PIATTAFORMA LOGISTICA DEL NORD-OVEST: QUALI INTERVENTI PRIORITARI PER IL SUO DECOLLO? prof. ing. Adelmo Crotti

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1 PIATTAFORMA LOGISTICA DEL NORD-OVEST: QUALI INTERVENTI PRIORITARI PER IL SUO DECOLLO? prof. ing. Adelmo Crotti Se è ampiamente condiviso l obbiettivo strategico di fare del nostro Paese la piattaforma logistica dell Europa, proiettata al centro del Mediterraneo, meno banale è attribuire un preciso significato al concetto di Paese piattaforma e soprattutto quali siano le azioni che a livello locale possono essere intraprese per contribuire efficacemente a rafforzare i provvedimenti che il Governo ha assunto ed assumerà. Nel Piano Nazionale per la Logistica si prefigurano sette macro-aree cui far corrispondere altrettante piattaforme logistiche integrate ed il Piemonte può sicuramente giocare un ruolo strategico per quella del Nord-Ovest. La Regione si trova infatti in una invidiabile posizione geografica ove si intersecano importanti corridoi terrestri trans-europei con accesso diretto al più importante bacino portuale italiano (ed uno dei maggiori del Mediterraneo). Quali funzionalità e servizi può mettere a disposizione il Piemonte per potersi definire piattaforma logistica? La regione deve mettere a disposizione delle imprese produttive in essa insediate une efficiente rete logistica per aumentarne la competitività, ma anche favorire la localizzazione di imprese che fanno logistica. Il vero valore aggiunto del Piemonte proviene dalla sua vicinanza ai porti della Liguria di cui deve divenire il retroporto, il che significa innanzi tutto ridurre la distanza virtuale fra Piemonte e Liguria, fra operatore portuale e cliente finale, esigenza peraltro presente anche nel Piano strategico della città di Cuneo laddove si ravvisa la necessità della creazione di un sistema portuale integrato ligure-piemontese. Gli interporti, le piattaforme logistiche e gli operatori piemontesi devono pertanto essere posti in rete con i porti liguri mediante adeguati collegamenti materiali (servizi ferroviari mirati fra le province meridionali piemontesi ed i porti) ed immateriali (piattaforma telematica dedicata per lo scambio in sicurezza ed in tempo reale di dati e documenti). Laddove se ne ravvisi l opportunità, alle dotazioni infrastrutturali lineari e puntuali esistenti ed in progetto vanno poi affiancate piattaforme logistiche minori opportunamente ubicate e soprattutto raccordate alla rete ferroviaria, a costituire un valido supporto logistico al territorio e di raccordo fra clienti ed operatori del settore. Un portale per la gestione informatica della logistica ligure-piemontese La disponibilità di infrastrutture fisiche che garantiscano elevati standard di servizio, rappresenta una condizione necessaria ma non sufficiente perché nuovi servizi possano acquisire significative quote dei traffici che gravitano sulla portualità ligure. Occorre disporre di un infrastruttura virtuale di supporto che consenta di ottimizzare i flussi di trasporto in termini di tempo resa, sicurezza, saturazione di impianti e mezzi, mediante l integrazione dei 1

2 molteplici attori che fanno parte della catena trasportistica in un unica piattaforma che sfrutti appieno il potenziale dell ICT (information and communication technology). Ancora oggi una parte prevalente dello scambio di informazioni e di documentazione che fa da corollario alla movimentazione della merce avviene tramite documentazione cartacea; tale situazione comporta, da un lato, elevati costi operativi e dall altro, in molti casi, una qualità del servizio fornito non sempre soddisfacente. Tale problematica interessa, oltre all ambito delle operazioni portuali, sia il trasporto su strada che quello su ferrro: ma è quest ultimo, in relazione alla sua intrinseca complessità, a risentire maggiormente della mancata adozione di sistemi informatici e telematici peraltro già sperimentati con successo in altri ambiti. In altre parole, è necessario realizzare un sistema di egovernment (quello che anni fa era chiamato Cargo Community System) destinato agli operatori dei trasporti che ha lo scopo di semplificare e velocizzazre gli scambi informativi e documentali legati al trasporto intermodale. I soggetti che possono trarre i maggiori vantaggi dall adozione di tale sistema sono: gli organizzatori del trasporto (caricatori, ricevitori, spedizionieri e agenti marittimi) gli operatori del trasporto (vettori stradali, ferroviari e marittimi) le autorità di controllo (Capitanerie di Porto, Dogane, Autorità Portuali, Autorità marittime, autorità sanitarie) Le aree applicative più importanti del sistema sono le seguenti: scambio di messaggi e documenti relativi al ciclo operativo monitoraggio del trasporto e dei flussi dei documenti (tracking e tracing) supporto a procedure amministrative e statistiche accesso a statistiche ed informazioni di interesse comune L implementazione del sistema consiste nella realizzazione di un portale composto di due aree: una pubblica ed una privata. All area pubblica possono accedere tutti gli operatori per acquisire informazioni in merito all offerta di servizi (orari, località servite, prezzi, ecc.) sia lato mare che lato terra. L area privata è riservata agli operatori registrati con accesso tramite VPN (Virtual Private Network) per la compilazione ed il recapito assistiti dei documenti e delle comunicazioni correlate alle diverse fasi del trasporto. Un sistema siffatto è stato realizzato negli scorsi anni a cura della Regione Emilia-Romagna. Si tratta del progetto G.I.L.D.A. (Gestione Integrata della Logistica Distribuita nello spazio Adriatico-Jonico) 1. Il sistema congloba in un unica rete virtuale non solo i maggiori scali dell Adriatico ma anche gli interporti delle regioni a ridosso di tale bacino. Una sperimentazione del sistema nel porto di Ravenna ha consentito di ridurre drasticamente i tempi per la gestione delle pratiche relative all arrivo di una nave merci. Si stima che il risparmio conseguibile sia dell ordine di 1 milione di euro all anno. 1 l autore della presente nota ha svolto il coordinamento scientifico del gruppo di lavoro che ha curato le analisi trasportistiche occorrenti alla definizione del progetto esecutivo 2

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5 Nuovi collegamenti ferroviari per le merci fra i porti liguri e la Provincia di Cuneo La qualificazione del territorio cuneese quale area retroportuale dei porti liguri richiede, accanto all individuazione di un certo numero di piattaforme logistiche strategicamente distribuite nella Provincia, la progettazione di servizi di trasporto su ferro, che possano fornire un servizio a prezzi competitivi, con elevato standard qualitativo e tempi di resa paragonabili a quelli del trasporto stradale. L attuale esiguità della domanda soddisfatta dal trasporto su ferro e la dispersione sul territorio delle attività produttive, induce a ipotizzare la non fattibilità di servizi del tipo one to one ossia di collegamento tra il porto ed un unica destinazione. Un opzione di tale tipo sarebbe infatti verosimilmente caratterizzata da frequenze di servizio modeste. A tale limite si potrebbe ovviare con l istituzione di un collegamento che permetta di servire con un singolo convoglio alcuni dei principali centri della Provincia. In particolare sarebbe da valutare la fattibilità tecnico-economica di un servizio che provenendo dalla Liguria (Genova / Savona), percorra il loop formato da Mondovì, località ove il Piano Regionale dei Trasporti prevede la realizzazione di un terminal intermodale, Fossano, Savigliano, Saluzzo e Cuneo per poi ritornare verso i porti liguri. In particolare occorrerà verificare le caratteristiche prestazionali delle linee e la conformazione degli itinerari di ingresso ed uscita nei terminali da servire. A titolo esemplificativo si riporta di seguita una tavola illustrante la rete ferroviaria ed i principali scali merci piemontesi. L Autorità Portuale di Savona ha recentemente avviato un progetto analogo che punta ad integrare il porto di Savona Vado e le aree industriali dismesse tra Liguria e Piemonte per assicurare spazi destinati ad attività di logistica, perfezionamento e distribuzione, anche in considerazione delle necessità conseguenti alla realizzazione del nuovo Piano Regolatore Portuale. L Autorità ha messo a disposizione del sistema 4 locomotive elettriche da 3,8 MW per trazione in linea e 6 macchine da manovra. Il servizio, insieme con le manovre ferroviarie portuali, è stato affidato tramite un bando europeo all azienda SERFER del gruppo FS Cargo SpA. Nella prima fase di attività sono previsti collegamenti verso S. Giuseppe di Cairo, Alessandria e Fossano con trasporto di merci alla rinfusa. Tali servizi, oltre a costituire un elemento fondamentale per lo sviluppo della funzione di retroporto, potrebbero consentire il trasferimento modale di una quota parte del traffico che attualmente utilizza il trasporto su gomma, con positive ricadute su congestione, inquinamento ed incidentalità. 5

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7 Area piemontese: stato attuale degli impianti Organizzazione logistica L attuale reticolo merci è costituito da: 63 Impianti Merci ton/anno 2 impianti di Smistamento (Orbassano e Alessandria) 2 terminali di Autostrada Ferroviaria (Modalohr a Orbassano, Huckepack a Novara Boschetto) 98 raccordi distribuiti su 50 impianti 1 impianto per traffico combinato (Novara Boschetto) Fonte: Trenitalia, Direzione Generale Operativa Logistica 7

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