Una riforma del welfare che introduca il reddito minimo garantito è possibile

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Una riforma del welfare che introduca il reddito minimo garantito è possibile. 24.09.2014"

Transcript

1 Una riforma del welfare che introduca il reddito minimo garantito è possibile Autori: Rita Castellani con la collaborazione di Roberto Renò, Serenella Bolla, Federico Dolce, Paolo della Ventura. Il contesto: da dove partiamo Il nostro sistema di strumenti per il sostegno al reddito è un insieme disomogeneo da ogni punto di vista. Discrimina i cittadini in base alla posizione lavorativa, all età, al fatto che vivano o meno in famiglia. Persegue finalità disarticolate: il mantenimento del posto di lavoro, la supplenza a servizi sanitari carenti, il sostegno agli indigenti. È in capo a soggetti decisori ed erogatori disparati: l INPS, l INPS come erogatore per conto del Tesoro, il Servizio Sanitario Nazionale e Regionale, le Regioni, i Comuni. In alcuni casi l oggetto della misura è il singolo cittadino (generalmente lavoratore o pensionato), in altri casi è la famiglia. Alcuni tipi di erogazioni sono a valere sulla fiscalità generale, altre hanno una base (più o meno larga) contributiva. È un sistema che abbiamo ereditato dall impostazione ottocentesca, appesantito da misure estemporanee per tamponare per l una o l altra emergenza, e che non è mai stato sistematicamente ripensato; come invece è avvenuto in tutte le grandi democrazie europee dopo la Seconda Guerra Mondiale, dove il diritto al benessere è diventato costitutivo dello stato di cittadino. In generale, il welfare in Italia resta familistico, nel senso che il suo obiettivo finale è la famiglia, che si assume fornisca gratuitamente servizi ai suoi membri non direttamente toccati dall intervento pubblico. Da tempo sono stati evidenziati gli effetti negativi di questa impostazione, in particolare sulle opportunità di accesso al mercato del lavoro per donne e giovani. (Per esempio: A.Alesina, A.Ichino, La vera ricchezza degli italiani, 2009) Il supporto al reddito di tipo assistenziale/previdenziale Il supporto assistenziale al reddito è delegato ai comuni, che provvedono in gran parte con fondi di bilancio (oltre il 60% in media, di più al Nord e di meno al Sud) e intervengono su situazioni specifiche, in base a criteri disomogenei sul territorio nazionale, dato che non sono mai stati fissati i Livelli Essenziali delle Prestazioni sociali. I trasferimenti dallo Stato ai comuni per il sociale hanno subito drastici ridimensionamenti in seguito al Patto di Stabilità e ormai la spesa sociale statale è assorbita quasi completamente da pensioni. Interventi legislativi recenti, inoltre, introducono esperimenti di gestione privatistica, come la social card che dovrebbe essere gestita da associazioni onlus o la mutualità integrativa volontaria affidata a enti bilaterali (sindacati/associazioni datoriali) per integrare la CIG. Sarà delegata alle Regioni, invece, la nuova regolazione per l indennità di accompagnamento, fin qui una forma anomala di sostegno al reddito (dei non autosufficienti), essendo concessa indipendentemente dal reddito dei richiedenti e prescindendo da ogni verifica sulle modalità di utilizzo da parte del sussidiato. Il parametro di riferimento per tutte le forme di supporto assistenziale sarà il nuovo (e non esente da critiche che, in taluni casi, prevedono effetti regressivi delle innovazioni introdotte, come evidenziano M. Baldini, S.Toso - (2013), Ammortizzatori sociali e spesa per assistenza: la via impervia delle riforme, in La finanza pubblica italiana. Rapporto 2012., Il Mulino) coefficiente ISEE, unico elemento di omogeneità in un quadro così frastagliato: francamente un po poco per aspettarsi un uso efficace ed efficiente delle risorse su tutto il territorio nazionale. 1

2 Il sostegno al reddito collegato alla posizione lavorativa Il sostegno al reddito collegato alla posizione rispetto al mercato del lavoro è invece completamente su base assicurativa e ha come unico destinatario il lavoratore dipendente a tempo indeterminato, con qualche piccola eccezione dopo la riforma Fornero (ASPI). I sussidi si sostanziano in: Cassa Integrazione (ordinaria, straordinaria, in deroga) ai lavoratori il cui orario di lavoro sia stato temporaneamente tagliato, in tutto o in parte, per le difficoltà dell impresa che li occupa; indennità di mobilità, che spetta al lavoratore licenziato da un impresa con più di quindici dipendenti che dichiari esuberi (avendo esaurito la Cassa Integrazione), e può essere percepita per una durata che va dai 12 mesi per il lavoratore del Nord con meno di 39 anni ai 48 mesi per il lavoratore del Sud con più di 50 anni; unica condizione: iscrizione alle liste di mobilità. indennità di disoccupazione (ASPI, solo per l industria; ordinaria per gli altri settori) spetta al lavoratore licenziato senza altra forma di reddito, e può essere percepita da 8 a 12 mesi (per lavoratori con più di 50 anni.) L entità dell erogazione sostitutiva è più o meno omogenea e va da un minimo di circa 900 euro ad un massimo di 1200, a seconda del salario mensile di riferimento: davvero molto, considerando il livello delle retribuzioni per i lavoratori con contratto atipico. La generosità di queste erogazioni e la loro durata contribuisce ad accentuare le caratteristiche di dualismo del mercato del lavoro e conseguente contrapposizione generazionale. Il costo di questo sistema assicurativo ricade in larga parte sulle imprese, e per la parte restante sui lavoratori: il pagamento dei relativi contributi all INPS incide complessivamente sul costo del lavoro dal 5% all 8%, a seconda dei settori produttivi e della dimensione di impresa. Si tratta di sistema molto oneroso per le imprese e, dal punto di vista, della ricaduta sui lavoratori in difficoltà, inefficiente. A titolo di esempio, si consideri il periodo di contribuzione CIG , durante il quale, nonostante l accentuarsi della crisi negli ultimi quattro anni, si sono generati oltre 17 miliardi di euro di eccedenze positive sui circa 29 miliardi di contribuzione versata. Questi risparmi, dove e come sono stati utilizzati? (milioni di euro) Cig Ordinaria Contributi Prestazioni Saldo Cig Straordinaria Contributi Prestazioni Saldo CIG straordinaria in deroga Contributi Prestazioni Saldo TOTALE Contributi Prestazioni Saldo Cassa Integrazione Contributi vs. erogazioni Fonte: INPS 2

3 Per i perdenti posto, scattano poi le indennità di mobilità e di disoccupazione, sempre su base assicurativa. A seconda, dell età e del luogo di residenza, la copertura può prolungarsi fino a sei anni (Mezzogiorno). Tuttavia, alla fine di questo eventuale percorso, c è il nulla. Per un perdente posto che abbia superato i cinquant anni, questo può significa ritrovarsi nella completa indigenza insieme a tutta la sua famiglia. Di qui l uso improprio che, negli anni passati, è stato fatto del prepensionamento in luogo di ammortizzatore sociale; e, successivamente, la creazione della figura dell esodato. I passi di una riforma necessaria Dunque, un welfare costoso, inefficiente, parziale, occasionale. Qualunque riforma del mercato del lavoro, finalizzata ad ampliarne gli elementi di flessibilità, riuscirebbe squilibrata e di difficile accettazione sociale con questo welfare. Solo una riforma del welfare in senso generalista e universalista, con una regolazione omogenea per tutto il territorio nazionale, che intervenga a sostegno del reddito per tutti i cittadini che ne siano sprovvisti o che siano al di sotto di una certa soglia minima, ci porterebbe finalmente ad omologarci con gli standard di tutti gli altri paesi europei. Questi, dunque, dovrebbero essere i passi di una riforma, tenendo conto del (poco) che è stato fatto fin qui: 1. Il primo passo è culturale e riguarda il consapevole abbandono dell approccio familistico in favore di una ridefinizione del welfare orientato all individuo. Questo cambiamento servirà prima di tutto a riequilibrare l ambito dei diritti con quello dei doveri fiscali, che sono definiti appunto su base individuale. Più importante ancora, questo porterà allo scoperto l effettiva composizione della popolazione attiva e di quanta parte di essa sia disponibile ad entrare nella forza lavoro, con particolare riferimento ai giovani e alle donne: l aumento del tasso di occupazione di queste due categorie è condizione necessaria per una ripresa duratura. Inoltre, bisogna che il velo della protezione familiare sia sollevato sulla reale condizione dei minori in questo paese. I dati diffusi da un recente studio UNICEF sul benessere dei minori in Italia, in assoluto e rispetto agli altri paesi industrializzati, sono davvero allarmanti: siamo al 29 posto nella graduatoria dei 35 paesi OCSE. La famiglia non basta a garantire il futuro della società nazionale. 2. Rispetto alla CIG, istituto particolarissimo presente solo in Italia, la crisi rende difficile un suo totale superamento. Tuttavia per evitare che la distorsione rappresentata da posti di lavoro non in grado di autoremunerarsi continui a gravare sulle spalle delle imprese potenzialmente sane, minandone la competitività, bisogna programmare da subito un ritorno alla sola Cassa Integrazione Ordinaria. Contestualmente, occorre ridurre, progressivamente quanto drasticamente, la relativa contribuzione, in modo che non si generino più le eccedenze verificatisi negli anni precedenti la crisi. Contestualmente, dovrebbero essere applicati in modo generale i contratti di solidarietà, là dove ne ricorrano le condizioni, modificando opportunamente la normativa vigente. (Vedi APPENDICE A) 3. L istituto della mobilità è già in fase di superamento con la progressiva estensione dell applicazione dell istituto ASPI, che si completerà nel L indennità di disoccupazione è su base assicurativa in tutti i paesi europei: il suo ammontare è relativamente alto e la durata limitata. In Italia la sua regolazione è stata recentemente riformata con l introduzione dell ASPI (Assicurazione Sociale per 3

4 l Impiego), che andrà progressivamente a sostituire l indennità di disoccupazione ordinaria (tranne quella agricola) entro il Il principale cambiamento introdotto con l ASPI non è tanto il limitato allargamento della platea degli aventi diritto, ma quanto il fatto che il lavoratore, che nei due anni precedenti abbia versato almeno 12 mesi di contribuzione, diventi automaticamente titolare del diritto all indennità al momento del licenziamento, senza alcuna intermediazione (come avveniva invece con la mobilità). Inoltre, per la prima volta l impresa subisce un costo diretto per il licenziamento di un dipendente, dovendo versare la cosiddetta tassa per il licenziamento pari al 41% del massimale mensile di ASPI per ogni dodici mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni. Attualmente si tratta di meno di 2000 euro, e non è l indennizzo diretto al lavoratore, dovuto per esempio in Germania: tuttavia è un primo modo di ricondurre concretamente la responsabilità del mantenimento del posto di lavoro in capo all impresa. 5. Dall allargamento della base imponibile derivante dalla revisione della contribuzione dovuta dalle imprese per gli ammortizzatori sociali e, soprattutto, da una profonda revisione del sistema assistenziale che riveda, ad esempio, i criteri di assegnazione dell indennità di accompagnamento (Vedi APPENDICE B) e delle pensioni di invalidità civile, ci aspettiamo le risorse per istituire anche in questo paese un reddito minimo garantito, affiancato da un programma specifico di sostegno dei minori (sul tipo del programma Children Care inglese, o di quello, più articolato nell offerta di servizi, francese o belga) e da un eventuale supporto per l affitto. L ANCI ha denunciato in una recente ricerca l inadeguatezza dei fondi a disposizione, ma anche quella della regolazione, chiedendo un coordinamento delle politiche sociali a livello almeno regionale. Noi riteniamo che i criteri debbano essere definiti a livello nazionale per garantire una maggiore efficienza ed equità. I comuni potrebbero essere gli operatori responsabili dell applicazione e del controllo di questi criteri. Agire subito In attesa di una revisione complessiva del welfare, non si può più rinviare un intervento che alleggerisca la drammatica situazione di chi perde il lavoro, soprattutto tra i titolari dei cosiddetti contratti atipici, e di chi non riesce a trovarlo. L ultima ipotesi del Governo prefigura un sussidio di disoccupazione ASPI esteso a tutte le tipologie di disoccupati: il sussidio ammonterebbe dunque a circa 1000 euro, anche per chi, in costanza di rapporto di lavoro a tempo pieno, percepisce mediamente tra i 600 e gli 800 euro. Un intervento di questo genere, in assenza dell introduzione di un salario minimo di ammontare almeno pari al sussidio, si configura come un disincentivo al lavoro. Inoltre, per definizione, non coprirebbe chi il lavoro lo cerca e non lo ha ancora trovato. Stiamo letteralmente affamando intere generazioni, e sono quelle più giovani. Qualcosa si può e si deve fare subito, che non si prospetti tuttavia come l ennesima misura estemporanea. Dal punto di vista della spesa, l introduzione di un reddito minimo garantito, inserito in una opportuna regolazione, comporterebbe probabilmente un risparmio, rispetto alla situazione attuale. Studi recenti collocano questa spesa tra i 7 (Monti-Pellizzari, 2008) e i 10 miliardi di euro (Boeri-Perotti, 2013), facendo riferimento alla platea di famiglie che attualmente accedono ad una qualche forma di assistenza e a parametri di assegnazione ricavati dall ISEE adottato a livello nazionale. 4

5 Tuttavia è già applicato in Italia, e precisamente nella Provincia Autonoma di Trento, uno schema di Reddito di Garanzia su base individuale, che tiene conto della situazione reddituale su base anagrafica. Ovvero: in caso di individui conviventi, si assume una minore incidenza delle spese fisse sul singolo e il contributo va a scalare sul secondo, terzo,.ecc. individuo. Il modello sta dando buona prova di sé, anche dal punto della facilità di rilevazione degli abusi e della loro bassa incidenza. 1 La corresponsione del contributo avviene a seguito di richiesta presentata online, dove si attesti la ricorrenza delle condizioni richieste, in termini di assenza di altre forme di reddito e di insufficiente consistenza patrimoniale. L individuo assegnatario deve dimostrare di essere attivamente alla ricerca di occupazione. E qui gioca un ruolo fondamentale l Agenzia del Lavoro e l istituzione locale, che devono diventare veri e propri mobilitatori sociali, coinvolgendo tutti gli attori interessati e capaci di sostenere nuova occupazione: imprese, rappresentanze sociali, agenzie di formazione, incluse scuola e università. Non sembra che un Agenzia Nazionale, come prefigurato dal Governo, potrebbe svolgere un ruolo così capillare sul territorio; a meno che il Governo non pensi di terziarizzare ad agenzie private, magari facenti capo a sindacati e associazioni di categoria, e quindi titolari di interessi parziali. Un meccanismo analogo è stato applicato per il Programma Garanzia Giovani e non sembra stia producendo i risultati indicati. Limitando, per questo primo intervento su scala nazionale, la platea degli aventi diritto agli inoccupati e ai disoccupati non titolari di altro sussidio, in base a un sussidio per l individuo singolo di 400 euro(628 per la coppia, etc ), il fabbisogno sarebbe di circa 2,9 miliardi di euro. Fonte: Adige, 20 sett

6 Lo schema (per la metodologia vedi APPENDICE C): 2.9 mld/anno Famiglie interessate: 1.91% 1. Misura di rapida applicazione: estende lo schema di Trento al territorio nazionale 2. Agisce sugli individui disoccupati e inoccupati: 400 euro/mese a persona 3. Tiene conto del reddito familiare 4. Tiene conto delle convivenze anagrafiche (400 euro/mese al singolo, 628 euro/coppia, etc ) Considerando che per l erogazione degli 80 euro mensili di detrazioni fiscali, che sembrano aver prodotto effetti molto limitati nello stile di vita di chi li ha ricevuti, si è speso più del doppio, non dovrebbe essere impossibile cambiare verso al welfare a partire da questo primo contenuto intervento, finanziabile anche dai risparmi nelle voci di spesa suggerite in questo documento. L introduzione di un reddito minimo garantito consentirebbe inoltre all Italia di allinearsi finalmente ai sistemi di welfare applicati in tutti gli altri paesi europei, andando a costituire un elemento fondamentale della modernizzazione del sistema sociale del paese. 6

7 APPENDICE A. Contratti di solidarietà In Italia ci sono due tipi di contratti di solidarietà (l. 863/84): contratto di solidarietà espansivo - finalizzato ad aumenti di occupazione. A seguito di contrattazione aziendale, i già occupati si riducono l orario di lavoro (e la remunerazione) a fronte di un impegno del datore ad assumere nuovi lavoratori a tempo indeterminato, per i quali riceve dallo stato contributi a fondo perduto per tre anni. Scarsissimamente applicato secondo l INPS. contratto di solidarietà difensivo finalizzato a difesa dei posti di lavoro. Imprese destinatarie (a): quelle rientranti nel campo di applicazione della CIGS(l.863/84). Lavoratori non ammissibili: dirigenti, apprendisti, lavoratori a domicilio, con anzianità lavorativa inferiore a 90 gg., stagionali. A seguito di contrattazione aziendale, i lavoratori accettano di ridursi l orario di lavoro (il monte di ore ridotte equivale a quelle dei dipendenti che l imprenditore avrebbe licenziato per la condizione di crisi aziendale) fino a un max del 50% (dal 2009, del 60%) e conseguentemente il salario percepito; l INPS (a valere sul Fondo Occupazione del bilancio dello Stato) eroga ai lavoratori il 60% della quota di salario a cui hanno rinunciato (dal 2009, l 80%). I lavoratori perdono i contributi previdenziali, tranne quelli pensionistici, versati figurativamente dall INPS. L imprenditore mantiene solo l accantonamento del TFR. Tutti gli altri diritti (ferie, congedi matrimoniali, maternità, etc) sono esercitabili solo per la quota di salario erogata dall impresa. Non sono previsti massimali mensili (a differenza di CIGO e CIGS). Generalmente la prestazione è anticipata dall impresa. Durata: 24 mesi, prorogabili per altri 24. Poi, bisogna attendere ameno 12 mesi per attivare un nuovo contratto. In caso di cumulo con CIG, non si possono superare i 36 mesi nei 5 anni. Imprese destinatarie (b): quelle non rientranti nel campo di applicazione CIGS (l.236/93), ovvero quelle con meno di 15 dipendenti, le imprese artigiane, del settore turistico; quelle no-cigs con più di 15 dipendenti, purché abbiano avviato la procedura di mobilità. Sono ammessi anche lavoratori a termine e apprendisti. I lavoratori ricevono dall INPS il 25% della quota di salario a cui hanno rinunciato, mentre un altro 25% viene erogato all impresa. Durata: max 24 mesi. Punti problematici: 1. la solidarietà è tutta a favore del datore di lavoro (soprattutto per le imprese b) 2. a differenza delle erogazioni CIG (che non possono superare i circa 1200 euro mensili per CIG a zero ore), il CDS non prevede massimale: se applicato su larga scala, rischia di essere più oneroso della CIG (considerando anche che le imprese saranno tentate di decurtare le remunerazioni più alte) 3. non esclude la possibilità di lavoro straordinario nell impresa che abbia attivato un CDS 4. in caso di infortunio durante il periodo in CDS, la copertura INAIL, in quanto applicata alle ore effettivamente lavorate, è ridotta pro quota anche in termini monetari 5. la evidente disparità di trattamento tra lavoratori di imprese (a) e (b), che, se pur indirettamente, ricollega anche questa misura di sostegno al reddito al versamento di contributi finalizzati. 7

8 Una più larga applicazione del CDS, avrebbe senso in sostituzione (e non in aggiunta) alla CIG. Ovviamente i punti problematici di cui sopra andrebbero verificati, e certamente semplificata la procedura di accesso. Vantaggi: 1. il CDS non prevede il regime zero ore e consente quindi di salvaguardare meglio professionalità e know how; 2. le imprese anticipano ai lavoratori l erogazione INPS: se i tempi di rimborso non fossero biblici, ma ragionevoli, questo resterebbe pur sempre un disincentivo a farne un uso improprio; 3. il CDS non prevede il versamento di contributi finalizzati da parte delle imprese, a differenza della CIG, e sarebbe quindi un forma di sostegno al reddito su base generalista. Come tale, agirebbe come meccanismo redistributivo; mentre le imprese si gioverebbero di un allentamento della pressione fiscale sul lavoro dal 3 al 5%. Per il finanziamento si potrebbe prefissare un plafond, per esempio non superiore a quanto oggi si impegna per la CIG in deroga. In ogni caso, dato che la contribuzione pro capite non dovrebbe mai arrivare a coprire un regime a zero ore, il numero dei possibili assististi sarebbe maggiore. Si potrebbe pensare ad un passaggio graduale, sostituendolo alla CIG in un settore alla volta e provvedendo in quel settore a una diminuzione graduale della corrispondente contribuzione. 8

9 APPENDICE B. Indennità di accompagnamento L indennità di accompagnamento è stata istituita dalla Legge 11 febbraio 1989 n 18. Si tratta di una provvidenza in favore degli invalidi civili totalmente inabili a causa di minorazioni fisiche o psichiche. Condizioni: Viene erogata indipendentemente dall età; Viene erogata indipendentemente dal reddito; Essere cittadino italiano o Ue residente in Italia, o essere cittadino extracomunitario in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; Avere il riconoscimento di un invalidità totale, non essere in grado di deambulare autonomamente o senza l aiuto di un accompagnatore o di svolgere autonomamente gli atti quotidiani della vita; Non essere ricoverato in istituto con pagamento della retta a carico dello Stato o di altro Ente Pubblico: in tal caso, l erogazione dell indennità è sospesa per il periodo di ricovero. Nel caso, invece in cui la retta di ricovero è tutto o in parte pagata dall assistito o dalla sua famiglia (come previsto dalle recenti disposizioni riguardo al nuovo ISEE), l erogazione dell indennità viene mantenuta. Importo 2014: Euro 504,07 per 12 mensilità L indennità di accompagnamento è incompatibile con le erogazioni di provvidenze simili, erogate per cause di servizio, lavoro e guerra. L indennità di accompagnamento non è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorativa dipendente o autonoma. In tal senso, l art. 1, 3 comma, della legge 21 novembre 1988, n 508 espressamente dispone: Fermi restando i requisiti sanitari previsti dalla legge, l indennità di accompagnamento non è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorativa. Come le altre prestazioni agli invalidi civili, ciechi e sordomuti, l indennità non è soggetta a IRPEF (art. 34, D.P.R. 601/73-D.P.R. 917/73). Non è incompatibile con la titolarità di una patente speciale. Viene erogata anche ai detenuti. Entro il 31 marzo di ogni anno i titolari di indennità di accompagnamento devono inviare all INPS una dichiarazione periodica relativa alla sussistenza dei requisiti di legge. Nel caso di ricovero ospedaliero, con la Sentenza n 2270 del 02/02/2007 la Suprema Corte di Cassazione intervenendo in tema di indennità di accompagnamento, ha affermato che il ricovero presso un ospedale pubblico non costituisce di per sé l'equivalente del ricovero in istituto, al quale fa riferimento l art. 1 della legge n. 18 del Il beneficio, dunque, è concesso alla persona invalida anche durante il ricovero in ospedale, dove si dimostri che le prestazioni assicurate dall'ospedale medesimo non esauriscono tutte le forme di assistenza di cui il paziente necessita per la vita quotidiana. 9

10 Notazioni: il primo aspetto che colpisce dell indennità di accompagnamento è che venga concessa indipendentemente dal reddito dell assistito. Si tratta, infatti, evidentemente di una integrazione al reddito a chi, per particolari condizioni soggettive, si trovi nella necessità di procurarsi continuativamente un supporto di natura non sanitaria. Mentre ormai anche le prestazioni sanitarie concesse dal SSN sono soggette a pagamento di ticket integrativo sulla base del reddito, questa particolarità risulta francamente incomprensibile. Il secondo aspetto che colpisce dell indennità di accompagnamento è l onerosità per il bilancio dello stato, che ormai tocca più della metà dell intera spesa pensionistica assistenziale (oltre 13 miliardi nel 2102), ed è destinata a crescere nei prossimi anni, causa l allungamento della vita media e della cronicizzazione di situazioni invalidanti. Fonte: Bilancio sociale INPS 2012 È evidente che principi di efficienza e di equità impongono una seria revisione delle finalità di questa voce di spesa. 10

11 APPENDICE C. Metodologia applicata per il calcolo del fabbisogno per l introduzione del modello proposto di reddito minimo garantito Stima effettuata applicando lo schema di Trento alla popolazione nazionale Reddito/mese 400 Composizione media nucleo familiare (occ.+disocc.) 1,48 Assegno medio per famiglia/mese 691 Famiglie in Trentino ,2739 Famiglie interessate (Trentino) 2305, dato stima fonte Percentuale famiglie interessate Reddito base (Trentino) 1,16% Trento/mese 541,67 Provincia di Trento Numero persone interessate (Trentino) 3420, Occupati (mln) 22,349 ISTAT sett 2013 Stima numero di persone interessate (Italia) ,1818 Inattivi (mln) 14,391 ISTAT sett 2013 Composizione Assegno medio per nucleo familiare Istat persona/mensile (Trentino) 465, media 2, Reddito trento Costo/anno (mld) 2,90 Nucleo due persone/mese 850,42 Disoccupazione Stima famiglie interessate (Italia) ,6252 Trentino 7,60% Istat, 1trim 2013 Famiglie in Italia ,36 Disoccupazione Italia 12,50% Istat, sett Stima percentuale famiglie Bilancio stanziato interessate (Italia) 1,91% (mln) 19,119 Assegno per coppia 628 Provincia di Trento, Bilancio

reddito di attivazione e riforma degli ammortizzatori sociali Dott.ssa Antonella Chiusole

reddito di attivazione e riforma degli ammortizzatori sociali Dott.ssa Antonella Chiusole reddito di attivazione e riforma degli ammortizzatori sociali Dott.ssa Antonella Chiusole 1) gli ammortizzatori sociali in trentino: il reddito di attivazione (oggi) 2) reddito di attivazione e Nuova ASpI

Dettagli

Sintesi del Rapporto annuale 2013

Sintesi del Rapporto annuale 2013 Ufficio Stampa Comunicato stampa Roma, 8 luglio 2014 Sintesi del Rapporto annuale 2013 L Inps al servizio del Paese L Inps esercita da sempre un ruolo di riferimento e di guida nell ambito della sicurezza

Dettagli

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

Il nuovo sistema previdenziale dei Consulenti del Lavoro

Il nuovo sistema previdenziale dei Consulenti del Lavoro ENPACL Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro Il nuovo sistema previdenziale dei Consulenti del Lavoro Ipotesi di riforma Aprile 2012 Articolo 38 della Costituzione italiana

Dettagli

Interventi a favore della famiglia

Interventi a favore della famiglia QUESITI FORUM LAVORO 2015 * * * L INPS RISPONDE Interventi a favore della famiglia 1. In caso di parto gemellare il bonus bebè viene riconosciuto per entrambi i figli? Manca ancora il decreto attuativo

Dettagli

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO ********** Allegato sub A alla deliberazione C.C. n. 70 del 26 maggio 2003 REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI ECONOMICI NEL CAMPO DEI SERVIZI SOCIALI Premessa

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI A NUCLEI FAMILIARI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE CONSEGUENTI A PROBLEMATICHE LAVORATIVE

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI A NUCLEI FAMILIARI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE CONSEGUENTI A PROBLEMATICHE LAVORATIVE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI A NUCLEI FAMILIARI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE CONSEGUENTI A PROBLEMATICHE LAVORATIVE Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 39

Dettagli

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI La L.R. 41/2005 all art. 2 sancisce il carattere di universalità

Dettagli

L evoluzione della pensione a seguito della riforma Lo Presti e della maggiore aliquota di computo. Padova, 22 maggio 2015

L evoluzione della pensione a seguito della riforma Lo Presti e della maggiore aliquota di computo. Padova, 22 maggio 2015 L evoluzione della pensione a seguito della riforma Lo Presti e della maggiore aliquota di computo Padova, 22 maggio 2015 Il secondo Welfare dei Dottori Commercialisti dott.ssa Anna Faccio In caso di gravidanza

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

NOVITA PREVIDENZIALI 2011

NOVITA PREVIDENZIALI 2011 Il sistema pensionistico attuale e le novità del 2011 Roberto Perazzoli 1 CALCOLO PENSIONE - DEFINIZIONI SISTEMA RETRIBUTIVO: è applicato a coloro che alla data del 31.12.1995 avevano un anzianità contributiva

Dettagli

La riforma dell ISEE. Il nuovo ISEE:

La riforma dell ISEE. Il nuovo ISEE: Cos è l ISEE? L ISEE è un indicatore che valuta la situazione economica delle famiglie ed è utilizzato come base per: fissare soglie oltre le quali non è ammesso l accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

pari o inferiori a tre volte il T.M. Inps superiori a tre volte il T.M Inps e pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo Inps

pari o inferiori a tre volte il T.M. Inps superiori a tre volte il T.M Inps e pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo Inps Novità introdotte dalla Legge n 147/13 in materia previdenziale e assistenziale Per il triennio 2014-2016 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall

Dettagli

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma Febbraio 2012 Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma PARTE 1: RIFORME DI IERI E PROBLEMI DI OGGI di Stefano Caria e Paolo Lucchino In questi giorni si parla molto di riforma del

Dettagli

LEGGE DI STABILITA 2014

LEGGE DI STABILITA 2014 LEGGE DI STABILITA 2014 A cura del Sito Web Servizio Coordinamento Centri per l Impiego Provincia di Torino 7 gennaio 2014 Il Parlamento ha pubblicato, sul Supplemento Ordinario n. 87 della Gazzetta Ufficiale

Dettagli

Studio di un progetto di welfare integrativo

Studio di un progetto di welfare integrativo Associazione Italiana per la Previdenza e Assistenza Complementare PREVIDENZA E ASSISTENZA: PROPOSTE PER UN APPROCCIO INTEGRATO Studio di un progetto di welfare integrativo Attuario Attuario Indice Di

Dettagli

Capitolo I Principi generali

Capitolo I Principi generali CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE CRITERI E MODALITÀ PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE A CITTADINI NON AUTOSUFFICIENTI ANNO 2015 Indice: Capitolo I Principi generali. 1. Principi generali e finalità

Dettagli

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014 Regole per la gestione dello stato di disoccupazione In vigore dal 1 gennaio 2014 Stato di disoccupazione Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione,

Dettagli

Nuovo calcolo ISEE 2014 redditi inclusi NUOVO ISEE

Nuovo calcolo ISEE 2014 redditi inclusi NUOVO ISEE NUOVO ISEE Con la riforma del nuovo ISEE a partire dal 1 gennaio 2014, ai fini di determinazione delle fasce di reddito e della misurazione della situazione economica delle famiglie, viene introdotto un

Dettagli

SACHSALBER GIRARDI HUBER Arbeitsrechtsberater Consulenti del lavoro

SACHSALBER GIRARDI HUBER Arbeitsrechtsberater Consulenti del lavoro ASPI (assicurazione sociale per l impiego) la nuova di disoccupazione In sintesi: La legge n.92/2012 (c.d. Riforma Fornero ) ha previsto l istituzione, a decorrere dal 1 gennaio 2013, della nuova assicurazione

Dettagli

Tabelle di sintesi in materia di ammortizzatori sociali e disoccupazione involontaria D.L.vo n. 22/2015

Tabelle di sintesi in materia di ammortizzatori sociali e disoccupazione involontaria D.L.vo n. 22/2015 Tabelle di sintesi in materia di ammortizzatori sociali e disoccupazione involontaria D.L.vo n. 22/2015 Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l Impiego (NASpI) Argomento CAMPO DI APPLICAZIONE

Dettagli

Le pensioni nel 2013. Le pensioni da lavoro. Allegato n. 2

Le pensioni nel 2013. Le pensioni da lavoro. Allegato n. 2 Le pensioni nel 2013 Le pensioni da lavoro Allegato n. 2 Integrazione al minimo Le pensioni liquidate col sistema retributivo o col sistema misto, in presenza di determinate condizioni di reddito, vengono

Dettagli

5. Prestazioni di natura previdenziale

5. Prestazioni di natura previdenziale 5. Prestazioni di natura previdenziale Premessa Il tema della riforma delle pensioni in questi ultimi anni, è stato materia di grande dibattito e di aspri scontri. Ricordiamo ad esempio la riforma Maroni

Dettagli

13 lezione il sistema della previdenza

13 lezione il sistema della previdenza 13 lezione il sistema della previdenza Legislazione sociale del lavoro Legislazione sociale preventiva PREVIDENZA assistenza Statuto dei lavoratori Privacy Sicurezza 1 La previdenza sociale è una branca

Dettagli

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Raffaele Fabrizio Direzione generale Sanità e politiche sociali Regione ER Bologna 3 aprile 2014 Cosa prevede il DPCM 159/2013 per le prestazioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1- Oggetto Oggetto del presente regolamento sono le modalità di accesso e i criteri di

Dettagli

VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI

VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI C E N S I S VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA La ricerca del Censis Sintesi Roma, 11 giugno 2014 Il Censis ha sviluppato un modello per stimare l impatto economico e sull occupazione

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI DEL FONDO DI PREVIDENZA GENERALE

REGOLAMENTO DELLE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI DEL FONDO DI PREVIDENZA GENERALE REGOLAMENTO DELLE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI DEL FONDO DI PREVIDENZA GENERALE Norme di attuazione delle disposizioni di cui al titolo IV del regolamento del Fondo di Previdenza Generale (Approvate dal Consiglio

Dettagli

INPS a porte aperte. Il Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) si caratterizza per alcune peculiarità:

INPS a porte aperte. Il Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) si caratterizza per alcune peculiarità: INPS a porte aperte Questa scheda fa parte di una operazione di trasparenza dell Inps, annunciata dal Presidente Boeri nel suo discorso di insediamento. Nel corso delle prossime settimane e mesi pubblicheremo

Dettagli

CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care

CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care di Francesco Longo Milano, 25 settembre 2013 Agenda : I DATI DI SISTEMA LE PRINCIPALI CRITICITÀ DI POLICY LE POSSIBILI VISIONI PER UNO

Dettagli

Funzioni di un sistema di ammortizzatori sociali

Funzioni di un sistema di ammortizzatori sociali Funzioni di un sistema di ammortizzatori sociali Oltre che ad evidenti obiettivi di equità, un sistema di assicurazione sociale contro la disoccupazione risponde a motivazioni di efficienza economica,

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 83 del 13 Giugno 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Indennità ASPI anche per i soci lavoratori delle cooperative Gentile cliente con la presente intendiamo informarla

Dettagli

Gli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue:

Gli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue: Le pensioni nel 2007 Gli aspetti di maggiore interesse della normativa previdenziale Inps, con particolare riferimento al fondo pensioni lavoratori dipendenti Tetto di retribuzione pensionabile Il tetto

Dettagli

SCHEDA ESPLICATIVA I PRINCIPALI CONTENUTI DEL DECRETO LEGISLATIVO SULLA TOTALIZZAZIONE

SCHEDA ESPLICATIVA I PRINCIPALI CONTENUTI DEL DECRETO LEGISLATIVO SULLA TOTALIZZAZIONE DIPARTIMENTO WELFARE Politiche Previdenziali SCHEDA ESPLICATIVA I PRINCIPALI CONTENUTI DEL DECRETO LEGISLATIVO SULLA TOTALIZZAZIONE a cura di Maria Rita Gilardi Roma, 23 gennaio 2006 1 Articolo 1 Totalizzazione

Dettagli

Aliquote contributive dei lavoratori iscritti alla gestione separata INPS Massimale per il 2014

Aliquote contributive dei lavoratori iscritti alla gestione separata INPS Massimale per il 2014 ACERBI & ASSOCIATI CONSULENZA TRIBUTARIA, AZIENDALE, SOCIETARIA E LEGALE NAZIONALE E INTERNAZIONALE CIRCOLARE N. 10 1 MARZO 2014 Aliquote contributive dei lavoratori iscritti alla gestione separata INPS

Dettagli

AMMORTIZZATORI SOCIALI _ LA MOBILITA

AMMORTIZZATORI SOCIALI _ LA MOBILITA AMMORTIZZATORI SOCIALI _ LA MOBILITA MOBILITÀ COLLETTIVA E' un ammortizzatore sociale per l'accompagnamento dei lavoratori licenziati per: riduzione di attività o lavoro trasformazione di attività cessazione

Dettagli

Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013. Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti?

Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013. Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013 Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che le

Dettagli

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione LA PREVIDENZA CAPITALIZZAZIONE DEI MONTANTI CONTRIBUTIVI Con la modulare capitale e rendimento sono garantiti Con la pensione modulare è garantita la restituzione del capitale, maggiorato di rendimento.

Dettagli

ALBERTI - UBINI - CASTAGNETTI Dottori Commercialisti Associati

ALBERTI - UBINI - CASTAGNETTI Dottori Commercialisti Associati Dottori Commercialisti Associati ASSOCIATI: GIOVANNI ALBERTI Professore Ordinario di Economia Aziendale all Università di Verona CLAUDIO UBINI ALBERTO CASTAGNETTI ELISABETTA UBINI PIAZZA CITTADELLA 6 37122

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (A) Regime fiscale applicabile agli iscritti a partire dal 1 gennaio 2007ed ai contributi versati dal 1 gennaio 2007dai lavoratori già iscritti 1. I Contributi 1.1 Il regime

Dettagli

Incentivi alle assunzioni

Incentivi alle assunzioni Incentivi alle assunzioni Principali incentivi alle assunzioni Esonero contributivo Legge Stabilità 2015 Bonus Garanzia Giovani Incentivo donne e over 50 Incentivo iscritti liste mobilità indennizzata

Dettagli

La riforma delle pensioni

La riforma delle pensioni La riforma delle pensioni A partire dal 1 gennaio 2012, le anzianità contributive maturate dopo il 31 dicembre 2011 verranno calcolate per tutti i lavoratori con il sistema di calcolo contributivo. Il

Dettagli

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età

Dettagli

Sistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze

Sistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze Corso di Scienza delle Finanze Sistema previdenziale 1 Generalità sul sistema italiano Il sistema pensionistico è un meccanismo redistributivo che trasferisce risorse correntemente prodotte dalla popolazione

Dettagli

LÊINDENNITAÊ DI MOBILITAÊ (Legge n 223 del 23/07/1991)

LÊINDENNITAÊ DI MOBILITAÊ (Legge n 223 del 23/07/1991) LÊINDENNITAÊ DI MOBILITAÊ (Legge n 223 del 23/07/1991) CHI HA DIRITTO AD ESSERE INSERITO NELLE LISTE DI MOBILITA : 1) CON INDENNITA DI MOBILITA : a) Gli operai, impiegati e quadri dipendenti da imprese

Dettagli

ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE

ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE I.S.E.E. Comune di Caselette ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI Il presente regolamento è finalizzato all individuazione delle condizioni economiche richieste per l accesso alle prestazioni comunali agevolate,

Dettagli

Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga.

Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga. Lavorofisco.it Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga. La legge di Stabilità 2015 prevede, infatti, in via sperimentale

Dettagli

Premessa. by Gestione Processi Formativi 2

Premessa. by Gestione Processi Formativi 2 Premessa Una presentazione in cui si affronta il tema della fiscalità delle polizze vita e delle forme di previdenza complementare. Viene ripreso il vecchio regime fiscale (valido per tutte le polizze

Dettagli

DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO

DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO 2011 2013 II parte INTERVENTI testo approvato dalla Commissione provinciale per l impiego con deliberazione n. 373 del 26 luglio 2011 ed adottato dalla

Dettagli

a cura del Rag. Vassilli TIENGO

a cura del Rag. Vassilli TIENGO Carlin Laurenti & associati STUDIO COMMERCIALISTI e REVISORI 45014 PORTO VIRO (RO) Via Mantovana n. 86 tel 0426.321062 fax 0426.323497 per informazioni su questa circolare: evacarlin@studiocla.it Circolare

Dettagli

Assicurazione sociale per l impiego

Assicurazione sociale per l impiego Aspi Assicurazione sociale per l impiego La riforma del lavoro voluta dal Governo Monti Fornero ha introdotto una nuova prestazione Inps a sostegno dei disoccupati. Si tratta dell Assicurazione sociale

Dettagli

I trasferimenti monetari alle famiglie. Sociologia della famiglia - Corso di laurea in Educatori di nido e comunità infantili

I trasferimenti monetari alle famiglie. Sociologia della famiglia - Corso di laurea in Educatori di nido e comunità infantili I trasferimenti monetari alle famiglie Trasferimenti economici alle famiglie Trasferimenti monetari diretti indiretti Assegni per il nucleo familiare Assegno di maternità A3F Detrazioni fiscali Storia

Dettagli

PER L ASSEGNO SOCIALE, CRESCE DAL 2013 IL REQUISITO DELL ETA

PER L ASSEGNO SOCIALE, CRESCE DAL 2013 IL REQUISITO DELL ETA PER L ASSEGNO SOCIALE, CRESCE DAL 2013 IL REQUISITO DELL ETA Dal 1 gennaio 2013 il requisito dell età, 65 anni per le donne e gli uomini, per ottenere l assegno sociale è soggetto all incremento della

Dettagli

Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI

Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI PRO-RATA CONTRIBUTIVO A decorrere dal 1 gennaio 2012,

Dettagli

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE 42 CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 220/I0093427 P.G. NELLA SEDUTA DEL 20/12/2004 A RIFERIMENTI NORMATIVI L. 285/1997, art. 4 La L. 285/1997

Dettagli

Le pensioni nel 2005

Le pensioni nel 2005 marzo 2005 Le pensioni nel 2005 TETTO DI RETRIBUZIONE PENSIONABILE Il tetto di retribuzione pensionabile per il calcolo delle pensioni con il sistema retributivo con decorrenza nell anno 2005 è stato definitivamente

Dettagli

3. Maternità e Paternità in

3. Maternità e Paternità in 3. Maternità e Paternità in CONDIZIONE NON PROFESSIONALE o CON RIDOTTI TRATTAMENTI ECONOMICI La legge prevede forme di tutela anche per le madri che non lavorano al momento del parto (o dell ingresso in

Dettagli

GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14)

GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14) GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14) Allegato alla Nota Informativa Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sul regime

Dettagli

Le novità del Jobs Act La riforma degli ammortizzatori sociali. Carlo Benedetti Consulente del Lavoro in Trento

Le novità del Jobs Act La riforma degli ammortizzatori sociali. Carlo Benedetti Consulente del Lavoro in Trento Le novità del Jobs Act La riforma degli ammortizzatori sociali Carlo Benedetti Consulente del Lavoro in Trento Legge 183/2014 La legge delega La legge è in vigore dal 16 dicembre 2014. Contiene deleghe

Dettagli

Pensioni: gli aumenti per il 2014

Pensioni: gli aumenti per il 2014 Pensioni: gli aumenti per il 2014 Per il 2014 i pensionati debbono accontentarsi di un aumento di appena l 1,3%. Da tempo l adeguamento delle pensioni al costo della vita (la cosiddetta perequazione automatica)

Dettagli

Assicurazione Sociale Per l'impiego A.S.P.I.

Assicurazione Sociale Per l'impiego A.S.P.I. Assicurazione Sociale Per l'impiego A.S.P.I. A.S.P.I. tutela la disoccupazione, ma prevede anche misure di tutela in costanza del rapporto di lavoro in ipotesi di sospensione dell'attività Tutela della

Dettagli

Bollettino Ufficiale n. 26/I-II del 25/06/2013 / Amtsblatt Nr. 26/I-II vom 25/06/2013 184

Bollettino Ufficiale n. 26/I-II del 25/06/2013 / Amtsblatt Nr. 26/I-II vom 25/06/2013 184 Bollettino Ufficiale n. 26/I-II del 25/06/2013 / Amtsblatt Nr. 26/I-II vom 25/06/2013 184 84939 Disposizioni - determinazioni - Parte 1 - Anno 2013 Enti funzionali e strumentali della Provincia Autonoma

Dettagli

LA NUOVA ASSICURAZIONE SOCIALE PER L'IMPIEGO (NASPI) Raggruppamento Schio-Thiene 11 febbraio 2015

LA NUOVA ASSICURAZIONE SOCIALE PER L'IMPIEGO (NASPI) Raggruppamento Schio-Thiene 11 febbraio 2015 LA NUOVA ASSICURAZIONE SOCIALE PER L'IMPIEGO (NASPI) Raggruppamento Schio-Thiene 11 febbraio 2015 LE FONTI NORMATIVE Legge 10 dicembre 2014 n.183 (Legge Delega c.d JOBS ACT ) art.1 comma 2 lettera b) Schema

Dettagli

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI 1. PRINCIPI GENERALI I seguenti criteri disciplinano, all interno di un sistema integrato

Dettagli

WELFARE INTEGRATO: QUALCOSA PIÙ DI UN IDEA

WELFARE INTEGRATO: QUALCOSA PIÙ DI UN IDEA Associazione Italiana per l Previdenza e Assistenza Complementare Giornata Nazionale della Previdenza Milano, Palazzo Mezzanotte 15 maggio 2015 WELFARE INTEGRATO: QUALCOSA PIÙ DI UN IDEA Indice Di cosa

Dettagli

Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013

Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013 Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013 Accordi di prepensionamento. L istituto ed i benefici Gentile cliente, con la presente desideriamo fornirle alcuni chiarimenti circa l istituto del prepensionamento

Dettagli

proposta di legge n. 460

proposta di legge n. 460 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 460 a iniziativa dei Consiglieri Zinni, Natali, Romagnoli, Zaffini presentata in data 18 novembre 2014 ISTITUZIONE IN VIA SPERIMENTALE DEL SOSTEGNO

Dettagli

Mini-A S P I. la prestazione che ha sostituito l indennità di disoccupazione a requisiti ridotti

Mini-A S P I. la prestazione che ha sostituito l indennità di disoccupazione a requisiti ridotti Mini-A S P I la prestazione che ha sostituito l indennità di disoccupazione a requisiti ridotti Vediamo come funziona la nuova prestazione sociale a favore dei disoccupati Sommario Lavoratori interessati

Dettagli

Riscatto anni di studio e servizio militare. ENPAM-INPS( Ex-INPDAP)

Riscatto anni di studio e servizio militare. ENPAM-INPS( Ex-INPDAP) Riscatto anni di studio e servizio militare ENPAM-INPS( Ex-INPDAP) ENPAM Riscatto di Laurea, Specializzazione, Servizio militare o civile Requisiti generali Età inferiore a quella di pensionamento di vecchiaia

Dettagli

I SISTEMI PREVIDENZIALI

I SISTEMI PREVIDENZIALI I SISTEMI PREVIDENZIALI 1 DEFINIZIONE Il sistema previdenziale, in generale, è un meccanismo di ridistribuzione che trasferisce risorse prodotte dalla popolazione attiva a favore di chi: ha cessato l attività

Dettagli

DL Milleproroghe Principali novità per le aziende

DL Milleproroghe Principali novità per le aziende DL Milleproroghe Principali novità per le aziende 11.2015 Marzo Sommario 1. PREMESSA... 2 2. PROROGA PER IL 2015 DEL REGIME DI VANTAGGIO PER L IMPRENDITORIA GIOVANILE... 2 2.1 Limite temporale della proroga...

Dettagli

Ai gentili clienti Loro sedi Riforma del lavoro: nuova tassa sui licenziamenti a copertura degli ammortizzatori sociali

Ai gentili clienti Loro sedi Riforma del lavoro: nuova tassa sui licenziamenti a copertura degli ammortizzatori sociali Studio Commerciale e Tributario TOMASSETTI & PARTNERS Informativa Lavoro Ai gentili clienti Loro sedi Riforma del lavoro: nuova tassa sui licenziamenti a copertura degli ammortizzatori sociali Gentile

Dettagli

Esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato

Esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato Al fine di promuovere una stabile occupazione, la Legge di Stabilità 2015 introduce un esonero contributivo per le assunzioni con contratto a tempo effettuate nel 2015. L introduzione del beneficio in

Dettagli

FATA Futuro Attivo. Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione

FATA Futuro Attivo. Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale - Allegato alla Nota informativa - Documento sul regime fiscale Allegato alla Nota informativa Pagina 1

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

SCHEDA SINTETICA (dati aggiornati al 30-4-2015)

SCHEDA SINTETICA (dati aggiornati al 30-4-2015) FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE DEI GIORNALISTI ITALIANI FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE A CAPITALIZZAZIONE PER I LAVORATORI DEL SETTORE DEI GIORNALISTI PROFESSIONISTI,PUBBLICISTI E PRATICANTI SCHEDA SINTETICA

Dettagli

Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA)

Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) Come è nato e a cosa serve Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) Il Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) è stato istituito dall art. 1 ter del Decreto Legge n. 249/ 2004 convertito dalla

Dettagli

La nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni

La nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni La nuova Previdenza: riforma e offerta Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni Previdenza: situazione attuale 140 Alcuni fattori rilevanti: 120 100 80 22 2015 pensionamento persone nate

Dettagli

L IMPATTO DELLE MISURE SUL TFR CONTENUTE NELLA LEGGE DI STABILITA PER IL 2015 *

L IMPATTO DELLE MISURE SUL TFR CONTENUTE NELLA LEGGE DI STABILITA PER IL 2015 * L IMPATTO DELLE MISURE SUL TFR CONTENUTE NELLA LEGGE DI STABILITA PER IL 2015 * La legge di stabilità per il 2015 interviene pesantemente sulla tassazione del TFR, secondo tre modalità differenti: 1. TFR

Dettagli

RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP

RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP La persona handicappata maggiorenne in situazione di gravità

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE fondo pensione aperto aviva Fondo Pensione Istituito in Forma di Patrimonio Separato da AVIVA S.p.A. (Art. 12 del Decreto Legislativo 5 Dicembre 2005, n. 252) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE FONDO PENSIONE

Dettagli

RISOLUZIONE N. 119/E

RISOLUZIONE N. 119/E RISOLUZIONE N. 119/E Direzione Centrale Normativa Roma, 22 novembre 2010 OGGETTO: interpello - articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - IRPEF Voucher di conciliazione - DPR 22 dicembre 1986, n. 917 QUESITO

Dettagli

Le Gestioni degli Artigiani e dei Commercianti, la Gestione Separata

Le Gestioni degli Artigiani e dei Commercianti, la Gestione Separata Le Gestioni degli Artigiani e dei Commercianti, la Gestione Separata Quadro giuridico di riferimento Livello di contribuzione Calcolo della prestazione (retributivo, misto e contributivo) Esempi di calcolo

Dettagli

Allegato A. Regione Marche Giunta Regionale DGR n. 1144 del 5/10/2004. Obiettivo 3 FSE 2000-2006

Allegato A. Regione Marche Giunta Regionale DGR n. 1144 del 5/10/2004. Obiettivo 3 FSE 2000-2006 Allegato A Regione Marche Giunta Regionale DGR n. 1144 del 5/10/2004 Obiettivo 3 FSE 2000-2006 Decima integrazione alle linee guida per la gestione del POR 1 Intervento sperimentale: voucher per attività

Dettagli

HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Helvetia Aequa è iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 5079. Helvetia Vita S.p.A.,

Dettagli

COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè. Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia

COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè. Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia 1. Principi generali I seguenti criteri disciplinano, all

Dettagli

Libero Domani. Documento sul regime fiscale

Libero Domani. Documento sul regime fiscale Società del Gruppo Sara Libero Domani Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo - Fondo Pensione Iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 5092 (art. 13 del decreto legislativo n. 252 del

Dettagli

La struttura del sistema previdenziale

La struttura del sistema previdenziale QUANDO ANDRÒ IN PENSIONE? QUANTI SOLDI PRENDERÒ? E IL MIO TFR? Il sistema previdenziale pubblico e complementare 1 La struttura del sistema previdenziale I pilastro: la previdenza pubblica II pilastro:

Dettagli

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche Partita Iva: vantaggi e svantaggi L apertura della partita iva consente di diventare liberi professionisti, con conseguenti vantaggi e svantaggi. Lavorare come liberi professionisti, consente di poter

Dettagli

IL FUTURO DELLE PENSIONI:

IL FUTURO DELLE PENSIONI: IL FUTURO DELLE PENSIONI: PIÙ EQUITÀ, PIÙ SOLIDARIETÀ, PIÙ SOSTENIBILITÀ SOCIALE. Analisi e proposte della CGIL Dicembre 2009 A cura del Dipartimento Welfare e Nuovi Diritti - Cgil Nazionale 1 GLI EFFETTI

Dettagli

Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti.

Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti. Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti. Per quanto necessari, anche i riscatti, in particolare per i

Dettagli

Il nuovo cumulo, terza via per la pensione

Il nuovo cumulo, terza via per la pensione Il nuovo cumulo, terza via per la pensione La legge di stabilità 2013 (Legge n. 228/2012) per rendere meno gravosi i requisiti di accesso alla pensione dopo la riforma Monti-Fornero ha previsto, accanto

Dettagli

17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI 17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI ART. 1 OGGETTO e FINALITA Il presente documento disciplina

Dettagli

Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo.

Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo. Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo. 1) Generalità I professori universitari, in quanto dipendenti civili dello Stato, sono iscritti alla Cassa per

Dettagli

ISEE 2015 LA NUOVA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA UNICA

ISEE 2015 LA NUOVA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA UNICA ISEE 2015 LA NUOVA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA UNICA 19 novembre 2014 RIFORMA ISEE: premesse Decreto 'Salva Italia' (d.l. n. 201/2011 convertito dalla legge n. 214/2011) prevedeva all' art.5 la revisione

Dettagli

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Raffaele Fabrizio Direzione generale Sanità e politiche sociali Regione ER Seminari territoriali Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Cesena Cosa prevede

Dettagli

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO

LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO D.L. 201/2011 Il D.L. 201/2011, convertito nella L. 214/2011 (nota come Riforma delle pensioni), ha modificato in modo radicale il sistema previdenziale

Dettagli