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1 Ti ricordi LA tana del buco? Avevamo lasciato appunto un buco nella nostra memoria. O meglio,una figura si era intrufolata furtivamente senza presentarsi. Ma in questo nostro viaggiare, seguendo le impronte ad una ad una ce la ritroviamo davanti. E la chiave d accesso al Pentagramma,che se ancora non sai cos è, seguendo le impronte che conducono al CINQUE, lo scoprirai. Si chiama chiave di violino ed è posizionata sulla seconda riga del Pentagramma partendo dal basso e stabilisce che su quella riga la nota è Sol. Per questa ragione si chiama anche chiave di Sol. Il mondo è fatto a scale, c è chi scende e c è chi sale. Lo stesso per la musica. Se saliamo la scala, dopo il Sol c è il La e poi Si Do Re Mi Fa ecc Se scendiamo la scala, prima del Sol c è il FA e prima ancora MI ecc Quindi la chiave di violino o di Sol, stabilisce che sulle 5 righe del Pentagramma le note sono MI SOL SI RE FA e nei 4 spazi FA LA DO MI. E gli ecc? Sono note che hanno bisogno della tua mano e di una matita. Per salire ancora più su del Fa, disegna la tua nota nello spazio sopra l ultima riga, avrai scritto un Sol. Se dal Sol vuoi salire ancora, fai una lineetta sopra al pentagramma e disegna sopra il La. La stessa cosa si fa per le note sotto al pentagramma. Sotto alla prima riga ci sarà il Re e per il Do ci sarà da aggiungere una lineetta con sopra la nota. Puoi salire più su e scendere più giù, aggiungendo nuove lineette. In grammatica musicale queste lineette si chiamano Tagli addizionali. Ti ricordo che tutta questa successione di note è determinata da questo segno: Chiave di violino o Sol. Esistono altre chiavi di accesso al pentagramma e ognuna di esse organizza una successione di note differente. E se seguendole, le impronte ti condurranno nel LABIRINTO, troverai che una parte della tastiera del Pianoforte e precisamente quella di sinistra, che produce suoni bassi, ha bisogno di un altra chiave d accesso al pentagramma (chiave di Basso). La chiave di violino invece assegna le note alla parte destra della tastiera.

2 Una parte per pianoforte è solitamente di 2 pentagrammi, sopra in chiave di violino,sotto di Basso. Un puzzle dei linguaggi in onore dell IMPRONTE. Parole, mezze parole, sillabe abbinate alle lettere dell alfabeto, al punto, alla virgola, ai due punti, al punto e virgola, al punto esclamativo e di domanda, ai numeri da zero a infinito.., al più, al meno, al per, al diviso, alla percentuale, alle figure musicali e infine a figure simboliche prese qua e la tra i testi di questo libro. Linguaggi molteplici che nella loro complessità scaturiranno nel quanto è semplice e essenziale un IMPRONTA. La prima pagina rappresenta il puzzle sparso sul tavolo, la seconda pagina il puzzle che va componendosi. Della seconda pagina è consigliabile fare una fotocopia, magari ingrandita, per poter scrivere all interno delle caselle. Cominciamo dal riquadro contrassegnato dal Quadrato, trasferendo sulla fotocopia le semi parole contenute nelle caselle : a simbolo uguale semiparola uguale. Ultimato il riquadro del quadrato passate al Cerchio facendo la stessa cosa e così via fino a completare il riquadro del Pentagono. Segui queste impronte e ti condurranno alla prima pagina e li attivati.

3 PAGINA 1

4 Hai osservato bene questa pagina? Ora come detto in precedenza, trasferisci riquadro dopo riquadro le parole, mezze parole, sillabe contenute nelle caselle. Ogni casella è contrassegnata da un simbolo, lo stesso simbolo lo trovi nelle caselle di PAGINA 2. Ad ogni simbolo inserisci nella casella la parola, mezza parola, sillaba, con lo stesso simbolo di PAGINA 1. Non è così difficile in quanto l Alfabeto, la punteggiatura, i numeri e i segni per le operazione li conosci o comunque li stai studiando. Magari farai un po più di fatica con i simboli musicali, ma credimi non ne farai troppa e poi con bambini, alberi, ragnatele, ragni,impronte di mani, lucchetti, chiavi e lenti andrai a nozze. Ricorda : meglio se fai una fotocopia ingrandita di pagina 2. PAGINA 2

5 Dopo tutta questa fatica mi auguro sia di tuo gradimento e condiviso lo scritto sull IMPRONTA. E un parlato, ma corre sotto a un ritmo.

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