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1 POLITECNICO DI MILANO CENTO PE LO VILUPPO DEL POLO DI CEMONA Corso di Laurea Ingegneria INFOMATICA LABOATOIO DI FONDAMENTI DI ELETTONICA 2 Anno emestre Esercitazione n 3 2ª parte i consideri la struttura base di un bistabile, realizzato in tecnologia CMO, tipo et-eset attivo basso realizzato in sola logica NAND, come mostrato in figura 1. i desidera: verificare la tabella di verità afferente alle proprietà operative e funzionali del dispositivo realizzato mediante l impiego del circuito integrato CD4011 BC; confermare i risultati ottenuti tramite simulazione, con il software applicativo PPICE, facendo uso della porta fondamentale 7400 in tecnologia TTL serie74; i consideri la struttura base di un bistabile, realizzato in tecnologia CMO, tipo et-eset attivo alto realizzato in sola logica NO, come mostrato in figura 2. i desidera: verificare la tabella di verità afferente alle proprietà operative e funzionali del dispositivo realizzato mediante l impiego del circuito integrato CD4001 BC; confermare i risultati ottenuti tramite simulazione, con il software applicativo PPICE, facendo uso della porta fondamentale 7402 in tecnologia TTL serie74; i consideri il bistabile, realizzato in tecnologia CMO, tipo toggle JK-CK realizzato in sola logica NO, come mostrato in figura 3. i desidera: verificare la tabella di verità afferente alle proprietà operative e funzionali del dispositivo in funzionamento toggle realizzato mediante l impiego del circuito integrato CD4027 B; confermare i risultati ottenuti tramite simulazione, con il software applicativo PPICE, facendo uso del circuito integrato 7473 in tecnologia TTL serie74; (figura 1) (figura 2) J P CK K CL (figura 3)

2 BITABILE ET-EET Cella fondamentale in logica NAND con ingressi attivi a livello logico basso Consideriamo il dispositivo logico di figura 1, che soddisfa alla tabella di verità di seguito riportata a cui resta associata la corrispondente tabella funzionale. Tabella di verità (figura 1) N.A N.A Tabella Funzionale N.A e si trascrive la tabella di verità del dispositivo sulla mappa di Karnaugh al fine di procedere alla sintesi sia dello stato futuro +1, sia dello stato futuro complementato, in funzione dello stato degli ingressi e dello stato presente in cui si trova il dispositivo all atto delle transizioni logiche sugli ingressi di et e di eset, si ottengono le due mappe mostrate nelle figure seguenti X X X X Procedendo alla determinazione delle rispettive equazioni di stato tramite la sintesi minima degli uni, ovvero semplificazione della forma canonica omma di Prodotti (somma dei mintermini), si ottengono le relazioni seguenti: + 1 = + Qn Qn+ 1 = + Q L applicazione della proprietà dell involuzione o della doppia negazione, in forma contestuale alla funzione operativa del teorema di De Morgan, privilegiando l azione espressa con la negazione più interna, consente di procedere alla scrittura dell equazione di stato del dispositivo in funzione del solo operatore universale NAND. i ottengono le relazioni di seguito riportate: Qn+ 1 = + Qn = + Qn = Qn Qn+ 1 = + Qn = + Qn = Qn La rappresentazione circuitale delle due relazioni sopra citate è appunto costituita dal dispositivo di figura 1. La sintesi minima ha coinvolto raggruppamenti costituiti da sottocubi di dimensione m = 2 contenenti condizioni di indifferenza a cui si è attribuito stato logico 1 ai fini della minimizzazione. n

3 Ciò comporta che la contemporanea presenza del livello logico 0 sugli ingressi di et e di eset (condizione non ammessa) fa si che il dispositivo perda la propria funzionalità operativa specifica (gli stati logici delle due uscite non sono più fra loro complementati) e le due uscite assumono lo stesso stato logico, appunto lo stato logico 1. La condizione ==1 definisce la configurazione di memoria ovvero di conservazione dello stato presente. e si suppone che i due ingressi ed non possano variare contemporaneamente si deduce che si può giungere alla configurazione di memoria solo partendo dalle situazioni =1 ed =0, oppure =0 ed =1. In entrambe i casi si raggiunge la configurazione di memoria con variazioni da 0 a 1 su uno solo dei due ingressi. Poiché la configurazione di memoria lascia le uscite inalterate si conclude che tutte le variazioni d ingresso da basso ad alto lasciano inalterate le uscite, cioè sono inattive. Viceversa se si considera eliminata la condizione ==0, alle configurazioni =0 ed =1 oppure =1 ed =0 si può giungere solo a partire dalla configurazione di memoria con una variazione da alto a basso su un solo ingresso. Le variazioni da alto a basso sono variazioni attive, da qui il nome di Flip-Flop con ingressi attivi bassi, dato al dispositivo; infatti esse predispongono le uscite +1 e +1 agli stati logici riportati nella tabella di verità, indipendentemente dallo stato logico da esse posseduto prima dell arrivo della variazione in ingresso. esta infine da osservare che, partendo dalla configurazione di memoria, le variazioni verso il basso sull ingresso di una qualunque delle due porte vengono ricordate e mantenute con uno zero logico, riportato attraverso il collegamento di reazione, dall uscita dell altra porta (figura 2) (figura 2) Tale memorizzazione persiste anche quando l ingresso attivo è tornato a 1, finché non sopraggiunge una variazione attiva sull altro ingresso (figura 3) (figura 3)

4 IMULAZIONE FUNZIONALE DEL BITABILE ET EET Programma Microim Eval 8 Ppice FLIP FLOP ET EET ATTIVO UL LIVELLO LOGICO BAO DEI EGNALI DI INGEO DI ET E DI EET EALIZZAZIONE IN TECNOLOGIA TTL CON OPEATOE LOGICO UNIVEALE NAND Ogni circuito elettronico per poter funzionare ha bisogno di essere sollecitato da opportuni ingressi denominati stimoli. Nel simulatore ci sono stimoli che possono generare segnali digitali e stimoli che possono dar vita a segnali analogici. I segnali digitali, contrariamente ai segnali analogici che possono assumere tutti gli infiniti valori compresi entro un campo di variazione continuo, sono segnali significativi soltanto su due livelli distinti, denominati livello ALTO (high level) e livello BAO (low level). Pspice per generare segnali provvede con le LOGICHE LEVEL OUCE e con gli TIMULU GENEATO. Le Logiche Level ources applicano ad un dispositivo logico un segnale costantemente ALTO (+5V per la logica TTL) o costantemente BAO (0V per la logica TTL). Gli timulus Generators sono divisi in quattro categorie TIM1: pilota un singolo filo (1 bit) TIM4: pilota 4 bit (nibble) TIM8: pilota 8 bit (byte) TIM16: pilota 16 bit (word) DIGClock: Genera un segnale periodico DIGTIM: analogo al DIGClock in Eval 8 FTIM: Consente di poter usare un filo esterno per generare un segnale periodico qualunque Gli timulus Generators hanno tutti un singolo pin per la connessione e si trovano nella libreria source.slb. Una volta collocato lo stimolo in chematics, cliccando due volte su di esso si ha a disposizione una finestra, PartName: TM1, in cui è possibile definire tutti gli attributi del segnale generato; in particolare la sintassi dell attributo Command consente di definire il valore del segnale in un prefissato istante di tempo. Tale sintassi è del tipo: tempo valore in cui: Tempo indica l istante di tempo nel quale viene definito il valore del segnale. L indicazione del tempo può essere espressa in secondi oppure in cicli (in tale caso la durata del ciclo viene definita dall attributo TIMETEP) e può essere assoluta oppure relativa. Per specificare un valore in cicli bisogna usare il suffisso c ; in tutti gli altri casi l indicazione risulterà in secondi, e si potranno usare tutti i suffissi standard di PICE per indicare i sottomultipli e i multipli di una unità di misura. Il tempo inoltre può essere assoluto, come 35 ns o 2c, o relativo al tempo del precedente attributo Command. Per specificare un tempo relativo il prefisso da usare è +, ad esempio +5 ms oppure +10 c ; Valore indica il valore che il segnale assume nell istante di tempo indicato. Nella tabella seguente sono riportate le assegnazioni dell attributo Command idonee a definire gli stimoli per gli ingressi di et e eset del bistabile di cui si vuole simulare il funzionamento. DTM1 DMT2 N Tempo Valore N Tempo Valore N Tempo Valore N Tempo Valore 1 0s us 1 1 0s us us us us us us us us us us us us us us us us us us us us 0

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6 BITABILE JK TEMPOIZZATO Il tipo di memoria rappresentato dal flip flop funziona a tempo continuo. Ciò vuol dire che, in qualunque istante di tempo, è possibile che il flip flop cambi stato in quanto è stato eseguito un set oppure un reset. Nella realizzazione di una rete sequenziale è sovente utile, disporre di una memoria il cui stato può variare soltanto in corrispondenza di un insieme discreto di istanti di tempo, istanti tutti equi spaziati tra di loro che vengono scanditi da un segnale periodico detto clock. J +1 K +1 (figura 2) Flip Flop JK, a tempo continuo, con ingressi attivi alti In tale realizzazione si riesce a costruire un bistabile che funziona a tempo discreto; questo flip flop presenterà un certo numero di ingressi dati più l ingresso di clock. Gli istanti di tempo discreti in cui il bistabile può cambiare stato, mediante gli ingressi dati, saranno identificati dall attivazione del clock. Viceversa, quando il segnale di clock sarà inattivo, qualunque siano i valori presenti sugli ingressi dati, il bistabile sarà in uno stato di memoria in modo che la sua uscita non potrà variare. Attivare il clock presenta un significato diverso in funzione del tipo di tempificazione adottato. In particolare, per i bistabili, esistono quattro tipi di tempificazione: 1. Level triggered 2. Edge triggered 3. Pulse triggered 4. Master-lave In genere con l espressione latch sincronizzato ci si riferisce a un bistabile con ingresso di clock level-triggered. Tale tipo di tempificazione prevede che il clock debba considerarsi attivo sui livelli logici; in particolare sono possibili due casi: Positive level-triggered in cui il clock è attivo, cioè consente agli ingressi di modificare lo stato del flip flop, quando si trova a livello logico alto; viceversa è inattivo, cioè si ha la memorizzazione dello stato presente, qualunque siano gli ingressi, quando è a livello logico basso. Negative level-triggered in cui il clock è attivo, cioè consente agli ingressi di modificare lo stato del flip flop, quando si trova a livello logico basso; viceversa è inattivo, cioè si ha la memorizzazione dello stato presente, qualunque siano gli ingressi, quando è a livello logico alto. J +1 C K K +1 (figura 3) Flip Flop JK CK con ingressi e clock attivi alti.

7 Il Flip-Flop JK di figura 2, e il corrispondente temporizzato JK CK di figura 3, nasce dall esigenza di eliminare lo stato improprio (condizione Non Ammessa) del flip flop. In particolare J e K hanno lo stesso ruolo, rispettivamente, del et e del eset, con la differenza però che per J = K = 1 il flip flop si predispone per una particolare operazione detta toggle. Tabella Operativa Funzionale CK J K +1 0 X X = J Qn = K Qn Come risulta dalla tabella operativa funzionale del dispositivo in oggetto, l operazione consiste nel complementare lo stato logico del flip flop qualunque esso sia, ovvero lo stato futuro +1 assume lo stato logico complementato dello stato presente. In pratica, se il flip flop si trova allo stato logico 0, dopo l operazione di toggle si porterà a stato logico 1; viceversa se il flip flop si trova allo stato logico 1, dopo l operazione di toggle si porterà a stato logico 0. Gli ingressi J e K sono sempre sincronizzati dal segnale di clock. Nella figura 4 viene mostrato un Flip Flop JK CK temporizzato sul fronte di discesa del segnale di clock (detto negative edge triggered). La funzione toggle viene realizzata con gli ingressi J e K attivi sul livello logico alto. Al presentarsi di ogni fronte di discesa del segnale di clock avviene la commutazione dell uscita del flip flop dallo stato presente Q allo stato futuro complementato. CK J K +1 (figura 4) Diagrammi temporali t t t t Per pice la simulazione DIGITALE è l analisi del comportamento dei vari dispositivi digitali nel dominio del tempo. Ppice IMULA questo comportamento durante la analisi.tan. Al fine di attivare l analisi TAN, in chematics, si può selezionare l opzione etup dal menu Analysis, indi selezionare Transient e collocare gli opportuni valori di Print tep, Final Time e tep Celing nella text box della finestra di dialogo. Come applicazione si procede, mediante Ppice, alla simulazione del funzionamento di un bistabile temporizzato JK Clock mediante l integrato 7473 realizzato in logica TTL. L integrato in oggetto è attivo sui fronti di discesa del clock, è cioè di tipo negative edge triggered.

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9 Dal diagramma temporale si evince che il segnale di Clear, già attivo basso dall istante t=0, porta il flip-flop nello stato logico Q = 0. Quando il clear si porta alto, i segnali degli ingressi JK si portano contemporaneamente allo stato logico 1. Allorché il segnale di Clock effettua il passaggio dallo stato logico 1 allo stato logico 0, ovvero sul fronte di discesa, il flip flop commuta nello stato logico 1. Ad ogni successiva transizione del clock, sempre relativamente al fronte di discesa, il bistabile cambia stato, ovvero lo stato futuro +1 è costituito dalla complementazione dello stato presente, effettuando così l operazione di toggle. esta così verificato il funzionamento del Flip Flop JK CK attivo sul fronte di discesa del segnale di temporizzazione clock. Il bistabile 7473, realizzato con tecnologia TTL è pertanto di tipo negative edge triggered.

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