[ c o l l a n a ] dalla natura alla scienza. Trifoglio rosso

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1 [ c o l l a n a ] dalla natura alla scienza Trifoglio rosso una pianta portafortuna

2 [ c o l l a n a ] dalla natura alla scienza Trifoglio rosso una pianta portafortuna

3 [ 0 ] prefazione La ricerca scientifica, con gli strumenti offerti dalle biotecnologie, dalla genetica e dalla biologia molecolare, ci fa ogni giorno scoprire, talora appena fuori dalla porta di casa nostra, sostanze dalle forme meravigliose ricche di molteplici possibilità di applicazione terapeutica. Questo libro vuole richiamare l attenzione del lettore soprattutto su una pianta: il Trifolium pratense, più comunemente conosciuto come il Trifoglio violetto o pratense. Innumerevoli sono le tradizioni mistiche che si avvicendano intorno a questa piantina dalle famose tre foglioline. Nella medicina popolare il Trifoglio pratense veniva utilizzato in qualità di sostanza lenitiva per innumerevoli disturbi. Oggi esso trova applicazione, con interessanti risultati, come principio anti-aging e per i disturbi che caratterizzano la menopausa. Come la bellezza della Natura ha ispirato i più alti livelli artistici, così l armonia tra Bellezza e Salute della donna deve essere oggi tra gli obiettivi principali della Ricerca Scientifica. Ci riempie di gioia che l incredibile sinergia tra piante e ormoni sia oggetto oggi di monografie come questa. Ricordiamo come artisti importanti, in epoche diverse, abbiano fatto del binomio Donna-Pianta (e di questo simbiotico rapporto) la tematica principale della loro arte. Prof. Dr. Johannes Huber Capo Dipartimento di Ginecologia ed Endocrinologia Facoltà di Medicina, Università di Vienna

4 [ 1 ] Origine Il Trifoglio è una piccola pianta molto diffusa che conta, solo in Italia, ben sessanta specie; una pianta comune, nota a tutti ma dall aspetto e dalle dimensioni così modeste che, spesso, non gli si presta attenzione, nascosta nell erba e tra le altre infinite piante che popolano i campi. Il Trifoglio pratense o Trifoglio rosso è, in realtà, solo una delle circa trecento specie di Trifolium, genere compreso nella famiglia delle Leguminose e nel sottogruppo delle Papilionacee. La pianta del Trifoglio rosso cresce spontanea e si può trovare ovunque, dal livello del mare fino a 3000 metri d altitudine, nei prati, lungo i sentieri, nelle radure e nei pascoli di pianura e montagna. Le specie di Trifoglio rosso sono principalmente distribuite nelle regioni temperate e subtropicali dell emisfero boreale del globo, poiché questa pianta rifugge l eccessiva umidità o aridità del suolo. Il nome del genere Trifolium rispecchia la caratteristica della pianta, quella appunto di avere tre foglioline in disposizione digitata. Proprio questa caratteristica conformazione, tre foglie generate da un unico stelo, ha da sempre rappresen-

5 tato, in epoche culturali diverse, un segno fortemente beneaugurante e positivo. Il tre, da sempre, è un numero fra i più densi di significato, immagine dell esistenza, congiunzione fra l Immutevole e il Mutevole. Non solo immagine della Trinità, il Trifoglio divenne anche simbolo della salvezza dal peccato operata da Cristo, poiché la tradizione greca e romana assegnava alla pianta il potere di guarire dai morsi dei serpenti e scorpioni, da sempre rappresentazioni del demonio. I fiori sono riuniti in infiorescenza a capolino o a spiga, con calice tubuloso, profondo e sottile. Il frutto è un legume di forma ovale e compressa, coperto o appena sporgente dai resti membranosi del calice. Il Trifoglio rosso è, comunque, la specie più diffusa di Trifoglio. La pianta è perenne, con durata media di due anni, con radici robuste a fusto lungo; gli steli crescono da 40 fino a 70 cm d altezza e le foglie trifogliate sono ovali o ellittiche con tipica macchia biancastra a V sulla pagina superiore. I fiori, di colore rosso violaceo, sono numerosi (da 50 a 250) e riuniti in capolini globosi. In Italia, la pianta di Trifoglio rosso viene raramente consumata come fieno, ma, impiegata fresca nell alimentazione del bestiame, così da meritarsi il nome di pane da latte. Oltre ad essere un importante pianta foraggera, il Trifoglio rosso è impiegato nella rotazione agraria per l arricchimento del suolo e l incremento delle proprietà nutritive dell erba. [ 2 ] Dagli antichi trattati agli studi scientifici I Greci ed i Romani dedicarono particolare attenzione ai principi ed alle proprietà curative di un gran numero di piante, fra queste si ritagliò un proprio spazio anche il Trifoglio, pianta tra le più diffuse nel mondo allora conosciuto dalle coste del Mediterraneo fino alle lande del Nord. Decotti, polveri ed infusi a base di Trifoglio venivano indicati per lenire ferite, cicatrici, seni dolenti, gotta, per calmare pertossi e bronchiti, per frenare mestrui bianchi (leucorrea), diarree ed eccessive secrezioni gastriche. La fondamentale scoperta delle proprietà estrogeniche del Trifoglio rosso risale alla metà del 900. Nel 1940, si osservò che nelle campagne australiane le pecore avevano smesso di figliare; la causa venne individuata nel Trifoglio rosso che era alla base della loro alimentazione, ricca in fitoestrogeni. In quegli stessi anni si scoprirono e sintetizzarono gli ormoni femminili (da parte del tedesco A. Butenandt) e si ipotizzarono le possibili applicazioni terapeutiche del Trifoglio rosso nei disturbi della menopausa, legati alla cessazione della produzione di ormoni da parte delle ovaie femminili: vampate di calore, depressione,

6 osteoporosi, malattie cardiovascolari, iperlipidemie. In quegli stessi anni si pensava di essere giunti ad individuare l elisir d eterna giovinezza, inseguito per millenni, da medici Egiziani, dagli antichi Greci e Romani sino all avvento dell era scientifica. Dagli anni quaranta la scienza ha fatto molti progressi e molte deduzioni si sono tradotte in dati certi. Nel 1968 fu pubblicato il primo studio sugli estrogeni contenuti nelle piante foraggere e, proprio grazie a queste opere pionieristiche, oggi si conosce in misura approfondita l azione dei fitoestrogeni, lungamente impiegati nel trattamento naturale dei disturbi del climaterio. Gli estrogeni naturali si raggruppano in tre categorie: gli isoflavoni, di cui sono ricchi molti frutti e molte verdure, in particolare la soia e il Trifoglio rosso, i lignani presenti nel riso, nel grano, nel sesamo e nel lino e i cumestani propri del foraggio, dei germogli di alcune leguminose e dei semi di girasole. Il Trifoglio rosso si configura come la pianta con il più completo contenuto in fitoestrogeni: i suoi quattro isoflavoni, infatti, svolgono un ruolo unico ed importantissimo nella biologia dell organismo umano. La Biochanina A, la Formononetina, la Genisteina e la Daidzeina, grazie all attività estrogenica e ad altre proprietà ad esempio l azione preventiva per il cancro al seno ed all utero vengono oggi considerati i quattro isoflavoni base per la terapia ormonale sostitutiva (Journal of Steroid Biochemistry & Molecular Biology, 2001). Tra i quattro isoflavoni, la Genisteina svolge l azione protettiva più spiccata, valutata anche in letteratura, rispetto all insorgenza di tumori. Questo isoflavone funge 10 anche da antiossidante prevenendo i potenziali danni provocati dai radicali liberi. Le attività di questi quattro isoflavoni contenuti nel Trifoglio rosso, rendono quest ultimo un candidato naturale affidabile per la terapia sostitutiva ormonale in menopausa. 11

7 [ 3 ] Perché può essere utile un integratore a base di isoflavoni da Trifoglio rosso? S econdo quanto detto precedentemente e confermato da molti studi, grazie alla presenza di quattro particolari isoflavoni, il Trifoglio rosso svolge un effetto terapeutico importante a livello estrogenico. Nella vita di una donna, quando la produzione di estrogeni comincia gradualmente a diminuire, compaiono i primi sintomi della menopausa. Proprio grazie al maggior contenuto in isoflavoni e sostanze ad attività antiossidante, l integrazione con isoflavoni da Trifoglio rosso può ridurre, in modo significativo, i sintomi della menopausa, confermandosi qualitativamente superiore rispetto all integrazione con isoflavoni di soia. Gli isoflavoni del Trifoglio rosso agiscono in modo simile agli estrogeni del nostro corpo. Essi appartengono ad un gruppo di componenti delle piante chiamati fitoestrogeni, che letteralmente significa estrogeni vegetali. Proprio perché la struttura chimica degli isoflavoni è simile a quella degli estrogeni del nostro corpo, gli isoflavoni possono imitare alcuni dei benefici effetti di questi ultimi, producendo notevoli benefici come la riduzione dei sintomi della menopausa, il mantenimento della salute delle ossa e dei livelli di colesterolo nel sangue. 13

8 [ 4 ] Cosa succede quando i livelli di estrogeni nel corpo diminuiscono? Q uando i livelli di estrogeni nel corpo di una donna iniziano a diminuire, si parla, dal punto di vista biologico, di menopausa. Gli ovociti non vengono più rilasciati dalle ovaie ed il ciclo mestruale cessa. Questo processo, del tutto naturale, che coinvolge milioni di donne al mondo, determina diversi sintomi, visibili e non visibili. I sintomi visibili tipici della menopausa sono: - vampate, conseguenti al brusco calo dei livelli di estrogeni, il cervello rilascia un segnale al corpo di surriscaldamento che provoca la stimolazione di una sostanza simile all adrenalina che produce improvvisa sudorazione ed accelerazione del battito cardiaco; - disturbi del sonno, determinati dalle vampate notturne; - sbalzi d umore, quali irritabilità, ansia o demoralizzazione. Oltre a questi sintomi visibili e direttamente percepibili, la menopausa interferisce anche sulla salute delle ossa e del sistema cardiovascolare. Nei 5-10 anni che seguono la menopausa, la perdita di massa ossea raggiunge il proprio culmine proprio a causa della riduzione degli estrogeni, che fino a quel momento 14 avevano svolto un ruolo significativo nel rallentare il processo di riassorbimento osseo. I cambiamenti ormonali che avvengono in menopausa, infine, possono influire anche sui livelli di colesterolo; se ne consiglia, quindi, un periodico controllo. Altri sintomi associati alla menopausa includono: insonnia, emicrania, aumento della minzione urinaria e secchezza vaginale. 15

9 [ 5 ] Un approccio naturale L approccio al trattamento dei sintomi legati alla menopausa mediante trattamenti naturali è sempre più sotto i riflettori e sottoposto a continui studi che ne validano l efficacia e la sicurezza. Questi trattamenti naturali tengono in considerazione l integrazione alimentare, la dieta e lo stile di vita. Un corretto stile di vita dovrebbe tener conto di alcuni consigli utili: - effettuare regolare attività fisica in grado di aumentare i livelli di energia ed alleviare i sintomi della menopausa, l ansia e l insonnia, oltre ad aumentare i livelli di fiducia e di autostima. Attività sportive quali corsa leggera, camminata veloce, tennis e bicicletta, aiutano a stimolare la rigenerazione dei tessuti ossei e a ridurre la perdita di calcio, proteggendo, quindi, il tessuto osseo; - ridurre lo stress e l ansia: in uno studio si è osservato che le donne con un livello di ansia medio mostrano un numero di vampate tre volte superiore rispetto alle donne con livelli di ansia normali, mentre le donne con un elevato livello di ansia hanno un numero di vampate fino a cinque volte superiore; - smettere di fumare, in quanto potrebbe far diminuire il numero di vampate; - evitare il surriscaldamento seguendo il semplice accorgimento di vestirsi a strati, così da potersi spogliare facilmente, ed evitare ambienti troppo caldi. Per quanto concerne la dieta è da tenere in considerazione un alimentazione ricca di isoflavoni; questi sono principalmente contenuti nei legumi quali lenticchie, piselli, fave e soia. Si deve, per contro, valutare che il contenuto di isoflavoni nel cibo può essere molto variabile e, poiché non tutti i legumi contengono tutti e quattro gli isoflavoni, è necessario consumare regolarmente un ampia varietà di legumi. Si consiglia, inoltre, di limitare l assunzione di bevande alcoliche a non più di uno o due bicchieri al giorno. Si tenga infine in considerazione che taluni alimenti e bevande, possono indurre vampate (cibi caldi e speziati, bevande calde e caffeina). L integrazione alimentare, come si può intuire, può risultare un validissimo aiuto, poiché, integratori specifici ed idoneamente formulati, apportano isoflavoni utili per alleviare i disturbi legati alla menopausa

10 [ 6 ] Dal Trifoglio rosso a Menoflavon, l integratore di isoflavoni da trifoglio rosso M enoflavon è l integratore di isoflavoni, derivanti dal Trifoglio rosso, formulato per apportare la giusta integrazione di isoflavoni. La bio-attività e la concentrazione degli isoflavoni ne permettono all organismo un utilizzo ottimale, con una sola compressa al giorno. Tra le 200 diverse specie di Trifoglio rosso, è stata scelta la specie adatta ad una coltivazione controllata nel tempo. Nella coltivazione vengono costantemente controllati l altezza delle piante e l esposizione al sole; particolare attenzione viene prestata al tempo di raccolta. Il primo taglio delle piante viene effettuato alla fine di maggio; a seconda del clima, ogni anno sono possibili al massimo tre raccolti. La coltivazione del Trifoglio rosso non necessita l impiego di fertilizzanti, pesticidi ed insetticidi in quanto la pianta, che appartiene al gruppo delle leguminose, e che vive in simbiosi con i batteri che fissano l idrogeno, è in grado di fissare questo elemento a livello delle radici tuberiformi. Subito dopo il taglio, durante il quale si deve fare in modo che la porzione di stelo sia più piccola possibile, il Trifoglio rosso viene accuratamente essiccato. Questa procedura, avendo la pianta un alto contenuto d acqua, deve essere veloce per evitare la fermentazione. Per garantirne la migliore qualità, la coltivazione e l essiccamento vengono costantemente documentati. Inoltre, il contenuto di isoflavoni tipici è controllato ripetutamente durante i diversi periodi della vegetazione. Dopo l essiccamento si provvede al controllo microbiologico ed alla compattazione della pianta essiccata quale materia prima per la produzione dell estratto. Dopo aver esaminato il contenuto del Trifoglio rosso essiccato - prestando particolare attenzione all analisi degli isoflavoni ed ai test microbiologici - il prodotto grezzo viene polverizzato e sottoposto ad estrazione con alcool etilico. Vi è poi un ulteriore processo di essiccamento, durante il quale viene estratto l alcool precedentemente aggiunto. L estratto così ottenuto viene sottoposto al controllo analitico finale. Ogni singola fase viene documentata, testata e sottoposta ad un rigoroso controllo qualitativo, a garanzia della qualità ed efficacia di Menoflavon

11 [ 7 ] Confronto fra Isoflavoni del Trifoglio rosso ed Isoflavoni della Soia Gli isoflavoni della soia, invece, sono presenti sotto forma zuccherina e necessitano di una scissione preliminare a livello intestinale, questo ne ritarda l entrata in circolo (sono necessarie 3-4 ore per renderli bio-disponibili). Questo comporta una dispersione, nelle feci, di buona parte degli isoflavoni della soia. A l pari del Trifoglio rosso, anche la soia è da anni studiata per le integrazioni di isoflavoni. Le due fonti di integrazione non sono però uguali! La diversa composizione ne determina la diversa efficacia. Mentre la soia apporta solo due isoflavoni (Genisteina e Daidzeina), il Trifoglio rosso apporta ben quattro isoflavoni (Genisteina, Daidzeina, Biochanina A e Formononetina). Sono stati sottoposti a particolari studi proprio questi ultimi due isoflavoni ed è stato dimostrato che: - la Biochanina A ha effetti protettivi sui vasi sanguigni e sul sistema cardiovascolare; - la Formononetina favorisce la proliferazione degli osteoblasti (cellule deputate alla sintesi di tessuto osseo). Un altra differenza significativa riguarda la bio-disponibilità degli isoflavoni. Gli isoflavoni del Trifoglio rosso, infatti, sono presenti in forma non zuccherina ; questo fa sì che gli isoflavoni del Trifoglio rosso entrino in circolo dopo soli 15 minuti dall assunzione

12 Compresi, per mezzo del Trifoglio, che l eccellenza della Veneranda Trinità era rappresentata in Cristo, nel cui corpo abitava la Divinità dal Libro della Grazia Speciale Santa Metilde di Hackeborn - Wippra XIII secolo Realizzato da Graphic Team per Named srl Finito di stampare maggio 2008

13 IP Info 1022/05-08 GT d o v e l a n a t u r a i n c o n t r a l a s c i e n z a named.it menoflavon.it