RICOMINCIO DA DUE. Progetto di Riqualific-Azione urbana dei civici 6 e 8 di via Gandusio

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1 Arci Guernelli RICOMINCIO DA DUE Progetto di Riqualific-Azione urbana dei civici 6 e 8 di via Gandusio Partenariato del progetto ARCI NUOVA ASSOCIAZIONE BOLOGNA - Capofila Associazione di promozione sociale Referente Progetto: Federica Tarsi QUARTIERE SAN DONATO Partner Referente Progetto: Ilaria Daolio ACER Partner Referente Progetto: Dott. Braga COOPERATIVA VOLI Partner Referente Progetto: Anna Zuccheri Con la collaborazione del Comune di Bologna, Ufficio Casa e Ufficio Patrimonio Breve descrizione del progetto Il progetto intende rispondere alle esigenze di riqualificazione urbana presenti nella zona del quartiere San Donato e nello specifico ai civici 6-8 di via Gandusio. Nel sito in questione sono presenti gravi situazioni di degrado urbano e disagio sociale che portano con sé conseguenze note a tutti gli operatori istituzionali e non che agiscono in quel territorio. Le strutture aggregative e culturali operanti presso i civici 6-8 sono: il circolo Arci Guernelli che oltre alla tipica attività istituzionale svolge l importante funzione di coordinamento della attività della palestra sita nello stesso complesso; le numerose associazioni sportive locali che nella palestra rendono accessibili alla popolazione corsi ginnici a prezzi calmierati; la mediateca Meridiana che funziona attraverso volontari organizzati dalla Cooperativa Voli e fornisce servizi bibliotecari e culturali alla comunità. Nonostante il grande impegno profuso da tutte queste realtà, esse non riescono pienamente a rispondere alle necessità e alle potenzialità di quegli spazi. È esattamente prendendo le mosse da 1

2 tale consapevolezza che Arci Bologna e Coop. Voli, assieme al Quartiere ed al Comune (e in partnership con Acer che gestisce l immobile), hanno ritenuto necessario mettere a sistema le forze in campo attraverso il presente progetto. Premessa I civici 6-8 di via Gandusio fanno parte di un complesso di edilizia residenziale pubblica costruito intorno alla metà degli anni 70. Secondo i dati forniti da Acer ente che gestisce gli immobili in questione e la loro assegnazione le famiglie che abitano questi civici sono 134, di queste 111 (corrispondenti al 82,84%) sono di origini italiane, 22 (corrispondenti al 14,42%) provengono da paesi extracomunitari e 1 da paesi comunitari. Tra i nuclei familiari extracomunitari, i più numerosi sono quello marocchino e tunisino seguiti dal bengalese e dallo ex-jugoslavo (Fig. 1). L età media della popolazione a cui stiamo facendo riferimento è molto bassa: il 32,89% ha un età inferiore ai 30 anni, il 25,91% ha un età compresa tra i 30 ed i 50 anni, mentre solo il 19,93% ha dai 50 ai 65 anni, il 15,28% ha dai 65 fino agli 80 anni e solamente il 5,9% ha più di 80 anni (Fig. 2). 2

3 Questi dati mettono bene in chiaro come, con la chiusura della palestra, il problema della mancanza di spazi organizzati per la popolazione residente nei civici in questione e nelle strutture limitrofe, sia per quanto riguarda gli adulti che per quanto riguarda i giovani, sia pregnante. In un contesto come quello di via Gandusio diventa essenziale creare opportunità e spazi di socializzazione nei quali decine di giovani a rischio di abbandono scolastico e di emarginazione possano trovare canali espressivi per dare voce alla propria personalità in modo positivo e con la guida di figure adulte di riferimento esperte. Spazi di questo tipo danno anche la possibilità di creare rapporti con educatori che svolgono la funzione di modello positivo e propositivo, che spesso questi giovani non trovano in famiglia. A fianco di queste problematiche specifiche, la mancanza della palestra di via Gandusio crea un enorme vuoto nel tessuto sociale del quartiere, anche perché essa rappresentava l unico spazio ad uso sportivo popolare della zona. Nella palestra, infatti, venivano organizzati corsi di molteplici discipline sportive - dalla ginnastica artistica al judo ma anche corsi di ginnastica dolce per adulti con problemi motori e anziani (accompagnati nel percorso casa/palestra da volontari del circolo Guernelli), preparazione a gare di podismo, tornei di calcetto estivi per i ragazzi della zona, etc. Inoltre lo spazio era spesso sfruttato gratuitamente da compagnie teatrali locali per le prove dei propri spettacoli. 3

4 L idea centrale è quindi quella di ri-partire dalla ristrutturazione, rimessa a norma e riattivazione della palestra per ridare slancio e visibilità all attivismo e all associazionismo presenti nel sito. In questo senso il circolo Arci Guernelli, con la sua esperienza decennale, potrebbe essere volano di formazione ed educazione per la ri-attivazione di attività di comunità e il radicamento di nuove realtà di associazionismo popolare e solidarietà. IL CIRCO ARCI GUERNELLI Storia e missione secondo lo statuto Radicamento territoriale Il circolo Arci Guernelli, che per anni ha rappresentato uno dei pochissimi punti di socializzazione e ritrovo della zona, è presente al civico 6 dal Il circolo Guernelli è nato nel 1957 per rispondere ai bisogni ricreativi e culturali dei cittadini definiti a rischio di esclusione sociale della zona di San Donato e ben presto ha trovato risposta in un forte radicamento territoriale e nell impegno quotidiano di numerosissimi soci volontari residenti. Il trasferimento in via Gandusio non ha mutato il quadro identitario del circolo che, oggi come allora, è lo specchio della realtà che lo circonda e riflette l articolazione della composizione sociale dei residenti. La scommessa accettata quotidianamente dal circolo Guernelli non è solo quella di fornire servizi a semplici utenti, ma quella di promuovere attività che generino partecipazione e accrescano il senso di responsabilità dei singoli nei confronti della propria comunità. Le attività rappresentano il pretesto per educare alla cittadinanza. Negli anni sono state decine i volontari che sono arrivati a prestare la loro opera gratuita e che in un primo momento si erano avvicinati al circolo come fruitori di servizi; praticando quello spazio hanno compreso l importanza di un presidio sociale particolarmente bisognoso e ne hanno condiviso lo spirito mettendo a disposizione gratuitamente il proprio tempo libero. Il progetto Il progetto avrà una durata complessiva di 24 mesi, da Gennaio 2012 a Dicembre Durante la prima annualità avranno avvio e si concluderanno le attività di ristrutturazione e di ricerca-azione. Tutte le altre attività verranno sviluppate nel corso dei due anni di progetto. Fasi del progetto: 1. start-up di progetto; 4

5 2. ristrutturazione degli spazi (palestra) per garantirne l efficienza economica ed energetica (la fase istruttoria rilevamenti e stesura del piano di ristrutturazione sono già stati portati a termine da ACER); 3. completamento di una indagine ragionata riguardante bisogni e le criticità del luogo attraverso lo strumento della ricerca-azione; 4. progettazione, promozione e gestione di attività culturali, ricreative, di mediazione culturale e sportive 5. restituzione alla città. Obiettivi Obiettivo generale: La riqualificazione dei civici 6-8 di via Gandusio (Immobili in cui sono presenti il circolo Guenelli e la mediateca di Coop. Voli, la palestra). Zona: quartiere San Donato. Obiettivi specifici: OB1. Conoscenza approfondita dei bisogni reali della popolazione per un cambiamento possibile E chiaro a tutti gli operatori come la situazione sociologica e demografica del sito di via Gandusio nello specifico, ma di tutto il Quartiere San Donato, sia particolarmente difficile. Mancano, non solo, un analisi precisa e dettagliata delle criticità: frequenza dell abbandono scolastico, diffusione di sostanze stupefacenti, percentuale di reati commessi, numero di disabili residenti, percentuale di anziani soli, reale distribuzione abitativa delle comunità immigrate e numero di giovani in età scolare residenti, nonchè livello di disoccupazione e inoccupazione (numero di cassaintegrati), ect., ma anche gli strumenti attraverso i quali rendere la popolazione consapevole delle difficoltà e protagonista del cambiamento. Per questo motivo verrà effettuata una ricerca-azione attraverso la quale i membri della comunità, possano diventare attori nella ricerca, in quanto soggetti e non oggetti. In questo modo, verrà posta attenzione a tutti gli aspetti del fenomeno che si sta studiando e a tutte le dimensioni psicosociologiche della comunità coinvolta. Sarà con l ascolto sensibile e la metodologia del ricercatore collettivo che la ricerca-azione proposta, arriverà a introdurre cambiamenti migliorativi. Attraverso la negoziazione del conflitto e l appropriazione di un processo di autorizzazione del sé, la ricerca si differenzierà dall approccio scientifico tradizionale, che si pone come obiettivo quello della semplice conoscenza del fenomeno studiato. 5

6 OB2. Ristrutturazione della palestra La palestra verrà ristrutturata secondo i criteri di risparmio ed efficenza energetica ma anche riportata ad una certa efficenza dal punto di vista della funzionalità gestionale (la ristrutturazione della palestra sarà a cura di Acer, che ha già preso contatti per un preventivo). La palestra sarà intesa come luogo ponte tra il nuovo centro di socializzazione e gli abitanti dei civici in questione. Sarà un luogo di accoglienza, ritrovo e richiamo per la comunità; non dovrà essere pensata come una qualsiasi palestra commerciale ma come strumento per poter offrire servizi di qualità alla cittadinanza a prezzi competitivi e di dare la possibilità alle associazioni sportive presenti sul territorio di continuare nel lavoro di comunità già percorso in questi anni. Un associazione si prenderà cura di rivitalizzare e proporre attività non solo sportive in senso stretto, ma anche utili per i bisogni della fascia più svantaggiata della popolazione (es. riabilitazione motoria per anziani colpiti dal Parkinson, etc.). Il circolo Arci Guernelli fungerà come già negli anni passati da gestore capofila e coordinatore delle attività. OB3. Far crescere un idea di comunità: messa in campo di attivtà culturali, educative e ludiche rivolte alla popolazione residente Obiettivo del progetto è favorire un percorso che non intenda i cittadini come semplici fruitori passivi di attività ma che dia progressivamente l occasione di divenire soggetti attivi, per instaurare un legame di identificazione che aiuti a riconoscere ciò che viene proposto come qualcosa di proprio. Il fatto di impegnarsi e far impegnare i cittadini residenti nella zona per rispondere a bisogni sociali e culturali di altri cittadini, anche questi per lo più residenti in zona, creerà nuovi legami e relazioni di vicinato e favorirà la creazione di trame che qualificano il tessuto sociale del territorio. Perché possa affermarsi nella pratica l identità di una nuova comunità occorre moltiplicare le occasioni di incontro e di conoscenza, occorre creare le possibilità perché si inneschino dinamiche di scambio tra diversi. Non ci riferiamo solo a cittadini storici e nuovi cittadini, ma anche a giovani e anziani, donne e uomini, che debbono tutti insieme concorrere a definire i valori in cui tutti possano riconoscersi. Non si tratta neanche di difendersi combattendo il progressivo allentarsi dei tessuti sociali ma di rilanciare e, riconoscendo il diritto di tutti di farne parte, di creare la possibilità di partecipazione alla definizione delle regole della nuova comunità. 6

7 Per fare questo i partner del progetto intendono mettere in campo attività che, attraverso la progettazione partecipata, coinvolgano i cittadini di tutte le fasce d età e di tutte le provenienze possibili, che saranno coinvolti sia come fruitori diretti sia come operatori per stimolare l associazionismo ed il volontariato. (Le attività saranno coordinate e messe in campo in prima battuta da Arci Bologna assieme al circolo Guernelli; le attività inerenti nello specifico alla mediateca Meridiana saranno gestite - in continuità con il passato - direttamente dalla Coop. Voli). Attività A1 Ricerca-azione Attraverso la metodologia della ricerca-azione, intendiamo fare del progetto un laboratorio a cielo aperto e in costante evoluzione. Nella prima fase del progetto (start-up) un esperto verrà incaricato del coordinamento della ricerca-azione e dello sviluppo di una breve indagine sugli abitanti dei civici. In questo modo si potranno ritagliare le azioni da mettere in campo secondo le esigenze reali dell utenza (es. lingue da utilizzare negli inviti e nei volaniti, mediatori culturali da coinvolgere, possibili strumenti di indagine, etc.). A segiuto di tale indagine, attraverso una mirata campagna di comunicazione, verrà organizzato e promosso un incontro pubblico anche grazie al supporto della mediazione culturale durante il quale, verranno spiegati gli obiettivi principali della ricerca-azione e le metodologie che saranno messe in campo. Lo scopo sarà quello di formare almeno due gruppi (es. donne con figli piccoli, donne con figli adolescenti, donne sole, minori in situazioni di disagio, occupati/disoccupati, etc. ) che saranno invitati a partecipare alla ricerca-azione. A seguito di un periodo di alfabetizzazione sulla teoria e la pratica della ricerca-azione, vari gruppi individuati tra gli abitanti dei civici guidati da un esperto - organizzeranno un calendario di incontri (es. almeno una volta al mese per almeno sei mesi) per discutere propri bisogni essenziali e trovare assieme una risposta appropriandosi dei luoghi messi a disposizione (circolo arci, palestra, mediateca). L esperto che guiderà la ricerca-azione fornirà ai partecipanti gli strumenti metodologici di indagine più appropriati al livello di scolarità dei partecipanti (es. intervista, intervista aperta, formulario, questionario, etc.), questi strumenti saranno tradotti in tutte le lingue necessarie al gruppo. Allo stesso modo, l esperto si occuperà di guidare la ricerca-azione verso tematiche utili 7

8 ad un indagine concreta sulle necessità dell utenza (es. allevamento del bambino, alimentazione del bambino, comportamento dell adolescente, tempo libero, formazione professionale, etc.) A seguito dei risultati della ricerca-azione, partiranno laboratori dedicati alla popolazione ed incentrati sui bisogni emersi dalla ricerca stessa. Tutto il percorso si avvarrà della presenza di mediatori culturali. A conclusione del progetto durante un convegno finale di restituzione in cui verranno coinvolti tutti gli attori sociali che hanno permesso la realizzazione del progetto, oltre ad essere anlizzati i dati emersi, verranno presentati i risulati ottenuti. A2 Ristrutturazione A2.1 Individuazione e programmazione degli interventi necessari. A2.2 Attuazione degli interventi. A2.3 Riapertura della palestra. A3 Modalità di gestione ed autogestione degli spazi: creare una nuova comunità Questa azione sarà sviluppata su tre livelli di intervento identificati rispettivamente dalle categorie giovani, famiglie, comunità locale. L elemento caratterizzante il progetto sarà individuato dallo sviluppo simultaneo e interdipendente delle tre categorie di intervento con periodici momenti di feed-back, scambio e sovrapposizione, tali da assicurare il conseguimento dell obiettivo primario: favorire un percorso che non intenda i cittadini come semplici fruitori passivi di attività ma che dia progressivamente l occasione di divenire soggetti attivi, per instaurare un legame di identificazione che aiuti a riconoscere ciò che viene proposto come qualcosa di proprio. A tal fine saranno coinvolti l intero territorio di appartenenza, le istituzioni locali, le reti associative, i riferimenti culturali, ricreativi e sportivi, i cittadini e le cittadine, il contesto dei pari (bambine/i e adolescenti italiani) in un processo di valorizzazione, sostegno e mutuo-aiuto in grado di generare ricadute positive sull intera comunità locale. Nello specifico gli spazi saranno gestiti con modalità interne ai circuiti del circolo. Verranno infatti proposti eventi e iniziative di animazione di comunità (gite, serate ricreative, visite guidate, ecc.) da portare nelle strade e nelle piazze al fine di creare luoghi sociali negli spazi condivisi ed aumentare la visibilità e la diffusione del progetto. In egual modo, sarà importante valorizzare la pratica, da parte dei cittadini, dell autogestione degli spazi in modo da favorire percorsi di inclusione e processi di radicamento sociale. 8

9 Allo scopo di dare l avvio e garantire lo sviluppo di metodologie di autogestione degli spazi e delle attività, infatti, verrà attivato un percorso di progettazione partecipata. Tale percorso, inizalmente si appoggerà alla figura di un esperto/coordinatore che fornirà gli strumenti necessari perchè la comunità possa fare propria la metodologia dell autogestione e rendersi autonoma nella gestione degli spazi, attraverso di essa. Per dare modo a questa attività di svilupparsi, si organizzeranno tra le altre cose cineforum, feste di vicinato, mercatini, reti di mutuo aiuto, ect. Attraverso il lavoro di programmazione e progettazione si darà vita ad un importante e complessa rete sociale, la quale permetterà il superamento delle criticità che scaturiscono dalla corrente logica di mercato, attivando invece risorse di socialità e comunità tipiche delle logiche associative e dei percorsi di cittadinanza attiva care ai partner promotori del progetto. A3.1 Attività di dopo-scuola e sostegno scolastico pomeridiano Il percorso progettuale, rivolto a preadolescenti ed adolescenti italiani e stranieri, si focalizza per due pomeriggi a settimana, su due interventi educativi: sostegno nello svolgimento dei compiti scolastici e laboratori creativo-espressivi e multimediali. Il primo prevede un rapporto individuale tra educatore e ragazzo di affiancamento nelle materie scolastiche: il fine è quello di rendere più facile la creazione di un legame di fiducia tra il ragazzo e l'adulto di riferimento. La disponibilità di alcuni volontari che affiancano il team educativo rende inoltre possibile creare le opportunità per lavorare insieme ai ragazzi sulla gestione delle responsabilità e sulla conoscenza delle proprie risorse. Si darà spazio alla socializzazione, privilegiando i rapporti umani agli istituzionali e dando forma prevalentemente relazionale alle esperienze svolte insieme ai giovani utenti: tutti i partecipanti avranno modo di comunicare in gruppo, avendo maggiore energia per affrontare i compiti di sviluppo. Sarà preferita la dimensione espressiva diretta al carpire emozionalità poco manifesta, allo scopo di lasciar emergere bisogni, ansie e desideri di giovani che non riuscirebbero ad esprimere mediante altri codici comunicativi. I laboratori prenderanno forma in base agli interessi dei partecipanti ma si intendono promuovere itinerari creativo-espressivi e multimediali. Nel primo percorso è prevista la partecipazione dei ragazzi a dei laboratori espressivi (es: fumetti) finalizzati alla crescita individuale in termini di autostima e di capacità di confronto, attraverso l integrazione e l interazione con figure altre. É offerta loro la possibilità, grazie a tale itinerario, di presentarsi con modalità individuali e creative, seguendo i propri gusti, interessi e preferenze. 9

10 L attivazione di un servizio di doposcuola richiede una stretta connessione con gli istituti scolastici di riferimento e le famiglie. Quest ultime, in parte residenti nei numeri civici presi in questione, verranno in tal modo sostenute e integrate in un contesto con problemi di difficile inserimento. A3.2 L estate al Guernelli attività di socializzazione estive per i più piccoli Nel corso di sei settimane, dalla metà di giugno alla fine di luglio ( ), per cinque giorni a settimana, verranno attivate iniziative di tipo culturale e ricreativo (musica, giochi, letture, attività legate a foto audio video, web, ecc.) a favore di bambini compresi tra i 6-12 anni d età, con particolare attenzione all educazione allo sport. Saranno inoltre previste delle uscite settimanali per portare i bambini in strutture ricreative estive: piscina, parchi ed eventuali campeggi. Accanto alle azioni di sostegno del percorso educativo, verranno dunque messe in campo azioni educative dirette mirate allo sviluppo di competenze culturali trasversali. A3.3 Mediazione linguistico-culturale-sociale L azione si propone di rafforzare e potenziare occasioni e spazi di socializzazione e incontro fra cittadini italiani e stranieri, funzionali ad avviare concrete esperienze di dialogo, conoscenza, reciproco riconoscimento e rafforzamento dei legami positivi, anche attraverso l avvio o il consolidamento di attività e iniziative di tipo culturale, sportivo e ricreativo. Il target di questa attività riguarda tutti i residenti di ogni fascia d età, a partire da giovani per puntare al coinvolgimento delle famiglie e degli anziani soli. La mediazione linguistico-culturale riveste un importanza fondamentale per poter correttamente informare questi cittadini, giovani e adulti, circa le modalità di intervento del progetto e in particolar modo fungerà da ponte e da sostegno per i residenti in difficoltà sia sul piano linguistico che sociale. In particolare, verrà fornita mediazione linguistico - culturale alla comunità attraverso la fornitura di un servizio di mediazione da utilizzare all occorrenza, secondo le necessità della popolazione e nelle ligue necessarie. A3.4 Laboratori per famiglie (donne) A seguito dei risultati della ricerca-azione, verranno proposti laboratori base (informatici, culinari, di lingua italiana, ecc..) per l acquisizione di alcune competenze che saranno concordati, a seconda delle esigenze del territorio, con la popolazione residente. Verrà posta particolare attenzione a tutte le persone che vivono in situazione di svantaggio e alla condizione della donna, spesso 10

11 considerata marginale all interno del nucleo familiare ma in realtà importante collettore sociale tra la famiglia e la comnità. Queste attività contribuiranno alla promozione dell incontro e dello scambio reciproco tra le famiglie dei minori coinvolti nelle attività sopra descritte e quelle residenti. A3.6 Mediateca Meridana Nata più di vent anni fa come centro polifunzionale di supporto agli studenti, la Meridiana Mediateca ha da sempre rivolto attività e servizi a tutta la cittadinanza del Quartiere; chiusa nel 2007, il circolo ARCI Guernelli, l associazione La luna nel pozzo e Voli soc. coop. hanno voluto tenacemente preservare il patrimonio librario e materiale ivi posseduto, tenendo in vita uno spazio culturale e sociale che si riteneva una risorsa importante per i cittadini del Quartiere San Donato e della città tutta. Nel 2008 è stata riallestita la Meridiana presso uno spazio del circolo ARCI Guernelli, anche grazie al contributo assegnato dal Quartiere San Donato per l acquisto degli arredi, e sono riprese le attività ed i servizi offerti alla cittadinanza. Si sono organizzati incontri, mostre, rassegne cinematografiche e laboratori con lo scopo di rendere tale spazio un luogo di crescita culturale e umana nonchè di favorire la partecipazione consapevole e solidale della cittadinanza alla vita di comunità. Gli obiettivi ai quali si vuole tendere sono i seguenti: promuovere lo spazio come punto di incontro, formazione e documentazione; sostenere e incentivare forme di relazione e socializzazione tra i cittadini del Quartiere, educando alla differenza e al confronto come risorsa e ricchezza condivisa; promuovere abilità nel lavoro individuale e di gruppo; favorire l ascolto e la comunicazione costruttiva con l altro da sè; incoraggiare il protagonismo giovanile, sostenendo l emergere di capacità individuali all interno del piccolo gruppo, al fine di promuovere una partecipazione attiva a livello sociale più ampio; stimolare la conoscenza e la fruizione delle risorse territoriali, culturali e artistiche da parte di tutta la cittadinanza; offrire maggiori opportunità di socializzazione ai bambini e alle loro famiglie. 11

12 Tutto ciò tenendo in considerazione le richieste e gli interessi dell utenza, acquisendo le novità più significative del panorama editoriale, valorizzando le collezioni di libri posseduti, creando sezioni specifiche contenenti i generi letterari di maggior interesse, allestendo nuove postazioni internet e organizzando eventi culturali, laboratori creativi ed incontri formativi sui temi della sostenibilità rivolti a bambini, adolescenti e adulti con la consapevolezza che ogni età evolutiva presenta peculiarità, risorse e bisogni specifici. Il necessario ri-allestimento dello spazio deve comprendere arredi pensati in modo che lo spazio stesso possa assumere diverse sfaccettature a seconda dell utilizzo e delle attività proposte. Nello specifico, la suddivisione delle zone è la seguente: reception; spazio adulti; spazio ragazzi; arena-spazio lettura; zona pc e multimedia. Per quanto riguarda le attività, è fondamentale una loro promozione attraverso la divulgazione/distribuzione di materiale cartaceo e l affissione di locandine nei luoghi del territorio più significativi per la presa visione da parte della potenziale utenza. Di seguito alcuni esempi di attività rivolte all intera cittadinanza: Banca del Tempo; BiblioApe; Teatro di Comunità; S-cantinati la musica underground italiana dalle cantine alla biblioteca; In bocca al lupo. Stili di vita e comportamenti alimentari: una decodifica del linguaggio pubblicitario; Laboratorio di canto multiculturale (rivolto a sole donne): Attività di formazione e promozione linguistica. Verranno inoltre organizzati eventi periodici come mostre, incontri culturali e cineforum. Infine verranno proposte letture animate di storie e favole per condurre il bambino in modo ludico e creativo alla scoperta di sé e del mondo (3-5 anni; 6-8 anni). Tali progetti vorranno proporre percorsi di attività di tipo multiculturale, creativo e manuale. 12

13 I percorsi verranno organizzati e definiti attraverso una collaborazione e condivisione con le insegnanti delle scuole del territorio circostante. 6. Risultati attesi Aree oggi spesso degradate, ma strategiche per le città, costituiscono l occasione per realizzare servizi e spazi pubblici mancanti secondo modalità che permettono lo sviluppo di una maggiore partecipazione dell utenza. Il presente progetto intende riorganizzare lo spazio di via Gandusio creando un sistema di relazioni sociali, economiche e culturali che diventino un punto nevralgico per la città. Un polo di interesse capace di armonizzare tutte le funzioni presenti, migliorandone le prospettive e caratterizzandone l importanza ricreativo-culturale. Nello specifico si vuole ottenere: 1. una maggiore conoscenza della situazione demografica/sociologica dei civici 6-8; 2. una capacità di azione sulle problematiche sociali emerse dalla ricerca; 3. la riqualificazione strutturale dell area in questione; 4. la rimessa in funzione della palestra; 5. la riduzione del disagio e dell isolamento dei cittadini; 6. un maggiore coinvolgimento dei singoli nelle attività proposte presso le strutture; 7. un aumento del senso di comunità; 8. promozione dell associazionismo e nascita di un associazione di comunità; 9. nascita di servizi mirati rivolti alla comunità. 10. una maggiore sostenibilità futura della struttura, grazie al lavoro di ristrutturazione della palestra e di riqualificazione del luogo. In particolare, si intende creare un polo di attrazione ricreativo-culturale ed educativointerculturale che, assumendo le attività proposte dalla palestra ristrutturata come volano verso la città, diventi riconoscibile per la cittadinanza e generi un meccanismo virtuoso di partecipazione tale da permettere, con gli anni, la propria sostenibilità. 3. Data avvio e durata Data inizio e fine prevista: gennaio 2012 dicembre

14 Durata: 24 mesi 14

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