LA MANUTENZIONE KEY POINT

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1 LA MANUTENZIONE KEY POINT Brescia Plant 2007

2 L'attività della Corporation in Italia inizia nel 1909, con il nome di Società Nazionale dei Radiatori. Nel 1911, apre a Brescia il primo stabilimento per la produzione di radiatori e caldaie. Nel 1935, sempre a Brescia, viene inaugurato un altro stabilimento per la produzione della ceramica. Nel 1948, la Compagnia italiana, prende il nome di Ideal Standard. Continua il processo di modernizzazione degli impianti utilizzando nuovi sistemi produttivi e organizzativi (Demand Flow Manufacturing - Just in Time - Demand Flow Technology). Con l'acquisizione nel 1999 del settore igienico-sanitario del Gruppo Blue Circle che comprende Ceramica Dolomite, la consociata Ceramiche Senesi in Italia e l'armitage Shanks in Inghilterra, la Compagnia assume l'attuale configurazione oltre addetti per la Direzione Generale di Milano e le 5 sedi produttive: Brescia, Orcenico, Roccasecca, Gozzano, Trichiana.

3 1 Step ( ) 2005) Creazione del manutentore di squadra 2 Step ( ) 2008) Creazione del manutentore di Key Point Riduzione costi Migliore efficienza

4 La precedente organizzazione Dir Stabilimento Resp Produzione Resp Manutenzione FORNO MULTICOLOR Operatori + 3 manutentori squadra PRESSOCOLATURA Manutenzione Programmata SPECIALISTA SPECIALISTA SPECIALISTA

5 La nuova organizzazione Dir Stabilimento Resp Produzione FORNO MULTICOLOR PRESSOCOLATURA Operatori + 2 manutentori squadra MANUTENZIONE KEY POINT SPECIALISTA SPECIALISTA SPECIALISTA SPECIALISTA

6 La creazione del manutentore di Key Points ha richiesto una ri-allocazione delle risorse Manutenzione di squadra con l impegno l di: intervenire su guasto in modo rapido ed efficiente in sinergia con la produzione interfacciarsi-integrarsi integrarsi con la manutenzione di Key Points Manutenzione Key Points con la prerogativa di: essere riferimento tecnico per una certa area impiantistica migliorare la situazione impiantistica (analisi e controllo) supportare le squadre fare attività di training su impianti complessi (JOB( KP.ppt)

7 SQUADRE DI PRODUZIONE MANUTENZIONE KEY POINTS

8 MANUTENZIONE KEY POINTS Elett. Elettron. Mecc/Pneu Gestione Presse Sml Forni Magazz. Utilities.

9 Manutenzione di Squadra + Key points COSTI PROPRI MANUTENZIONE : manodopera (interna esterna) materiali consumati Manutentore squadra COSTO INDOTTI MANUTENZIONE : perdite disponibilità perdite efficienza perdite qualità Manutentore Key Point Interventi su guasto Analisi preliminari su problemi complessi Interventi in priorita rispetto ai TGT di produzione Supporto a interventi su guasto Soluzione problemi complessi Manutenzioni preventive Raccolta e analisi dati in ottica manutenzione migliorativa

10 Progredire misurando strumenti comportamenti

11 STRUMENTI MIGLIORARE ATTRAVERSO DATI OGGETTIVI!!! Software di gestione interventi Software per analisi qualitative Software di comunicazione

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20 - Comunicazione! - Momenti Check Passaggio consegne 1 1 e 2 2 turno tra Manutenzione squadra, KP e Specialista Manutenzione (problematiche aperte, problemi ripetitivi, risultati delle azioni, segnali deboli) Riunione settimanale Specialista Manutenzione / KP / Manutenzione squadra (tecnico, organizzativa, gestionale) Riunione mensile squadra Produzione Riunione mensile Team Integrato Processo (RIUNIONE DECISIONALE)

21 MANUTENZIONE KEY POINTS - Job descriptions -

22 OBIETTIVI DEL RUOLO GARANTISCE L EFFICIENZA L DEGLI IMPIANTI NEL SUO TURNO DI LAVORO CONTRIBUISCE AD INSTAURARE UN CLIMA CORRETTO DI REPARTO DAL PUNTO DI VISTA DEL RAPPORTO COL PERSONALE DELL AZIENDA, INDIPENDENTEMENTE DAL RUOLO RICOPERTO. L ATTIVITA SVOLTA DEVE PUNTARE A RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI AZIENDALI FAVORISCE LA COLLABORAZIONE TRA TL E MANUTENZIONE IN TURNO CONTRIBUISCE AL MIGLIORAMENTO CONTINUO

23 AREE DI RESPONSABILITA PARTECIPA AL CAMBIO TURNO TRA I MANUTENTORI DI SQUADRA HANNO UNA SPECIALIZZAZIONE SU IMPIANTI CHIAVE (FORNI, CELLE AUTOMATICHE, ROBOT DI PALLETTIZZAZIONE, DI SMALTATURA, DI CARICO ETC.); TALE CAPACITA SVILUPPATA ABILITA QUESTI OPERATORI AD ASSOLVERE FUNZIONE DI COACHING E FORMAZIONE AI PROPRI COLLEGHI SECONDO QUANTO STABILITO DALLO SPECIALISTA VIENE GESTITO E COORDINATO DALLO SPECIALISTA DI MANUTENZIONE COLLABORA CON LA PRODUZIONE NELLO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA ATTIVITA QUOTIDIANA, ANALIZZANDO E RISOLVENDO I PROBLEMI (MANUTENTIVI E PRODUTTIVI) CHE INSORGONO, AL FINE DI RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI AZIENDALI

24 AREE DI RESPONSABILITA ELABORA E ANALIZZA I DATI DI GUASTO RELATIVI AGLI IMPIANTI ASSEGNATI INDIVIDUANDO LE OPPORTUNITA DI MIGLIORAMENTO COLLABORA CON LO SPECIALISTA DI MANUTENZIONE ALLA DEFINIZIONE ED OTTIMIZZAZIONE DELLE POLITICHE MENUTENTIVE VERIFICA LA CORRETTA COMPILAZIONE DELLA REPORTISTICA DI MANUTENZIONE E RESPONSABILE DELL ATTREZZATURA ASSEGNATAGLI, DELL ORDINE E DELLA PULIZIA DEL PROPRIO POSTO DI LAVORO COMPILA IL BUONO DI PRELIEVO DEI PEZZI DI MAGAZZINO INTERVIENE A SUPPORTO DEL TURNISTA IN CASO DI NECESSITA

25 AREE DI RESPONSABILITA ESEGUE IL PRONTO INTERVENTO IN BASE ALLE PRIORITA CONCORDATE COL TL VERIFICANDO TIPOLOGIA E TEMPI D INTERVENTO COMPLETA L INTERVENTO L TECNICO COMPILANDO CORRETTAMENTE L APPOSITA L DOCUMENTAZIONE (RACCOLTA DATI - REPORT) PARTECIPA ALL ANALISI ANALISI DEL PROBLEMA (INDAGINE) UTILIZZANDO APPOSITI STRUMENTI INFORMA IL MANUTENTORE IN TURNO RISPETTO AGLI INTERVENTI EFFETTUATI O DA EFFETTUARE INTERVIENE RISPETTANDO LE NORMATIVE DI SICUREZZA E LE REGOLE AZIENDALI NEL RISPETTO DELLA POLITICA AMBIENTALE

26 AREE DI RESPONSABILITA ESEGUE IL PRONTO INTERVENTO SUGLI IMPIANTI NON A CICLO CONTINUO E SUI SERVIZI GENERALI DI UTILITY SUPPORTA LE DITTE ESTERNE DI MANUTENZIONE NELL ESECUZIONE ESECUZIONE DEI LAVORI SU IMPIANTI ASSEGNATI E DISPONIBILE ALLA PROPRIA CRESCITA PROFESSIONALE PARTECIPANDO A CORSI FORMATIVI, RIUNIONI ORGANIZZATIVE, TECNICHE DI REPARTO O INTEGRATE

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