate; tessuto spugnoso ed elastico. Mammella posteriore saldamente attaccata, alta e larga con profilo posteriore in linea o leggermente sporgenti rispetto a quello delle natiche; marcata divisione in corrispondenza del legamento sospensorio centrale; vene mammarie e tessuto come nell'anteriore. Piano inferiore (fondo della mammella al punto d'inserzione dei capezzoli) parallelo al suolo e non al di sotto del piano dei garretti. Legamento sospensorio mediano forte, che divide nettamente la mammella in due parti eguali e simmetriche. Capezzoli di giuste dimensioni, perpendicolari, inserite al centro di ciascun quarto, cilindrici e terminanti tronchi e con un forte sfintere. TORI Le caratteristiche morfologiche sono analoghe per quanto riguarda mantello, ecc. con ovvio riguardo alla mascolinità, che si riflette in una maggior mole generale ed in una maggior potenza di ogni singola parte.

6 Il Corpo degli esperti è formato da: ispettori di razza; esperti nazionali; esperti provinciali; Gli ispettori di razza sono tecnici specializzati per la valutazione morfologica dei tori e delle vacche da iscrivere al Libro Genealogico, nonché di quella dei bovini presentati nelle mostre e nei concorsi ufficialmente riconosciuti dal Libro Genealogico. Gli esperti nazionali hanno il compito della valutazione morfologica dei bovini presentati nelle mostre e nei concorsi. Gli esperti provinciali hanno il compito della valutazione morfologica dei bovini presentati nelle mostre e nei concorsi a carattere provinciale; possono sostituire gli ispettori di razza nelle visite di valutazione morfologica dei bovini per l'iscrizione al Libro Genealogico.

7 L'adesione al Libro Genealogico è volontaria. I soggetti da ammettere al Libro Genealogico devono: a. essere in possesso dei caratteri di razza o importati dall'italia nel caso delle Sezioni estere; b. appartenere ad allevamento sottoposto al controllo sanitario dello Stato per quanto riguarda la brucellosi e la tubercolosi; c. appartenere ad allevamento sottoposto, in forma regolare, al controllo ufficiale della produzione secondo le norme del regolamento di svolgimento dei controlli.

8 Il Libro Genealogico si articola in: 1. Registro genealogico anagrafico nel quale sono iscritti soggetti, femmine e maschi, secondo i requisiti previsti dalle apposite "norme tecniche"; allegato a). 2. Registro genealogico vacche al quale sono ammesse le vacche in possesso dei requisiti previsti dalle apposite "norme tecniche"; allegato a). 3. Registro genealogico tori al quale sono ammessi i tori in possesso dei requisiti previsti dalle apposite "norme tecniche"; allegato a).

9 1. Registro genealogico anagrafico: Si divide in quattro sezioni: SEZIONE 1ª - Vengono iscritti i vitelli femmine e maschi di seguito precisati: femmine a. nate negli allevamenti del Libro genealogico da madre iscritta al Registro genealogico anagrafico od al Registro genealogico vacche e da padre iscritto al Registro genealogico tori oppure da seme importato secondo le norme previste; b. nate negli allevamenti del Libro genealogico da madre importata gravida proveniente dai Libri Genealogici esteri ufficialmente riconosciuti con i requisiti richiesti per l'iscrizione al Registro genealogico vacche e da padre con i requisiti richiesti per l'iscrizione al Registro genealogico tori. maschi a. nati negli allevamenti del Libro genealogico da madre iscritta al Registro genealogico vacche e da padre iscritto al Registro genealogico tori, oppure da seme importato secondo le norme previste; b. nati negli allevamenti del Libro genealogico da madre importata proveniente da Libri Genealogici esteri riconosciuti e iscritta al Registro genealogico vacche e da padre con i requisiti richiesti per l'iscrizione al Registro genealogico tori

10 1. Registro genealogico anagrafico: Si divide in quattro sezioni: SEZIONE 2ª - Vengono iscritti i soggetti femmine e maschi regolarmente autorizzati all'importazione come riproduttori di razza pura provenienti dai Libri genealogici esteri ufficialmente riconosciuti. Per gli ascendenti è obbligatorio riportare le valutazioni morfologiche conseguite nel Paese d'origine. SEZIONE 3ª - Vengono iscritti i soggetti femmine che non sono in possesso dei requisiti previsti per l'iscrizione alle Sezioni 1ª e 2ª e di ascendenza sconosciuta che presentino i caratteri di razza. SEZIONE 4ª - Vengono iscritti i soggetti esportati dall'italia o nati da questi o dalla loro progenie. Per i nati all'estero si applicano le stesse norme previste dalla Sezione 1ª.

11 2. Registro genealogico vacche: vengono iscritte le bovine che abbiano partorito almeno una volta, provenienti dal Registro genealogico anagrafico e in possesso dei seguenti requisiti: 1) vacche di ascendenza sconosciuta provenienti dalla Sezione 3ª del Registro genealogico anagrafico: requisiti morfologici: 75 punti (Buono) requisiti funzionali: aver conseguito le seguenti produzioni minime di latte e grasso in almeno una lattazione ufficialmente controllata di non oltre 305 giorni: vacche di età al parto inferiore a 3 anni kg vacche di età al parto da 3 a 4 anni kg vacche di età al parto oltre 4 anni kg con contenuto di grasso non inferiore al 3,50% oppure con una percentuale di grasso fino al 3,20% purché le quantità totali espresse in Kg. non siano inferiori rispettivamente a kg e 210.

12 3. Registro genealogico vacche: vengono iscritte le bovine che abbiano partorito almeno una volta, provenienti dal Registro genealogico anagrafico e in possesso dei seguenti requisiti: 2) vacche provenienti dalla 1ª e 2ª Sezione del Registro anagrafico: requisiti morfologici: 70 punti (Sufficiente) requisiti funzionali: almeno 1 lattazione ufficialmente controllata. requisiti genealogici: 1 generazione di ascendenti iscritti al Libro Genealogico o ad un Libro Genealogico estero riconosciuto.

13 3. Registro genealogico vacche: vengono iscritte le bovine che abbiano partorito almeno una volta, provenienti dal Registro genealogico anagrafico e in possesso dei seguenti requisiti: 3) vacche madri di: a) tori destinati alla F.A.: requisiti morfologici: 81 punti da primipara, 83 punti da pluripara requisiti funzionali: in possesso degli indici genetici da stabilirsi periodicamente in base alle esigenze della razza. requisiti genealogici: 2 generazioni di ascendenti iscritti al Libro Genealogico o ad un Libro estero riconosciuto. b) tori per uso aziendale: requisiti morfologici: 81 e 83 punti requisiti funzionali: in possesso degli indici da stabilirsi periodicamente in base alle esigenze di razza, oppure con i requisiti funzionali di cui al punto 1. requisiti genealogici: idem

14 2. Registro genealogico tori: vengono iscritti i maschi in possesso dei seguenti requisiti: età minima di 8 mesi; provenienti dalle Sezioni 1ª, 2ª e 4ª del Registro anagrafico; in possesso del certificato dei gruppi sanguigni; in possesso del certificato genealogico; figli di vacche iscritte al punto 3 del Registro genealogico vacche; aver conseguito nella valutazione morfologica almeno la qualifica di "Buono" o 80 punti dopo i 18 mesi di età. Per la fecondazione artificiale potranno essere utilizzati tori soltanto quando avranno dato esito positivo alla valutazione genetica condotta dall'associazione Nazionale di razza secondo le direttive della Commissione Tecnica Centrale ed approvate dal Ministero dell'agricoltura e delle Foreste.

15 Tutti i torelli di razza Frisona Italiana da inserire in FA per le prove di progenie dovranno transitare dal Centro Genetico ed avere le caratteristiche genetiche e sanitarie previste dall'apposito regolamento. a) REQUISITI GENETICI PADRI: devono essere i migliori tori di razza Frisona disponibili in Italia e nei paesi della U.E., compresi nel miglior 1% (Rank 99) per indice genetico complessivo. Per Stati Uniti e Canada devono essere compresi nel miglior 1% (Rank 99) nei rispettivi paesi per Kg. proteine fatte salve altre particolari caratteristiche ritenute utili per la selezione italiana.. MADRI: devono essere vacche comprese nel miglior 1% della razza (Rank 99) per indice genetico complessivo. Devono essere figlie di tori di F.A.. Avere 81 punti alla prima valutazione morfologica o 83 ad una successiva. Avere apparato mammario classificato almeno Buono Più; in alternativa possono avere indice genetico morfologico per l'indice complessivo mammella positivo.

16 b) NORME OPERATIVE Visita Pre-entrata: per i torelli accettati viene effettuata una visita aziendale da un veterinario incaricato dal Centro Genetico. I soggetti devono essere decorneati. Entrata Al Centro Genetico: il calendario prevede entrate ogni 21gg.; l'arrivo deve avvenire nello spazio di due giorni consecutivi. Il calendario verrà pubblicato semestralmente. L'entrata dei torelli è fissata a 6-9 mesi di età. All'arrivo, il veterinario esaminerà la documentazione sanitaria. I torelli verranno pesati. Se il peso risultasse inferiore ai pesi standard per l età, il torello non sarà ammesso al Centro. Stalla Isolamento: all'arrivo i torelli verranno inviati in una stalla di isolamento dove resteranno in gruppo per ca. 35 gg. Alla fine della quarantena verranno trasferiti al Centro Genetico.

17 b) NORME OPERATIVE Al Centro Genetico: PERFORMANCE TEST sono ammessi vitelli con i requisiti per l'iscrizione al Registro genealogico Tori, la cui madre è in possesso dei requisiti di madre di tori. Con questo programma si evidenziano quei torelli, già preventivamente scelti per la genealogia, che, attraverso periodici controlli tecnici (incremento ponderale, conversione alimentare), risultano idonei ad essere inseriti in un ciclo di Prove di Progenie. Il performance test termina a 11 mesi circa.

18 b) NORME OPERATIVE Al Centro Genetico: PERFORMANCE TEST TORELLI ENTRATI AL CENTRO GENETICO anni

19 b) NORME OPERATIVE PROVE DI PROGENIE Sono ammessi i giovani tori che abbiano superato il Performance test presso il Centro Genetico (scartati circa 20%). Le Prove di Progenie si svolgono attraverso un programma che prevede: Impegno di ogni allevamento a partecipare alle prove di progenie. Piano di inseminazione che prevede l'utilizzo di tutti i tori ammessi alle Prove di Progenie. I tori dopo circa 1000 inseminazioni sulle vacche iscritte al Libro genealogico, entreranno nel periodo di Attesa e verranno sostituiti da altri tori.

20 b) NORME OPERATIVE PROVE DI PROGENIE Il seme dei tori in Attesa dei risultati delle Prove di Progenie non può essere impiegato. Piano di stoccaggio dosi di seme congelato da utilizzarsi alla fine del periodo di Attesa se i riproduttori saranno autorizzati alla Inseminazione Artificiale. Valutazione dell'attitudine della produzione del latte con il programma "Valutazione genetica dei tori".

21 b) NORME OPERATIVE PROVE DI PROGENIE Valutazione genetica dei tori : viene effettuata attraverso la valutazione sulle figlie nate dai tori (circa 123 per 1000 fecondazioni) di - 19 caratteri morfologici lineari - controlli funzionali (in modalità A o AT) per latte, grasso e proteina (kg e %) - cellule somatiche - mungibilità - fertilità - facilità di parto - longevità Un toro risulta provato a 63 mesi circa (5,2 anni) per un costo di Euro circa. Un toro risulta ufficialmente provato quando ha almeno il 70% di attendibilità e almeno 30 figlie in 30 allevamenti con 120 gg di lattazione

22 b) NORME OPERATIVE PROVE DI PROGENIE Valutazione genetica dei tori :

23 b) NORME OPERATIVE PROVE DI PROGENIE Valutazione genetica dei tori : per ogni toro vengono elaborati, a partire dai rilievi effettuati sulle proprie figlie, combinati con i dati provenienti dall intera popolazione imparentata con il toro stesso, diversi indici genetici mediante il modello Blup Animal Model: 1. Indice di selezione e indici composti 2. Indici per i caratteri produttivi e per le cellule somatiche 3. Indici morfologici 4. Indici difficoltà di parto 5. Indici mungibilità 6. Indici longevità 7. Indici fertilità

24 b) NORME OPERATIVE PROVE DI PROGENIE Valutazione genetica dei tori :

25 1. Indice di selezione e indici composti 1.1 L indice di selezione è il PFT: Produzione, Funzionalità e Tipo Gli indici composti sono: 1.2. L ICM (Indice Composto Mammella) 1.3. L IAP (Indice Arti e Piedi) 1.4. L Indice TIPO

26 1. Indice di selezione e indici composti 1.1 L indice di selezione PFT: è l indice di selezione della razza Frisona Italiana. Combina qualità del latte e funzionalità. Sulla base di questo indice si calcolano la classifica ed il rank ufficiale che va da 0 a 99 e divide la popolazione indicizzata in percentili. Il rank è calcolato in modo separato sui tori e sulle vacche. Il rank 99 identifica il miglior 1% dei tori e delle vacche. Dal 1998 il rank 95 (il miglior 5% della popolazione) è il limite ufficiale per l autorizzazione dei tori all utilizzo in F.A. La formula del PFT è la seguente: PFT = 12,50 x (0,32 x grasso kg + 1,79 x proteina kg + 0,087 x grasso% x ,28 x proteina% x ,04 x tipo + 13,93 x ICM + 6,07 x IAP + 9,21 x ((longevità-100)/5) + 11,51 x ((cellule-100)/5,70)+ 10,59 x ((IAF-100)/5))

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28 1. Indice di selezione e indici composti PFT PRODUZIONE PESI FUNZIONALITÀ PESI Latte 0 TIPO 4 Grasso 8 ICM 13 Proteina 36 Indice arti e piedi (IAP) 6 Gr % 2 Indice cellule somatiche 10 Pr % 3 Longevità funzionale 8 Fertilità 10 rapporto tra produzione e funzionalità di 49:51

29 1. Indice di selezione e indici composti 1.2. L ICM (Indice Composto Mammella): è l indice che ha l obiettivo di selezionare una mammella funzionale. La sua formula è determinata dai pesi in percentuali relativi ai lineari della mammella, definiti in base alla loro relazione con la longevità funzionale degli animali. La formula del ICM è la seguente ICM = 0,19 X forza attacco anteriore + 0,17 X altezza attacco posteriore + 0,21 X legamento + 0,26 X profondità mammella + 0,17 X posizione capezzoli

30 1. Indice di selezione e indici composti 1.3. L IAP (Indice Arti e Piedi): combina i tre caratteri lineari relativi ad arti e piedi e la funzionalità soggettivamente valutata dagli ispettori. I pesi relativi esprimono in percentuale l importanza relativa di ciascun carattere rispetto alla funzionalità dei soggetti della razza Frisona. La formula del IAP è la seguente IAP = 0,50 X funzionalità arti e piedi + 0,50 X (0,48 X altezza tallone + 0,37 X arti posteriori visti da dietro + -0,15 X arti posteriori visti di lato)

31 1. Indice di selezione e indici composti 1.4. L Indice TIPO: è calcolato a partire da 15 lineari in modo da garantire un confronto omogeneo fra tori provati in Italia e tori di importazione. La formula del TIPO è la seguente TIPO = 0,059 x statura + 0,066 x forza + 0,071 x profondità + 0,094 x angolosità + 0,022 x angolo groppa + 0,035 x larghezza groppa 0,006 x arti visti di lato + 0,017 x arti visti da dietro + 0,027 x angolo piede + 0,136 x funzionalità arti + 0,099 x forza att. anteriore + 0,054 x altezza att. Posteriore + 0,064 x legamento + 0,182 x profondità mammella + 0,089 x posiz. cap. ant.

32 2. Indici per i caratteri produttivi e per le cellule somatiche Gli indici vengono calcolati per - latte - grasso kg e % - proteina kg e % - cellule somatiche - indice di persistenza e tasso di maturità I dati: Viene utilizzato un modello di valutazione che, invece di utilizzare il dato della intera lattazione come pochi anni fa, utilizza i singoli controlli ovvero la produzione a 24 ore, di ogni singola bovina relativi a tutti i controlli mensili effettuati dai controllori delle APA (TEST DAY MODEL). Si utilizzano tutti i controlli compresi fra 5 e 305 giorni e un massimo di tre lattazioni per vacca.

33 2. Indici per i caratteri produttivi e per le cellule somatiche Gli effetti ambientali: fissi stimati comprendono l età al parto, l ordine di parto, la stagione di parto (primaverile o autunnale), la zona di produzione (Nord, Centro, Sud e Parmigiano Reggiano) e il quinquennio di produzione (a partire dal 1990). Le vacche sono divise in primipare e pluripare. L indice risultante è diviso per primo, secondo e terzo parto. L indice finale è la combinazione di questi tre indici e prevede la produzione nelle tre lattazioni e cioè: EBV305tot = 0,333 x EBV ,333 x EBV ,333 x EBV305 3 (EBV=estimated breeding value)

34 2. Indici per i caratteri produttivi e per le cellule somatiche Gli indici per - latte, kg - grasso, kg e % - proteina, kg e % L indice in chili è espresso come deviazione da una base di riferimento o Base Genetica che determina il livello zero degli indici. La base genetica è mobile e viene aggiornata ogni anno nella valutazione di Agosto. Il dato percentuale si ricava secondo la seguente formula: Grasso % = 100 x (grasso BASE + grasso) / ( latte BASE + latte) grasso% BASE Proteina % = 100 x (proteina BASE + proteina) / (latte + BASE) proteina% BASE

35 2. Indici per i caratteri produttivi e per le cellule somatiche - cellule somatiche L indice è calcolato come media di numero di cellule per giorno di lattazione. L indice è espresso su una scala che ha media 100 e deviazione standard uguale a 5 ed è espresso come deviazione da una base di riferimento o Base Genetica che determina il livello zero degli indici, aggiornata annualmente. L indice risultante è diviso per primo, secondo e terzo parto. L indice finale è la combinazione di questi tre indici e prevede il numero di cellule nelle tre lattazioni e cioè: EBV305tot = 0,333 x EBV 1 + 0,333 x EBV 2 + 0,333 x EBV 3

36 2. Indici per i caratteri produttivi e per le cellule somatiche - indice di persistenza Permette di quantificare la componente genetica della persistenza. misuriamo il rapporto percentuale che c è fra la produzione a 280 giorni di lattazione rispetto alla produzione a 60 giorni. L indice è espresso a livello delle figlie. La scala dell indice ha media 100 e deviazione standard 5. Ci sono indici di persistenza per le tre lattazioni e uno totale che è calcolato secondo la seguente formula: PERStot = 0,50 x PERS 1 + 0,25 x PERS 2 + 0,25 x PERS 3

37 2. Indici per i caratteri produttivi e per le cellule somatiche - tasso di maturità misura la differenza in chili fra la materia utile (grasso e proteina) prodotta in terza lattazione rispetto alla materia utile prodotta in prima lattazione ed è poi riportato sulla scala degli indici funzionali con media 100 e deviazione standard 5. Ci dice quali sono i tori le cui figlie migliorano la loro performance nel corso delle lattazioni successive (valori superiori a 100) rispetto a quelli da danno il loro risultato migliore sulle primipare (valori inferiori a 100).

38 3. Indici morfologici I dati I dati delle valutazioni morfologiche relative a tutte le primipare punteggiate dagli ispettori ANAFI. Gli effetti ambientali Il modello statistico tiene conto dell effetto di interazione fra età e stadio di lattazione e biennio di valutazione. Gli indici vengono calcolati contemporaneamente per tutti i 19 caratteri lineari. Gli animali vengono confrontati fra loro a parità di allevamentoanno-giorno di valutazione.

39 3. Indici morfologici Si calcolano gli indici per tutti i caratteri lineari valutati a partire dal 1984 e per il punteggio finale. La base genetica è mobile e viene aggiornata ogni anno nella valutazione di Agosto e tiene conto della media degli ultimi 3 anni. Tutti gli indici vengono standardizzati sulla variabilità delle vacche della base genetica. Questo fa sì che tutti i caratteri siano misurabili sulla stessa scala, da circa 3 a +3 deviazioni standard. La tabella di seguito riporta per tutti i caratteri la media fenotipica (da 0 a 50 punti) degli animali della base genetica e l equivalenza in punti sulla scala lineare di una deviazione standard dell indice. L indice è pubblicato quando un toro ha almeno 10 figlie in 5 allevamenti per tutti i soggetti che hanno figlie in Italia.

40 3. Indici morfologici Carattere lineare Media Base DS in punti lineari Statura Forza e vigore Profondità Angolosità Angolo groppa Larghezza groppa Arti posteriori visti di lato Altezza tallone Forza attacco anteriore Altezza attacco posteriore Larghezza attacco posteriore Legamento Profondità mammella Posizione capezzoli Dimensione capezzoli Arti posteriori visti da dietro Funzionalità arti e piedi Posizione capezzoli posteriori Conformazione 31,38 27,51 30,27 27,81 25,02 27,18 27,21 24,09 23,76 26,28 29,16 29,04 28,71 24,03 22,71 24,54 22,05 26,52 23,94 2,47 1,49 1,66 1,40 1,66 1,52 1,04 0,88 1,53 1,43 1,16 1,24 2,22 1,20 1,19 0,72 0,98 1,59 1,36

41 4. Indici difficoltà di parto: I dati Il tecnico dell APA raccoglie le informazioni relative ai parti su una scala di cinque classi dove: A = parto facile B = parto assistito da una sola persona C = parto cesareo D = parto difficile E = embriotomia Vengono considerati nel modello l interazione fra anno e mese di parto, l interazione fra provincia e anno e l interazione fra età della madre, il sesso del nato e ordine di parto.

42 4. Indici difficoltà di parto: Gli indici risultanti sono due: - uno è quello per la facilità al parto del toro (padre del vitello nato). - l altro è quello per la facilità al parto delle figlie (del toro che hanno partorito). Entrambi vengono riportati su una scala con media 100 e deviazione standard uguale a 5. I tori con valori superiori a 100 sono i tori che danno più facilità al parto come tori fecondatori o come padri di animali che partoriscono.

43 5. Indici mungibilità : I dati Due volte all anno il controllore raccoglie anche informazione sulla lentezza in mungitura delle vacche. L animale rilevato sempre lento ad ogni segnalazione avrà grado di lentezza 1, l animale rilevato tre volte e segnalato lento una volta sola su tre avrà un grado di lentezza pari a 0,33 e così via. Si tiene conto di ordine di parto diverso, quantità di latte prodotto il giorno del controllo e l allevamento-anno-giorno di controllo. Questi ultimi due effetti permettono: il primo di evitare di confondere la lentezza con un alta produzione e il secondo di tenere conto della gestione aziendale di cui fa parte sostanziale la gestione dell impianto di mungitura e del personale addetto.

44 5. Indici mungibilità : Si pubblica l indice dei tori. Il dato è espresso come valore genetico su una scala con media a 100 e deviazione standard uguale a 5. Il valore 100 corrisponde ad una percentuale di figlie lente attesa che fa riferimento alla base genetica che come per i caratteri produttivi e morfologici è riferito alle vacche nate nel triennio. Il valore medio della popolazione della base è oggi intorno al 4%.

45 6. Indici longevità L archivio generale delle lattazioni mette a disposizione la carriera produttiva di tutte le Frisone sottoposte ai controlli funzionali. I dati vengono preaggiustati in funzione dell età al primo parto, il livello produttivo per il latte, per il grasso percentuale, per la proteina percentuale, le variazioni annuali di dimensione dell allevamento e infine l effetto anno-stagione sul quale influiscono fattori estranei quali risanamenti, dinamiche di mercato (le quote) o patologie che portano ad eliminazione straordinaria di soggetti.

46 6. Indici longevità Viene espresso come indice composto per la longevità: indice di sopravvivenza, indice arti e piedi e mammella vengono combinati, tenendo conto della correlazione genetica esistente fra i diversi caratteri per dare l indice finale sulla longevità. In particolare la correlazione tra mammella e longevità funzionale è pari a 0,48 e quella tra funzionalità degli arti e longevità è pari a 0,14. Il dato di longevità è espresso come valore genetico (IGT) su scala con media a 100 e deviazione standard uguale a 5 come per gli altri caratteri funzionali. I tori che danno figlie più longeve hanno valori superiori a 100. I valori minimo e massimo vanno da 80 a circa 120.

47 6. Indici longevità Per provare a quantificare la differenze reale tra soggetti portatori di geni molto positivi per la longevità e soggetti portatori di geni con effetti molto negativi sulla longevità delle loro figlie è interessante analizzare i dati dei tori con più di 200 figlie nati tra il 1980 e il Livello genetico Inferiore a 90 Intorno a 100 Superiore a 110 Numero medio di lattazioni figlie 2,30 2,58 3,20 Numero medio di lattazioni figlie eliminate 2,1 2,3 2,9

48 7. Indici fertilità L archivio generale delle fecondazioni e quello dei parti costituiscono le informazioni di base che vengono utilizzate per il calcolo dell indice fertilità. Ssi utilizzano caratteri diretti sono: l intervallo parto-prima inseminazione, il tasso di non ritorno a 56 giorni e l intervallo fra i parti. Caratteri indiretti sono l angolosità e la produzione in prima lattazione a 305 giorni EVM. Tutti questi caratteri sono misurati sulle figlie primipare dei tori allo scopo di valutare l effetto genetico del toro attraverso la fertilità delle loro figlie.

49 7. Indici fertilità Alla fine del calcolo si ottengono cinque indici. L obiettivo per cui vogliamo utilizzare questi indici è quello di migliorare la fertilità in generale. L indice finale li combina quindi insieme ottimizzando il risultato dando a ciascuno l importanza riportata nella tabella qui sotto. Carattere Parto - 1ª Inseminazione Tasso non ritorno 56 gg Intervallo fra parti Angolosità Latte EVM Importanza relativa nell indice

50 7. Indici fertilità Il dato di fertilità è espresso come valore genetico (IGT) su scala con media a 100 e deviazione standard uguale a 5 come per gli altri caratteri funzionali. I tori che danno figlie più fertili hanno valori superiori a 100. I valori minimo e massimo vanno da 80 a circa 120.

51 7. Indici fertilità Le differenze osservate tra i tori migliori e peggiori sono: Media Fenotipica Figlie Livello genetico Toro Intervallo tra i parti Intervallo parto- 1ª inseminazione Tasso nonritorno a 56 giorni Inferiore a % Intorno a % Superiore a %

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53 - 2011

54 - Esempio scheda genetica toro

55 FRISONA gli indici nel mondo e nel tempo

56 FRISONA gli indici nel mondo e nel tempo

57 FRISONA gli indici nel mondo e nel tempo

58 I caratteri quantitativi ed i fenomeni che regolano la loro eredità Disciplinari libri genealogici e Piani di miglioramento genetico Bovini da latte Bovini da carne Suini Cavalli Cani

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