7 Caratterizzazione storico-culturale e architettonica
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1 7 Caratterizzazione storico-culturale e architettonica 7-1
2 SFONDO CONOSCITIVO 7.1 Premessa metodologica L indirizzo metodologico alla base della Caratterizzazione storico culturale ed architettonica si fonda essenzialmente sul riconoscimento del valore storico contestuale di ciascun bene e delle valenze attuali che potenzialmente legano risorse storico culturali a risorse ambientali ed economiche. Per riconoscimento del valore storico contestuale si intende l inquadramento di un bene storico nel contesto territoriale di riferimento e nella sua relazione con altri siti, beni o luoghi che contribuiscono a ricostruirne il significato storico. L individuazione di un bene, il riconoscimento ufficiale, la tutela e la conservazione regolamentata da norme vigenti e lo studio approfondito di come una valorizzazione tesa alla fruizione ne potenzia il valore, senza snaturarne il senso storico individuato, sono le fasi operative che dovrebbero riguardare ogni bene storico culturale architettonico, archeologico o demo-etno-antropologico che sia ed il rispetto e la qualificazione del valore storico contestuale ne connota la valenza paesaggistica. La connessione e l integrazione delle risorse storico culturali con la tutela, la conservazione e la gestione prevista per le aree ad alto valore ambientale è il campo di interesse più pertinente nelle recenti iniziative di rivalutazione, a livello di pianificazione regionale, dell importanza della sostenibilità ambientale e paesaggistica delle attività sul territorio e dell orientamento di forte promozione del patrimonio identitario e culturale. 7.2 Quadro conoscitivo delle risorse storico-culturali Inquadramento territoriale e caratteri storici dell antropizzazione Il territorio delle Foci del Coghinas presenta un alta frequentazione antropica risalente ad epoche antichissime per cui è costellato di testimonianze risalenti ad ogni epoca storica. Insediamenti preistorici, torri nuragiche, il sistema insediativo costiero romano, i presidi religiosi medievali e gli abitati legati alle attività agricole che da stazzi sono evoluti in villaggi ed i centri urbani posizionati spesso in siti che esaltano la percezione della valenza paesaggistica del territorio. Valledoria può considerarsi come fulcro storico del territorio delle foci del Coghinas costituitosi dall unificazione dei borghi di La Ciaccia e La Muddizza. Storicamente nasce sul sito del centro romano di Codes, poi mutato in Codaruina. In seguito alla dominazione della famiglia ligure dei Doria venne eretto un imponente castello i cui ruderi dominano con alta valenza paesaggistica la vallata. Con le operazioni di ripopolamento dei luoghi, promosse dal 7-2
3 governo sabaudo per ostacolare il progressivo calo demografico, si crearono nuclei abitati da famiglie di contadini e di pastori galluresi sulla costa mentre più internamente, a partire dal primo quarto del XX secolo, si realizzò un importante bonifica idraulica. Storicamente il territorio si è articolato in relazione all approdo, localizzabile presso San Pietro a Mare, nelle foci del Coghinas. Nel medioevo fu il porto di Ampurias con la omonima sede vescovile. Le testimonianze archeologiche sono strutture in opus caementicium ed opus incertum di età tardo repubblicana e della fase imperiale. Alcuni edifici dovevano avere carattere monumentale per il ritrovamento di elementi architettonici come colonne in granito ed è stata rinvenuta una necropoli. Il territorio presenta testimonianze di frequentazione dall età prenuragica e nuragica, con il tempio a pozzo di età del Bronzo Finale del Predio Canopolo di Perfugas. Nel Medioevo il territorio apparteneva alla curatoria dell' Anglona, del Giudicato di Logudoro. Nella Bassa valle del Coghinas spicca il centro di Castel Doria, incentrato sulla fortificazione del Castrum de Auria, con la splendida torre pentagonale, possesso signorile dei Doria, passato nel 1420 al Regno di Sardegna catalano Aragonese. Trinità d'agultu è un centro urbano della seconda metà dell'ottocento formatosi attorno ad una antica chiesa campestre. La popolazione proveniva dai centri della Gallura interna di Tempio e di Aggius e dagli stazzi vicini. Isola Rossa è un borgo marinaro il cui nome rimanda alle valenze cromatiche e paesaggistiche dell'isolotto omonimo a circa 400 metri dalla costa ed è caratterizzato dalla presenza della torre costiera aragonese Il centro urbano di Badesi risale al XIX secolo e si costituisce come evoluzione di uno stazzo. La tabella che segue individua il patrimonio storico culturale relativo al territorio interessato dall area SIC e distingue i beni, che rappresentano le singolarità, i luoghi della cultura, che costituiscono le sedi della divulgazione scientifica e didattica e le attività, che creano vitalità sociale e culturale e soprattutto riconoscimento relativamente a percorsi e strutture con valenza storica. 7-3
4 Beni storico culturali Luoghi della cultura Attività culturali Badesi ed i nuclei di Muntiggju, La Tozza, Muntiggjoni, Azzagulta, nell area collinare dominante la piana Valledoria, l antica Codes, borgo romano, da cui deriva l altro nome del paese, Codaruina Badesi: 18 giugno Sacro Cuore Valledoria: 19 marzo San Giuseppe Sagra del Carciofo Architettura Sito dell antico porto medievale di Ampurias presso San Pietro a mare Chiesa di San Pietro a mare Le chiese romaniche di San Giovanni e di Santa Maria delle Grazie, con i resti di un ponte romano, sulla riva destra del Coghinas Casteldoria Le terme di Casteldoria Archeologia Aree di ritrovamenti di epoca romana presso San Pietro a mare Nuraghe Maragu (Badesi) Architetture del presidio costiero Torre di Isola Rossa Luoghi identitari del mondo rurale Stazzo Muddetu Stazzi Zilvara 7-4
5 Figura 7.1: Stazzo alle Foci del Coghinas La tutela formale del patrimonio storico culturale Sono individuati come beni paesaggistici, tipizzati e cartografati nell Assetto Storico Culturale DEL Piano Paesaggistico Regionale, nel territorio interno o immediatamente esterno all area psic: La chiesa e le aree archeologiche di san Pietro a mare; Gli stazzi di Zilvara e Muttedu; L area archeologica della necropoli di Valledoria (in area urbana ed extraurbana, particolarmente nella pineta contestuale a San Pietro a Mare) Risorse storico culturali rilevanti nel Piano di gestione del SIC. In particolare costituiscono contesto storico architettonico del psic Foci del Coghinas le emergenze: La chiesa e le aree archeologiche di san Pietro a mare; Gli stazzi di Zilvara e Muttedu; Valledoria, l antica Codes, borgo romano, da cui deriva l altro nome e parte originaria del paese, Codaruina 7-5
6 Badesi, originatosi da uno stazzo dei primi del XIX secolo, con i nuclei di Muntiggju, La Tozza, Muntiggjoni, Azzagulta, nell area collinare dominante la piana Figura 7.2: San Pietro a Mare nel suo inserimento paesaggistico Figura 7.3: San Pietro a Mare e l area di pertinenza religiosa a forte stratificazione storica Hanno rilevanza per le attività di gestione del SIC anche i beni afferenti ad una scala di rete più ampia: Castel Doria, antica Castrum de Auria, posto in una cornice di rocce rosso vivo sulla sommità di una collina di 228 metri di altezza con la torre pentagonale 7-6
7 le terme di Casteldoria chiese romaniche di San Giovanni e di Santa Maria delle Grazie, con i resti di un ponte romano, sulla riva destra del Coghinas Figura 7.4: Valledoria e l area storica di San Pietro a mare (cerchio rosso). Figura 7.5: Badesi e la corona degli antichi stazzi, ora nuclei residenziali, rivolti verso la vallata. 7-7
8 7.2.4 Esigenze e criticità del comparto storico culturale. Costituirebbero esigenze del comparto storico culturale di questo territorio l elaborazione di un progetto di valorizzazione delle risorse storico-culturali dell ambito costiero all interno di un sistema di risorse culturali del territorio comunale e di un progetto di manutenzione, di messa in sicurezza, di segnalazione e di accessibilità e visibilità dei resti archeologici individuati e del patrimonio storico culturale riconosciuto. Si individuano come criticità interne al comparto storico culturale dunque la mancanza di una sistematizzazione del riconoscimento, della promozione e della segnalazione delle valenze del patrimonio archeologico e storico culturale così come la mancanza di organizzazione integrata delle risorse ambientali, produttive e storico-culturali. La progettazione per la fruizione delle risorse archeologiche può prevedere interferenze o positive interrelazioni con l assetto ambientale relativamente all accessibilità e la messa in sicurezza dei percorsi di visitabilità. La riorganizzazione complessiva del sistema delle risorse storico territoriali a livello comunale ed intercomunale innalzerebbe la qualità della frequentazione turistica e la qualità della promozione identitaria anche interessando la frequentazione da parte del settore scolastico provinciale ed sovraprovinciale e costituirebbe un opportunità per compensare le cadute di attrattività indotte dall aggressione del territorio da parte dell edificato di bassa qualità o incoerente con i caratteri ed il paesaggio del territorio. 7-8
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