2013 RELAZIONI E BILANCIO

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1 2013 RELAZIONI E BILANCIO

2 Credito Siciliano - Società per Azioni Sede in Palermo - Via Siracusa, 1/E Codice fiscale e Registro Imprese di Palermo n Albo delle Banche n Società del Gruppo bancario Credito Valtellinese - Albo dei Gruppi Bancari cod. n Soggetta all attività di direzione e coordinamento del Credito Valtellinese s.c. Capitale Sociale euro interamente versato creditosiciliano@creval.it 2013 RELAZIONI E BILANCIO

3 Indice

4 Dati di sintesi di Bilancio e indicatori alternativi di performance 7 Organi sociali 8 Convocazione dell'assemblea 9 Relazione del Consiglio di Amministrazione 11 Il contesto macroeconomico di riferimento 12 Il Credito Siciliano nel modello organizzativo del Gruppo Credito Valtellinese 16 Valutazioni di sintesi e fatti gestionali significativi dell'esercizio 18 La struttura operativa, gli indicatori di performance commerciale e il posizionamento competitivo 20 Le risorse umane 24 Principali aspetti dell attività commerciale 28 Analisi dei principali aggregati patrimoniali e dei risultati economici 33 Il presidio dei rischi ed il sistema dei controlli interni nel Gruppo Credito Valtellinese 47 Le operazioni con parti correlate e i rapporti infragruppo 52 La responsabilità sociale 54 Altre informazioni 57 I fatti di rilievo dopo la chiusura dell esercizio 58 La prevedibile evoluzione della gestione 58 La proposta di destinazione dell'utile d esercizio 59 Conclusioni 60 Bilancio Stato Patrimoniale 62 Conto Economico 63 Prospetto della redditività complessiva 63 Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto 64 Rendiconto finanziario 66

5 Nota integrativa 67 PARTE A Politiche contabili 68 PARTE B Informazioni sullo Stato Patrimoniale 90 PARTE C Informazioni sul Conto Economico 118 PARTE D Redditività complessiva 130 PARTE E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 131 PARTE F Informazioni sul Patrimonio 182 PARTE G Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 186 PARTE H Operazioni con parti correlate 187 PARTE I Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 192 PARTE L Informativa di settore 192 Relazione del Collegio Sindacale 193 Relazione della Società di Revisione 199 Allegati 203 Prospetto dei corrispettivi per i servizi resi dalla società di revisione ex art. 149-duodecies del Regolamento Consob n / Prospetto di dettaglio delle unità immobiliari al 31/12/ Mediocreval 206 Stato Patrimoniale 206 Conto Economico 207 Stato Patrimoniale e Conto Economico al del Credito Valtellinese s.c. ex art. 2497, quarto comma Codice Civile 208 Stato Patrimoniale 208 Conto Economico 209 Rete Territoliale 210 Delibere dell'assemblea Ordinaria dei Soci del 9 aprile

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8 Dati di sintesi di Bilancio e indicatori alternativi di performance DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) 31/12/ /12/2012 Var. % Crediti verso Clientela ,69% Altre attività e passività finanziarie ,91% Partecipazioni ,50% Totale dell'attivo ,58% Raccolta diretta da Clientela ,20% Raccolta indiretta da Clientela ,36% di cui: - Risparmio gestito ,78% Raccolta globale ,77% Patrimonio netto ,08% 7 COEFFICIENTI DI SOLVIBILITÀ 31/12/ /12/2012 Patrimonio di Vigilanza di Base/Attività di Rischio Ponderate 9,98% 9,08% Patrimonio di Vigilanza/Attività di Rischio Ponderate 14,37% 13,64% INDICI DI BILANCIO 31/12/ /12/2012 Raccolta indiretta da Clientela / Raccolta Globale 22,88% 21,76% Risparmio gestito / Raccolta indiretta da Clientela 55,09% 53,85% Raccolta diretta da Clientela / Totale passivo 79,26% 79,76% Impieghi clienti / Raccolta diretta da Clientela 87,29% 89,57% Impieghi clienti / Totale attivo 69,19% 71,45% RISCHIOSITÀ DEL CREDITO 31/12/ /12/2012 Var. % Crediti in sofferenza netti (migliaia di euro) ,05% Altri crediti dubbi netti (migliaia di euro) ,83% Crediti in sofferenza netti / Crediti verso Clienti 4,74% 3,16% Altri crediti dubbi netti / Crediti verso Clienti 10,58% 8,42% Copertura dei crediti in sofferenza 50,26% 53,37% Copertura degli altri crediti dubbi 12,13% 12,12% Costo del credito (*) 1,12% 1,33% (*) CALCOLATO COME RAPPORTO TRA LE RETTIFICHE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO DEI CREDITI E GLI IMPIEGHI DI FINE PERIODO DATI DI STRUTTURA 31/12/ /12/2012 Var. % Numero dipendenti (*) ,66% Numero filiali ,00% Utenti linea Banc@perta ,41% (*) DATO PUNTUALE AL 31 DICEMBRE 2013 DATI ECONOMICI (in migliaia di euro) Var. % Margine di interesse ,75% Proventi operativi ,81% Oneri operativi ,13% Risultato netto della gestione operativa ,91% Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ,48% Utile dell'operatività corrente al netto delle imposte ,54% Utile (Perdita) dell'esercizio ,54% ALTRE INFORMAZIONI ECONOMICHE 31/12/ /12/2012 Oneri operativi/proventi operativi (cost income ratio) 70,06% 75,24% Utile base per azione (basic EPS) 0,32-0,60 Relazioni e bilancio 2013 Credito Siciliano

9 Organi sociali Presidente Vice Presidente Consiglieri CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Paolo Scarallo Francesco Rosario Maria Averna Mario Cotelli Luca Domenico De Censi Fabrizio Loiacono Antonio Pogliese Carlo Saggio Presidente Sindaci effettivi Sindaci supplenti COLLEGIO SINDACALE Edoardo Della Cagnoletta Daniele Santoro Ciro Carrino Alessandra Foti Giovanni Tinghino Direttore Generale Vice Direttore Generale DIREZIONE GENERALE Saverio Continella Vittorio Pellegatta SOCIETÀ DI REVISIONE LEGALE DEI CONTI 8 KPMG S.p.A Credito Siciliano Relazioni e bilancio

10 CONVOCAZIONE DELL'ASSEMBLEA I signori Soci del Credito Siciliano S.p.A. sono convocati in Assemblea ordinaria presso la sala riunioni della Direzione Generale in Acireale - Via Sclafani 40/b, il giorno 9 aprile 2014 alle ore in prima convocazione e, occorrendo, il giorno successivo 10 aprile 2014, alla stessa ora e nello stesso luogo, in seconda convocazione, per deliberare sul seguente 9 ORDINE DEL GIORNO 1 Relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale sull esercizio 2013; presentazione del bilancio al 31 dicembre 2013 e della proposta di destinazione dell utile netto; relazione della società di revisione; delibere inerenti e conseguenti. 2 Politiche retributive di Gruppo. Per l intervento in Assemblea è necessario che venga fatta pervenire presso la sede sociale almeno due giorni prima della data fissata per la convocazione la comunicazione che l intermediario incaricato della tenuta dei conti è tenuto ad effettuare all emittente, in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto a cui spetta il diritto di voto. Resta ferma la legittimazione all intervento e al voto qualora la comunicazione sia pervenuta alla Società oltre il termine sopra indicato purché entro l inizio dei lavori assembleari della singola convocazione. Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare in Assemblea nei limiti e nel rispetto della normativa vigente. La rappresentanza non può essere conferita ai membri degli organi amministrativi o di controllo o ai dipendenti della società. Acireale, 27 febbraio 2014 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione (Dott. Paolo Scarallo) Relazioni e bilancio 2013 Credito Siciliano

11 Credito Siciliano Relazioni e bilancio

12 11 Relazione del Consiglio di Amministrazione Relazioni e bilancio 2013 Credito Siciliano

13 Il quadro economico generale (1) 12 La crescita dell attività economica mondiale e degli scambi internazionali prosegue a ritmi moderati. Negli Stati Uniti vi sono segnali di rafforzamento dell economia, cui contribuisce anche una minore incertezza sulla politica di bilancio; l avvio della riduzione degli acquisti di titoli da parte della Federal Reserve non ha aumentato la volatilità sui mercati finanziari e dei cambi. La crescita nelle economie emergenti continua; su di essa gravano tuttavia rischi al ribasso connessi con condizioni finanziarie globali meno espansive. Nell area dell euro si è avviata una modesta ripresa, che resta tuttavia fragile. La debolezza dell attività economica si riflette in una dinamica molto moderata dei prezzi al consumo, che si traduce in tassi di interesse più elevati in termini reali e in una più lenta riduzione dell indebitamento privato e pubblico. Alla luce del permanere dell inflazione al di sotto del livello coerente con la definizione di stabilità dei prezzi, della dinamica contenuta di moneta e credito e della debolezza dell attività economica, il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto i tassi ufficiali in novembre e ribadito con fermezza che gli stessi permarranno su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un periodo di tempo prolungato; se necessario saranno utilizzati dalla Banca Centrale Europea tutti gli strumenti atti a mantenere un orientamento accomodante della politica monetaria. Le condizioni sui mercati finanziari europei e italiani sono ulteriormente migliorate; vi hanno contribuito le prospettive di ripresa, la politica monetaria acquiescente, i progressi nella governance dell area dell euro e la stabilizzazione del quadro interno in Italia. I tassi di interesse a lungo termine sui titoli di Stato italiani sono diminuiti; il differenziale rispetto al rendimento del Bund decennale è sceso a circa 200 punti base. È tornato l interesse dei non residenti per le attività finanziarie italiane. In Italia il PIL, sostenuto dalle esportazioni e dalla variazione delle scorte, ha interrotto la propria caduta nel terzo trimestre del Sulla base dei sondaggi e dell andamento della produzione industriale, la crescita del prodotto sarebbe stata appena positiva nel quarto trimestre. Gli indici di fiducia delle imprese sono ancora migliorati in dicembre, collocandosi sui livelli osservati all inizio del Il quadro congiunturale è ancora molto diverso a seconda delle categorie di imprese e della localizzazione geografica. Al miglioramento delle prospettive delle imprese industriali di maggiore dimensione e di quelle più orientate verso i mercati esteri, si contrappone un panorama ancora sfavorevole per le aziende più piccole, per quelle del settore dei servizi e per quelle meridionali. Nonostante i primi segnali di stabilizzazione dell occupazione e di aumento delle ore lavorate, le condizioni del mercato del lavoro restano difficili. Il tasso di disoccupazione, che normalmente segue con ritardo l andamento del ciclo economico, ha raggiunto il 12,3 per cento nel terzo trimestre ed è ulteriormente asceso al 12,6 nel bimestre ottobre-novembre. L inflazione in Italia ha continuato a diminuire più di quanto previsto, attestandosi allo 0,7 per cento in dicembre. Anche l inflazione di fondo, calcolata al netto delle componenti più volatili, è scesa allo 0,9 per cento. La debolezza della domanda ha contenuto i prezzi fissati dalle imprese in misura più accentuata che in passato; l aumento dell IVA di ottobre è stato traslato solo in piccola parte sui prezzi finali. Il saldo di parte corrente della bilancia dei pagamenti è tornato positivo nel 2013; l avanzo dovrebbe ancora aumentare, pur in presenza di un incremento delle importazioni indotto dal previsto graduale rafforzamento dell attività economica. Il miglioramento del saldo tra il 2010 e il 2013 non ha risentito solo della flessione delle importazioni indotta dalla recessione, ma anche dell incremento delle esportazioni. Le condizioni del credito sono ancora tese. Il costo della raccolta obbligazionaria delle banche è diminuito nelle principali economie dell area euro, in particolare in Spagna e in Italia. Il credito alle imprese non ha ancora beneficiato del miglioramento delle condizioni sui mercati finanziari; in Italia, nei tre mesi terminanti in novembre, è diminuito di oltre l 8 per cento su base annua e continua a rappresentare un freno alla ripresa. Prosegue il percorso verso l Unione bancaria. L esercizio di valutazione complessiva (comprehensive assessment) delle maggiori banche dell area dell euro, condotto dalla BCE insieme con le autorità di vigilanza nazionali potrà comportare validi contributi alla trasparenza dei bilanci, riducendo l incertezza sulla qualità degli attivi. Lo scorso 18 dicembre il Consiglio dei ministri economici e finanziari ha trovato un accordo di compromes- (1) FONTE: BOLLETTINO ECONOMICO DELLA BANCA D ITALIA N. 1 GENNAIO 2014 (AGGIORNATO CON I DATI DISPONIBILI AL 14 GENNAIO 2014, SALVO DIVERSA INDICAZIONE) E MONTHLY OUTLOOK ABI GENNAIO Credito Siciliano Relazioni e bilancio

14 Relazione del Consiglio di Amministrazione so sulle caratteristiche di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi bancarie; il Consiglio della UE ha chiesto che sia approvato entro la fine dell attuale legislatura del Parlamento europeo, nel prossimo maggio. Un efficace meccanismo unico di risoluzione rappresenta una tappa essenziale verso il completamento dell Unione bancaria. Nel 2013 il fabbisogno del settore statale è fortemente aumentato, risentendo di vari fattori straordinari, come il pagamento dei debiti pregressi in conto corrente delle Amministrazioni pubbliche e il venir meno degli effetti del provvedimento sulla tesoreria unica, che aveva contenuto il fabbisogno del Sulla base dei dati disponibili, si può valutare che l indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche sia rimasto in prossimità della soglia del 3 per cento del PIL, nonostante l ulteriore flessione del prodotto. Nelle previsioni ufficiali del Governo, che tengono conto della legge di stabilità per il 2014, l indebitamento netto scenderebbe in ciascun anno del triennio Le proiezioni sull economia italiana per il prossimo biennio pubblicate dalla Banca d Italia confermano un punto di svolta dell attività alla fine del 2013 e prefigurano per l anno corrente una moderata ripresa dell attività economica, che accelererebbe, sia pur in misura contenuta, nel 2014: dopo essersi ridotto dell 1,8 per cento nel 2013, il PIL crescerebbe dello 0,7 quest anno e dell 1,0 per cento nel La ripresa potrebbe essere trainata dalla domanda estera e dalla graduale espansione degli investimenti produttivi, favoriti dal miglioramento delle prospettive di domanda e dalle accresciute disponibilità liquide delle imprese, grazie anche al pagamento dei debiti commerciali pregressi delle Amministrazioni pubbliche. Le condizioni del credito potrebbero rimanere però ancora tese. Il rapporto tra investimenti e PIL si dovrebbe mantenere al di sotto della media storica e dovrebbero restare deboli i consumi. Il miglioramento dell economia si trasmetterebbe con i consueti ritardi alle condizioni del mercato del lavoro: l occupazione potrebbe tornare a espandersi solo nel Le previsioni dell inflazione al consumo per il biennio sono state riviste al ribasso: poco sopra l 1 per cento quest anno, intorno all 1,4 il prossimo. Anche i prezzi interni, misurati dal deflatore del PIL, crescerebbero a un ritmo contenuto, per l effetto degli ampi margini di capacità produttiva inutilizzata sulle politiche di prezzo delle imprese. Permangono rischi al ribasso per la crescita e per la dinamica dei prezzi. Se le condizioni di accesso al credito rimanessero restrittive più a lungo di quanto prefigurato o se i pagamenti dei debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche dovessero registrare differimenti, la ripresa degli investimenti sarebbe ritardata. Il riaccendersi di timori sulla determinazione delle autorità nazionali nel perseguire il consolidamento delle finanze pubbliche e nell attuare le riforme strutturali, o di quelle europee nel proseguire nella riforma della governance dell Unione, potrebbe riflettersi sfavorevolmente sui tassi di interesse a lungo termine. Il rischio di una deflazione generalizzata resta nel complesso modesto, ma il calo dell inflazione potrebbe essere più accentuato e persistente di quanto prefigurato, specie se la debolezza della domanda si riflettesse sulle aspettative. 13 Il sistema bancario italiano La raccolta al dettaglio del sistema bancario si conferma solida, anche se diminuisce la componente a medio e lungo termine. Si registrano segnali di ritorno della fiducia degli investitori internazionali verso gli intermediari italiani. Prosegue tuttavia la flessione dei prestiti, che riflette la debolezza della domanda e le politiche di offerta. Le banche italiane hanno migliorato ulteriormente la propria posizione patrimoniale, nonostante la redditività resti contenuta. La raccolta a medio e lungo termine diminuisce su base annua (- 9,4 per cento a dicembre 2013), mentre l andamento della raccolta complessiva manifesta una variazione su base annua di -1,8 per cento (contro + 0,6 per cento a novembre 2013). A fine 2013 i depositi, pur se in diminuzione di 1,3 miliardi di euro rispetto a novembre, registrano un incremento di 1,9 per cento su base annua, a dicembre, contro + 5,7 per cento a novembre Dalla fine del 2007, prima dell inizio della crisi, ad oggi la raccolta da clientela è passata da a 1.730,6 miliardi di euro, segnando un aumento in valore assoluto di 218 miliardi. A dicembre 2013 il tasso medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni Relazioni e bilancio 2013 Credito Siciliano

15 14 e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) in Italia si è collocato all 1,94 per cento (1,91 a novembre 2013; 2,89 a fine 2007). A fine 2013 è risultata in lieve recupero, anche se ancora negativa, la dinamica dei prestiti bancari a famiglie e imprese: - 3,4 per cento la variazione annua a fine 2013, - 4,5 a novembre 2013, in valore assoluto tra novembre e dicembre 2013 l ammontare di tale aggregato è aumentato di quasi 5 miliardi di euro. L andamento risente del persistere della negativa evoluzione delle principali grandezze macroeconomiche (PIL e investimenti). Dalla fine del 2007, prima dell inizio della crisi, ad oggi i prestiti all economia sono passati da a 1.845,5 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da a miliardi di euro. Secondo l indagine sul credito bancario relativa al terzo trimestre del 2013 (Bank Lending Survey), l andamento dei prestiti alle imprese ha continuato a risentire sia della debolezza della domanda, sia dei criteri di offerta ancora restrittivi, in particolare verso i segmenti più rischiosi della clientela, a seguito delle pressioni della recessione sui bilanci delle banche. Anche i sondaggi più recenti presso le imprese continuano a segnalare difficoltà di accesso al credito, in particolare per le aziende di minore dimensione. Con riferimento ai mutui alle famiglie, nel terzo trimestre la domanda è rimasta debole; nel contempo le banche hanno sostanzialmente annullato l irrigidimento delle politiche di offerta. A dicembre 2013, i tassi di interesse sui prestiti si sono assestati in Italia su livelli storicamente molto bassi: il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è posizionato al 3,40 per cento, il valore più basso da luglio 2011 (dal 3,54 del mese precedente; 5,72 a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è posizionato al 3,54 per cento (dal 3,44 di novembre 2013; 5,48 a fine 2007), mentre il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,83 per cento (3 centesimi al di sopra del mese precedente; 6,18 a fine 2007). Il taglio dei tassi ufficiali della BCE all inizio di novembre ha verosimilmente contribuito alla riduzione del costo del credito. Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane su livelli particolarmente bassi: a dicembre 2013 è risultato pari a 194 punti base (191 punti base anche a novembre 2013). Nella media del 2013 tale differenziale è risultato pari a 183 punti base, in flessione rispetto a 187 punti base del Prima dell inizio della crisi finanziaria tale spread superava i 300 punti (329 punti percentuali a fine 2007). A seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta, le sofferenze nette sono risultate a novembre 2013 pari a 75,6 miliardi, le lorde assommano a circa 150 miliardi di euro; il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è del 4,08 per cento a novembre (3,99 a ottobre 2013; 3,26 a novembre 2012; 0,86 prima dell inizio della crisi). Il rapporto sofferenze lorde su impieghi è del 7,8 per cento a novembre 2013 (6,1 un anno prima; 2,8 a fine 2007), valore che raggiunge il 13,6 per cento per i piccoli operatori economici (11,4 a novembre 2012; 7,1 a fine 2007), il 12,6 per cento per le imprese (9,3 un anno prima: 3,6 a fine 2007) ed il 6,3 per cento per le famiglie consumatrici (5,5 a novembre 2012; 2,9 a fine 2007). Il totale degli affidati in sofferenza ha raggiunto complessivamente il numero di , di cui oltre un milione ( ) con un importo unitario in sofferenza inferiore a euro. Nel terzo trimestre del 2013 il flusso di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti, al netto dei fattori stagionali e in ragione d anno, pur restando elevato, ha smesso di crescere per la prima volta dal secondo trimestre del 2011, attestandosi al 2,9 per cento, un decimo di punto in meno rispetto ai tre mesi precedenti. La diminuzione è attribuibile ai prestiti erogati alle società finanziarie e alle istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie, a fronte di una sostanziale stabilità dell indicatore per i prestiti alle famiglie e alle imprese, pari rispettivamente all 1,3 e al 4,8 per cento. Informazioni preliminari per ottobre e novembre indicano che l esposizione complessiva nei confronti dei debitori segnalati per la prima volta in sofferenza è diminuita del 16 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2012; al netto dei fattori stagionali, l esposizione è scesa anche rispetto al bimestre precedente. La redditività rimane molto contenuta. Nei primi nove mesi dell anno il rendimento del capitale e delle riserve dei primi cinque gruppi bancari, espresso su base annua, si è attestato all 1,8 per cento (2,3 nello stesso periodo del 2012). Rispetto ai primi nove mesi del 2012 si sono ridotti sia il margine di interesse (-13,6 per cento) sia gli altri ricavi (-2,3 per cento); il margine di intermediazione è sceso dell 8,4 per cento. La flessione dei costi operativi (-5,4 per cento) ha attenuato l impatto della riduzione dei ricavi sulla redditività operativa: il risultato di gestione è diminuito del 12,3 per cento. Il deterioramento della qualità del credito continua a 2013 Credito Siciliano Relazioni e bilancio

16 Relazione del Consiglio di Amministrazione pesare sulla redditività degli intermediari: le rettifiche sui prestiti, cresciute del 7,3 per cento, hanno assorbito poco più di due terzi del risultato di gestione. Il tasso di copertura del complesso dei crediti deteriorati si è attestato al 41,1 per cento, a fronte del 39,6 a settembre del Il mercato finanziario in Italia Nel quarto trimestre del 2013 è proseguito il miglioramento delle condizioni dei mercati finanziari italiani, che ha riguardato sia i titoli di Stato, sia i mercati azionari e del debito privato. Dalla fine di settembre la stabilizzazione del quadro interno e il consolidamento delle prospettive di crescita nell area dell euro hanno contribuito al miglioramento delle condizioni del mercato dei titoli di Stato italiani. In novembre i prezzi di tali titoli sono stati sostenuti anche dal buon esito di alcune operazioni di concambio effettuate dal Tesoro di titoli a breve scadenza con titoli a più lungo termine e dalla cancellazione di alcune aste programmate per la fine dell anno, in virtù di una minore esigenza di finanziamenti. Quest ultima ha riflesso anche la forte domanda da parte degli investitori nell asta di novembre di BTP Italia indicizzati all inflazione. Tra la fine di settembre e la metà di gennaio i rendimenti dei BTP sono sensibilmente diminuiti (di 55 punti base, al 3,9 per cento sulla scadenza a dieci anni), nonostante un lieve aumento dei tassi di interesse a lungo termine sui titoli considerati più sicuri; il differenziale di rendimento tra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi si è ridotto di 58 punti base, a 207. Dall inizio di ottobre i differenziali di rendimento fra le obbligazioni emesse dalle società non finanziarie italiane e i titoli di Stato dell area dell euro con merito di credito elevato sono diminuiti di 52 punti base. I premi sui credit default swap (CDS) relativi alle maggiori banche italiane sono scesi di 178 punti base, portandosi a 222; tale livello resta ampiamente superiore a quello medio dei CDS delle principali banche francesi e tedesche (92 punti base in entrambi i casi). Il costo della raccolta obbligazionaria per le banche italiane resta più elevato di quello delle banche che risiedono nei paesi meno esposti alle tensioni sul debito sovrano. I corsi azionari sono ulteriormente aumentati. Dalla fine di settembre, sono aumentati del 13 per cento in Italia e dell 8 nel complesso dell area dell euro. A fronte di una sostanziale stabilità della redditività prospettica delle società quotate, la crescita dei corsi azionari rifletterebbe una diminuzione del premio per il rischio richiesto dagli investitori. L aumento delle quotazioni ha interessato tutti i principali settori della borsa italiana, tranne quello delle materie prime; è stato particolarmente marcato per i comparti assicurativo e bancario (21 e 28 per cento, rispettivamente). È proseguita la flessione della variabilità attesa dei corsi desunta dai prezzi delle opzioni sugli indici di borsa. Si sono registrati afflussi verso i fondi comuni. Nel terzo trimestre del 2013 i fondi comuni aperti hanno continuato a registrare afflussi netti di risparmio, seppure più contenuti rispetto al periodo precedente (7 miliardi, contro 19). La raccolta netta è stata positiva nei comparti flessibile, azionario e bilanciato, mentre si sono avuti deflussi netti nei comparti monetario e obbligazionario. 15 Relazioni e bilancio 2013 Credito Siciliano

17 Il Credito Siciliano nel modello organizzativo del Gruppo Credito Valtellinese Il Credito Siciliano fa parte del Gruppo bancario Credito Valtellinese, del quale condivide principi ed indirizzi strategici in una concezione di mercato orientata alla creazione di valore sostenibile nel medio periodo e attenta allo sviluppo socio-economico dei territori di insediamento. L appartenenza al Gruppo Credito Valtellinese contribuisce in misura significativa al progressivo sviluppo del Credito Siciliano grazie alla condivisione di un disegno imprenditoriale unitario che ne valorizza le caratteristiche di banca del territorio, al servizio di una clientela prevalentemente costituita da famiglie, professionisti, piccole-medie imprese, artigiani e istituzioni non profit. Struttura del Gruppo Credito Valtellinese Il Gruppo bancario Credito Valtellinese è costituito da banche territoriali, società specializzate e società di produzione per la fornitura di servizi - in un ottica di sinergie ed economie di scala - a tutte le società del Gruppo. L attuale struttura del Gruppo è graficamente di seguito rappresentata. MERCATO CREDITO VALTELLINESE CREDITO SICILIANO CARIFANO SOCIETÀ SPECIALIZZATE MEDIOCREVAL FINANZIARIA SAN GIACOMO CRESET SERVIZI TERRITORIALI GLOBAL ASSICURAZIONI (*) GLOBAL BROKER (*) CORPORATE CENTER BANKADATI STELLINE (*) Società assicurative soggette all attività di direzione e coordinamento del Credito Valtellinese ai sensi degli artt e seguenti del Codice Civile. 16 Il modello organizzativo del Gruppo, definito ad impresa-rete, attribuisce alle banche territoriali il presidio del mercato di riferimento e alle società specializzate e di produzione il necessario supporto operativo. Si fonda pertanto sulla piena valorizzazione delle competenze distintive di ciascuna componente, con l obiettivo di conseguire la massima efficienza e competitività, sulla correlazione funzionale e operativa delle stesse, sull adozione nel governo dei processi aziendali delle medesime regole e metodologie. Ciò consente di superare i vincoli dimensionali e beneficiare pienamente del vantaggio di prossimità rispetto agli ambiti territoriali di elezione, coniugando efficacemente specializzazione e flessibilità, funzioni produttive e attività distributive. Al 31 dicembre 2013 il Gruppo Credito Valtellinese è presente sul territorio nazionale in undici regioni con un network di 543 Filiali, attraverso le banche del territorio che connotano l Area Mercato : --Credito Valtellinese S.c., società capogruppo, presente con la propria rete di 367 sportelli, la maggior parte dei quali 232 in Lombardia, oltre che in Valle d Aosta, Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. --Credito Siciliano S.p.A., è presente con una rete di 136 sportelli in tutte le province della Sicilia, oltre a Roma e Torino, con due sportelli dedicati al credito su pegno. --Carifano S.p.A., con una rete operativa di 40 sportelli, prevalentemente nelle Marche, nonché in Umbria, a Perugia ed Orvieto Credito Siciliano Relazioni e bilancio

18 Relazione del Consiglio di Amministrazione Le seguenti società connotano l Area Finanza Specializzata : --Mediocreval S.p.A., banca specializzata nei finanziamenti a medio e lungo termine, finanza d impresa e leasing. --Finanziaria San Giacomo S.p.A., società specializzata nella gestione dei crediti non performing principalmente degli intermediari finanziari del Gruppo. --Creset Servizi Territoriali S.p.A., società specializzata nella gestione della fiscalità locale, servizi di tesoreria e cassa per conto degli enti pubblici locali presenti nei territori delle banche del Gruppo. --Global Assicurazioni S.p.A. (2), agenzia assicurativa plurimandataria partner nell attività di Bancassicurazione e, più in generale, nella distribuzione di polizze assicurative standardizzate tramite reti di vendita. --Global Broker S.p.A. (3), società specializzata nell intermediazione assicurativa rivolta al segmento delle PMI. Completano il perimetro del Gruppo le società di servizi strumentali all attività bancaria, che ne connotano l Area Produzione : --Bankadati Servizi Informatici società consortile per Azioni, società di gestione e sviluppo delle attività afferenti l Information and Communication Technology (ICT), l organizzazione, il back office e i processi di supporto. --Stelline Servizi Immobiliari S.p.A., gestisce il patrimonio immobiliare delle società del Gruppo, svolge attività di redazione di stime e valutazioni immobiliari a supporto dell erogazione del credito da parte delle banche territoriali e sviluppa, in via autonoma, iniziative a favore delle comunità locali di riferimento. 17 (2) SOCIETÀ SOTTOPOSTA ALL ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DEL CREDITO VALTELLINESE E PERTANTO INSERITA NEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO, TUTTAVIA NON INCLUSA NEL GRUPPO BANCARIO, AI SENSI DELLE DISPOSIZIO- NI DI VIGILANZA, IN QUANTO ESERCENTE ATTIVITÀ ASSICURATIVA (3) CFR. NOTA PRECEDENTE Relazioni e bilancio 2013 Credito Siciliano

19 Valutazioni di sintesi e fatti gestionali significativi dell esercizio Nel 2013 il perdurare del quadro recessivo che sta caratterizzando l economia siciliana degli ultimi anni si è manifestato nella sensibile contrazione della domanda di consumo delle famiglie, che sinora ha rappresentato la componente più dinamica per l economia regionale, ed il forte ridimensionamento degli investimenti produttivi, che manifesta ancora la debolezza della base produttiva regionale. In tale contesto - fedele ai valori che la contraddistinguono e consapevole del ruolo sociale che gli istituti bancari devono assumere in siffatti momenti di difficoltà - la Banca ha continuato ad assicurare la sua vicinanza alle famiglie ed alle piccole e medie imprese che lavorano e vivono nel territorio siciliano, supportando l economia locale e fungendo da elemento stabilizzatore Credito Siciliano Relazioni e bilancio

20 Relazione del Consiglio di Amministrazione Aggiornamento sugli Organi Sociali L Assemblea ordinaria dei Soci del 17 aprile 2013 ha deliberato il rinnovo delle cariche sociali, in scadenza per compiuto triennio, fino alla data dell Assemblea convocata per l approvazione del bilancio relativo all esercizio L Assemblea ha quindi nominato il Consiglio di Amministrazione, determinandone il numero dei componenti in sette, ed il Collegio Sindacale per il triennio Sono stati confermati gli Amministratori in scadenza Paolo Scarallo, Mario Cotelli, Luca Domenico De Censi, Fabrizio Loiacono, Antonio Pogliese e Carlo Saggio. Entra a far parte del Consiglio il nuovo Amministratore Francesco Maria Rosario Averna. Nel Collegio Sindacale sono stati nominati quali membri effettivi Edoardo Della Cagnoletta, Presidente del Collegio, Ciro Carrino e Daniele Santoro. Quali membri supplenti sono stati nominati Alessandra Foti e Giovanni Tinghino. Agli Amministratori e Sindaci uscenti l assise ha manifestato il proprio apprezzamento per il costante e costruttivo apporto di professionalità, competenze e fattiva collaborazione nello svolgimento dei rispettivi incarichi. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine dell Assemblea, ha nominato Paolo Scarallo Presidente e Francesco Maria Rosario Averna Vice Presidente. Segretario del Consiglio è stato nominato il Direttore Generale Saverio Continella. Si ricorda poi che, in conformità delle disposizioni in materia di organizzazione e di governo societario emanate il 4 marzo 2008 dal Governatore della Banca d Italia, lo Statuto sociale della Banca prevede, tra l altro, le seguenti norme: --articolo 17, comma 3: Almeno due Amministratori devono possedere anche i requisiti di indipendenza stabiliti dall art. 148, comma terzo, del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 per i sindaci di società con azioni quotate nei mercati regolamentati ; --articolo 17, comma 6: Almeno due Consiglieri devono essere non esecutivi secondo quanto previsto dalle disposizioni di vigilanza della Banca d Italia. In proposito si fa presente che, secondo le vigenti disposizioni di vigilanza in materia, per non esecutivi si intendono - in linea con le previsioni civilistiche - i Consiglieri che non sono membri del Comitato Esecutivo, non sono destinatari di deleghe e non svolgono, anche di mero fatto, funzioni attinenti alla gestione dell impresa. Si informa al riguardo che la situazione della Banca relativamente alle norme dello Statuto sopra richiamate è la seguente: --in base alle verifiche effettuate dal Consiglio di Amministrazione risultano in possesso dei requisiti di indipendenza previsti nell art. 17, comma 3 dello Statuto i Consiglieri dott. Francesco Maria Rosario Averna, dott. Fabrizio Loiacono, dott. Antonio Pogliese e notaio Carlo Saggio; --tutti i Consiglieri sono non esecutivi, ai sensi dell art. 17, comma 6 dello Statuto, ad eccezione del dott. Francesco Maria Rosario Averna, del dott. Mario Cotelli ed del notaio Carlo Saggio, che fanno parte del Comitato Esecutivo. 19 Relazioni e bilancio 2013 Credito Siciliano

21 La struttura operativa, gli indicatori di performance commerciale e il posizionamento competitivo L evoluzione della rete territoriale Nel corso del 2013 si è proseguito nel disegno di ottimizzazione dell attività commerciale della Banca attraverso il mantenimento della presenza nelle province con maggiore potenzialità di sviluppo. Interventi immobiliari leggeri, ritenuti necessari per adeguare alcune unità immobiliari a più elevati standard di funzionalità, hanno riguardato l Agenzia di Ramacca (CT) e l Agenzia di Calatafimi (TP). È stata, inoltre, operato il trasferimento dell Agenzia 1 di Palermo dai locali di via Notarbartolo, 37 a quelli di via Notarbartolo, 30, con conseguente adattamento dei nuovi locali all uso bancario. La struttura territoriale della Banca, numericamente invariata rispetto allo scorso esercizio, è di seguito rappresentata. FILIALI SICILIA 134 LAZIO PIEMONTE Credito Siciliano Relazioni e bilancio

22 Relazione del Consiglio di Amministrazione PROVINCIA SPORTELLI CATANIA 51 PALERMO 26 MESSINA 19 TRAPANI 10 RAGUSA 9 CALTANISSETTA 7 SIRACUSA 6 AGRIGENTO 4 ENNA 2 21 SICILIA 134 PROVINCIA SPORTELLI ROMA 1 LAZIO 1 PROVINCIA SPORTELLI TORINO 1 PIEMONTE 1 Altri canali distributivi Alla rete territoriale costituita dalle Filiali, secondo un modello distributivo multicanale, si affiancano le applicazioni di internet banking. Il Servizio on line registra una significativa diffusione presso la clientela. Gli utenti attivi della linea banc@ perta a fine anno sono con un incremento del 10%. Al 31 dicembre 2013 la Banca annovera n. 167 ATM, mentre i terminali POS si attestano a quota L utilizzo delle applicazioni di corporate banking interbancario registra, al 31 dicembre 2013, nr unità. Relazioni e bilancio 2013 Credito Siciliano

23 Il patrimonio clienti Le relazioni con la clientela, che fanno parte del più ampio concetto di capitale relazionale - rapporto fiduciario con la clientela, i fornitori, le comunità locali, le istituzioni e, più in generale, con tutti gli stakeholder - contribuiscono in maniera determinante al consolidamento e all incremento del valore della Banca. Il valore intrinseco dell attività retail risiede infatti nei rapporti fiduciari con la base clienti, sui quali si fonda l attitudine aziendale a creare ricchezza nel lungo periodo. Al 31 dicembre 2013 i clienti della Banca sono , in crescita del 4% rispetto all esercizio precedente, a conferma della capacità del Credito Siciliano di mantenere, pur in un momento di criticità del mercato, il patrimonio clienti nei territori di radicamento. EVOLUZIONE CLIENTI % In linea con il tradizionale approccio al mercato del Gruppo Creval, la clientela retail è prevalentemente costituita da privati (84%), mentre le imprese e gli Enti Pubblici con le categorie residuali si attestano rispettivamente al 13% ed al 3%. CLIENTELA DISTINTI PER SEGMENTO 22 84% PRIVATI 13% IMPRESE 3% Enti e Altri 2013 Credito Siciliano Relazioni e bilancio

24 Relazione del Consiglio di Amministrazione A conferma del radicamento territoriale che caratterizza l operatività del Credito Siciliano, il tasso di fidelizzazione (c.d. retention rate ) - inteso come percentuale dei clienti attivi a inizio anno che a fine esercizio hanno ancora rapporti bancari con la banca - si è attestato al 88,6%, segno tangibile di un rapporto fiduciario e di lungo periodo con la clientela. Il dato di cross selling, calcolato secondo la metodologia ABI, si attesta a fine esercizio 2013 a 4,01 prodotti medi per ogni cliente. 23 Il posizionamento competitivo Sulla base delle più recenti rilevazioni disponibili (Base dati Banca d Italia BASTRA1 al 30 giugno 2013) la quota di mercato del Credito Siciliano è pari a 7,98% per numero di sportelli, a 7,07% e 7,46% rispettivamente per depositi e crediti alla clientela. QUOTE DI MERCATO SICILIA 7,51% 7,48% 7,12% 7,17% 7,03% 7,11% 7,67% 7,71% 7,60% 7,02% 7,00% 7,09% 6,91% 6,74% 6,77% 7,98% 7,76% 7,79% 7,81% 7,45% 7,46% 7,37% 7,23% 7,30% 7,23% 7,02% 7,07% GIU-09 DIC-09 GIU-10 DIC-10 GIU-11 DIC-11 GIU-12 DIC-12 GIU-13 SPORTELLI Depositi Impieghi Sportelli Fattore chiave di successo del Credito Siciliano è rappresentato dalla consolidata capacità di instaurare e mantenere nel tempo un rapporto fiduciario con la propria clientela, attitudine questa, che riveste un ruolo centrale nella definizione dell organizzazione aziendale. Coerentemente con la propria vocazione di banca di casa, la gestione aziendale e l operatività quotidiana di tutti i Collaboratori sono costantemente orientate al mantenimento di solide relazioni sulla base dei seguenti principi: --trasparenza nelle informazioni sulle condizioni, i costi e le clausole contrattuali che regolano i servizi del Gruppo, in linea con le disposizioni normative e con le iniziative su base volontaria avviate dal sistema bancario (PattiChiari), cui il Gruppo Creval aderisce sin dalla sua istituzione; --snellezza operativa, flessibilità e rapidità nelle risposte alla clientela, soprattutto in relazione alle richieste di finanziamento; --personalizzazione e attenzione alla corretta gestione del profilo di rischio della clientela, nell ambito dei servizi di investimento; Relazioni e bilancio 2013 Credito Siciliano

25 --costante informazione anche attraverso i canali di internet banking, che consentono una piena e continua visibilità di tutti i rapporti che il cliente intrattiene presso la Banca. Politica della qualità, ambiente, sicurezza - certificazioni Nel 1995 il Credito Valtellinese ottiene, primo intermediario finanziario in Italia, la certificazione di qualità ISO 9001 nella gestione del credito. Dal 1995 ad oggi le banche e le società del Gruppo hanno progressivamente ottenuto le certificazioni di qualità rilasciate dal RINA, che nel corso del 2013, a seguito delle accurate verifiche condotte, sono state confermate integralmente in base al dettato dello standard ISO 9001:2008. Bankadati ha confermato anche la propria certificazione nel comparto della sicurezza delle informazioni - standard ISO/IEC 27001:2007 e Stelline la conformità per la tutela ambientale, standard ISO 14001:2004. Le verifiche sono state effettuate con particolare attenzione ai temi del rating avanzato nel comparto crediti, risk management, prodotti e servizi del comparto estero, governo dei processi e conformità alle regole. Le indagini condotte hanno accertato la piena rispondenza al dettato delle norme di riferimento con l evidenza di taluni punti di forza rispetto ai focus definiti. Global Broker, sottoposta per la prima volta alla verifica sullo standard qualità, ha anch essa ottenuto la certificazione ISO PattiChiari Il Consorzio ha ulteriormente confermato il proprio ruolo di veicolo di settore per la produzione, la gestione e la diffusione esterna di strumenti di semplicità, chiarezza, comparabilità e mobilità della clientela, nonché di programmi di educazione finanziaria della collettività. Tale impegno si è concretizzato con l ulteriore consolidamento degli Impegni per la Qualità volti a migliorare i rapporti con i clienti, in quanto ritenuti strumenti essenziali per raggiungere l obiettivo di un mercato bancario pienamente efficiente e competitivo. Le suddette iniziative coinvolgono le seguenti quattro aree: 1 confronto dei conti correnti; 2 trasferibilità dei servizi; 3 assistenza al credito; 4 sicurezza home banking e carte di pagamento. Tutte le Banche del Gruppo aderiscono alle iniziative proposte e forniscono periodicamente al Consorzio PattiChiari i dati necessari ad alimentare il Modello di Monitoraggio Integrato. Le risorse umane Il modello organizzativo di gestione del personale del Gruppo Credito Valtellinese 24 La definizione delle politiche gestionali e delle metodologie operative, la selezione e la formazione, l erogazione di servizi specialistici e di consulenza in materia di gestione del personale, compresa la gestione del sistema informativo integrato del personale, sono attribuite a funzioni specialistiche della banca capogruppo Credito Valtellinese. Presso le singole società e in stretto coordinamento con le corrispondenti strutture di Gruppo, sono svolte le attività di gestione delle risorse umane in organico. Tale configurazione garantisce sia la definizione e lo sviluppo delle risorse coerenti con i modelli di Gruppo, sia la prossimità e la capacità di ascolto delle medesime, nell ambito del disegno imprenditoriale unitario Credito Siciliano Relazioni e bilancio

26 Relazione del Consiglio di Amministrazione L evoluzione quantitativa delle risorse A fine dicembre l organico matricolare della Banca è costituito da 845 collaboratori. Di questi, 83 sono distaccati presso altre società del gruppo e società esterne, mentre 7 sono le risorse distaccate presso il Credito Siciliano da altre società del gruppo. L organico operativo presso le strutture aziendali assomma quindi a 769. Nel corso dell esercizio in oggetto, vi sono state 3 nuove assunzioni, mentre 13 collaboratori hanno concluso il rapporto di lavoro (4). Sotto il profilo dell inquadramento contrattuale per area professionale, l organico operativo della Banca, è costituito da: --7 dirigenti; quadri direttivi; appartenenti alle altre aree professionali. 25 ORGANICO PER CATEGORIE CONTRATTUALI AL ,6% AREE PROFESSIONALI 0,9% DIRIGENTI 34,5% QUADRI DIRETTIVI Relativamente alle forme contrattuali del personale operativo, 768 risorse pari a circa il 100% - sono assunte con contratto a tempo indeterminato, mentre 1 solo collaboratore è assunto a tempo determinato. I contratti part time interessano 44 dipendenti, corrispondenti al 5,7% dei collaboratori in organico. La ripartizione per genere, evidenzia una percentuale di lavoratrici pari al 22,5% del totale. (4) ASSUNZIONI E CESSAZIONI AL NETTO DI RIASSUNZIONI IN CORSO DI ANNO Relazioni e bilancio 2013 Credito Siciliano

27 COLLABORATORI FULL E PART TIME AL ,3% FULL TIME 5,7% PART TIME L età media dei Collaboratori in organico è pari a 46,1 anni, mentre l anzianità di servizio risulta mediamente di 19,6 anni. Il 43,2% circa del personale è laureato, mentre il 53,4% circa è in possesso di un diploma di scuola media superiore o di attestati di qualifica. 3,4% LICENZA MEDIA 53,4% DIPLOMA 43,2% LAUREA 26 Nel corso dell anno 2013, l indice di crescita professionale corrispondente al numero di avanzamenti retributivi legati alla maggior professionalità, sul numero medio dei dipendenti è del 13%, mentre l indice di mobilità che esprime i cambiamenti di ruolo rispetto al numero medio dei dipendenti è pari al 13,2% Credito Siciliano Relazioni e bilancio

28 Relazione del Consiglio di Amministrazione La Formazione Particolare attenzione è costantemente posta all attività di formazione delle risorse umane, anche attraverso l utilizzo della la formazione a distanza. I fabbisogni formativi, in termini quantitativi e qualitativi, sono individuati con riguardo alla valutazione delle prestazioni, al monitoraggio delle conoscenze e ai piani di sviluppo individuali. La formazione destinata nel 2013 ai collaboratori del Credito Siciliano ha impegnato ore in aula tradizionale, di cui 82 presso società esterne e presso le strutture didattiche del Gruppo, oltre a ore in autoapprendimento. La percentuale dei collaboratori che hanno partecipato nel 2013 ad interventi formativi è stata pari al 93,7%. Le iniziative proposte sono state indirizzate ad una preparazione tecnico-professionale adeguata, oltre che a favorire l aggiornamento sui prodotti e servizi offerti alla clientela, l approfondimento di competenze specifiche, l utilizzo appropriato delle procedure a supporto dell operatività e il rispetto della normativa interna ed esterna. In ambito commerciale la formazione è stata orientata all accrescimento delle competenze delle nuove figure e ruoli professionali definiti nell ambito della ristrutturazione organizzativa del gruppo. I risultati dell attività di addestramento e formazione in materia di normativa Antiriciclaggio costituiscono altresì oggetto di specifica valutazione annuale da parte del Consiglio di Amministrazione. In ambito commerciale e relativamente alla normativa IVASS (Regolamento ISVAP n. 5 del 16/10/2006) si è provveduto alla relativa attività di formazione e successivi aggiornamenti in materia assicurativa. In particolare, nell anno 2013, sono state dedicate ore alla formazione in aula tradizionale e ore in autoapprendimento. 27 Relazioni e bilancio 2013 Credito Siciliano

29 Principali aspetti dell attività commerciale Il Gruppo Credito Valtellinese dedica costante attenzione alle esigenze della clientela. Nel corso dell esercizio la gamma d offerta destinata al soddisfacimento delle molteplici necessità di finanziamento, investimento, assicurative e di trasferimento, di privati ed imprese, è stata ulteriormente ampliata, sia grazie alle strutture specialistiche, che rientrano nel perimetro del Gruppo, che attraverso partnership con società specializzate. L offerta del Gruppo è altresì arricchita dalla linea di servizi fruibili direttamente on-line, tramite banc@perta, canale costantemente aggiornato nelle funzionalità, che consente alla clientela di operare in autonomia e con un contenimento dei costi di gestione dei rapporti bancari. Di seguito sono illustrate le principali novità di prodotto e servizio che hanno caratterizzato l offerta commerciale del Gruppo nel corso dell esercizio. Prodotti di trasferimento 28 SocioInCreval Premium costituisce la nuova offerta di conto corrente a pacchetto riservata ai clienti consumatori, Soci del Credito Valtellinese nell ambito del programma SocioInCreval, già ampiamente rappresentato nella presente Relazione nel capitolo dedicato alla rendicontazione sul carattere mutualistico della cooperativa. È stata completamente rivista la linea di conti correnti a pacchetto per consumatori. Armonia 2.0, nuova nella veste e nei contenuti, ha tuttavia mantenuto i tratti distintivi della versione precedente: trasparenza, convenienza, semplicità e comodità. La nuova linea Armonia 2.0 è composta da cinque pacchetti di conto corrente denominati Giovane, Zero, Leggero, Argento, Oro, destinati ad altrettante tipologie di clientela. Grazie alla formula tutto compreso, è possibile risparmiare rispetto al costo dell acquisto dei singoli prodotti e servizi opzionali che compongono ciascun pacchetto, tra i quali, a titolo di esempio, le carte di debito e di credito, le cassette di sicurezza, il dossier titoli, i mutui ipotecari e i finanziamenti rateali. Sono inoltre riservati sconti o esenzioni sul canone annuo ai Soci del Credito Valtellinese, agli over 65 e a chi ha depositato presso le banche del Gruppo una somma pari o superiore a euro in Fondi, Sicav, Polizze Vita, Gestioni Patrimoniali e Private Banking collocati e/o distribuiti dal Gruppo Credito Valtellinese. È stata rinnovata l offerta per la clientela di nuova acquisizione con Conto Invito, il conto corrente tradizionale riservato ai clienti consumatori contraddistinto da condizioni particolarmente favorevoli, quali il tasso d interesse agevolato fino a tutto il 2014, le carte di debito e il dossier titoli gratuiti. Ai non clienti del Gruppo che invece prediligono il canale virtuale, è stato dedicato ContoInCreval - Conto Corrente, un pacchetto di prodotti composto da un conto corrente on-line a tasso d interesse di favore, carta prepagata e bancomat internazionale V PAY con prelievo gratuito di contante da qualsiasi Atm. Sottoscrivibile e gestibile unicamente via internet, ContoInCreval - Conto Corrente è particolarmente destinato a soggetti che risiedono in territori ove il Gruppo non è ancora presente con le proprie dipendenze. È stato infine realizzato il servizio Prestito Titoli Rolling, mediante il quale il cliente, titolare di un deposito titoli, autorizza la Banca a prendere in prestito gli strumenti finanziari ivi custoditi, per un giorno lavorativo al massimo, dietro corresponsione di una remunerazione predeterminata, che si aggiunge al rendimento proprio dei titoli stessi. Tra i vantaggi per il titolare la possibilità, per tutta la durata del prestito, di continuare a disporre dei propri strumenti finanziari, eventualmente anche per operazioni di vendita o trasferimento. Prodotti di finanziamento Ad aprile 2013 è stato lanciato Mutuo Doppia Scelta, un finanziamento ipotecario, destinato ai clienti consumatori per l acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della propria abitazione e caratterizzato da un opzione di cambio tasso, esercitabile ogni due anni lungo durata contrattuale. Il prodotto offre, ogni 24 mesi, la possibilità per il cliente di passare dal tasso fisso al variabile o viceversa, permettendo così di scegliere, 2013 Credito Siciliano Relazioni e bilancio

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