Affidabilità e disponibilità di componenti isolati
|
|
- Giuliana Pellegrini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Affidabilità e disponibilità di componenti isolati Lucidi per per gli gli allievi del del corso di di Gestione della Produzione Industriale del del II II anno
2 Affidabilità e disponibilità di componenti isolati Le Le principali grandezze affidabilistiche e il il loro loro calcolo Il Il tasso di di guasto e il il suo suo andamento nel nel tempo Gli Gli indicatori di di affidabilità e manutenibilità La La disponibilità: significato e misura Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 2
3 Affidabilità Per Per affidabilità si si intende quella parte della statistica che che studia le le leggi di di guasto di di componenti, macchine, sistemi al al fine fine di di stimare o ottimizzare: la la durata durata di di vita vita la la disponibilità operativa il il costo costo del del ciclo ciclo di di vita vita Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 3
4 Esempio di istogramma di frequenza dei guasti Numero di guasti (N g ) Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg Ore
5 Probabilità di guasto (f) Probabilità che che il il componente o sistema si si guasti ad ad un un istante prefissato (ora, (ora, giorno,...)...) a partire dall istante di di inizio servizio ( as ( as good as as new ) Età (h) Ng f , , , , , , , , ,031 Totale 224 1,000 Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 5
6 Probabilità cumulata di guasto (F) Probabilità che che il il componente o sistema si si guasti entro un un istante prefissato cioè cioè non non sopravviva in in funzionamento corretto fino fino a quell istante Età (h) Ng f F ,000 0, ,027 0, ,067 0, ,156 0, ,125 0, ,290 0, ,201 0, ,103 0, ,031 1,000 Totale 224 1,000 Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 6
7 Affidabilità (Reliability( Reliability) Probabilità che che il il componente o sistema funzioni correttamente senza guastarsi: per per un un periodo di di tempo tempo assegnato in in predeterminate condizioni ambientali. E E il il complemento a 1 della probabilità cumulata di di guasto: R = 1 -- F Età (h) Ng f F R ,000 0,000 1, ,027 0,027 0, ,067 0,094 0, ,156 0,250 0, ,125 0,375 0, ,290 0,665 0, ,201 0,866 0, ,103 0,969 0, ,031 1,000 0,000 Totale 224 1,000 Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 7
8 Tasso di guasto (failure( rate λ) Probabilità che che il il componente o sistema, che che abbia funzionato fino fino ad ad un un istante prefissato, si si guasti nel nel periodo di di tempo (ora, (ora, giorno) immediatamente successivo. Il Il tasso di di guasto è una una misura del del rischio immediato di di guasto di di un un componente o sistema che che ha ha già già vissuto per per un un determinato tempo. Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 8
9 Calcolo del tasso di guasto (λ)( Il Il tasso di di guasto si si calcola come rapporto tra tra il il numero di di guasti in in un un intervallo di di tempo e il il numero degli individui ancora funzionanti all inizio del periodo considerato: Ng (t 1, t 2 ) F (t 2 ) - F (t 1 ) λ (t 1 --t 2 ) = = Nt * R R(t 1 ) Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 9
10 Grandezze affidabilistiche principali e loro calcolo Età (h) Ng f F R λ ,000 0,000 1,000 0, ,027 0,027 0,973 0, ,067 0,094 0,906 0, ,156 0,250 0,750 0, ,125 0,375 0,625 0, ,290 0,665 0,335 0, ,201 0,866 0,134 0, ,103 0,969 0,031 0, ,031 1,000 0,000 1,000 Totale 224 1,000 Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 10
11 Andamento del tasso di guasto nel tempo Tasso di guasto Fase1 Fase 3 Fase 2 Mortal. infantile Vita utile Wareout Età del componente Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 11
12 Indicatori di affidabilità Tempo medio di di funzionamento tra tra due due guasti successivi: MTBF (Mean Time Between Failure) Tempo medio di di funzionamento tra tra due due interventi successivi di di manutenzione: MTBM (Mean Time Between Maintenance) Tempo medio tecnico di di intervento di di manutenzione: MTTR (Mean Time To To Repair) Tempo medio totale di di fuori fuori servizio, somma del del MTTR e dei dei tempi di di preparazione e di di attesa (logistici): MDT (Mean Down Time) Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 12
13 Disponibilità (Availability( Availability) Rapporto tra tra il il tempo per per cui cui il il componente o sistema può può funzionare e il il tempo totale per per cui cui è richiesto il il servizio: A = UpTime // (UpTime + DownTime) Quando è prevalente il il costo del del guasto in in sé sé (sostituzione di di componenti, danni,...)...) è più più significativa l'affidabilità Quando è prevalente il il costo connesso col col guasto (mancata produzione, mancato servizio,...)...) è più più significativa la la DISPONIBILITÀ Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 13
14 dove: La disponibilità intrinseca (Inherent Availability) Ai Ai = MTBF // (MTBF + MTTRg )) MTBF MTBF è il il tempo tempo medio medio tra tra i i guasti guasti MTTRg è il il tempo tempo medio medio di di manutenzione correttiva Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 14
15 La disponibilità raggiunta (Achieved Availability) AA AA = MTBM //(( MTBM + MTTR )) dove: MTBM è il il tempo medio tra tra gli gli interventi di di manutenzione (correttiva+preventiva) MTTR è il il tempo tecnico medio di di intervento di di manutenzione (correttiva+preventiva) = MTTRg + MTTRp MTTRp = tempo tecnico di di intervento per per manutenzione preventiva Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 15
16 dove: La disponibilità operativa (Operational Availability) Ao Ao = MTBM (( MTBM + MDT )) MTBM MTBM è il il tempo tempo medio medio tra tra gli gli interventi di di manutenzione (correttiva+preventiva) MDT MDT è il il tempo tempo medio medio di di indisponibilità Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 16
17 Affidabilità e manutenibilità Affidabilità (MTBF): Attitudine del del sistema a funzionare senza guasti Manutenibilità (MTTR): Attitudine del del sistema ad ad essere riportato e mantenuto in in condizioni di di corretto funzionamento Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 17
18 Esempio numerico MTBF = 900 h MTTRg = 20 h MTTRp = 10 h MTBM = 750 h Ng = 30 Np = 70 Tempo di preparazione = 7 h Tempo logistico = 5 h 20 x x 70 MTTR (medio) = = 13 h 100 MDT = = 25 h Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 18
19 Esempio numerico 900 Ai = = 0, Aa = = 0, Ao = = 0, Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 19
20 Affidabilità e disponibilità di sistemi Lucidi per per gli gli allievi del del corso di di Gestione della Produzione Industriale del del II II anno
21 Affidabilità e disponibilità di sistemi Classificazione dei dei sistemi Sistemi di di tipo tipo serie Sistemi parallelo e ridondanti Sistemi riparabili Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 21
22 I sistemi affidabilistici In In generale si si dice dice SISTEMA (affidabilistico) un un oggetto composto da da altri altri oggetti. La La definizione dipende dal dal grado di di aggregazione: Es.1: Un Un tornio è componente di di una una linea Es. Es. 2: 2: Lo Lo stesso tornio può può essere visto visto come un un sistema (bancale, slitta, mandrino ecc.) Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 22
23 Classificazione dei sistemi In In base alla alla RIDONDANZA, cioè cioè alla alla presenza di di uno uno o più più componenti in in grado di di sopperire al al funzionamento del del componente principale in in caso di di guasto In In base alla alla RIPARABILITÀ, cioè cioè alla alla possibilità che che le le caratteristiche di di un un sistema possano essere ripristinate (del (del tutto tutto o in in parte) Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 23
24 I sistemi di tipo serie Se un elemento qualsiasi non funziona, l intero sistema non funziona 1 2 n R serie (t) = R 1 (t) x R 2 (t) x... R n (t) e, in generale: R serie (t) = Π i R i (t) Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 24
25 Esempio di sistema serie 0,7 0,8 0,9 R serie (t) = 0,7 x 0,8 x 0,9 = 0,504 L affidabilità di un sistema serie è sempre minore della minima affidabilità dei suoi componenti: 0,504 < 0,7 = min (0,7; 0,8; 0,9) Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 25
26 I sistemi di tipo parallelo Basta che un solo elemento funzioni perché il sistema funzioni 1 2 n R par. (t) = 1- [1 - R 1 (t) ] x [1 - R 2 (t) ] x... [ 1- R n (t) ] e, in generale: R par. (t) = 1- Π i [1-R i (t)] Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 26
27 Esempio di sistema parallelo R par. (t) = 1- (1-0,7) x (1-0,8) x (1-0,9) = 0,994 0,7 0,8 0,9 L affidabilità di un sistema parallelo è sempre maggiore della massima affidabilità dei suoi componenti: 0,994> 0,9 = max (0,7; 0,8; 0,9) Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 27
28 Sistemi riparabili Occorre considerare in in questo caso anche il il tempo tecnico di di intervento e le le altre altre componenti del del DownTime Le Le prestazioni di di un un sistema riparabile sono esprimibili anche in in termini di di disponibilità. Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 28
29 Esempio numerico di sistemi riparabili 2 pompe uguali in in parallelo potenzialità (1 (1 pompa) = mc/h costo (1 (1 pompa) = M M disponibilità (1 (1 pompa) = 0,9 0,9 servizio parzializzabile = o mc/h costo del del disservizio = /mc funzionamento continuo Conviene aggiungere una una terza pompa? Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 29
30 Esempio sistemi riparabili (segue) (A): Analisi della situazione iniziale Stato del sistema Probabilità Portata Portata Persa P1 P2 di stato Persa Attesa up up 0,9 2 =0, up down 0,9x0,1=0, ,5 down up 0,1x0,9=0, ,5 down down 0,1 2 =0, Totale 1,00 10 Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 30
31 Esempio sistemi riparabili (segue) (B): Aggiunta della nuova pompa Stato del sist. Probabilità Portata Portata Persa P1P2 P3 di stato Persa Attesa up up up 0,9 3 =0, up up d 0,9 2 x0,1=0, up d up 0,9x0,1x0,9=0, d up up 0,1x0,9x0,9=0, up d d 0,9x0,1 2 =0, ,45 d up d 0,1x0,9x0,1=0, ,45 d d up 0,1 2 x0,9=0, ,45 d d d 0,1 3 =0, ,1 Totale 1,00 1,45 Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 31
32 Esempio sistemi riparabili (segue) (C): Valutazione economica costo di disservizio risparmiato: (10-1,45) x 450 x 24 x 365 = 34.1 M /anno [mc/h]x[ /mc]x[h/gg]x[gg/anno] costo della nuova pompa: 30 M Conclusione: poiché l installazione della nuova pompa si ripaga in meno di 1 anno, conviene installarla. Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 32
33 La funzione manutenzione: obiettivi e politiche Lucidi per per gli gli allievi del del corso di di Gestione della Produzione Industriale del del II II anno
34 Sommario degli argomenti La La funzione manutenzione: contenuti ed ed evoluzione Impatto economico Classificazione delle politiche di di manutenzione Scelta della politica di di manutenzione: aree aree di di fattibilità e opportunità Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 34
35 Definizione di manutenzione Delibera OCSE 1963 :E :E quella funzione aziendale che che ha ha come scopo il il mantenimento in in efficienza delle macchine e delle attrezzature UNI UNI 9910 (1992): E E la la combinazione di di tutte tutte le le azioni tecniche ed ed amministrative, incluse le le azioni di di supervisione, volte a mantenere o riportare un entità in in uno uno stato in in cui cui possa svolgere la la funzione richiesta Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 35
36 Evoluzione della manutenzione Approccio basato su su una una globalità di di azioni Applicabile a beni beni per per i i quali esista una una aspettativa di di funzione, non non solo solo alle alle macchine Ripristino delle funzionalità a seguito di di degrado o crescita del del livello di di prestazione DA: DA: RIPARAZIONE A: A: PREVENZIONE E MIGLIORAMENTO La La manutenzione si si offre offre come opportunità tecnica di di miglioramento delle prestazioni di di un un mezzo produttivo In In relazione a questa evoluzione si si hanno forme organizzative e modalità operative molto differenti tra tra loro loro Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 36
37 Tematiche della manutenzione Scelta e valutazione delle politiche Definizione della struttura organizzativa Progetto del del sistema informativo Gestione dei dei ricambi Procedure operative Valutazione dell efficienza globale Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 37
38 Incidenza dei costi di manutenzione sul fatturato Costo globale Spesa propria % Sider. Cem. Petrch. Media Gomma Petrf. Mecc. Elettr. Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 38
39 Costi globali di manutenzione Costi indotti per scorte di PF e SL Costi vivi di manut. (MdO, materiali,...) Costi per non conformità di processo Immobilizzo ricambi Costi mancato utilizzo impianti Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 39
40 Politiche di manutenzione A guasto Preventiva Ciclica Ciclica Secondo condizione Predittiva Migliorativa Produttiva Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 40
41 Manutenzione a guasto (correttiva, accidentale, incidentale) E E la la forma più più antica di di manutenzione L azione manutentiva è innescata esclusivamente dall evento di di guasto Sono esaltate le le capacità tecniche individuali Scarsi: controllo dei dei costi, livello di di servizio e capacità organizzativa Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 41
42 Manutenzione preventiva ciclica (a tempo) Conoscenza statistica del del fenomeno di di guasto Il Il momento dell intervento è definito in in funzione della vita vita residua attesa E E la la forma prevalente negli anni anni Segna una una crescita culturale e organizzativa (proattività) Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 42
43 Manutenzione preventiva ciclica a data costante O X X X X O O O O t T T T T O : sostituzioni preventive X : sostituzioni a guasto Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 43
44 Manutenzione preventiva ciclica a età costante T O T X O O t T O : interventi preventivi X : interventi a guasto Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 44
45 Condizioni di applicabilità della manutenzione preventiva ciclica Tasso di di guasto crescente (guasti per per usura) Costo globale dell intervento preventivo minore del del costo globale dell intervento a guasto Cp Cp < Cg Cg Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 45
46 Manutenzione preventiva secondo condizione Si Si basa sulla sulla misura di di segnali deboli emessi e sulla sulla conseguente interpretazione dello stato di di degrado Si Si assume come discriminante, per per decidere l intervento, il il superamento di di uno uno o più più valori di di soglia della variabile controllata Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 46
47 MSC: segnale premonitore e monitoraggio valore del parametro guasto funzionale valore limite tollerabile guasto potenziale P PL area di monitoraggio F tempo residuo limite TP TL TF Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 47 t
48 Manutenzione preventiva predittiva E E analoga alla alla MSC Si Si basa sulla sulla misura strumentale dei dei segnali deboli Presuppone l esistenza di di un un legame pseudo-deterministico tra tra il il valore del del segnale emesso e la la vita vita residua del del componente Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 48
49 Manutenzione predittiva trend di lungo prev. di lungo valore del parametro accelerazione del degrado prev. di breve trend di breve prev. di lungo, corretta con quella di breve Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 49 X X X t
50 Costi di manutenzione preventiva vs. a guasto Costi di manutenzione Costo totale di manutenzione Costo della manutenzione a guasto Costo della manutenz. preventiva frequenza di manutenzione preventiva Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 50
51 Condizioni di applicabilità della manutenzione secondo condizione Ci Ci < Cp Cp Cp Cp < Cg Cg Ci Ci < Cg Cg -- Cp Cp Ci Ci = costo della singola ispezione Cg Cg = costo globale del del guasto Cp Cp =costo globale dell intervento preventivo Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 51
52 I costi e le politiche manutentive t Cg < Cp a guasto Cp < Cg; Ci > (Cg - Cp) preventiva ciclica Cp < Cg; Ci < ( Cg-Cp) prev. ciclica o MSC a guasto a guasto MSC λ(t) a guasto a guasto MSC Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 52
53 Manutenzione migliorativa Insieme delle azioni di di miglioramento o piccola modifica che che non non incrementano il il valore patrimoniale Superamento della concezione della manutenzione intesa solo solo come ripristino e/o e/o prevenzione del del guasto Incremento della proattività e tensione verso il il miglioramento continuo Sviluppo di di una una funzione di di ingegneria di di manutenzione Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 53
54 Indirizzi di scelta della politica manutentiva modifica di progetto preventiva on condition preventiva ciclica gravità dei guasti a guasto frequenza dei guasti Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 54
55 Obiettivi: Tecnica FMECA (Failure( Mode Effects and Criticality Analisys) individuare le le aree aree critiche critiche del del sistema (macchina o linea); linea); individuare i i componenti critici critici il il cui cui guasto guasto può può avere avere conseguenze gravi gravi (danneggiamenti, sicurezza, funzionalità); fornire fornire indicazioni per per sviluppare programmi di di manutenzione preventiva. Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 55
56 I passi principali della FMECA Scomposizione del del sistema nelle sue sue parti parti funzionali e preparazione di di una una griglia di di valutazione della criticità Identificazione ed ed analisi dei dei modi tipici tipici di di guasto di di ogni ogni singola parte Valutazione della gravità degli effetti del del guasto e della frequenza Ricerca delle cause e dei dei sintomi premonitori (segnale debole) dei dei guasti Formulazione di di un un piano di di intervento preventivo o migliorativo Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 56
57 Scelta delle politiche manutentive componenti critici segnale debole? no componenti non critici manutenzione migliorativa sì sì prev. vita? no sì monitorab.tà ispezionab.tà? sì raccomandaz.? no manutenzione su condizione no manutenzione ciclica manutenzione a guasto Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 57
58 Manutenzione produttiva Insieme di di azioni volte alla alla prevenzione, al al miglioramento continuo ed ed al al trasferimento di di funzioni elementari di di manutenzione al al conduttore della macchina, avvalendosi del del rilevamento sistematico di di dati dati e della diagnostica precoce. E E il il punto più più avanzato dello sviluppo della manutenzione Soluzioni organizzative innovative: prevenzione mediante monitoraggio dei dei segnali segnali deboli deboli miglioramento continuo manutenzione autonoma (l operatore ha ha cura cura della della propria propria macchina; il il manutentore è il il dottore ) gruppi gruppi interfunzionali di di miglioramento Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 58
59 TPM - Total Productive Maintenance Mira Mira alla alla riduzione delle 6 6 grandi perdite guasti guasti e manutenzione preventiva setup setup e regolazioni fermate minori minori (ripristini, pulizia, pulizia,...)...) riduzione di di velocità perdite perdite per per riduzione di di resa resa perdite perdite per per non non conformità Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 59
60 TPM: i 5 pilastri Miglioramento focalizzato degli impianti Manutenzione autonoma Manutenzione programmata Manutenzione per per la la qualità Training Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 60
61 Costi-benefici del TPM Milioni di Lire '96 LUG '96 DIC COSTI BENEFICI Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 61
62 Valutazione e scelta delle politiche di manutenzione Lucidi per per gli gli allievi del del corso di di Gestione della Produzione Industriale del del II II anno
63 Valutazione e scelta delle politiche di manutenzione Analisi del del funzionamento delle politiche Condizioni di di applicabilità Valutazione economica delle politiche Scelta della politica ottimale Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 63
64 Politiche di manutenzione A guasto Preventiva Ciclica Ciclica a data data costante costante a età età costante costante Secondo condizione Predittiva Migliorativa Produttiva Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 64
65 Scelta della politica di manutenzione: un esempio Numero di guasti (N g ) Ore Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 65
66 Scelta della politica di manutenzione: un esempio (segue) Età (h) Ng f F R λ ,000 0,000 1,000 0, ,027 0,027 0,973 0, ,067 0,094 0,906 0, ,156 0,250 0,750 0, ,125 0,375 0,625 0, ,290 0,665 0,335 0, ,201 0,866 0,134 0, ,103 0,969 0,031 0, ,031 1,000 0,000 1,000 Totale 224 1,000 Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 66
67 Dati Dati Scelta della politica di manutenzione: un esempio (segue) Costo Costo di di 1 guasto: guasto: Costo Costo di di 1 int. int. prevent.: Costo Costo di di 1 ispezione: MTBF: MTBF: h Visibilità di di 1 ispezione: h Ipotesi Ipotesi di di perfetta visibilità Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 67
68 Scelta della politica di manutenzione: un esempio (segue) OBIETTIVO: determinare la la politica manutentiva di di minimo costo per per unità di di tempo di di funzionamento tra: tra: Politica Politica a guasto guasto Politica Politica preventiva ciclica ciclica Politica Politica ispettiva Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 68
69 Scelta della politica di manutenzione: un esempio (segue) Costo della politica a guasto Cguasto = costo costo di di 1 guasto guasto // MTBF MTBF = // = /h /h Costo della politica preventiva ciclica: Cprev Cprev = (( Cg Cg x F(T) F(T) + Cp Cp x R(T) R(T) ))// MTBM(T) MTBM(T) = f(t) t + T R(T) t T esempio: MTBM MTBM (T=500) = 150x0, x0, x0, x0, x0,625 = h Cprev=( x0, x0,625)/444 = 6050 /h /h Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 69
70 Scelta della politica di manutenzione: un esempio (segue) Costo della politica ispettiva: Cisp Cisp = Ci Ci x ni ni + Cg Cg x Pg Pg + Cp Cp x (1-Pg)// MTBM ni ni = numero medio di di ispezioni fino fino al al primo segnale di di guasto incipiente, che che avverrà nelle successive ore ore (circa 5 ispezioni) Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 70
71 Scelta della politica di manutenzione: un esempio (segue) Politica ispettiva (segue): Poiché possiamo assumere: Pg Pg = 0 MTBM = MTBF Cisp Cisp = (Ci (Ci x ni ni + Cp) Cp) // MTBF = ( x ) // = /h /h Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 71
72 Scelta della politica di manutenzione: un esempio (segue) CONCLUSIONI: Politica Costo orario -- A guasto /h /h -- Preventiva ciclica /h /h -- Ispettiva /h /h Conviene adottare una una politica preventiva ciclica Lez 8 e 9 Gestione della Produzione 2 anno pg. 72
CAPITOLO 11 L AFFIDABILITÀ DEI COMPONENTI E DEI SISTEMI
CAPITOLO 11 L AFFIDABILITÀ DEI COMPONENTI E DEI SISTEMI Cap. 11 1 IL PROBLEMA Scopo dello studio affidabilistico è comprendere le problematiche di guasto che, su base statistica, affliggono un impianto
DettagliManutenzione Industriale.
Evoluzione della cultura della manutenzione. Manutenzione Industriale. Prima 1) Non fermare gli impianti (fino a quando riescono a marciare). 2) Intervenire solo per riparazione. 3) Accettare carenze qualitative,
DettagliVerona 25 ottobre Sicurezza e Software Gestione Manutenzione (CMMS): Vantaggi di un Sistema Integrato
Verona 25 ottobre 2010 Sicurezza e Software Gestione Manutenzione (CMMS): Vantaggi di un Sistema Integrato La manutenzione comprende tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali eseguite durante
DettagliAffidabilità e Manutenibilità
Affidabilità e Manutenibilità Tiziano Iob Libero professionista collegio dei periti industriali e periti industriali laureati della Provincia di udine Premesse Per evidenti ragioni di sicurezza, le tecniche
DettagliLa manutenzione è da sempre considerata un servizio
Tecniche di affidabilità: Analisi delle macchine critiche Si illustra l'applicazione delle tecniche di analisi RCM, nell'ambito degli impianti pilota del Centro Ricerche Basell Poliolefine Italia a Ferrara
DettagliIntroduzione ai sistemi tolleranti ai guasti
Introduzione ai sistemi tolleranti ai guasti M. Favalli Engineering Department in Ferrara (ENDIF) 1 / 26 Tolleranza ai guasti La tolleranza ai guasti é uno dei principali strumenti per risolvere i problemi
DettagliBPR Business Process Reengineering
BPR Business Process Reengineering Paolo A. Catti Politecnico di Milano BPR - Riproduzione riservata Agenda BPR Richiami teorici e framework metodologico Mappatura dei processi aziendali Analisi delle
DettagliAFFIDABILITA DI COMPONENTI E SCHEDE ELETTRONICHE
AFFIDABILITA DI COMPONENTI E SCHEDE ELETTRONICHE Ed.1 del 14/09/98 Rev. 3 del 08/09/00 AFFIDABILITA' DI COMPONENTI E SCHEDE ELETTRONICHE 1 SOMMARIO 1. Introduzione all affidabilità 2. Concetti base di
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA ELETTRICO ELETTRONICO MATERIA: TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE Classe III DME Anno Scolastico 2016-2017 1 ELEMENTI
DettagliDI CONFORMITA NEI PRODUTTIVI. Prof. Marcantonio Catelani Scuola di Ingegneria - Dipartimento di Ingegneria dell Informazione - Firenze
VERIFICHE DI CONFORMITA NEI PROCESSI PRODUTTIVI Prof. Marcantonio Catelani Scuola di Ingegneria - Dipartimento di Ingegneria dell Informazione - Firenze marcantonio.catelani@unifi.it 1 Qualità secondo
DettagliI pilastri della TPM
I pilastri della TPM Miglioramento specifico Manutenzione preventiva Set-up impianti Manutenzione autonoma Formazione Sicurezza e ambiente Nuove esigenze FARE PEZZI NON E PIU SUFFICIENTE : occorre che
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna
DettagliSISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA CITTADINO
SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA CITTADINO Piano di Manutenzione Il Piano di Manutenzione stabilisce una serie di regole finalizzate al mantenimento dell efficienza del sistema di controllo e comprende tutte
DettagliCapitolo 3 - Teoria della manutenzione: la gestione dei materiali
Capitolo 3 - Teoria della manutenzione: la gestione dei materiali A continuazione degli argomenti trattati nei due capitoli precedenti si intendono fornire alcune basi per la gestione dei materiali di
DettagliCORSO DI AUDITOR INTERNO ED ESTERNO
CORSO DI AUDITOR INTERNO ED ESTERNO Gruppo Ecoricerche organizza il corso per Auditor Interno (Modulo 1) e Auditor Esterno (Moduli 2) per gli standard ISO 14001 e BS-OHSAS 18001. I percorsi formativi saranno
DettagliCorso di Finanza aziendale
Corso di Finanza aziendale Gli indici di bilancio Sviluppo Commenteremo solo i principali. 4 Gli indici sono rapporti tra grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie contenute nello stato patrimoniale
DettagliAppunti di IMPIANTI INDUSTRIALI 1
Appunti di IMPIANTI INDUSTRIALI 1 GENERALITÀ SUL SERVIZIO MANUTENZIONE Introduzione Per MANUTENZIONE si intende il controllo costante degli impianti e l insieme dei lavori (di riparazione e revisione)
DettagliI REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015
I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO 9001 Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative delle parti
DettagliManutenzione industriale
industriale Evoluzione della cultura della manutenzione PRIMA Non fermare gli impianti (fino a che riescono a marciare). Intervenire solo per riparazione. Accettare carenze qualitative, amplificazione
DettagliCOME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA
Aprile Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA QUAL E L UTILITA DI ANALIZZARE
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
DettagliValutazione tecnico-economica dei metodi di protezione Luciano Lazzari
Valutazione tecnico-economica dei metodi di protezione Luciano Lazzari PoliLaPP Laboratorio di Corrosione dei Materiali P. Pedeferri Dip. Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica G. Natta Politecnico di
DettagliRuoli, rapporti e responsabilità dei diversi soggetti della prevenzione aziendale nelle operazioni di manutenzione
Ruoli, rapporti e responsabilità dei diversi soggetti della prevenzione aziendale nelle operazioni di manutenzione Azienda USL 6 Dipartimento della Prevenzione La manutenzione azioni tecniche, amministrative
DettagliResponsabile di produzione
Responsabile di produzione La figura è stata rilevata nei seguenti gruppi di attività economica della classificazione Ateco 2007: C26 - Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi
DettagliASIG LA STAMPA - CSQ. Tecno Meeting. Milano 10 MAGGIO 2011
ASIG Tecno Meeting Milano 10 MAGGIO 2011 Contributo al dibattito sul tema: Procedure - Controlli - Manutenzione in rapporto ai costi di produzione LA STAMPA - CSQ 1 COOPERAZIONE CSQ - LA STAMPA Obiettivo:
DettagliStatistica Applicata all edilizia: alcune distribuzioni di probabilità
Statistica Applicata all edilizia: Alcune distribuzioni di probabilità E-mail: orietta.nicolis@unibg.it 23 marzo 2010 Indice Distribuzioni di probabilità discrete 1 Distribuzioni di probabilità discrete
DettagliALLEGATO N. 16 ESEMPIO DI PROCEDURA DI MONITORAGGIO DEI PROCESSI E PRODOTTI MEDIANTE INDICATORI DI PERFORMANCE
ALLEGATO N. 16 ESEMPIO DI PROCEDURA DI MONITORAGGIO DEI PROCESSI E PRODOTTI MEDIANTE INDICATORI DI PERFORMANCE PROCEDURA DI MONITORAGGIO DEI PROCESSI E PRODOTTI MEDIANTE INDICATORI DI PERFORMANCE Indice
DettagliCONTROLLO E CONTABILITA
CONTROLLO E CONTABILITA DEI COSTI Agenda Classificazione dei costi Costi variabili e fissi -Modello costo volume profitto Costi diretti e indirietti -La contabilità per centri di costo Analisi degli scostamenti
DettagliMETODI PER LA QUANTIFICAZIONE DEL RISCHIO:
Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale METODI PER LA QUANTIFICAZIONE DEL RISCHIO: Docente: Page 1 ANALISI PROSPETTICA DI RISCHIO Sistema in fase di: 1. Progettazione 2. Implementazione 3. Revisione
DettagliLa sicurezza nel cantiere edile alla luce del D. Lgs 106/09 di modifica al T.U.
La sicurezza nel cantiere edile alla luce del D. Lgs 106/09 di modifica al T.U. La valutazione di un Sistema di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro Valerio Galasso Taranto, 12 marzo 2010
DettagliANALISI DEGLI SCOSTAMENTI. Definizione e obiettivi. Cause degli scostamenti SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO. Prof.ssa Monia Castellini
SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI Prof.ssa Monia Castellini Copyright Sistemi di programmazione e controllo 1 Definizione e obiettivi L analisi degli scostamenti o analisi
DettagliFONDAMENTI di GESTIONE delle SCORTE
FONDAMENTI di GESTIONE delle SCORTE Importanza di avere una buona gestione delle scorte sono sono spesso una una parte essenziale dei dei beni beni di di un azienda ridurre un inventario significa convertirlo
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SETTORE MECCANICA; PRODUZIONE E MANUTENZIONE DI MACCHINE; IMPIANTISTICA Processo Lavorazioni Meccaniche
DettagliModelli e Metodi per la Simulazione (MMS)
Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) adacher@dia.uniroma3.it Programma La simulazione ad eventi discreti, è una metodologia fondamentale per la valutazione delle prestazioni di sistemi complessi (di
DettagliTrapano, tornio, fresatrice (cenni) funzionalità di apparecchiature, Tecniche e procedure di. installazione di circuiti oleodinamici e pneumatici.
PROGRAMMAZIONE COMUNE DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE 1 - Biennio IP09 (3 anno) Asse Scientifico-Tecnologico Indicazioni nazionali 1 Asse Scientifico-Tecnologico (Fisica) Indicazioni
DettagliPING PONG Scheda 1 LA FORMULAZIONE DEL PIANO STRATEGICO. Amministrazione:.. Centro di responsabilità:.
PING PONG Scheda 1 LA FORMULAZIONE DEL PIANO STRATEGICO Amministrazione:.. Centro di responsabilità:. Anno: / / Codice Obiettivo di Governo (1) Obiettivo di Governo(2) Codice Priorità Politica(3) Priorità
DettagliISTITUZIONI DI ECONOMIA (a.a ) PROVE D ESAME
Giuseppe Garofalo Dipartimento di Economia pubblica Facoltà di Economia Università degli studi di Roma La Sapienza ISTITUZIONI DI ECONOMIA (a.a. 1999-2000) PROVE D ESAME Prova intermedia di Macro (4-3-2000)
DettagliStudio del mercato e del
Impostazioni progettuali dello stabilimento Studio del mercato e del prodotto Studio del mercato e analisi della domanda Determinazione volume delle vendite Studio del prodotto 2 2005 Politecnico di Torino
DettagliL ECONOMIA DELLA QUALITA
L ECONOMIA DELLA QUALITA L'economia della qualità 1 LA QUALITA COSTA? Qualità = costi elevati Qualità coincidente con classe Crosby Qualità is free Feigenbaum Classificazione dei costi della qualità Total
DettagliSISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE PG 05 Riesame e miglioramento del sistema Fornisce le indicazioni in merito alla gestione del riesame e del miglioramento del SGS. La revisione
DettagliLA MANUTENZIONE KEY POINT
LA MANUTENZIONE KEY POINT Brescia Plant 2007 L'attività della Corporation in Italia inizia nel 1909, con il nome di Società Nazionale dei Radiatori. Nel 1911, apre a Brescia il primo stabilimento per la
DettagliPolitecnico di Milano
Politecnico di Milano Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica Analisi e riprogettazione della manutenzione tramite metodologia Reliability
DettagliALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA SECONDA FACOLTÀ DI INGEGNERIA CON SEDE A CESENA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA AEROSPAZIALE Classe LM - 20 Sede di Forlì TESI DI LAUREA in Impianti Meccanici
DettagliManutenzione Mezzi: sviluppi e potezialità
8 Convegno dell'osservatorio "Progettazione e la Manutenzione" L'importanza della progettazione della manutenzione in ottica di availability, realibility, security & safety nel contesto aeroportuale Manutenzione
DettagliLA TEORIA DELL OFFERTA. Tecnologia e costi di produzione
LA TEORIA DELL OFFERTA Tecnologia e costi di produzione IL COMPORTAMENTO DELL IMPRESA In questa lezione approfondiremo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta.
DettagliMETODICHE DI RICERCA GUASTI LA RICERCA DEL GUASTO È UNA DELLE FASI DI INTERVENTO MANUTENTIVO E OCCORRE AGIRE IN MODO SISTEMATICO E DETERMINISTICO.
RICERCA GUASTI METODICHE DI RICERCA GUASTI LA RICERCA DEL GUASTO È UNA DELLE FASI DI INTERVENTO MANUTENTIVO E OCCORRE AGIRE IN MODO SISTEMATICO E DETERMINISTICO. PER EFFETTUARE UNA RICERCA DEL GUASTO COMPLETA
DettagliPrevenzione basata sulle evidenze
Prevenzione basata sulle evidenze epidemiologia qualità degli interventi e Servizi Veterinari Pubblici Fabio Ostanello Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia Animale Università di Bologna
DettagliLE PROVE DI AFFIDABILITA
4. LE PROVE DI AFFIDABILITA Ed.1 del 14/09/98 Rev. 3 del 08/09/00 AFFIDABILITA' DI COMPONENTI E SCHEDE ELETTRONICHE-sez 4 1 LE PROVE DI AFFIDABILITA SI RICAVANO INFORMAZIONI RELATIVE AD UN CAMPIONE E SI
Dettagli3 Le verifiche nel corso dell esercizio di Giovanna Ricci e Giorgio Gentili
di Giovanna Ricci e Giorgio Gentili 3.1 Premessa L art. 37 del d.lgs. n. 39/2010 ha abrogato l art. 2409-ter c.c. relativo alle funzioni di controllo contabile, ora nuovamente denominato revisione legale,
DettagliDISPOSIZIONE ORGANIZZATIVA n. 884/DRUO del 17 giu 2009 Divisione Passeggeri NI/Esercizio NI
Direzione Risorse Umane e Organizzazione DISPOSIZIONE ORGANIZZATIVA n. 884/DRUO del 17 giu 2009 Divisione Passeggeri NI/Esercizio NI In riferimento alla DO n. 850/AD del 28 apr 09 in ambito ESERCIZIO FRECCIAROSSA:
DettagliLe attività di controllo del territorio delle agenzie ARPA
Le attività di controllo del territorio delle agenzie ARPA Rischi, protocolli, procedure organizzative e tecniche di prevenzione A cura di : S. Gini, E. Baldanzini, C. Benucci, S. Bucci Sistema di gestione
DettagliRelazione finale Indagine sulla Logistica delle Industrie Novaresi
Relazione finale Indagine sulla Logistica delle Industrie Novaresi 1 / 7 Sommario 1. Premessa.. pag. 3 2. Area d indagine e metodologia.. pag. 4 3. Risultanze.. pag. 5 o Modello Organizzativo. pag. 5 o
DettagliLA GESTIONE DELLE SCORTE
CORSO DI Gestione della Produzione Industriale Facoltà di Ingegneria LA GESTIONE DELLE SCORTE Luigi Uglietti Blue Age Sistema S.r.l. e-mail: luglietti@blueage.it 1 PERCHE' LE SCORTE? Scorte 'speculative'
DettagliDIMENSIONAMENTO DEL RINVIO ANGOLARE Per un corretto dimensionamento del rinvio angolare è necessario operare come segue:
DIMENSIONAMENTO DEL RINVIO ANGOLARE Per un corretto dimensionamento del rinvio angolare è necessario operare come segue: definizione dei dati del dell applicazione (A) calcolo della potenza reale continua
DettagliSISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Monitoraggio dei processi e di salute e sicurezza sul lavoro
1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO La presente procedura definisce i criteri e le attività necessarie per il monitoraggio della soddisfazione dei Clienti (Utenti,
DettagliTecnico riparatore di veicoli a motore. Standard della Figura nazionale
Tecnico riparatore di veicoli a motore Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate 6.
DettagliI pilastri della TPM
I pilastri della TPM Miglioramento specifico Manutenzione preventiva Set-up impianti Manutenzione autonoma Formazione Sicurezza e ambiente LE POLITICHE DI MANUTENZIONE - Norma UNI 9910 E 10147 - MANUTENZIONE
DettagliTECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE
Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE 6. - Artigiani, operai specializzati e agricoltori 6.2.3.1 - Meccanici artigianali, riparatori
DettagliContenuti informativi e processo produttivo
Verso il censimento continuo delle Istituzioni pubbliche Contenuti informativi e processo produttivo Manlio Calzaroni Istat - Direzione Centrale delle rilevazioni censuarie e dei registri statistici Roma,
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELLE STRADE COMUNALI
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELLE STRADE COMUNALI (aggiornamento Maggio 2012) 1 1. Finalità. Il presente Regolamento disciplina modalità e procedure per la manutenzione delle strade
DettagliProve d esame di Economia 1 per l Ingegneria
Prove d esame di Economia 1 per l Ingegneria Quale è il concetto di base che si vuole evidenziare descrivendo un sistema economico attraverso il modello del circuito del reddito (o flusso circolare del
DettagliDIMENSIONAMENTO DEL FASATORE Per un corretto dimensionamento del fasatore è necessario operare come segue:
DIMENSIONAMENTO DEL FASATORE Per un corretto dimensionamento del fasatore è necessario operare come segue: definizione dei dati del dell applicazione (A) calcolo della potenza reale continua (B) verifica
DettagliUN SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
INTRODURRE IN AZIENDA UN SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Idee e metodologie per la direzione d impresa A COSA SERVE UN SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE? IL CONTROLLO DI GESTIONE si propone di svolgere
DettagliDiagnostica e controllo qualità in ottica E-Maintenance: tecniche e applicazioni industriali
Diagnostica e controllo qualità in ottica E-Maintenance: tecniche e applicazioni industriali Ing. Emiliano Mucchi MechLav emiliano.mucchi@unife.it La Manutenzione L enciclopedia Treccani alla voce Manutenzione
DettagliControlli Automatici I
Ingegneria Elettrica Politecnico di Torino Luca Carlone Controlli Automatici I LEZIONE V Sommario LEZIONE V Proprietà strutturali Controllabilità e raggiungibilità Raggiungibilità nei sistemi lineari Forma
DettagliEfficienza ed efficacia nelle produzioni Life Science
Efficienza, Qualità, Data Integrity e Compliance nelle fabbriche Life Science Industry 4.0 e le soluzioni di GE Digital SUPSI DTI Advanced Studies 2016 1 Claudio Rolandi Professore in SUPSI (Università
DettagliLa sicurezza funzionale vista da vicino: che cosa è il SIL. Micaela Caserza Magro Università di Genova
La sicurezza funzionale vista da vicino: che cosa è il SIL Micaela Caserza Magro Università di Genova Micaela.caserza@unige.it Che cosa è la sicurezza funzionale La Sicurezza Funzionale è: Porzione della
DettagliECONOMIA DELL AMBIENTE
ECONOMIA DELL AMBIENTE Le procedure di valutazione Prof. Francesco Zecca a.a. 2011/2012 TIPOLOGIE DI PROCEDURE Analisi Costi-Benefici; Analisi Costi-Efficacia; Analisi del Ciclo di vita (Life Cycle Assessment);
DettagliINDIVIDUAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI DI LAVORATORI (GOL)
INDIVIDUAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI DI LAVORATORI (GOL) Da un esame degli elementi stressogeni individuati e tenendo conto del fatto che ci sono elementi che possono avere un effetto trasversale su tutti
DettagliIl governo del parco tecnologico biomedico: le alternative del Service Engineering
La manutenzione delle strutture ospedaliere e delle apparecchiature elettromedicali, attraverso il Global Service ed altri modelli organizzativi Castel Romano (RM), 12 luglio 2005 Il governo del parco
DettagliAREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):
AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai
DettagliUna metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni
Una metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni La norma UNI CEI ISO 27001 (Sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni Requisiti), recentemente pubblicata in nuova
Dettagli* Proposti da P. Morelli (a.a )
* Proposti da P. Morelli (a.a.2000-2001) 171 Per determinare l'affidabilità del sistema occorre anzitutto ridurre i due blocchi in parallelo. La probabilità di guasto Ps () t di un sistema costituito da
DettagliNuove norme per la sicurezza delle macchine
Machines 2010 :Nuova legge in Europa :Nuove norme Quasi-macchine MTTFd Documenti B10d DC CCF SIL PL Nuove norme per la sicurezza delle macchine Comparazione tra le richieste PL Categorie EN 954-1 Determinazione:
DettagliTEMPO COME VANTAGGIO COMPETITIVO
TEMPO COME VANTAGGIO COMPETITIVO L'assunzione del tempo quale vantaggio competitivo è stata postulata per la prima volta in due articoli famosi: quello di Stalk su Harvard Business Review (1988 - "The
DettagliDalla microeconomia alla macroeconomia
Dalla microeconomia alla macroeconomia MICROECONOMIA: studio dei comportamenti individuali Economia politica MACROECONOMIA: studio dei comportamenti collettivi Lo studio dei comportamenti collettivi deve
DettagliIn altri termini cos è
Qualità Qualità?... Treviso, 20 ottobre 2012 Scuola di formazione delle AVIS del Triveneto Slide n. 2 Qualità è.. In altri termini cos è L insieme delle caratteristiche di un prodotto / servizio che lo
DettagliIng. Eugenio Nicoletti PRESENTAZIONE DEL CORSO MODULO C
Corso per RSPP Modulo C PRESENTAZIONE DEL CORSO MODULO C Nel quadro degli obblighi di formazione per i Responsabili dei Servizi aziendali di Prevenzione e Protezione, il "Modulo C" corrisponde a quanto
DettagliGestione del sistema idrico potabile nell ambito del Servizio Idrico Integrato. Giorgio Martino ACEA ATO2 Spa
Gestione del sistema idrico potabile nell ambito del Servizio Idrico Integrato Giorgio Martino ACEA ATO2 Spa Obiettivo primario del servizio idrico integrato Garantire il soddisfacimento del fabbisogno
DettagliConcetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008
Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 1 1. Qualità e SGQ 2 Cosa è la Qualità Qual è di qualità migliore? Una Fiat Panda Una Ferrari 3 Definizione di qualità: Il grado in cui
DettagliL epidemiologia nei secoli
Epidemiologia Studia la distribuzione delle malattie nelle popolazioni ed i fattori che ne influenzano l insorgere e la diffusione. L epidemiologia nei secoli V sec. A.C.: Ippocrate osserva che alcune
Dettagli- Gli strumenti Lean per i professional di produzione - Il ruolo dei Tempi e Metodi in ottica Lean. Percorsi
Industrial Management School Tecnico di Produzione - Lean specialist & Tempi e Metodi - Gli strumenti Lean per i professional di produzione - Il ruolo dei Tempi e Metodi in ottica Lean Percorsi area Operations
DettagliIntroduzione alla Ricerca Operativa. Cos è la Ricerca Operativa? Modellazione di problemi decisionali Fasi di uno studio di RO Applicazioni della RO
Introduzione alla Ricerca Operativa Cos è la Ricerca Operativa? Modellazione di problemi decisionali Fasi di uno studio di RO Applicazioni della RO Cos è la Ricerca Operativa? La Ricerca Operativa è la
DettagliSyllabus start rev. 1.04
Syllabus start rev. 1.04 Al fine di facilitare il collegamento tra i Syllabus degli EQDL Start, Plus e quello del EQDL Full, nel testo che segue sotto il numero di codice di ogni sezione, tema e argomento
DettagliISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA
ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership
DettagliIl Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale
Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo direzionale: progettazione, strumenti, organizzazione, ruoli Prof. Cattaneo Cristiana Bergamo, 7 Ottobre
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
INDUSTRIA DEL LEGNO Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dall industria del legno rappresenta lo 0.3 per cento del Pil italiano. Il settore è
DettagliEnte strumentale della Regione Piemonte istituito con L.R. n. 10 del DIRETTORE GENERALE Dr. Oscar BERTETTO
ARESS Ente strumentale della Regione Piemonte istituito con L.R. n. 10 del 16.03.1998 DIRETTORE GENERALE Dr. Oscar BERTETTO Linee guida sul Bilancio Sociale e di Missione INDICATORI ECONOMICI Gianni BONELLI
DettagliQuestionario Guasti Macchine e Danni indiretti da guasti macchine Informazioni generali
Questionario Guasti Macchine e Danni indiretti da guasti macchine Informazioni generali Assicurato Contraente e Assicurato: Indirizzo: Partita IVA / Codice fiscale: Informazioni generali Descrizione dell
DettagliREGOLAMENTO SUl CONTROLLI INTERNI. Articolo 1 Oggetto e finalità
REGOLAMENTO SUl CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione n. 4 del 27.03.2013 Articolo 1 Oggetto e finalità 1. ll presente regolamento disciplina il funzionamento del sistema dei controlli interni
DettagliCOMUNE DI LAZISE (Provincia di Verona) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI LAZISE (Provincia di Verona) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI INDICE CAPO I OGGETTO DEL REGOLAMENTO E PRINCIPI DI ORGANIZZAZIONE Articolo 1 - Oggetto Articolo 2 - Servizio dei controlli interni
Dettagliperché si ha lo scostamento chi è il responsabile se e come si può intervenire Facoltà di Economia - Parma 1
L analisi delle varianze 12 Essa permette il CONFRONTO tra OBIETTIVI ( ()) e RISULTATI. Il fine è quello di individuare: perché si ha lo scostamento chi è il responsabile se e come si può intervenire 2
DettagliConvegno FESTO sulla Manutenzione Industriale
TECNICHE E MODELLI A SUPPORTO DELLA SCELTA DELLE POLITICHE PREVENTIVE Un esempio di applicazione in Reni Ettore Spa Giacomo Bellomi Convegno FESTO sulla Manutenzione Industriale Minerbio, 13 giugno 2012
DettagliI costi della qualita. A cura di Gianfilippo Macchi
I costi della qualita 1 I costi della non qualità I costi di non qualità, detti anche COPQ (Cost of Poor Quality) sono quei costi imputabili alle scadenti performances dei processi produttivi e/o di servizio
DettagliIL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SECONDO GLI STANDARD UNI EN ISO 14000
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SECONDO GLI STANDARD UNI EN ISO 14000 Il Punto di vista del mercato... Legislazioni più severe Politiche economiche orientate..all incentivazione Crescente attenzione
DettagliSCELTA ED ASSEGNAZIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
Proc. Pagina 1 di 7 Rev. Data Motivazione della Redazione Verifica Approvazio revisione ne 0 24/10/2012 RSPP Proc. Pagina 2 di 7 INDICE 1 SCOPO...3 2 CAMPO DI APPLICAZIONE...3 3 RIFERIMENTI...3 4 DEFINIZIONI...3
Dettagli1SCS BASIC SERVICE. Verifica e riparazione di:
I NOSTRI SERVIZI 1SCS BASIC SERVICE Verifica e riparazione di: Assistenza tecnica su chiamata del cliente Intervento di tecnici specializzati per diagnosi e riparazione su impianti e apparecchi di refrigerazione
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna
DettagliMATERIA: TTIM curvatura manutentori di apparati meccanici
MANUTENZIONE CLASSE: 5 MATERIA: TTIM curvatura manutentori di apparati meccanici (7 ore settimanali programmate su 30 settimane annuali 2 ore di compresenza alla settimana) MODULO PREREQUISITI OBIETTIVI
DettagliIL BILANCIO D ESERCIZIO
IL BILANCIO D ESERCIZIO funzione,analisi equilibri e attestazioni 1 L AZIENDA COME SISTEMA DI RISCHI LA GESTIONE AZIENDALE: - si svolge in un contesto di incessante cambiamento in presenza di RISCHI (esterni
Dettagli