Provincia di Napoli 1

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1 Provincia di Napoli 1

2 BREVE PROMEMORIA SULLE VENDITE STRAORDINARIE (SALDI, PROMOZIONALI, LIQUIDAZIONE) VENDITE DI FINE STAGIONE SALDI Le vendite di fine stagione riguardano i prodotti di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Secondo quanto stabilito dall art.25 commi 17 e 18 della Legge Regionale 1/14 esse possono essere effettuate soltanto in due periodi dell anno decorrenti rispettivamente dal 2 GENNAIO e dal 2 LUGLIO di ogni anno per la durata massima di 60 giorni Non occorrono preventive comunicazioni da parte degli esercenti al Comune ma l attività di vendita deve essere resa nota alla clientela tramite gli opportuni mezzi di informazione. VENDITE PROMOZIONALI Secondo quanto previsto dall art.25 comma 19 della Legge Regionale 1/14 le vendite promozionali riguardano tutti o una parte dei prodotti merceologici e possono essere effettuate per tutti i periodi dell anno e senza limitazioni di tempo con il solo obbligo di adeguata informativa al pubblico. Non occorrono preventive comunicazioni da parte degli esercenti al Comune. VENDITE DI LIQUIDAZIONE Secondo quanto previsto dall art. 25 commi 15 e 16 della L.R. 1/14 le vendite di liquidazione riguardano tutte le merci e sono ammesse nei seguenti casi: cessazione, cessione, trasferimento, trasformazione e rinnovo. Hanno una durata massima di sei settimane ad eccezione delle vendite per cessione, trasferimento, cessazione o chiusura dell azienda che possono invece durare fino ad un massimo di tredici settimane. E previsto l obbligo a carico dell interessato di inviare al comune quindici giorni prima dell inizio della vendita di liquidazione apposita comunicazione con l indicazione dei motivi, della data di inizio e della durata. DISPOSIZIONI COMUNI Le merci in vendita sono esposte con l indicazione del prezzo vecchio, della percentuale di sconto e del prezzo nuovo. 2

3 SUI CARTELLI PUBBLICITARI DA ESPORRE IN VETRINA OCCORRE RIPORTARE IL TIPO DI VENDITA CHE SI STA EFFETTUANDO. PER LE VENDITE DI LIQUIDAZIONE SI CONSIGLIA DI INDICARE ANCHE LA DURATA E GLI ESTREMI DELLA COMUNICAZIONE INVIATA AL COMUNE. TASI - Versamento tramite bollettino di conto corrente postale Decreto del Ministero dell'economia e delle Finanze del 23 maggio 2014 Sulla Gazzetta Ufficiale n. 122 del 28 maggio 2014, è stato pubblicato il Decreto del Ministero dell'economia e delle Finanze del 28 maggio 2014, con cui è stato approvato il modello di bollettino di conto corrente postale che può essere utilizzato, a decorrere dal 2014, per il versamento della TASI, il nuovo tributo sui servizi indivisibili dei Comuni, in alternativa al versamento dell'imposta tramite il modello F24. Come stabilito dal Decreto in esame, i contribuenti potranno effettuare il versamento presso gli uffici postali, ovvero attraverso il servizio telematico gestito da Poste Italiane S.p.A. In quest'ultimo caso, la conferma dell'avvenuta operazione avverrà con le modalità previste per il servizio di collegamento telematico. Il modello di bollettino deve riportare, obbligatoriamente, il seguente numero di conto corrente: (intestato a "Pagamento TASI"), valido, indistintamente, per tutti i Comuni del territorio nazionale. Su tale conto non è ammessa l'effettuazione di versamenti tramite bonifico. Il Decreto dispone, inoltre, che i Comuni "possono" inviare ai contribuenti interessati i bollettini postali, prestampati negli spazi appositamente previsti, sia nel corpo del bollettino che nella zona di lettura ottica, secondo quanto descritto in allegato al Decreto. 3

4 MEDIATORI E AGENTI D AFFARI Si riporta, di seguito, copia della circolare informativa del Consulente Nazionale FIMAA, Dott. Giovanni Pantanella, che informa e spiega del provvedimento, noto come quello destinato a portare 80 euro in busta paga, comportante la riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti e assimilati, prevista dall art. 1 del decreto legge 66 del 24 aprile Il decreto legge 66 del 24 aprile, recante misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n.95 dello stesso giorno ed entrato immediatamente in vigore, dispone, all articolo 1, una riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti e assimilati. Il provvedimento noto come quello destinato a portare 80 euro in busta paga ha la finalità di ridurre nell immediato la pressione fiscale sul lavoro, in attesa di una revisione strutturale del cuneo fiscale da attuarsi con la legge di stabilità del prossimo anno e prevede, per il 2014, il riconoscimento di un credito d imposta di 640 euro ai titolari di lavoro dipendente e di taluni redditi assimilati, che abbiano un reddito di lavoro la cui imposta lorda sia superiore alle detrazioni di lavoro spettanti, e un reddito complessivo non superiore a euro; se il reddito supera i euro, il credito d imposta decresce, fino ad azzerarsi al raggiungimento di euro. Il reddito complessivo va assunto al netto di quello derivante dalla abitazione principale e sue pertinenze. Sulla pratica applicazione di detto credito, l Agenzia delle entrate ha emanato due circolari: la n.8 del 28 aprile e la n.9 del 14 maggio. Il credito che verrà riconosciuto automaticamente da parte dei sostituti d imposta, senza che sia necessaria alcune esplicita richiesta da parte dei lavoratori, ripartito sulle retribuzioni, a partire da quelle di maggio va rapportato al periodo di lavoro (se inferiore all anno) e spetta, oltre che ai soggetti titolari di reddito di lavoro dipendente (TUIR art.49, comma 1), a coloro che sono titolari di alcuni redditi assimilati al lavoro dipendente (TUIR art.50, comma 1), tra cui i compensi percepiti dai soci delle cooperative (lett. a), le borse di studio (lett. c), i redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (lett. c-bis). Il sostituto d imposta determina la spettanza del credito sulla base dei dati reddituali a sua disposizione; i datori di lavoro, quindi, terranno conto in via previsionale delle retribuzioni che verranno erogate nell anno, e degli altri dati di cui entrano in possesso, quali, ad esempio, le comunicazioni del lavoratore relative a redditi rivenienti da altri rapporti di lavoro avuti nell anno. Resta in ogni caso fermo che i contribuenti che non hanno i presupposti per il riconoscimento del credito, sono tenuti a darne comunicazione 4

5 al sostituto d imposta; ove il credito sia stato nel frattempo riconosciuto, potrà essere recuperato dal sostituto nei mesi successivi e, comunque, entro il termine per il conguaglio di fine anno o di fine rapporto. Il sostituto d imposta, per erogare il credito, utilizza l ammontare complessivo delle ritenute disponibile nel periodo di paga e, ove le ritenute non siano sufficienti, i contributi Inps. I lavoratori le cui retribuzioni sono erogate da un soggetto non sostituto d imposta (ad esempio, i lavoratori domestici) potranno richiedere il credito in dichiarazione dei redditi, utilizzandolo poi in compensazione o chiedendolo a rimborso. 5