IL RUOLO DEL PEDIATRA DI LIBERA SCELTA Nadia Lugli pediatra
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1 CONTRASTO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE: PROTOCOLLO OPERATIVO PER L ATTUAZIONE DI AZIONI CONCRETE IN CASO DI EMERGENZA 22 Marzo 2014 Auditorium scuola media Via Genova 10, MEDOLLA IL RUOLO DEL PEDIATRA DI LIBERA SCELTA Nadia Lugli pediatra
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7 La violenza assistita :che ruolo per il pediatra? Quello che avviene nella famiglia ha conseguenze su tutti i componenti Attenzione ai fattori di rischio (gravidanze,disagio psichico,separazioni in atto,ecc) La madre ed il padre perdono competenza genitoriale: rapporto padre e madre con il figlio e la figlia. La violenza fa sì che tuo padre smetta di essere un modello e diventi fonte di paura e di rifiuto. Anche una madre che non protegge, perché non denuncia, provoca sentimenti negativi nei figli, di rifiuto e delusione. Medicina d iniziativa:domande nei bilanci di salute
8 I sintomi di allarme nel bambino: alcune aree di sviluppo appaiono più compromesse di altre, «tanto che sono state individuate connessioni più consistenti tra maltrattamento psicologico e: a) legame di attaccamento, b) adattamento e competenze sociali, c) problemi comportamentali, d)abilità cognitive e problem solving, e) apprendimento scolastico». ( Di Blasio 2000)
9 I sintomi di allarme nel bambino: I problemi riscontrati nei bambini vittime di violenza assistita includono: depressione, ansia, inquietudine, aggressività, crudeltà verso gli animali, tendenza all atto, immaturità, ipermaturità, minori competenze sociali e prosociali, difficoltà nel comportamento alimentare, alterazioni del ritmo sonno/veglia, incubi ed enuresi notturna, comportamenti regressivi, scarse abilità motorie,comportamenti autolesivi, uso di alcol (Jaffe, Wilson, Wolfe, 1990),
10 I sintomi di allarme nel bambino: livelli più bassi di interazioni affettive con altri bambini, scarse abilità verbali e visivo-spaziali dovute alla depressione materna e alla qualità scadente dell ambiente familiare (Moore, Pepler, 1998) impotenza, colpa,bassa autostima, rabbia. deficit dell attenzione, spesso associato a scarso rendimento scolastico.
11 I sintomi di allarme nel bambino: i bambini costretti a vivere in situazioni di violenza domestica presentano una più alta incidenza di allergie, infezioni del tratto respiratorio, cefalea, disturbi gastrointestinali, disturbi del sonno con incubi ed enuresi notturna Humphreys e Campbell (2004)
12 I sintomi di allarme nel bambino: l assistere a violenza costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di aggressività, depressione e ansietà nei bambini (Litrownik et al., 2003; Johnson et al., 2002, in Milani, Gatti, 2005). I bambini esposti a violenza domestica provano paura, terrore, confusione,vedendo le figure di attaccamento da un lato terrorizzate, impotenti e disperate, e dall altro pericolose e minacciose. I piccoli apprendono che l uso della violenza è normale nelle relazioni affettive e che l espressione di pensieri, sentimenti, emozioni,opinioni è pericolosa in quanto può scatenare la violenza.
13 I sintomi di allarme nel bambino: Al fine di capire la possibilità delle diverse evoluzioni delle esperienze sfavorevoli infantili sono stati di fondamentale importanza gli studi sui fattori di rischio e di protezione e sulla resilienza, attraverso i quali è emerso come esistano nelle famiglie e negli individui una dinamicità e un interrelazione tra esperienze positive e negative, che non si possono ridurre alla semplice individuazione descrittiva delle une e delle altre (Di Blasio, 2000, 2002, 2005)
14 Conclusioni manca una normativa che faccia esplicito riferimento all esposizione dei bambini alla violenza nelle sue varie forme come reato necessaria da parte degli operatori giudiziari interpretazione che, riconducendo la violenza assistita a violenza psicologica, inserisca tra condotte riferibili a reato di maltrattamento in famiglia.(codice penale all art. 572) Linee guida regionali
15 Conclusioni E fondamentale la prevenzione primaria:supporto alle funzioni genitoriali Operatori,insegnanti, medici devono conoscere il problema e collaborare all applicazione del protocollo La comunicazione emotiva è un elemento cruciale di prevenzione secondaria
16 CONTRASTO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE: PROTOCOLLO OPERATIVO PER L ATTUAZIONE DI AZIONI CONCRETE IN CASO DI EMERGENZA 22 Marzo 2014 Auditorium scuola media Via Genova 10, MEDOLLA GRAZIE
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