DOMANDA. DPCS 2015 Analisi di Contesto. Assistenza Ospedaliera per acuti in degenza ordinaria

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DOMANDA. DPCS 2015 Analisi di Contesto. Assistenza Ospedaliera per acuti in degenza ordinaria"

Transcript

1 Tasso standardizzato (x1) Tasso standardizzato (x1) Tasso standardizzato (x1) DPCS 215 Analisi di Contesto per acuti in degenza ordinaria DOMANDA La netta diminuzione che si nota soprattutto per i ricoveri relativi a patologie dell apparato cardiocircolatorio, e che riflette l andamento del resto del mondo industrializzato, è probabilmente ascrivibile al miglioramento degli stili di vita e dell efficacia delle terapie. L andamento dei ricoveri ospedalieri è descritto dalle Schede di Dimissione Ospedaliera, che dal 1995 sono utilizzati per remunerare le prestazioni erogate dalle strutture ospedaliere. Osservando l andamento nel tempo, come da figura di seguito riportata, sia di quelli totali che separatamente quelli ordinari si evidenzia, a partire dal 23, una progressiva diminuzione. Questo è probabilmente dovuto alle modificazioni subite dalla legislazione sanitaria in Lombardia, ed è congruente con quanto avviene nel resto d Italia Tasso standardizzato (x1) di ricovero - Tutti i ricoveri, solo ricoveri ordinari Uomini (Tutti) Donne (Tutti) Uomini (ORD) Donne (ORD) Osservando l andamento dei ricoveri suddivisi per genere, relativi ad alcune cause, si nota che le due cause principali di morte, cioè tumori e malattie cardiovascolari, sono anche le due principali cause di ricovero. In particolare sia negli uomini che nelle donne la prima causa è quella cardiovascolare. Per quanto riguarda i tumori nelle donne si evidenzia il peso di questa causa sul totale dei ricoveri ordinari, mentre negli uomini i tassi son abbastanza sovrapponibili a quelli relativi alle patologie dell apparato digerente e respiratorio (non tumorali) Uomini ricoverati in regime ordinario - Tasso standardizzato (x1) Tumori Donne ricoverate in regime ordinario - Tasso standardizzato (x1) Malattie sistema circolatorio respiratorio digerente Traumatismi e avvelenamenti Malattie infettive e parassitarie Tumori Malattie sistema circolatorio respiratorio digerente Traumatismi e avvelenamenti Malattie infettive e parassitarie

2 DPCS 215 Analisi di Contesto Anno di parto Certificati di Assistenza al parto I CeDAP sono la più completa fonte di informazioni di carattere sanitario ed epidemiologico relative alla nascita, e rappresentano uno strumento indispensabile per la programmazione sanitaria nazionale. Il flusso dei CeDAP è stato istituito con Decreto del Ministro della Sanità 16 luglio 21, n.349. La ASL partecipa alla gestione di questo flusso, relativo soprattutto ai parti che avvengono nel proprio territorio. Nel 211 la Regione Lombardia ha avviato una nuova modalità di notifica dei CeDAP, che prevede l uso di una piattaforma web e l inserimento e trasmissione dei dati direttamente dai punti nascita al registro regionale. Le strutture che abbiano una sala parto sono obbligate a compilare le schede CedAP. Per quel che riguarda la ASL di Milano esse sono: AO ICP P.O. Buzzi, AO Fatebenefratelli, CC S. Pio X, AO Niguarda, AO S. Paolo, AO S. Carlo, AO Sacco, Fondazione Policlinico, IRCCS S. Raffaele, AO ICP P.O. Città di Sesto San Giovanni, Ospedale San Giuseppe, CC La Madonnina, CC Casa Maternità. I parti sono circa 235 all anno. Il numero di parti è aumentato fino al 29 per poi cominciare a diminuire seppure di poco. Il calo è determinato soprattutto dal minor numero di parti che avvengono nelle donne di cittadinanza italiana, controbilanciato in parte dall aumento dei parti nelle donne di nazionalità non italiana. La percentuale di primipare è leggermente aumentata, passando dal 58% nel 25 al 62% nel 213 (il dato del 214 è una stima sulla base dei primi nove mesi e quindi non definitivo), con qualche fluttuazione negli ultimi anni dovuta probabilmente al cambio delle modalità di trasmissione più che ad una situazione reale. Interessante, per quanto riguarda la modalità del parto, l osservazione di un leggero aumento nella proporzione dei tagli cesarei di elezione, a fronte del numero costante nel tempo dei cesarei di urgenza. Il numero di nati, per quanto riguarda la proporzione maschi/femmine, non è variato nel tempo * Numero di parti Nazionalità della madre Italiana ,9% 72,% 71,9% 71,% 69,2% 68,8% Non italiana ,1% 28,% 28,1% 29,% 3,8% 31,2% Primipare Primipare ,% 61,2% 55,8% 58,6% 62,% 61,1% Multipare ,% 38,8% 44,2% 41,4% 38,% 38,9% Modalità del parto Naturale ,5% 66,8% 67,2% 67,9% 67,2% 68,9% Cesareo d'elezione ,4% 21,1% 21,8% 21,5% 21,9% 2,4% Cesareo d'urgenza ,2% 12,1% 1,9% 1,6% 1,9% 1,7% Numero di nati Maschi ,% 51,5% 51,3% 51,5% 51,5% 5,8% Femmine ,% 48,5% 48,7% 48,5% 48,5% 49,2%

3 Età in anni Proporzione parti cesarei Numero di parti DPCS 215 Analisi di Contesto L aumento dei parti nelle donne non italiane e la corrispondente diminuzione in quelle italiane è evidenziata anche dalla figura di seguito riportata Per quanto riguarda i parti avvenuti con parto cesareo (suddivisi in cesarei di elezione e cesarei di urgenza) è interessante notare che essi sono aumentati, ma che tale aumento è da attribuirsi quasi esclusivamente ai cesarei di elezione, che sono di più nelle donne italiane, ma che sono aumentati in entrambe le categorie di popolazione. Si osservi infatti come i cesarei di urgenza siano rimasti stabili nel tempo Totale Italiana Non italiana L andamento dell età media al parto delle donne che hanno partorito negli ospedali milanesi dal 24 al 213 per nazionalità delle donne è illustrato nella figura di seguito % 35% 3% 25% 2% 15% 1% 5% % Non italiane - elezione Non italiane - urgenti Non Italiane - totale Italiane - elezione Italiane - urgenti Italiane - totale Il maggior numero di parti avviene a Milano, dove si trovano il maggior numero di strutture sanitarie che abbiano una sala parto. Anche molte donne residenti fuori dal territorio della ASL tendono a partorire in città, in particolare negli ospedali più vicini a loro (quindi più periferici, come per esempio Niguarda e San Paolo) o poli di attrazione per quanto riguarda la maternità (es Buzzi). Non italiane Italiane

4 DPCS 215 Analisi di Contesto Punto nascita Comune Bresso Cinisello Cologno Cormano Cusano Milano Sesto altro Nazionalità non italiana italiana Sesto S.G TOT OFFERTA Buzzi M. Melloni La Madonnina S. Pio X Casa Maternità S. Giuseppe Niguarda S. Paolo S. Carlo Sacco Policlinico S. Raffaele Totale Ricoveri per acuti L analisi complessiva dei ricoveri in regime di degenza ordinaria presso i reparti per pazienti acuti degli ospedali del territorio ASL Milano indica, per il 213, un volume di oltre 32 mila casi, per un totale di circa 2 milioni di giornate di degenza, che in termini di valore economico si traduce in oltre 1,2 miliardi di euro. La tabella Ricoveri R.1 riporta indicatori descrittivi della casistica trattata disaggregata per reparto di dimissione. Complessivamente, il 41,4% dei ricoveri considerati ha riguardato i casi urgenti. Il 6,5% dei pazienti ricoverati è transitato, durante il periodo di degenza, nel reparto di terapia intensiva (inclusa terapia intensiva neonatale e unità coronarica). Si calcola che, per i ricoveri nei reparti considerati, la durata media della degenza è stata pari a 6,8 giornate; considerando il peso del DRG, che rappresenta un indicatore di complessità relativa della casistica trattata, si rileva un valore medio pari a 1,281. L analisi della provenienza del paziente conferma il dato già noto negli anni precedenti riguardante la mobilità sanitaria attiva: infatti i pazienti ricoverati nelle strutture della rete ospedaliera milanese sono per il 5,2% residenti nell ambito territoriale di ASL Milano, e ben il 49,8 % dei ricoverati proviene da altre ASL. Particolarmente rilevante è la provenienza da fuori Regione che rappresenta il 15,9% del totale dei ricoverati: tra le Regioni di provenienza spiccano la Regione Piemonte (14,5%), la Regione Sicilia (12,2 %), la Puglia (1,6 %), la Liguria (8,8 %) e l Emilia Romagna (8%).

5 DPCS 215 Analisi di Contesto La capacità attrattiva del sistema ospedaliero milanese risalta ancora di più se si considerano la complessità della casistica trattata e il valore economico della stessa (tab. Ricoveri R.2 e R.3). La principale evidenza è la quota del valore dei ricoveri di pazienti non residenti nei comuni del territorio ASL Milano, che supera nettamente la quota di pazienti ASL Milano, collocandosi al 64,6%. Nella seconda tabella riguardante la mobilità attiva del sistema sanitario milanese, viene misurata la complessità media dei casi trattati per luogo di residenza, attraverso il peso medio DRG. Si desume in primo luogo che l indice medio di complessità è superiore nel caso di residenti fuori ASL Milano e, ancora più marcatamente, fuori regione. Ciò denota la forte capacità di attrazione del sistema ospedaliero milanese di pazienti che richiedono trattamenti più complessi. Per quanto riguarda la natura giuridica dell erogatore, la quota di prestazioni erogata dal settore privato raggiunge il 36,5% che, in termini economici, corrisponde al 42,3%. La tabella riporta anche i valori degli indicatori per disciplina del reparto di dimissione. Si rileva che i reparti che hanno trattato il maggior numero di casi sono, nell ordine: la Chirurgia Generale ( dimessi); l Ortopedia ( dimessi); l Ostetricia (34.613); la Medicina Generale (29.738); la Cardiologia (25.282). Si distinguono, tra le discipline ad alta complessità, la Cardiochirurgia (peso DRG medio pari a 5,364) con quasi 4 mila dimessi, Neurochirurgia (peso medio 1,812) con casi e la Chirurgia Toracica (peso medio 2,35) con casi. Ricoveri per non acuti Nella tabella Ricoveri R.4 vengono illustrati gli indicatori di attività ospedaliera relativa a pazienti non acuti ricoverati nel 213. Complessivamente sono stati rilevati 21 mila ricoveri per un totale di giornate degenza pari a 521 mila. In termini economici l attività di ricovero nei reparti in oggetto è valutata pari a 155,3 milioni di euro. L 8% dei ricoveri è attribuibile al reparto di Riabilitazione specialistica. La quota corrispondente ai residenti nel territorio ASL Milano raggiunge il 51,1% dei pazienti ricoverati nei reparti non acuti; la percentuale pari a 18,9 corrisponde alla componente dei residenti non lombardi. L attività di ricovero per pazienti non acuti viene erogata prevalentemente dal settore privato. La quota di dimessi da istituti di ricovero privati accreditati sfiora i tre quarti del totale pazienti. Per quanto riguarda la degenza media, considerando la globalità dei reparti, si rileva un periodo di degenza medio pari a 24,3 giornate. Day Hospital Nel 213 sono stati trattati 68 mila casi in regime di ricovero diurno che ha comportato un numero complessivo di circa 116 mila accessi (1,7 accessi medi per caso). In termini economici la quota di produzione dei day-surgery è quella prevalente (76,6 milioni su 94 milioni di euro). Il 38,6% del valore complessivo è prodotto dalle strutture di natura privata presenti nel territorio di Asl Milano. I dati analitici sono riportati nella tabella Ricoveri R.5 Pronto Soccorso L analisi che segue risulta dall elaborazione del flusso PS, istituito recentemente a livello nazionale. Grazie ai dati rilevati è possibile trarre informazioni utili sulle caratteristiche e condizioni di salute dell utenza, sull attribuzione dei codici di triage all accettazione e alla dimissione, sui tempi del trattamento e sulle prestazioni erogate.

6 DPCS 215 Analisi di Contesto Le tabelle analitiche, consultabili attraverso i link, specificati riguardano i seguenti aspetti. Composizione per genere ed età (tab. 1). La quota dei minori è del 2%, gli ultrasettantenni il 17,4%. Composizione per cittadinanza (86% italiani, cfr. tab. 2) Distribuzione per luogo di residenza (74 % residenti ASL Milano, cfr. Tabb. 3 e 4). Modalità di arrivo. Il 78,4% degli utenti si reca al pronto soccorso con mezzi propri; il 15% giunge mediante 118 (tabella 5). Responsabile dell invio (69% decisione propria, tab. 6). Esito dimissione (a domicilio 77,2%, ricoverato 12,9%; tab. 7) Codici priorità. Il 18,3% dell utenza classificata all entrata, come codice bianco, il 68,9% come codice verde. In uscita la valutazione iniziale è confermata nel 73,6% dei casi, mentre nel 22,1% vengono fatte valutazioni meno critiche (tabelle 8 e 9). Tempi del trattamento. Il 64,6% dell utenza risulta presa in carico entro un ora; l 83,6% entro due ore, il 91,8% entro tre ore. Entro tre ore risultano dimessi il 66,1% dei pazienti; entro sette ore il 9,5% (tabella 1). Tempi di trattamento e codici triage. Entro un ora sono presi in carico il 55,1% dei codici bianchi, il 62,% dei codici verdi, il 9,9% dei codici gialli, il 98,5% dei codice rossi (tabella 11). Tipo problema di salute. Nel 35,1% dei casi l indicazione generica altri sintomi e disturbi. Il primo dei problemi di salute definiti e il trauma o ustione (18,6%). I sintomi o disturbi ostetrico-ginecologici e i sintomi o disturbi oculistici costituiscono la seconda e la terza causa definita di accesso al pronto soccorso ( 9,5% e 5,4% rispettivamente). Nella tabella 12 viene riportata la casistica completa dei problemi. Origine trauma. Si registrano 17,9% incidenti in strada, 15,1% incidenti domestici, 8,9% incidenti sul lavoro. Nel 41,7% dei casi viene rilevata l indicazione di incidenti in altri luoghi chiusi (tabella 13).

PIANO OPERATIVO PER IL RIORDINO DEI PUNTI NASCITA ASL MILANO. 31 marzo 2014

PIANO OPERATIVO PER IL RIORDINO DEI PUNTI NASCITA ASL MILANO. 31 marzo 2014 PIANO OPERATIVO PER IL RIORDINO DEI PUNTI NASCITA ASL MILANO 31 marzo 2014 All interno del territorio ASL Milano sono presenti 12 punti nascita, di cui otto sono strutture pubbliche, tre private accreditate

Dettagli

LE NASCITE E I RICOVERI IN CIFRE

LE NASCITE E I RICOVERI IN CIFRE LE NASCITE E I RICOVERI IN CIFRE A cura di Veronica Casotto Settore Epidemiologia dei servizi sociali integrati Osservatorio di Epidemiologia ARS Toscana e Franca Rusconi Estratto dalla Relazione sanitaria

Dettagli

La salute degli immigrati: un linguaggio comune per parlarne La salute materno-infantile

La salute degli immigrati: un linguaggio comune per parlarne La salute materno-infantile La salute degli immigrati: un linguaggio comune per parlarne La salute materno-infantile Silvia Candela, Unità Epidemiologia Azienda USL Reggio Emilia Silvia Casagrande, Laziosanità Agenzia di Sanità Pubblica

Dettagli

PERCORSI ED ESITI DELLA GRAVIDANZA

PERCORSI ED ESITI DELLA GRAVIDANZA REGIONE PIEMONTE - A.S.L. NO PERCORSI ED ESITI DELLA GRAVIDANZA Informazioni dai Certificati di Assistenza al Parto (CeDAP) A cura di Maria Chiara Antoniotti ASL NO Servizio Sovrazonale di Epidemiologia

Dettagli

Osservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali in Sardegna Stime di Incidenza e Prevalenza al 31 Dicembre 2011

Osservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali in Sardegna Stime di Incidenza e Prevalenza al 31 Dicembre 2011 Direzione generale della Sanità Servizio Sistema informativo, Osservatorio epidemiologico umano, controllo di qualità e gestione del rischio Osservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie

Dettagli

fonte:

fonte: ALLEGATO B ASL INDICATORI TEMATICI AREA DEFINIZIONE NUMERATORE DENOMINATORE RIFERIMENTO >= 10 % Integrazione ospedale territorio Percentuale di ultra sessantacinquenni sottoposti a valutazione multidimensionale

Dettagli

062 Percentuale di dimessi U.B. psichiatria per abuso di sostanze 063 Percentuale di interventi di orchiopessi con età <5 064 Percentuale di

062 Percentuale di dimessi U.B. psichiatria per abuso di sostanze 063 Percentuale di interventi di orchiopessi con età <5 064 Percentuale di INDICATORE 001 Dotazione posti letto 002 Dotazione posti letto degenza ordinaria e DH 003 Dotazione posti letto pediatrici 004 Dotazione posti letto geriatrici 005 Posti letto per specialità 006 Peso medio

Dettagli

LE PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO DELL ANNO 2012 NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE. Direzione Generale U.O.C. Osservatorio Epidemiologico

LE PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO DELL ANNO 2012 NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE. Direzione Generale U.O.C. Osservatorio Epidemiologico LE PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO DELL ANNO 2012 NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE Direzione Generale U.O.C. Osservatorio Epidemiologico Introduzione Le prestazioni di pronto soccorso (specialistica ambulatoriale

Dettagli

Schede indicatori socio-sanitari territoriali Proposta a cura del Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna

Schede indicatori socio-sanitari territoriali Proposta a cura del Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna Schede indicatori socio-sanitari Proposta a cura del Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna Valutazione dell efficacia sanitaria delle attività Percentuale di ricoveri con degenza superiore

Dettagli

Mortalità e Incidenza patologie cardiovascolari e respiratorie nei comuni di Rodengo Saiano, Gussago, Castegnato e Ospitaletto - Settembre

Mortalità e Incidenza patologie cardiovascolari e respiratorie nei comuni di Rodengo Saiano, Gussago, Castegnato e Ospitaletto - Settembre Mortalità e Incidenza patologie cardiovascolari e respiratorie nei comuni di Rodengo Saiano, Gussago, Castegnato e Ospitaletto - Settembre 2012 - A cura dell Osservatorio Epidemiologico, ASL di Brescia

Dettagli

CAPITOLO 2 LA SANITÀ

CAPITOLO 2 LA SANITÀ CAPITOLO 2 LA SANITÀ 2.1 FLUSSI DI ATTIVITÀ DELL OSPEDALE DI MACERATA L Ospedale di Macerata ha una disponibilità complessiva di 316 posti letto per degenza ordinaria, variamente ripartiti tra i 20 reparti

Dettagli

- Valutare la qualità delle cure: come, quando, perché - Strumenti informativi e analisi dei dati: il CeDAP

- Valutare la qualità delle cure: come, quando, perché - Strumenti informativi e analisi dei dati: il CeDAP Il percorso nascita nell ASL di Lecco tra territorio e ospedale 13 dicembre 2014 Indicatori di salute e percorso nascita - Valutare la qualità delle cure: come, quando, perché - Strumenti informativi e

Dettagli

2.L assistenza pediatrica ospedaliera

2.L assistenza pediatrica ospedaliera 2.L assistenza pediatrica ospedaliera Prof.ssa Maria Pia Fantini Dott.ssa Lorenza Luciano Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Percorso di aggiornamento

Dettagli

Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia

Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Elena Clagnan Servizio di Epidemiologia Direzione Centrale di Salute, Integrazione Socio Sanitaria e Politiche Sociali 1 MORTALITA IN FVG MORTALITA EVITABILE

Dettagli

La mortalità perinatale è un evento sentinella che richiede audit clinico per valutare la quota di mortalità evitabile. E un buon indicatore della

La mortalità perinatale è un evento sentinella che richiede audit clinico per valutare la quota di mortalità evitabile. E un buon indicatore della INDICATORI CONSIDERATI 1. Mortalità perinatale e neonatale 2. Nati non malformati di peso < 1000 g 3. Gravidanze in età adolescenziale (< 16 anni) 4. Proporzione di taglio cesareo Daniela Celin Azienda

Dettagli

Il valore sociale della Sanità Privata: l esperienza del Bilancio. Sociale Aggregato AIOP Bologna. Scuola Grande San Giovanni Evangelista Venezia

Il valore sociale della Sanità Privata: l esperienza del Bilancio. Sociale Aggregato AIOP Bologna. Scuola Grande San Giovanni Evangelista Venezia Il valore sociale della Sanità Privata: l esperienza del Bilancio Scuola Grande San Giovanni Evangelista Venezia Sociale Aggregato AIOP Bologna Averardo Orta 13 maggio 2016 Ad un maggiore invecchiamento

Dettagli

Indicatori di salute nell area estrattiva del comune di Arezzo

Indicatori di salute nell area estrattiva del comune di Arezzo Progetto Regione Toscana Studio di popolazione nei Comuni di Civitella della Chiana ed Arezzo in relazione all esposizione a fattori di inquinamento ambientale Indicatori di salute nell area estrattiva

Dettagli

Indice - Rapporto Ospedale Venosa Annuale - v8.0

Indice - Rapporto Ospedale Venosa Annuale - v8.0 Indice - Rapporto Ospedale Venosa 2015 - Annuale - v8.0 SEZ. 1 SEZ. 2 SEZ. 3 SEZ. 4 SEZ. 5 SEZ. 6 SEZ. 7 SEZ. 8 SEZ. 9 SEZ. 10 Ospedale - Dati Economici Distrettuali (OR1) Ospedale Posti Letto per Unità

Dettagli

La popolazione immigrata

La popolazione immigrata La popolazione immigrata PFPM: paesi a forte pressione migratoria (America Centrale, America del Sud, Africa, Europa Orientale, Asia ad eccezione di Giappone e Israele) PSA: paesi a sviluppo avanzato (America

Dettagli

PROGETTO ARS COMUNICATO STAMPA

PROGETTO ARS COMUNICATO STAMPA PROGETTO ARS COMUNICATO STAMPA Il progetto ARS- Arzignano Salute, finanziato dalla Fondazione Città di Arzignano, vede la collaborazione tra Comune di Arzignano, ULSS 5 e SER (Sistema Epidemiologico della

Dettagli

STATO DI SALUTE Zona Valtiberina. A cura di S. Arniani, F.Nisticò, P. Piacentini

STATO DI SALUTE Zona Valtiberina. A cura di S. Arniani, F.Nisticò, P. Piacentini STATO DI SALUTE Zona Valtiberina A cura di S. Arniani, F.Nisticò, P. Piacentini INDICE Demografia; Indicatori socio-economici; Mortalità generale e prematura; Patologie di particolare rilievo; Patologie

Dettagli

Lazio: la Regione con meno giovani consumatori a rischio di alcolici

Lazio: la Regione con meno giovani consumatori a rischio di alcolici COMUNICATO STAMPA ROMA, 30 MARZO 2015 Lazio: la Regione con meno giovani consumatori a rischio di alcolici Ma è la Regione con più fumatori Il Lazio è la Regione in cui vivono meno giovani con consumi

Dettagli

La prevenzione degli infortuni stradali Report annuale 2011 sulle fonti di dati disponibili

La prevenzione degli infortuni stradali Report annuale 2011 sulle fonti di dati disponibili [2011] La prevenzione degli infortuni stradali Report annuale 2011 sulle fonti di dati disponibili Unità Organizzativa Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria DG Sanità La prevenzione degli infortuni

Dettagli

Capitolo 5 La mortalità per malattie dell apparato respiratorio

Capitolo 5 La mortalità per malattie dell apparato respiratorio Capitolo 5 La mortalità per malattie dell apparato respiratorio Le malattie dell apparato respiratorio sono il terzo settore nosologico come frequenza di causa di morte, dopo le malattie del sistema circolatorio

Dettagli

Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA

Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA Maggio 2013 Il presente progetto di Sviluppo e potenziamento dell area

Dettagli

Rapporto sulla Natalità

Rapporto sulla Natalità REGIONE CAMPANIA Azienda Sanitaria Locale SALERNO 3 Rapporto sulla Natalità nella Azienda Sanitaria Locale Salerno 3 Anno 2005 A cura di: GIUSEPPE DELLA GRECA, ANNA MARIA TRANI, GIUSEPPINA MONTORO PREMESSA

Dettagli

La Salute raggiungibile per...

La Salute raggiungibile per... La Salute raggiungibile per... 79 Nota introduttiva per la lettura delle patologie La scelta di descrivere le patologie più frequenti attraverso l analisi dell andamento dei ricoveri ospedalieri è stata

Dettagli

GLI ACCESSI AI PRONTO SOCCORSO DELLE STRUTTURE OSPEDALIERE PRESENTI NEL TERRITORIO DELL ATS DELL INSUBRIA ANNO 2015

GLI ACCESSI AI PRONTO SOCCORSO DELLE STRUTTURE OSPEDALIERE PRESENTI NEL TERRITORIO DELL ATS DELL INSUBRIA ANNO 2015 GLI ACCESSI AI PRONTO SOCCORSO DELLE STRUTTURE OSPEDALIERE PRESENTI NEL TERRITORIO DELL ATS DELL INSUBRIA ANNO 2015 A cura di: DIREZIONE GENERALE U.O.S Sorveglianza Epidemiologica - U.O.C. Osservatorio

Dettagli

Atlante della salute nelle Regioni italiane La migliore (e la peggiore) performance

Atlante della salute nelle Regioni italiane La migliore (e la peggiore) performance Rapporto Osservasalute 2012 Atlante della salute nelle Regioni italiane La migliore (e la peggiore) performance Piemonte La Regione con la quota più alta di ricoveri con degenza di un solo giorno Ma è

Dettagli

sanità Avvertenze Istituti di ricovero Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) dimessi Degenza media Degenza totale Media accessi

sanità Avvertenze Istituti di ricovero Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) dimessi Degenza media Degenza totale Media accessi capitolo 3 sanità Avvertenze Le informazioni statistiche contenute nel presente capitolo provengono dall Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio e riguardano dati rilevati presso le strutture sanitarie

Dettagli

Titolo: Accessi dei cittadini stranieri al Pronto Soccorso dell'azienda Ospedaliera SS. Antonio e Bigio e C. Arrigo di Alessandria (anni ).

Titolo: Accessi dei cittadini stranieri al Pronto Soccorso dell'azienda Ospedaliera SS. Antonio e Bigio e C. Arrigo di Alessandria (anni ). Titolo: Accessi dei cittadini stranieri al Pronto Soccorso dell'azienda Ospedaliera SS. Antonio e Bigio e C. Arrigo di Alessandria (anni 2011-2012). Autori: Bongiovanni A.; 1 Canepari F.; 2 Ferraris P.;

Dettagli

Dati del flusso PS 2015

Dati del flusso PS 2015 Dati del flusso PS 2015 Fabio Voller*, Franca Rusconi, Simone Bartolacci* *Agenzia regionale di sanità della Toscana Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer Rete Pediatrica Regionale 21 giugno 2016 Meyer

Dettagli

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI Roma, 20 aprile 2010 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI Obiettivo Valutare le condizioni di salute della popolazione residente nel comune

Dettagli

La mortalità della popolazione straniera in Toscana. Chellini Elisabetta Nawal Dakka Martini Andrea Giovannetti Lucia

La mortalità della popolazione straniera in Toscana. Chellini Elisabetta Nawal Dakka Martini Andrea Giovannetti Lucia La mortalità 1997-2013 della popolazione straniera in Toscana Chellini Elisabetta Nawal Dakka Martini Andrea Giovannetti Lucia Il contesto Dagli anni 2000: incremento immigratorio del 10% annuo (regolariz.

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Relazione sullo stato sanitario del Paese 2003-2004 2004 Carlo Donati Direzione Generale del Sistema Informativo Ministero della Salute Roma Basi normative della Relazione La Relazione

Dettagli

Bibliografia di riferimento: Studio Taranto, SENTIERI e Atlante ricoveri Regione Sicilia periodo

Bibliografia di riferimento: Studio Taranto, SENTIERI e Atlante ricoveri Regione Sicilia periodo 1 2 3 4 N.B. L analisi prende in considerazione sia i ricoveri dei residenti avvenuti negli ospedali di ASL 5, sia quelli avvenuti in ospedali fuori ASL. Il periodo di riferimento è stato imposto dalla

Dettagli

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nella popolazione nata in Italia, residente a S. Polo e nel resto del comune di Brescia.

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nella popolazione nata in Italia, residente a S. Polo e nel resto del comune di Brescia. OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nella popolazione nata in Italia, residente a S. Polo e nel resto del comune di Brescia. Introduzione I risultati ottenuti dall indagine precedente

Dettagli

DPCS Documento di Programmazione e Coordinamento dei Servizi Sanitari e Sociosanitari ANNO 2013 BOZZA

DPCS Documento di Programmazione e Coordinamento dei Servizi Sanitari e Sociosanitari ANNO 2013 BOZZA Documento di Programmazione e Coordinamento dei Servizi Sanitari e Sociosanitari ANNO 2013 BOZZA 1 Premessa L Azienda Sanitaria Locale di Milano ha elaborato, per l anno 2013, il Documento di Programmazione

Dettagli

Anno 2013 Unità Organizzativa Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria Direzione Generale Salute

Anno 2013 Unità Organizzativa Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria Direzione Generale Salute Infortuni stradali in Lombardia: quadro di contesto Anno 2013 Unità Organizzativa Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria Direzione Generale Salute Infortuni stradali in Lombardia Gli incidenti stradali

Dettagli

Decessi droga correlati

Decessi droga correlati DECESSI DROGA-CORRELATI I seguenti dati sui decessi droga correlati, che rappresentano uno dei cinque indicatori chiave rilevati dall Osservatorio Europeo di Lisbona, si riferiscono alle informazioni rilevate

Dettagli

2010 RELAZIONE ANNUALE 2013 RELAZIONE ANNUALE

2010 RELAZIONE ANNUALE 2013 RELAZIONE ANNUALE 2010 RELAZIONE ANNUALE RELAZIONE ANNUALE 2013 Relazione Annuale 2013 Azienda Ospedaliera di Perugia A cura di: Manuela Pioppo Direzione Medica Ospedaliera Ilaria Bernardini Medico in formazione specialistica

Dettagli

I parti pretermine in Sicilia: la fonte informativa dei CeDAP

I parti pretermine in Sicilia: la fonte informativa dei CeDAP I parti pretermine in Sicilia: la fonte informativa dei CeDAP Dott.ssa Gabriella Dardanoni Dipartimento Osservatorio Epidemiologico Assessorato Regionale Sanità I parti pretermine (

Dettagli

NATALITÀ NEL LAZIO 2016

NATALITÀ NEL LAZIO 2016 NATALITÀ NEL LAZIO 2016 Tasso di natalità nel Lazio e in Italia. 1973-2016 Il tasso di natalità nel Lazio ha raggiunto il minimo storico. Nel 2016 si sono registrati 46.970 nati vivi. Le cause di tale

Dettagli

LA RIFORMA SANITARIA LOMBARDA da ASL a ATS/ASST Come e cosa cambia per i cittadini del sud-est Milano

LA RIFORMA SANITARIA LOMBARDA da ASL a ATS/ASST Come e cosa cambia per i cittadini del sud-est Milano LA RIFORMA SANITARIA LOMBARDA da ASL a ATS/ASST Come e cosa cambia per i cittadini del sud-est Milano Marco Bosio Direttore Generale ATS Città Metropolitana di Milano Peschiera Borromeo 11 ottobre 2016

Dettagli

Analisi dell evento nascita - Anno 2010

Analisi dell evento nascita - Anno 2010 Certificato di assistenza al parto (CeDAP) Analisi dell evento nascita - Anno 2010 Dipartimento della programmazione e dell'ordinamento del Servizio sanitario nazionale Direzione Generale del Sistema Informativo

Dettagli

NUOVO OSPEDALE DELLA ZONA ORIENTALE DI NAPOLI

NUOVO OSPEDALE DELLA ZONA ORIENTALE DI NAPOLI UFFICIO STAMPA NUOVO OSPEDALE DELLA ZONA ORIENTALE DI NAPOLI OSPEDALE DEL MARE CONFERENZA STAMPA lunedì 05 giugno 2017 via Marina, palazzo Armieri pag. 1 di 7 CRONOLOGIA completamento lavori e forniture...

Dettagli

Mortalità. Tab.1 Tasso standardizzato* (x ) di mortalità generale, per Regioni. Anno 1994

Mortalità. Tab.1 Tasso standardizzato* (x ) di mortalità generale, per Regioni. Anno 1994 Mortalità La riduzione della mortalità è un fenomeno ampiamente generalizzato su tutto il territorio regionale e nazionale. Il tasso standardizzato (sulla popolazione mondiale) di mortalità generale in

Dettagli

MALATTIA DI PARKINSON NELL ASL DI BRESCIA - anno

MALATTIA DI PARKINSON NELL ASL DI BRESCIA - anno MALATTIA DI PARKINSON NELL ASL DI BRESCIA - anno 2011 - - Gennaio 2013 - U.O. Tecniche Epidemiologiche e gestionali per l'organizzazione sanitaria, Dipartimento PAC Malattia di Parkinson nell ASL di Brescia

Dettagli

All'interno della ASL RM/H

All'interno della ASL RM/H Tav. 3.1 - Decessi dei residenti di Albano Laziale per patologia e sesso - 2012 All'interno della ASL RM/H Fuori della ASL RM/H Causa di morte maschi femm. maschi femm. Tumori 43 48 7 6 104 Malattie endocrine,

Dettagli

Osservatorio sull assistenza sanitaria privata in Italia

Osservatorio sull assistenza sanitaria privata in Italia CERGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale Osservatorio sull assistenza sanitaria privata in Italia Rapporto di ricerca 2013 SC 15 Aprile 2013 0 Osservatorio Sanità Privata

Dettagli

Onde di calore estate 2010 Piano di allerta delle strutture sanitarie

Onde di calore estate 2010 Piano di allerta delle strutture sanitarie Onde di calore estate 2010 Piano di allerta delle strutture sanitarie Anche quest'anno è stato avviato un programma di sorveglianza degli effetti sulla salute delle onde di calore. Il periodo di osservazione

Dettagli

RELAZIONE ANNUALE 2012

RELAZIONE ANNUALE 2012 RELAZIONE ANNUALE 2012 Relazione Annuale 2012 Azienda Ospedaliera di Perugia A cura di: Manuela Pioppo Direzione Medica Ospedaliera Ilaria Bernardini Medico in formazione specialistica in Igiene e Medicina

Dettagli

LE MALATTIE RESPIRATORIE, NEUROLOGICHE E GASTROINTESTINALI NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE.

LE MALATTIE RESPIRATORIE, NEUROLOGICHE E GASTROINTESTINALI NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE. LE MALATTIE RESPIRATORIE, NEUROLOGICHE E GASTROINTESTINALI NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE. A cura di Unità Operativa Complessa Osservatorio Epidemiologico In base agli anni potenziali di vita persi

Dettagli

Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente in località Cava dei Selci (Marino)

Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente in località Cava dei Selci (Marino) Roma, 25 novembre 2010 Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente in località Cava dei Selci (Marino) Introduzione La località Cava dei Selci nel Comune di Marino è interessata

Dettagli

SISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto. L analisi regionale. Le sindromi coronariche acute

SISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto. L analisi regionale. Le sindromi coronariche acute Ostuni, 26/08/05 SISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto L analisi regionale Le sindromi coronariche acute Stefano Brocco Indicatori SISAV proposti per le sindromi coronariche

Dettagli

Capitolo 3 La mortalità per malattie del sistema circolatorio

Capitolo 3 La mortalità per malattie del sistema circolatorio Capitolo 3 La mortalità per malattie del sistema circolatorio Introduzione Le malattie del sistema circolatorio sono le principali cause di morte nei paesi occidentali come l Italia: quasi il 4% dei decessi

Dettagli

A cura di Maura Ferrari Bravo Stato di salute popolazione ASL 4 Seconda edizione Maggio 2007

A cura di Maura Ferrari Bravo Stato di salute popolazione ASL 4 Seconda edizione Maggio 2007 Analisi demografica A cura di Maura Ferrari Bravo Stato di salute popolazione ASL 4 Seconda edizione Maggio 2007 Piramide popolazione ASL 4 >90anni da 85a 89 da 80 a 84 da 75 a 79 da 70 a 74 da 65 a 69

Dettagli

I ricoveri nei Presidi Ospedalieri di AUSL

I ricoveri nei Presidi Ospedalieri di AUSL In Toscana dai dati alle scelte Ospedalizzazione pediatrica e neonatale Firenze, 22 gennaio 2008 I ricoveri nei Presidi Ospedalieri di AUSL Simone Bartolacci 1, Franca Rusconi 2, Rachele Capocchi 1, Monia

Dettagli

4. I PRINCIPALI GRUPPI DI PATOLOGIE

4. I PRINCIPALI GRUPPI DI PATOLOGIE 4. I PRINCIPALI GRUPPI DI PATOLOGIE 4.1 LE MALATTIE CARDIO E CEREBROVASCOLARI (Papa R) Le malattie cardiovascolari, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi, rappresentano ancora oggi la principale

Dettagli

Osservatorio per le Politiche Sociali - Terzo Rapporto

Osservatorio per le Politiche Sociali - Terzo Rapporto 1 STRUTTURA E DINAMICA DEMOGRAFICA Il capitolo si articola in due paragrafi. Nel primo sono riportati i dati e i commenti riguardanti la struttura demografica della popolazione della Valle d Aosta. Nel

Dettagli

Fig. 1 Tassi di natalità in serie storica dei due distretti della provincia di Rimini. Fonte: Rem

Fig. 1 Tassi di natalità in serie storica dei due distretti della provincia di Rimini. Fonte: Rem 4.NATALITA, MORTALITA, SPERANZA DI VITA 4.1 LA NATALITÀ Il tasso di natalità, in caduta libera dagli anni 70 (del secolo scorso) ha raggiunto il valore più basso alla fine degli anni 80 (7,6 nati per mille

Dettagli

Stato di Salute della Popolazione Bresciana: FOCUS su MALATTIE DEL SISTEMA CIRCOLATORIO. UO Epidemiologia

Stato di Salute della Popolazione Bresciana: FOCUS su MALATTIE DEL SISTEMA CIRCOLATORIO. UO Epidemiologia Stato di Salute della Popolazione Bresciana: FOCUS su MALATTIE DEL SISTEMA CIRCOLATORIO UO Epidemiologia Nel 2016 =1.176.312 assistiti DEMOGRAFIA 9.875 nati 9.999 deceduti 3,1% 85 anni. Femmine n. doppio

Dettagli

Parti e nascite in Sardegna

Parti e nascite in Sardegna Assessorato Sanità - Sistema informativo e Osservatorio epidemiologico Parti e nascite in Sardegna Informazioni di carattere generale Parti e nascite in Sardegna Informazioni di carattere generale Le informazioni

Dettagli

DPCS Allegato 1 - Analisi di Contesto

DPCS Allegato 1 - Analisi di Contesto DPCS 2014 Allegato 1 - Analisi di Contesto INDICE DPCS 2014 All.1 Analisi di Contesto IL CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO... 4 1.1 DATI DEMOGRAFICI... 4 1.2 MORTALITÀ... 6 1.3 RICOVERI OSPEDALIERI...

Dettagli

LA MORTALITÀ PER CAUSA NELLE AZIENDE ULSS DEL VENETO,

LA MORTALITÀ PER CAUSA NELLE AZIENDE ULSS DEL VENETO, LA MORTALITÀ PER CAUSA ELLE AZIEDE ULSS DEL VEETO, PERIODO 2007-2009 A cura del Sistema Epidemiologico Regionale-SER Direzione Controlli e Governo SSR LA MORTALITA PER CAUSA ELLE AZIEDE ULSS DEL VEETO,

Dettagli

Le Malattie Rare nella Regione Lazio Rapporto Anno Appendice

Le Malattie Rare nella Regione Lazio Rapporto Anno Appendice Appendice Un analisi sull ospedalizzazione per malattie rare Laddove disponibili, gli archivi regionali sulle prestazioni sanitarie, nonché quelli sulla mortalità costituiscono una fonte informativa utile

Dettagli

Nota metodologica. Avvertenze

Nota metodologica. Avvertenze STRUTTURA E ATTIVITÀ DEGLI ISTITUTI DI CURA. ANNO 2007 1 Nota metodologica Le informazioni sulla struttura e l attività degli istituti di cura sono elaborate dall Istat a partire dai dati rilevati dal

Dettagli

Taglio cesareo: i dati epidemiologici

Taglio cesareo: i dati epidemiologici Consiglio Sanitario Regionale 23 gennaio 2013 Taglio cesareo: i dati epidemiologici Monica Da Frè, Eleonora Fanti, Monia Puglia Fabio Voller, Francesco Cipriani Settore Epidemiologia dei servizi sociali

Dettagli

I DRG e il rimborso delle prestazioni di ricovero.

I DRG e il rimborso delle prestazioni di ricovero. I DRG e il rimborso delle prestazioni di ricovero DRG (Diagnosis Related Groups) Sistema di classificazione della casistica ospedaliera per acuti, E fondato sul principio di attribuzione dei pazienti a

Dettagli

ATTIVITA ED EFFICIENZA DEGLI OSPEDALI PRESENTI NEL TERRITORIO DELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2012

ATTIVITA ED EFFICIENZA DEGLI OSPEDALI PRESENTI NEL TERRITORIO DELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2012 ATTIVITA ED EFFICIENZA DEGLI OSPEDALI PRESENTI NEL TERRITORIO DELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2012 A cura di: D. Bonarrigo T. Vanoli - C. Degli Stefani - S. Pisani Direzione Generale U.O.C. Osservatorio

Dettagli

Dati statistici sulle ASL della provincia di Vicenza - Anno 2008.

Dati statistici sulle ASL della provincia di Vicenza - Anno 2008. Dati statistici sulle ASL della provincia di Vicenza - Anno 2008. 103 - BASSANO DEL 104 - THIENE GRAPPA 105 - ARZIGNANO 106 - VICENZA POPOLAZIONE RESIDENTE Popolazione Infantile (0-13 anni) 25.528 26.444

Dettagli

Dati statistici sulle ASL della provincia di Vicenza - Anno 2007.

Dati statistici sulle ASL della provincia di Vicenza - Anno 2007. Dati statistici sulle ASL della provincia di Vicenza - Anno 2007. 103 - BASSANO DEL 104 - THIENE GRAPPA 105 - ARZIGNANO 106 - VICENZA POPOLAZIONE RESIDENTE Popolazione Infantile (0-13 anni) 25.470 26.104

Dettagli

Epidemiologia del tumore del polmone in Veneto. Periodo

Epidemiologia del tumore del polmone in Veneto. Periodo maggio 2016, SER Sistema Epidemiologico Regionale Azienda ULSS 4 Alto Vicentino Area Sanità e Sociale - Sezione Controlli Governo e Personale SSR Regione Veneto Epidemiologia del tumore del polmone in

Dettagli

I profili di salute della popolazione immigrata in Emilia-Romagna e a Reggio Emilia

I profili di salute della popolazione immigrata in Emilia-Romagna e a Reggio Emilia I profili di salute della popolazione immigrata in Emilia-Romagna e a Reggio Emilia Barbara Pacelli, Agenzia Sanitaria e Sociale Emilia-Romagna Paola Ballotari, Servizio di Epidemiologia, Azienda USL di

Dettagli

Toscana: la Regione con il minor numero di persone che non hanno mai fumato. Ma sono decisamente inferiori alla media i sedentari

Toscana: la Regione con il minor numero di persone che non hanno mai fumato. Ma sono decisamente inferiori alla media i sedentari COMUNICATO STAMPA ROMA, 16 APRILE 2013 Toscana: la Regione con il minor numero di persone che non hanno mai fumato Ma sono decisamente inferiori alla media i sedentari Ottime, come sempre negli ultimi

Dettagli

CAPITOLO 4 VALUTAZIONE DEI TASSI DI MORTALITA NEI RESIDENTI NELLA ASL RM/A

CAPITOLO 4 VALUTAZIONE DEI TASSI DI MORTALITA NEI RESIDENTI NELLA ASL RM/A CAPITOLO 4 VALUTAZIONE DEI TASSI DI MORTALITA NEI RESIDENTI NELLA ASL RM/A CAP. 5 VALUTAZIONE DEI TASSI DI MORTALITA NEI RESIDENTI NELLA ASL RM/A 4.1 TASSI DI MORTALITA Per lo studio della frequenza delle

Dettagli

I Ricoveri ospedalieri da Incidente stradale

I Ricoveri ospedalieri da Incidente stradale Aspetti significativi dello studio Incidenti stradali in Emilia-Romagna anni 1995-2007 Nicoletta Bertozzi Patrizia Vitali Dipartimento Sanità Pubblica Ausl Cesena Bologna, 9 luglio 2010 I Ricoveri ospedalieri

Dettagli

Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali

Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali Introduzione Gli incidenti stradali costituiscono un problema prioritario di sanità pubblica per la loro numerosità e per le conseguenze in termini di mortalità,

Dettagli

L ABORTIVITA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNI

L ABORTIVITA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNI L ABORTIVITA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNI 2000-2009 A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L. Balconi, Dr. S. Pisani U. O. Sorveglianza Epidemiologica Servizio Osservatorio Epidemiologico

Dettagli

Mobilità passiva e inappropriatezza in sanità

Mobilità passiva e inappropriatezza in sanità V Conferenza PROFEA L Epidemiologia Applicata al servizio della costruzione della Salute Mobilità passiva e inappropriatezza in sanità Una ricerca nella Regione Calabria Dott. Giuseppe Andrea De Biase,

Dettagli

ASSISTENZA OSPEDALIERA IN REGIME DI RICOVERO. Presidi Ospedalieri e Cliniche Private Accreditate ANNO 2015

ASSISTENZA OSPEDALIERA IN REGIME DI RICOVERO. Presidi Ospedalieri e Cliniche Private Accreditate ANNO 2015 ASSISTENZA OSPEDALIERA IN REGIME DI RICOVERO Presidi Ospedalieri e Cliniche Private Accreditate ANNO 2015 Luglio 2016 Unità Operativa Complessa Flussi Informativi - Controllo di Gestione Direttore: dott:

Dettagli

Regione Emilia-Romagna AZIENDE UNITA SANITARIE LOCALI DI FERRARA, RAVENNA, FORLÌ, CESENA, RIMINI. Incidenti stradali

Regione Emilia-Romagna AZIENDE UNITA SANITARIE LOCALI DI FERRARA, RAVENNA, FORLÌ, CESENA, RIMINI. Incidenti stradali Regione Emilia-Romagna AZIENDE UNITA SANITARIE LOCALI DI FERRARA, RAVENNA, FORLÌ, CESENA, RIMINI Incidenti stradali nel territorio delle Aziende Unità Sanitarie Locali di Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena,

Dettagli

L ARS per la Demenza. Firenze 21 settembre Paolo Francesconi Matilde Razzanelli

L ARS per la Demenza. Firenze 21 settembre Paolo Francesconi Matilde Razzanelli L ARS per la Demenza Firenze 21 settembre 2012 Paolo Francesconi Matilde Razzanelli Cosa facciamo 1. produzione di informazioni epidemiologiche 2. supporto allo sviluppo dei percorsi assistenziali 3. supporto

Dettagli

Orario visite parenti e conoscenti Orario colloqui con i medici

Orario visite parenti e conoscenti Orario colloqui con i medici Orario visite parenti e conoscenti Orario colloqui con i medici Le visite di parenti, amici e conoscenti La visita di parenti, di amici e conoscenti, è di sostegno alla persona che è ricoverata in ospedale.

Dettagli

Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona

Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona Michele Ambrosin Allen Dudine Valentina Fernetti Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona Presentazione generale Committente: Progettisti: Azienda Ospedaliera Regione

Dettagli

Demografia. Il contesto della qualità del SSR: demografia, stato di salute e dimissioni ospedaliere

Demografia. Il contesto della qualità del SSR: demografia, stato di salute e dimissioni ospedaliere Direttore: Fernando Antonio Compostella Convegno La Qualità del Sistema Socio Sanitario Regionale del : aspetti professionali Il contesto della qualità del SSR: demografia, stato di salute e dimissioni

Dettagli

BAMBINI E MALATTIE RARE: RARI MA NON SOLI

BAMBINI E MALATTIE RARE: RARI MA NON SOLI MALATTIE RARE E DISABILITA Seconda Giornata Europea delle Malattie Rare BAMBINI E MALATTIE RARE: RARI MA NON SOLI 27 Febbraio 2009 Dott. Massimiliano Raponi Direttore Sanitario IRCCS Ospedale Pediatrico

Dettagli

Tutti i numeri della sanità / 09

Tutti i numeri della sanità / 09 Supplemento a Dir igenza Medica 10/09 Tutti i numeri della sanità / 09 I principali indicatori sullo stato di salute della popolazione italiana e sull attività del Servizio sanitario nazionale nelle sue

Dettagli

Stili di vita e malattie croniche

Stili di vita e malattie croniche Stili di vita e malattie croniche Nicoletta Bertozzi Dipartimento di Sanità Pubblica AUsl Cesena Bologna, 16 luglio 2010 Speranza di vita Emilia-Romagna 2006-08 alla nascita rispetto al 2003-05 a 65 anni

Dettagli

10 IL MERCATO DEL LAVORO

10 IL MERCATO DEL LAVORO IL MERCATO DEL LAVORO 10.1 Il quadro nazionale L andamento del mercato del lavoro nel contesto nazionale può essere un utile strumento per meglio inquadrare le dinamiche occupazionali conosciute a livello

Dettagli

Rapporto sulla mobilità sanitaria interregionale

Rapporto sulla mobilità sanitaria interregionale Rapporto sulla mobilità sanitaria interregionale Anno 2002 Marcello Villeggia, Giovanni Baglio, Gabriella Guasticchi Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio La mobilità sanitaria interregionale

Dettagli

Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli

Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 1 Il nuovo welfare Empoli 15 Giugno 2012 Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 2 Transizione epidemiologica - Italia - 1890-1997

Dettagli

1. POPOLAZIONE ASSISTIBILE

1. POPOLAZIONE ASSISTIBILE La parte dedicata alla popolazione assistibile contiene le principali informazioni di carattere demografico sulla popolazione residente in Provincia di Bolzano: struttura della popolazione e sua distribuzione

Dettagli

Considerazioni sulla pediatria ospedaliera in Italia - Prof. Pasquale Di Pietro -

Considerazioni sulla pediatria ospedaliera in Italia - Prof. Pasquale Di Pietro - Considerazioni sulla pediatria ospedaliera in Italia - Prof. Pasquale Di Pietro - Direttore DEA Ospedale G. Gaslini Presidente Società Italiana di Pediatria 1 Tassi di mortalità infantile in Italia, U.S.A.

Dettagli

L impatto della deospedalizzazione sulle disuguaglianze a livello Regionale B. Polistena, I. Rocchetti

L impatto della deospedalizzazione sulle disuguaglianze a livello Regionale B. Polistena, I. Rocchetti L impatto della deospedalizzazione sulle disuguaglianze a livello Regionale B. Polistena, I. Rocchetti 1/24 Indice Politiche sanitarie ospedaliere: un quadro di riferimento Le politiche a livello internazionale

Dettagli

METODI UTILIZZATI NEL SITO ATLANTEONLINE.ASLMI1.MI.IT

METODI UTILIZZATI NEL SITO ATLANTEONLINE.ASLMI1.MI.IT METODI UTILIZZATI NEL SITO ATLANTEONLINE.ASLMI1.MI.IT SOMMARIO Indicatori... 2 Residenti, indici demografici... 2 Ricoveri Ordinari... 2 Cronicità... 3 Tumori maligni... 3 Mortalità... 3 Tempi e distanze

Dettagli

Strutture familiari, comportamento riproduttivo e natalità in Emilia Romagna. 14 marzo 2011

Strutture familiari, comportamento riproduttivo e natalità in Emilia Romagna. 14 marzo 2011 Strutture familiari, comportamento riproduttivo e natalità in Emilia Romagna. 14 marzo 2011 Il comportamento riproduttivo: dati per contemporanei In questa prima parte del seminario si propongono informazioni

Dettagli

L Azienda Ospedaliera di Verona

L Azienda Ospedaliera di Verona Verona 11-12-09 L Azienda Ospedaliera di Verona in La Sanità Veronese e il Sistema Sanitario della Regione Veneto ATTIVITA ASSISTENZIALE ASSISTENZIALE POSTI LETTO ORDINARI: 1543 POSTI LETTO DAY HOSPITAL:

Dettagli

Indicatori predisposti ai sensi del c.522 della legge di stabilità Pubblicazione prevista entro il 30/6/2016.

Indicatori predisposti ai sensi del c.522 della legge di stabilità Pubblicazione prevista entro il 30/6/2016. UTENTE Area Indicatore Accesso e Domanda Tasso std di ospedalizzazione (ordinario e diurno) per 1.000 residenti - GRIGLIA LEA Tempi di attesa ex ante primi accessi: n. visite prospettate in sede di prenotazione

Dettagli

L A MOBILITÀ SANITA R I A D A E VERSO IL P I E M O N T E

L A MOBILITÀ SANITA R I A D A E VERSO IL P I E M O N T E CAPITOLO 3 L A MOBILITÀ SANITA R I A D A E VERSO IL P I E M O N T E Di tutti i ricoveri avvenuti in Piemonte nel corso del 1999 (n=872.055) 124.847 (14.3%) erano oncologici. Dei 62.227 ricoveri di residenti

Dettagli