DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO
|
|
- Faustina Napoli
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Distretto Conciario Toscano DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO 1m 2 di Pelle Conciata Page 1 of 7
2 1. SCOPO DELLA DICHIARAZIONE Il presente documento è rivolto a tutti i soggetti interessati a comprendere e verificare quale sia l impatto sull ambiente generato nell intero ciclo di vita dalla pelle conciata. Il documento fornisce una quantificazione attendibile delle prestazioni ambientali del prodotto, secondo una metodologia scientifica che contempla gli impatti del ciclo di vita del prodotto, la Life Cycle Assessment LCA (ISO ). Il calcolo delle prestazioni ambientali è stato condotto secondo la metodologia Product Environmental Footprint (PEF) così come definita nella Raccomandazione 2013/179/UE della Commissione del 9 aprile 2013 e secondo le regole definite dal documento Product Environmental Footprint Category Rules (PEFCR) ad oggi in bozza e in corso di definizione. 2. DESCRIZIONE DEL DISTRETTO Il Distretto Conciario di Santa Croce sull Arno, ai sensi dell Art.36 della legge 317/91 e come modificato dall Art. 6 comma 8 della legge 140/99, è individuato dalla Delibera 69/00 della regione Toscana, racchiude un area situata in Toscana Centrale comprendente i comuni di Bientina, Castelfranco di Sotto, Montopoli Valdarno, Santa Croce sull Arno, Santa Maria a Monte e San Miniato nella Provincia di Pisa e Fucecchio nella Provincia di Firenze. Il comprensorio del cuoio è situato nella piana del Valdarno inferiore. Il centro vitale di quest area, estesa per circa 233 km 2, può essere identificato nel territorio di Santa Croce sull Arno, che raggruppa il maggior numero di aziende operanti nel settore, suddivise tra concerie e aziende conto terzi. In questo distretto il settore conciario impiega circa addetti occupati in 400 concerie, integrate da un indotto di circa 400 aziende conto terzi. Le aziende totali del distretto sono circa 540 così suddivise: 284 concerie/cuoifici, 126 aziende di lavorazione c/terzi con fasi ad umido e 130 aziende di lavorazione c/terzi senza fasi ad umido. Le tipologie di attività conciaria più diffuse nel Distretto sono la concia per pelle destinata a calzature, pelletteria, arredamento, abbigliamento e quella per cuoio da suola. 3. DESCRIZIONE DEL PRODOTTO 3.1. Unità Funzionale L'unità funzionale è rappresentata da 1 m 2 di pelle conciata. L unità funzionale si basa sulla produzione nell anno 2015 e rappresenta l unità di riferimento di tutti i risultati della presente dichiarazione Descrizione del Processo Produttivo Il processo produttivo della concia viene suddiviso comunemente fra fasi appartenenti ai reparti ad umido e fasi appartenenti ai reparti di rifinizione. Le prime fasi appartengono ai reparti ad umido e sono: Page 2 of 7
3 1. Ricevimento Pelle: La pelle grezza che arriva in azienda per entrare nel ciclo produttivo è trattata con agenti conservanti per impedire i processi putrefattivi; 2. Stoccaggio Pelle: le pelli grezze, giunte in azienda sono stoccate in magazzini dotati di refrigeratori che, nella stagione calda, garantiscono un livello di temperatura tale da impedire la putrefazione della pelle; 3. Sezionatura e/o Rifilatura: le pelli vengono generalmente dissalate per eliminare la parte di sale depositata solo meccanicamente sulla pelle. Si procede poi con la sezionatura o sagomatura, dividendo la pelle in sezioni per ricavarne il groppone, ossia la parte centrale utilizzata nel processo produttivo. Le sezioni laterali (spalle e fianchi), denominati commercialmente frassame, vengono utilizzate per la produzione di pelle per tomaia, pelletteria ecc.; 4. Rinverdimento: ha l obiettivo di reidratare la pelle dopo che a seguito della salatura ha perso il suo naturale contenuto di umidità, inoltre si eliminano le impurità costituite da sangue, sterco e altro materiale estraneo; 5. Calcinazione Depilazione: la depilazione ha lo scopo di solubilizzare l epidermide e il pelo in modo da poterli separare facilmente dal derma. Al contrario nella calcinazione vengono modificate le fibre dermiche, in modo da prepararle a ricevere le sostanze concianti; 6. Scarnatura ed eventuale Spaccatura in Trippa: la scarnatura ha l obiettivo di eliminare i resti del tessuto sottocutaneo (carniccio) dal lato interno (carne) delle pelli. La spaccatura in trippa invece divide la pelle in due sezioni: una parte superiore più pregiata (fiore) ed una parte inferiore (crosta) poi destinata a lavorazioni e usi diversi; 7. Purga (Decalcinazione Macerazione): in questa fase la pelle si libera dai prodotti usati durante la calcinazione, si riduce il gonfiamento delle pelli. La macerazione ha lo scopo di rimuovere completamente i residui di cheratine del pelo e dell epidermide; 8. Pickel: Il trattamento di pickel porta il ph delle pelli verso valori acidi (2,5-3,2) necessari per preparare le proteine alle fasi successive di concia. L intensità con la quale viene svolta questa operazione dipende molto dal tipo di concia che verrà effettuata in seguito e dal tipo di articolo da realizzare; 9. Concia: ha lo scopo di stabilizzare irreversibilmente la pelle, che da materiale putrescibile diviene imputrescibile. La concia al vegetale si caratterizza per l uso di prodotti di origine vegetale quali estratti di castagno, mimosa e quebracho, i quali vengono utilizzati in funzione delle loro caratteristiche e dell articolo finito che si vuole produrre. Il bagno di concia al vegetale viene convogliato direttamente al depuratore consortile tramite la fognatura industriale; 10. Pressatura: è finalizzata all eliminazione di buona parte dei liquidi che la pelle ha assorbito durante la concia; 11. Spaccatura in Conciato: la pelle viene spaccata orizzontalmente per avvicinarsi allo spessore del fiore richiesto; 12. Rasatura: lo spessore della pelle viene uniformato per tutta la sua superficie; 13. Riconcia, Neutralizzazione, Tintura, Ingrasso: La neutralizzazione (o disacida) è un operazione che viene eseguita essenzialmente per ridurre l acidità libera della pelle conciata. Lo scopo della riconcia è quello di conferire alle pelli la necessaria ed uniforme pienezza e la capacità di conservare la consistenza. La tintura si realizza attraverso un trattamento in botte, di durata variabile a seconda del tipo di tintura utilizzata. Infine l ingrasso è realizzato con un trattamento in botte con sostanze grasse di varia natura (vegetale, animale, sintetica) per migliorare le qualità organolettiche delle pelli. Appartengono ai reparti di rifinizione le seguenti fasi: Page 3 of 7
4 1. Messa a Vento: la spianatura della pelle, l operazione viene eseguita con macchine, che in un unico passaggio eseguono sulla pelle tre interventi per eliminare dalla pelle una buona parte dell acqua. 2. Sottovuoto: l acqua contenuta nelle pelli si trasforma in vapore facilitando una rapida asciugatura delle stesse che vengono così anche stese completamente. 3. Essiccazione: eliminare l umidità residua delle pelli 4. Palissonatura: ha lo scopo di ammorbidire la pelle in tutti i suoi punti 5. Volanatura: ha lo scopo di ammorbidire la pelle e conferire al fiore una grana particolare 6. Smerigliatura e spolveratura: Le pelli possono essere smerigliate dal lato carne per pulire le pelli da residui di tessuto sottocutaneo, o da lato fiore per ottenere il cosiddetto nabuk (con il caratteristico effetto scrivente) o una pelle dal fiore corretto. 7. Rifinizione: Lo scopo della rifinizione è di migliorare l aspetto e le caratteristiche prestazionali (resistenza all acqua, allo sporco, al graffio, ecc.) del pellame 8. Rifilatura, Misurazione, Imballo e Spedizione.: Concluse le fasi di lavorazione le pelli arrivano al magazzino spedizione dove vengono selezionate, rifilate, misurate, imballate e spedite. La rifilatura o sforbiciatura consiste nell eliminazione della pelle di inestetismi marginali, quali brandelli o sformature Confini del Sistema I confini del sistema comprendono tutte le fasi che, dall approvvigionamento delle materie prime, conducono alla produzione di 1 m 2 di pelle conciata. In particolare il sistema comprende le seguenti fasi del ciclo di vita: la fase di produzione e il trasporto della pelle grezza dagli impianti di macellazione; la fase di macellazione e la fase di preparazione delle pelli il trasporto alle aziende del distretto conciario la fase di produzione della pelle conciata E esclusa dal sistema dal fase di distribuzione del prodotto finito Periodo e Fonte dei Dati Si chiarisce che lo studio LCA che ha dato origine alla presente Dichiarazione Ambientale di Prodotto si riferisce alla produzione di pelle conciata nel Distretto Conciario Toscano nell anno I dati utilizzati per lo studio LCA sono stati raccolti tramite questionari e misurati tramite sopralluoghi presso gli stabilimenti produttivi di un campione di aziende facenti parte del Distretto Conciario Toscano. I dati mancanti sono stati integrati con dati secondari, sia provenienti da banche dati che da letteratura. Sono stati utilizzati dati primari (cioè raccolti direttamente nei siti produttivi) per la modellazione del processo conciario, dei trasporti della materia grezza dal sito di produzione alla conceria, per la produzione di tannini vegetali e per la depurazione di acque reflue provenienti dal processo di concia. Dati di letteratura sono stati utilizzati per la modellazione dei prodotti enzimatici, per tutti gli altri prodotti chimici e vettori energetici sono stati utilizzati dati da database. Page 4 of 7
5 4. DICHIARAZIONE DELLE PRESTAZIONI AMBIENTALI Tutti i dati quantitativi di seguito riportati si riferiscono alle unità funzionali scelte per la presente Dichiarazione Ambientale di Prodotto, ovvero 1 m 2 di pelle conciata al vegetale. Nella tabella sotto riportata sono anche indicati i contributi percentuali di impatto delle fasi del ciclo di vita della pelle: upstream che comprende gli impatti relativi alla produzione e l approvvigionamento delle materie prime; core che comprende gli impatti relativi ai consumi idrici, energetici, di prodotti chimici, di materiali di packaging, le emissioni, i rifiuti, le acque reflue e i processi esternalizzati. IMPATTI POTENZIALI Categoria d'impatto Unità Totale Upstream Core Climate change_fossil kg CO2 eq 33,24 54% 46% Climate change_bio kg CO2 eq 13,61 92% 8% Ozone depletion kg CFC-11 eq 6,63E-06 15% 85% Human toxicity, non-cancer effects CTUh 5,62E-05 93% 7% Human toxicity, cancer effects CTUh 2,25E-06 77% 23% Particulate matter kg PM2.5 eq 3,29E-02 76% 24% Ionizing radiation HH kbq U235 eq 1,14 52% 48% Photochemical ozone formation kg NMVOC eq 1,11E-01 49% 51% Acidification molc H+ eq 1,04 90% 10% Terrestrial eutrophication molc N eq 4,15 97% 3% Freshwater eutrophication kg P eq 6,78E-03 84% 16% Marine eutrophication kg N eq 3,10E-01 92% 8% Freshwater ecotoxicity CTUe 125,84 82% 18% Land use kg C deficit 314,05 87% 13% Water resource depletion m3 water eq 8,38E-01 18% 82% Mineral, fossil & ren resource depletion kg Sb eq 1,63E-02 31% 69% 5. RIFERIMENTI Per la realizzazione dello studio LCA e della presente Dichiarazione Ambientale di Prodotto sono stati utilizzati i seguenti documenti: o o o COMMISSION RECOMMENDATION of 9 April 2013 on the use of common methods to measure and communicate the life cycle environmental performance of products and organisations; PEFCR for Finished Leather v.3.2; Banca dati Ecoinvent v.3 ( Page 5 of 7
6 o Cradle-to-Gate Environmental Assessment of Enzyme Products Produced Industrially in Denmark by Novozymes A/S; Per H. Nielsen et al.; Int J LCA GLOSSARIO ACIDIFICAZIONE: abbassamento del ph di suoli, laghi, foreste, a causa dell immissione in atmosfera di sostanze acide, con conseguenze dannose sugli organismi viventi (es. piogge acide ) ASSOTTIGLIAMENTO DELLA FASCIA DI OZONO: degradazione della fascia di ozono stratosferico, che funge da barriera contro la componente ultravioletta dei raggi solari, per opera di composti particolarmente reattivi, che si originano da clorofluorocarburi (CFC) o da clorofluorometani (CFM). La sostanza usata come riferimento per l ODP (Ozone Depletion Potential) è il triclorfluorometano, o CFC-11. ECOTOSSICITÀ: Impatti tossici su un ecosistema, che danneggiano le singole specie e modificano la struttura e la funzione dell ecosistema. EFFETTO SERRA (GWP100): fenomeno di riscaldamento globale dell atmosfera, calcolato per i prossimi 100 anni, dovuto all emissione in atmosfera di gas ad effetto serra quali anidride carbonica (CO2), metano(ch4), protossito di azoto (N2O), ecc. EUTROFIZZAZIONE: riduzione dell ossigeno presente nei corpi idrici e necessario per gli ecosistemi a causa dell eccessivo apporto di sostanze nutrienti quali azoto e fosforo FORMAZIONE DI SMOG FOTOCHIMICO: formazione di ozono a livello di superficie terrestre dovuto all immissione in atmosfera di idrocarburi incombusti e ossidi di azoto in presenza di radiazione solare. Tale fenomeno è dannoso per gli organismi viventi, ed è spesso presente nei grandi centri urbani IMPOVERIMENTO DELLE RISORSE ACQUA: Uso di m3 di acqua connesso alla scarsità locale di acqua. LCA: Life Cycle Assessment, è una metodologia regolata dagli standard ISO che mira a quantificare il carico energetico e ambientale del ciclo di vita di un prodotto o una attività, attraverso la quantificazione dell energia e dei materiali usati e delle emissioni (solide, liquide e gassose) rilasciate nell ambiente, dall estrazione delle materie prime fino allo smaltimento dei rifiuti finali. RADIAZIONE IONIZZANTE: Effetti negativi sulla salute umana causati da emissioni radioattive. TOSSICITÀ PER GLI ESSERI UMANI: Effetti negativi sulla salute degli esseri umani causati dall assunzione di sostanze tossiche per inalazione di aria, ingestione di cibo/acqua, penetrazione cutanea. TRASFORMAZIONE DEL TERRENO: Utilizzo e trasformazione del territorio con attività quali agricoltura, costruzione di strade, case, miniere, ecc. L occupazione del suolo considera gli effetti della destinazione del suolo, la superficie del territorio interessato e la durata della sua occupazione Page 6 of 7
7 (variazioni della qualità moltiplicate per superficie e durata). La trasformazione del suolo considera l entità delle variazioni delle proprietà del suolo e la superficie interessata (variazioni della qualità moltiplicate per la superficie). UNITA FUNZIONALE: è l unità di misura alla quale si riferiscono tutti i risultati riportati nella EPD. Tale grandezza serve come termine di paragone per confrontare i dati presentati in due o più EPD relative a prodotti appartenenti ad una specifica categoria omogenea di prodotto/servizio, ossia contraddistinti dalla medesima PCR Data Page 7 of 7
LCA dei prodotti del distretto conciario
Distretto Conciario Toscano LCA dei prodotti del distretto conciario Pelle conciata Cuoio da suola 22 Giugno 2016 Rev. 3 22 Giugno 2016 Sommario INTRODUZIONE... 3 1.1 Obiettivi... 4 1.2 Metodologia...
DettagliIntroduzione alla pelle ed al processo conciario
Introduzione alla pelle ed al processo conciario 1 La pelle La pelle è il tessuto costituente il rivestimento esterno del corpo degli animali vertebrati, ed è di fondamentale importanza poiché deve proteggere
DettagliPelli per automotive e arredamento
Dichiarazione Ambientale di Prodotto Pelli per automotive e arredamento Distretto Conciario dell Ovest Vicentino Progetto finanziato e coordinato dalla Provincia di Vicenza RINO MASTROTTO GROUP S.p.A.
DettagliLa sostenibilità ambientale del cuoio
La sostenibilità ambientale del cuoio Biagio Naviglio, Gianluigi Calvanese, Daniela Caracciolo Stazione Sperimentale per l Industria delle Pelli e delle Materie Concianti Srl Via Poggioreale 39 - Napoli
DettagliIl cuoio è il materiale ricavato dalla pelle degli animali, in seguito ad un processo denominato concia, che la rende inalterabile e non soggetta a
Prof. Carlo Carrisi Il cuoio è il materiale ricavato dalla pelle degli animali, in seguito ad un processo denominato concia, che la rende inalterabile e non soggetta a putrefazione. La sua principale caratteristica
DettagliAnalisi Ambientale del Distretto Conciario Toscano. Scheda Analisi settoriale
Analisi Ambientale del Distretto Conciario Toscano Scheda Analisi settoriale Indice Indice 1 1. INTRODUZIONE ANALISI SETTORIALE... 3 2. FASI COMUNI AL PROCESSO PRODUTTIVO NELLA CONCIA DELLA PELLE E DEL
DettagliLa valutazione del Carbon Footprint del cuoio: Il caso della lavorazione delle pelli ovine nel Distretto di Solofra
La valutazione del Carbon Footprint del cuoio: Il caso della lavorazione delle pelli ovine nel Distretto di Solofra Biagio Naviglio a, Massimiliano Fabbricino b, Anna Cozzolino b a. Stazione Sperimentale
DettagliPelli per abbigliamento, arredamento, calzatura, pelletteria, accessori ed interior design
Dichiarazione Ambientale di Prodotto Pelli per abbigliamento, arredamento, calzatura, pelletteria, accessori ed interior design Distretto Conciario dell Ovest Vicentino Progetto finanziato e coordinato
DettagliAnalisi Ambientale del Distretto Conciario Toscano. Scheda Analisi settoriale
Analisi Ambientale del Distretto Conciario Toscano Analisi settoriale Indice 1. Introduzione analisi settoriale... 4 2. Fasi comuni al processo produttivo nella concia della pelle e del cuoio da suola...
DettagliAlimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore. Carmine Correale
Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore Carmine Correale Impatto ambientale degli alimenti La stima degli impatti ambientali associati a ogni singolo alimento è stata condotta con l analisi
DettagliMODULO TECNICO PROFESSIONALE
MODULO TECNICO PROFESSIONALE ORE: 60 COMPARTO PELLETTERIA ABBIGLIAMENTO CALZATURE AREA PROFESSIONALE: LAVORAZIONE PELLE E CUOIO PERCORSO: SETTORE CONCIARIO Modulo formativo/u.f. 1: ORIENTAMENTO 2 ore 1.
DettagliLa Sperimentazione della Metodologia Product Environmental Footprint per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale
La Sperimentazione della Metodologia Product Environmental Footprint per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale Stefano Alini Direttore QHSE Radici Chimica S.p.A. stefano.alini@radicigroup.com 2 Workshop
Dettagliinizio Ciampini Daniele V Ach A. S. 2006/2007
inizio Ciampini Daniele V Ach A. S. 2006/2007 Macellazione e scuoiatura La pelle arriva in conceria Processi di fine concia anfotera 1. Epidermide: strato corneo, lucido,granuloso, strato di malpighi.
DettagliAnalisi del ciclo di vita dei pannolini W.I.P.
University of Milano Bicocca Department of Environmental Science Analisi del ciclo di vita dei pannolini W.I.P. Nadia Mirabella, Valentina Castellani, Serenella Sala GRISS Gruppo di Ricerca sullo Sviluppo
DettagliAnalisi Ambientale del Distretto Conciario Toscano. Scheda Analisi settoriale
Analisi Ambientale del Distretto Conciario Toscano Analisi settoriale Indice 1. Introduzione analisi settoriale...3 2. Fasi comuni al processo produttivo nella concia della pelle e del cuoio da suola...5
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 TAC (Tessile Abbigliamento Calzature) e Sistema Moda Processo Conciatura pelle e pelliccie, trattamento
DettagliSOSTE NIBILITÀ AMBIEN TALE
SOSTE NIBILITÀ AMBIEN TALE 3 certificazioni ambientali di prodotto In fase di implementazione un sistema di gestione integrato ambiente e sicurezza (ISO 14001 e BS OHSAS 18001) 21,5mc metri cubi di acqua
DettagliPelli per arredamento, calzatura e pelletteria
Pelli per arredamento, calzatura e pelletteria Dichiarazione Ambientale di Prodotto ENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION Numero di registrazione dell EPD S-P-00344 Data di pubblicazione 2012-04-04 Valida
DettagliInfluenza della temperatura e dell'azione meccanica sulla qualità del cuoio al vegetale
Influenza della temperatura e dell'azione meccanica sulla qualità del cuoio al vegetale Sergio Dani, Mario Serrini Italprogetti Engineering Domenico Castiello, Maurizio Salvadori PO.TE.CO. Scrl Polo Tecnologico
DettagliPelli per abbigliamento, arredamento, calzatura, pelletteria, accessori ed interior design
Dichiarazione Ambientale di Prodotto Pelli per abbigliamento, arredamento, calzatura, pelletteria, accessori ed interior design Distretto Conciario dell Ovest Vicentino Progetto finanziato e coordinato
DettagliASPETTI AMBIENTALI DEL CICLO DI VITA DI PRODOTTI VEGETALI SURGELATI. Francesca Falconi
ASPETTI AMBIENTALI DEL CICLO DI VITA DI PRODOTTI VEGETALI SURGELATI Francesca Falconi ANALISI DEL CICLO DI VITA STUDIO DELL INTERAZIONE TRA IL CICLO DI VITA DI UN SISTEMA DI PROCESSO E L AMBIENTE PRODOTTI
DettagliAnalisi di sostenibilità ambientale e approcci simulativi per il settore del packaging alimentare
Migliorare le prestazioni dell Industria Alimentare Analisi di sostenibilità ambientale e approcci simulativi per il settore del packaging alimentare Michele Manfredi CIPACK - Unipr AGENDA Analisi e valutazione
DettagliFarina di mais a basso impatto ambientale: la riduzione degli input nella filiera produttiva. Dario Sacco, Barbara Moretti, Simone Contu
Farina di mais a basso impatto ambientale: la riduzione degli input nella filiera produttiva. Dario Sacco, Barbara Moretti, Simone Contu Un esempio applicativo L idea Costruzione di una filiera per la
DettagliSOSTE NIBILITÀ AMBIEN TALE
SOSTE NIBILITÀ AMBIEN TALE 3 certificazioni ambientali di prodotto 65% consumo medio di solventi inferiore del 65% rispetto ai limiti di legge per m 2 di pelle nel 2015 91% di rifiuti inviati a recupero
DettagliLO STUDIO LCA DEL SUGHERO CORKPAN Numeri ed indicatori ambientali che confermano l'elevata eco-sostenibilità del sughero tostato Amorim
LO STUDIO LCA DEL SUGHERO CORKPAN Numeri ed indicatori ambientali che confermano l'elevata eco-sostenibilità del sughero tostato Amorim PREMESSA Negli ultimi anni il settore delle costruzioni è stato interessato
DettagliPEF tools development (Action B.3.2) Schemi di correlazione tra diagrammi di flusso di filiere diverse
PEF tools development (Action B.3.2) Schemi di correlazione tra diagrammi di flusso di filiere diverse 1 Indice SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 LA CORRELAZIONE TRA DIAGRAMMI DI FLUSSO DI FILIERE DIVERSE...
DettagliStrati della pelle. Epidermide. Derma. Tessuto sottocutaneo
La pelle 1 Strati della pelle Derma Epidermide Tessuto sottocutaneo 2 L epidermide È formato da cheratine (proteine fibrose presenti anche nelle unghie, nei peli, nelle corna degli animali ), costituisce
DettagliLCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso
Allevamento suinicolo sostenibile Seminario tecnico LCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso Laura Valli, Stefano Pignedoli (CRPA Spa) LCA Tipologia di allevamenti Azienda
DettagliGUIDA AL CICLO PRODUTTIVO
GUIDA AL CICLO PRODUTTIVO Nata come piccola conceria a conduzione familiare nel 1950, Dani è oggi eccellenza italiana del Made in Italy, con circa 1.000 dipendenti distribuiti tra i vari siti produttivi
DettagliIl Processo Conciario l attuale tecnologia e le sue problematiche
Il Processo Conciario l attuale tecnologia e le sue problematiche Il processo conciario tradizionalmente seguito dalle aziende conciarie, sia esso al cromo o al vegetale, consta di numerose lavorazioni
DettagliLa conceria e l impatto ambientale
La conceria e l impatto ambientale 1 Inquinamento da attività conciaria L industria conciaria, pur non essendo peggiore di molte altre attività industriale, è considerata altamente inquinante. Ciò è dovuto
DettagliDepilazione-calcinazione
Depilazione-calcinazione 1 Scopo della lavorazione La depilazione serve per eliminare dalla pelle il pelo e lo strato di epidermide (formato anch esso da cheratine) che per sua natura chimica non sarebbe
DettagliSVILUPPO DI PRODOTTI ECOSOSTENIBILI & CHEMICALS CIRCULAR ECONOMY
Venezia - 19 Ottobre 2015 EXPO AQUAE SVILUPPO DI PRODOTTI ECOSOSTENIBILI & CHEMICALS CIRCULAR ECONOMY Pierluigi Braggion Corichem s.r.l. Via Lago di Garda, 16 36040 Sarego (VI) 1 FASI LAVORAZIONE DELLA
DettagliNorme ISO applicabili per la certificazione di prodotto e il LCA Dr. Giorgio Merlante IDEA.NET
Norme ISO applicabili per la certificazione di prodotto e il LCA Dr. Giorgio Merlante IDEA.NET I Criteri Ambientali Minimi CAM e il programma EPD Italy Economia Circolare e Edilizia Sostenibile 4 Aprile
Dettagli«WET WINE DA VINACCIA»
«WET WINE DA VINACCIA» Convegno nazionale AICC Marco Nogarole Chiampo (VI) 7/11/2014 Ricavi e valore di mercato più alti Ottimizzazione del ciclo di vita Riduzione dei costi ECONOMIA Realizzabile Equo
DettagliUniversità degli Studi di Napoli Federico II
Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Edile, Civile e Ambientale Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Abstract
DettagliLe fonti di energia e i combustibili fossili
Le fonti di energia e i combustibili fossili CONTENUTI ATTIVITÀ 1. Le fonti di energia Classifica le fonti energetiche 2. Fonti esauribili 3. Fonti rinnovabili 4. I combustibili fossili 5. Il carbone Riconosci
DettagliConfronto mediante analisi del ciclo di vita di veicoli elettrici, a benzina e diesel
Confronto mediante analisi del ciclo di vita di veicoli elettrici, a benzina e diesel EXPERT PANEL FOR POLLUTING EMISSIONS REDUCTION EXPAPER 19 gennaio 2017 ENEA Perché uno studio di LCA: le emissioni
DettagliIntroduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale
» Peperoni Falde I Grigliati 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,
DettagliProduzione Dichiaranti Produzione Dichiaranti Produzione Dichiaranti t n t n t n Comparto conciario Pisa (ATECO 191)
Il comparto conciario I dati estratti dal MUD si riferiscono a due gruppi di rifiuti che nel prosieguo verranno trattati separatamente: o quelli prodotti dalle aziende che dichiarano come attività prevalente
DettagliProgetto IGAN ECO-POT
Misura 124 del PSR 2007-2013 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale Bando PIF fase 2 Misura 124 Filiera Florovivaismo
DettagliLA PELLE ED IL CUOIO
LA PELLE ED IL CUOIO La pelle ed il cuoio sono stati uno dei primi materiali che l uomo ha imparato ad utilizzare per i propri bisogni personali, sia per coprirsi dal freddo, sia per ripararsi dalla pioggia,
DettagliANALISI LCA DI UN PROCESSO INNOVATIVO PER IL RECUPERO E IL RICICLO DEI MATERIALI COSTITUENTI LE BATTERIE AL PIOMBO
ANALISI LCA DI UN PROCESSO INNOVATIVO PER IL RECUPERO E IL RICICLO DEI MATERIALI COSTITUENTI LE BATTERIE AL PIOMBO Enrico Gerboni, Francesca Falconi, Germana Olivieri, LCA-lab srl Emilio Gianicolo, Istituto
DettagliINQUINAMENTO ATMOSFERICO. Prof. M.Torella
INQUINAMENTO ATMOSFERICO Prof. M.Torella INQUINAMENTO ATMOSFERICO LE CAUSE Emissioni industriali Traffico Consumi domestici Le cause dell'inquinamento atmosferico possono essere distinte in naturali o
DettagliLCA dei veicoli elettrici e tradizionali. Pierpaolo Girardi Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica Castello Sforzesco - 18, 19 e 20 maggio
LCA dei veicoli elettrici e tradizionali Pierpaolo Girardi Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica Castello Sforzesco - 18, 19 e 20 maggio Perché uno studio di LCA: le emissioni iniziano prima dell
DettagliIL MONDO DELLA PELLE ZANOTTA
IL MONDO DELLA PELLE ZANOTTA Scopo di questa breve guida è quello di descrivere le principali fasi di produzione delle pelli per arredamento utilizzate da Zanotta, le loro tipologie, diversità e caratteristiche
DettagliIntroduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale
» Piselli Primo Fiore Finissimi 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,
DettagliSOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE AGRICOLE: PROSPETTIVE E SFIDE FUTURE
SOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE AGRICOLE: PROSPETTIVE E SFIDE FUTURE Valutazione e certificazione della prestazione ambientale in agricoltura Fabrizio Piva - CCPB srl Bologna ccpb@ccpb.it
DettagliVALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE AZIONI DEL P.A.R.R. MEDIANTE LCA. Dino De Simone Cestec Divisione Energia
VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE AZIONI DEL P.A.R.R. MEDIANTE LCA Dino De Simone Cestec Divisione Energia PIANO PER UNA LOMBARDIA SOSTENIBILE 2 20 RE 20 CO 2 CO 2 20 FER 20 RE 20 FER Politica
DettagliLa Semola Kronos. dichiarazione ambientale di prodotto della semola di frumento duro kronos. codice cpc. Numero di registrazione. data di approvazione
La Semola Kronos dichiarazione ambientale di prodotto della semola di frumento duro kronos codice cpc data di approvazione REvisione Numero di registrazione 2311 - Wheat and meslin flour 06/02/2015 Validità
DettagliCaratteristiche applicative delle varie materie ingrassanti
III Convegno Associativo del Distretto Conciario della Toscana Caratteristiche applicative delle varie materie ingrassanti Maurizio Salvadori L ingrasso dei pellami Scopi ed obbiettivi Lubrificare la superficie
DettagliIl Distretto Industriale Conciario di Santa Croce Sull Arno
Il Distretto Industriale Conciario di Santa Croce Sull Arno 1 DISTRETTO CONCIARIO TOSCANO DOVE SI TROVA ILDISTRETTO CONCIARIO TOSCANO? Il fiume Arno divide il distretto in due parti: le rive destra e sinistra.
DettagliIntroduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale
» Cipolla Le Erbe Aromatiche 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,
DettagliLife CONCLUSIONI. Cycle Analisys per la valutazione economica della sostenibilità ambientale della filiera del biogas in Lombardia
Life Cycle Analisys per la valutazione economica della sostenibilità ambientale della filiera del biogas in Lombardia COSA impatto dell intero ciclo di produzione di biogas COME quantificazione della emissioni
DettagliValutazione ambientale delle filiere agroalimentari
Valutazione ambientale delle filiere agroalimentari Patrizia Buttol- ENEA Sostenibilitàambientale: la vision e le azioni dell Industria Alimentare Italiana in un ottica di filiera e rete Cibus, 8 maggio
DettagliCALCOLO DELL IMPRONTA DI CARBONIO DEI VINI CANTINA DI VICOBARONE REPORT PER LA COMUNICAZIONE ESTERNA - GUTTURNIO FRIZZANTE DOC
CALCOLO DELL IMPRONTA DI CARBONIO DEI VINI PRODOTTI DALLA SOCIETÀ COOPERATIVA AGRICOLA CANTINA DI VICOBARONE - GUTTURNIO FRIZZANTE DOC - MALVASIA SECCO FRIZZANTE DOC COLLI PIACENTINI REPORT PER LA COMUNICAZIONE
DettagliLCA a supporto della progettazione: la terza linea del termovalorizzatore di Padova
Centro Studi Qualità Ambiente Dipartimento di Processi Chimici dell Ingegneria Università degli Studi di Padova LCA a supporto della progettazione: la terza linea del termovalorizzatore di Padova Ecomondo
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA STRUTTURA DEL CORSO
Prof.. Marino Mazzini UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA DIPARTIMENTO DI COSTRUZIONI MECCANICHE E NUCLEARI MODULO AMBIENTE STRUTTURA DEL CORSO Legislazione italiana di protezione dell ambiente La dispersione
DettagliEtichetta di Utilizzo Responsabile
Etichetta di Utilizzo Responsabile LA PREMESSA L esigenza di avere un etichetta ambientale utile ed efficace è una sfida che negli ultimi anni ha coinvolto molte aziende cosmetiche. 2 LA PROPOSTA DI L
Dettagli2 Workshop sulla Gestione Responsabile del Prodotto - Milano, 6 maggio
2 Workshop sulla Gestione Responsabile del Prodotto - Milano, 6 maggio 2015 - Franco Cavazza Direttore Industriale IL CALCOLO DELL IMPRONTA AMBIENTALE NELLA FILIERA DEI FERTILIZZANTI QUALI OPPORTUNITA
DettagliLA SOSTENIBILITA AMBIENTALE:
LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE: UN VALORE DA CONDIVIDERE FRA PRODUTTORI E CONSUMATORI ---------------- IL RUOLO DELLA CERTIFICAZIONE PER UN ECONOMIA SOSTENIBILE FABRIZIO PIVA Amministratore Delegato CCPB
DettagliLa Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale Stefano Alini1; Irma Cavallotti2, Edoardo Bollati2, Filippo Servalli1 1 RadiciGroup;
DettagliLIFE CYCLE ASSESSMENT COMPARATIVA FRA CALCESTRUZZO ARMATO, LEGNO E ACCIAIO
LIFE CYCLE ASSESSMENT COMPARATIVA FRA CALCESTRUZZO ARMATO, LEGNO E ACCIAIO AITEC Associazione Italiana Tecnico Economica Cemento PREMESSA Il Dipartimento di Strutture per l ingegneria e l architettura
DettagliENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION
ENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION in accordance with ISO 14025:2006 and EN 15804:2012+A1 MANUFATTI IN GRANITO PER ARCHITETTURA - EDILIZIA TITOLARE DELLA DICHIARAZIONE PUBBLICATA DA www.environdec.com SAVEMA
Dettaglila nostra impronta ecologica per salvare la natura.
la nostra impronta ecologica per salvare la natura. Ogni volta che produciamo un mq di pannello salviamo 200 mq di foresta! Scopri come cliccando qui >>> www.p3italy.it La sostenibilità ambientale è un
DettagliIL LAVOROIN CONCERIA
IL LAVOROIN CONCERIA 1 Individuazione generale delle problematiche Scopo della concia delle pelli Le lavorazioni del settore conciario consistono nella trasformazione delle pelli animali grezze, in prodotti
Dettagligruppo di lavoro Edilizia e climatizzazione LCA in edilizia: orientamenti normativi e criticità applicative
Rete Italiana LCA pescara. 13 marzo 2008 gruppo di lavoro Edilizia e climatizzazione LCA in edilizia: orientamenti normativi e criticità applicative monica lavagna. politecnico di milano. dipartimento
DettagliIl ciclo di vita dei rifiuti come fonte di energia. Gabriele Comodi Dipartimento di Energetica Università Politecnica delle Marche
Il ciclo di vita dei rifiuti come fonte di energia Gabriele Comodi Dipartimento di Energetica Università Politecnica delle Marche g.comodi@univpm.it LCA (Life Cycle Assessment ) L LCA è un processo che
Dettaglivalutazione del ciclo di vita LCA life cycle assessment
valutazione del ciclo di vita LCA life cycle assessment valutazione del Ciclo di Vita La valutazione del Ciclo di Vita fa parte dei nuovi strumenti metodologici, messi a punto negli ultimi anni, per rendere
DettagliRuolo dell azoto. L azoto è: Costituente di numerosi composti biologici (proteine, amminoacidi, nucleotidi, coenzimi )
Ruolo dell azoto L'azoto è l'elemento più abbondante nella nostra atmosfera ed è presente per natura in varie forme, nell'aria, nel suolo, nell'acqua e in tutti gli esseri viventi. L azoto è: Costituente
DettagliLCA dei mattoni in terra cruda
Preparazione di una scheda ambientale per Fornace Brioni Srl Documento interno Leo Breedveld 2B 28 marzo 2009 2B Consulenza Ambientale di Leo Breedveld Codice fiscale: BRDLLH66L27Z126C Partita IVA: 03740120260
DettagliL esperienza dell impronta ambientale in alcuni progetti LIFE+ nel settore conciario: gli aspetti tecnologici e di processo
L esperienza dell impronta ambientale in alcuni progetti LIFE+ nel settore conciario: gli aspetti tecnologici e di processo Emilia Bramanti Istituto di Chimica dei Composti Organo Metallici UOS CNR -PISA
DettagliRiduzione dei Valori di COD nei Bagni di Riconcia di Pellami Esenti da Cromo
Riduzione dei Valori di COD nei Bagni di Riconcia di Pellami Esenti da Cromo Eric Poles Venerdì 22 Gennaio 2016 VII CONVEGNO VENETO AICC Auditorium Comunale di Chiampo (VI) Gestione delle Acque L acqua
DettagliEsperienza di logistica sostenibile nel delivering del cibo
Esperienza di logistica sostenibile nel delivering del cibo Maurizio Mariani Sotral Spa Torino 23 Maggio 2008 IL NOSTRO CAMMINO DAL 1982, QUALE SEMPLICE AZIENDA DI TRASPORTO AL 2008, AZIENDA DI SERVIZI
DettagliNON PIU ANILINE. SOLO INK FOR LEATHER.
NON PIU ANILINE. SOLO INK FOR LEATHER. Perchè scegliere INK FOR LEATHER La formulazione prevede una micromacinazione delle polveri talmente spinta da ottenere le prestazioni di una soluzione di colorante.
DettagliLO SVILUPPO DEL CROMO ESAVALENTE E LA SUA PREVENZIONE. Marco dr. Nogarole R&S IKEM Srl
LO SVILUPPO DEL CROMO ESAVALENTE E LA SUA PREVENZIONE Marco dr. Nogarole R&S IKEM Srl 2 La natura del Cromo Solo il 5 % del cromo industriale è utilizzato nel settore della concia, la maggior parte di
DettagliSEMINARIO LIFE CYCLE ASSESSMENT APPLICATO ALLA PRODUZIONE SALUMI. Sedi e stabilimenti
VENERDÌ 21 OTTOBRE 2011 ORE 15.00 18.00 SEMINARIO La certificazione ambientale e l etichettatura di prodotto come strumento di valorizzazione delle produzioni locali e opportunità di sviluppo professionale
DettagliLa misura della biodegradabilità del cuoio
Stazione Sperimentale per l Industria delle Pelli e delle Materie Concianti Conceria Russo di Casandrino Università degli Studi di Napoli Federico II - Dipartimento di Biologia Strutturale e Funzionale
DettagliIL CICLO DI VITA E LA SOSTENIBILITA DELLE MATERIE PLASTICHE. Gian Luca Baldo Life Cycle Engineering Torino
IL CICLO DI VITA E LA SOSTENIBILITA DELLE MATERIE PLASTICHE Gian Luca Baldo Life Cycle Engineering Torino Baldo@studiolce.it FERRARA, 6 GENNAIO 006 Chi siamo Lo Studio Associato Life Cycle Engineering
DettagliPer maggior completezza è stata condotta un analisi considerando tre categorie di impatto endpoint, che sono rispettivamente:
Life Cycle Assessment come strumento di gestione ambientale. Applicazione della metodologia LCA alla gestione integrata dei rifiuti urbani nella Provincia di Padova* *Sintesi tratta da Analisi del ciclo
DettagliLCA del trattamento degli scarti di macellazione e degli oli da raffinare. Vittorio Seghizzi
LCA del trattamento degli scarti di macellazione e degli oli da raffinare Vittorio Seghizzi Oggetto dello studio Tesi di Laurea di Vittorio Seghizzi, Anno 2014/2015 Processo di trattamento di fine vita
DettagliL approccio alla risoluzione di storici problemi olfattivi per un azienda soggetta ad AIA
L approccio alla risoluzione di storici problemi olfattivi per un azienda soggetta ad AIA 18 Maggio 2012 Cristian Dreszach SI OCCUPA DI EFFETTUARE LAVORAZIONI A PARTIRE DA PELLI GIÀ CONCIATE ALLO SCOPO
DettagliENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION
ENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION in accordance with ISO 14025:2006 and EN 15804:2012+A1 MANUFATTI IN MARMO E PIETRE ORNAMENTALI PER ARCHITETTURA - EDILIZIA TITOLARE DELLA DICHIARAZIONE PUBBLICATA DA www.environdec.com
DettagliRiciclo di prodotti assorbenti per la persona: Life Cycle Costing e Social LCA
Riciclo di prodotti assorbenti per la persona: Life Cycle Costing e Social LCA Roberto Cariani in collaborazione con Andrea Moretto (Ambiente Italia), Marcello Somma (Fater Spa) e Guido Poliseno (Fater
DettagliTRASPORTO E SMALTIMENTO RIFIUTI LIQUIDI. Pag. 1 a 6
Gli impianti di depurazione di Arzignano e di Montecchio sono autorizzati al trattamento rifiuti liquidi speciali non pericolosi. Nel documento Doc Q 16.06 Elenco codici autorizzati in entrata, sono specificate
DettagliIREA Piemonte. Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera
IREA Piemonte Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale Ing. Francesco Matera Regione Piemonte DIREZIONE AMBIENTE Sett. Risanamento
DettagliARIA PULITA E ARIA INQUINATA. naturale è composta da un miscuglio di gas e particelle con concentrazione variabile
Parametri meteorologici e inquinanti atmosferici ARIA PULITA E ARIA INQUINATA L aria naturale è composta da un miscuglio di gas e particelle con concentrazione variabile Azoto, ossigeno, argon e vapore
DettagliDistretto delvetro Artistico di Murano
Nicola Favaro Distretto delvetro Artistico di Murano 260 aziende, di cui 30 industriali 1200 addetti Fatturato di 100 milioni di Euro Produzione di Oggetti artistici Lampadari Specchi Oggetti al lume Novembre
DettagliA.I.A. (D.Lgs. 59/05)
SCHEDA «H»: SCARICHI IDRICI Totale punti di scarico finale N 1 Sezione H1 - SCARICHI INDUSTRIALI e DOMESTICI N Scarico finale 1 Impianto, fase o gruppo di fasi di provenienza 2 Volume medio annuo scaricato
DettagliISOLANA PANNELLI IN LANA DI PECORA
ISOLANA PANNELLI IN LANA DI PECORA 1. Introduzione... 3 2. ISOLANA - Pannelli in lana di pecora... 4 2.1 Unità funzionale e confini del sistema... 5 2.2 Fonti di dati per l inventario... 5 2.3 Descrizione
DettagliL'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche
L'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche Armando Olivieri Società Medico-Chirurgica Vicentina 22 ottobre 2016 le nostre scelte alimentari individuali possono influenzare l ambiente,
DettagliConsumi energetici ed impronta carbonica della mela nella fase di post-raccolta
Consumi energetici ed impronta carbonica della mela nella fase di post-raccolta Zanotelli D 1, Ciarapica F 1-2, Fadanelli L 3, Mazzetto F 1, Tagliavini M 1 1. Facoltà di Scienze e Tecnologie, Libera Università
DettagliPROGETTO DEFINITIVO. Committente: Gruppo Mastrotto S.p.A. Località: Via della Concia Arzignano (VI)
PROGETTO DEFINITIVO Committente: Gruppo Mastrotto S.p.A. Località: Via della Concia 156 - Arzignano (VI) Progetto: AUMENTO DELLA POTENZIALITÀ PRODUTTIVA Data: Luglio 2016 Amministratore Delegato Responsabile
DettagliQuesta presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause
Questa presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause degli NOx I principali NOx presenti nell'atmosfera sono
DettagliIng. Vilmo Ferioli Vice Presidente Amministratore Delegato VM Motori SpA. Bologna, 22 marzo 2007
Ing. Vilmo Ferioli Vice Presidente Amministratore Delegato VM Motori SpA Bologna, 22 marzo 2007 1 Effetto Serra e Inquinamento Atmosferico Bologna, 22 marzo 2007 2 Prodotti della combustione gas Serra
DettagliIl processo conciario. le operazioni chimiche
Il processo le operazioni chimiche Rinverdimento - riportare le pelli al grado di umidità naturale (in seguito alla conservazione) - pulire le pelli dalla sporcizia più grossolana - solubilizzare le proteine
DettagliIl calcolo della PEF nel distretto conciario di Santa Croce sull Arno
Il calcolo della PEF nel distretto conciario di Santa Croce sull Arno Il contesto: progetto PREFER e studio UNIC Progetto PREFER Obiettivo: Diffondere l utilizzo della PEF e LCA in distretti industriali
DettagliCaratterizzazione. Fattori determinanti
aratterizzazione 1 aratterizzazione La fase di caratterizzazione del pellame è costituita da una serie di lavorazioni chimiche effettuate su pelli conciate, e completate poi con le lavorazioni meccaniche
DettagliLa Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale Stefano Alini 1 ; Irma Cavallotti 2, Edoardo Bollati 2, Filippo Servalli 1 1 RadiciGroup;
DettagliMEDIO CHIAMPO SpA Via G. Vaccari, Montebello Vic. (VI)
Spett.le MEDIO CHIAMPO SpA Via G. Vaccari, 18 36054 Montebello Vic. (VI) Data RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE Il sotto scritto Cognome e nome: C.F. nato a residente in via Nr CAP nella sua qualità di: titolare
Dettagli