LICEO CLASSICO C. CAVOUR DISCIPLINA : FISICA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA
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- Severino Mora
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1 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA 1. OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE Le prime due/tre settimane sono state dedicate allo sviluppo di un modulo di allineamento per riprendere il filo del discorso, colmare le eventuali lacune e completare, se necessario, il programma del precedente anno scolastico. OBIETTIVI SPECIFICI PER LA CLASSE 5 Competenze: Acquisire un insieme organico di metodi e contenuti finalizzati ad una adeguata interpretazione della natura dei fenomeni elettromagnetici Analizzare e schematizzare situazioni reali e affrontare problemi concreti relativi ai fenomeni elettromagnetici. Riconoscere i fondamenti scientifici delle attività tecniche. Conoscere le relazioni tra lo sviluppo delle conoscenze fisiche e quello del contesto umano, storico, tecnologico Abilità Descrivere e spiegare fenomeni nei quali si evidenziano forze elettrostatiche o magnetostatiche. Descrivere analogie e differenze tra campi gravitazionali, elettrostatici e magnetostatici. Analizzare semplici circuiti elettrici, con collegamenti in serie e parallelo, ed evidenziare il ruolo delle grandezze fisiche caratterizzanti i circuiti. Descrivere e spiegare applicazioni dell induzione elettromagnetica. Classificare le radiazioni elettromagnetiche in base alla lunghezza d onda e descriverne le interazioni con la materia anche vivente. Conoscenze Fenomeni elettrostatici e magnetostatici. Capacità elettrica. Condensatore. Campi elettrico e magnetico. Moto di cariche in un campo elettrico e in un campo magnetico. Conducibilità nei solidi. Corrente elettrica continua ed alternata. Potenza elettrica ed effetto Joule. Interazione fra magneti, fra corrente elettrica e magnete, fra correnti elettriche. Induzione e autoinduzione. Onde elettromagnetiche. Equazioni di Maxwell. NUCLEO E RADIAZIONE NUCLEARE * Competenze: Acquisire un insieme organico di metodi e contenuti finalizzati ad una adeguata interpretazione della radiazione nucleare. Riconoscere i principi fisici delle più note applicazioni nella tecnologia e nella vita quotidiana. Comprendere l evoluzione storica dei modelli di interpretazione della realtà, evidenziandone limiti e progressivo affinamento.
2 Abilità Conoscenze Riconoscere l ordine di grandezza delle dimensioni delle molecole, degli atomi e dei nuclei. Interpretare la forza nucleare in termini di stabilità dei nuclei Applicare la legge del decadimento radioattivo nella datazione dei reperti. Descrivere le applicazioni e i meccanismi fondamentali della fusione e fissione nucleare Costituenti e struttura dell atomo Radioattività Tempo di dimezzamento e datazione radioattiva Energia di legame nucleare Fissione e fusione nucleare 2. SCANSIONE DEL PROGRAMMA E PRINCIPALI ARGOMENTI (suddivisi per trimestre e pentamestre) La scansione che segue è puramente indicativa perché può essere soggetta a modifiche dovute al livello della classe e alla sua capacità di assimilazione dei contenuti proposti. TRIMESTRE Fenomeni elettrostatici e magnetostatici. Capacità elettrica. Condensatore. Campi elettrico e magnetico. Moto di cariche in un campo elettrico e in un campo magnetico. Conducibilità nei solidi. Corrente elettrica continua ed alternata. Potenza elettrica ed effetto Joule. PENTAMESTRE Interazione fra magneti, fra corrente elettrica e magnete, fra correnti elettriche. Induzione e autoinduzione. Onde elettromagnetiche. Equazioni di Maxwell. Modulo di 6 ore su NUCLEO E RADIAZIONE NUCLEARE o altro argomento di fisica moderna
3 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI La scelta dei metodi da seguire nell insegnamento della matematica e della fisica in tutte le classi è strettamente collegata agli obiettivi prefissati. Per tale ragione ritengo opportuno adottare come metodi di insegnamento sia quello induttivo che quello deduttivo, a seconda dei contenuti e delle varie fasi di apprendimento e di servirmi di due modi di comunicazione: uno basato sulla lezione frontale, di tipo espositivo, particolarmente efficace per trasmettere conoscenze, l altro sulla partecipazione attiva da parte dello studente, utile per favorire la capacità espressiva e quella critica, per sviluppare il livello cognitivo e facilitare la socializzazione. In base a quanto espresso sopra, si alterneranno momenti di trasmissione di determinate conoscenze a momenti di incentivazione, di discussione e di chiarificazione, cercando di dare maggiore importanza alla partecipazione, all iniziativa e alla responsabilità degli allievi. Sarà comunque importante e non trascurabile che gli alunni mantengano una buona condotta, indispensabile per un lavoro ordinato ed efficace. Un punto fermo della metodologia sarà costituito dall esigenza di rendere esplicite le procedure seguite nella " costruzione" della materia, in quanto non devono ridursi ad una pura registrazione di dati e nozioni da memorizzare, ma devono far comprendere l importanza dell acquisizione dei metodi e procedimenti per una crescita delle conoscenze in accordo con lo sviluppo cognitivo dello studente. Per quanto concerne la fisica il metodo di insegnamento sarà impostato tenendo presenti i seguenti punti: 1. Impostazione dello studio a partire dalla realtà per arrivare al concetto di legge. 2. Indagine sui fenomeni in un rapporto dialettico studente insegnante. 3. Uso di strumenti atti a favorire le capacità di collegamento fra i vari argomenti 4. METODI E STRUMENTI DI VERIFICA (Si specifichino le tipologie di verifica e il loro numero, sia per il trimestre sia per il pentamestre) Come strumenti di verifica, secondo quanto stabilito dai docenti di matematica nelle riunioni per dipartimento, intendo utilizzare prove scritte, prove strutturate (quesiti del tipo vero/falso, domande a risposta multipla, esercizi a completamento, etc.) e colloqui orali: questi ultimi saranno volti soprattutto a valutare le capacità di ragionamento ed i progressi raggiunti nella chiarezza e nella proprietà di espressione degli allievi. La valutazione sarà sia di tipo formativo che di tipo sommativo. La verifica formativa, utile per monitorare le difficoltà incontrate dagli allievi e rimuoverle quanto prima mediante interventi immediati e mirati, consisterà principalmente in quesiti posti ad essi ad inizio di ogni lezione o al termine della spiegazione; la verifica sommativa, a differenza di quella formativa, concorrerà alla valutazione trimestrale e finale. Come deciso nelle riunioni per dipartimento di programmazione di inizio anno, tenuto conto che il voto di valutazione attribuito nelle operazioni di scrutinio (trimestrale e pentamestrale) sarà unico, come già deliberato nel Collegio dei Docenti, il Dipartimento fissa in due il numero minimo di valutazioni per allievo nel trimestre e in tre il numero minimo di valutazioni nel pentamestre. Si intende inoltre sottolineare che la valutazione orale sarà garantita agli allievi insufficienti o a coloro che desiderano migliorare il proprio voto e con l approssimarsi del termine dell anno scolastico, sarà garantita agli allievi insufficienti una prova aggiuntiva di recupero.
4 5. CRITERI DI VALUTAZIONE La verifica avrà come scopo quello di valutare il processo di apprendimento dello studente, tenendo conto di tutti gli obiettivi evidenziati nel presente piano di lavoro, e di adottare strategie atte a rimuovere le difficoltà incontrate dai ragazzi. La valutazione trimestrale e finale farà seguito ad un congruo numero di verifiche (almeno due nel trimestre e almeno tre nel pentamestre) che permetteranno di formulare un giudizio oggettivo su ciascun allievo. Tale giudizio terrà conto dei seguenti elementi: 1. profitto 2. impegno 3. partecipazione 4. progresso in itinere, purché significativo La misurazione del livello di apprendimento verrà effettuata mediante l uso di voti espressi in decimi e l utilizzo della scala numerica ministeriale. Nelle verifiche scritte e nelle prove strutturate verrà attribuito due al compito consegnato in bianco o copiato da un compagno o completamente errato e dieci al compito corretto, ordinato e sintetico; le valutazioni intermedie saranno dedotte conseguentemente. Nelle verifiche verrà utilizzata la seguente corrispondenza voto/prestazione: Votazione (in decimi) Descrittori 10 8/9 7 6 L allievo conosce e padroneggia tutti gli argomenti trattati, esprimendosi con linguaggio esauriente ed appropriato. Non commette errori né imprecisioni e sa collegare le conoscenze e le competenze acquisite anche in situazioni nuove, scegliendo le procedure risolutive più economiche e valutando criticamente i risultati. L allievo conosce gli argomenti in modo approfondito, si esprime correttamente e utilizza con sicurezza le procedure risolutive, scegliendole anche in modo opportuno L allievo conosce gli argomenti fondamentali, li rielabora in modo autonomo e utilizza le procedure risolutive senza commettere errori in esercizi o problemi di risoluzione anche non immediata L allievo ha raggiunto gli obiettivi minimi, cioè conosce gli argomenti fondamentali trattati, pur non avendoli approfonditi, ed esegue in modo autonomo esercizi e problemi di immediata risoluzione senza commettere errori 5 L allievo conosce gli argomenti trattati in modo superficiale e commette errori non gravi nelle procedure risolutive L allievo conosce gli argomenti trattati in modo frammentario e commette gravi errori 4 nelle procedure risolutive 3 L allievo non conosce gli argomenti trattati e commette gravissimi errori nelle procedure risolutive 2 L allievo rifiuta l interrogazione o consegna l elaborato in bianco
5 6. MODALITÀ DI RECUPERO Nella ripartizione degli argomenti che saranno oggetto di studio durante questo nuovo anno, la programmazione prevede, in tutte le classi, più di una fase di recupero e di consolidamento delle conoscenze, in cui sarà dato ampio spazio all esercitazione in classe, agli interventi per domande di approfondimento e chiarimento. Questi interventi saranno effettuati durante la normale attività curricolare e ogni volta che se ne presenterà la necessità. Per quanto concerne ulteriori attività di recupero mi adeguo a quanto deciso in sede di riunione di dipartimento e del Collegio dei Docenti. 7. EVENTUALI INIZIATIVE CULTURALI E VIAGGI DI ISTRUZIONE Personalmente non propongo iniziative culturali e viaggi di istruzione, ma rimando a quanto deciso in consiglio di classe di programmazione. Torino, 4 novembre 2014 IL DOCENTE Prof.ssa Patrizia De Bianchi
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