Assistenza per intensità di cura in Medicina Interna
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- Claudia Testa
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1 U.O.C. MEDICINA INTERNA AORMN POLO DI FANO Assistenza per intensità di cura in Medicina Interna CIVITANOVA MARCHE 31 MAGGIO 2013 Coord. Sabina Bartoloni Inf. Roberta Damiani Inf. Beatrice Manna
2 Ospedale per intensità di cura CHE COSA SI INTENDE?
3 Ospedale per intensità di cura È una riorganizzazione del sistema sanitario italiano per coniugare meglio: Sicurezza Efficienza Efficacia Economicità dell'assistenza
4 Ospedale per intensità di cura L Ospedale per intensità di cura è un modello organizzativo che si colloca in continuità con un generale cambiamento dell ospedale, volto a caratterizzarlo sempre più come un luogo di cura della patologia acuta.
5 Ospedale per intensità di cura Lo scenario attuale deriva pertanto da una serie di considerazioni sul ruolo e sulla programmazione sanitaria che prende in considerazione: la centralità del paziente in un sistema sanitario universalistico in grado di erogare adeguate qualità della cura, gli aspetti epidemiologici (pz sempre più avanti con l età, con pluripatologie, etc), la dinamica dell innovazione tecnologica in rapporto alle risorse calanti, con necessità di un utilizzo efficiente delle stesse in un ottica di sostenibilità del sistema.
6 Ospedale per intensità di cura È un ospedale centrato sul paziente in quanto prende in considerazione la maggiore o minore stabilità clinica e il livello di complessità assistenziale
7 Ospedale per intensità di cura Quando si parla di elevata intensità in un area medica si intende fare riferimento soprattutto ad aree dedicate a pazienti che non richiedono cure intensive in senso vero e proprio, ma che presentano bisogni assistenziali maggiori di quelli forniti normalmente in un reparto tradizionale.
8 Criteri di ammissione L accoglienza del paziente in un area di degenza appropriata per il suo livello di cura e lo spostamento successivo al variare delle condizioni cliniche seguono criteri oggettivi che fanno riferimento a due parametri : l instabilità clinica complessità assistenziale.
9 Criteri di ammissione I pazienti vengono quindi raggruppati In base al loro bisogno clinico-assistenziale indipendentemente dalla patologia
10 Criteri di ammissione Spesso Il paziente presenta patologie varie e complesse che richiedono un approccio multiprofessionale e multidisciplinare con obbiettivi ben specifici
11 Approccio multidisciplinare L'organizzazione per intensità di cura pone le basi per un approccio MULTIDISCIPLINARE MULTIPROFESSIONALE ASSISTENZA INFERMIERISTICA ADEGUATAMENTE STANDARDIZZATA
12 Approccio multidisciplinare Questo team multi-professionale permette al medico, responsabile del quadro clinico e dell iter diagnostico- terapeutico, di essere affiancato dall équipe infermieristica che ha in cura il paziente in un ottica di collaborazione e programmazione.
13 Approccio multidisciplinare L'infermiere, interviene come professionista esperto dell'assistenza nel percorso clinico-assistenziale del paziente
14 Partendo da questi presupposti... COME POSSIAMO REALIZZARE UN'OSPEDALE PER INTESITA' DI CURE?
15 Realizzazione Prima di poter ipotizzare ospedali interamente organizzati per intensità di cure, bisognerebbe cercare di trovare delle soluzioni che siano idonee alle specifiche e particolari situazioni
16 Realizzazione Ed è proprio in quest'ottica che nell'aormn nel reparto di Medicina interna del Polo di Fano, nel 4 Febbraio 2013, è iniziata l'esperienza dell'area medica per INTENSITA' DI CURE
17 La nostra realtà: L alta intensità di cura è un area specifica all interno dell UOC di Medicina Interna dell A.O.R.Marche Nord nel Presidio di Fano dedicata pertanto alla gestione di pazienti internistici clinicamente instabili.
18 La nostra realtà: Dalla tradizionale organizzazione suddivisa in Sezione uomini Sezione donne Si è giunti allo stato attuale ad un'organizzazione suddivisa per: Medicina Interna bassa intensità Medicina Interna media intensità Alta Intensità di Cura Stroke Unit
19 La nostra realtà: L'area per intensita di cure è composta da n 6 posti letto + n 1 posto letto in stanza singola con la possibilità di porre il paziente in isolamento Ogni unità di posto letto è dotata di Monitor multiparametrico (traccia ECG; FC; FR; SO2; PA) Erogatore di O2, Set per aspirazione Pompe per infusione di farmaci
20 La nostra realtà
21 La nostra realtà 1. All interno dell Area sono ubicati la Guardiola Infermieri con la Centralina dei sistemi di monitoraggio 2. Al di fuori della degenza ed attigua ad essa è ubicata la zona per il deposito delle attrezzature e del materiale sanitario.
22 La nostra realtà
23 La nostra realtà L assegnazione del paziente all Area viene effettuata dal Medico Turnista di Reparto insieme all infermiere dedicato, dopo aver effettuato una semplice metodica di Triage (TRI-CO) all ingresso dell UOC di Medicina.
24 La nostra realtà L acronimo Tri-co definisce appunto un triage di corridoio, ovvero un metodo per assegnare i pazienti alle diverse aree di degenza, mediante la compilazione di una scala, ovvero di un sistema a punteggio
25 Punteggio MEWS Il sistema di punteggio detto MEWS ( MODIFIED EARLY WAENING SCORE) prende in considerazione i parametri vitali, i valori ematochimici e respiratori.
26 Punteggio MEWS Il punteggio MEWS valuta: FC FR PA TC Livello di coscienza Si aggiungono anche i valori dell'hb, il rapporto PaO2/ FiO2, conta dei neutrofili, e valori ematochimici degli elettroliti,
27 Punteggio MEWS
28 Punteggio MEWS Dalla somma dei punteggi parziali nella scala-paziente deriva il grado di appropriatezza del ricovero in alta intensità.
29 Criteri di ammissione i criteri di ammissione possono essere così riassunti: Insuff. acuta o riacutizzata di un organo (con funzione respiratoria autonoma) Pz che necessitano di un monitoraggio (di base, respiratorio, renale etc) Pz post-terapia intensiva non ancora assistibili in degenza ordinaria. Pz con insufficienza renale acuta, ipertiroidismo severo, patologia reaumatologica in fase acuta, MICI in fase attiva, piastrinopenia severa con sanguinamento in atto
30 Criteri di ammissione Eccezione a questa regola i pazienti con ictus cerebrale in fase acuta che accedono direttamente nella Stroke Unit.
31 Criteri di dimissione Criteri di dimissione : 1. pz stabilizzati 2. pz che non richiedono più uno stretto monitoraggio 3. pz in stato vegetativo.
32 Sistema OSMOTICO Deve essere chiaro che si dovrà creare un sistema OSMOTICO tra i letti di alta intensità e di degenza normale, per variazioni e/o peggioramento della loro situazione clinico-assistenziale e comunque ogni volta se ne ravvedano le indicazioni ad insindacabile giudizio del medico che effettua il triage.
33 Accettazione Dopo la valutazione del Medico Referente e deciso quindi il trasferimento del paziente all'interno dell'area per Intensità di Cure, l'infermiere dedicato insieme all'infermiere fuori turno accetta il paziente.
34 Competenze infermieristiche All'ingresso del paziente l'infermiere si occupa: Accettazione del paziente, compilazione della cartella infermieristica e preparazione cartella medica Registrazione dei dati anagrafici nei registri Visita del nuovo paziente ed esecuzione delle prescrizioni mediche COLLABORAZIONE CON IL MEDICO NEL PROGETTARE IL PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE DALL'INGRESSO ALL'EVENTUALE DIMISSIONE
35 Obiettivi assistenziali Gli obiettivi assistenziali sono: Stabilizzazione del quadro clinico Riconoscimento precoce delle alterazioni dei parametri vitali del paziente Prevenzione delle complicanze Riabilitazione precoce
36 Composizione dell équipe infermieristica Composizione dell'equipe infermieristica: N 1 coordinatore N 5 infermieri turnisti dedicati N 2 infermieri fuori turno (presenti nella fascia diurna)
37 Composizione dell équipe medica Composizione equipe medica N 1 Direttore medico di U.O.C. Di Medicina Interna N 2 Dirigenti Medici Referenti all interno del sistema, vengono coinvolte competenze dei vari specialisti che partecipano nella gestione del singolo caso clinico, e sono chiamati a fornire un giudizio clinico-diagnostico e terapeutico che puo ricoprire il ruolo di Tutor medico.
38 Gli strumenti operativi Gli strumenti operativi e informativi utilizzati dal personale sono: Piano di attività integrato giornaliero Scheda di triage per intensità di Cure Procedure e protocolli aziendali Cartella infermiristica Scheda di terapia /parametri vitali integrata Scheda di dimissione infermieristica Utilizzo del programma informatizzato aziendale
39 Valutazione del primo periodo di attivita' In questi primi mesi di esperienza, le difficoltà incontrate sono correlate principalmente all'aspetto logistico, in quanto, nonostante i lavori strutturali effettuati, è stato comunque un adattamento di uno spazio già esistente Difficoltà superata però dalla collaborazione delle diverse figure professionali
40 Valutazione del primo periodo di attivita' Punti di forza la nuova organizzazione ha dato la possibilita a noi operatori di poter assistere il paziente in maniera piu adeguata e specifica L'apertura di questa nuova realtà permesso la formazione di gruppo infermieristico dedicato, e che ha appreso percorsi formativi per poter affrontare le maggiori responsabilità che un tale approccio richiede
41 Valutazione del primo periodo di attività Pensare all alta intensità di cura solo come ad una struttura hi-tech è non solo scorretto ma anche fuorviante se non viene riposta in essa una altrettanto importante dose di hi-touch, ovvero di quell approccio fatto di competenze ma anche di umanità che contraddistingue oggi il ruolo di chi opera nella sanità.
42 Valutazione del primo periodo di attivita' ABBIAMO ORGANIZZATO: Gruppi di miglioramento per le stesure di profili assistenziali Corsi formativi interni per le conoscenze ed utilizzo delle strumentazioni adottate (monitor, centraline, defibrillatori, pompe volumetriche...) Corsi aggiornamento sui vari approcci assistenziali (gestione del paziente in ventilazione non invasiva, blsd, corsi ecg avanzati...) Abbiamo inoltre collaborato con la nostra coordinatrice all'organizzazione di tale struttura
43 Valutazione del primo periodo di attivita' La formazione di un team infermieristico dedito, ha permesso alle persone coinvolte di: Realizzare vere e proprie sinergie Integrare maggiormente le competenze di ognuno Sviluppare obiettivi comuni
44 Conclusioni TUTTO QUESTO, QUALIFICA, A NOSTRO PARERE, IL PROCESSO ASSISTENZIALE CHE HA COME OBIETTIVO ULTIMO IL PAZIENTE
45 Grazie per l'attenzione
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