I COSTI PER LA RACCOLTA E TRATTAMENTO RSU NELLA PROVINCIA DI PORDENONE
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- Patrizia Vecchio
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1 I COSTI PER LA RACCOLTA E TRATTAMENTO RSU NELLA PROVINCIA DI PORDENONE Il Servizio tutela del suolo e rifiuti della Provincia di Pordenone ha recentemente elaborato i dati forniti dai Comuni, nell'ambito della annuale dichiarazione sulla gestione del servizio di raccolta, trasporto e recupero/smaltimento dei rifiuti urbani, sui costi sostenuti dagli stessi per questo servizio. Il periodo considerato è il quadriennio I dati sui costi di gestione si affiancano così alle più note e diffuse elaborazioni sulla raccolta differenziata, che vedono la nostra Provincia largamente in vantaggio rispetto alle altre province della Regione ed anche ai vertici delle classifiche nazionali. Per ciascuno degli anni considerati è stata prodotta una tabella con i dati riferiti ad ogni Comune, che riporta gli abitanti, il costo per la raccolta indifferenziata (compreso lo spazzamento stradale), quello per la raccolta differenziata, i costi comuni, i ricavi da vendita di materiali, quelli da contributi CONAI, gli introiti da tassa o tariffa, la spesa totale (dedotti i ricavi) ed il valore ottenuto dividendo la spesa totale per il numero degli abitanti. L'analisi dei costi, concentrata al momento su quelli essenziali è in grado di porre in rilievo alcuni dati interessanti. In primo luogo si può notare che il costo complessivo (ottenuto dalla somma dei costi per la raccolta indifferenziata e differenziata, dai costi comuni ad entrambe le raccolte ed cui vanno sottratti gli introiti da Conai o vendita materiali) ha fatto registrare un notevole balzo dal 2008 al 2009 (ca in più) mentre una flessione si è registrata nel 2010 (ca in meno) rispetto all'anno precedente. Per completezza si evidenzia che i dati complessivi sono stati ottenuti, mancando i dati di alcuni comuni (4 nel 2008, 2 nel 2009 e 2010, 1 nel 2011) moltiplicando il valore medio costo abitante/anno per il numero complessivo di abitanti. Andamento costi totali nel quadriennio valori di stima Costo totale Occorre notare che, essendo nella fase iniziale di questo tipo di analisi, ancora non è noto se e quanto può influire sul dato complessivo l'accuratezza dei Comuni nel fornire i dati; deve essere considerato che spesso l'analisi completa dei costi sostenuti dai Comuni per i servizi legati ai rifiuti non è agevole e, soprattutto, può dar luogo ad interpretazioni diverse sull'imputazione degli stessi. Ad ogni modo, considerato il numero di dati complessivamente forniti, si ritiene che, statisticamente, consentano di estrapolare un costo per abitante/anno attendibile.
2 Come si può notare nel grafico a fianco riportato, che espone il costo abitante/anno assieme alla percentuale di raccolta differenziata, i due valori non hanno necessariamente una relazione fra di loro ,33 97,96 103,63 89,26 67,71 72,53 73,96 55, Costo abitante/anno % Raccolta differenziata La seguente tabella, illustrata anche attraverso il corrispondente grafico, espone invece i valori totali effettivi dei costi sostenuti dai Comuni (suddivisi fra costi per la raccolta del rifiuto indifferenziato, quelli per la differenziata ed i costi comuni ad entrambe le raccolte) nonché gli introiti. Si può notare, fra l'altro, come all'incremento della raccolta differenziata faccia riscontro un significativo incremento dei contributi CONAI e dei ricavi da vendita di materiali, per quanto questi siano soggetti a variazioni notevoli dei prezzi di mercato. Il raffronto fra i dati del quadriennio conferma il calo della produzione di RSU indifferenziati e la crescita della Raccolta Differenziata : cala il costo per il rifiuto indifferenziato (ormai familiarmente conosciuto come secco residuo di circa un milione e mezzo di mentre cresce, ma per un importo inferiore, quello per la Differenziata. Complessivamente, anche grazie ai ricavi, si ha un costo inferiore, pur in presenza di performance migliori. ANNO INDIFFERENZIATA DIFFERENZIATA GENERALI DA MATERIALI CONTRIBUTI CONAI N. COMUNI , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 INDIFFERENZIATA DIFFERENZIATA GENERALI DA MATERIALI CONTRIBUTI CONAI , ,
3 La successiva tabella ed il corrispondente grafico espongono l'andamento, espresso in Mg, delle quantità di rifiuti raccolti in maniera indifferenziata e differenziata. I dati si dimostrano coerenti con l'andamento dei relativi costi esposti nelle precedenti tabelle. Mg INDIFFERENZIATA Mg DIFFERENZIATA ANNO Mg INDIFFERENZIATA Mg DIFFERENZIATA Per l'anno 2011 viene prodotta un'ulteriore tabella che riporta, oltre agli abitanti, anche l'estensione e la conseguente densità abitativa, la percentuale di RD, la produzione pro-capite ed il costo annuo per abitante, nonché la posizione occupata dal comune in relazione a ciascuno dei parametri considerati. Come si nota dall'analisi delle tabelle elaborate per ciascun anno il costo per abitante oscilla sensibilmente da comune a comune (ad esempio il delta massimo dei costi, per il 2011, va da un minimo di 68 ad un massimo di 218 ); l'analisi di alcuni dei parametri oggettivi suindicati fornisce qualche parziale spiegazione sulle differenze di costi. In particolare la dimensione demografica e la densità abitativa, quest'ultima legata all'orografia, costituiscono parametri la cui influenza sul costo per abitante appare significativa. Fra i 10 comuni con meno di abitanti, 6 figurano fra i 10 comuni che presentano i costi annui più elevati, nello stesso tempo 8 sono fra i 10 peggiori risultati in termini di raccolta differenziata e 4 sono fra i 10 comuni con la produzione pro-capite annua più alta di rifiuti. Per contro fra i dieci comuni con popolazione superiore ai abitanti solo tre, ovvero Maniago, Spilimbergo e Pordenone figurano nell'elenco dei dieci comuni con il costo pro-capite più alto, con valori analoghi a quelli dei comuni montani (attorno ai 130 /abitante). Se consideriamo i dati dei 15 comuni con una densità superiore ai 200 ab/kmq si può osservare che solo due (Pordenone e Roveredo in Piano, ma con l'incognita di Vajont di cui non si conoscono i dati dei costi) compaiono nell'elenco dei 15 comuni con i costi medi più alti. Se invece consideriamo i 10 comuni con una densità inferiore ai 20 ab/kmq si osserva che 7 compaiono nell'elenco dei 10 comuni con i costi medi più alti. La cartina visualizza i Comuni in ragione delle classi di costo per abitante.
4 DATI RIFERITI AL 2011
5 Costi per la gestione dei rifiuti urbani ( /abitante/anno)
6 NOTA METODOLOGICA Si è proceduto in primo luogo all'estrazione, dal sistema ORSO, dei database con i dati del triennio Successivamente sono state elaborate tre query dalle tabelle tcomune_a che contengono i dati sui costi totali: t_comunea_costi1_cgind costo totale raccolta indifferenziata compreso spazzamento stradale t_comunea_costi1_cgd costo totale raccolta indifferenziata t_comunea_costi1_cc- totale costi comuni i ricavi: t_comunea_costi1_ra Ricavi da vendita materiali t_comunea_costi1_rb Ricavi da contributi CONAI nonché i proventi da: t_comunea_costi1_proventi - Tariffa t_comunea_costi1_proventiold Tassa per i Comuni che hanno segnalato Costi d'ammortamento i dati sono stati aggiunti a mano nella formula del costo totale. I dati delle query sono stati controllati con accesso al mudfvg.it, verificando le singole dichiarazione dei Comuni; questo ha consentito in alcuni casi di completare i records di dati e, in molti casi, di correggere i dati derivanti da ORSO (la dichiarazione MUD è infatti successiva ed ha valore legale). Le elaborazioni contenute nelle query consistono in: Calcolo della spesa totale sostenuta da ciascun Comune sommando le tre voci dei costi e sottraendo gli eventuali ricavi Calcolo del costo per abitante/anno Pordenone 27 novembre 2012
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