INTRODUZIONE. Qual è il compito motorio del tiro? Colpire il centro del bersaglio per un numero prestabilito di volte. Come si fa?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INTRODUZIONE. Qual è il compito motorio del tiro? Colpire il centro del bersaglio per un numero prestabilito di volte. Come si fa?"

Transcript

1 INTRODUZIONE Qual è il compito motorio del tiro? Colpire il centro del bersaglio per un numero prestabilito di volte Come si fa? Adottando un sistema strutturato di postura e movimento 1

2 Informazioni sensoriali che concorrono all esecuzione del compito motorio Afferenze : Propriocettive: a) cutanee - b) cinestetiche - c) labirintiche Esterocettive: d) visive e) uditive 2

3 1) La postura e la posizione di tiro 2) La presa dell arma 3) La respirazione e l alzata 4) La visione di mira 5) Lo scatto 6) Il controllo finale 3

4 LA POSTURA E l assetto che viene dato al proprio corpo. Deve assicurare il massimo grado di stabilità con il minor impegno/tensione muscolare. 4

5 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LA POSIZIONE POSIZIONE di tiro ESTERIORE POSIZIONE di tiro INTERNA 5

6 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LA POSIZIONE 5 punti di vista della posizione di tiro esteriore: DALL ALTO ANTERIORE FIANCO SINISTRO FIANCO DESTRO POSTERIORE 6

7 LA POSIZIONE DI PROFILO La posizione dei piedi, l asse delle spalle e delle anche è nella direzione di tiro 7

8 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LA POSIZIONE di Tiro Esteriore I piedi sono paralleli e la distanza tra loro è approssimativamente equivalente alla larghezza delle spalle 8

9 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LA POSTURA E LA POSIZIONE Il baricentro del corpo deve cadere tra i piedi, creando così una solida e stabile piattaforma 9

10 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LA POSIZIONE Se ci sono problemi di mobilità del collo o di stabilità, si possono ruotare leggermente i piedi 10

11 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LA POSIZIONE A B C D Il tiro di precisione richiede una posizione di tiro il più stabile possibile. Il controllo della posizione di tiro è condizione essenziale per la qualità del tiro. 11

12 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: POSIZIONE DI TIRO INTERNA Per posizione di tiro interna si intende lo stato di tensione muscolare. Al contrario della posizione esteriore visibile, quella interna non può essere osservata. Viene influenzata dalle condizioni del momento. 12

13 1) La posizione 2) La presa dell arma 3) La respirazione e l alzata 4) La visione di mira 5) Lo scatto 6) Il controllo finale 13

14 Ci sono tre punti di contatto fondamentali per la corretta presa dell arma. 14

15 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LA PRESA DELL ARMA 1) Margine radiale (tabacchiera) 15

16 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LA PRESA DELL ARMA 2) L appoggio del bordo ulnare della mano 16

17 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE LA PRESA DELL ARMA 3) L appoggio del dito medio 17

18 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LA PRESA DELL ARMA Vista frontale Vista dall alto 18

19 TECNICA DI BASE PER IL TIRODI PRECISIONE: Lato sinistro LA PRESA DELL ARMA Lato destro 19

20 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LA PRESA DELL ARMA Corretto appoggio del dito sul grilletto 20

21 1) La posizione 2) La presa dell arma 3) La respirazione e l alzata 4) La visione di mira 5) Lo scatto 6) Il controllo finale 21

22 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: RESPIRAZIONE Toracica Addominale 22

23 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: RESPIRAZIONE A cosa serve: Ossigenazione tessuti muscolari e cerebrali Gestione dello stress Attivazione/disattivazione psicofisica (regolazione dell arousal) Ritmo 23

24 La respirazione e l alzata sono un binomio inscindibile e dipendono della tecnica di tiro utilizzata Le tecniche di avvicinamento alla zona di punteria sono sostanzialmente due: 1) Discendente 2) Ascendente 24

25 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: RESPIRAZIONE E ALZATA LA TECNICA DISCENDENTE: 1) Il braccio si solleva oltre il bersaglio per poi scendere perpendicolarmente fino alla zona di punteria 2) Durante il sollevamento dell arma si inspira, mentre durante la discesa si espira 25

26 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE RESPIRAZIONE E ALZATA LA TECNICA ASCENDENTE: 1) Il braccio si solleva perpendicolarmente fino alla zona di punteria 2) Durante il sollevamento dell arma si inspira, mentre durante l assestamento nella zona di punteria si espira 26

27 1) La posizione 2) La presa dell arma 3) La respirazione e l alzata 4) La visione di mira 5) Lo scatto 6) Il controllo finale 27

28 Il binomio mirino/tacca 28

29 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LA VISIONE DI MIRA La zona di punteria nel tiro di precisione 29

30 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LA VISIONE DI MIRA a b a) Corretta: il mirino è visto nitidamente b) Errata: l occhio focalizza il bersaglio, l occhio si muove tra gli organi di mira ed il bersaglio, l occhio focalizza all infinito 30

31 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LA VISIONE DI MIRA a) Zona di punteria errata b) Conseguenza dell errore 31

32 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LA VISIONE DI MIRA La zona di punteria è quella superficie di bersaglio che viene ricoperta dalla proiezione degli organi di mira sul bersaglio 32

33 1) La posizione 2) La presa dell arma 3) La respirazione e l alzata 4) La visione di mira 5) Lo scatto 6) Il controllo finale 33

34 1) E regolato, di norma, su due tempi 2) Lo sgancio del colpo deve avvenire con un azione lenta e progressiva 34

35 IL MOVIMENTO DEL DITO Corretto Errato 35

36 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LO SCATTO LA POSIZIONE DEL DITO SUL GRILLETTO 1) La falangetta si appoggia sul grilletto con la parte centrale 2) Con l appoggio sul 2 tempo, l indice si presenta ortogonale rispetto all asse della canna NO NO SI 36

37 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LO SCATTO LA PRESSIONE DEL DITO SUL GRILLETTO 37

38 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: LO SCATTO Quando scattare? Movimenti oscillatori del braccio nel tiro di precisione 38

39 1) La posizione 2) La presa dell arma 3) La respirazione e l alzata 4) La visione di mira 5) Lo scatto 6) Il controllo finale 39

40 TECNICA DI BASE PER IL TIRO DI PRECISIONE: IL CONTROLLO FINALE Come si fa? Restando immobili dopo la partenza del colpo, continuando a guardare attraverso gli organi di mira A cosa serve? 1) Ad analizzare dov è finito il colpo 2) A valutare se l azione è stata corretta 40

41 GIOVANISSIMI: IL TIRO IN APPOGGIO Perché il tiro in appoggio risulti effettivamente propedeutico, è importante che i ragazzi vengano impostati come illustrato nelle slide precedenti. 41

42 Servono per orientare l attenzione verso la corretta pratica dei fondamentali Sono indispensabili per la formazione dei giovani 42

43 CATEGORIE DI IMPIEGO: Riscaldamento e concentrazione Corretto uso degli organi di mira Punteria e scatto Gesto tecnico nel suo complesso 43

44 Riscaldamento e concentrazione Bersagli oculomotori o di Itkins (croce e cerchio) Varianti di Tosi (spirale, rettangolo, zig-zag, ondulato, petali, serpentina) 44

45 CORRETTO USO DEGLI ORGANI DI MIRA

46 PUNTERIA E SCATTO 46

47 GESTO TECNICO NEL SUO COMPLESSO BERSAGLIO BIANCO BERSAGLIO CIECO NERO 47

48 FINALIZZAZIONE: Miglioramento della stabilità Controllo della punteria Controllo dello scatto Sensibilizzazione sensoriale Preparazione agonistica 48

49 ESISTONO TRE TIPI DI TIRO CELERE: 1) Il sette/tre della Pistola sportiva (PSp) e del Grosso calibro (PGC) 2) La Pistola standard ( ) 3) La Pistola automatica (PA) 49

50 Per la posizione e la presa dell arma vale quanto già analizzato per il tiro di precisione 50

51 La sequenza del movimento La respirazione nel sette/tre 51

52 Sgancio Preparazione 52

53 LA PREPARAZIONE: 1) Si controlla l allineamento con la sagoma per l alzata 2) Si posiziona il braccio a 45 3) Si eseguono 1/2 cicli di respirazione 4) Si tira il primo tempo dello scatto 53

54 54

55 L ALZATA E LA PARTENZA DEL COLPO: 1. All apertura della sagoma si alza il braccio velocemente fino a che l occhio aggancia il mirino 2. Comincia la fase di rallentamento e messa a fuoco del mirino 3. L occhio rimane fisso sul mirino nel suo percorso verso il centro del bersaglio 55

56 IL RITORNO: 1. Il dito indice non perde il contatto con il grilletto 2. Il braccio scende perpendicolarmente fino ai Ricomincia la fase di preparazione 56

57 Il ciclo respiratorio nel sette/tre 57

58 LE CARATTERISTICHE TECNICHE: 1) Tre tempi di tiro: ) Quattro serie da 5 colpi cd. per ogni tempo 3) Il bersaglio è quello utilizzato per il tiro di precisione 58

59 TEMPO DI TIRO: 150 E sostanzialmente un tiro di precisione, pertanto gli elementi tecnici non variano rispetto a quanto già analizzato in precedenza 59

60 TEMPO DI TIRO: 20 1) La posizione e la fase di preparazione sono state già analizzate per il tiro celere sette/tre 2) Dall apertura della sagoma si hanno 20 per tirare i 5 colpi della serie in sequenza ritmata 60

61 TEMPO DI TIRO: 20 - LA SEQUENZA RITMATA 1) Durante l accelerazione, comincia la pressione sul 2 tempo 2) Nel momento di aggancio visivo del mirino, comincia il rallentamento e l occhio dirige il mirino nella zona di punteria 3) Dopo la partenza del colpo, il dito non perde il contatto con il grilletto 4) Si sfrutta il rinculo dell arma per disconnettere e riagganciare il 2 tempo 61

62 Ritmo di tiro e diagrammi di pressione sullo scatto nei 20 62

63 63

64 TEMPO DI TIRO: La tecnica di tiro è la stessa di quella analizzata per i La sequenza ritmata del tiro e tutte le fasi tecniche sono più veloci 64

65 Ritmo di tiro e diagrammi di pressione sullo scatto nei 10 65

66 66

67 LE CARATTERISTICHE TECNICHE: Tre tempi di tiro: Due riprese da 30 colpi ciascuna Cinque sagome girevoli Bersaglio nero con baffi bianchi laterali Distanza dei bersagli: 25 mt. 67

68 TECNICA DI BASE PER IL TIRO CELERE: LA PISTOLA AUTOMATICA LA POSIZIONE Il tiratore è posizionato in una piazzola quadrata la cui mezzeria è in corrispondenza della sagoma centrale 1,5 mt. 68

69 TECNICA DI BASE PER IL TIRO CELERE: LA PISTOLA AUTOMATICA I movimenti sulle sagome: 1. verticale per la 1ª 2. orizzontale fino alla 5ª ( 6ª) 69

70 TECNICA DI BASE PER IL TIRO CELERE: LA PISTOLA AUTOMATICA La tecnica di tiro per i tre tempi è sostanzialmente la stessa, varia ovviamente la velocità di esecuzione del gesto 70

71 TECNICA DI BASE PER IL TIRO CELERE: LA PISTOLA AUTOMATICA 71

72 TECNICA DI BASE PER IL TIRO CELERE: LA PISTOLA AUTOMATICA IL TRACCIATO DELLA SERIE 72

73 73

74 E per essere ancora più chiari.. 74

Posizione. Tecnica specifica del tiro di Pistola a 10m. Stage Allenatori Regionali. Testa. Braccio. Corpo. Piedi/Gambe.

Posizione. Tecnica specifica del tiro di Pistola a 10m. Stage Allenatori Regionali. Testa. Braccio. Corpo. Piedi/Gambe. Stage Allenatori Regionali Tecnica specifica del tiro di Pistola a 10m Civitavecchia 3-5 aprile 2009 Marco Masetti - Allenatore 1 Posizione Testa Braccio Corpo Piedi/Gambe 2 Piedi e Gambe I piedi sono

Dettagli

Guida Tecnica. Pistola ad aria compressa Pistola libera Pistola sportiva. Materiali e attrezzature

Guida Tecnica. Pistola ad aria compressa Pistola libera Pistola sportiva. Materiali e attrezzature Guida Tecnica Pistola ad aria compressa Pistola libera Pistola sportiva ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Guida Tecnica. Pistola aria compressa. Pistola libera. Pistola Sportiva (mirato)

Guida Tecnica. Pistola aria compressa. Pistola libera. Pistola Sportiva (mirato) Guida Tecnica Pistola aria compressa Pistola libera Pistola Sportiva (mirato) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Guida Tecnica. Pistola Sportiva- Celere

Guida Tecnica. Pistola Sportiva- Celere Guida Tecnica Pistola Sportiva- Celere ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- scritto da Jan-Erik Aeply Allenatore

Dettagli

7 per gli uomini 4 per le donne PISTOLA AUTOMATICA specialità olimpica Renzo Morigi Domenico Matteucci Los Angeles Roberto Ferraris Montreal

7 per gli uomini 4 per le donne PISTOLA AUTOMATICA specialità olimpica Renzo Morigi Domenico Matteucci Los Angeles Roberto Ferraris Montreal Per ogni specialità di tiro ( le specialità olimpiche sono 11 di cui 7 per gli uomini e 4 per le donne ) le modalità di svolgimento delle gare sono differenti. PISTOLA AUTOMATICA Si tratta di una specialità

Dettagli

Metodi d allenamento

Metodi d allenamento Metodi d allenamento Pistola ad aria compressa Pistola libera Pistola sportiva (mirato) 8 1 2 destra 7 3 destra 6 5 4 destra Traduzione di Sabine Marta Unione Italiana Tiro a Segno Indice 1. Metodi generali

Dettagli

Grosseto, 21/11/2016 CORSO AGGIORNAMENTO ALLENATORI GLI ASPETTI TECNICI DEL BAGHER DI RICEZIONE E DELL ATTACCO IN ETA GIOVANILE

Grosseto, 21/11/2016 CORSO AGGIORNAMENTO ALLENATORI GLI ASPETTI TECNICI DEL BAGHER DI RICEZIONE E DELL ATTACCO IN ETA GIOVANILE GLI ASPETTI TECNICI DEL BAGHER DI RICEZIONE E DELL ATTACCO IN ETA GIOVANILE CENNI AI DIVERSI MODELLI DI PRESTAZIONE DELLE CATEGORIE U14 / U16 / U18 Il bagher di ricezione Preparazione Attivazione Valutazione

Dettagli

IL TIRO A SEGNO PARALIMPICO

IL TIRO A SEGNO PARALIMPICO IL TIRO A SEGNO PARALIMPICO Primo orientamento CONCENTRAZIONE POSIZIONE EQUILIBRIO RESPIRAZIONE MIRA SCATTO Giuseppe Ugherani Responsabile Tecnico Nazionale Lo sport del tiro a segno può essere praticato

Dettagli

Arcieri delle Alpi 1

Arcieri delle Alpi 1 01-018 Arcieri delle Alpi 1 Voglio estendere i miei calorosi ringraziamenti agli arcieri raffigurati in questo libro, per la disponibilità nel condividere la loro esperienza guadagnata duramente, con i

Dettagli

Esercizi per la Prevenzione degli Infortuni

Esercizi per la Prevenzione degli Infortuni Esercizi per la Prevenzione degli Infortuni Settore Tecnico Arbitrale Modulo per la Preparazione Atletica Dipartimento per la Metodologia dell Allenamento Stagione Sportiva 2013-2014 Esercizi per la Prevenzione

Dettagli

SALTI PLIOMETRICI. 1) salto i basso + scatto su 10 metri; recupero 45 x 8 ripetizioni 2) Caduta da una panca + sprint 5m.

SALTI PLIOMETRICI. 1) salto i basso + scatto su 10 metri; recupero 45 x 8 ripetizioni 2) Caduta da una panca + sprint 5m. SALTI PLIOMETRICI 1) salto i basso + scatto su 10 metri; recupero 45 x 8 ripetizioni 2) Caduta da una panca + sprint 5m. 10 ripetizioni 1) salto in basso + salto dell ostacolo di 40 cm + sprit 10 metri.;

Dettagli

PREPARAZIONE FISICA SENIOR. Prima settimana. Total core 1 RESISTENZA SPECIFICA 2 CIRCUITO FORZA 1

PREPARAZIONE FISICA SENIOR. Prima settimana. Total core 1 RESISTENZA SPECIFICA 2 CIRCUITO FORZA 1 Tre cicli di tre settimane ciascuno 2013-2014 PREPARAZIONE FISICA SENIOR Prima settimana Total core 1 RESISTENZA SPECIFICA 1 CIRCUITO FORZA 1 Seconda settimana Total core 2 FORZA ESPLOSIVA 1 CIRCUITO FORZA

Dettagli

GIOCHI DELLA GIOVENTÙ 2013 / 2014 PROGETTO TECNICO

GIOCHI DELLA GIOVENTÙ 2013 / 2014 PROGETTO TECNICO GIOCHI DELLA GIOVENTÙ 2013 / 2014 PROGETTO TECNICO Abilità atletiche: Corri, salta, lancia ( le diverse prove saranno svolte da ogni componente della classe ) Corsa veloce a staffetta con ostacoli e birilli

Dettagli

M.A.S. (Measuring and Analysis Systems) M.A.S.

M.A.S. (Measuring and Analysis Systems) M.A.S. 2 M.A.S. 10 Sistema di valutazione statica e dinamica del passo Il sistema di misure per analisi del passo permette di valutare la distribuzione delle forze/pressioni in fase statica, mentre cammini o

Dettagli

Le 5 Fasi del lancio del Giavellotto.

Le 5 Fasi del lancio del Giavellotto. Le 5 Fasi del lancio del Giavellotto. Di R.J Monneret, Il lancio del giavellotto si può scomporre in 5 fasi: 1) la corsa di avvio preparatoria La corsa preparatoria del lanciatore di giavellotto comporta

Dettagli

Fondamentali di base: ATTACCO

Fondamentali di base: ATTACCO Fondamentali di base: ATTACCO Relatore prof. Bosetti Principali problematiche L attacco deve essere considerato come tema permanente di ogni seduta di allenamento. Ore di lavoro specifico sull'attacco

Dettagli

da eseguire con continuità: 1) arrivare alla fine della prima corsa 2) aumentare progressivamente la pressione 3) scattare

da eseguire con continuità: 1) arrivare alla fine della prima corsa 2) aumentare progressivamente la pressione 3) scattare Lo scatto Lo scatto è un momento importantissimo nel tiro a segno. In questo attimo viene finalizzato quanto si è fatto in fase di preparazione e puntamento. Scattare pulito è una componente indispensabile

Dettagli

Dalla didattica della schiacciata all identificazione delle tecniche di attacco caratteristiche dei vari ruoli. Relatore : Romani Roberto

Dalla didattica della schiacciata all identificazione delle tecniche di attacco caratteristiche dei vari ruoli. Relatore : Romani Roberto Dalla didattica della schiacciata all identificazione delle tecniche di attacco caratteristiche dei vari ruoli Relatore : Romani Roberto L attacco da posto 4 Dopo aver insegnato le tecniche di base per

Dettagli

Expert Level. Tecniche supplementari di difesa da altri tipi di calci

Expert Level. Tecniche supplementari di difesa da altri tipi di calci Expert Level Proiezione Principali 1. Spazzata della gamba in diagonale verso l esterno e indietro (osotogeri) 2. Proiezione di testa 3. Proiezione di anca 4. Proiezione di spalla Calci e spazzate 1. Spazzata

Dettagli

Le Basi del Field Target

Le Basi del Field Target Le Basi del Field Target Un corso per tutti, da appassionato ad appassionato A cura dei Marchi Salmistraro e Piccardo Introduzione CHI & PERCHÉ? Per le giovani promesse del LFT Per dare una buona base

Dettagli

SEQUENZA SBLOCCHI Stiramento delle cervicali Trazione del collo Stiramento delle braccia Movimento circolare delle gambe Ripiegamento delle gambe:

SEQUENZA SBLOCCHI Stiramento delle cervicali Trazione del collo Stiramento delle braccia Movimento circolare delle gambe Ripiegamento delle gambe: SEQUENZA SBLOCCHI Dopo il solito tempo necessario all ascolto 1 per prendere contatto con uke, tori sì posizione in seiza dietro la testa di uke, che é in posizione supina, fa ruotare la testa di uke da

Dettagli

La finta e il dribbling

La finta e il dribbling La finta e il dribbling 217 ASPETTO COORDINATIVO-MOTORIO L EQUILIBRIO E L ELASTICITÀ ESPLOSIVA di Davide Cicognani 1ª fase coordinativo-motoria: l equilibrio monopodalico L EQUILIBRIO esercizi analitici:

Dettagli

ANNO 2010 TROFEO RAGAZZI A COPPIE 1A FASCIA

ANNO 2010 TROFEO RAGAZZI A COPPIE 1A FASCIA ANNO 2010 TROFEO RAGAZZI A COPPIE 1A FASCIA MATERIALE OCCORRENTE: - N.1 CONTENITORE posizionato a mt. 5 dalla linea di partenza. - N.1 PALLA - N.1 FUNE - N.1 TRAVE - N.2 CERCHI posizionati col diametro

Dettagli

Skimmy e la ginnastica Propriocettiva Daniele Gatti

Skimmy e la ginnastica Propriocettiva Daniele Gatti Skimmy e la ginnastica Propriocettiva Daniele Gatti La regolazione del tono posturale e di tutti i movimenti, volontari e riflessi, è legata alle informazioni che arrivano al Sistema nervoso dai recettori

Dettagli

PERCORSO 4 PERCORSO 3

PERCORSO 4 PERCORSO 3 Alcuni esempi. PERCORSO 1 PERCORSO 2 PERCORSO 3 PERCORSO 4 PERCORSO 5 PERCORSO 6 ACCELERAZIONI 10m ARRESTO ISTANTANEO 2 PIEDI RIPARTENZE ACCELERAZIONI 10m SLALOM REATTIVO UTILIZZO PIEDI -CON RITORNO- SPRINT

Dettagli

La schiacciata. la rincorsa, lo stacco, la fase aerea e ricaduta.

La schiacciata. la rincorsa, lo stacco, la fase aerea e ricaduta. La schiacciata La schiacciata è sicuramente il gesto più spettacolare della pallavolo, è la fase finale di una azione, ed è il gesto che colpisce ed entusiasma il pubblico che la osserva, e i nostri giovani

Dettagli

4 Convegno Sport: istruzioni per l uso. Esercizi propedeutici del lancio del disco

4 Convegno Sport: istruzioni per l uso. Esercizi propedeutici del lancio del disco 4 Convegno Sport: istruzioni per l uso Esercizi propedeutici del lancio del disco a cura di Francesco Angius Ivrea 25-26 marzo 2006 Gli esercizi di seguito presentati sono rivolti allo sviluppo del sistema

Dettagli

Tema: PREPARAZIONE FISICA Titolo: PROTOCOLLI DI LAVORO

Tema: PREPARAZIONE FISICA Titolo: PROTOCOLLI DI LAVORO Tema: PREPARAZIONE FISICA Titolo: PROTOCOLLI DI LAVORO FISICO NELLA PER POTER STABILIRE DEI PROTOCOLLI DI LAVORO E NECESSARIO AVERE BEN CHIARO: 1. SPORT 2. CARATTERISTICHE DELLO SPORT (IMPEGNO FISIOLOGICO)

Dettagli

Didattica, sviluppo e correzione delle dinamiche di apprendimento

Didattica, sviluppo e correzione delle dinamiche di apprendimento Didattica, sviluppo e correzione delle dinamiche di apprendimento 21 dicembre 2015 1 Carl Mc Gown e lo studio della Biomeccanica Biomeccanica: studio della fisica del movimento o anche studio dei movimenti

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTA DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Corso di Laurea interfacoltà intercorso in SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (L22) Insegnamento di Metodi

Dettagli

Corso Preparatori Fisici della Pallavolo Chianciano Terme 14 settembre 2016

Corso Preparatori Fisici della Pallavolo Chianciano Terme 14 settembre 2016 Corso Preparatori Fisici della Pallavolo Chianciano Terme 14 settembre 2016 Apprendimento delle tecniche di sollevamento pesi e delle relative esercitazioni didattiche e complementari La corretta tecnica

Dettagli

PERCORSI MOTORI TECNICO-COORDINATIVI

PERCORSI MOTORI TECNICO-COORDINATIVI PERCORSI MOTORI TECNICO-COORDINTIVI BSSO GRDO DI DIFFICOLTÀ MEDIO GRDO DI DIFFICOLTÀ LTO GRDO DI DIFFICOLTÀ SITUZIONE DI PERCORSI MOTORI TECNICO-COORDINTIVI 30% PERCENTULE DI LVORO CONSIGLIBILE PER UNIT

Dettagli

L insegnamento dell atletica leggera in ambito scolastico e giovanile: attività in miniatura o percorsi didattici e competizioni ad hoc?

L insegnamento dell atletica leggera in ambito scolastico e giovanile: attività in miniatura o percorsi didattici e competizioni ad hoc? L Atletica va a Scuola 3 aprile 2007 Grugliasco L insegnamento dell atletica leggera in ambito scolastico e giovanile: attività in miniatura o percorsi didattici e competizioni ad hoc? Paolo Moisè F.T.R.

Dettagli

ATTACCO Dal settore GIOVANILE Alla 1^ SQUADRA

ATTACCO Dal settore GIOVANILE Alla 1^ SQUADRA ATTACCO Dal settore GIOVANILE Alla 1^ SQUADRA PalaGeorge MONTICHIARI 31 gennaio 2015 QUANDO INSEGNARLO? Inserire come forma di gioco le fasi di attacco nel minivolley ESEMPIO Motricità generale abbinati

Dettagli

SCUOLA UNIVERSITARIA INTERFACOLTA IN SCIENZE MOTORIE CORSO DI TEORIA TECNICA E DIDATTICA DELL ATLETICA LEGGERA I LANCI

SCUOLA UNIVERSITARIA INTERFACOLTA IN SCIENZE MOTORIE CORSO DI TEORIA TECNICA E DIDATTICA DELL ATLETICA LEGGERA I LANCI SCUOLA UNIVERSITARIA INTERFACOLTA IN SCIENZE MOTORIE CORSO DI TEORIA TECNICA E DIDATTICA DELL ATLETICA LEGGERA I LANCI 1 I LANCI Koltai J. 1975 se osserviamo i bambini, potremo constatare che nei giochi

Dettagli

LEGA NAZIONALE PATTINAGGIO SETTORE FORMAZIONE

LEGA NAZIONALE PATTINAGGIO SETTORE FORMAZIONE LEGA NAZIONALE PATTINAGGIO SETTORE FORMAZIONE Coordinatore Settore Formazione Maurizio Cocchi GRUPPI Suggerimenti tecnici (liberamente estratto dalla dispensa della F.I.H.P.) Il Pattinaggio spettacolo

Dettagli

A.S. 2015/2016. DISCIPLINA: Scienze Motorie e Sportive. CLASSI: PRIMO BIENNIO (prima e seconda) Corso T ; corso S e prima corso A

A.S. 2015/2016. DISCIPLINA: Scienze Motorie e Sportive. CLASSI: PRIMO BIENNIO (prima e seconda) Corso T ; corso S e prima corso A A.S. 2015/2016 DOCENTE : prof. GHIGNONE Michele DISCIPLINA: Scienze Motorie e Sportive CLASSI: PRIMO BIENNIO (prima e seconda) Corso T ; corso S e prima corso A 1. CONTENUTI DISCIPLINARI ( suddivisi in

Dettagli

I. A. K. S. A. I T A L I A

I. A. K. S. A. I T A L I A I. A. K. S. A. I T A L I A INTERNATIONAL AMATEUR KICKBOXING SPORT ASSOCIATION PROGRAMMA TECNICO DEL SETTORE FREE- FIGHT - SHOOTBOXING DA PRINCIPIANTE 2 LIVELLO A ESPERTO 1 LIVELLO DA PRINCIPIANTE A PRINCIPIANTE

Dettagli

www.nikkostirling.com IT Anello di fissaggio Obiettivo Regolazione della parallasse Tubo del cannocchiale Cappuccio della torretta Elevazione Deriva Regolazione dell ingrandimento Illuminazione Oculare

Dettagli

15 min. Attivazione. 15 min. Attivazione. 30 min. Obiettivo Fisico. 25 min. Obiettivo. Tecnico. Fase Conclusiva. 5 min. Fase Conclusiva. 20 min.

15 min. Attivazione. 15 min. Attivazione. 30 min. Obiettivo Fisico. 25 min. Obiettivo. Tecnico. Fase Conclusiva. 5 min. Fase Conclusiva. 20 min. 6/8/07 7/8/07 Allenamento n.1 Allenamento n.3 Lunedi Martedi MATTINO MATTINO Mobilizzazione a terra con esercizi 1 addominali e adduttori. Con i bastoni esercizi per le spalle. propriocettività degli arti

Dettagli

Avvertenze sulla salute

Avvertenze sulla salute Avvertenze sulla salute A causa della natura fisica e dei regimi di allenamento contenuti nella seguente presentazione, si raccomanda di consultare un medico prima di iniziare qualsiasi tipo di allenamento

Dettagli

Che cos'è la ginnastica dolce?

Che cos'è la ginnastica dolce? Che cos'è la ginnastica dolce? La ginnastica dolce è basata sull'analisi del proprio corpo. È, quindi, l'attivazione del sistema psico-motorio. La respirazione avviene lentamente. Ogni seduta richiede

Dettagli

La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili. William Burroughs

La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili. William Burroughs ESERCIZI DI RISCALDAMENTO E STRETCHING La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili. William Burroughs Tutti gli esercizi devono essere condotti con la necessaria lentezza. È opportuno che ognuno

Dettagli

CBS Meccanico. Indice. Panoramica del sistema Tipo con freno anteriore e posteriore a tamburo meccanico Tipo con freno anteriore a disco idraulico

CBS Meccanico. Indice. Panoramica del sistema Tipo con freno anteriore e posteriore a tamburo meccanico Tipo con freno anteriore a disco idraulico 1/17 RISORSA Indice Panoramica del sistema Tipo con freno anteriore e posteriore a tamburo meccanico Tipo con freno anteriore a disco idraulico 2/17 Panoramica del sistema Il CBS meccanico montato su veicoli

Dettagli

BASIC MARKSMANSHIP Formazione di base al tiro operativo

BASIC MARKSMANSHIP Formazione di base al tiro operativo BASIC MARKSMANSHIP Formazione di base al tiro operativo di BOTTERI Giovanni - GELFI Eros GRuppo Istruttori Formazione Operativa Polizia Provinciale di Brescia Molto spesso chi vuole intraprendere il tiro

Dettagli

BASIC MARKSMANSHIP Formazione di base al tiro operativo

BASIC MARKSMANSHIP Formazione di base al tiro operativo BASIC MARKSMANSHIP Formazione di base al tiro operativo di BOTTERI Giovanni - GELFI Eros GRuppo Istruttori Formazione Operativa Polizia Provinciale di Brescia Molto spesso chi vuole intraprendere il tiro

Dettagli

Tempi e metodi. La determinazione del tempo necessario per la produzione di un bene risulta fondamentale per l'impresa.

Tempi e metodi. La determinazione del tempo necessario per la produzione di un bene risulta fondamentale per l'impresa. Tempi e metodi La determinazione del tempo necessario per la produzione di un bene risulta fondamentale per l'impresa. Tale previsione è possibile se si conoscono i tempi relativi a tutte le operazioni.

Dettagli

Esempio di allenamento

Esempio di allenamento Esempio di allenamento Questo che segue è un possibile allenamento settimanale per i tiratori di carabina. Ringrazio Liliana Ferrari che me lo ha fornito e che mi ha permesso di metterlo in rete. Lunedì

Dettagli

Scuola Calcio Preparazione Atletica Condizionale e Coordinativa

Scuola Calcio Preparazione Atletica Condizionale e Coordinativa WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio Preparazione Atletica Condizionale e Coordinativa PROGRESSIONE DIDATTICA DI ESERCIZI PER LA CAPACITA DI VALUTARE LE TRAIETTORIE (PERCEZIONE SPAZIO-TEMPORALE) A cura

Dettagli

Tecnica di arrampicata

Tecnica di arrampicata ARRAMPICARE un insieme coordinato ed integrato di sequenze gestuali e motorie che derivano dall'intelligenza motoria 1 - capire meglio come fare per salire (tecnica) 2 - integrare tecnica e tattica con

Dettagli

CARATTERISTICHE ATLETA ADULTO

CARATTERISTICHE ATLETA ADULTO L ALLENAMENTO Processo di esercitazione che tende al miglioramento ed allo sviluppo mirato e pianificato della capacità di prestazione non la successione di singoli momenti di attività con finalizzazioni

Dettagli

Esercitazioni per allenare la finta il dribbling e cambi di direzione. Categoria: Ultimo anno Esordienti

Esercitazioni per allenare la finta il dribbling e cambi di direzione. Categoria: Ultimo anno Esordienti Esercitazioni per allenare la finta il dribbling e cambi di direzione Categoria: Ultimo anno Esordienti Situazione di gioco: 1 > 1 (Rosso Verde). Il capitano azzurro, guida la palla fino al centro, la

Dettagli

POSIZIONI E PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Definizioni

POSIZIONI E PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Definizioni UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia POSIZIONI E PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Definizioni A.A. 2015

Dettagli

Smith & Wesson 586 / 686 (UMAREX)

Smith & Wesson 586 / 686 (UMAREX) Smith & Wesson 586 / 686 (UMAREX) Produttore: UMAREX GmbH & Co. KG modello: S&W 586 (brunito) / S&W 686 (niclato) con marking originali su licenza Smith & Wesson Originale: modelli Smith & Wesson 586 /

Dettagli

Tiro con l arco tradizionale Metodo per un tiro preciso.

Tiro con l arco tradizionale Metodo per un tiro preciso. Metodo per un tiro preciso. Libera traduzione di un articolo apparso sulla risvista Bogen Sport Journal Tutti gli arcieri che usano un arco di questo tipo dicono di tirare in modo istintivo. Ma cosa significa

Dettagli

Segnali dell arbitro REGOLAMENTO DI GIOCO

Segnali dell arbitro REGOLAMENTO DI GIOCO Segnali dell arbitro REGOLAMENTO DI GIOCO 2015 201 Segnali dell Arbitro 1. Calcio di Punizione Spalle parallele alla linea di touch. Braccio esteso verso l alto puntato in direzione della squadra che non

Dettagli

Una seduta di allenamento completa per il colpo di testa

Una seduta di allenamento completa per il colpo di testa Maurizio Pasqualini Presenta: Una seduta di allenamento completa per il colpo di testa Come posso insegnare il colpo di testa? In una seduta di allenamento quanto tempo posso dedicarci ed eventualmente

Dettagli

Le capacità coordinative

Le capacità coordinative Le capacità coordinative - Determinano la tipologia e la qualità della risposta motoria; - Sono invece determinate dai processi che organizzano, controllano e regolano il movimento; - Dipendono dal grado

Dettagli

PROGRAMMA per MASTER SPORT di SAMBO

PROGRAMMA per MASTER SPORT di SAMBO PROGRAMMA per MASTER SPORT di SAMBO CONOSCENZA DELLE ORIGINI DEL SAMBO (16.11.1938). Descrizione del SAMBO. CONOSCENZA DEL REGOLAMENTO INTERNAZIONALE FIAS. Esercizi propedeutici al movimento sulla materassina,

Dettagli

ESERCIZI PICCOLI AMICI

ESERCIZI PICCOLI AMICI ESERCIZI PICCOLI AMICI 1 L allievo rosso esegue un conduzione e piacimento attorno un cinesino per poi andare verso la porta, un suo avversario posto in diagonale rispetto al movimento dello stesso deve

Dettagli

Comitato Provinciale di Roma. Corso Allievi Allenatori 2013 LA DIFESA. Corso Allievi Alleatori

Comitato Provinciale di Roma. Corso Allievi Allenatori 2013 LA DIFESA. Corso Allievi Alleatori LA DIFESA MDE Corso Allievi Alleatori La difesa è il fondamentale che permette di recuperare la palla attaccata dall avversario, ed è strettamente collegata al muro per l esecuzione di un contrattacco.

Dettagli

Ezio Caldognetto Tecnico Federale Federazione Italiana Canoa Kayak. Programmazione e Metodologia delle Attività 2015

Ezio Caldognetto Tecnico Federale Federazione Italiana Canoa Kayak. Programmazione e Metodologia delle Attività 2015 Ezio Caldognetto Tecnico Federale Federazione Italiana Canoa Kayak Programmazione e Metodologia delle Attività 2015 1 Metodo - prestazione - adattamento - apprendimento - stimolo Per singola seduta allenamento,

Dettagli

CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CREMONA 2010

CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CREMONA 2010 CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CREMONA 2010 MODULO 7 DIDATTICA TECNICA 2 07 NOVEMBRE 2010 DOCENTE: Bellini G. Pietro DALLA DIDATTICA DEL BAGHER ALL IDENTIFICAZIONE DELLE ATTITUDINI PRIMARIE

Dettagli

1. Calcio di Punizione. 2. Calcio Libero. 3. Meta e Meta di Punizione. 4. Vantaggio

1. Calcio di Punizione. 2. Calcio Libero. 3. Meta e Meta di Punizione. 4. Vantaggio 1. Calcio di Punizione Spalle parallele alla linea di touch. Braccio esteso verso l alto puntato in direzione della squadra che non ha commesso l'infrazione. 2. Calcio Libero Spalle parallele alla linea

Dettagli

IL CORRETTO POSIZIONAMENTO IN SELLA E LE DIMENSIONI DEL TELAIO

IL CORRETTO POSIZIONAMENTO IN SELLA E LE DIMENSIONI DEL TELAIO IL CORRETTO POSIZIONAMENTO IN SELLA E LE DIMENSIONI DEL TELAIO LA CORRETTA POSIZIONE SULLA BICI E UN FATTORE DETERMINANTE PER POTER SVILUPPARE IL MASSIMO DELL EFFICIENZA E TRASMETTERE AI PEDALI TUTTA LA

Dettagli

Le capacità condizionali

Le capacità condizionali Le capacità condizionali - Determinano la durata, la quantità e l intensità della risposta motoria ed incidono in modo determinante sulla prestazione motorio-sportiva; - Sono direttamente influenzate dai

Dettagli

In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara. La coordinazione

In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara. La coordinazione La coordinazione Il movimento: definizione e classificazione Movimento: è un attività muscolare che si realizza nel mantenimento di una postura, dell equilibrio e nello spostamento del corpo o di sue parti.

Dettagli

Testo adottato: In perfetto equilibrio, Del Nista, Parker,Tasselli Ed. G. D Anna

Testo adottato: In perfetto equilibrio, Del Nista, Parker,Tasselli Ed. G. D Anna CLASSE: PRIMA Modulo 1: Conoscenza generale sullo svolgimento di una seduta di allenamento - Fase di riscaldamento Corsa Esercizi articolari a carico naturale Esercizi di controllo e miglioramento del

Dettagli

Sedute Allenamento mese di Ottobre 2007

Sedute Allenamento mese di Ottobre 2007 Autore: Maurizio Bruni Fonte: A.S. Saurorispescia Sito proponente: Alleniamo.com Sedute Allenamento mese di Ottobre 2007 Categoria Pulcini 1998 Allenatore Bruni Maurizio Seduta allenamento del giorno 01

Dettagli

Non viene proposto come allungamento ma come esercizio di mobilità per ridurre le tensioni presenti sulla colonna.

Non viene proposto come allungamento ma come esercizio di mobilità per ridurre le tensioni presenti sulla colonna. ALCUNE REGOLE: - Prima di tutto insegnare alpaziente come respirare e rilassare la muscolatura addominale: inspirare e poi espirare tirando in dentro l addome (si possono usare comandi verbali facilitanti

Dettagli

Preparazione Atletica Pre-Campionato

Preparazione Atletica Pre-Campionato Preparazione Atletica Pre-Campionato Il periodo della preparazione prevede lo sviluppo della resistenza e potenza aerobica, della forza, della resistenza alla velocità, della velocità pura. 1 (Corsa calciata,

Dettagli

UNIONE ITALIANA TIRO A SEGNO P R O G R A M M A S P O R T I V O F E D E R A L E

UNIONE ITALIANA TIRO A SEGNO P R O G R A M M A S P O R T I V O F E D E R A L E UNIONE ITALIANA TIRO A SEGNO P R O G R A M M A S P O R T I V O F E D E R A L E 2 0 11 0 Titolo 2 GARE FEDERALI DISPOSIZIONI PARTICOLARI Le Gare Federali sono articolate secondo quanto previsto dal seguente

Dettagli

Cyclette. acti vdis pens.ch IN GENERALE. Variabili di carico Ritmo da lento a moderato. Attività di resistenza. Da 10 a 20 minuti Nessuna pausa

Cyclette. acti vdis pens.ch IN GENERALE. Variabili di carico Ritmo da lento a moderato. Attività di resistenza. Da 10 a 20 minuti Nessuna pausa 3 Cyclette Variabili di carico Intensità Ritmo da lento a moderato Attività di resistenza Durata Da 10 a 20 minuti Nessuna pausa Possibile da 3 a 4 volte a settimana IN GENERALE 3 Da 10 a 20 minuti di

Dettagli

Stage Nr. 1 Posizione di partenza: T1-T2 T3 o T4 Conteggio Cambio caricatore: tattico o con ritenzione Penalità Distanze

Stage Nr. 1 Posizione di partenza: T1-T2 T3 o T4 Conteggio Cambio caricatore: tattico o con ritenzione Penalità Distanze Stage Nr. 1 Posizione di partenza: Arma in condizione 1 posizione di attesa e spalle al riparo basso Al segnale acustico voltarsi, estrarre e ingaggiare - con 2 colpi minimi (sequenza). Spostarsi su uno

Dettagli

PROMO GR GR Regione Toscana

PROMO GR GR Regione Toscana PROMO GR Il Progetto Promo nasce dall idea di monitorare nel settore GR anche le fasce d eta inferiori agli 8 anni. Si tratta di quelle piccole atlete che hanno manifestato il desiderio di avvicinarsi

Dettagli

Diag. 1. Il palleggio

Diag. 1. Il palleggio Il palleggio Premessa Per quanto riguarda questo fondamentale è necessario stabilire dei limiti. Troppe volte assistiamo all abuso del palleggio che, per i giocatori, diventa un fondamentale che esalta

Dettagli

Parkour Lezione 1. Durata. 90 minuti. Materiale

Parkour Lezione 1. Durata. 90 minuti. Materiale Parkour Nella prima lezione, i giovani imparano per prima cosa la mossa del rotolamento che nella disciplina sportiva del parkour viene eseguita molto spesso. In seguito, a postazioni sono i giovani stessi

Dettagli

La kinesiologia dell attacco Seconda parte

La kinesiologia dell attacco Seconda parte L'angolo della tecnica A cura di Massimo Moglio La kinesiologia dell attacco Seconda parte L attacco La fase di attacco si compone di due momenti distinti in cui il primo schema di movimento consiste nell'armare

Dettagli

CORREZIONI E CORRETTIVI NELL INSEGNAMENTO DEL TENNIS

CORREZIONI E CORRETTIVI NELL INSEGNAMENTO DEL TENNIS CORREZIONI E CORRETTIVI NELL INSEGNAMENTO DEL TENNIS di Daniele Reggianini DANIELE REGGIANINI Tecnico Nazionale AICS, IS2 FIT, Special Instructor, Istruttore Tennis Fitness, Preparatore Fisico 1 Livello

Dettagli

LA VIDEO ANALISI COME STRUMENTO UTILE NELLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI del MEZZOFONDISTA. Dott. Stefano Fumagalli Dott.

LA VIDEO ANALISI COME STRUMENTO UTILE NELLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI del MEZZOFONDISTA. Dott. Stefano Fumagalli Dott. LA VIDEO ANALISI COME STRUMENTO UTILE NELLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI del MEZZOFONDISTA Dott. Stefano Fumagalli Dott. Matteo Fumagalli PREMESSE VIDEO ANALISI MOLTO IMPORTANTE PERCHE PERMETTE DI ANALIZZARE

Dettagli

ALLENAMENTI ATLETICI FOSSOLO 76 CALCIO (Stagione 2012/2013)

ALLENAMENTI ATLETICI FOSSOLO 76 CALCIO (Stagione 2012/2013) ALLENAMENTI ATLETICI FOSSOLO 76 CALCIO (Stagione 2012/2013) OBIETTIVO MANTENERE ALTO IL LIVELLO DI EFFICIENZA FISICA PER INIZIARE LA FASE DI PREPARAZIONE IN CONDIZIONI OTTIMALI. DURATA 6 SETTIMANE DAL

Dettagli

del Prof. Marco Peddis

del Prof. Marco Peddis TECNICA DEL PALLEGGIO: ESERCIZI PER APPRENDERE E CONSOLIDARE L APPRENDIMENTO. IL PALLEGGIO DI ALZATA. del Prof. Marco Peddis Questo lavoro è rivolto ai corsisti che hanno partecipato alla lezione pratica

Dettagli

- Ball handling senza scambiarsi la palla (gara 1c1 a tempo)

- Ball handling senza scambiarsi la palla (gara 1c1 a tempo) 1) Palloni sparsi sul campo Corsa libera e: - saltare i palloni staccando su un piede - saltare i palloni staccando su due piedi (arresto a un tempo) - fermarsi davanti al pallone con un piede arretrato

Dettagli

Advanced Level. Parate da diretti incatenati sinistro destro

Advanced Level. Parate da diretti incatenati sinistro destro 1. Colpo con il rovescio del pugno Advanced Level Calci 1. Calcio frontale esterno ( a schiaffo ) 2. Calcio frontale interno ( a schiaffo ) 3. Calcio Circolare indietro ( tirato con il tallone ) 4. Calcio

Dettagli

I PREREQUISITI DELL APPRENDIMENTO MOTORIO

I PREREQUISITI DELL APPRENDIMENTO MOTORIO I PREREQUISITI DELL APPRENDIMENTO MOTORIO LE CAPACITÀ CONDIZIONALI Si classificano condizionali le seguenti capacità: forza, resistenza, velocità, flessibilità Forza La forza è la capacità dell uomo di

Dettagli

PROGRAMMA ALLENAMENTO PICCOLI AMICI MESE SETTEMBRE Mister Marco FALUGI

PROGRAMMA ALLENAMENTO PICCOLI AMICI MESE SETTEMBRE Mister Marco FALUGI U.S. PORTA A PIAGGE PISA PROGRAMMA ALLENAMENTO PICCOLI AMICI MESE SETTEMBRE 2007 Mister Marco FALUGI ALLENAMENTO Lunedì 10 Settembre 2007 - Giochi di Controllo Motorio Sviluppo senso percettivo, guida

Dettagli

Esercizi di Aikido Dojo Komadori

Esercizi di Aikido Dojo Komadori Esercizi preparatori di Aikido Ci sono differenti esercizi preparatori di aikido: Ki Taiso (Kenkodo) si chiamano anche esercizi della salute. Essi non sono strettamente finalizzati alle tecniche, ma servono

Dettagli

Traduzione italiana di Stefano Lucarelli. Documento in italiano curato da Stefano Lucarelli. Per informazioni Arcieri delle Alpi

Traduzione italiana di Stefano Lucarelli. Documento in italiano curato da Stefano Lucarelli. Per informazioni Arcieri delle Alpi Traduzione italiana di Stefano Lucarelli Documento in italiano curato da Stefano Lucarelli Per informazioni Arcieri delle Alpi email: arcieridellalpi@arcieridellealpi.it web: http://www.arcieridellealpi.it

Dettagli

Qin Na distanza intrappolamento

Qin Na distanza intrappolamento Qin Na distanza intrappolamento Distanza questa che trova intimo rapporto tra l esecuzione delle tecniche di leva e il Trapping del Wing Chun, che viene usato quest ultimo come trampolino di lancio per

Dettagli

Suolo Sbarra fissa Trampolino

Suolo Sbarra fissa Trampolino > Attrezzistica 8 a Classe Suolo Sbarra fissa Trampolino Questo test verifica le capacità nell attrezzistica. Facile Rincorsa, salto alla stazione, battuta a piedi pari, capriola in avanti Medio Rincorsa,

Dettagli

o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o

Dettagli

Non viene proposto come allungamento ma come esercizio di mobilità per ridurre le tensioni presenti sulla colonna.

Non viene proposto come allungamento ma come esercizio di mobilità per ridurre le tensioni presenti sulla colonna. ESERCIZI DI CORE STABILITY DR MAGNI LUCA EMANUELE PARRETTI laureato in Fisioterapia SILVIA FERRARESI Laureata in Fisioterapia ALCUNE REGOLE: - Prima di tutto insegnare alpaziente come respirare e rilassare

Dettagli

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce 4. Esercizi raccomandati La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce una indicazione ed un invito ad adottare un vero e proprio stile di vita sano, per tutelare l integrità e conservare

Dettagli

TRAZIONI ALLA SBARRA

TRAZIONI ALLA SBARRA TRAZIONI ALLA SBARRA In questo articolo vorrei fare alcune osservazioni che riguardano uno degli esercizi più importanti ed utilizzati sia nel mondo del calisthenics ma anche in altre discipline sportive

Dettagli

Respirazione. I 4 punti della respirazione efficace: 1. Piedi aperti perpendicolari all anca.

Respirazione. I 4 punti della respirazione efficace: 1. Piedi aperti perpendicolari all anca. Respirazione I 4 punti della respirazione efficace: 1. Allineare il corpo postura neutra. 2. Inspirare espandendo l addome. 3. Espirare mantenendo fermi i muscoli addominali. 4. Tenere aperta la cassa

Dettagli

Punto cardinale sta ad indicare ciascuna delle 4 direzioni principali verso le quali è possibile muoversi trovandosi su di una superficie come la

Punto cardinale sta ad indicare ciascuna delle 4 direzioni principali verso le quali è possibile muoversi trovandosi su di una superficie come la Punto cardinale sta ad indicare ciascuna delle 4 direzioni principali verso le quali è possibile muoversi trovandosi su di una superficie come la terra. nord (settentrione) sud est (meridione) (oriente)

Dettagli

Le posture incongrue e faticose, le posture mantenute a lungo, il lavoro ripetitivo, movimentare carichi pesanti rappresentano un sovraccarico per il

Le posture incongrue e faticose, le posture mantenute a lungo, il lavoro ripetitivo, movimentare carichi pesanti rappresentano un sovraccarico per il Le posture incongrue e faticose, le posture mantenute a lungo, il lavoro ripetitivo, movimentare carichi pesanti rappresentano un sovraccarico per il sistema muscolo scheletrico, ne provocano l affaticamento,

Dettagli

IL CORE TRAINING NEL CALCIO

IL CORE TRAINING NEL CALCIO IL CORE TRAINING NEL CALCIO PREPARATORE ATLETICO TARSI MARCO PREPARATORE PORTIERI CARNEVALI PIO COSA È IL CORE? Sicuramente, ti è capitato di sentirlo diverse volte ma non hai mai capito cos è. È il baricentro

Dettagli

TECNICA DI ARRAMPICATA

TECNICA DI ARRAMPICATA TECNICA DI ARRAMPICATA L arrampicata è l evoluzione della camminata. E quindi utile provare a camminare, su alcuni ciocchi di legno o pietre pietre poste sul sentiero ad una certa distanza, per capire

Dettagli

GUIDA ALLA REGOLAZIONE DELLA SEDUTA EMBODY

GUIDA ALLA REGOLAZIONE DELLA SEDUTA EMBODY GUIDA ALLA REGOLAZIONE DELLA SEDUTA EMBODY 3 2 2 1 1 REGOLAZIONE DELLA RECLINAZIONE (TILT) 2 REGOLAZIONE DELLA PROFONDITÀ E DELL ALTEZZA DEL SEDILE 3 REGOLAZIONE DELL ALTEZZA DEI BRACCIOLI Inclinarsi leggermente

Dettagli