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2 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 2 di 22 INDICE 1. Introduzione pag Destinatari pag Obiettivo 4. Campo di applicazione pag. pag Glossario di riferimento pag Descrizione dell attività pag. 5 Algosritmo cadute Pag Responsabilità pag Formazione / informazione pag Monitoraggio operativo e parametri di controllo pag Revisione pag. 9 Allegato 1 Scala di Conley pag. 10 Allegato 2 Istruzioni operative pag. 11 Allegato 3 Scheda di segnalazione cadute pag 13 Allegato 4 Tabella delle responsabilità pag 16 BIBLIOGRAFIA pag. 17 Depliant informativo pag 19 2

3 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 3 di INTRODUZIONE Le cadute dei pazienti durante le pratiche di cura costituiscono un problema significativo nel contesto ospedaliero. L Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che le cadute, e i danni derivati, rappresentano uno dei maggiori problemi di salute che i sistemi sanitari, in Europa e in tutto il mondo, devono affrontare. Esso colpisce in particolare la popolazione anziana e assume un importante rilevanza, visto il rapido incremento dell aspettativa di vita osservato durante il ventesimo secolo. Approssimativamente il 30% della popolazione over 65 cade ogni anno e, di questi, una percentuale più elevata riguarda la popolazione over 75. Il 20 30% delle persone cadute ha sequele invalidanti che, conseguentemente, si traducono in una riduzione della mobilità e dell autonomia ed un aumento del rischio di morte prematura. La letteratura internazionale riconosce nel tasso delle cadute dei pazienti un indicatore qualitativo fondamentale dell assistenza e della qualità delle cure. In Italia uno studio condotto nel 2000 presso l Ulss 22 della Regione Veneto ha evidenziato che la frequenza delle cadute accidentali è pari allo 0,86% su tutti i ricoveri. Un altro studio condotto dall A.O. S.Orsola Malpighi nel 2002 stima che le cadute accidentali si verificano nel 5% dei ricoveri nei reparti selezionati per lo studio e nell 1% circa del numero totale dei ricoveri del Presidio Ospedaliero. In Regione Lombardia il dato valutato nel 2004 è del 4,09 (su 1000 ricoveri ospedalieri, in tutte le Aziende. Ospedaliere della Regione. La Regione Toscana evidenzia che le sole cadute con danni (lesioni o decessi) sono gradualmente aumentate a livello regionale da 1012 nel 2003 a 1222 nel 2005, da 1 decesso nel 2003 a 5 decessi nel 2005 In riferimento ai dati di richieste di risarcimento danno dell ASL TO2 periodo dal 1 gennaio 2005 al 31 dicembre la maggior parte degli eventi è collegata ai pazienti con una percentuale pari al 91% e per la restante ai terzi (9%); i principali eventi dei pazienti sono gli errori e le cadute. Per quanto riguarda i soggetti terzi, si riscontrano nell arco dei quattro anni considerati, 13 richieste di risarcimento danni per cadute visitatori, 7 danni a cose e 1 danno a persone. Nel corso del 2008 si sono verificati in Azienda 153 infortuni che hanno causato una assenza superiore ai tre giorni. Le categorie maggiormente rappresentate sono gli infermieri e gli operatori socio sanitari. I motivi di accadimento che sono maggiore causa di infortunio sono stati : lo scontro tra operatore e arredi, la caduta in piano, il sollevamento/spostamento di pazienti e l aggressione. Nel 2009 e 2010 gli infortuni da caduta del personale che lavora nel Comprensorio sono stati 8. Sono presenti nella letteratura internazionale importanti studi che forniscono strumenti validati per la prevenzione e gestione delle cadute dei pazienti in ospedale; alcune esperienze nazionali hanno contestualizzato tali strumenti e raccomandazioni. 2. DESTINATARI Questa procedura è diretta a medici, infermieri e operatori sanitari, tecnici e amministrativi dei Reparti e Servizi del Comprensorio Amedeo di Savoia Birago di Vische. 3

4 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 4 di OBIETTIVO L obiettivo generale della procedura è quello di ridurre l incidenza delle cadute in ospedale. In relazione alla mancanza di un sistema di rilevazione delle cadute pre esistente, è verosimile, nonché auspicabile, che in una prima fase si verifichi un aumento dell incidenza per incremento delle segnalazioni. I sotto obiettivi di risultato, che hanno guidato il percorso operativo, sono rappresentati da: - Analisi del contesto, con riferimento alla situazione strutturale ed agli arredi/attrezzature presenti nel Comprensorio, produzione di una mappa del rischio cadute dei pazienti, visitatori e personale e richiesta e pianificazione di bonifica per le situazioni che costituiscono una minaccia alla sicurezza delle persone, in collaborazione con il Servizio Tecnico e il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale. - Analisi degli strumenti di rilevazione del rischio cadute da applicare all accettazione del paziente in reparto, scelta di uno strumento, sperimentazione e implementazione nei reparti del Comprensorio. - Analisi delle modalità di segnalazione delle cadute e produzione di un sistema uniforme di segnalazione e gestione delle stesse, in riferimento anche alle modalità ministeriali e regionali di segnalazione degli eventi sentinella. - Formazione/informazione degli operatori, dei pazienti e degli utenti sul rischio cadute e sulle modalità di prevenzione e gestione delle stesse e implementazione della procedura. 4.CAMPO D APPLICAZIONE Comprensorio Amedeo di Savoia Birago di Vische 5.. GLOSSARIO DI RIFERIMENTO Evento : Accadimento che ha dato o aveva la potenzialità di dare origine ad un danno non intenzionale e/o non necessario nei riguardi di un paziente Caduta : evento in cui il paziente/visitatore/operatore viene trovato seduto o giacente al suolo o riferisce di essere caduto e di essere riuscito a ritornare nel letto o sulla sedia/poltrona Caduta prevenibile/prevedibile: cadute di assistiti che hanno fattori di rischio predisponenti alla caduta (ad esempio pazienti con difficoltà nella deambulazione, disorientamento, incontinenza). Caduta non prevenibile/prevedibile: cadute in conseguenza di cambiamenti fisici, non prevedibili fino al momento della caduta (ad esempio la caduta determinata da una frattura patologica) Caduta accidentale: cadute non volute cioè assolutamente non intenzionali (ad esempio scivolare sul pavimento bagnato oppure inciampare quando si utilizza un presidio medico difettoso) Caduta senza danno: caduta che non comporta conseguenze fisiche al paziente Caduta con danno: caduta che esita in frattura o altre lesioni dei tessuti molli che richiedono trattamento sanitario (scala di danno a 5 punti: 1. Assenza di danno apparente; 2. Danno minore contusione o abrasione 3. Danno moderato danno che causa una dislocazione di cannula o di linee 4

5 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 5 di 22 d infusione o una frattura o una ferita che richiede sutura 4. Danno maggiore che richiede intervento chirurgico o il trasferimento del paziente in terapia intensiva 5. Morte) 5.1. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO WHO WORLD HEALTH ORGANIZATION EUROPE. What are the main risk factors for falls amongst older people and what are the most effective interventions to prevent these falls? GENEVE: WHO, 2004 CENTRO STUDI EBN- A.O. BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA MALPIGHI. Servizio infermieristico e tecnico Stop alla caduta libera. BOLOGNA NICE (National Institute of Clinical Excellence) Clinical practice guideline for the assestment and prevention of falls in hospital RNAO (Registered Nursis Association of Ontario) Guidelines for Prevention of fallas and Falls Injuries in the Older Adult NPSA ( National patient Safety agency) The third report from the Patient Safety Observatory Slips, trips and falls in hospital Ministero della Salute. Osservatorio Nazionale degli eventi sentinella. Protocollo per il monitoraggio degli eventi sentinella. Evento n. 9: Morte o grave danno per caduta di paziente. Marzo 2008, Prevenzione delle cadute da incidente domestico negli anziani. Linee Guida PNLG Maggio 2007 Ministero della Salute Raccomandazione per la prevenzione e la gestione della caduta del paziente nelle strutture sanitarie Raccomandazione n. 13 Novembre DESCRIZIONE DELL ATTIVITA 6.1 Analisi del contesto Relativamente alla sicurezza di ambienti e presidi, nelle raccomandazioni di prevenzione delle cadute rilasciate da autorevoli organismi internazionali, l intervento sull ambiente e sui presidi è indicato come prioritario sia per le strutture per acuti che per le residenze sanitarie assistite. In collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Protezione, è stata prodotta una checklist e sono stati valutati tutti gli ambienti e presidi del Comprensorio con l obiettivo di individuare i fattori di rischio più rilevanti e le aree di intervento prioritarie ( acquisti e ristrutturazioni). Sulla base del riscontro, gli organismi di competenza hanno già provveduto a richiedere la messa in sicurezza delle condizioni di rischio, ove possibile e con le opportune tempisteche dei servizi coinvolti. 6.2 La valutazione del rischio cadute La valutazione del rischio di cadute attraverso l uso di strumenti di rilevazione fa parte del programma preventivo da attuare. I professionisti della salute necessitano, nella gestione del rischio di cadute in ospedale, di strumenti validi ed affidabili (RNAO, 2005; NICE, 2004;CHIARI,2004) Questi strumenti devono possedere la maggiore efficacia in termini di sensibilità, specificità e valore predittivo in relazione allo specifico setting ospedaliero ed alla popolazione, ma devono anche possedere caratteristiche di semplicità d uso e sostenibilità nel tempo. 5

6 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 6 di 22 In letteratura esistono numerose scale di valutazione del rischio di caduta, ma la loro efficacia è basata su studi assolutamente variabili fra loro, sia metodologicamente sia per il contesto d uso. Gli innumerevoli fattori di rischio evidenziati e i diversi contesti in cui questi si possono manifestare rendono arduo il compito di costruire e validare una scala che possa predire il rischio di cadute. 1. Spesso le scale difettano sottostimando o sovrastimando il rischio di caduta. In sintesi i punti chiave contenuti nel report dell NPSA basati sull analisi dei dati afferiti al sistema nazionale di Incident Reporting oltre che sulla revisione sistematica della letteratura, sono: l attribuzione di punteggi di rischio di caduta non è un aspetto essenziale della politica di prevenzione delle cadute una verifica diretta che identifichi e tratti fattori di rischio modificabili è maggiormente efficace anche il miglior strumento sottostimerà o sovrastimerà il rischio / previsione di caduta qualsiasi strumento si utilizzi è necessario testarlo nello specifico contesto di cura se si utilizzano strumenti di identificazione pazienti a rischio, è comunque necessaria una seconda valutazione per individuare fattori di rischio modificabili. Le linee guida internazionali indicano come falls risk management un approccio olistico al problema con valutazione multidimensionale del paziente attraverso: la valutazione clinica completa (articolata in una molteplicità di valutazioni, dallo stato cognitivo alla forza muscolare, ecc.) l uso di strumenti di screening come scale di valutazione globale delle autonomie del paziente (es. Barthel), scale relative al rischio di insorgenza di lesioni da decubito con sezione relativa alle capacità motorie (es. Norton); scale specificamente volte all inquadramento del rischio caduta, specialmente infermieristici (es. Morse, Conley, Stratify, Hendrich ecc.); l uso di strumenti di inquadramento funzionale (valutazione della mobilità, es. Berg Bilance Test o Tinetti Performance). Per il maggior grado di sensibilità, soprattutto in ambito degenziale medico, e dopo aver testato lo strumento in reparti pilota del Comprensorio Ospedaliero, è stata scelta per l adozione omogenea e diffusa in tutti i reparti la scala Conley (Allegato n. 1), applicando le raccomandazioni evidenziate dalle linee guida internazionali che indicano come gold standard l uso di valutazioni multidimensionali. La valutazione deve essere effettuata all accettazione di ogni paziente ricoverato nel comprensorio e viene a costituire parte integrante della cartella clinica di ricovero. La rivalutazione deve essere prevista al variare delle condizioni cliniche e dopo ogni caduta Coinvolgimento, interventi formativi ed educativi ad operatori, pazienti e familiari Il coinvolgimento e la formazione di operatori, pazienti e familiari rappresenta componente fondamentale della presente procedura, con l obiettivo di agire sia sul versante organizzativo che su 6

7 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 7 di 22 quello culturale. Idoneo piano formativo è stato predisposto a cura della Direzione Sanitaria e Infermieristica, in collaborazione con i redattori del presente documento, al fine di creare le condizioni necessarie affinchè informazioni e conoscenze siano possedute ed utilizzate. Le istruzioni operative per la prevenzione delle cadute, secondo le best partctice disponibili, sono parte ingrente del pacchetto formativo e della presente procedura. (Allegato. n. 2) L educazione del paziente e dei familiari, nell ambito della prevenzione delle cadute, è parte integrante del suo piano di cura e assistenza. E stato predisposto specifico materiale informativo illustrato da consegnare a pazienti e familiari. 6.4 L utilizzo degli ausili di contenzione L utilizzo della contenzione fisica come strumento di prevenzione delle cadute non trova riscontro negli studi condotti. Ci si riserva comunque di produrre specifica procedura, non finalizzata alla gestione del rischio cadute, per affrontare la necessità di eventuale impiego di contenzione fisica in pazienti ospedalizzati nel rispetto della normativa. 6.5 La modalità di segnalazione della caduta Il sistema di segnalazione delle cadute permette di poter descrivere e monitorare il fenomeno, le caratteristiche degli eventi, gli effetti delle cadute e i fattori contribuenti. In tal senso è così possibile attivare azioni preventive e correttive. La caduta è un accadimento/evento che occorre nel corso della degenza e, come per ogni altro, deve conservarsene traccia nella documentazione sanitaria. L originale della scheda viene conservato in cartella clinica. Una copia viene inviata in Direzione Sanitaria, per gli adempimenti del caso (protocollo e invio ad altri settori eventualmente di competenza). Sarà cura della Direzione Sanitaria trasmettere una copia della scheda di segnalazione, eventualmente con una relazione dell esito dell indagine se eseguita, al referente per il risk management. Compete alla Direzione Sanitaria la valutazione sull opportunità di trasmissione delle segnalazioni all Ufficio Legale e sulla necessità di attivare un indagine interna. La scheda di segnalazione prodotta e sperimentata (Allegato n. 3) contiene un set minimo di dati finalizzati all analisi epidemiologica, ed un set esteso di dati finalizzati all analisi delle cause, dei fattori di rischio e delle azioni di prevenzione. 7

8 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 8 di 22 Algoritmo cadute Il paziente accede in ospedale Valutazione con scala di Conley per tutti i pazienti ricoverati Documentazione risultato Paziente a rischio NO Mantenere la sorveglianza Caduto NO SI Istruzioni operative Rivalutazione Completamento valutazione clinica Documentazione valutazione clinica SI Fine Attivazione interventi preventivi Documentazione interventi preventivi NO Caduto Rivalutazione al variare delle condizioni cliniche SI Descrizione e valutazione evento Scheda di segnalazione evento Rivalutazione con scala di Conley Fine 8

9 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 9 di La gestione del paziente caduto Di seguito sono riportate le principali valutazioni e attività, seguenti ad una caduta: 1. Valutazione stato di coscienza; ed eventuale applicazione protocollo BLSD 2. prima di mobilizzare la persona, valutare se ha riportato lesioni in caso di sospetto trauma cranico o traumi determinanti sospetto di fratture; 3. comunicare al medico la caduta del paziente al fine di consentire una rapida valutazione clinica 4. valutare e registrare i parametri vitali; 5. documentare le circostanze della caduta relativamente al luogo, all orario, alla attività svolta 6. informare la famiglia della caduta; 7. osservare la persona per le complicanze tardive nel caso di trauma cranico o frattura; 8. compilare la scheda di denuncia post-caduta, inserire l originale in cartella clinica ed inoltrare una copia alla Direzione Sanitaria; 9. documentare le azioni di follow-up. In caso di caduta nelle aree comuni attivare immediatamente il Servizio Accetazione e Ambulanze. 7..RESPONSABILITA Le responsabilità sono riassunte nello specifico allegato (Allegato n. 4), rimanendo comunque vincolanti quelle previste di legge. 8. FORMAZIONE/INFORMAZIONE È compito della Direzione Medica Ospedaliera e dell Ufficio Infermieristico provvedere a dare la necessaria informazione ai Direttori di S.C. ed ai Coordinatori Infermieristici del settore di pertinenza, i quali a loro volta dovranno dare informazione/diffusione capillare al proprio personale. Compito della Direzione Medica Ospedaliera è anche l organizzazione di interventi formativi specifici, se ritenuti necessari. 9.MONITORAGGIO OPERATIVO E PARAMETRI DI CONTROLLO Gli indicatori scelti per il monitoraggio operativo sono: - pazienti con caduta in rapporto al numero di pazienti dimessi - percentuale di schede di valutazione rischio di caduta presenti nella documentazione di cura - percentuale di interventi effettuati per risolvere i problemi ambientali intercettati La valutazione verrà effettuata a cura del gruppo redattore. 10. REVISIONE Questa procedura è sottoposta a revisione, a cura del gruppo redattore, quando e se necessario, valutate anche le richieste ed i suggerimenti dell amministrazione, degli operatori e delle segnalazioni dell utenza e tenuto conto dei dati della letteratura e dell esperienza acquisita sul tema 9

10 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 10 di 22. Allegato 1 Scala di Conley SCALA DI CONLEY UNITA OPERATIVA COGNOME NOME Letto Istruzioni: le prime tre domande devono essere rivolte solo al paziente: possono essere rivolte ad un familiare, al caregiver o all infermiere, solo se il paziente ha severi deficit cognitivi o fisici che gli impediscono di rispondere. Barrare il valore corrispondente alla risposta fornita. Sommare i valori positivi.la risposta Non so è da considerare come una risposta negativa. Data Data Data Precedenti cadute (domande al paziente/caregiver/infermiere) Si No Si No Si No C1 E caduto nel corso degli ultimi tre mesi C2 Ha mai avuto vertigini o capogiri? (negli ultimi tre mesi C3 Le è mai capitato di perdere urine o feci mentre si recava in bagno? (negli ultimi tre mesi) Deterioramento cognitivo (osservazione infermieristica) Si No Si No Si No C4 Compromissione della marcia, passo strisciante, ampia base d appoggio, marcia instabile C5 Agitato (Definizione: eccessiva attività motoria, solitamente non finalizzata ed associato ad agitazione interiore. es: incapacità a stare seduto fermo, si muove con irrequietezza, si tira i vestiti, ecc.) C6 Deterioramento della capacità di giudizio/mancanza del senso di pericolo PUNTEGGIO 0: nessun rischio PUNTEGGIO 8: massimo rischio PUNTEGGIO DI CUT-OFF TOT. TOT. TOT. FIRMA OPERATORE Rivalutazione dopo ogni caduta ed al variare delle condizioni cliniche. 10

11 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 11 di 22. Allegato 2 Istruzioni Operative Le seguenti raccomandazioni devono essere applicate dagli operatori sanitari limitatamente al contesto Area clinico assistenziale Valutazione multidimensionale del paziente con gestione clinico assistenziale di patologie quali: patologie neuromuscolari infezioni del tratto urinario ipossia disidratazione bisogni nutrizionali ipotensione ortostatica. Valutazione: dell autonomia nelle attività di base dell equilibrio della marcia dell umore della terapia farmacologica Area sicurezza ambientale Mantenere in ordine gli ambienti di cura rimuovendo qualsiasi oggetto che possa intralciare la marcia Identificare qualsiasi caratteristica ambientale che possano aumentare il rischio di caduta ( ad es. pavimento bagnato) Garantire una corretta illuminazione degli ambienti ed in particolare dell unità paziente e del bagno Rendere stabili con fermi o freni, qualsiasi presidio utilizzati nell unità paziente o per la mobilizzazione Area sicurezza paziente Identificare i bisogni di sicurezza del paziente sulla base delle sue condizioni fisiche, cognitive e abitudini comportamentali Evitare l uso di qualsiasi mezzo di contenzione Favorire la presenza di familiari Collocare il paziente a rischio di caduta in camere più facilmente osservabili Mostrare al paziente la stanza di degenza, il bagno, il reparto Mostrare al paziente come si suona il campanello Assicurare l accesso al campanello, assicurarsi che questo funzioni e che vi sia pronta risposta alla chiamata In caso di elevato rischio di caduta, spiegare al paziente l importanza di informare l infermiere ogni volta che si reca in bagno o si allontana dal reparto Abbassare il letto il più possibile Considerare la possibilità di posizionare un materasso per terra se il paziente è particolarmente confuso 11

12 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 12 di 22 Area mobilizzazione Verificare che il paziente indossi abiti e scarpe della giusta misura e che non costituiscano intralcio al movimento prima della deambulazione Non utilizzare calzature aperte e con suola scivolosa Se il paziente è portatore di pannolone, verificare che questo sia ben posizionato Non utilizzare presidi per la mobilizzazione con predelle fisse e/o senza freni Se il paziente è in carrozzina, utilizzare apposite cinture di sicurezza e/o cuscini antidecubito che impediscano lo scivolamento Mantenere correttamente funzionanti i presidi e gli ausili utilizzati per la mobilizzazione Area eliminazione Collocare il paziente con emergenza evacuativa in unità degenza vicino ai servizi igienici Ridurre la distanza tra il letto o la sedia usati dal paziente e il bagno Accompagnare periodicamente i pazienti deambulanti in bagno Invitare il paziente ad urinare prima del riposo notturno Mantenere libero il periodo di riposo notturno Controllare i pazienti in trattamento farmacologico con diuretici o lassativi Area educazione terapeutica Informare il paziente, parenti e caregiver dei fattori di rischio per l evento caduta Informare circa le modalità corrette di passaggi posturali Informare sulle modalità di mobilizzazione in caso di ipotensione ortostatica: far alzare lentamente il paziente seduto, e se, in stazione eretta, compaiono vertigini, farlo sedere immediatamente prima di camminare, far alternativamente flettere i piedi e spostare il proprio peso, dondolando dopo i pasti, se insorge ipotensione postprandiale, invitare il paziente a riposare prima di camminare. 12

13 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 13 di 22 Allegato 3 Scheda di segnalazione cadute Alla Direzione Sanitaria Oggetto: Segnalazione caduta accidentale Caduta: evento in cui il paziente/visitatore/operatore viene trovato seduto o giacente al suolo o riferisce di essere caduto e di essere riuscito a ritornare nel letto o sulla sedia/poltrona: Vanno segnalate tutte le cadute, quelle con danno e quelle senza danno. SERVIZIO/REPARTO: Medicina Geriatria Infettivi Divisione A Infettivi Clinica 1 p Infettivi Clinica 2 p Day Hospital centralizzato Psichiatria Altro.. IDENTIFICAZIONE DELL INFORTUNATO: RICOVERATO VISITATORE OPERATORE COGNOME.. NOME.. SESSO: M F DATA DI RICOVERO.. DATA DI NASCITA.. RESIDENZA.. NUMERO TELEFONICO.. SELEZIONATO A RISCHIO CADUTE: NO SI Punteggio Scala di Conley. DATA CADUTA.. ORA CADUTA.. ALLA PRESENZA DI: Solo Altri pazienti Familiari Personale sanitario Il paziente è in grado di fornire informazioni sulla caduta: SI NO LUOGO DELL EVENTO: MODALITA CADUTA: stanza corridoio bagno scale androne viali altri spazi esterni altro. dalla posizione eretta dalla posizione seduta: comoda carrozzina sedia caduta dal letto: con spondina senza spondina caduta dalla barella altro DINAMICA DELL EVENTO: non rilevato effettuava l igiene personale durante la movimentazione assistita camminava in corridoio camminava per andare in bagno scendeva dal letto saliva sul letto aspettava in sedia a rotelle aspettava in barella stava dormendo e/o cambiando posizione a letto altro 13

14 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 14 di 22 MECCANISMO DELLA CADUTA: non rilevato inciampato scivolato nessuno perdita di forza perdita di equilibrio perdita di coscienza FATTORI CONTRIBUENTI DEL PAZIENTE: condizioni cliniche stato mentale terapie farmacologiche alterazione dei sensi mobilità alterata problemi di alvo e diuresi cadute pregresse capogiro svenimento altro. abbigliamento e calzature altro. FATTORI CONTRIBUENTI AMBIENTALI: nessuno pavimento bagnato illuminazione scarsa pavimentazione dissestata presenza di elementi di inciampo (quali.) altro DESCRIZIONE DEL DANNO SEDE DEL DANNO TIPO DI DANNO: escoriazione contusione ematoma ferita distorsione sospetto trauma cranico sospetta frattura CONSEGUENZE immediate : nessuna perdita di coscienza altro ACCERTAMENTI RICHIESTI: nessuno Rx TAC visita specialistica INTERVENTI EFFETTUATI: nessuno medicazione sutura osservazione/monitoraggio altro INVIATO IN DEA: SI NO INVIATO IN ACCETTAZIONE: SI NO 14

15 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 15 di 22 DATI DEL SEGNALATORE/I : Cognome e nome: Cognome e nome: Qualifica: Medico Infermiere Altro (specificare ) Data.. Firma/e 15

16 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 16 di 22 TABELLA DELLE RESPONSABILITÀ Allegato 4 Attori Direzione Medica Ospedaliera e Ufficio Infermieristico Responsabilità attribuite - Diffusione della presente procedura - Identificazione ed attuazione di eventuali interventi formativi sulla materia - Gestione delle segnalazioni Direttori S.C. e S.S. - Diffusione al personale del settore di pertinenza della presente procedura e vigilanza in merito all applicazione - Fornire informazioni ed indicazioni sulla materia della gestione delle cadute in ospedale Coordinatori - Diffusione al personale del settore di pertinenza della presente procedura e vigilanza Infermieristici e in merito all applicazione Tecnici - Fornire informazioni ed indicazioni sulla materia della gestione delle cadute in ospedale Personale medico, infermieristico e di assistenza SoSD Vigilanza Dispositivi Medici e referente Risk Management OMV e ADS/BDV - Corretta applicazione della presente procedura - Formazione/ informazione ai pazienti e agli utenti - Segnalazione tempestiva di condizioni di pericolo - Gestione delle segnalazioni - Revisione della procedura unitamente agli altri componenti del gruppo redattore Restano invariate le responsabilità: previste di legge; 16

17 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 17 di 22 BIBLIOGRAFIA: Agency for Healthcare Research and Quality. Fall prevention for older adults. National Guideline Clearinghouse American Geriatrics Society, British Geriatrics Society, and American Academy of Orthopaedic Surgeons Panel on Falls Prevention. Guideline for the prevention of falls in older persons. J Am Geriatr Soc 2001 May;49(5): Chiari P. Suggerimenti di pratica clinica per la prevenzione delle cadute dei pazienti in ospedale. Azienda Ospedaliera di Bologna Policlinico S.Orsola Malpighi, Centro Sudi EBN, Bologna, dicembre 2004 Chiari P, Mosci D, Fontana S. Valutazione di due strumenti di misura del rischio di caduta dei pazienti. Assist Inferm Ric 2002 July;21(3): CENTRO STUDI EBN- A.O. BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA MALPIGHI. Servizio infermieristico e tecnico Stop alla caduta libera. BOLOGNA 2002 Gates S., Smith L.A,Fisher J, Lamb S.; Sistematyc review of accuracy of screening instruments for predicting fall risk among independently living older adults JRRD.2008;45: Gestione Rischio Clinico- Regione Toscana, La prevenzione delle cadute in ospedale Campagne per la sicurezza dei pazienti Progetto regionale,testo definitivo 13 marzo 2007 Guideline: Falls in Hospitals, The Joanna Briggs Institute for Evidence Based Nursing and Midwifery - Australia; :// :// Campagne per la Sicurezza dei pazienti Mappatura dei sinistri RCT/O Regione Piemonte ASL TO Marsh Ministero della Salute Raccomandazione per la prevenzione e la gestione della caduta del paziente nelle strutture sanitarie Raccomandazione n. 13 Novembre 2011 NICE - National Institute for Clinical Excellence Falls. The assessment and prevention of falls in older people. Clinical Guideline 21, nice.org.uk/ NICE (National Institute of Clinical Excellence) Clinical practice guideline for the assestment and prevention of falls in hospital 2007 NPSA - National Patient Safety Agency, NHS. Building a memory: preventing harm, reducing risks and improving patient safety NPSA ( National patient Safety agency) The third report from the Patient Safety Observatory Slips, trips and falls in hospital Oliver D, Papaioannou A, Giangregorio L, et all A sistematyc review and a meta-analysis of studies using the STRATIFY tool for prediction of falls in hospital patient: how well does it work? Age aging, 2008;37:621 17

18 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 18 di 22 RNAO - Registered Nurses' Association of Ontario. Prevention of Falls and Fall Injuries in the Older Adult.(Revised). rnao org/bestpractices/pdf/bpg_falls_rev05 pdf Tinetti ME: Performance-oriented assessement of mobility problems in elderly patients. JAGS 1986;34: ) WHO WORLD HEALTH ORGANIZATION EUROPE. What are the main risk factors for falls amongst older people and what are the most effective interventions to prevent these falls? GENEVE: WHO,

19 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 19 di 22 DEPLIANT INFORMATIVO 19

20 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 20 di 22 20

21 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 21 di 22 21

22 CADUTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE Pagina 22 di 22 22

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