CREMA SI E ARRABBIATA IL PUNTO DI VISTA/1 A PAGINA 12

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1 Il PICCOLO CREMASCO Direttore responsabile: Sergio Cuti Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel Direzione e redazione via Tensini Crema tel e fax incomsc@gmail.com Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona Pubblicità: Immagina srl tel direzione@immaginapubblicita.it Aut. del Tribunale di Crema n 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona Numeri Arretrati: ANNO III NUMERO 8 SABATO 1 MARZO ,02 Copia Omaggio DOMENICA, STOP ALLE AUTO IN CITTA Polemici quelli del Carnevale, commercianti e cittadini CREMA SI E ARRABBIATA IL PUNTO DI VISTA/1 A PAGINA 12 Renzi: ha detto no ai vetero-comunisti di Renato Ancorotti rancorotti@gmail.it Detto che Silvio Berlusconi è stato l ultimo presidente eletto dagli italiani e che c è ovviamente una distanza politica tra Renzi e Forza Italia, un fatto è certo: il nuovo presidente del Consiglio, essendo una persona intelligente, si sta avvicinando al modo concreto di fare politico tipico del centrodestra. Consono più alla risoluzione dei problemi che a discussioni ideologiche. Gli unici partiti su cui possono far conto gli italiani per non fare la fine della Grecia, sono Forza Italia e Pd perché sono forze politiche più importani del nostro Paese. Ci si chiede, a volte, se sia Berlusconi più a sinistra o se sia Renzi più a destra. Il fatto è che l ex sindaco di Firenze ha un approccio ai problemi che non è né ideologico né settario, ma concreto. Questo modo di affrontare e risolvere le questioni è di centrodestra? Probabilmente. Se, quindi, nel suo Dna c è qualche gene di destra, non mi dispiace. Per fare un esempio, vuole ridurre di 8-10 miliardi il cuneo fiscale, il che significa, secondo la proiezione de «Il Sole 24 Ore», aumentare di circa 100 euro al mese la busta paga dell 85% dei lavoratori. E un modo concreto e intelligente di incrementare il salario dei dipendenti che, avendo qualche soldo in più da spendere, consumeranno di più e, quindi, incrementeranno la produzione delle aziende sul mercato interno. Si creerà, cioè, un circolo virtuoso che farà bene all economia e all occupazione. E lo Stato? Incrementerà le sue entrate più sui consumi che sulle tasse a imprese e lavoratori. Quindi, non solo non perderà un euro, ma rischierà addirittura di aumentare il gettito fiscale. E poi, al di là della distanza politica, di Renzi piace la sua capacità di dissolvere quella cappa di vetro-comunismo che finora è stato il patrimonio genetico del Pd. Un Partito Democratico ancora un po troppo comunista, governato dai apparatčik di sovietica memoria che hanno nel loro Dna il preconcetto ideologico e il culto della Nomenklatura. Infine: Berlusconi ai servizi sociali? Sarebbe un indecenza. Ai servizi sociali, caso mai, bisognerebbe mandare la Bindi e D Alema. Una volta tanto sarebbero costretti a lavorare. ALLARME SICUREZZA: PER STARE TRANQUILLI, ANDATE AI DIBATTITI A PAGINA 9 IL PUNTO DI VISTA/2 Tenuti in coma farmacologico di Federico Biondini biondini.federico@gmail.com Eccoci approdati nel 2014, il cosiddetto anno della ripresa. Come se entrare in un nuovo anno fosse come voltare la pagina di un libro e lo schifo della pagina precedente scomparisse allo sfogliare della pagina nuova! Sono riemersi i soliti problemi, con l ipotesi di elezioni come nel 2013, con una ripresa che l anno scorso era nella testa del ministro Saccomanni (per fortuna non lo vedrò più) e nel 2014 continuerà ad essere nelle menzogne di chi lo sostituirà. Ormai è chiaro che la politica ci sta tenendo in coma farmacologico attraverso la somministrazione di tasse che ci immobilizzano. Ma come succede per l organismo umano, o si muore, e il medico diventa quindi inutile, o si sospende la cura. Oppure visto che non siamo ancora morti e non siamo prossimi a diventarlo, si reagisce e si rifiuta la cura, specie se ci toglie il cibo e la dignità. Il 2014 sarà in ogni caso l anno zero della crisi, seguito da un 2015 che preannuncia il grande flop dell Expo con Paesi che nelle aspettative dovrebbero realizzare a Milano grandi progetti edilizi, ma che,realizzeranno poco più del fienile di Clark Kent! Nel frattempo il Paese è stato regalato a qualcuno, come è stata regalata la Banca d Italia, il lavoro, e il pacchetto che comprende la dignità degli Italiani. Siamo quasi sul fondo; sta a noi decidere se e come spingerci verso l alto o lasciarci morire. a pagina 10 ISABELLA TUPONE, DOMENICA, AL MUSEO Verrà presentato il libro di Langone: «Eccellenti pittori»

2 2Sabato 1 Marzo 2014 CREMONA Intervista esclusiva a Chahida Sekkafi,15enne italiana figlia di genitori marocchini. La storia di una ragazza che ha deciso di sfidare il pregiudizio Donna arbitro in campo con il velo islamico «Il mio sogno? Vorrei arbitrare gli incontri delle grandi squadre. Ma dopo le superiori mi iscriverò a scienze diplomatiche» L allenatore: «Ha sostenuto brillantemente l esame» A bordocampo, in qualità di tutor (come previsto dal regolamento a ogni esordio di un arbitro) c'è Gian Mario Marinoni, presidente della sezione Aia (Associazione italiana arbitri) di Cremona, che ha voluto personalmente seguire questa ragazza sin da quando, nello scorso ottobre, si è presentata con la madre per chiedere l'ammissione al corso. «La abbiamo accolta molto volentieri - racconta l'allenatore. Insieme ad altri otto compagni ha frequentato il corso di due mesi, fatto di lezioni in aula e su campo, e ha quindi sostenuto brillantemente l'esame, come tutti gli altri, il 15 dicembre». In quel periodo i campionati erano fermi per la pausa natalizia, quindi è dovuto passare un po' di tempo prima che Chahida potesse scendere in campo. Ha quindi esordito il 13 febbraio sul campo di Pizzighettone. «Ho scelto di assegnarle una gara speciale, con due club esempi di disciplina e integrazione» ha sottolineato l'allenatore, che per permetterle di scendere in campo con il velo ha dovuto chiedere a Roma l'autorizzazione, ottenuta per le categorie Giovanissimi e Allievi: un precedente di cui d'ora in poi anche altre ragazze come Chahida potranno usufruire. Per 90 minuti, quindi, Marinoni è stato a portata di voce della sua giovane allieva, per seguirla durante la partita e consigliarla al meglio. «Il suo esordio è stato morbido, perché è una ragazza di 15 anni e ho voluto partire gradualmente. Ma è andata bene, e mi aspetto da lei costanti miglioramenti». La sezione cremonese dell Aia raccoglie circa 90 ragazzi e 7 ragazze (»molto toste», come sottolinea lo stesso presidente), di cui 4 arbitrano nella categoria massima della provincia, la II Divisione. Il fatto di essere donne non è affatto un problema, anzi. «Mi è rimasto impresso l'episodio di un arbitraggio da parte una ragazza di origini rumene, una di quelle che lavorano nella massima categoria provinciale. Ricordo quando, durante una partita, ammonì un giocatore per un brutto fallo su un avversario - racconta. Questo, arrabbiato per il cartellino giallo, si diresse verso di lei, probabilmente per protestare. Poi lo vidi allontanarsi senza aprire bocca. A fine partita le chiesi cosa gli aveva detto per farlo andare via così, e lei mi rispose: L'ho guardato negli occhi». Perché le donne arbitro, secondo Marinoni, garantiscono più rispetto, credibilità, meno contestazioni: a volte basta un occhiataccia. di Laura Bosio Ormai è nota come "l'arbitro col velo", da quando domenica 13 febbraio è apparsa sul campo dell oratorio San Luigi di Pizzighettone per arbitrare una partita di calcio, vestita in tenuta classica e con il velo islamico. Il suo nome è Chahida Sekkafi, abita a Sesto Cremonese, ha 15 anni, è italiana figlia di marocchini ed è di religione islamica. Una bellissima storia di sport e integrazione, quella di Chahida, grande appassionata di sport, che ha dato un calcio al pregiudizio e alla discriminazione, portando con orgoglio il suo velo sul campo. Non è stato un percorso facile, perché è stato necessario richiedere speciali permessi per poter arbitrare indossando il capo tradizionale, a integrazione della divisa ufficiale dell'aia (Associazione italiana arbitri). Ma, alla fine, la giovane è riuscita a coronare il proprio sogno. Ha frequentato il corso di due mesi per diventare arbitro, ha sostenuto l'esame insieme ai suoi compagni - sette ragazzi e una ragazza e, dopo le vacanze natalizie, il 13 febbraio è finalmente scesa in campo per arbitrare l'incontro di campionato della categoria Giovanissimi - categoria in cui possono arbitrare i neo-arbitri - tra San Luigi e Stradivari. La sua passione per il calcio nasce da lontano: «In famiglia siamo tutti appassionati di pallone, e io sono una grande tifosa juventina>>, racconta la ragazza, che abbiamo raggiunto presso il campo sportivo, dove stava facendo il suo allenamento settimanale. «Inizialmente avrei voluto giocare a calcio, ma mia madre Gian Mario Marinoni con Chaida Sekkafi me lo ha sconsigliato, essendo uno sport troppo duro. Poi un giorno sono venuti alla mia scuola (Chahida studia al liceo linguistico Manin ) quelli della sezione Aia di Cremona, perché reclutavano aspiranti nuove reclute. Quel giorno ero assente ma i miei amici, conoscendo la mia passione, mi hanno avvertito di questa opportunità. Così insieme a mia madre siamo andate a parlare con il presidente Marinoni, e ho iniziato il mio percorso». Il corso di preparazione è stato duro, ma Chahida l'ha superato brillantemente, così come ha sostenuto senza problemi l'esame. Così è arrivato finalmente il «Ho letto commenti negativi, ma li ho ignorati» momento di scendere in campo, accompagnata da una grande paura. «Prima di entrare in campo l'agitazione era forte, incrementata dal fatto di vedere così tante telecamere e giornalisti: non mi aspettavo proprio una cosa del genere. Temevo di LA MADRE «Ho sempre incoraggiato i miei figli a seguire le proprie aspirazioni» «Ho sempre seguito i miei figli e li ho sempre sostenuti nelle loro scelte, incoraggiandoli a praticare sport» racconta Souad, mamma di Chahida, a sua volta appassionata di calcio. «Mia figlia voleva fare la calciatrice, ma conoscendo il suo carattere e sapendo che lei ci tiene molto al suo aspetto fisico e alla sua femminilità, le ho sconsigliato quello sport. Poi è uscita questa opportunità, di frequentare la scuola di arbitro, e ho pensato che fosse un'ottima scelta per lei. Credo infatti che rispecchi perfettamente il suo modo di essere: si richiedono infatti lealtà e senso di responsabilità, nel fare il giudice dei comportamenti altrui. Tutte qualità che mia figlia possiede». Souad inizialmente temeva vi fossero problemi per via del velo: il pregiudizio è spesso un nemico difficile da abbattere. Invece all'aia ha trovato solo porte aperte. E quello di Chahida potrebbe essere un esempio per altre ragazze come lei, che magari spesso rinunciano alle proprie aspirazioni per paura dei pregiudizi. commettere molti errori, invece è andata meglio di quanto pensassi». Nessuna paura, invece, nello sfidare il pregiudizio: «Da parte dei miei amici e compagni di scuola ho ricevuto tantissime parole di incoraggiamento. Purtroppo, ho anche letto in giro parecchi commenti negativi per il mio arbitrare indossando il velo, ma ho fatto finta di non vederli e ho proseguito per la mia strada». E la sua sfida al pregiudizio non poteva avere un epilogo migliore. Domenica 2 marzo Chahida arbitrerà la sua terza partita, a Bonemerse. «La difficoltà maggiore nel fare l'arbitro è nel saper essere giusti, nel saper vedere i falli ma soprattutto nel saperli motivare. E' un lavoro di fisico, ma anche di testa». Chahida ha le idee chiare e grandi aspirazioni: la carriera arbitrale le sembra un'opportunità concreta. «Vorrei diventare un arbitro internazionale, e arbitrare le grandi squadre». Ma è una ragazza con i piedi per terra, e non trascura di lasciare aperte altre strade. «Dopo il diploma? Vorrei studiare scienze diplomatiche».

3 Cronaca Sabato 1 Marzo Una ricerca della Coldiretti/Ixè sfata molti luoghi comuni. Il 50% dei 30enni vive con la paghetta dei genitori I giovani e il lavoro che non c è: Poste e lamentele, se ne discute in Comune qualsiasi cosa pur di lavorare «Con una laurea in economia in tasca all estero si trova sempre impiego. Qui in Italia è uno schifo» di Laura Bosio O ggi più della metà dei trentenni italiani vive con la paghetta dei genitori (51 per cento) o dei nonni e altri parenti (3 per cento). E quanto emerge dalla prima analisi Coldiretti/Ixè su Crisi: i giovani italiani e il lavoro nel 2014, condotta su persone di età compresa tra i 30 ed i 34 anni, dalla quale si evidenzia che il sostegno di genitori e parenti sale al 79 per cento se si considerano tutti gli under 34. Il problema è che le aspettative dei nostri giovani sono ormai decisamente più modeste di un tempo: la crisi ha infatti portato tutti a ridimensionare le proprie ambizioni. Pare che quasi un giovane su quattro (23 per cento) accetterebbe un posto da netturbino, il 27 entrerebbe in un call center e il 36 per cento, pur di lavorare, farebbe volentieri il pony express. Flessibilità esasperata, forse anche eccessiva, se è vero che, sottolinea la Col diretti, un giovane su tre pur di lavorare è disposto ad accettare un orario più pesante con lo stesso stipendio (33 per cento), ma anche, in alternativa, uno stipendio inferiore a 500 euro a parità di orario (32 per cento). «Sono due anni che cerco inutilmente un posto di lavoro racconta Cecilia, 20 anni, diplomata. Ho mandato il mio curriculum ovunque, ma inutilmente. Se accetterei una occupazione umile? Assolutamente sì, basta lavorare». Sono in molti i giovani a pensarla così: qualsiasi cosa pur di lavorare, anche se il lavoro non corrispondesse con gli studi svolti, con le proprie aspirazioni e con le proprie competenze. C è capacità di reinventarsi: «Sono diplomata al liceo classico e lavoro come donna delle pulizie racconta Elisa, 21 anni -. Vorrei iscrivermi all università, ma con mio padre disoccupato ora serve uno stipendio in più in casa ed è giusto che io faccia la mia parte. Appena ci riuscirò riprenderò i miei studi: voglio laurearmi in storia». Nessuna vergogna: il bisogno viene prima. «Mi reputo fortunato, anche se faccio un lavoro umile: solo il fatto di avere un lavoro oggi è una fortuna incredibile racconta Sergio, 25 anni -. Sono tantissimi i miei amici e coetanei che non trovano nulla». Grande versatilità anche da parte di chi possiede un titolo di studio accademico: poco importa quanto si abbia studiato, se poi nel proprio settore non vi sono sbocchi. «Sono laureata in lettere e lavoro in un call center da tre anni dice Letizia, 29 anni. Purtroppo, con la mia laurea posso fare poco. Ho provato ad entrare nelle graduatorie dell insegnamento, ma per ora trovare un lavoro nel settore è un miraggio. Per ora sono contenta così, anche se lo stipendio non è granché: sempre meglio di niente». Per qualcuno è difficile trovare lavoro anche con lauree più spendibili. Marco, ingegnere gestionale 34enne, vive con i genitori e va avanti con lavori saltuari e collaborazioni: «Ho fatto il barista, ho lavorato nel data entry, in un Caf Tutti impieghi di pochi mesi perché di fisso non si trova nulla. Mi adatto, non ho scelta». Il posto fisso rimane, appunto, un miraggio: la ricerca Coldiretti evidenzia che per il 46 per cento dei giovani la stabilità rimane ancora la più grande ambizione (anche se questo dato è in calo del 7 per cento rispetto allo scorso anno). «Faccio la precaria da circa 10 anni racconta Stefania, 34 anni -. Passo da un posto di lavoro all altro, e mi ritengo già fortunata perché finora sono sempre riuscita a trovare, anche se non sono mancati i periodi in cui ero a casa. Vorrei un po di stabilità, per potermi sposare, per accendere un mutuo ma per ora restano solo sogni». La soddisfazione economica quasi passa in secondo piano, come testimonia l alta percentuale di chi si accontenta. «Con uno stipendio di 800 euro al mese non puoi fare molto, ma è ben difficile trovare di meglio, oggi spiega Elena, 24 anni, cameriera. Purtroppo o ti accontenti o lasci il posto a qualcuno che si accontenta più di te Le file di disoccupati sono lunghissime, e questo ci rende tutti facilmente ricattabili dai datori di lavoro». Altro dato drammatico è quello di chi ha perso le speranze: la ricerca evidenzia che i giovani che si sono dati alla ricerca attiva del lavoro nell ultimo anno hanno presentato in media 20 curricula, ma una percentuale del 44 per cento non ha inviato alcuna domanda di assunzione o lavoro. Non va però sottovalutata - sottolinea la Coldiretti - la presenza di una minoranza, il 14 per cento, che durante l anno ha ricevuto oltre 50 rifiuti o mancate risposte, di fronte alla richiesta di lavoro. «Sono a casa da tre anni, ormai ci ho rinunciato racconta Valentina, 26 anni, che vive con i genitori. Ho mandato decine di domande, ma la risposta è sempre la stessa. Ora non cerco più: perderei solo tempo ed energie». «Mando curricula quasi ogni giorno, ma la risposta è sempre la stessa: no. Sono demoralizzato» si lamenta Paolo, 28 anni, laureato in chimica. Quali alternative? Per molti la risposta è andarsene: la maggioranza dei giovani (51 per cento), secondo la ricerca, è pronta ad espatriare per motivi di lavoro, mentre il 64 per cento è disponibile a cambiare città. Il motivo principale che spinge i giovani ad emigrare è - sottolinea la Coldiretti - il fatto che il 19 per cento consideri l Italia un Paese fermo in cui non si prendono mai decisioni, il 18 per cento parli di peso eccessivo delle tasse e il 17 per cento chiami in causa la mancanza di lavoro, così come la mancanza di meritocrazia. «Mi sono laureato da un anno e faccio lavoretti saltuari, ma non mi è ancora capitata alcuna opportunità racconta Enzo. Credo che alla fine me ne dovrò andare: con una laurea economica in tasca all estero si trova sempre lavoro. Qui in Italia è uno schifo». Dopo che, nelle scorse settimane, i cittadini avevano portato avanti lamentele in merito ad alcune criticità dei servizi postali verificatesi in diversi quartieri, ora il Comune ha deciso di prendere in mano la situazione e intervenire. Sull argomento, il 27 gennaio scorso, il Consiglio Comunale ha approvato l ordine del giorno con il quale si impegna il sindaco e la Giunta a convocare l Ufficio di presidenza per trattare questa problematica. Si svolgerà il prossimo 5 marzo, alle 17.30, nella sala dei gruppi consigliari posta al primo piano di palazzo Comunale. La convocazione è stata decisa dal presidente del consiglio comunale Alessio Zanardi; sono stati invitati a partecipare i responsabili di Poste Italiane S.p.A. dell area territoriale ed i presidenti dei Comitati di Quartiere, così che vi sia un confronto diretto sulle criticità emerse. «Auspico che in quella sede afferma Zanardi dove saranno presenti tutte le parti interessate, oltre a fare il punto della situazione, possano essere fornite ai capigruppo e naturalmente alla cittadinanza attraverso i referenti dei Comitati di Quartiere, tutte le informazioni utili per comprendere quali siano le motivazioni dei problemi e le iniziative che si intendono prendere per evitare ulteriori disguidi nel servizio che Poste Italiane fornisce». Tra le problematiche che erano emerse, numerosi episodi di forte ritardo o addirittura di mancata consegna della corrispondenza.

4 4Sabato 1 Marzo 2014 Cronaca Don Antonio Pezzetti (Caritas): «Occasione preziosa per uscire dalla schiavitù del proprio egoismo e per aprirsi alla libertà dell amore e del dono di sé» Quaresima di Carità: Perché nessuno resti indietro In partenza un progetto per ospitare le donne in difficoltà presso la Casa di Nostra Signora. Sostegno anche al micro-credito e al Fondo famiglie di Giulia Sapelli I Il problema delle crescenti situazioni di povertà sul territorio è particolarmente sentito nel periodo della Quaresima: come ogni anno, la proposta della Caritas diocesana e del vescovo Dante Lafranconi, in preparazione alla Pasqua, è operare una solidarietà concreta. Perché nessuno resti indietro è lo slogan della tradizionale iniziativa solidale a favore di particolari situazioni di disagio presenti sul territorio diocesano. La proposta di quest anno si divide su tre fronti: sono differenziati, infatti, gli ambiti verso i quali poter indirizzare la propria generosità. Illustrando le motivazioni alla base di questa consueta iniziativa di carità, il vescovo di Cremona, monsignor Dante Lafranconi, ha richiamato il messaggio che Papa Francesco ha scritto proprio per la Quaresima e che guarda a Gesù Cristo che si è fatto povero ricorda il titolo del messaggio del Santo Padre per arricchirci con la sua povertà (2 Cor 8,9). «Che cos è allora questa povertà con cui Gesù ci libera e ci rende ricchi? si è domandato il Vescovo parafrasando il messaggio di papa Francesco È proprio il suo modo di amarci, il suo farsi prossimo a noi come il Buon Samaritano che si avvicina a quell uomo lasciato mezzo morto sul ciglio della strada (cfr Lc 10,25ss)». Da qui l invito alla Chiesa cremonese perché in occasione della Quaresima sappia farsi prossima a chi è nella povertà, evitando che le situazioni possano ulteriormente peggiorare. Al riguardo, monsignor Lafranconi ha anche sottolineato la differenza tra la povertà e la miseria : «La miseria ha spiegato rileggendo ancora il messaggio del Papa non coincide con la povertà; la miseria è la povertà senza fiducia, senza solidarietà, senza speranza». Proprio in questo senso allora trova senso lo slogan della Quaresima di carità 2014 : Perché nessuno resti indietro. «Vogliamo cercare di vivere con solidarietà ha concluso il Vescovo facendoci prossimi a quanti vivono le diverse forme di miseria, proprio Perché nessuno resti indietro». Il direttore di Caritas Cremonese, don Antonio Pezzetti, ha ricordato ancora una volta come proprio la Quaresima, tempo per eccellenza di conversione, sia «occasione preziosa per uscire dalla schiavitù del proprio egoismo, per aprirsi alla libertà dell amore e del dono di sé, superando la chiusura dell individualismo per una fraternità sempre più ampia e solidale». Da qui l appello a un ulteriore sforzo, da parte di tutti, perché, «attraverso uno stile di vita sobrio e con rinunce volontarie, sia possibile sostenere azioni concrete di aiuto nei confronti delle tante situazioni di fragilità presenti sul territorio, con una prossimità che può aiutare a ritrovare fiducia e speranza anche nella difficile situazione che si sta vivendo». Tra le situazioni a cui guarda la Quaresima di carità 2014 c è quello della condizione femminile più fragile, attraverso il progetto che sta nascendo a Cremona all interno di Casa di Nostra Signora, il palazzo di via Ettore Sacchi donato alla Diocesi dall Istituto secolare delle Oblate di Nostra Signora del Sacro Cuore. La struttura, di 3mila metri quadrati su tre piani e con giardino interno, Il vescovo Dante Lafranconi da sempre impiegata come luogo di accoglienza e di servizi destinati al mondo femminile, continuerà a essere punto di riferimento per le donne grazie a uno specifico progetto di carattere diocesano. «Per una donna, sopratutto sola, magari con uno o due bambini, ha sottolineato don Antonio Pezzetti il lavoro è condizione preliminare per acquisire una certa autonomia: senza lavoro non c è reddito e, dunque, nemmeno la possibilità di pagarsi l affitto. Nell abitare, poi, c è l idea di una comunità di persone che rompa la solitudine, offra solidarietà e, quando occorre, dia anche una mano concreta. Educare è un verbo che riguarda tutti, uomini e donne, per acquisire gli atteggiamenti rispettosi, solidali e partecipi di cui ha bisogno una cultura e un contesto civile capaci di farsi carico dei più fragili». Il progetto, ancora in fase di stesura, dovrebbe prevedere 7 mini-alloggi per semiautonomia e per ospiti di passaggio; 8 stanze a un letto con bagno; 15 stanze a due letti per un accoglienza integrata di donne in condizione di disagio e donne che necessitano di una residenza temporanea. La nuova struttura, inoltre, vorrebbe offrire un opportunità di lavoro per 8 donne con scarse competenze professionali, da avviare, nel limite del possibile, a un occupazione esterna. Previste, inoltre, iniziative formative e culturali rivolte alla città e al territorio su temi riguardanti la condizione femminile e la responsabilità educativa. La Quaresima di Carità 2014 guarda poi al microcredito per dare speranza a chi non ha lavoro attraverso il progetto Un ora di lavoro per chi lavoro non ha. La proposta è una sorta di grande contratto di solidarietà ha spiegato il responsabile dell Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, Sante Mussetola : «Come nelle fabbriche in difficoltà molti posti di lavoro sono stati salvati attraverso tali contratti, così tutti siamo invitati a devolvere un ora del nostro lavoro, stabilita convenzionalmente in 10 euro, a favore di chi è senza impiego». Le donazioni confluiranno nel fondo dedicato al microcredito, a favore di famiglie in difficoltà a causa della perdita di lavoro o della cassa integrazione, o comunque a nuclei che incontrano difficoltà relativamente alle spese di mantenimento dei figli. La proposta è rivolta non solo ai lavoratori dipendenti, ma anche ai pensionati, i professionisti, le imprese e le istituzioni, oltre che tutti coloro che sono sensibili al problema della disoccupazione. Il contatto con le aziende del territorio sarà a cura delle parrocchie che, attraverso gli operatori pastorali, sono invitate a recapitate alle ditte il materiale informativo. In distribuzione, soprattutto al termine delle celebrazioni festive e tipicamente quaresimali, tagliandi del valore nominale di 10 euro: ogni coupon acquistato permetterà di finanziare ulteriormente il fondo del microcredito. «Più si dona ha rilevato Sante Mussetola e sempre più persone potranno superare quegli ostacoli che non permettono di vivere autonomamente e serenamente». In questi cinque anni sono stati erogati 345mila euro; sino ad ora sono stati restituiti 175mila euro. Il terzo obiettivo sul quale si focalizza la Quaresima di carità 2014 mira a dare speranza a chi è vittima della crisi, facendo convergere nuove risorse al Fondo di solidarietà per le famiglie colpite dalla crisi, istituito dal vescovo Dante Laranconi in occasione della Quaresima di Carità 2009 e che finora ha distribuito quasi 540mila euro. Ogni anno ha precisato l operatore del Centro d ascolto di Caritas Cremonese, Alessio Antonioli le richieste sono sempre più pressanti, segno che la crisi non si arresta: basti pensare che, se nel 2012 sono stati erogati 119mila euro a favore di 488 interventi, nel 2013 la cifra spesa è salita a euro, a fronte di oltre 800 richieste, metà delle quali provenienti da cittadini italiani. A differenza del microcredito, questo canale di solidarietà, gestito dalla Caritas Cremonese, è a fondo perduto. Prima di accordare l aiuto, gli operatori Caritas compiono una breve indagine per vagliare le reali necessità delle persone. Oltre alla richiesta di documenti che comprovino la situazione della famiglia, vengono attivati contatti con le parrocchie, le conferenze della S. Vincenzo e i servizi sociali del comune di residenza. Ricevono aiuti solo le persone che realmente hanno bisogno di una mano per uscire da una situazione di disagio.

5 Cronaca Sabato 1 Marzo Primarie, passa Galimberti: «Ora insieme per cambiare l amministrazione» Gianluca Galimberti, vincitore delle primarie del centrosinistra. E' partita ormai in grande Le operazioni di scrutinio dei 17 seggi cittadini si sono concluse attorno alle 21,30 a palazzo Cittanova, per le primarie per il sindaco del centrosinistra. Sono stati 2327 i cremonesi che si sono recati alle urne: Gianluca Galimberti vince con il 71%, seconda Rosita Viola con il 21,67%, terzo Paolo Carletti, con il 7,24%. «Ringrazio chi ha votato e gli scrutatori ha detto il candidato Galimberti Ringrazio Rosita Viola e Paolo Carletti per aver partecipato con passione e civismo a questa competizione. Ringrazio il Pd, Sel e il Psi. Ringrazio tutti quelli di Fare nuova la città. E la mia famiglia. Questo è solo l inizio. Nonostante qualche attacco ricevuto e qualche sottovalutazione, abbiamo fatto oggi qualcosa di grande e di importante per la città. Ora, insieme, cambiamo l amministrazione. Con questo stile. Di condivisione di idee, di incontro con le persone per fare delle scelte». Soddisfazione anche dal segretario provinciale Pd Matteo Piloni: «Un ottimo risultato quello dell affluenza, con tanti votanti. A Pavia sono andati a votare in 845, a Bergamo, 2764 persone. Per Cremona è un ottimo risultato in termini di afflienza, la dimostrazione che le primarie andavano fatte. Sono ovviamente soddisfatto per il risultato di Gianluca Galimberti, ma ringrazio gli altri due candidati che le hanno rese possibili. Oltre ai volontari che hanno messo in piedi un ottima organizzazione. Ora comincia il cammino vero». Notizia inaspettata per il politico cremonese, che affiancherà il ministro Maria Elena Boschi Pizzetti sottosegretario alle riforme «Punto a mettere insieme le riforme di Senato e Titolo V, lavorando su un idea di Senato Federale» di Laura Bosio Il senatore cremonese Luciano Pizzetti è stato nominato sottosegretario alle riforme nel Governo Renzi. Affiancherà quindi Maria Elena Boschi, ministro per le riforme costituzionali e i rapporti col Parlamento. Il deputato cremonese svolgeva già l incarico di relatore del disegno di legge Delrio nel precedente governo Letta, presso la commissione riforme del Senato. «La prima indiscrezione mi è arrivata durante la mattinata, quando la voce di una mia nomina ha iniziato a circolare - racconta l'interessato -. Sinceramente era qualcosa che non mi aspettavo assolutamente, tanto che ero tornato a Cremona proprio in questi giorni. Intorno alle 13 di oggi (venerdì 20 febbraio, Ndr) mi è giunta la conferma ufficiosa, ma solo intorno alle mi è arrivata la comunicazione ufficiale da Palazzo Chigi, in cui mi si chiedeva di essere presente a Roma alle per il giuramento. Ora sto correndo a prendere l'aereo». Una nomina quindi inaspettata, anche se nei giorni scorsi il premier Renzi aveva già avuto modo di apprezzare l'operato del senatore cremonese. Egli era stato infatti pochi giorni fa tra i relatori per il voto di fiducia al Senato per Renzi, ed era intervenuto proprio sul tema della riforma del Senato e del Titolo V. «Probabilmente il mio intervento ha colpito particolarmente il premier, nonostante le mie posizioni non siano perfettamente allineate alle sue». Il primo impegno di Pizzetti quindi, in coerenza con le sue dichiarazioni, sarà quello di «mettere insieme le riforme di Senato e Titolo V, lavorando sull'idea di un Senato federale. Su questo mi confronterò con il ministro per raggiungere una decisione». Quindi sì alla riduzione dei costi della politica, tenendo come faro l efficientamento del sistema. La riforma di Camera e Senato, secondo il politico cremonese, deve mettere fine al bicameralismo italico. Il Senato dovrà quindi essere «La struttura portante della Repubblica federale, con funzioni co-legislative su norme costituzionali, diritti civili e rapporti con regioni ed enti locali; con funzioni di controllo e verifica sulle nomine di alti dirigenti dell amministrazione statale». Durante il suo intervento di alcuni giorni fa, Pizzetti aveva suggerito a Renzi di «riconsiderare la riforma del Senato nel contesto della riforma del titolo quinto, quest ultimo non da azzerare ma da migliorare nella prospettiva di una repubblica federale. Non farlo sarebbe un grave errore, guai a un riaccentramento statalista». Dal quando Maurizio Noci, nel VII governo Andreotti, aveva ottenuto l'incarico di sottosegretario al Ministero dell Agricoltura - Cremona non aveva più avuto una carica istituzionale così importante. Subito sono arrivate le congratulazioni del segretario provinciale Pd, Matteo Piloni: «Dopo l apprezzamento per la nomina di Maurizio Martina ministro dell agricoltura, per Cremona un altra notizia, ancor più importante: Luciano Pizzetti nominato sottosegretario alle riforme. Una notizia inaspettata che ci riempie di orgoglio e che conferma l impegno e il lavoro di Luciano, soprattutto in questi mesi, sull importante e fondamentale questione delle Riforme, ormai una priorità non più rimandabile per il Paese. A Luciano vanno i miei complimenti a nome di tutte le democratiche e di tutti i democratici della Federazione di Cremona». Servizio idrico: Rinnovato il Cda di Padania Acque Spa Nominato il nuovo cda di Padania Acque Spa, società partecipata dei 112 comuni della provincia, per un valore di una quarantina di milioni. I sindaci-azionisti hanno votato giovedì sera all unanimità, con sole due astensioni (i comuni di Sospiro e Bordolano) i cinque nomi proposti da Massimiliano Salini e Claudio Silla, presidente di Provincia e comune di Casalmaggiore, i due maggiori azionisti. Presidente è Alessandro Lanfranchi, già consigliere delegato di Padanie Acque gestioni, di area Pd; vicepresidente Stefano Busi, libero professionista di Casalmaggiore, indicato da Ncd. Consiglieri; Monia Cherubelli, responsabile servizio economico finanziario del comune di Gadesco; Egidio Manifesti dipendente dell Unione lombarda Soresinese; Antonio Moretti, dipendente del comune di Monte Cremasco. «L'accordo raggiunto rappresenta un passo in avanti importante nell'ottica di una gestione nuova e moderna dei servizi pubblici locali - evidenziano Massimiliano Salini e Carlo Malvezzi in un comunicato congiunto targato Ncd. «Si è cercato di arrivare ad un accordo che non fosse incentrato su problemi di spartizione, bensì sul tentativo di costruire e migliorare il servizio idrico nel nostro territorio». Il partito resta tuttavia convinto «che il futuro della gestione di tutti i servizi pubblici locali, compreso il servizio idrico, debba passare attraverso l'apertura a forme nuove e più efficienti. Non è più possibile pensare che gli enti pubblici da soli possano assumersi l'intero onere della gestione dei servizi; è necessario avviarsi con convinzione e senza resistenze ideologiche a quel giusto rapporto tra pubblico e privato, che permetta al pubblico di mantenere e rafforzare il proprio ruolo di controllore e garante della finalità di pubblica utilità del servizio, e che permetta al tempo stesso al privato di fare la propria parte e mettere a disposizione la propria professionalità ed efficienza». Roberto Poli: «Il mental coach è diventato un supporto riconosciuto» Il sostegno psicologico nello sport L allenatore della nazionale inglese di calcio, Roy Hodgson, in vista dei Mondiali in Brasile in programma nel prossimo giugno, ha dichiarato che serve uno psicologo alla squadra, come supporto e in particolare per vincere lo stress dei rigoristi. Visto che per l Inghilterra i calci di rigore sono una bestia nera, una maledizione. L'ultimo di una serie di ko è arrivato contro l'italia ai quarti di finale di Euro 2012 e proprio gli azzurri saranno i primi rivali degli inglesi il prossimo 15 giugno, a Manaus. E allora dice Hodgson l'aspetto tecnico pare destinato a passare in secondo piano. Uno psicologo sportivo aiuterebbe i calciatori ad affrontare i momenti di massima tensione Negli ultimi anni gli sportivi professionisti si affidano sempre di più alla psicologia dello sport. Ne parliamo con lo psichiatra cremonese Roberto Poli. Qual è il rapporto tra psiche e sport, cervello e performance sportiva? «Il rapporto tra cervello e attività sportiva è noto da tempo, come testimonia il motto mens sana in corpore sano. Studi recenti di neuroscienze hanno dimostrato che l attività fisica ha una capacità neuroplastica, in altri termini favorisce la crescita dei neuroni e ha quindi effetti positivi sul piano cognitivo e sul piano dell umore. Per quanto attiene allo sport nello specifico è opinione largamente condivisa che un grande campione deve possedere anche e soprattutto un forte equilibrio psico-emotivo. La differenza, a parità di condizioni atletiche e tecniche, la fa la testa». E quali sono i compiti e gli obiettivi degli psicologi, se inseriti a fianco di una squadra o di un atleta? «In Italia non è ancora patrimonio comune, ma negli ultimi anni si è posta molta attenzione alla parte psicologica nell allenamento sportivo. Insieme all allenatore si affiancano (da sempre) un preparatore atletico e (da poco e non sempre) un allenatore mentale. Così il mental coach è diventato un supporto ampiamente riconosciuto sia negli sport di squadra che negli sport individuali. Nei primi oltre agli interventi individuali serve anche una capacità di gestione delle dinamiche di gruppo. Nello specifico gli interventi di mental coaching sono mirati alla gestione dello stress da competizione e delle difficoltà, alla trasformazione della paura in coraggio e, in generale, allo sviluppo di un atteggiamento mentale vincente, che permetta di esprimere al massimo le proprie potenzialità sia durante gli allenamenti che durante le gare. Con quali tecniche e quali strumenti il mental coach può far crescere sul piano della sicurezza un atleta? «Si parte dalla voglia di vincere, e dalla paura di perdere, e dalla Nike-fobia, la paura di vincere. Sono aspetti che si sovrappongono in un caleidoscopio di emozioni, dove a volte rischia di prevalere la paura, l ansia da prestazione. Che rischia di determinare dei pessimi risultati, soprattutto quando le pressioni e le aspettative esterne sono alte. Dietro quest ansia da prestazione si celano spesso timori inconsci legati all autostima e a paure ancestrali. Sui quali lo psicologo lavora con l atleta. Ma per esempio come fare a preparare il rigorista, come farà lo psicologo della nazionale inglese? «Si usano tecniche di immaginazione: per allenare l atleta lo si deve istruire a visualizzare il gesto atletico che deve compiere, con un processo di immaginazione ripetuto tante volte con lo stesso schema. Per un gesto atletico come il calcio di rigore che dura pochi secondi ma che ha una fortissima componente emotiva, questo allenamento mentale serve a rappresentare il gesto che poi con la massima concentrazione sarà messo in atto. Se il rigore sarà perfetto nella mente, il corpo lo eseguirà perfettamente anche nella realtà».

6 6Sabato 1 Marzo 2014 in breve Torna Lo Sbaracco week end di shopping Botteghe del Centro e Distretto del Commercio organizzano, sabato 1 e domenica 2 marzo, Lo Sbaracco, weekend dedicato al commercio e allo shopping. All iniziativa che chiude i saldi invernali partecipano tutte le associazioni di categoria del commercio: Confcommercio, Confesercenti ed Asvicom I negozi che aderiscono, riconoscibili dalla locandina appositamente ideata, esporranno all esterno della propria vetrina, negli spazi messi gratuitamente a disposizione dal Comune, tante merci a prezzi vantaggiosi, praticando ulteriori sconti rispetto ai prezzi, già ribassati, dei saldi. Un occasione veramente imperdibile per fare tanti affari, acquistando prodotti di qualità, a prezzi molto convenienti. Interventi alla piscina per danni da pioggia Diversi sono i danni provocati alle strutture sportive cittadine dalle forti piogge delle scorse settimane. Una situazione che rende necessario un intervento urgente di ripristino. Il Comune ha quindi stanziato, in via straordinaria, euro, che andranno a ripristinare la situazione della Piscina comunale, della palestra di Sanfelice e della palestra Spettacolo. Per quanto riguarda la piscina, c è una grossa infiltrazione nella copertura dell androne di ingresso. L intervento previsto riguarda la sistemazione dellaguaina della copertura e il rifacimento di due pozzetti e di un tratto di fognatura, in quanto se piove molto si formano grosse pozzanghere che non consentono l ingresso alla piscina si legge nella determina dirigenziale. Alla palestra di Sanfelice le infiltrazioni di pioggia hanno messo fuori uso l impianto elettrico, e un problema simile si è verificato alla palestra Spettacolo, dove l acqua ha provocato un corto circuito, mettendo fuori uso l interruttore generale della palestra. Quartiere Po, tagliati altri sei alberi Il quartiere Po dice addio ad altri sei alberi. Sono infatti iniziati i lavori di rimozione di cinque platani in viale Po ed uno in via Vecchia, in quanto affetti da cancro rosa. «Dopo aver ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni regionali, gli addetti delle serre comunali hanno potuto iniziare i lavori, che prevedono tutta una serie di messe in sicurezza per evitare la diffusione della malattia» fanno sapere dagli uffici di Piazza del Comune. Un provvedimento che senza dubbio non piacerà ai residenti, che già da tempo protestano per i tagli delle piante. Tuttavia il Comune rassicura: «Terminati i lavori di sradicamento, saranno messe a dimora un egual numero di sofore, proseguendo nell operazione di ripristini dell alberatura del viale». di Daniele Tamburini I discorsi programmatici, davanti ai due rami del Parlamento, di Matteo Renzi, nuovo Presidente del Consiglio, sono ricchi di impegni importanti: dal taglio consistente del cuneo fiscale, a nuove politiche del lavoro, a un nuovo atteggiamento verso l Europa, all intervento nei confronti della burocrazia pubblica, all impegno a che la Pubblica amministrazione paghi i suoi debiti. Impegni importanti, a cui in molti guardano con grande interesse, ma non manca chi esprima un cauto scetticismo. Ne parliamo con Paolo Manasse, docente di Professore di macroeconomia e di politica economica all'università di Bologna. Professor Manasse, che ne pensa degli obiettivi fissati dal nuovo premier Matteo Renzi rispetto alla sua azione di governo? «Ci sono due aspetti che mi sento di sottolineare, uno positivo e uno negativo. Rispetto al suo predecessore, che nel suo discorso di insediamento era stato molto generico sulle priorità, Renzi ha individuato quelli che dovranno essere gli interventi prioritari: l'edilizia scolastica e la riduzione del cuneo fiscale. L'aspetto negativo è che sia rimasto sul vago rispetto alle forme di copertura finanziaria: un argomento su cui si sta ancora navigando a vista e non è chiaro dove si troveranno le risorse necessarie. Soprattutto se valutiamo che l'idea di andare in Europa a strappare chissà quale allentamento dei vincoli di bilancio è storia già vista, senza contare che non so quanto possa essere sensato incrementare il debito di un paese già fortemente indebitato come il nostro. Non ultimo il fatto che gli impegni messi in campo dal premier richiederebbero un dispendio di risorse economiche pari a 100 miliardi di euro, che è ben difficile riuscire a reperire. Bisogna allora restringere il piano delle priorità, tenendo presente che anche solo la riduzione del cuneo fiscale dal 48% al 38% verrebbe a costare 2 miliardi ogni punto percentuale, per un totale di 20 miliardi». È percorribile, secondo lei, la strada di una rinegoziazione con la protesta Cronaca Intervista al professor Paolo Manasse, docente di Economia politica: attenzione a provocare una nuova crescita del debito pubblico Il programma di Renzi: alcuni sì, alcuni no «In Italia non esiste una vera relazione tra andamento dei salari e andamento della produttività» «Bene intervenire su edilizia scolastica e cuneo fiscale» La polizia postale verrà accorpata alla Questura. Silp: «Non ci stiamo» Protesta dei sindacati di polizia contro un piano di riorganizzazione che prevede la chiusura di numerosi uffici in tutta Italia (a Cremona l accorpamento della polizia postale all interno della Questura). «Noi non ci stiamo - dice Guido Ettari, segretario del Silp Cgil di Cremona -. E un ulteriore impoverimento dopo la chiusura del tribunale di Crema. Scelta miope e azzardata». Il sindacato se la prende con la razionalizzazione dei presidi sul territorio. «Per quanto riguarda Cremona entra nello specifico Ettari l ascia della riduzione delle risorse è caduta sulla sezione di polizia postale (ora situata presso la Posta Centrale), che verrà accorpata all interno della l Europa dei vincoli di spesa? «Come già detto, è storia vecchia; tutti ci hanno provato, compreso Monti, che comunque godeva di una certa credibilità in Europa. Eppure nemmeno lui ci è riuscito. La mia impressione è che non vi siano grandi speranze, in questo senso. Ma soprattutto credo che per il nostro Paese non sia conveniente, in quanto il debito italiano va ridotto, non incrementato ulteriormente. Altrimenti finiremmo per pagare un tasso di interesse non più sostenibile, in quanto il debito andrebbe fuori controllo. A conti fatti, diventerebbe una perdita invece che un guadagno. E' vero che il lavoro viene tassato maggiormente rispetto al capitale, ma questo accade perché il capitale è più mobile e quindi più difficilmente tassabile. Diventerebbe quindi rischioso toccare la tassazione dei tutoli pubblici». L andamento dei pagamenti della P.A. alle imprese dipende, per larga parte, dai vincoli posti dal Patto di stabilità. È possibile agire su questo versante? «Si tratta di una questione che va analizzata con attenzione. Utilizzare la Cassa Depositi e prestiti per garantire i crediti delle imprese verso la pubblica amministrazione, in modo da farsi anticipare tali crediti dalle banche sarebbe anche fattibile, ma rischierebbe di diventare una sorta di conflitto di interessi, in quanto è comunque un'organismo pubblico, quindi sarebbe lo Stato stesso a garantire i propri debiti. Senza contare che chi ha dei depositi postali potrebbe avere qualche perplessità per il fatto che i propri soldi finanzierebbero il debito pubblico». Questura, determinando un ulteriore impoverimento sul territorio della presenza di un valido e necessario servizio a favore della cittadinanza, in un settore peculiare quale quello del contrasto alla piaga sociale della pedofilia, delle truffe on line, dei reati informatici, un settore quello della polizia postale, che andrebbe invece ampliato e incrementato in vista del futuro sempre più digitale e meno analogico. Anche il Silp-Cgil di Cremona la considera una scelta miope ed azzardata a discapito dei cittadini, della loro sicurezza informatica e degli operatori che vedono svilita la loro professionalità e motivazione lavorativa. Con la chiusura del tribunale di Crema e della Il professor Paolo Manasse Qual è la sua opinione sul complesso di proposte in merito alle politiche del lavoro ed alla riduzione a due cifre del cuneo fiscale? «Faccio una piccola premessa. Come ho scritto in un articolo che sto per pubblicare, le riforme del mercato del lavoro, dagli anni '90 a oggi, hanno tutte guardato alla flessibilità, che è sicuramente un problema importante, ma non il principale. Il vero problema del lavoro è che in Italia non esiste una vera relazione tra andamento dei salari e andamento della produttività. In Italia accade, purtroppo, il contrario: i salari crescono maggiormente dove la produttività è inferiore, in settori "protetti". Questo sistema ha però l'effetto di ridurre la produttività del Paese. E qui entra in gioco la contrattazione collettiva: in Italia la percentuale di lavoratori i cui contratti sono coperti da qualche forma di contratto collettivo rimane tra quelle più elevate tra i paesi occidentali, e questo nonostante la quota di lavoratori sindacalizzati sia decisamente inferiore. Questo avviene perché i contratti collettivi vengono spesso applicati anche ai lavoratori non iscritti ai sindacati. Inoltre, la durata media dei contratti collettivi è nominalmente di tre anni ma la durata effettiva è di fatto estesa da sistematici ritardi nei rinnovi contrattuali. Tale aspetto contribuisce probabilmente a frenare ulteriormente la trasmissione della produttività ai salari. Diversamente, in Germania la contrattazione collettiva settoriale avviene a livello di Lander, e ciò contribuisce a rendere il salario più corrispondente alla produttività specifica d impresa. Il progetto di riforma di Renzi, invece, come da tradizione guarda alla flessibilità, cercando di tutelare il lavoratore; ma se non si fa crescere la produttività, non cresceranno neppure i posti di lavoro». Il premier Renzi ha impostato l azione del suo governo quasi che si trattasse di un ultima spiaggia, con una parola d ordine: fare in fretta. Secondo lei, si tratta di un utile stimolo, o potrebbe diventare un boomerang? «Sicuramente sarebbe stato meglio se avesse espresso il proprio governo attraverso il voto, piuttosto che in questo modo. Se avesse vinto le elezioni avrebbe avuto una maggioranza solida, invece ora si trova costretto a dover negoziare con tutti i piccoli partiti. La fretta, dunque, non giocherebbe certo a suo favore. Se però, sull'onda dell'entusiasmo, lui riuscisse a ricondurre a più miti consigli questi piccoli partiti della sua maggioranza, magari minacciando un accordo con Berlusconi sulla riforma elettorale, particolarmente sfavorevole a questi piccoli gruppi, forse riuscirebbe ad uscire dall'abbraccio soffocante di una coalizione che già ha affossato Letta. Se invece non riuscisse ad uscirne, si ritroverà presto nella stessa situazione del suo predecessore, e l'azione del governo ne verrebbe rallentata. polizia oostale di Cremona, la provincia cremonese vede un emorragia istituzionale grave, alla quale occorre dare una risposta forte anche dalle aggregazioni politiche che pure esistono e che insieme, anche al Silp-Cgil, possono fare la differenza come baluardo alle disgregazioni dei servizi. Siamo contrari allo stillicidio continuo di tagli lineari e chiusure di peculiari uffici di polizia, ritenendo invece opportuna l unificazione delle forze di polizia, con la immediata conseguenza di una positiva riduzione delle spese. I tagli lineari operati ai corpi di polizia ammontano, solo negli ultimi 5 anni, a più di 4 miliardi di euro, circa il 50% in termini reali».

7 Cronaca Sabato 1 Marzo «E straziante assistere impotenti al massacro tra i propri connazionali. Non immaginavamo si potesse arrivare a tanto» La tragedia di Kiev nelle parole di un ucraina Ludmila Kushnir: «Vi sono ancora alcun euroscettici, ma per molti Europa significa progresso, futuro e libertà» di Michele Scolari Dopo i fatti degli ultimi giorni, l Ucraina, con l elezione del nuovo premier, sembra sul punto di una svolta. Mentre alcuni blindati russi hanno raggiunto Sebastopoli, in Crimea, e sull ex presidente Victor Janukovych pende il mandato d arresto emesso dalla procura generale ucraina con l accusa di «uccisioni di massa», nei giorni scorsi, a Kiev, la Rada ha votato come nuovo presidente del consiglio Arseni Iazeniuk, braccio destro di Yulia Tymoshenko, leader dell opposizione scarcerata a febbraio. Dopo i sanguinosi scontri dell ultimo periodo (secondo molti una vera e propria guerra civile), il bilancio ufficiale stilato dalle autorità ammonta a oltre 90 morti e 45 feriti. E il tragico epilogo di una situazione assai complessa, della quale la contestata sospensione dell accordo tra Ucraina e Ue da parte del governo di Janukovych rappresenta solamente l ultimo tassello. Di questa situazione abbiamo parlato con Ludmila Kushnir, ucraina, originaria di Ivano-Frankovs k (città di 220mila abitanti, capoluogo dell omonimo oblast, cioè distretto) ma da 13 anni residente in Italia, a Verolanuova, dove lavora come operatrice familiare, nonostante la laurea in Economia e Commercio conseguita all Università di Cernovcy (succursale della sede di Kiev). Le immagini tragiche giunteci in quest ultimo periodo parlano di una situazione estremamente tesa. Come si è arrivati a tutto questo? «E un problema assai difficile da capire per chi non è ucraino, perché è connesso alla storia del nostro paese. Io provengo dalla città di Ivano- Frankovs k, nell Ucraina occidentale, la parte del paese che per più tempo ha risentito dell influenza occidentale: sino alla Prima Guerra Mondiale era parte dell Impero austroungarico, poi arrivarono i tedeschi ed infine i russi, quando venne inserita nell Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche». Ci sono parecchie differenze tra la parte orientale e occidentale del paese? «C è una notevole differenza, ma non è un paese semplicisticamente divisibile a metà: non si tratta di una spaccatura netta, ma graduale e indefinita. Nell ovest e nel nord siamo di lingua ucraina e più indipendenti come mentalità, rispetto al settore orientale e meridionale; noi, ad esempio, siamo d accordo per l ingresso del paese nell Unione Europea. Ma questo è un cambiamento non è ben visto nella parte orientale, di lingua russa e di mentalità più disponibile all influenza della Russia nella vita del Paese. Una differenza che si sente anche sul piano culturale e religioso. Nell ovest, da dove provengo io, le «C è una evoluzione in atto che è difficile da capire» Zona di etnia ucraina Maggioranza di parlanti ucraini Predominanza di parlanti ucraini Maggioranza di parlanti russi Predominanza di parlanti russi Rusyn, dialetto carpato-ucraino Zona di etnia russa Predominanza dell etnia russa Maggioranza di etnia russa Altre minoranze etniche Rumeni/Moldavi Ungheresi Bulgari «E vero che l est e il sud del Paese sono più legati alla Russia, ma lì i media sono parziali e non informano correttamente la gente» chiese sono tutt ora in attività e la vita religiosa è assai attiva, mentre nell est il passaggio dei sovietici ha fatto terra bruciata». Rispetto a voi dell ovest, la parte orientale è quindi più legata alla Russia per motivi culturali ed economici? «In un certo senso sì, ma occorre avere ben presente una circostanza: è vero che c è più immobilismo e votano in maggioranza per il candidato più vicino a Mosca. Ma va detto che lì le persone non sono messe in condizioni di capire e di poter scegliere. L informazione è poca e guidata dalla propaganda dei media russi, non c è affatto il pluralismo che c è nei Paesi occidentali. Ricordo un grosso imprenditore che aveva in progetto di installare nei luoghi pubblici o nei supermercati dei teleschermi che avrebbero dovuto veicolare un informazione più realistica e plurale: si trovò costretto a dover fuggire. L informazione influenzata dai mezzi di comunicazione russi non spiega come stanno le cose: ancor oggi non si sa che fine abbiano fatto trecento persone che sono sparite e non hanno più fatto ritorno a casa. Tuttavia, con i disordini, i primi morti e, successivamente, le immagini della vita che conduceva Janukovych, anche in loro qualche cosa si sta svegliando; stanno cominciando a prendere coscienza della situazione». Una situazione che è sfociata nella guerra civile. Come la vivete voi da qui? «Quando tre anni fa ho visto le immagini cruente dei moti di piazza nelle primavere arabe ho provato un immenso dispiacere per quelle tragedie. Ma la vista dei miei connazionali uccidersi tra loro per le strade mi ha toccato profondamente il cuore, e non nascondo di aver pianto più volte davanti a quelle immagini: un pianto che nasceva, e nasce tutt ora, dal dolore derivato anche dalla coscienza di non poter far nulla per fermare quanto sta accadendo, e dalla lontananza dal mio Paese in un momento in cui avrebbe bisogno della vicinanza di tutti i suoi cittadini. E una situazione che qualche anno fa non ci aspettavamo, anche se c erano già tensioni gravi e pericolose. Ma il dolore è addolcito dalla vista di quanto sia i miei connazionali qui, sia l Occidente, Italia compresa, stanno facendo per portare il proprio aiuto, sia dal punto di vista politico e diplomatico, che da quello più strettamente umanitario. Molti ucraini in Italia stanno inviando a casa moltissimi soldi e prodotti, ed ho apprezzato molto la solidarietà della vostra Chiesa e delle vostre Associazioni. E un aiuto di cui i miei connazionali hanno un grandissimo bisogno, anche per le necessità della vita quotidiana». Com è adesso la vita quotidiana nel suo Paese? «C è un evoluzione in atto che è difficile da capire. Nei piccoli paesi, la situazione è ancora tranquilla, la vita delle persone non ha avuto grandi scossoni e cambiamenti. Nei centri più grandi, invece, le condizioni sono di tutt altra natura (soprattutto a Kiev, IN BREVE Progetto Il Poliziotto, un amico in più, per promuovere la cultura della legalità come avete potuto vedere), e, oltretutto, il quadro è aggravato dall aggirarsi di banditi per i centri urbani. Un nostro deputato ha recentemente trovato i documenti di un programma che conteneva innumerevoli nomi di persone, risultate pagate come provocatori di piazza : il loro compito era di scatenare disordini, creare disservizi, danneggiare pubblici esercizi ed altre cose del genere. Da parte di molti cittadini c è invece una grande attenzione alla storia ed alle imprese di Stepan Bandera: il suo volto si vede spuntare spesso sulle bandiere issate tra la folla. Per molti sta diventando un icona della protesta, ed alle sue imprese vogliono ispirarsi coloro che chiedono libertà, indipendenza, fine della corruzione, possibilità di viaggiare liberamente e niente più ingerenze russe nel Paese». «Spero tanto di poter tornare un giorno nel mio Paese» Dinanzi ad una simile situazione, come vede l inserimento dell Ucraina in Europa? E d accordo? «Assolutamente sì, anche se l ingresso in Ue imporrà molti cambiamenti nel modo di vedere le cose della gente comune. E bene comunque che l Europa sappia che questo passo non è mosso dal desiderio di incamerare fondi, bensì dalla volontà di essere finalmente un paese moderno, al passo con i tempi, inserito nel flusso della politica e nella società europea, mantenendo al contempo la propria specificità culturale. Non sappiamo ancora se l ingresso avverrà, ma sarebbe già un buon inizio avvicinarci all Europa anche senza farne subito parte. L Europa per noi significa un Ucraina migliore, progressista e rivolta verso il futuro». Da voi la cultura e l istruzione universitaria sono tenute in grande considerazione «Da noi la maggior parte dei genitori tiene molto alla preparazione scolastica e culturale dei propri figli e c è un alta percentuale di laureati in molte discipline: medicina, legge, economia, lingue, ingegneria, ecc. Il problema è che i nostri titoli non sono riconosciuti all estero, un problema al quale l ingresso in Europa potrebbe offrire una soluzione. Tuttavia recentemente c è stato un calo di qualità a causa della mancanza di soldi pubblici per l istruzione e della corruzione dilagante che impone l obbligo di mazzette, anche se il candidato è perfettamente preparato. Questo ha determinato l inizio di un abbassamento nella qualità degli studi e nel numero di iscritti alle Università. La crisi poi si è fatta sentire anche da noi, ed oggi anche con una laurea, magari conseguita con sacrifici economici, è ugualmente difficilissimo trovare lavoro. Una situazione che, seppure in modo meno grave, vedo anche qui in Italia». Pensa che con il nuovo presidente vi sia la possibilità di una svolta radicale? «I nostri governanti non vogliono andare via: anche Janukovych ha dichiarato che è ancora lui il presidente. Ma le persone stanno cominciando a prendere coscienza di sé, non credono più ai parlamentari, hanno voluto un nuovo governo senza più la presenza o anche soltanto legami con i collaboratori del vecchio presidente. C è un grande desiderio di cambiare tutto il paese, anche se non sarà facile per una realtà che conta 45 milioni di abitanti ed ha un estensione territoriale doppia rispetto all Italia. Dopo 150 anni di dominio o influenza straniera, dovremo imparare ad andare con le nostre gambe. Ma bisogna tentare. L importante è che la Russia faccia un passo indietro, e sarà senz altro un obiettivo problematico, perché attraverso l Ucraina passa l unica strada per far giungere il gas russo in Europa». Un cambiamento che, se avrà successo, potrà permetterle forse di rientrare in Ucraina... «Spero tanto di poter tornare nel mio paese, anche non subito. Spero che il nuovo governo di Iazeniuk possa cambiare le cose, e la stessa cosa la spero per Matteo Renzi. Certo, in Italia la situazione è visibilmente meno critica, in Ucraina ci sono circostanze (ad esempio la povertà) che si sono accumulate per decenni. Ma comunque, anche in Italia mi sembra di vedere la stessa necessità di un ricambio generazionale che c è in nel mio Paese. Sono qui da tredici anni e, tra i politici, vedo sempre gli stessi volti. Spero che Renzi possa davvero imprimere una svolta». Cremonafiere, Mondomusica approda in Europa Il progetto è realizzato in collaborazione tra Ministero dell Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Ministero dell'istruzione dell'università e della Ricerca e l'unicef. Si tratta di un iniziativa che si inserisce nell'ambito di una serie di interventi volti a favorire il concetto di "Polizia di prossimità" cioè di una polizia più' vicina al cittadino e su cui poter contare. Lo scopo del progetto, per l anno in corso, è favorire lo sviluppo di una cultura della legalità e di altri valori fondamentali (uguaglianza, tolleranza, giustizia, diritti fondamentali in genere), intesi quali elementi imprescindibili su cui si basa e soprattutto deve basarsi una società civile. La finalità è far capire ai ragazzi l'importanza del rispetto delle regole considerate come essenziali per poter vivere in sicurezza e pacificamente con gli altri. Il progetto si prefigge, tra gli altri, l'obiettivo di coinvolgere e far partecipare attivamente i ragazzi in modo tale da renderli consapevolmente responsabili come piccoli cittadini, far capire l'importanza di crescere, sia individualmente sia insieme agli altri, nel rispetto dei diritti altrui, di vedere le istituzioni (famiglia, scuola), ed in particolar modo la Polizia, come un punto di riferimento, qualcosa su cui poter contare sempre e a cui poter affidare la propria sicurezza. Il concorso è rivolto ai bambini dell'infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di primo e secondo grado (biennio). Si struttura in 3 categorie: l) Categoria opere letterarie 2 ) Categoria arti figurative e tecniche varie 3) Categoria tecniche multimediali e cinetelevisive. I lavori possono essere sviluppati sia individualmente sia in gruppo. Il concorso, che ha carattere nazionale, è rivolto a tutte le scuole di Cremona e della sua Provincia. Con le singole scuole sono stati fissati degli incontri, tuttora in fase di svolgimento, durante i quali viene illustrato il progetto ed i temi che dovranno essere affrontati, dando la possibilità ai ragazzi di fare apposite domande soddisfando la loro curiosità sul lavoro delle donne e degli uomini e della Polizia di Stato. Internazionalizzazione è la parola chiave dell'attività di CremonaFiere; presentare le proprie Manifestazioni di settore nei bacini d'utenza considerati favorevoli e non ancora coperti al 100% è uno degli obiettivi del roadshow che CremonaFiere sta per intraprendere. Dopo le presentazioni che si sono svolte recentemente negli Stati Uniti (il 2 febbraio a Chicago e il 6 a Los Angeles), sarà la volta dell'europa. Olanda e Danimarca sono stati ritenuti, dopo un attento studio dell'ufficio commerciale di CremonaFiere, fecondi bacini d'utenza in relazione alle tre importanti Manifestazioni sugli strumenti musicali organizzate da CremonaFiere: Mondomusica, Cremona Pianoforte e Mondomusica New York. A seguito di ciò lo staff di CremonaFiere sarà impegnato il 26 e il 27 febbraio ad Amsterdam e a Copenhaghen con presentazioni che hanno più scopi. Rafforzare l'immagine internazionale delle fiere della musica di Cremonafiere (Mondomusica, Cremona Pianoforte, Mondomusica New York).

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9 CREMA Sabato Sicurezza? Più incontri nei quartieri Sono queste le somme tirate dal sindaco di Crema dopo la riunione in prefettura a Cremona 1 Marzo Progetto Donna Sicura tecniche di autodifesa C ontrordine compagni? Ma neppure per sogno. Dopo due anni nei quali l allora Pdl e Lega hanno messaggi pressanti al sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, sostenendo che i cremaschi non si sentivano al sicuro, e lei rispondeva che non era assolutamente vero (appoggiata in questo da Sel, Rifondazione comunista e dai compagni bersaniani di via Bacchetta), ecco la conferma: forse, Crema è una città sicura. Giovedì scorso, infatti, si è riunito il Comitato provinciale per l ordine e la sicurezza pubblica alla Prefettura di Cremona. Presenti il vice prefetto, Roberta Verrusio Grippa Scafati, i vertici provinciali di polizia, carabinieri, guardia di finanza, e il Comune di Crema. I documenti ufficiali dicono che l incontro è stato richiesto proprio da Stefania Bonaldi, «in relazione alla volontà di acquisire informazioni e aggiornamenti circa la situazione della sicurezza sul territorio cremasco. Il risultato? Questo: «Abbiamo chiesto e ottenuto, come segno di attenzione alla nostra realtà territoriale, che si possano organizzare periodicamente dei Comitati per l Ordine e la Sicurezza Pubblica decentrati a Crema, con il coinvolgimento di tutti i sindaci del Cremasco affinché il nostro territorio possa essere ascoltato dalle competenti autorità di pubblica sicurezza e i sindaci abbiano in presa diretta e per primi le corrette informazioni in ordine ai fenomeni criminosi, con la possibilità di vedersi illustrati dalle Forze dell Ordine, che li sanno correttamente interpretare, i dati sulla Sicurezza nel loro complesso». In concreto, contro i malfattori, come avremo? Informazion, incontri, forse qualche dibattito. «Come Comune» dice la Bonaldi, «ci faremo parte attiva per organizzare 3 o 4 incontri in più quartieri della città, dandone ampia pubblicità, al fine di raggiungere il E la Lega aveva applaudito la Bonaldi... Con soddisfazione abbiamo appreso della richiesta, formulata dal sindaco Bonaldi al prefetto, di convocare il Comitato Provinciale per l Ordine e la Sicurezza per esaminare nello specifico la situazione della nostra città e del circondario, soprattutto alla luce dei recenti dati sulla criminalità forniti dalla Polizia di Stato. Ringraziamo il sindaco per aver risposto nei fatti, ancor prima della calendarizzazione in consiglio comunale, alle prime due domande contenute nell interrogazione sulla sicurezza, che riprendiamo testualmente: Ritiene i dati forniti dalla Polizia di Stato meritevoli di attenzione e tali da non essere sottovalutati? Ritiene, sempre il sindaco, di richiedere, sulla base dei dati citati, la convocazione del Comitato Provinciale per l Ordine e la Sicurezza, da svolgersi eccezionalmente a Crema, nel quale esaminare la situazione? Ancora una volta sulla questione della sicurezza le preoccupazioni e le proposte della Lega, prima sminuite e sbeffeggiate in nome del politicamente corretto (la vicenda delle ronde ne è un valido esempio), sono poi prese in considerazione le prime e messe in atto le seconde. A questo punto attendiamo, a conclusione della riunione del Comitato, che il sindaco relazioni quanto prima in consiglio, dove avrà modo di rispondere alle altre domande dell interrogazione, vale a dire: ritiene di sollecitare il Consiglio Comunale ad addivenire a una decisione sul luogo in cui affrontare e discutere di sicurezza ( commissione o tavolo )? Quali interventi ritiene di mettere in campo come amministrazione comunale in tempi brevi sul tema della sicurezza? In ultimo ci permettiamo di invitare il consigliere regionale Alloni, che in un recente post su Facebook aveva sminuito la portata dei dati sulla criminalità sbeffeggiando chi come la Lega ne sottolineava l importanza, a prestare maggiore attenzione prima di maggior numero di abitanti». Incredibile, ma vero. Non si è parlato di uomini, pattuglie e mezzi in più. Nonostante il continuo incremento di furti: i primi, nelle abitazioni, sono aumentati da 198 nel 2012 a 216 nel 2013 (+ 9%)., mentre c è stato un picco negli ultimi due mesi dell anno. Dino Losa, segretario Lega mettersi alla tastiera magari consultandosi prima con la sua collega di partito di nome Stefania Bonaldi. Una scuola antiaggressione per donne e ragazze. Questo è il progetto Donna sicura, messo in campo dalla Polisportiva San Luigi in collaborazione con il Kick Boxing Fighter Crema. Un ciclo di sette lezioni in cui istruttori qualificati di autodifesa ed esperti maestri di arti marziali, nonché psicologi ed esperti legali, insegneranno alle donne tecniche di difesa personale. Si è chiusa imartedì scorso la prima edizione del Livello Base. Iscrizioni ora aperte per la Seconda edizione: dal prossimo 11 marzo 2014, per tutti i martedì, dalle ore alle ore 22.00, presso le palestre del Centro San Luigi, in via Bottesini, 4, a Crema (CR). La parte teorica prevede una parte teorica sulla psicologia dell aggressore e dell aggredito, i segnali del linguaggio del corpo; nozioni legali sulla legittima difesa. La parte pratica, invece, sarà contraddistinta dalla difesa da strangolamenti, prese per i capelli, utilizzo dello spray al peperoncino. La collaborazione tra Polisportiva San Luigi Crema e Kick Boxing Fighter Crema ha reso possibile una proposta innovativa ed efficace: una vera e propria scuola di antiaggressione, aperta a tutte le donne, anche e soprattutto coloro che non hanno mai praticato sport. Questo il calendario delle lezioni: martedì 14, 21 e 28 gennaio, martedì 4, 11, 18 e 25 febbraio. Per informazioni: Il costo al Progetto Donna Sicura è di 50 euro e al termine del ciclo di lezioni verrà rilasciato un attestato di partecipazione. In allegato la locandina ed opuscoli del corso. Per info e iscrizioni: Daniele Dalmazio Fabio donnasicuracrema@gmail.com Forza Italia su Ervin: «Ha portato a termine un compitino» Conferenza stampa di Forza Italia, presenti i due consiglieri comunali Simone Beretta e Renato Ancorotti, sulla questione di «Scs servizi locali» e questione rifiuti. Nella prima parte della conferenza stampa, i due consiglieri di Forza Italia hanno riportato dati e cifre che il nostro giornale aveva già trattato la settimana scorsa circa. In particolare su Gianfranco Ervin, amministratore unico della «Scs servizi locali», dimessosi alcuni giorni fa dalla società. «Ervin ha fatto quello che doveva per risanare i debiti di SCS Servizi Locali, come da mandato di Scrp a guida centrodestra» è scritto nel documento di Forza Italia. «Debiti generati dalla scissione tra il core business dall alto valore aggiunto e il side business dal basso Giorgio Ervin Simone Beretta Renato Ancorotti valore aggiunto, dell allora SCS Gestioni, guidata dagli uomini del PD, per poter entrare in LGH alla quale venne conferito il solo core business. Una storia che il sindaco di Crema finge di non conoscere». E su questo tema, ecco la critica: «La Bonaldi con le sue stereotipate semplificazioni sulle partecipate insiste ad ignorare la realtà dei fatti. Non possiamo accettare che il sindaco dichiari che Ervin ha preso in mano una società disastrata e ha perseguito il suo mandato con determinazione» quando Ervin ha semplicemente portato a buon fine un compitino dettato dal precedente Consiglio di amministrazione di Scrp guidato dal centrodestra e già avviato dal precedente presidente di Scrp-Lgh: quel conflitto d interessi da chiarire bene SCS Servizi Locali, l'architetto Ercole Barbati». Ma non si è trattato solo di questo: «Qualcosa di nuovo sotto il sole c è. Ci riferiamo alla denuncia del sindaco circa le preoccupazioni in merito ad un ipotetico conflitto d interessi fra il ruolo centrale di committenza-stazione appaltante di SCRP e la circostanza che il suo direttore. Il vero nodo non è il direttore di SCRP, semmai è un aggravante. Il nodo è se i comuni potevano chiedere a SCRP di fare da stazione appaltante. Come può SCRP fungere da stazione appaltante per una gara alla quale parteciperà certamente una società detenuta al 100% da LGH, a sua volta posseduta dal Comune di Crema e da SCRP?». La questione finale: «A questo punto chiederemo ufficialmente l immediata convocazione della Commissione di Garanzia. Non basta più una maggioranza solidale o pareri legali di parte per coprire scelte inopportune e sbagliate. Sulle partecipate ha solo venduto fumo così che per ritrovare il bandolo della matassa si è dovuta affidare ad avvocati e consulenti». Comune: ancora consulenti Ma quando sarà finita? Dopo avere assunto un fundraiser, lo scorso anno, con lo scopo di scovare possibili finanziamenti dai bandi, questa amministrazione ora ha aperto una gara, tra due ditte specializzate sempre in fundraiser, per occuparsi della «ricerca di fondi aggiuntivi» e per un costo annuale a carico del comune di euro. Altri soldi nel capitolo della spesa. Mza non bastava il fundraiser assunto a tempo pieno per verificare i bandi emessi da Ue, foberno, ministeri, regioni, province, comuni, fondazioni bancarie e private? Difficile districarsi in queste scelte, comunque sempre costose. Facile l ironia di Simone Beretta: «Prima, poveri in canna, prendono l esperto che deve scovare tutti i bandi possibili sulla faccia della terra per tentare di realizzare qualche operetta. Adesso invece hanno preso una società che supporta questo esperto. A breve, molto probabilmente, ci sarà un altra società che aiuterà la società che sta già aiutando l esperto. Ecco che cosa ha imparato la Bonaldi da Strada. Così si creano anche in comune le scatole cinesi di partecipate memoria». PIEGATORE/PUNZONATORE PER CAR- PENTERIA METALLICA. RICHIESTA LA PRE- GRESSA ESPERIENZA SU MACCHINE CNC. SEDE DI LAVORO: VICINANZE CREMA. STAMPATORE FLESSOGRAFICO CON ESPERIENZA PER AZIENDA DEL LODIGIA- NO OPERANTE NEL SETTORE GOMMA- PLASTICA. SEDE DI LAVORO: VICINANZE LODI. Le ricerche sono rivolte a candidati dell uno e dell altro sesso (L:903/77 e L. 125/91) - Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito Aut. Min. Prot. N SG del 22/12/2004 Maxwork S.p.A. - Agenzia per il lavoro Sede Legale via Dell Esquilino, Roma Sede Amministrativa e Direzione Generale - Largo Porta Nuova, Bergamo OPERAIO ESTRUSIONISTA CON ESPERIEN- ZA SETTORE GOMMA-PLSTICA. SEDE DI LAVORO: VICINANZE LODI. PERSONALE ISCRITTO ALLE LISTE REGIO- NALI DI MOBILITA (L. 223/91). NEODIPLOMATI PERITI CHIMICI PER AT- TIVITA DI LABORATORIO E CONTROLLO QUALITA PRESSO AZIENDA COSMETICA DEL CREMASCO. MAXWORK S.P.A. - FILIALE DI CREMA Via Lago Gerundo, 18/ Crema (CR) Tel Fax mail: maxddlcrema@maxwork.it

10 10Sabato 1 Marzo 2014 Crema «I Mondi di Carta» presenta il volume «Eccellenti Pittori» Nell ambito dell iniziativa «I Mondi di Carta», Domenica 2 marzo, alle ore 17.30, in sala Cremonesi al Museo Civico di Crema, Camillo Langone, giornalista, presenta il suo ultimo libro «Eccellenti Pittori», edito da Marsilio. La presentazione del volume avverrà attraverso un dialogo con Isabella Tupone, gallerista milanese attiva nella promozione della giovane arte italiana. L autore, che collabora da anni con i quotidiani «Il Foglio» ed «Il Giornale», scrivendo di letteratura, enogastronomia, architettura e naturalmente arte contemporanea, si propone attraverso questo testo di stilare un vero e proprio diario della pittura italiana vivente, come dichiara il sottotitolo al volume «Eccellenti pittori». Affermando sin dall incipit il proprio interesse per la pittura in senso stretto, fatta eccezione per qualche scultura, Langone esplora il panorama della pittura italiana attiva, vitale, corredando la sua panoramica di immagini degli artisti ritratti nei loro studi e nelle loro case, associando così un volto concreto e vivo alle opere di cui tratta. Come fece il Vasari nel suo trattato «Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori», più comunemente detto «Le Vite», Langone parte dalle biografie degli artisti per arrivare a comprenderne e illustrarne il lavoro, in una lettura che risulta chiara, comprensibile e completa. L autore sottolinea quindi la vitalità della pittura italiana, in continuo fermento, indicando una lista di artisti da seguire, ammirare e su cui investire. Isabella Tupone Sportello per le imprese? Intervista all assessore Morena Saltini: ecco come si sta sviluppando il progetto Gionata Agisti E da tempo, ormai, che gli imprenditori cremaschi chiedono l attivazione di uno Sportello unico per le imprese che funzioni in piena regola. L attuale amministrazione Bonaldi si è impegnata nella sua realizzazione ma a che punto siamo con il crono programma? Abbiamo chiesto chiarimenti all assessore allo Sviluppo economico, Morena Saltini. Assessore, quanto è stato già attuato? «Dal 1 agosto 2011, il Comune di Crema ha ufficialmente iniziato a espletare le funzioni di Sportello Unico per le attività produttive ma, fino al settembre dell anno scorso, i compiti previsti in carico al Suap erano limitati alla trattazione delle pratiche Scia - Segnalazione Certificata di Inizio Attività -: la dichiarazione che consente alle imprese di iniziare, modificare o cessare un attività produttiva, senza dover più attendere i tempi e l esecuzione di verifiche e controlli preliminari da parte degli enti competenti. L'aspetto qualificante dello Sportello Unico per le Imprese consiste, però, nella semplificazione del rapporto tra pubblica amministrazione e impresa, in modo che lo sportello venga a Morena Saltini configurarsi come unico interlocutore di quest ultima, per tutto quel complesso di atti amministrativi che la riguardano. Pertanto, l evoluzione della prima fase sperimentale deve ora dar corso a un servizio di Sportello, per così dire, evoluto». Che cosa manca ancora ed entro quanto tempo contate di portare a termine il servizio? «Con l adozione della nuova piattaforma digitale, nei mesi di giugno e luglio 2013, si sono tenuti i corsi di formazione per i dipendenti del Comune e degli altri Comuni, che utilizzeranno il software in questione e, dal settembre 2013, il nostro Sportello è stato accreditato presso il ministero della Sviluppo Economico ed è quindi divenuto autonomo e operativo. In questa fase di rodaggio, è in atto l iter per la formalizzazione, all interno della struttura del Comune, dell elaborazione del Regolamento interno per la gestione dello Sportello, nonché l organizzazione dei conseguenti interventi di carattere organizzativo, compreso l inserimento nel sito web delle necessarie informazioni per i fruitori interessati al nuovo servizio. Allo stesso tempo, sono in corso proprio in questi giorni contatti tra i Comuni che hanno aderito al progetto e Consorzio.it - la società incaricata di individuare il software migliore -, per definire i diritti di segreteria. Il Suap del Comune di Crema si è costituito infatti in forma singola, ovvero opera solo ed esclusivamente per pratiche di interesse proprio, sia verso l interno sia l esterno. È comunque interesse di questa amministrazione comunale - e il mio assessorato ne sarà esecutore - valutare la possibilità di dare risposta alle richieste, presentate da alcuni Comuni di prima fascia, di aderire allo sportello di Crema, per creare appunto le condizioni di un Suap associato. Se, da un lato, la nuova piattaforma tecnologica consente questo percorso, dall altro, la definizione di un ambito a cui far riferimento per il Suap associato richiede alcune riflessioni, non solo da parte della Giunta ma anche del Consiglio comunale, trattandosi di scelte che passano obbligatoriamente attraverso atti di convenzionamento fra enti locali diversi». Dove si trova l'ufficio? «Per ora presso l Ufficio Commercio, per poi dividersi in due uffici: il Suap, presso le attività produttive e lo Sportello unico per l edilizia presso l Edilizia Privata». L'imprenditore che si approccia allo Sportello dovrà portare con sé qualche tipo di documentazione? «La vera novità è che il cittadino, grazie alla piattaforma digitale, non dovrà recarsi prima in Comune e poi all Asl, ad esempio, per chiedere in entrambe le sedi cosa occorre ma basterà che si rivolga al Suap per avere tutte le informazioni in merito. Il servizio svolgerà, infatti, una preistruttoria: una simulazione della pratica. Questo agevolerà il cittadino, che capirà nello specifico cosa occorre, cosa succederà dopo la sua richiesta e in che tempi. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito: PalazzoPignano Tentato furto, scappano con l auto rubata A Palazzo Pignano, in via Enrico De Nicola, un operaio è stato svegliato dall allarme e ha segnalato al 112 il tentato furto alla villa del fratello all'estero. I ladri, che sono subito scappati, avevano tentato di forzare una finestra. I carabinieri di Bagnolo hanno intercettato sulla Paullese un autovettura Audi A6 con quattro sconosciuti a bordo che, alla vista dei militari, dopo un breve inseguimento conclusosi a Barbuzzera, abbandonavano il mezzo scappando campi. L autovettura recuperata, è risultata il provento del furto in villa denunciato il 19 febbraio 2014 ai carabinieri di Casalmalocco da un funzionario di una multinazionale. Al quale, i ladri avevano rubato, oltre la macchina, anche il televisore, telefoni cellulari, chiavi della villa con il telecomando per il cancello carraio e la serranda del box, chiave dell'autovettura della moglie, chiavi dell'abitazione di parenti, portafogli con documenti e carte di credito. «Rinnova Bagnolo»: troppe tasse Carlo Peretti, Luca Zuccotti e Alessandro Bombelli Nel fine settimana il gruppo consigliare «Rinnova Bagnolo» presenterà due mozioni per aumentare la trasparenza amministrativa «Chiederemo che il consiglio comunale aderisca all iniziativa di un folto numero di giornalisti, docenti universitari e politici per il diritto di accesso alle informazioni della pubblica amministrazione» ci riferiscono i consiglieri Carlo Peretti, Alessandro Bombelli e Luca Zuccotti. «La legislazione italiana è ancora carente. Dobbiamo partire anche dalle esperienze di piccole amministrazioni per cambiare le regole». Il gruppo di minoranza si riferisce all iniziativa pubblicata sul sito web dove da tempo si sta lavorando per consentire un libero e completo accesso agli atti della pubblica amministrazione, così come avviene nei paese anglosassoni. «Oltre all adesione a questa iniziativa legislativa, proporremo anche un miglioramento della trasparenza del Comune. Tanto si può fare partendo semplicemente dal sito web». Proseguono i consiglieri «Chiederemo di dedicare una sezione alle delibere consigliari, di giunta ed alle determine, che permetta di accedere almeno agli ultimi anni di amministrazione e, soprattutto, consenta la pubblicazione degli ultimi bilanci preventivi e consuntivi dell amministrazione in modo analitico». Il gruppo di minoranza «Rinnova Bagnolo» tiene molto alla trasparenza. «Negli ultimi anni abbiamo chiesto più volte al sindaco Aiolfi di aumentare partecipazione e trasparenza» sottolinea Bombelli, «soprattutto richiedendo che le assemblee pubbliche avessero l obiettivo di illustrare anche i programmi dell amministrazione, coinvolgendo i cittadini; invece l attuale amministrazione si è solo concentrata sulla presentazione di quanto fatto». Il gruppo rileva come le assemblee pubbliche siano state veramente poche rispetto a quanto scritto nel programma elettorale di «Progetto Bagnolo», la lista che portò all elezione dell avvocato Aiolfi. Infine Carlo Peretti chiude con una sottolineatura: «Addirittura nell ultima assemblea pubblica del 10 gennaio, il sindaco ha pubblicizzato quanto fatto in occasione della scadenza della Mini IMU, che non è stata richiesta ai cittadini bagnolesi. Peccato che l amministrazione negli ultimi due anni abbia aumentato le imposte per un valore pari ad almeno 10 volte quello della mini IMU». In vista delle prossime elezioni di primavera, il gruppo sta lavorando al nuovo programma e riferisce di aver coinvolto un elevato numero di cittadini, giovani e meno giovani, che si presenteranno alla cittadinanza nelle prossime settimane. Ordine dei Dottori Commercialisti:100 professionisti per il seminario: «L Iva nelle operazioni con l estero» Si è tenuto nella Sala dei Ricevimenti del Comune di Crema, il primo appuntamento del calendario 2014 per la formazione continua obbligatoria riservata ai commercialisti e ai loro collaboratori. Tema dell incontro, che ha visto la presenza di 100 professionisti, l Iva nelle operazioni con l estero. In programma numerosi punti: il presupposto territoriale nell applicazione dell Iva, acquisti e cessioni intracomunitarie, esportazioni ed importazioni e procedure e tempistiche per la fatturazione. L evento ha incontrato l interesse dei professionisti cremaschi chiamati ad assistere sempre più aziende che decidono di affrontare la crisi affacciandosi al mercato estero. Il corso, gratuito, rientra nella attività di formazione continua obbligatoria che l Ordine dei Commercialisti di Crema promuove per gli associati.

11 Crema Sabato 1 Marzo E venuta improvvisamente meno un importante commessa. Ma l azienda è sana, assicurano 7-8 MARZO I sindacati smentiscono Chromavis 40 Years of Endoscopy in di Gionata Agisti La settimana scorsa, presi alla sprovvista dalla notizia diffusa dal quotidiano «La Provincia», e spifferata dai sindacati, in merito ai 118 interinali lasciati a casa, a partire dal 3 marzo, i dirigenti della Chromavis, importante azienda di cosmesi del territorio, hanno convocato una conferenza stampa, per precisare che gli interinali erano stati richiesti esclusivamente per far fronte picchi produttivi di un committente, che si sarebbe conclusi proprio agli inizi di questo mese. In poche parole: tutti sapevano tutto, sindacati e lavoratori. Se non fosse, però, che, quanto dichiarato dai vertici aziendali, solleva qualche dubbio: secondo Diego Volpi, della Cisl, il picco produttivo previsto non avrebbe dovuto esaurirsi a marzo ma durare un anno: dalla metà del 2013 alla metà del Per di più, seppur non danneggiati come gli interinali, anche i circa 200 dipendenti dello stabilimento di Chieve gli altri due si trovano a Vaiano e a Crema - hanno visto ridursi i turni di lavoro: da un ciclo continuo di 21 turni 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 -, la Chromavis ha deciso di tornare a 15 turni, dopo solo due mesi, il che significa solo 5 giorni di lavoro alla settimana. «L azienda ci ha comunicato una sua difficoltà, rispetto a quanto programmato in precedenza» spiega Vol- Diego Volpi (Cisl) pi. «Siamo un po preoccupati, perché, improvvisamente, siamo passati da una prospettiva ottimistica a questo arretramento. Difficile giustificare questa decisione dell azienda se non con una commessa venuta a mancare». A questo proposito, si era parlato di un grosso ordinativo, da parte di una nota e importante azienda, pari a 5 milioni di euro. Notizia smentita in conferenza stampa dalla stessa Chromavis e sulla quale anche Volpi preferisce non esporsi troppo. «Tutti ci auguriamo che la Chromavis possa riprendere i ritmi precedenti» continua il sindacalista. «Del resto, abbiamo rivolto una domanda precisa alla proprietà e quest ultima ci ha rassicurato, sottolineando che si tratta di una situazione contingente. Saremmo Maeco Arcari (Cgil) stati più preoccupati se ci fosse stata nell aria l ipotesi di cassa integrazione per i dipendenti, perché, per quanto riguarda gli interinali, è frequente il loro impiego in periodi di tempo limitati. Certo che lasciarne a casa un centinaio, diventa un fatto singolare». Un altro interrogativo è rappresentato dal fatto che la Chromavis ha annunciato l obiettivo di aumentare il proprio fatturato, per l anno corrente, del 10%; ma come è possibile con 118 lavoratori in meno? «Beh, questo traguardo non è compromesso dai 118 interinali in meno, proprio perché l azienda possiede tre stabilimenti, in cui lavora ad altrettanti tipi diversi di produzione. Oltre a questo, la Chromavis si avvale anche della collaborazione di altre aziende che lavorano per lei, il cosiddetto indotto». Riguardo alle motivazioni che hanno indotto la Chromavis a fare marcia indietro, Marco Arcari, della Cgil, è più esplicito del collega Volpi e non teme di smentire i vertici dell azienda, dichiarando che, nella riunione con i sindacati, sono stati proprio loro a giustificare il taglio degli interinali con il venir meno di una grossa commessa. «Anche perché, diversamente» commenta lo stesso Arcari, «sarebbe paradossale essere partiti il 7 gennaio con il ciclo continuo, per poi, dopo soli due mesi, fare marcia indietro. Il fatto che ai lavoratori interinali possa non essere rinnovato il contratto è, ahimè, la prassi prevista dalla normativa vigente» «La domanda da porsi è: perché non viene rinnovato a nessuno dei 118?» si chiede Arcari. Che risponde: «La causa non può che essere il venir meno di un certo livello di produzione che, in un primo momento, aveva spinto l azienda ad adottare il ciclo continuo. Inviterei, però, a non generare equivoci: l azienda non è affatto in crisi, è in salute e non siamo preoccupati per i 500 dipendenti dei tre stabilimenti. La commessa che è venuta meno comportava un lavoro di un mese e mezzo, due al massimo. Nel frattempo, la Chromavis ha altre commesse da soddisfare. Purtroppo, chi, come questa azienda, lavora per conto terzi è soggetta a imprevisti di questo genere». Succede nelle scuole medie di Soncino (paese dove vivono 800 extracomunitari) Stranieri, 30 hanno imparato l italiano Sono una trentina gli iscritti alla scuola per stranieri proposta dall amministrazione Comunale di Soncino. E da oltre trent anni che, prima con la sola presenza di insegnanti volontari e poi anche con l intervento di insegnanti messi a disposizione sia dal Comune che dall EDA di Crema, si svolgono questi corsi di lingua italiana per gli stranieri presenti sul nostro territorio. Anni fa le lezioni iniziavano ad ottobre e con la collaborazione dell Istituto scolastico per l età adulta di Crema, sono stati numerosi gli stranieri che hanno potuto prepararsi anche a sostenere l esame di terza media. Erano stati organizzati anche corsi mattutini per le donne, risultati particolarmente graditi alle utenti. CINEMA Purtroppo le difficoltà economiche dell amministrazione hanno dovuto nel tempo ridurre il numero e la durata dei corsi anche se la richiesta da parte degli stranieri di poter apprendere a parlare ed a scrivere nella nostra lingua non è affatto diminuita. L aula delle Medie con gli studenti stranieri. Programmazione settimanale Le lezioni sono iniziate solo nel mese di gennaio e si svolgono di sera, dalle 19 alle 21, presso un aula delle scuole medie, nei giorni di martedì e giovedì, e registrano una eccellente partecipazione. L insegnante messa a disposizione del Comune è affiancata da una ragazza del servizio civile e da alcuni volontari che si alternano per garantire un supporto per lo svolgimento proficuo delle lezioni che si rivolgono ad una scolaresca che presenta preparazione e livelli culturali molto diversi. L assidua presenza alle lezioni da parte degli stranieri dimostra che la scuola è molto apprezzata. Gli indubbi benefici che l apprendimento della lingua italiana ha per un miglior inserimento nella comunità di questo folto gruppo di stranieri (a Soncino sono oltre 800) dovrebbero forse spingere il volontariato soncinese, tanto attivo e presente in progetti di carattere sia locale che nazionale e internazionale, a prendersi a cuore anche questo problema. Franco Occhio «Lo sportello dei diritti»: hai la consulenza gratis degli avvocati Dopo la pausa del mese di gennaio, dovuta a situazioni organizzative da parte dell Ordine avvocati di Crema, giovedì 13 febbraio 2014 è ripartito lo Sportello dei Diritti. Questo sportello attivo dal gennaio 2008 è un servizio di orientamento legale voluto della Consulta per le Pari Opportunità del Comune di Crema in collaborazione con l assessorato alle Pari Opportunità e dall Ordine degli avvocati di Crema. Lo sportello è attivo il mercoledì pomeriggio dalle 15alle all Orientagiovani, in Via Civerchi 9 a Crema presso palazzo Benzoni (biblioteca comunale) al piano terra e riceve in questa fascia d orario 4/5 utenti, su appuntamento (orientagiovani@comune.crema.cr.it 0373/ ). «Nell anno 2013, ormai il sesto di attività» afferma l assessore alle Pari Opportunità, Morena Saltini «si sono rivolti allo sportello 72 donne e 48 uomini per un totale di 120 utenti, di cui 87 italiani e 33 stranieri. Gli argomenti trattati sono per la maggior parte problematiche legate al diritto di famiglia, al lavoro, all immigrazione, risarcimento economico, e in questo ultimo anno si evidenzia un aumento di informazioni riguardo i contratti di locazione, sfratti, e mancati pagamenti fiscali. Gli utenti trovano questo servizio molto soddisfacente ed esaustivo dal momento che permette loro di valutare situazioni particolari e capire se le stesse necessitano di un ulteriore approfondimento legale, ovvero se è indispensabile procedere giudizialmente». Gastroenterology in Crema Nelle giornate di 7 e 8 marzo si celebreranno i 40 anni di attività di endoscopia digestiva nell ospedale di Crema. Per festeggiare questa ricorrenza è stato organizzato l evento scientifico basato sull incontro-dibattito tra specialisti dell Unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell azienda ospedaliera di Crema, alcuni tra i maggiori esperti italiani in Endoscopia Digestiva e gli specialisti che hanno effettuato lo stage di perfezionamento presso la stessa Unità Operativa, provenienti da Argentina, India, Inghilterra, Italia, Libia, Lituania, Romania, Russia, Sudan, Turchia, Ucraina, Uganda. GRANDI BENEFATTORI L hospice del Kennedy passato da 8 a 14 posti letto L Hospice della fondazione Benefattori Cremaschi si è ampliato. E passato da 8 a 14 posti letto totali, grazie a importanti finanziamenti di privati. A presentare la nuova ala dell hospice (realizzata al piano terra della struttura di via Kennedy, proprio vicino all ingresso, che sarà inglobato una volta terminati i lavori, il presidente della Fondazione, Walter Donzelli, con il vicepresidente Franco Conz, il direttore generale Foina e il direttore sanitario Diego Dolci. «Grazie a questi lavori» ha esordito Donzelli, «costati 500mila euro, possiamo offrire un nuovo servizio migliorato ai pazienti». Un operazione, ha specificato il presidente della benefattori Cremaschi, resa possibile anche grazie ai benefattori che hanno finanziato l arredo delle singole camere, che si aggira intorno alle 5mila euro a camera. Ad offrire l arredo Giovanna e Giulia Duse, il Lions Club Crema Host, Alberto Doldi in ricordo di Amalia e Gabriele Cattaneo, gli amici di Davide Cecoro, Orsola Fornaroli in ricordo della sorella Maria Teresa e i collaboratori della Ancorotti Cosmetics in ricordo di Enrica Tarenzi Ancorotti. Per l occasione sono stata scoperte anche tre lapidi dedicate ai benefattori della Fondazione, che in questi anni hanno fornito un consistente aiuto economico al bilancio del Kennedy. Si tratta della Banca Cremasca con i suoi prestiti agevolati, di Ernesto Patrini che ha donato alla Fondazione 900mila euro e di Olga Mauri e Antonio Schiavi che hanno lasciato in eredità la loro villa e un milione di euro. «Siamo felici per questi risveglio delle sensibilità dei cremaschi verso la Fondazione. Noi abbiamo un bilancio da 18milioni di euro, che però ha dei problemi anche a causa dei continui tagli da parte della Regione. E in questo periodi di vacche magre la situazione è sempre più difficile da gestire» ha concluso il presidente Donzelli. LE DATE: 6-7 MARZO Vuoi fare l infermiere? Informati all università Nelle mattine del 6 e 7 marzo dalle ore 9.30 alle ore 12.30, al Polo Didattico di Ricerca dell Università di Informatica di Crema Via Bramante 63 Aula 5 SUD (67), i professionisti dell azienda ospedaliera di Crema illustreranno agli studenti delle classi 4ª e 5ª degli istituti superiori del Cremasco i percorsi formativi, i campi di attività e gli sbocchi lavorativi delle diverse professioni sanitarie. CREMONA Spaziocinema Cremonapo ( ) La bella e la bestia Una donna per amica Sotto una buona stella Saving Mr.Banks Monuments men The lego movie 12 anni schiavo Snowpiercer Frozen Pompei 3D La scuola più pazza del mondo Chaplin ( ) 12 anni schiavo Filo ( ) Il violinista del diavolo CREMA Porta Nova ( ) Una donna per amica 12 anni schiavo La bella e la bestia Sotto una buona stella Pompei Monuments men The Lego Movie Frozen Karaoke Cinemimosa Una donna per amica PIEVE FISSIRAGA Cinelandia ( ) La bella e la bestia Monuments Men Pompei Snowpiercer Sotto una buona stella The Lego Movie Una donna per amica

12 12Sabato 1 Marzo marzo: in ospedale visite contro i tumori In occasione della Festa delle donne, sabato 8 marzo, dalle 9 alle 12.30, nelle strutture dell oncologia (ospedale, Palazzina, secondo piano) medici, infermieri e volontari saranno a disposizione delle donne per attività di informazione e di prevenzione attraverso 20 prime visite gratuite per ogni ambulatorio - effettuabili con prenotazione al numero , dal lunedì al venerdì dalle ore 9alle ore 12di: Senologia, effettuate dal dottor Filiberto Fayer, responsabile della senologia e dal dottor Stefano Beltrami, medico senologo; Ginecologia pap test, ed ecografia endovaginale effettuati dalla dottoressa Giorgia Gatti e dall ostetrica Silvia Morandi; Dermatologia - per la prevenzione del melanoma - effettuate dalla dottoressa Michela Antoninetti, referente per l Associazione Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, e la dottoressa Patrizia Ghidini. Il servizio di Psiconcologia sarà attivo per illustrare alle donne i percorsi ed i progetti di prevenzione e di cura a loro dedicati. Saranno presenti i professionisti delle Unità Operative di Oncologia, Riabilitazione Neuromotoria, Chirurgia plastica, Cure Palliative, per dare informazioni e rispondere alle domande delle donne. Inoltre operatori dei patronati INCA e SIAS e volontari delle associazioni Lega Italiana per la lotta contro i tumori, Donna sempre e della Fondazione Rubino per dare informazioni sulle proprie attività, svolte in collaborazione con l azienda ospedaliera e rivolte alle donne. Pranzo alla cremasca al Festival di Sanremo Il ristorane di «Casa Sanremo» ha messo in tavola le squisitezze che parlano cremasco e ha accolto lo staff al completo di Radio Italia, giornalisti dei media nazionali, critici musicali e non, artisti e sponsor. Alla giornata hanno partecipato anche gli assessori del Comune di Crema, Morena Saltini e Giorgio Schiavini, che hanno presentato la città e il progetto, oltre al presidente di Reindustria. Giuseppe Capellini, che ha dato operatività all'intenzione del Comune di mettere a valore le aziende del territorio, in vista dell'ormai imminente Expo Ore 11,30 dunque luci accese sulla presentazione di «Made in Crema» e dei suoi prodotti, con la voce diretta dei produttori che raccontano della loro azienda familiare, dell attenzione verso il consumatore e verso il mercato, della voglia di dare forza alla promozione commerciale uscendo dalle proprie mura per far conoscere ad un sempre più vasto pubblico quello che sanno fare. Ore 12,30 inizia il pranzo con i quasi 300 ospiti, invitati selezionati, che siedono ai tavoli della Lounge di Casa Sanremo per assaggiare le proposte del menù. Nell ambito delle attività programmate per la tutela ambientale, il Comune di Crema ha indetto per domenica 2 marzo 2014 dalle 8 alle 19, un «Giornata Ecologica Senza Auto». La chiusura al traffico delle vetture interesserà essenzialmente il centro città all interno delle Mura Venete. Sarà a disposizione dei visitatori della città il servizio navetta gratuito del Miobus che circolerà dalle ore 10 alle 12 e dalle alle Le fermate saranno vicine ai grandi parcheggi. Quindi, in via Mercato (autostazione ex Agello), via Caponetto (multisala), via Stazione (liceo), via IV Novembre, (zona Park hotel), piazzale Croce Rossa/via Libero Comune (Itis), viale De Gasperi (Longoni). Purtroppo, questo «esperimento», come è stato chiamato, è concomitante con il Carnevale Cremasco (che si svolgerà regolarmente nel circuito di Porta Ombriano), con il raduno dei camperisti in via Bramante, con i mercatini in piazza Duomo e il Mercato di Campagna Amica in via Bartolino da Terni. Ma la giunta avverte che non si poteva più aspettare. «Visto il numero di persone che la scorsa settimana hanno raggiunto la città» ha spiegato l assessore, «in accordo anche con il Comitato del carnevale, abbiamo deciso di chiudere la città al traffico, nella Crema Una domenica senza auto: chi può circolare, e chi no Il Carnevale si farà. Le proteste dei cittadini e dei commercianti zona interna alle mura, dalle 8 alle 19. Questa è la prima domenica e fa parte del piano di sostenibilità messo a punto dal comune ed è stata ideata per salvaguardare la salute dei bambini e delle persone che arriveranno in città». L assessore ha invitato anche i residenti del centro storico a non uscire in macchina: nessun divieto, solo un consiglio. Undici i punti di chiusura della città, dove verranno poste le transenne: viale Repubblica intersezione con via Adua, via Fratelli Bandiera intersezione con via Mercato, via Gramsci intersezione con via Mercato, via Monte di Pietà intersezione con via Mercato, via Santa Chiara intersezione con via Stazione, piazzale Rimembranze intersezione con via Cadorna, divieto d accesso in piazza Garibaldi, via Pesadori intersezione con via Diaz, via Kennedy dalla rotatoria e via Crispi dalla rotatoria. Per andare incontro ai visitatori sarà istituito il servizio Mio Bus gratuito continuo intorno alla città con fermate in prossimità dei parcheggi dalle 10 alle 12 e della 13,30 alle 18,30. Non sono mancati i dissapori. Da parte degli organizzatori del Carnevale che hanno bocciato i manifesti del Comune, già stampati, nei quali si annunciava la «Giornata senza auto» e sui quali spiccava un grande Gagèt, la maschera tipica cremasca. Locandine bocciate, dicono quelli del Carnevale, «perché la gente poteva pensare che si trattasse di un iniziativa del Carnevale, e perché poteva convincere le persone Chiusura al traffico nel centro storico Dove passerà il bus a restare a casa. Quante locandine siano state mandate al macero, non è dato sapersi. Si aspetta, quindi, un interrogazione da parte di qualche consigliere comunale di minoranza. Dissapori e polemiche anche da parte dei commercianti di Crema e dei cittadini cremaschi in genere. «Chi deve assistere un parente al Kennedy o alla Casa Albergo, come farà» si è chiesto Luciano Capetti, ex assessore della giunta Bruttomesso. Ma dall opposizione arrivano battute e bocciature. «Vorrei sapere se per i trattori che trainano i carri del carnevale e scaricano gas tossici sui bambini il divieto di una giornata senza auto vale o no». Alberto Torazzi della Lega avverte che una giornata di fermo delle auto non serve ad abbattere la percentuale delle polveri sottili. Di certo, questa iniziativa, dicono in città, porterà meno gente a Crema per il Carnevale. Che ha fatto boom domenica scorsa, nella sua seconda puntata, aiutato da una splendida giornata di sole. Sabato 1 domenica linea verde orizzonti. att i love you. att la prova del cuoco. var Tg1 telegiornale easy driver. attualità Le amiche del sabato. 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13 8 marzo si celebra la Festa della Donna: per molte un momento di svago, un'occasione per uscire con le amiche o per una particolare cena al ristorante. Ma la Festa della donna è soprattutto l'occasione per riflettere su importante tematiche, prima tra tutte quella della parità di genere. Un tema che, dal punto di vista legislativo, si sviluppa in tre filoni: parità nella vita politica, parità di accesso agli organi delle società quotate, parità in materia di occupazione ed impiego. PARITÀ NELLA VITA POLITICA La legge 23 novembre 2012, n. 215, ha introdotto disposizioni volte a promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nelle amministrazioni locali. Viene in primo luogo modificata la normativa per l elezione dei consigli comunali. Per i comuni con popolazione superiore a abitanti, la legge, riprendendo un modello già sperimentato dalla legge elettorale regionale della Campania, prevede una duplice misura: La quota di lista: nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi; peraltro, solo nei comuni con popolazione superiore a abitanti il mancato rispetto della quota può determinare la decadenza della lista; L introduzione della doppia preferenza di genere, che consente all elettore di esprimere due preferenze (anziché una, come previsto dalla normativa previgente) purché riguardanti candidati di sesso diverso, pena l annullamento della seconda preferenza. Per tutti i comuni con popolazione fino a abitanti è comunque previsto che nelle liste dei candidati è assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi. In secondo luogo, il sindaco ed il presidente della provincia sono tenuti a nominare la giunta nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi e gli statuti comunali e provinciali devo stabilire norme per garantire, e non più semplicemente promuovere, la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali non elettivi del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti. Per quanto riguarda la disciplina dei partiti, l Assemblea della Camera ha introdotto un emendamento (em , Amici ed altri), in base al quale i contributi pubblici spettanti a ciascun partito o movimento politico sono diminuiti del 5 per cento qualora il partito o il movimento politico abbia presentato nel complesso dei candidati ad esso riconducibili per l'elezione dell'assemblea di riferimento un numero di candidati del medesimo genere superiore ai due terzi del totale, con arrotondamento all'unità superiore. Festa della donna Sabato PARITÀ DI ACCESSO AGLI ORGANI DELLE SOCIETÀ QUOTATE Il Parlamento ha approvato la legge n. 120/2011, che reca disposizioni in materia di parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati. La nuova legge è volta a superare il problema della scarsa presenza di donne negli organi di vertice delle società commerciali e, in particolare, nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa. A tal fine è previsto un doppio binario normativo: per le società non controllate da pubbliche amministrazioni, la disciplina in materia di equilibrio di genere è recata puntualmente dalle disposizioni di rango primario. Tali disposizioni si intendono applicabili anche alle società a controllo pubblico. In particolare, si dispone che lo statuto societario deve prevedere che il riparto degli amministratori da eleggere sia effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi, dovendo il genere meno rappresentato ottenere almeno un terzo degli amministratori eletti. Per un approfondimento, si rinvia al tema- Parità di accesso agli organi delle società quotate. PARITÀ IN MATERIA DI OCCUPAZIO- NE ED IMPIEGO L attuazione del principio delle pari opportunità e delle parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione ed impiego è il tema del D.Lgs. 25 gennaio 2010, n Marzo Nel festeggiare la ricorrenza dell 8 marzo è opportuno riflettere su tematiche importanti che riguardano la donna L La parità di genere nella legislazione Il provvedimento interviene innanzitutto con alcuni correttivi al codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al D.Lgs. 198/2006, precisando che esso è finalizzato all adozione delle misure volte ad eliminare ogni discriminazione basata sul sesso che comprometta o impedisca il riconoscimento, il godimento o l'esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale e civile o in ogni altro campo. Inoltre, la parità di trattamento e di opportunità tra donne e uomini deve essere assicurata in tutti i campi, compresi quelli dell'occupazione, del lavoro e della retribuzione, come anche in quello della formulazione e attuazione di leggi, regolamenti, atti amministrativi, politiche e attività. In secondo luogo, viene ampliata la definizione di discriminazione, che riguarda anche ogni trattamento meno favorevole subito in ragione dello stato di gravidanza, di maternità o di paternità, nonché in conseguenza del rifiuto di atti di molestie o di molestie sessuali, mentre il divieto di ogni forma di discriminazione viene esteso alle promozioni professionali. Ulteriori novità riguardano il divieto di discriminazione nelle forme pensionistiche complementari collettive, il concetto di vittimizzazione, la possibilità per i contratti collettivi di lavoro prevedere misure specifiche - ivi compresi codici di condotta, linee guida e buone prassi - per la prevenzione delle forme di discriminazione come le molestie e le molestie sessuali. Il D.Lgs. 5/2010 interviene inoltre (articolo 2) sulle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al D.Lgs. 151/2001, nel senso di vietare qualsiasi discriminazione per ragioni connesse al sesso con particolare riguardo ad ogni trattamento meno favorevole per lo stato di gravidanza, nonché di maternità o paternità, anche adottive, ovvero in ragione della titolarità e dell esercizio dei relativi diritti. Inoltre, le norme sul divieto di licenziamento delle lavoratrici nel periodo di gravidanza si applicano anche in caso di adozione e di affidamento. Da ultimo, viene modificata la disciplina dei vari organi impegnati sul fronte delle pari opportunità. In particolare, è aumentato il numero dei componenti designati da alcune parti sociali e sono ampliati i compiti del Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici, istituito presso il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, mentre si mantiene il mandato quadriennale con un rinnovo limitato a due volte delle consigliere e dei consiglieri di parità. Infine, viene modificata la composizione della Commissione per le pari opportunità di cui al D.P.R. 115/2007 e quella del Comitato per l'imprenditoria femminile. Le funzioni di questi due organi, alla scadenza dei medesimi saranno peraltro defintivamente trasferite al Dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio a seguito del riordino degli organi collegiali disposto dal decreto-legge sulla 'spending review' (articolo 12, comma 20, del D.L. 95/2012).

14 14 Sabato 1 Marzo 2014 Festa della donna Una nuova legge ha introdotto importanti novità sulla prevenzione del femminicidio e sulla protezione delle vittime progetto del comune di crema Il Comune di Crema è capofila di un progetto di sensibilizzazione al fenomeno della violenza contro le donne e ottiene dalla Regione Lombardia un contributo di diecimila euro per il proprio programma di iniziative che ha partecipato al bando Progettare le Parità in Lombardia. Sono particolarmente lieta che la Regione abbia premiato con un apporto economico spiega l assessore alle pari opportunità, Morena Saltini - il progetto del Comune di Crema, nato dalle intenzioni raccolte nel Piano d Azione per le Parità, approvato in Consiglio Comunale lo scorso luglio e finalizzato a mettere in campo azioni concrete volte al contrasto della violenza di genere. Numerose sono le associazioni e le istituzioni che hanno dato il loro appoggio al progetto. Il fenomeno dei maltrattamenti e della violenza contro le donne spiega Saltini -è rilevante: nel 2012 le donne che si sono rivolte allo sportello d ascolto dell associazione Donne Contro la Violenza sono state 90. L età media è di 28/47 anni. Molte donne hanno dichiarato di subire contemporaneamente più di un tipo di maltrattamento, i più diffusi sono: quello psicologico, quello fisico, quello economico e anche lo stalking. Uno dei bisogni più significativi, rilevato dall osservatorio dell Associazione Donne contro la Violenza, presente sul territorio da più di 20 anni (con persone incontrate) è quello di supportare le donne che vivono momenti di forte conflittualità offrendo spazi di empowerment e di sviluppo a livello relazionale, psichico, economico e legale. Il fenomeno della violenza alle donne è infatti un tema complesso che richiede, per essere affrontato adeguatamente, il superamento di stereotipi e pregiudizi oltre ad un accurato lavoro di rete. Per questi motivi l Associazione ha avviato da anni una intensa e proficua collaborazione con diversi enti pubblici ed associazioni private: Forze dell Ordine, Strutture d Accoglienza, Operatori psico-sociali, Strutture sanitarie e Istituzioni che si occupano di prevenzione del territorio, promuovendo, sostenendo e partecipando attivamente alla costituzione di una rete (denominata Rete Con-Tatto ) con cui condivide protocolli e procedure per azioni coordinate e sinergiche. Intendiamo conclude l Assessore, grazie anche al contributo regionale che abbiamo ottenuto, sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza in genere, coinvolgere attivamente, in particolar modo le giovani generazioni e le figure educative, in una riflessione sulla relazione tra uomini e donne, quale base culturale indispensabile per una prevenzione della violenza. Vogliamo porre le basi culturali per arrivare a breve ad attivare anche servizi innovativi quali un punto di ascolto per soli uomini finalizzato ad azioni di sensibilizzazione al maschile e di gestione dei soggetti maltrattanti. Lotta contro la violenza di genere L a nuova legge sul contrasto delle violenza di genere, approvata nello scorso agosto, ha introdotto importanti novità sulla prevenzione del femminicidio e sulla protezione delle vittime. Sulla base delle indicazioni provenienti dalla Convenzione del Consiglio d Europa, fatta ad Istanbul l 11 maggio 2011, concernente la lotta contro la violenza contro le donne e in ambito domestico di Istanbul, recentemente ratificata dal Parlamento, il decreto mira a rendere più incisivi gli strumenti della repressione penale dei fenomeni di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e di atti persecutori (come il sempre più diffuso reato di stalking). Il decreto prevede quindi l'inasprimento delle pene in alcuni particolari casi: il delitto di maltrattamenti in famiglia è perpetrato in presenza di minore degli anni diciotto; il delitto di violenza sessuale è consumato ai danni di donne in stato di gravidanza; il fatto è consumato ai danni del coniuge, anche divorziato o separato, o dal partner. Un secondo gruppo di interventi riguarda il delitto di stalking: viene ampliato il raggio d azione delle situazioni aggravanti che vengono estese anche ai fatti commessi dal coniuge pure in costanza del vincolo matrimoniale, nonché a quelli perpetrati da chiunque con strumenti informatici o telematici; viene prevista l irrevocabilità della querela per il delitto di atti persecutori nei casi di gravi minacce ripetute (ad esempio con armi). Sono previste poi una serie di norme riguardanti i maltrattamenti in famiglia: viene assicurata una costante informazione alle parti offese in ordine allo svolgimento dei relativi procedimenti penali; viene estesa la possibilità di acquisire testimonianze con modalità protette allorquando la vittima sia una persona minorenne o maggiorenne che versa in uno stato di particolare vulnerabilità; viene esteso ai delitti di maltrattamenti contro famigliari e conviventi il ventaglio delle ipotesi di arresto in flagranza; si prevede che in presenza di gravi indizi di colpevolezza di violenza sulle persone o minaccia grave e di serio pericolo di reiterazione di tali condotte con gravi rischi per le persone, il Pubblico Ministero su informazione della polizia giudiziaria - può richiedere al Giudice di irrogare un provvedimento inibitorio urgente, vietando all indiziato la presenza nella casa familiare e di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa. Infine, è stabilito che i reati di maltrattamenti ai danni di familiari o conviventi e di stalking sono inseriti tra i delitti per i quali la vittima è ammessa al gratuito patrocinio anche in deroga ai limiti di reddito (il gratuito patrocinio a prescindere dal reddito è previsto anche per le vittime di mutilazioni genitali femminili). Ciò al fine di dare, su questo punto, compiuta attuazione alla Convenzione di Istanbul, recentemente ratificata, che impegna gli Stati firmatari a garantire alle vittime della violenza domestica il diritto all assistenza legale gratuita. Sempre in attuazione della Convenzione di Istanbul, si prevede il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi di protezione (Tutela vittime straniere di violenza domestica, concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari come già previsto dall articolo 18 del TU per le vittime di tratta). Infine, a completare il pacchetto, si è provveduto a varare un nuovo piano straordinario di protezione delle vittime di violenza sessuale e di genere che prevede azioni di intervento multidisciplinari, a carattere trasversale, per prevenire il fenomeno, potenziare i centri antiviolenza e i servizi di assistenza, formare gli operatori.

15 Festa della Donna Sabato 1 Marzo Dati sconvolgenti nel rapporto dell associazione Intervita Quanto costa il silenzio : almeno 2,7 miliardi ogni anno Una donna su tre in Italia ha subito violenza U na donna su tre, in Italia, ha subito violenza almeno una volta nella propria vita. Lo sconvolgente dato è stato reso pubblico nei giorni scorsi attraverso una ricerca denominata "Quanto costa il silenzio", promossa dall'associazione Intervita. "Nel nostro Paese, questo fenomeno ha assunto dimensioni allarmanti: oltre il 30% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito violenza almeno una volta nella propria vita, ma solo il 18% ha considerato questo atto di violenza un reato. 124 sono le vittime di femminicidio in Italia nel 2012" evidenzia la ricerca. Il totale dei costi diretti economici e sociali della violenza contro le donne è stato stimato in almeno 2,37 miliardi di euro. Tale importo include i costi diretti (1,8 miliardi di euro) e gli eff etti moltiplicatori economici per mancata produttività (604 milioni di euro). Invece il costo derivante dai danni umani emotivi ed esistenziali della violenza contro le donne è stato stimato in 14,3 miliardi di euro. La stima delle contromisure prodotte dalla società a titolo di contrasto e prevenzione, sotto forma di investimenti in capitale umano è di 6,3 milioni di euro. "L Organizzazione Mondiale della Sanità ha condotto nel 2013 una ricerca che attesta come il 13% degli omicidi di donne nel mondo (pari a 1 su 7) è commesso tra le mura di casa, da parte del partner della vittima - evidenzia il documento -. Anche l'international violence against women survey, che si è svolto in 5 Paesi Europei, compreso l'italia, sottolinea la grande incidenza delle violenze compiute da partner, stabilendo che le donne che hanno subito violenza fisica o sessuale da un partner (presente o passato nell'arco della loro vita) variano da un decimo a più di un terzo di quelle che hanno avuto un partner". Significa che in alcune di queste realtà quasi una fidanzata o una moglie su 4 subisce o ha subito violenza dal proprio compagno e che nella sola Italia sono quasi tre milioni le donne che hanno subito violenza fi sica o sessuale dal partner attuale o precedenti. "Sempre l'istat dice che le donne colpite dalla violenza che non denunciano toccano picchi del 96% - si legge ancora nel documento -. Il silenzio è la risposta maggioritaria: il 53% delle donne ha dichiarato di non aver parlato con nessuno dell'accaduto. In Italia una donna su tre - tra i 16 e i 70 anni - è stata vittima nella sua vita dell'aggressività di un uomo per un totale di 6 milioni 743 mila, secondo i dati Istat. Ogni anno vengono uccise in media 100 donne dal marito, dal fidanzato o da un ex. Quasi 700 mila donne, sempre secondo i dati Istat, inoltre hanno subito violenze ripetute dal partner e avevano fi gli al momento della violenza, e nel 62,4% dei casi i figli hanno assistito a uno o più episodi di violenza. Sono invece 7 milioni 134 mila le donne che subiscono violenza psicologica: le forme più diffuse sono l'isolamento o il tentativo di isolamento, il controllo, la violenza economica e la svalorizzazione, seguono le intimidazioni. Il costo sanitario della violenza di genere: stimati 460 milioni di euro Secondo l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 1997), la violenza contro le donne rappresenta un problema di salute enorme. A livello mondiale, si stima che la violenza sia una causa di morte o disabilità per le donne in età riproduttiva altrettanto grave del cancro e una causa di malattia più importante degli eff etti degli incidenti stradali e della malaria combinati insieme. La violenza causa diversi tipi di disturbi. Quelli fisici possono essere: di tipo ginecologico (infiammazioni dell utero o delle ovaie, uretriti, infezioni vaginali, dismenorrea, dolore pelvico, irregolarità del ciclo mestruale); infezioni sessualmente trasmesse, incluso Aids; cefalea e rachialgia; disturbi gastrointestinali (sindrome dell'intestino irritabile); disturbi cardiovascolari. I disturbi psicologici possono invece essere: scarsa stima di sé, ansia, attacchi di panico, depressione, suicidio e tentato suicidio, disturbi del comportamento alimentare, disturbi ossessivi, disturbo post-traumatico da stress, comportamenti auto-lesivi (auto-mutilazioni, abuso d alcool, fumo, sesso non protetto), abuso di farmaci. La stima dei costi sanitari include il costo complessivo dei ricoveri al Pronto Soccorso delle donne vittime di violenza e delle cure successive: costi per prestazione dei Pronto Soccorso, costi per ricovero in Ospedale, costi per visite specialistiche presso Ospedali, Asl territoriali, strutture e medici privati, costi per visite L analisi dei costi Seguendo le classifi cazioni di analoghi studi a livello internazionale, i costi analizzati nel presente studio, su base annua, sono stati i costi economici e sociali. I costi diretti si confi gurano come costi fi nanziari e immediati per il sistema. Si tratta dei costi dei vari servizi, pubblici e privati, che lo Stato, le stesse vittime e le aziende devono sostenere a seguito degli episodi di violenza contro le donne: costi relativi alla salute delle donne (costi sanitari, per cure psicologiche, per il consumo di farmaci) costi relativi alla sicurezza delle donne e della collettività (costi per l ordine pubblico, giudiziari, per le spese legali) costi relativi all assistenza delle vittime e dei loro familiari (costi dei servizi sociali dei comuni e dei Centri Antiviolenza) costi collegati alla perdita economica delle imprese e del sistema a seguito della mancata produttività delle vittime, e agli eff etti moltiplicatori conseguenti. ll totale dei costi diretti della violenza contro le donne è stato stimato in 2,37 miliardi di euro. mediche generiche, costi per consumo farmaci, costi per esami medici. I costi sanitari sono stati stimati in 460,4 milioni di euro. Dalla ricerca emerge che nell arco di un anno gli episodi in cui donne vittime di violenza hanno fatto ricorso a cure ospedaliere rappresentano il 3,3% con un 96,7% di episodi di violenza che non hanno dato luogo ad un ricovero in Pronto Soccorso ma che certamente hanno determinato delle conseguenze sulla salute delle donne e prodotto dei costi conseguenti. I costi per l assistenza psicologica sono 158,7 milioni di euro, mentre Il consumo di farmaci delle donne che hanno subito violenza può essere rappresentato con una spesa media complessiva di 44,5 milioni di euro.

16 16 Sabato 1 Marzo 2014 Festa della Donna In Italia fu l'udi a prendere l iniziativa di celebrare, l 8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell Italia libera Le ragioni di una festa internazionale La giornata internazionale della donna (comunemente definita in modo improprio festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel Nel VII Congresso della II Internazionale socialista, tenuto a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907, nel quale erano presenti 884 delegati di 25 nazioni - tra i quali i maggiori dirigenti marxisti del tempo, come i tedeschi Rosa Luxemburg, Clara Zetkin, August Bebel, i russi Lenin e Martov, il francese Jean Jaurès - vennero discusse tesi sull'atteggiamento da tenere in caso di una guerra europea, sul colonialismo, sulla questione femminile e sulla rivendicazione del voto alle donne. Su quest'ultimo argomento il Congresso votò una risoluzione nella quale si impegnavano i partiti socialisti a «lottare energicamente per l'introduzione del suffragio universale delle donne», senza «allearsi con le femministe borghesi che reclamavano il diritto di suffragio, ma con i partiti socialisti che lottano per il suffragio delle donne». Due giorni dopo, dal 26 al 27 agosto, fu tenuta una Conferenza internazionale delle donne socialiste, alla presenza di 58 delegate di 13 paesi, nella quale si decise la creazione di un Ufficio di informazione delle donne socialiste: Clara Zetkin fu eletta segretaria e la rivista da lei redatta, Die Gleichheit (L'uguaglianza), divenne l'organo dell'internazionale delle donne socialiste. Sciopero delle camiciaie di New York Non tutti condivisero la decisione di escludere ogni alleanza con le "femministe borghesi": negli Stati Uniti, la socialista Corinne Brown scrisse, nel febbraio del 1908 sulla rivista The Socialist Woman, che il Congresso non avrebbe avuto "alcun diritto di dettare alle donne socialiste come e con chi lavorare per la propria liberazione". Fu la stessa Corinne Brown a presiedere, il 3 maggio 1908, causa l'assenza dell'oratore ufficiale designato, la conferenza tenuta ogni domenica dal Partito socialista di Chicago nel Garrick Theater: quella conferenza, a cui tutte le donne erano invitate, fu chiamata "Woman s Day", il giorno della donna. Si discusse infatti dello sfruttamento operato dai datori di lavoro ai danni delle operaie in termini di basso salario e di orario di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne. Aleksandra Kollontaj Il Woman's Day tenuto a New York il successivo 28 febbraio venne impostato come manifestazione che unisse le rivendicazioni sindacali a quelle politiche relative al riconoscimento del diritto di voto femminile. Le delegate socialiste americane, forti dell'ormai consolidata manifestazione della giornata della donna, proposero alla seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste, tenutasi nella Folkets Hus (Casa del popolo) di Copenaghen dal 26 al 27 agosto due giorni prima dell'apertura dell'viii Congresso dell'internazionale socialista - di istituire una comune giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne. Negli ordini del giorno dei lavori e nelle risoluzioni approvate in quella Conferenza non risulta che le 100 donne presenti in rappresentanza di 17 paesi abbiano istituito una giornata dedicata ai diritti delle donne: risulta però nel Die Gleichheit, redatto da Clara Zetkin, che una mozione per l'istituzione della Giornata internazionale della donna fosse «stata assunta come risoluzione». Mentre negli Stati Uniti continuò a tenersi l'ultima domenica di febbraio, in alcuni paesi europei - Germania, Austria, Svizzera e Danimarca - la giornata della donna si tenne per la prima volta il 19 marzo 1911[3] su scelta del Segretariato internazionale delle donne socialiste. Secondo la testimonianza di Aleksandra Kollontaj, quella data fu scelta perché, in Germania, «il 19 marzo 1848, durante la rivoluzione, il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne». In Francia la manifestazione si tenne il 18 marzo 1911, data in cui cadeva il quarantennale della Comune di Parigi, così come a Vienna, dove alcune manifestanti portarono con sé delle bandiere rosse (simbolo della Comune) per commemorare i caduti di quell'insurrezione. La manifestazione non fu però ripetuta tutti gli anni, né celebrata in tutti i paesi: in Russia si tenne per la prima volta a San Pietroburgo solo nel 1913, il 3 marzo, su iniziativa del Partito bolscevico, con una manifestazione nella Borsa Kalašaikovskij, e fu interrotta dalla polizia zarista che operò numerosi arresti. In Germania, dopo la celebrazione del 1911, fu ripetuta per la prima volta l'8 marzo 1914, giorno d'inizio di una «settimana rossa» di agitazioni proclamata dai socialisti tedeschi, mentre in Francia si tenne con una manifestazione organizzata dal Partito socialista a Parigi il 9 marzo L'8 marzo 1917 Le celebrazioni furono interrotte dalla prima guerra mondiale in tutti i paesi belligeranti, finché a San Pietroburgo, l'8 marzo 1917 (il 23 febbraio secondo il calendario giuliano allora in vigore in Russia) le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra: la fiacca reazione dei cosacchi inviati a reprimere la protesta incoraggiò successive manifestazioni di protesta che portarono al crollo dello zarismo, ormai completamente screditato e privo anche dell'appoggio delle forze armate, così che l'8 marzo 1917 è rimasto nella storia a indicare l'inizio della Rivoluzione russa di febbraio. Per questo motivo, e in modo da fissare un giorno comune a tutti i Paesi, il 14 giugno 1921 la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, tenuta a Mosca una settimana prima dell'apertura del III congresso dell Internazionale comunista, fissò all'8 marzo la «Giornata internazionale dell'operaia». In Italia la Giornata internazionale della donna fu tenuta per la prima volta soltanto nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d'italia, che la celebrò il 12 marzo, prima domenica successiva all'ormai fatidico 8 marzo. In quei giorni fu fondato il periodico quindicinale Compagna, che il 1º marzo 1925 riportò un articolo di Lenin, scomparso l'anno precedente, che ricordava l'8 marzo come Giornata internazionale della donna, la quale aveva avuto una parte attiva nelle lotte sociali e nel rovesciamento dello zarismo. La mimosa Nel settembre del 1944, si creò a Roma l'udi, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l'udi a prendere l iniziativa di celebrare, l 8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all'onu una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un'idea di Teresa Noce,[12] di Rita Montagnana e di Teresa Mattei.[13] Nei primi anni cinquanta, anni di guerra fredda e del ministero Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile dell'unione Donne Italiane (UDI), divenne un gesto «atto a turbare l'ordine pubblico», mentre tenere un banchetto per strada diveniva «occupazione abusiva di suolo pubblico».[14] Nel 1959 le senatrici Luisa Balboni, comunista, Giuseppina Palumbo e Giuliana Nenni, socialiste, presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna una festa nazionale, ma l'iniziativa cadde nel vuoto. Il clima politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuò a non ottenere udienza nell'opinione pubblica finché, con gli anni settanta, in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.

17 Corretto stile di vita, le indicazioni della Regione Regione Lombardia sta portando avanri in queste settimane una campagna di comunicazione sulla promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute. I messaggi sulla opportunità di adottare, attraverso semplici comportamenti, uno stile di vita favorevole alla salute, sono veicolati da immagini riferite a soggetti "storico-culturale -geografici" del contesto territoriale regionale. Si sta quindi distribuendo in questi giorni un volantino che riporta alcuni consigli utili per mantenere un buono stile di vita: Bevi ogni giorno acqua in abbondanza Fai sempre una sana prima colazione; evita di saltare i pasti e a tavola varia le tue scelte Consuma almeno 2 porzioni di frutta e 2 Laura Bosio Prevenzione in prima linea nella lotta contro il cancro "al femminile". E' proprio sulla prevenzione che vuole puntare l'open day promosso dall'azienda ospedaliera di Cremona per il prossimo 7 marzo, per celebrare la Festa della donna con un momento di riflessione. "La salute in evidenza" è lo slogan che bene rappresenta lo spirito dell'iniziativa. Le novità di quest anno riguardano il coinvolgimento dell unità operativa di Medicina con consulenze per la valutazione del rischio di osteoporosi, Centro antifumo con colloqui motivazionali per smettere di fumare, del Servizio di dietetica e nutrizione clinica con lo sportello di ascolto sui disturbi dell alimentazione e dell Ambulatorio di fisiopatologia della riproduzione con consulenze per l infertilità di coppia. Per conciliare il tempo delle donne, impegnate a destreggiarsi fra lavoro e famiglia, l open day del 7 marzo si svolgerà in orario continuato dalle 9 alle 16 senza prenotazioni. Lo scopo è di diffondere la cultura della informazione e prevenzione sulla base del noto principio prevenire è meglio che curare. Se è vero che la diagnosi precoce favorisce e facilita la cura e in molti casi garantisce la guarigione, è altrettanto vero che il timore della malattia porta, spesso, a rimuovere il rischio. PREVENZIONE PER IL SENO I fattori di rischio per il tumore alla mammella aumentano con l età e i fattori che li determinano possono essere di diversa natura: familiarità, stimolazioni ormonali prolungate (terapia sostitutiva, contraccettivi orali) precoce menarca e tardiva menopausa, nessuna gravidanza e non allattamento al seno. Una dieta ricca di grassi e alcol, fumo, obesità. Per questo è importante adottare stili di vita corretti. La visita senologica permette di individuare alcuni istotipi di tumori (lobulari) del seno che sono poco valutabili alla mammografia; inoltre, secondo i report recenti il porzioni di verdura ogni giorno; Consuma quotidianamente i cereali (pane, pasta, riso etc.); Mangia pesce almeno 2 volte alla settimana (fresco o surgelato); Ricordati che i legumi forniscono proteine di buona qualità e fibre; Appuntamento dalle 9 alle 16 con una giornata dedicata alla prevenzione delle patologie femminili 65%-70% delle diagnosi emergono con autopalpazione mensile e visita senologica. Quando non ci sono fattori personali di rischio (famigliarità, precedenti patologie al seno, assunzione di terapia ormonale sostitutiva, sono sufficienti una visita annuale e una mammografia ogni due anni. Indicativamente le linee guida suggeriscono di iniziare all età di 40 anni. CONTROLLI GINECOLOGICI E PAP-TEST Per i tumori dell apparato genitale femminile il principale fattore di rischio è rappresentato dai rapporti sessuali non protetti, intesi come veicoli di infezioni che possono causare tumori specie se con partner diversi. Le visite visita ginecologiche, se eseguite regolarmente, consentono di pianificare accertamenti periodici quali pap-test ed ecografia. Il pap test va eseguito ogni due anni. TROMBOEMBOLISMO VENOSO Il Tromboembolismo Venoso è una patologia multifattoriale, alla cui genesi concorrono più elementi. Ogni individuo ha un proprio potenziale trombotico che dipende da fattori sia ereditari (es: familiarità, difetto di proteine anticoagulanti) sia acquisiti (es: chirurgia, terapie estro progestiniche, gravidanza). E plausibile pensare che l evento clinico trombosi si manifesti solo quando l insieme di questi fattori supera una determinata soglia. Riconoscere l aumento del rischio per lo sviluppo di trombosi può consentire l applicazione di regimi di prevenzione, farmacologica e non, secondo protocolli ben definiti utili a ridurre la probabilità dell evento. L indicazione alla visita specialistica è utile in particolare nei soggetti che abbiano una storia familiare e/o personale positiva per tromboembolismo venoso. OSTEOPOROSI E RISCHIO L osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da riduzione della massa ossea con aumento del rischio di frattura. La conseguenza più rilevante della patologia è rappresentata dalla frattura da fragilità, che insorge a seguito di traumi anche lievi, per lo più in seguito a cadute, ma si può manifestare anche spontaneamente. L osteoporosi primitiva (post menopausale e senile) ha come maggiori determinanti la variazione dello stato ormonale, l età, il peso corporeo, la familiarità, il picco di massa ossea raggiunto in età adulta. Il picco di massa ossea raggiunto ai 30 anni è strettamente correlato allo stile di vita (attività fisica, fumo di sigaretta o abuso di alcolici, dieta povera di calcio, carenza di vitamina D, denutrizione o basso peso corporeo) oltre che a fattori genetici. IL FUMO Il fumo di tabacco fa molto male alla salute perché tramite questo atto si introducono nel nostro organismo circa 4000 sostanze diverse. Tra queste ve ne sono Limita il consumo di grassi, soprattutto quelli di origine animale, privilegiando l olio extravergine di oliva; Non eccedere nel consumo di sale; Limita il consumo di dolci e di bevande caloriche Evita la sedentarietà e sfrutta ogni occasione per essere attivo (se possibile vai a scuola/lavoro a piedi, evita l ascensore e utilizza le scale, fai giardinaggio, porta a spasso il cane etc); Cammina almeno 30 minuti al giorno, tutti i giorni, a passo svelto; Pratica un attività sportiva almeno 2 volte alla settimana; Ricorda che smettere di fumare è possibile. La salute è donna: open day il 7 marzo Salute 17 Sabato 1 Marzo 2014 molte ca, tra cui molte ncerogene, tante tossiche e velenose; una in particolare, la nicotina, è una droga che dà dipendenza. Strettamente correlati al fumo di tabacco sono i Tumori polmonari, della cavità orale, del laringe e dell esofago. In chi fuma sono aumentati anche i tumori gastrici, epatici, renali e delle vie urinarie. La bronchite cronica e l enfisema sono gravi malattie anch esse collegate a questa abitudine, così come molte patologie cardiache e vascolari. Smettere di fumare ha senso in qualsiasi momento, anche in età avanzata specie se si sono già manifestati segni di insufficienza d organo. In chi riesce a smettere migliorano rapidamente la funzione respiratoria e la prognosi di molte malattie cardiache, in modo importante e rapido. ANORESSIA E BULIMIA Anoressia e bulimia parlano di un disagio interiore. La cura inizia con il concedere al soggetto anoressico o bulimico "uno spazio adeguato per comunicare". L'approccio è comunque multidisciplinare, la terapia richiede l'intervento di diverse figure professionali: psichiatra, psicologo, endocrinologo, nutrizionista e dietologo. Il percorso di cura dovrà essere caratterizzato da alcuni passaggi quali la valutazione medica del paziente, un corretto regime alimentare, il supporto psicologico, la terapia farmacologica, la partecipazione a gruppi di aiuto e a programmi residenziali di riabilitazione psicologica e alimentare. Corso di training autogeno per allontanare lo stress Lo stress quotidiano è uno dei peggiori nemici per la salute. Per questo spesso dedicarsi al rilassamento è una delle armi migliori contro questo problema, che affligge un po' tutti. A questo punta il corso di Training autogeno promosso presso l'istituto di Analisi Immaginativa (via Dante) e condotto dalla dottoressa Marisa Tuccillo. Il training autogeno nasce nel 1932 per opera di Johannes H.Schultz, Medico Psichiatra che si interessò di Psicosomatica. Il metodo è una Psicoterapia di rilassamento a mediazione corporea che ha come obiettivo un rilassamento olistico (globale) della persona. Il training autogeno è oggi conosciuto e utilizzato in tutto il mondo ed applicato con numerosi benefici in vari ambiti, come ad es. sportivo, lavorativo, medico, artistico, individuale. Esso può essere utilizzato per: recupero energetico, profondo benessere, migliore gestione di sé e mantenimento della calma di fronte a situazioni emotive negative (stressanti) e che provocano ansia; miglioramento delle prestazioni (sportive, lavorative, artistiche, scolastiche); aumento della capacità di concentrazione e di memoria, diminuire e controllare il dolore (cefalee, emicranie, ecc.); maggiore autodeterminazione e autocontrollo; diminuire e/o eliminare le abitudini negative (fumo, alcolismo, ecc.); disturbi del sonno e parasonnie (bruxismo nel sonno); diminuire l'ansia e le paure/fobie; disturbi psicosessuali disturbi psicosomatici, ecc. Il T.A. influisce sulle diverse funzioni che dipendono dal Snv (Sistema nervoso vegetativo) come la respirazione, la circolazione sanguigna e il metabolismo. Permette la modificazione del tono dell umore e di alleviare stati emotivi e stati ansiosi. Il corso, che inizierà a Marzo, avrà una durata di 7 incontri da circa un'ora, una volta a settimana. Il colloquio informativo è gratuito. Per informazioni contattare il GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde , da lunedì a sabato dalle alle PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle alle Telefono: , dalle 9.30 alle Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle alle (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle alle 13.00, sabato dalle alle Tel: Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle alle Telefono: SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'asl Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle alle Telefono: Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle alle Telefono: MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: da lunedì a venerdì, dalle alle 15.30; oppure, personalmente presso l Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. Ho sentito parlare di riflessologia plantare, volevo sapere cosa ne pensa lei e se la utilizza nel suo studio. grazie Franco Il principio fondamentale su cui si basa tale tecnica è quello dei punti riflessi situati sul piede. Quando le varie zone del piede vengono correttamente stimolate inviano impulsi che arrivano al cervello, che a sua volta stimola le corrispondenti funzioni dell'organismo. Il tocco non solo produce un immediato stato di benessere e di rilassamento, ma stimola anche i processi di autoregolazione. La R.P. è una tecnica del benessere, riduce lo stress, la tensione, facilita lo sbloccarsi degli impulsi nervosi, ricrea e mantiene equilibrio ed armonia tra i vari sistemi del corpo. La PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle alle (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle alle Telefono: CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore alle Telefono: CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle alle da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/ da lunedì a venerdì, dalle alle 12; oppure di persona presso l Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: dalle alle da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: da lunedì a venerdì dalle alle MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore alle ore presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore Tel: TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero dalle alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati. di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) R.P. è un trattamento adatto ad ogni età: dal bambino all'anziano, poichè aiuta l'organasmo ad invecchiare bene tenendo sotto controllo anche le problematiche che nascono con l'avanzare degli anni.ho una collaboratrice molto brava che pratica la R.P. anche presso il mio studio. * * * Leggo la sua rubrica da tempo e mi piace, vorrei chiederle una cosa un pò particolare: come si fa a sapere se una persona che fa il suo lavoro è brava? E' una risposta che non le può dare nessuno. L'unica possibilità è conoscere più persone che fanno questo lavoro e lasciare che il suo istinto faccia la scelta. Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel Riceve a Crema telefonando al

18 18 CASALMAGGIORE Sabato 1 Marzo 2014 SALUTE Morte improvvisa del bebé, come prevenirla Stamattina parlamentari, assessori regionali e sindaci sulla scelta del percorso TiBre, rotaie incandescenti Un momento della conferenza stampa di ieri La Sids, Sudden Infant Death Syndrome, comunemente conosciuta come morte in culla, è la morte improvvisa ed inaspettata di un lattante apparentemente sano, che rimane inspiegata anche dopo l'esecuzione di un'indagine postmortem completa. L'incidenza media della SIDS nei paesi industrializzati è di circa un caso ogni 2000 bambini nati vivi e ciò equivale, in Italia, a circa 300 bambini l'anno. L Associazione Semi per la Sids che promuove la campagna per la riduzione dei rischi di questa sindrome, nella persona di Francesca Giulivo, ha deciso di donare all Uo di Ostetricia e Ginecologia dell Ospedale Oglio Po 300 body per neonati con il logo nanna sicura sul petto (una delle 5 raccomandazioni Oms). L iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina presso il presidio ospedaliero di Vicomoscano. Il direttore sanitario di Oglio Po Rosario Canino è intervenuto con al fianco Francesca Giulivo, il Primario di ginecologia Mauro Melpignano, la dirigente medico di pediatria Angomeh Ndongko e le caposala di pediatria e ostetricia Aurora Silocchi e Antonia Botrugno. Importante per combattere questa piaga è far conoscere i rimedi più semplici e utili per scongiurare il rischio: evitare il fumo attivo e passivo e assumere alcolici durante la gravidanza, ma anche non fare dormire il neonato a pancia in giù e non insistere nel mettergli il succhiotto in bocca una volta che lo ha rifiutato. Un errore anche quello di coprirlo troppo. Test diabete: il 20% oltre la soglia a rischio Neonata ma già attiva sul territorio. E l'associazione Diabetici territorio Oglio Po, che con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, sezione di Casalmaggiore, ha organizzato uno screening con prova glicemica in piazza Garibal- Visioli si sottopone al test di domenica scorsa. Alcune decine di persone si sono prestate allo screening eseguito sull'unità mobile della Croce Rossa. Un esame veloce, e il risultato, praticamente immediato. E sono stati i risultati a dare da riflettere. Perché di 32 esami sei sono risultati al di là delle soglie che separano la persona sana da quella a rischio diabetico. Un dato preoccupante ma che dimostra ancora una volta come la malattia sia in netta espansione. «Naturalmente - spiega il presidente dell'associazione Giuseppe Visioli - nessun allarmismo. Alle sei persone è stato solamente consigliato di fare ulteriori accertamenti per approfondire la questione e per fugare ogni dubbio. Porteremo avanti grazie alla collaborazione della Croce Rossa gli screening in altri paesi. Il prossimo appuntamento è il 23 marzo a Sabbioneta. E' importante fare una diagnosi il più precoce possibile della malattia, per iniziarne subito eventualmente la cura». L associazione era stata presentata il giorno prima in una conferenza stampa organizzata nella sala riunioni dell'ospedale Oglio Po con l'ausilio del Cisvol. Gremita la sala: una quarantina i partecipanti. Diabetici, familiari, ma anche infermieri e rappresentanti di altre associazioni. Tra tutte la Croce Rossa Italiana, le Associazioni Diabetici di Mantova e Cremona, gli amici dell'ospedale Oglio Po (col dottor Claudio Toscani), il Centro Anziani (con Giancarla Zuelli). A condurre l'incontro Sara Ferrari (Cisvol). di Vanni Raineri Il tracciato ferroviario della Tirreno-Brennero è l argomento del giorno, tanto che la sala consiliare del comune di Casalmaggiore ospiterà questa mattina alle ore 10 un convegno sulla scelta del tracciato da potenziare per collegare Parma a Verona. Le polemiche dall asfalto si spostano dunque sulla rotaia. Un ruolo di primo piano lo ricopre il coordinamento dei comitati ambientalisti, che da sempre si oppongono alla Ti-Bre autostradale ma che spingono affinché quella ferroviaria possa transitare per Casalmaggiore e Piadena. Il convegno ha avuto un preambolo la scorsa settimana con una conferenza intitolata In Europa con il Ti-Bre ferroviario, nel corso della quale la società Eidos ha mostrato lo studio effettuato, commissionato da TiBre srl, sull opportunità di potenziare la tratta che transita per il casalasco. Va spiegato che il percorso attualmente previsto vede il passaggio da Parma attraverso Suzzara e Poggio Rusco per raggiungere Verona. In alternativa alla bassa mantovana, il percorso che tocca il casalasco e Mantova offre parecchi vantaggi. L esponente dei comitati ambientalisti Cesare Vacchelli ha spiegato che si accorcerebbe la distanza di 25 km, e che la spesa addirittura scenderebbe da 700 a soli 70 milioni. Chiaro che Casalmaggiore trarrebbe parecchi vantaggi, fra cui l aver finalmente una linea elettrificata. Le resistenze da superare però non sono poche. In Emilia si privilegia la via per Suzzara perché più vantaggiosa per quei territori, e anche il Pd di Mantova, che governa Comune e Provincia virgiliane, ha visto passare la propria mozione a favore del tracciato originale e contro la modifica. Una strada tortuosa dunque, ma non per questo gli ambientalisti, che hanno raccolto molti consensi anche tra gli amministratori locali, si arrendono. Anche questa mattina verrà presentato lo studio di Eidos sulla bontà dell ipotesi di potenziare la tratta casalasca. Tanti e qualificati gli interventi. Saranno presenti infatti il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla, il citato Cesare Vacchelli, il presidente della TiBre srl Pier Gino Scardigli, gli onorevoli Alessia Rotta e Martina Nardi della Commissione Trasporti della Camera, il Direttore Infrastrutture Regione Veneto Stefano Angelini, l assessore Mobilità e Trasporti della L amministrazione comunale di Casalmaggiore ha presentato ufficialmente la decisione di adottare i cosiddetti speed check e di sposare il progetto Noi Sicuri. La scelta si fonda su alcuni dati, snocciolati dal sindaco Claudio Silla e dal comandante della Polizia Municipale Silvio Biffi. Circa 17mila veicoli al giorno transitano in media sul tratto cittadino casalese della strada Asolana. Tra questi, secondo le ultime rilevazioni condotte dalla Polizia locale nell ottobre scorso, vi sono veicoli che hanno sfrecciato a velocità elevatissime: in alcuni casi il limite dei 50 km/h più che superato è stato polverizzato. Venerdì 25 ottobre 2013, ad esempio, un autista ha toccato i 150 km/h tra via Molossi e via Repubblica. I dati analizzato vedono un incidenza del 13-15% del traffico pesante su un totale di veicoli conteggiati lunedì 28 ottobre «Si sono finalmente create le condizioni per far partire questo progetto - ha spiegato il sindaco - e tra una decina di giorni avremo installato lungo l Asolana, dalla rotonda Sereni di Vicobellignano a quella Conad in centro città, sette velo ok. Altri due verranno posizionati sulla strada comunale tra Casalmaggiore e l abitato di Motta San Fermo». Nove speed check, un solo obiettivo: «Adottare un sistema efficace di moderazione del traffico su di un tratto stradale che Regione Emilia Romagna Alfredo Peri, il responsabile Servizio Studi e Progetti Speciali Autorità Portuale di La Spezia Angelo Matellini, il consigliere del Consorzio Zai Verona Giancarlo Montagnoli, il responsabile Trasporti Legambiente Lombardia Dario Balotta, il presidente di Ce.P.I.M. spa Interporto di Parma Johann Marzani e il dirigente Ster Cremona-Regione Lombardia Enrica Gennari. Un parterre de roi, che coinvolge buona parte dei soggetti interessati e delle varie province. E l occasione buona per verificare la fattibilità, soprattutto politica, del progetto. Sul tema si è espresso anche il presidente del Gal Oglio Po Giuseppe Torchio, inquandrando innanzitutto la portata del progetto: «La questione della ferrovia Tirreno-Brennero non è affatto nuova. E' uno degli ingredienti, forse il più importante, per la realizzazione dell'asse Tirrenico, in grado di collegare la portualità ligure-tirrenica (La Spezia, Carrara, Livorno) con l'interporto di Fontevivo (PR), il Quadrante Europa (Zai) di Verona, il Brennero e la Mittel Europa allargata alle new entry dell'ue. Si tratta di un obbiettivo strategico di valenza nazionale ed europea: nazionale perché completa il disegno realizzato sulla dorsale Milano-Roma-Napoli e sull'asse Adriatico; europeo perché, attraverso il Brennero, migliora le relazioni Oltralpe con l'unione Europea allargata». «A livello attuativo prosegue Torchio - l'asse Tirrenico, pur in forte ritardo sugli altri due, recentemente si è sviluppato in due direzioni: da un lato in direzione di Roma, dall'altro, attraverso il Tibre (tratta Fontevivo-Nogarole Rocca) con autorizzazione dell'ue e finanziamento del primo tratto tra Parma ed il casello di Sissa-Terre Verdiane. Più in ritardo i lavori per la parte ferroviaria». E su questo la politica si è divisa. «Un contrasto non nuovo se si pensa che anche sul tracciato del Tibre autostradale per decenni si è consumato un conflitto simile. La questione dei costi, a mio avviso, sarà dirimente per la realizzazione dell'opera. Dalla nostra parte, come hanno dimostrato recenti studi tecnici di alta competenza, i costi inferiori di due terzi per il percorso PR-Piadena-MN-VR, con la elettrificazione di una linea, la PR-BS, considerata strategica a livello militare ma, di fatto, in disarmo con littorine del ventennio e stazioni impresidiate. Una proposta salutare, la nostra, anche a livello di spending review e ben collegata al programma annunciato dal premier Renzi in termini di ripresa degli investimenti e delle infrastrutture». «A Mantova il Consiglio Provinciale conclude Giuseppe Torchio - si è letteralmente dimenticato della Mantova-Piadena, maglia nera dei ritardi a livello regionale, ed é in forte ritardo Cremona che guarda a Milano con la Paullese ma è molto distratta sulle questioni del nostro territorio. L iniziativa di Casalmaggiore tenta di metterci una pezza, anche in considerazione di un possibile raccordo ferroviario con Viadana. Anche la quasi totale cessione delle quote della Provincia in Autocisa, prima della realizzazione del Tibre autostradale e del completamento della circonvallazione di Casalmaggiore e della realizzazione di quelle di San Giovanni in Croce e di Calvatone, é una decisione di dubbio effetto. L'inizio dell'operatività del raccordo ferroviario Storti e la prossima attivazione di Car Terminal presso la stazione di Piadena indicano potenzialità significative, che sono da completare con il polo agroalimentare logistico di Bozzolo, riprendendo, dopo un quinquennio di silenzio tombale, le proposte di Bruno Tosatto e nostre, di un piano integrato d'area che riannodi la Padana inferiore da Piadena a Castellucchio». In arrivo sull Asolana le multe con gli speed check Ne verranno posizionati 7 sulla Statale, altri 2 verso Motta San Fermo. Toccati i 150 km/h presso Vicobellignano La conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa in Municipio Il collegamento ferroviario tra Tirreno e Brennero: in rosso l'ipotesi casalasca, in verde l'altra divide in due Casalmaggiore ed è interessato quotidianamente da utenze deboli, pedoni e ciclisti sia grandi che piccini. Per noi è importante tutelare la sicurezza di questi cittadini». A spiegare come funzionerà il nuovo sistema velo ok, il comandante Biffi: «All interno di queste colonnine arancioni non vi sono dispositivi elettronici. Sarà una pattuglia di vigili a posizionarvi un autovelox bidirezionale, segnalandolo e presidiando la zona». Deterrenti sì, ma anche controllori: gli speed check forniranno agli agenti i dati relativi al traffico in transito per Casalmaggiore. Il tutto, ad un costo di circa 5000 euro, comprensivo di installazione, noleggio velo bidirezionale e iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e non solo.

19 Casalmaggiore 19 Sabato 1 Marzo 2014 Sabato prossimo verrà posata la grande scultura di Brunivo Buttarelli alla rotonda Diotti Casalmaggiore, la città è un bijou FESTA AL BUSI I 101 di Esterina Casalmaggiore è stata da poco proclamata Città del bijou per la grande tradizione che la lega a questo tipo di realizzazione artistica, come testimonia la lunga e massiccia produzione al Fabbricone, sfociata nella presenza oggi del Museo del Bijou. Da sabato prossimo il legame sarà ancora più evidente, grazie alla posa presso la rotatoria tra la Statale Asolana e via Roma (dove sorgeva il Fabbricone, oggi azienda Nidec-Fir) del Monumento al Bijou realizzato dall artista casalese ma di fama mondiale Brunivo Buttarelli, favorita dall intervento del Lions Club locale. Non è un caso che l evento si celebri l 8 marzo, Festa della Donna. Non solo perché sono soprattutto le donne ad indossare i bijoux, ma soprattutto perché sono state le donne ad aver lavorato per decenni in via Roma. La locandina dell'evento Il progetto La Città del Bijou prevede tre distinti momenti, tutti volti ad esaltare la produzione bigiottiera di Casalmaggiore e appunto le maestranze femminili che vi hanno preso parte, come omaggio a operaie ed impiegate che hanno lavorato nella o per la FIR: una conferenza all interno della fabbrica, l inaugurazione della scultura di Brunivo Buttarelli ed infine una mostra fotografica e documentale presso la Sala Zaffanella del Museo del Bijou. Il programma nel dettaglio prende il via alle ore 10 presso una sala della Nidec-Fir (via Roma 19), dove sarà proiettato il video-documentario realizzato da Annamaria Piccinelli e Paolo Zani con le testimonianze di numerose lavoratrici (tratto da filmati inediti girati da Miro Lanzoni); seguiranno i saluti delle autorità e una relazione sulla figura della donna nel Fabbricone a cura di Mario Daina. Alle l inaugurazione del Monumento al Bijou di Brunivo Buttarelli, donato alla città dal Lions Casalmaggiore (presieduto da Roberto Asinari) in occasione del 40 anniversario di vita del club. L opera, in acciaio e vetro, rappresenta una delle spille esposte al museo e identificherà Casalmaggiore come Città del Bijou, anche in vista di Expo Alle l apertura della mostra, curata da Annamaria Piccinelli, Paolo Zani (presidente dell associazione Amici del Museo del Bijou) e Luigi Briselli: sarà incentrata sulla figura della donna-lavoratrice e ne metterà in luce i diversi ruoli e compiti ricoperti nel corso degli ultimi decenni. La posa del monumento, data anche la sua grandezza, verrà effettuata qualche giorno prima, e sarà visibile anche per la difficoltà di ricoprirla con un telo. Nei pressi della rotatoria che la ospiterà il grande spillo di Buttarelli solo 4 mesi fa, in Largo Marinai d Italia, fu inaugurato il monumento al canottaggio, che pure ha legato a suon di medaglie olimpiche il suo nome alla città di Casalmaggiore. Museo Platina, ampliamento che guarda al futuro Piadena: tour interattivi, touch screen e wi fi nel Museo Archeologico PIADENA Sabato scorso a Piadena, alla presenza di un gran numero di persone, si è tenuta l inaugurazione dell estensione del Museo Archeologico Platina nell ex convento dei Gerolimini, il palazzo seicentesco che accoglie anche il municipio. Il vice sindaco Gianfranco Cavenaghi ha innanzitutto ringraziato la Fondazione Vacchelli, quindi ha ripercorso le tappe che hanno portato all ambito risultato. Ha ricordato il contributo dei sindaci Gabriella Malanca e in particolare Bruno Tosatto, recentemente scomparso. «Ha fatto di questo museo un dogma ha affermato Cavenaghi - e ha dato la vita per il bene della comunità». A seguire gli interventi dell assessore alla Cultura del comune di Piadena Annunciata Camisani, dell assessore alla Cultura della Provincia di Cremona Chiara Capelletti, del consigliere regionale Carlo Malvezzi, del presidente del Gal Oglio Po Giuseppe Torchio, che pure ha ricordato commosso la figura di Tosatto, della rappresentante della Soprintendenza Archeologica della Lombardia Cristina Longhi, del conservatore del museo Marco Baioni e dell architetto Andrea Perin. «Investire in cultura non è una scelta di retroguardia»: è il plauso di Malvezzi che ha poi ribadito l importanza dell unione tra iniziativa pubblica e privati. «Investire in cultura, oggi, ha del miracoloso»: così Capelletti ha fatto da eco alle parole del consigliere regionale. Di sinergie tra museo e patrimoni dell'intero comprensorio Oglio Po ha parlato Torchio: «Solo quando collegheremo i musei del territorio, creando itinerari e proposte che sappiano valorizzare l intero comprensorio, allora sì che potremmo considerarci maggiorenni». Impedire la dispersione del ricco patrimonio archeologico del piadenese, promuovere l interesse e lo studio delle antiche civiltà che si svilupparono ed estesero in questi luoghi: su queste basi si fonda la storia ultracinquantennale del museo Platina, che con l estensione fa un ulteriore passo nel futuro. Un passo riassunto nelle parole del conservatore Baioni: «Non Il taglio del nastro del nuovo museo Platina serve solo preservare ciò che deriva dalla storia, dal nostro terreno. Bisogna anche comunicarne l importanza». In questo senso il nuovo museo Platina vuole essere «uno spazio espositivo che parla ad un pubblico trasversale, nativi digitali compresi». Da qui i tour interattivi attraverso una sorta di videogame con tanto di proiettore e schermo touch screen. Da qui, i percorsi per non vedenti, le attività didattiche, il wi fi. Il tutto, senza mettere in secondo piano le migliaia di reperti in mostra e la storia antica del nostro territorio. Esterina Comotti, ospite della Fondazione Conte Carlo Busi di Casalmaggiore, ha festeggiato ieri mattina la veneranda età di 101 anni. Nata a Milano il 28 febbraio del 1913, l ultracentenaria ha fatto per tanti anni la ricamatrice e da 25 anni si è trasferita a Casalmaggiore. A 101 anni sente settimanalmente la nipote che vive a Bologna: non via telefono, bensì con Skype, programma che permette le videochiamate tramite il web. La festa di compleanno di Esterina Comotti si è svolta alle ore 10, con la Santa Messa celebrata da Don Bruno e il trasferimento in reparto per il taglio della torta ed il rinfresco, alla presenza dei famigliari e con circa 60 ospiti della casa di riposo che hanno cantato vecchie canzoni e intonati gli auguri. Gran finale con la consegna del regalo fatto dalla Fondazione e consegnato da Giancarlo Romanetti alla ultracentenaria. La nuova scommessa di Vioni e Ludi: dal Tor des Geants alla via Francigena SOLAROLO RAINERIO Un esperienza massacrante che ha lasciato soprattutto la voglia di cimentarsi con nuovi obiettivi. E la celebre e temuta Tor des Giants, una specie di giro della Val d Aosta a piedi, raccontata ai soci del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po dai viadanesi Mario Vioni e Giuseppe Ludi. Al ristorante La Clochette i due relatori hanno proiettato un video che testimonia l impresa compiuta nel settembre 2013, hanno raccontato cosa li abbia spinti a confrontarsi con una competizione così selettiva, cosa hanno provato nel corso della prova e quali siano i progetti che hanno in cantiere. Questo prima di sottoporsi alle domande dei presenti. Vioni e Ludi erano tra i 700 iscritti a quella che per tanti è la gara podistica più terribile, che consiste nel percorrere 332 chilometri non certo pianeggianti, bensì tra le vette più alte d Italia. Basti dire che il dislivello complessivo è di metri. Il tempo massimo per farlo è di 150 ore (poco più di 6 giorni), e solo poco più della metà dei partecipanti ha tagliato il traguardo (uno addirittura, un cinese, ha perso la vita). Tra questi anche i due esponenti del Gruppo Sportivo Atletica Viadana, rispettivamente 53 e 61 anni. Il video ha raccontato le emozioni e le sofferenze di sei Da sinistra Rivieri, Ludi, Stringhini, Vioni e Rosa giorni, ma anche le bellezze paesaggistiche, che come hanno affermato i due protagonisti sono un aspetto determinante, assieme alla solidarietà con gli altri, per completare l impresa. Mentre rispondevano alle domande dei soci, Mario e Giuseppe hanno anticipato l obiettivo del 2014: percorrere la via Francigena dal Passo della Cisa sino a Roma, in piazza San Pietro. Un percorso di circa 500 chilometri che pure si presta a scenari paesaggistici straordinari, per affrontare il quale alcuni compagni di avventura casalaschi e viadanesi pare abbiano già dato la loro adesione. Carnevale baciato dal sole Tanta gente in piazza a Gussola. Domani si replica GUSSOLA Grande folla domenica pomeriggio in piazza Comaschi a Gussola per il primo appuntamento con Carnevalissimo, un giorno di festa dedicato soprattutto ai più piccoli che si è giovato di una giornata di sole davvero invitante. L iniziativa è stata organizzata dalla locale Pro Loco, e si ripeterà domani, 2 marzo. Belli i carri allegorici, alcuni dei quali ispirati alla stretta attualità (non poteva mancare un sorridente neopremier Renzi), tantissimi i bambini in maschera provenienti anche dai paesi limitrofi. La speranza è che anche fra poche ore il meteo rimanga alleato.

20 20Sabato 1 Marzo 2014 Per " segnalazione Anche i circhi rispettino il regolamento sul volantinaggio Egregio direttore, siamo stati informati che qualche agente di polizia locale non è evidentemente al corrente che, secondo il Regolamento del Comune di Cremona n. 102 del 2011, il volantinaggio del circo è vietato come ogni pubblicità commerciale effettuata con volantini sul suolo pubblico della città Ricordiamo anche che le locandine non possono in nessun caso essere affisse agli alberi e che, quando vengono esposte nei negozi, devono avere il timbro dell ufficio affissioni comunale. Chi notasse irregolarità, segnali alla polizia municipale: visto che i circhi con animali percepiscono (purtroppo!) soldi pubblici, anche dei cittadini che ritengono ingiusto tenere in gabbia e addestrare ad eseguire esercizi innaturali animali che dovrebbero essere liberi, crediamo sia fondamentale che si faccia attenzione affinché leggi e norme siano rispettate, da tutti. Associazione Una Cremona *** " verso le elezioni Il risultato alle Primarie conferma il ruolo di Sel nella coalizione Signor direttore, le Primarie per il modo in cui sono state condotte e per il risultato di partecipazione che hanno avuto, segnano la prima vittoria del centrosinistra a Cremona. Ora starà a Gianluca Galimberti, al quale facciamo i nostri complimenti per il vasto consenso ottenuto, porsi alla guida della coalizione trovando la necessaria sintesi con tutte le forze politiche che ne fanno parte, per affrontare assieme la sfida del cambiamento per la città di Cremona. Il buon risultato ottenuto da Rosita Viola è un ottima base di partenza che dà a Sinistra Ecologia Libertà la certezza di rappresentare una parte significativa della coalizione e ci conferisce l onere e l onore di costruire una lista di Sel per il Consiglio comunale il più aperta possibile a tutte le persone e le realtà di valore che abbiamo incrociato assieme a Rosita Viola in questa breve, ma intensa campagna elettorale delle primarie. Sel sa di avere il compito di farsi portatore delle istanze care alla sinistra nella mediazione con le altre liste e forze politiche per la costruzione del programma elettorale di Gianluca Galimberti. Gabriele Piazzoni Coordinatore provinciale di Sel *** " considerazione In pochi oggi conoscono la storia di chi si è sacrificato per l Italia Signor direttore, a Cremona esiste un quartiere (Le Sabbie), dove un amministrazione comunale illuminata degli anni Cinquanta (dopo la guerra, con una ricchezza diffusa infinitamente minore di oggi, altro che crisi!) applicò una toponomastica emblematica: via F.lli Bandiera, via F.lli Cairoli, via F.lli Rosselli, via F.lli di Dio Emma. I fratelli Bandiera: veneziani, ufficiali di Marina, figli di ufficiale della Marina austroungarica ma di sentimenti italiani e repubblicani, fucilati dai Borboni mentre cercavano di sollevare le popolazioni meridionali per unirle all Italia. I fratelli Cairoli: cinque fratelli dell alta borghesia pavese, di sentimenti italiani, tutti morti (meno uno ferito, poi senatore) combattendo per unificare l Italia al seguito di Garibaldi. I fratelli Rosselli: Carlo e Nello, socialisti e repubblicani, uccisi in Francia dai fascisti perché simboli di giustizia e libertà nel-l Italia monarchica e fascista. I fratelli Di Dio Emma: cremonesi Come cambia la famiglia Buongiorno avvocato, siamo una coppia sposata e vorremmo dare a nostra figlia che nascerà a breve il cognome materno. E possibile, alla luce della recente decisione della Corte europea dei diritti umani? Lucia e Federico *** La sentenza della Corte di Strasburgo, che lo scorso 7 gennaio ha condannato il nostro Paese perché discrimina tra uomo e donna quando si tratta del cognome dei figli, non ha un'implicazione diretta, in quanto occorre aspettare che l'italia legiferi in tal senso. Pertanto, con la legislazione attuale dare il cognome materno al proprio figlio non è ancora possibile. Si può tuttavia, ottenere l'aggiunta del cognome materno seguendo la procedura di cambio del cognome facendo richiesta al prefetto della provincia di residenza. A seguito della sentenza della Corte europea c'è stata, tuttavia, un prima risposta da parte del di adozione, ufficiali dell Esercito Regio, monarchici, morti combattendo per la difesa della Repubblica partigiana dell Ossola. Qui è condensata la storia dell Italia degli ultimi due secoli : un esempio di felice accostamento delle apparenti clamorose contraddizioni (ai nostri occhi moderni) sulle quali nacque l Italia. Ma tutto ciò aveva una sua logica: tutti si sacrificavano per lo stesso obiettivo. L Italia e gli italiani. Gli italioti di oggi queste cose non riescono nemmeno a immaginarle e se le conoscono, pensano che siano come le fiabe infantili. Piccoli e meschini. Anselmo Gusperti Cremona *** " acqua pubblica Proposta di Statuto, l approvazione è un passo avanti verso la società unica Lettere & Opinioni dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it incomsc@gmail.com A cura di Emilia Rosemarie Codignola* Consiglio dei Ministri che è intervenuto con un disegno di legge. Le modifiche del Ddl, ancora da mettere a punto, riguardano la possibilità per i genitori di decidere di dare al figlio il cognome della mamma o del papà o di entrambi. Ma si dovrà attendere ancora. Da segnalare la Riforma del diritto di famiglia (Dlgs 219/2012) che è entrata in vigore lo scorso 7 febbraio apportando notevoli modifiche al diritto di famiglia. Innanzitutto, viene sancita l'uguaglianza tra i figli legittimi (nati da un comune matrimonio) e figli naturali (nati al di fuori del matrimonio). Da ora in poi i figli sono semplicemente figli e godono dei medesimi diritti giuridici. Scompare il concetto tradizionale di padre e madre rimpiazzato dal più generico ed unisex genitore. Viene abbandonata l anacronistica figura della patria potestà e debutta il concetto di responsabilità genitoriale, che è esercitata Egregio direttore, lunedì sera, in contemporanea, i Consigli comunali di Cremona e Crema, dopo quello provinciale, hanno approvato la proposta di Statuto di Padania Acque. Un altro passo in avanti verso la costituzione dell unica società provinciale che gestirà il servizio idrico. Un passaggio importante anche perché lo Statuto, che riguarda la gestionale, sta passando in tutti i 115 Comuni della provincia. Come PD abbiamo proposto agli amministratori di accompagnare l approvazione dello Statuto con un documento di indirizzo nel quale si sottolineavano il concetto di acqua come bene pubblico, con l unico scopo di incidere ulteriormente sulla natura e sulla gestione del servizio. Una richiesta, che non ha alcuna incidenza tecnica sullo Statuto, che è stata avvalorata anche da una lettera indirizzata a tutti gli amministratori da parte dei presidenti provinciali di Arci e Acli. La proposta, nello specifico, recita: oggetto del servizio è l acqua che è bene comune in quanto indispensabile ed insostituibile per la vita ed il vivere insieme, pertanto se ne riconosce il diritto umano, ossia l accesso all acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell acqua come bene comune pubblico; tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà; la gestione risponde alle necessità del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze. Per garantire il rispetto dei principi sopra enunciati la società s impegna a garantire forme di consultazione e partecipazione pubblica da definirsi con specifica regolamentazione da emanarsi entro 6 mesi dalla data di approvazione dello statuto. Tale proposta è già stata approvata da alcuni Consigli comunali della provincia, tra cui appunto Crema attraverso un documento di indirizzo al sindaco, sottoscritto da tutti i consiglieri di maggioranza. A Cremona, invece, ha stupito l astensione della Lega Nord, fino a ieri a favore dell acqua pubblica e di tutto il centrodestra. Non è infatti passato inosservato il voto contrario del sindaco Perri a questa proposta che, ricordiamo, contiene esclusivamente dei principi di fondo che non hanno alcune incidenza tecnica sullo Statuto, ma che sono rafforzativi del concetto pubblico dell acqua proprio come bene comune. Una proposta assolutamente trasversale, di buon senso, per certi versi anche naturale dopo le tante dichiarazioni dei mesi scorsi anche del sindaco Perri che, invece, nell atto pratico non ha trovato riscontro favorevole. Che Perri abbia cambiato idea? Forse preso dalla presenza della Gelmini, ha perso di vista l obiettivo. Matteo Piloni Segretario provinciale del Pd *** " acqua pubblica/2 A M5S non è consentito presentare emendamenti nei Consigli comunali Egregio direttore, oco più di 8 minuti sarebbe stato il contributo al dibatto che la maggioranza avrebbe riservato al Consiglio comunale per discutere dello Statuto di Padania Acque. Evidentemente il presidente della Camera dei Deputati ha fatto scuola anche a Crema. Poco più di 8 minuti da parte di Piloni (segretario provinciale del Pd) per archiviare l approvazione dello Statuto di Padania Acque Gestione e liquidare i 15 emendamenti di comune accordo, tenendo conto della capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni del figlio. La riforma ha introdotto anche un nuovo ruolo dei nonni più fattivo e partecipe con conseguenze sotto il profilo tanto dei diritti quanto dei doveri. In particolare, i nonni avranno diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni e potranno agire in giudizio per vedere tutelati i propri diritti. Ma avranno anche l'obbligo, qualora i genitori non avessero i mezzi sufficienti, di fornire a mamma e papà i mezzi necessari per adempiere ai doveri nei confronti dei figli. *Avvocato Stabilito del Foro di Milano emiliacodignola@libero.it proposti dal Movimento 5 Stelle in particolarismi. Emendamenti inviati preventivamente e senza alcuna pregiudiziale tecnica o legale. Particolarismi che, tra le altre cose, chiedevano: che la nuova società non distribuisse utili, ma facesse investimenti nella rete, al fine di ridurre le tariffe. In caso contrario, abbiamo già da ora la certezza che la società sarà utilizzata dai Comuni per fare cassa, con scarsi investimenti e conseguenti tariffe elevate che, ancora una volta, andranno a vessare il povero cittadino e che il controllo e l indirizzo di questa società fossero dati dai sindaci e non dalla Provincia. Perché il vero e unico azionista di questa società deve essere il cittadino, nessun altro; che le assemblee della nuova società fossero aperte al pubblico: qui non c è mercato, né concorrenza, dunque cosa c è da nascondere? Emendamenti irricevibili, secondo la maggioranza, anche perché avrebbero comportato un nuovo passaggio in quei Comuni del territorio che già avevano approvato lo statuto. Peccato che tra i Comuni che hanno già approvato lo Statuto, ce ne siano alcuni che abbiano anche già approvato degli emendamenti. Indovinate chi ha proposto gli emendamenti in questi casi? Il Pd stesso! A livello provinciale, il Pd sta portando nei Consigli un emendamento, lo stesso che Piloni ha presentato a Crema, ma che ha deciso di trasformare, con un doppio salto mortale atto a impedire che il Movimento 5 Stelle presentasse i suoi, in lettera al sindaco. In sostanza, il Pd può presentare emendamenti nei Consigli comunali e il Movimento 5 Stelle no? In un imbarazzante silenzio, senza alcun vero dibattito di merito con alcun consigliere di maggioranza, abbiamo presentato tutti e 15 i nostri emendamenti, vedendoceli bocciare uno per uno. Stupisce che una classe politica che dice di essere al fianco del cittadino, tradisca in maniera così arrogante le linee guida indicate dai cittadini in modo così chiaro e netto tramite un referendum: evidentemente la trasparenza è cosa assai sgradita a questa classe politica, che continua a preferire una gestione opaca, che le permette di spremere le tasche della cittadinanza. Movimento 5 Stelle Cremasco " Milano-Cremona-Mantova La Regione ha riconosciuto che la linea ferroviaria è scadente Egregio direttore, la Regione ha finalmente riconosciuto il fatto che la Milano-Cremona-Mantova è la linea ferroviaria più scadente in Lombardia che ha guadagnato in questi anni gli indici di affidabilità tra i peggiori a livello lombardo. Non possiamo che essere soddisfatti per una decisone che è frutto delle pressioni che come Pd assieme ai pendolari abbiamo fatto alla Giunta con tutti gli strumenti in possesso dal tour delle stazioni, alla protesta presso la stazione di Treviglio, alla serie infinita di interrogazioni e mozioni in Commissione Infrastrutture e in Consiglio regionale ed in ultimo la lettera del 20 febbraio con la quale chiedevamo un intervento prioritario su questa tratta. Questo è solo il primo passo che deve andare nella direzione di sostituire progressivamente il parco treni, che dati alla mano è qualitativamente sotto la soglia della sufficienza. Il nostro obiettivo sarà quello di lavorare per far sì che Regione e Trenord pensino ad un collegamento diretto Mantova- Cremona-Milano nell orario di punta della mattina e della sera. Agostino Alloni e Marco Carra Consiglieri regionali del Pd *** " gussola Ancora una volta i cittadini sono stati presi in giro Caro direttore, innanzitutto la ringrazio per lo spazio che mi concede nella rubrica delle lettere al giornale, spazio che dà la possibilità di far conoscere sia le positività che le negatività del vivere quotidiano. In questo spazio ho avuto l opportunità di esporre il problema relativo al depuratore di Gussola, il tema l ho affrontato in varie fasi con domande mie e risposte dell amministrazione comunale, queste posso dire sempre evasive e non reali. Oggi di fronte alla risposta che mi è pervenuta ritengo che la pentola si sia scoperchiata e sia uscito un pezzo di verità. In essa mi si fa presente che i fanghi estratti dall impianto ammontano a 101,84 tonnellate, di fronte a questa quantità enorme emerge un amara verità: in un primo momento mi è stato comunicato che in 15 anni non sono stati rimossi i fanghi, perché pochi o inesistenti, apprendo poi attraverso una determina comunale che è stata effettuata una stima per rimuovere 50 tonnellate di fanghi e 10 tonnellate di acqua, oggi a lavori eseguiti scopriamo che i fanghi rimossi sono stati 101,84 tonnellate. Di fronte a questi numeri e a queste affermazioni ci sarà mai qualcuno che è responsabile, qualcuno che ammetta che in tutto l iter non vi è stata serietà, ma vi è stata la volontà di prendere in giro i cittadini? Tanto loro pagano sempre, sia le multe, che la mancata depurazione. Se una famiglia gestisse il suo bilancio familiare come l amministrazione comunale di Gussola ha gestito questa operazione, avrebbe dei grossi problemi sia economici che di credibilità. In ultima analisi sarebbe opportuno sapere chi ha redatto risposte in contraddizione una dall altra, chi doveva controllare il funzionamento del depuratore e non si è accorto neppure che era stato rimosso un canale di scolo delle acque, canale facente parte del progetto, realizzato a suo tempo su un terreno comunale regolarmente acquistato e pagato. Troppo spesso si definisce il palazzo municipale una casa di vetro dove tutti i cittadini possano vedere il suo funzionamento, purtroppo questa rimane una pia illusione e col dito ti segnano la luna dicendoti che è una formaggia con cui saziarci. Gerelli Sante Sinistra Ecologia e Libertà Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPazioMeteo.com e Meteowebcam.it Sabato 1 marzo Domenica 2 marzo lunedì 3 marzo MArtedì 4 marzo Mercoledì 5 marzo

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