ISTITUTO COMPRENSIVO F. GATTI DI CURNO PROGETTO PER ATTIVITA' DI INTEGRAZIONE DELL'AZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA. (consulenza psicopedagogica)

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO F. GATTI DI CURNO PROGETTO PER ATTIVITA' DI INTEGRAZIONE DELL'AZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA (consulenza psicopedagogica) (ex art. 14, comma 6, L n. 270) ANNO SCOLASTICO 2016/2017 Approvato dal Collegio dei docenti dell Istituto Comprensivo di Curno con delibera N 45 del Approvato dal Consiglio d Istituto di Curno con delibera N 53 del VISTO il D.l. n. 178 dei art. 2 e 5 VISTA la Circolare dei Provveditorato agli Studi di Bergamo prot. n del

2 Indice 1. Premessa pag Motivazioni pag Campi di intervento della psicopedagogista pag Aspetti organizzativi e metodologici pag Riepilogo attività svolte nell anno scolastico 2015/16 pag Dichiarazione di disponibilità e curricolo professionale dei docente disposta a svolgere la funzione di psicopedagogista pag. 14 2

3 1. PREMESSA Il servizio di consulenza psicopedagogica all'interno della scuola, si inquadra e si riferisce alle seguenti normative: Legge 517, art. 2; Programmi Ministeriali (diversità ed uguaglianza degli alunni in difficoltà di apprendimento e integrazione dei soggetti in situazione di handicap); Ordinanza ministeriale 10 novembre 1993; Circolare 258 dei 1983; Circolare 250 dei 1985; Circolare 257 dei 9 agosto MOTIVAZIONI Il presente progetto inerente la funzione di psicopedagogista si colloca in continuità con il servizio presente, pur con periodi di interruzione, nell ex Circolo didattico di Curno dall'anno scolastico 1997/98, come illustrato nel Piano dell'offerta Formativa dell Istituto Comprensivo di Curno. L'articolazione e la complessità della struttura scolastica richiedono sempre maggiori conoscenze, competenze ed abilità specifiche di tutti coloro che in essa operano quotidianamente; in quest'ottica la figura dello psicopedagogista costituisce una risorsa necessaria proprio quando la scuola è vista in un'ottica sistemica, come agenzia educativa che istituisce rapporti di reciprocità e di interdipendenza formativa con le famiglie e con il territorio. Lo psicopedagogista inoltre può dare il proprio contributo nell'analizzare ed affrontare diverse problematiche che emergono all'interno dei sistema scolastico, quali: il bisogno di unitarietà, sia nel modo di intendere la scuola e le sue finalità, sia nelle modalità di gestione della classe e dell'attività educativo-didattica quotidiana; nuovi progetti che richiedono una maggiore integrazione intorno a comuni obiettivi educativi e didattici; 3

4 l'inserimento di alunni provenienti da paesi stranieri, che richiedono la costruzione di progetti mirati al raggiungimento di abilità specifiche ed alla creazione di un clima scolastico il più possibile sereno ed accogliente; nuove configurazioni sociali che si riflettono nella storia personale degli allievi, delle quali la scuola deve occuparsi anche in termini di costruzione di nuovi atteggiamenti culturali. La particolare posizione dello psicopedagogista nell'affrontare questi problemi emergenti nel sistema scuola gli permette da un lato di essere DENTRO il sistema stesso, mostrando compartecipazione e corresponsabilità educativa, dall'altro di porsi AL Di FUORI, analizzando i problemi in modo più razionale e meno influenzato da implicazioni emotive sempre presenti quando si opera con persone. Si ritiene, inoltre, che lo psicopedagogista possa contribuire ad affrontare, insieme a tutti gli operatori scolastici e dei servizi sociali territoriali alcuni problemi specifici, facilitando la definizione di risposte a precisi bisogni quali: * il raccordo degli interventi finalizzati all'integrazione, scolastica e sociale, degli alunni in situazione di handicap; * l'individuazione precoce di situazioni di potenziale difficoltà di apprendimento e/o di relazione, per anticipare il più possibile interventi mirati di recupero; * l'elaborazione di specifici interventi rivolti agli alunni con difficoltà di apprendimento; * l elaborazione e la conduzione di interventi rivolti a specifici gruppi di genitori su tematiche inerenti l azione educativa; * la costruzione e organizzazione di momenti di raccordo pedagogico fra i vari ordini di scuola e le agenzie del territorio, per favorire la continuità educativa. Proprio dall'approfondimento di queste istanze, tese a costruire una scuola che sia "per tutti e per ciascuno", nasce la definizione degli obiettivi del progetto, che tengono conto delle indicazioni contenute nelle circolari del Provveditore agli Studi di Bergamo e dell'ufficio degli Ispettori Tecnici, aventi per oggetto le «Funzioni degli psicopedagogisti». 4

5 3. CAMPI DI INTERVENTO Alla luce delle esigenze emerse negli ultimi anni scolastici l'intervento della psicopedagogista, compatibilmente con i tempi a disposizione, verterà sui seguenti ambiti: 1. Coordinamento degli interventi nel processo di integrazione, scolastica ed extrascolastica, di alunni in situazione di handicap 2. Alunni in situazione di svantaggio e con difficoltà di apprendimento e/o di relazione 3. Prevenzione delle difficoltà di apprendimento 4. Continuità educativa nella scuola di base 5. Contributi relativi alla programmazione educativo-didattica COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE DI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP a. Progetto Archimedia sez. potenziata b. Alunni in situazione di handicap, inseriti nelle classi c. Insegnanti di sostegno 3.1.a - Progetto Archimedia sez. potenziata La psicopedagogista coordina a livello organizzativo e pedagogico le attività previste nel Progetto Archimedia, partecipa, su richiesta, agli incontri di programmazione e verifica delle modalità di intervento via via attuate per far raggiungere a ciascun alunno, in rapporto alle sue potenzialità, obiettivi di autonomia, di socialità, di competenza ed abilità nelle varie aree previste dal P.E.I.. La psicopedagogista può partecipare ai colloqui con gli operatori sociosanitari, con la funzione di coordinamento e di raccordo fra la scuola e chi in essa opera, le strutture sanitarie, i servizi sociali e le agenzie educative presenti sul territorio. incontrare, singolarmente o in gruppo, i genitori dei bambini frequentanti la scuola potenziata, per 5

6 definire e concordare con loro obiettivi e modalità di intervento, cercando di realizzare quella complementarità tanto auspicata tra il lavoro della scuola e quello della famiglia. attivare forme di sostegno e aiuto psicologico, visto che le famiglie di bambini con handicap vivono spesso situazioni di disorientamento e disagio. 3.1.b - Alunni in situazione di handicap nelle classi Oltre agli alunni della scuola potenziata, nelle scuole dell'istituto Comprensivo di Curno, sono iscritti diversi alunni con handicap psicofisico. La presenza di questi alunni richiede un'analisi dettagliata della situazione iniziale da parte sia degli insegnanti di sostegno e di classe, sia, laddove sono presenti, degli assistenti educatori ed una programmazione individualizzata che ha come obiettivo l'integrazione scolastica e sociale, favorendo lo sviluppo delle potenzialità nel rispetto dei bisogni di ciascun soggetto. L'intervento della psicopedagogista rafforza e completa il lavoro degli insegnanti in relazione ai problemi metodologici e didattici, oltre a quelli educativi legati alla struttura scolastica, alla famiglia e all'extra-scuola. Tale intervento si può concretizzare in tre momenti: 1) analisi della situazione di partenza Attraverso la raccolta di dati e informazioni ricavabili o dalla diagnosi funzionale, o dal materiale prodotto nei precedenti anni scolastici, o dai colloqui con gli insegnanti di classe e di sostegno, o dagli incontri con i genitori e gli operatori dell'a.s.l. e della N.P.I. dell Azienda Ospedaliera che seguono il soggetto si procederà ad un'analisi della situazione di partenza di ciascun alunno. Verranno a tal fine utilizzate anche griglie per l'osservazione sistematica delle abilità psicomotorie, relazionali, cognitive e dell'autonomia. 2) osservazione dell'alunno e programmazione di interventi di recupero e sostegno Laddove sia necessario lo psicopedagogista effettuerà una osservazione diretta dell'alunno per rilevare le sue potenzialità; in seguito, darà suggerimenti alle insegnanti per la stesura dei profilo dinamico-funzionale e della programmazione individualizzata e/o di eventuali percorsi formativi personalizzati, volti a promuovere - mantenere - facilitare l'integrazione, l'autonomia e l'apprendimento. 3) verifica periodica 6

7 Sono previsti incontri di verifica periodica dell'attività svolta e del raggiungimento degli obiettivi prefissati sia con le insegnanti di classe, con gli operatori dell Azienda Ospedaliera., con i genitori degli alunni in situazione di handicap, sia (a livello globale) con la Commissione. 3.1.c - insegnanti di sostegno La psicopedagogista svolge il ruolo di supporto degli insegnanti di sostegno, soprattutto se in ingresso per la prima volta nelle scuole dell'istituto Comprensivo, per facilitare la comprensione dell'organizzazione, sia dell'istituto, sia dello specifico lavoro come insegnanti di sostegno; la condivisione dei principi educativi sottesi a ciascun progetto; l'integrazione dell'insegnante stesso. Attraverso la verifica dei P.d.F. e dei P.E.I. al termine del primo quadrimestre la psicopedagogista potrà fornire ulteriori supporti mirati ALUNNI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO E ALUNNI CON DIFFICOLTA' DI APPRENDIMENTO E/0 DI RELAZIONE Nel caso di alunni che manifestano difficoltà di apprendimento e/o di relazione l'intervento della psicopedagogista può essere un supporto all'attività di programmazione dell'azione educativo-didattica progettata ed attuata dai docenti. La psicopedagogista potrà - effettuare osservazioni dirette individuali o nell ambito della classe, - partecipare alla predisposizione di un progetto di intervento scolastico, di recupero e/o sostegno, con modalità e tempi differenziati per ciascun caso e tenendo conto delle reali risorse a disposizione, - incontrare i genitori degli alunni, - contattare l assistente sociale ed i rappresentanti delle diverse agenzie educative per cercare di attivare strategie di intervento integrate e finalizzate alla promozione del minore non solo come alunno ma come persona, - partecipare ai momenti di verifica e ri-definizione di alcuni obiettivi del progetto stesso, sia all interno della scuola, sia con i referenti del territorio PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTA' DI APPRENDIMENTO La psicopedagogista presa visione dei risultati delle prove di uscita (laddove sono state somministrate) dei bambini della scuola materna e di quelle previste per la classe prima 7

8 elementare, sentiti i pareri degli insegnanti, cercherà di individuare nel minor tempo possibile la presenza di bambini in situazione di difficoltà di apprendimento. E' importante che questo tipo di intervento sia il più tempestivo possibile, per evitare che alcune carenze superabili con training di recupero adeguati si trasformino in seguito in difficoltà di apprendimento generalizzate. Questo percorso permetterà di programmare con le insegnanti di classe itinerari didattici differenziati, nell ambito della gestione normale della classe CONTINUITA' EDUCATIVA NELLA SCUOLA DI BASE (scuola dell infanzia, primaria, secondaria di primo grado) In sinergia con la Commissione Continuità dell'istituto Comprensivo di Curno, la psicopedagogista può svolgere la funzione di facilitatore nel passaggio delle informazioni da un ordine di scuola a quello successivo, partecipando agli incontri (sia collettivi, sia su singoli casi) e attraverso l osservazione diretta degli alunni negli anni del passaggio, o l'utilizzo di griglie o prove standardizzate CONTRIBUTI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA La psicopedagogista in questo ambito di lavoro cerca di raccogliere i problemi dei colleghi e di fornire indicazioni il più possibile adeguate, funzionali e realizzabili, relative a: coerenza fra le proposte metodologico-didattiche messe in atto dai docenti e i bisogni degli alunni; livello di partecipazione, interesse, attenzione della classe nei confronti di alcune proposte educativo-didattiche; strumenti e modalità di verifica e valutazione dell'attività didattica e dei risultati raggiunti dagli alunni. 4. ASPETTI ORGANIZZATIVI E METODOLOGICI Da quanto riportato nel paragrafo motivazioni e campi di intervento emergono alcuni aspetti organizzativi e metodologici che è importante sottolineare. Si prevedono: colloqui con gli insegnanti in fase di programmazione all inizio e nel corso dell anno scolastico; colloqui con le famiglie, concordati con le insegnanti o su richiesta degli stessi genitori; 8

9 momenti di osservazione sistematica dell'intera classe o di singoli alunni; somministrazione di prove standardizzate, se necessario; analisi e valutazione, quantitativa e qualitativa dei dati raccolti; predisposizione, con il team docente del modulo, di piani di lavoro individualizzati e/o training di recupero; organizzazione e conduzione del gruppo dei genitori della scuola potenziata; momenti assembleari con i genitori su tematiche specifiche; valutazioni periodiche e verifiche finali dei diversi lavori intrapresi; incontri con il Dirigente Scolastico per la previsione e l'organizzazione di alcuni interventi e la verifica di alcune situazioni; incontri con gli operatori dell Azienda Ospedaliera. e con i servizi sociali dei Comuni in quei casi in cui è necessario un intervento complementare fra scuola e altre agenzie dei territorio. Si ipotizza di proseguire nel processo di coordinamento con il servizio territoriale dei Comuni di Curno e Mozzo, per realizzare percorsi di sensibilizzazione sul tema della diversabilità, coinvolgendo i volontari e gli operatori oltre agli utenti dello S.F.A. di Mozzo, sia per percorsi interni alla scuola, sia per iniziative rivolte alla cittadinanza. Tenuto conto delle esigenze di flessibilità oraria implicite in un servizio di consulenza che prevede momenti di osservazione diretta degli alunni, momenti di progettazione e incontri con operatori esterni, attività di consulenza e di formazione con i genitori, anche in orario serale, oltre all intenzione di essere presente in ciascun plesso per almeno un giorno alla settimana, la psicopedagogista, sentito il Dirigente Scolastico, determinerà il proprio orario di servizio in modo flessibile. Alla luce del percorso svolto, si ritiene di dare priorità agli interventi di prevenzione delle difficoltà di apprendimento con particolare attenzione ai primi tre anni della scuola primaria (analisi dei prerequisiti, monitoraggio degli alunni screening sulla letto-scrittura); al coordinamento del Progetto Archimedia. Vista la numerosità dei colloqui richiesti dai genitori nell orario della pausa pranzo o nel tardo pomeriggio, oltre al sabato, si ritiene necessario mantenere, anche per il futuro, una certa flessibilità nell organizzazione dell orario settimanale della psicopedagogista. 9

10 5 RIEPILOGO SINTETICO DELLE ATTIVITÀ SVOLTE NELL ANNO SCOLASTICO 2015/16 Osservazione degli alunni in ingresso alla scuola primaria nei plessi Rodari Giovanni XXIII e Mosè Del Brolo (7 classi), attraverso somministrazione delle prove d ingresso per l analisi dei prerequisiti (predisposte e standardizzate da Pedrabissi Santiniello dell Università di Padova) e dei protocolli di osservazione (Stella), successiva tabulazione e restituzione agli insegnanti ed ai genitori; per questi ultimi sono stati effettuati colloqui individuali solo nei casi che evidenziavano qualche difficoltà o su richiesta dei genitori stessi. Osservazione e prove di approfondimento per 4 alunni di classe prima per problematiche evidenziate dalle prove d ingresso e dagli insegnanti. Somministrazione dei test MT di lettura (correttezza, rapidità, comprensione) a tutti gli alunni delle 7 classi terze delle scuole primarie dell Istituto, relativa tabulazione ed analisi dei dati; restituzione degli esiti e suggerimenti didattici per classe agli insegnanti ed individuali ai genitori degli alunni con punteggi nell area di richiesta d attenzione. Osservazione di alunni in situazione di disagio socio affettivo relazionale o con difficoltà di apprendimento, accompagnate, talvolta da somministrazione di tests specifici e/o colloqui con i ragazzi, su segnalazione degli insegnanti o dei genitori. Sono state effettuate batterie di prove specifiche sui problemi correlati alle difficoltà di apprendimento (lettura, scrittura, calcolo, comprensione del testo, attenzione e memorizzazione) per 19 alunni appartenenti ai diversi ordini di scuola (5 ragazzi della scuola secondaria, 5 emersi dalle classi III come filtro, 9 in classi intermedie). Colloqui con genitori ed insegnanti in merito ai bambini/ragazzi in situazioni di disagio. Sono stati effettuati colloqui con genitori di 76 bambini/ragazzi, in dieci casi si sono avuti più di 4 accessi. Coordinamento dell équipe di raccordo del Progetto Archimedia (plesso potenziato) composta da referenti della scuola, dell Azienda ospedaliera (neuropsichiatria infantile) e delle Amministrazioni Comunali di Curno, Dalmine, Osio Sopra, Paladina, Scanzorosciate, Treviolo, Urgnano. Supporto agli insegnanti, soprattutto di nuova nomina e su casi di disabilità grave, nella stesura del P.E.I degli alunni. 10

11 Partecipazione al Tavolo Tecnico Territoriale di Curno con le assistenti e sociali del Comune e della Tutela Minori, l educatrice dell Ambito ed i referenti delle associazioni/agenzie educative del territorio (un incontro al mese) per il monitoraggio delle situazioni di disagio degli alunni e successiva messa in rete delle risorse da parte delle figure competenti (Agenzia minori, consultorio, neuropsichiatria). Incontri periodici con l Assistente sociale di Mozzo e l educatrice dell Ambito per il monitoraggio delle situazioni di disagio segnalate. Incontri con l assistente sociale di Mozzo e la psicologa incaricata dell attività di sportello per alunni, genitori ed insegnanti delle scuole di Mozzo, per la condivisione dei percorsi. Raccordo con le famiglie e la neuropsichiatria infantile, per la certificazione degli alunni disabili (L.104 del 1992) o con DSA (legge 170 del 2010) soprattutto negli anni di passaggio da un ordine di scuola all altro. Osservazione degli alunni delle scuole dell infanzia di Curno e Mozzo che entreranno in prima nell a.s. 2016/17; Colloqui con gli insegnanti delle scuole di provenienza degli alunni disabili in ingresso alla scuola primaria e secondaria e con gli Enti certificatori (N.P.I. di Bergamo, Centro Medea di Bosisio Parini); Colloqui con tutti i genitori degli alunni in ingresso nell Istituto per trasferimento (a prescindere da situazioni di disagio o problematiche emergenti); Partecipazione al Gruppo di lavoro territoriale Diamoci una mano Curno ; Partecipazione ai lavori del gruppo Persona, Cittadinanza e Prevenzione del bullismo dell U.S.T. di Bergamo. Curno, Bertozzi Daniela 11

12 DICHIARAZIONE DI DISPONIBILITA' E CURRICOLO PROFESSIONALE DEL DOCENTE DISPONIBILE A RICOPRIRE LA FUNZIONE DI PSICOPEDAGOGISTA La sottoscritta Daniela Bertozzi, nata a Forlì il , insegnante a tempo indeterminato presso l Istituto Comprensivo di Curno, dichiara la propria disponibilità per l'anno scolastico 2016/2017 a svolgere per 24 ore settimanali l'attività di consulenza psicopedagogica presso l'istituto Comprensivo di Curno. A tal fine dichiara: - di essere in possesso del diploma di specializzazione per l'insegnamento ad alunni con handicap psico-fisico; - di aver conseguito l'attestato di Alta Qualificazione; - di essere in possesso del diploma di laurea in pedagogia; - di aver svolto il percorso di formazione on line del Ministero sul tema della didattica e dello screening per i DSA nel 2012; - di essere iscritta all'albo interno dell'associazione Nazionale Pedagogisti; - di aver presieduto, dal 1993 al 1999, la "Commissione per l'integrazione scolastica e sociale degli alunni con handicap"; - di aver contribuito in maniera significativa all'ideazione ed alla realizzazione del "Progetto Archimedia", una proposta pedagogico-didattica finalizzata all'integrazione scolastica e sociale di soggetti con handicap grave e gravissimo; - di seguire da numerosi anni la sperimentazione nelle scuole elementari del cooperative learning; - di aver svolto corsi di aggiornamento per insegnanti sulla metodologia del cooperative learning; - di aver svolto interventi nell ambito della formazione del personale delle scuole potenziate; - di essere stata responsabile, nell'anno scolastico 1999/2000, della funzione obiettivo inerente il coordinamento del Piano dell'offerta Formativa del Circolo Didattico di Curno; - di aver svolto, dall'anno scolastico 1994/95 all anno 1999/2000, l'incarico di insegnante vicaria con il compito di sostituire in ogni funzione la Direttrice Didattica, in caso di assenza di quest'ultima; - di aver coordinato dal 2001 al 2013 il Gruppo per l integrazione scolastica degli alunni disabili dell Istituto Comprensivo di Curno; 12

13 - di essere stata docente nell area didattica al Master sui DSA dell Università degli studi di Bergamo a.s. 2011/12 - di aver svolto ha svolto attività di consulenza e di formazione dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado sulle tematiche della disabilità e dei DSA nell ambito del progetto di Equipe di consulenza sociopsicopedagogica dell ambito territoriale dell Isola bergamasca dall anno scolastico 2005/2006 all anno 2010/2011; - di aver svolto consulenze ed attività di formazione dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado nell ambito del progetto Equipe di consulenza del C.S.A. di Bergamo, presso la sede di Verdellino Zingonia, sulle tematiche della disabilità e dei DSA dall anno scolastico 2001/2002 al 2010; - di essere stata membro del C.T.R.H. di Verdellino dall anno scolastico 2010 al 2013; - di aver collaborato con lo Sportello del progetto FARE per l'inclusione degli alunni stranieri, a Verdellino dal 2012 al 2014; - di aver svolto nell a.s. 2014/15 attività di formazione per i docenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado,sulla tematica dell inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali per il C.T.I. della Bassa Pianura Bergamasca; - di essere membro del gruppo per la prevenzione del bullismo dell U.S.T. di Bergamo. Curno Bertozzi Daniela 13

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