CONGIUNTURA ECONOMICA E SCARSA COMPETITIVITA PENALIZZANO IL TURISMO IN ITALIA NELL ESTATE 2012, SOPRATTUTTO SUL FRONTE DOMESTICO

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1 CONGIUNTURA ECONOMICA E SCARSA COMPETITIVITA PENALIZZANO IL TURISMO IN ITALIA NELL ESTATE 2012, SOPRATTUTTO SUL FRONTE DOMESTICO I risultati dell indagine congiunturale sulle aspettative italiani per il semestre Maggio Ottobre 2012 a cura di Valeria Minghetti CISET Ca Foscari ( ming@unive.it)

2 SOMMARIO 0. Introduzione Il quadro generale Turismo straniero: motivazioni all aumento o alla diminuzione Turismo domestico: motivazioni all aumento o alla diminuzione I mercati di origine e le tipologie di vacanza La competitività dell Italia e le destinazioni degli italiani all estero Le opinioni degli operatori per settore Le opinioni degli operatori per area geografica di appartenenza Il consuntivo per l inverno L analisi per settore di attività L analisi per area geografica di appartenenza L'INDAGINE CONGIUNTURALE L indagine congiunturale sull attività turistica in Italia, giunta ormai alla 41esima edizione, viene organizzata semestralmente (maggio e novembre) dal CISET in collaborazione con la società di ricerche di mercato Questlab ed ha come obiettivo quello di misurare le aspettative italiani circa l andamento della stagione turistica in avvio (estiva: maggio-ottobre, invernale: novembre-aprile). La rilevazione viene condotta tramite un intervista telefonica sulla base di un questionario appositamente predisposto. Gli operatori appartengono ai principali settori dell industria turistica (catene alberghiere; alberghi/altre strutture ricettive; aziende termali; tour operator e agenzie di viaggio; trasporto aereo; trasporto su strada, privato e collettivo; trasporto via mare; settore pubblico; associazioni private, ecc.).

3 0. Introduzione Una diminuzione dei turisti stranieri e soprattutto italiani in Italia, a segnare un ulteriore calo rispetto ai trend negativi forniti a consuntivo per la passata stagione invernale e in controtendenza con i risultati per l estate 2011, in particolare sul fronte del turismo internazionale. Contrazione anche per il fatturato complessivo generato dal turismo nel nostro Paese, così come per la propensione dei nostri connazionali a fare una vacanza all estero, che comunque rivolgeranno il loro interesse soprattutto verso mete europee vicine a casa e a buon mercato. Queste, in estrema sintesi, le aspettative degli operatori del settore, emerse dall ultima indagine congiunturale organizzata a metà aprile dal CISET presso un campione rappresentativo di imprese turistiche italiane, e giunta alla 41esima edizione. Da notare come, per la prima volta dall inizio dell indagine, per l estate 2012 l incidenza degli operatori pessimisti circa l andamento della clientela straniera raggiunga il 30%, mentre il 46% si attende una sostanziale stabilità dei flussi dall estero. E i pessimisti salgono al 60% circa sul fronte del turismo domestico, mentre appena il 27% si esprime per una sostanziale stabilità della domanda italiana rispetto all estate Uno scenario improntato quindi ad una significativa contrazione della domanda, che pare essere influenzato dall andamento della stagione invernale (novembre-aprile), oltre che dalla perdurante incertezza del quadro politico ed economico a livello nazionale ed internazionale, dall esito delle iniziative fiscali e dal loro impatto sul paniere di spesa delle famiglie. 1. Il quadro generale Secondo gli operatori intervistati, tra Maggio e Ottobre 2012 gli arrivi stranieri dovrebbero calare del -2,5% rispetto allo stesso semestre del 2011, mentre le presenze del -2,8%. Più significativa la diminuzione dei flussi dei turisti italiani, che dovrebbe toccare il -8,1%, mentre le presenze dovrebbero contrarsi del -8,7%. Ciò si tradurrebbe in una diminuzione, più accentuata nel secondo caso, della durata media del soggiorno. Previsioni pessimistiche anche per l andamento del fatturato dei turismo in Italia (-8,3%) rispetto all estate Tale andamento, confrontato con quello dei flussi, fa presagire l attesa, da parte degli operatori, per una contrazione della spesa media dei turisti, soprattutto sul fronte domestico, come vedremo meglio in seguito.

4 Confrontando i risultati con i consuntivi delle passate stagioni estiva e invernale emerge quindi, un quadro decisamente pessimistico per il semestre maggio-ottobre 2012, dopo un estate 2011 all insegna della stabilità o del leggero aumento, dal lato della domanda internazionale, ed un inverno appena trascorso che ha invece fortemente deluso le attese di inizio stagione, complici le avverse condizioni climatiche (carenza di neve in montagna e abbondanza in altre parti d Italia) e l impatto della situazione politica ed economica. Comparando le previsioni fatte a Ottobre 2011 con i risultati a consuntivo per l inverno forniti dagli operatori ad Aprile- (Tab. 1), si nota infatti una sostanziale discordanza tra aspettative e consuntivo su entrambi i mercati. Tabella 1. Andamento turisti italiani e stranieri in Italia secondo gli operatori turistici italiani. Aspettative e risultati a consuntivo Aspettative Novembre 2011 Aprile 2012 (raccolte a Ottobre 2011) Risultati a consuntivo Novembre 2011 Aprile 2012 (raccolti a Aprile-Maggio 2012) Differenza Aspettative Maggio - Ottobre 2012 (raccolte a Aprile-Maggio 2012) Arrivi stranieri +0,2% -6,5% -6,7-2,5% Presenze stranieri +0,5% -6,3% -6,8-2,8% Arrivi italiani -1,5% -9,4% -7,9-8,1% Presenze italiani -1,7% -9,8% -8,1-8,7% Fatturato -1,6% -10,6% -9,0-8,3% Nel dettaglio, a fine inverno le indicazioni fornite dagli operatori danno una flessione degli arrivi e delle presenze dall estero, rispettivamente, del -6,5% e -6,3%, contro l attesa di una sostanziale stabilità dei due indicatori ad inizio periodo. Nel caso dei turisti italiani, invece, la flessione rilevata è maggiore di quella attesa inizialmente: -9,4% per gli arrivi e -9,8% per le notti, contro -1,5% e - 1,7% indicati ad ottobre E negativo è anche il consuntivo dal punto di vista del fatturato, che viene dato in calo del -10,6% tra novembre 2011 ed aprile 2012, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, contro un attesa iniziale di -1,6%.

5 Ancora più evidente il trend negativo se andiamo a confrontare le aspettative espresse dagli operatori per l estate 2012 con il consuntivo dell estate 2011 (fornito dagli operatori a Ottobre 2011). A quella data, i turisti stranieri erano dati in aumento di circa il +1% su entrambi gli indicatori, mentre gli italiani in stagnazione (flessione di arrivi e presenze inferiore ad un punto percentuale). Il fatturato totale del turismo in Italia registrava, invece, una diminuzione del -1,4% Turismo straniero: motivazioni all aumento o alla diminuzione A fronte delle tendenze espresse e dello scenario attuale, le percezioni degli operatori circa l andamento del mercato turistico incoming sottolineano che se, da un lato, l attrattiva del Bel Paese sotto diversi punti di vista può essere ancora la motivazione cardine del successo della destinazione sul mercato straniero, anche per la prossima estate, dall altro fattori esogeni (congiuntura incerta) ed endogeni (scarsa competitività di prezzo) ne penalizzano le performance (Tab. 2). Tabella 2. Turisti stranieri in Italia. Le motivazioni più citate al loro aumento/diminuzione nella stagione estiva 2012, secondo gli operatori turistici italiani (risposta multipla) Motivazioni all AUMENTO dei flussi stranieri in Italia Capacità di attrazione dell Italia (natura, arte, storia, clima, ecc.) % Motivazioni alla DIMINUZIONE dei flussi stranieri in Italia 65,8% Perdurare della crisi economica generale 76,6% Economicità della vacanza in Italia 27,0% Tendenza a vacanze brevi 48,8% Efficacia delle promozioni/offerte 26,1% L Italia è una destinazione costosa 44,5% Miglioramento dei collegamenti aerei 26,1% L Italia è una destinazione sicura 23,4% Interesse per alcune specifiche tipologie di turismo praticabili nel Paese Il cambio rende l Italia più conveniente di altre destinazioni per alcuni paesi Offerta diversificata, miglioramento della qualità dei servizi Aumento dei flussi in arrivo da alcuni paesi specifici Efficacia delle campagne pubblicitarie e di marketing Italia poco competitiva rispetto ai concorrenti in termini di rapporto qualità-prezzo Scarsa efficacia delle strategie di marketing / promozione % 35,9% 19,6% 20,1% Inadeguatezza dell offerta italiana 9,1% 15,3% Effetto dei tassi di cambio 4,8% 14,4% Altro 1,9% 12,6% Non sa/non risponde 0,5% 10,8% Ripresa economica 7,2% Altro 2,7%

6 In particolare, tra coloro che prevedono un aumento dei flussi e/o delle notti dall estero nella prossima stagione invernale (appena il 15% circa del campione totale), l ottimismo è giustificato innanzitutto dalla capacità di attrazione dell Italia, grazie alla bellezza delle sue risorse e al clima (65,8% delle risposte totali), e dalla sua economicità rispetto ad altre destinazioni (27%), a fronte anche delle promozioni e offerte fatte dagli stessi operatori (26%) e del miglioramento dei collegamenti aerei (26%), che la rendono facilmente raggiungibile con voli a basso costo. Un altro aspetto è quello legato all immagine di destinazione sicura, segnalato dal 23,4% degli intervistati, mentre il 20% evidenzia l interesse da parte della clientela straniera per alcune specifiche tipologie di turismo che hanno nell Italia una delle destinazioni di elezione ed il 12,6% l aumento della domanda proveniente da alcuni paesi specifici (es. Germania, India, Cina, Brasile, Russia). Sul fronte del prodotto e della promozione, il 14% degli operatori ritiene che ci sia stato un miglioramento nella qualità dell offerta e dei servizi, mentre il 10,8% segnala l efficacia delle campagna di comunicazione e marketing. Dal punto di vista economico, da notare invece come appena il 7% sostenga che l aumento dei flussi dall estero sarà dovuto ad una ripresa generale dell economia, mentre il 15,3% ritiene che l Italia sia più conveniente rispetto ad altre destinazioni in termini di cambio evidentemente rispetto a mete al di fuori dell area dell Euro (Tab. 2). Rispetto all inverno , gli ottimisti diminuiscono in maniera significativa (erano il 28%) ma le loro previsioni positive si affidano, in proporzione, molto di più alla capacità di attrazione dell Italia, sull efficacia delle offerte fatte e sull economicità della destinazione rispetto ad altre, mentre meno sulla questione sicurezza o sulla qualità dell offerta. Per quanto riguarda, invece, gli operatori più pessimisti, cioè coloro che si attendono una diminuzione della domanda estera (arrivi e/o presenze) diretta verso l Italia nell estate 2012, la loro incidenza è intorno al 29% e in aumento rispetto alla passata stagione invernale (erano il 19% del campione intervistato). Tra le motivazioni, al primo posto per 3 operatori su 4 il perdurare della congiuntura economica negativa, che riduce la capacità di spesa dei turisti stranieri e li spinge a rinunciare alla vacanza, a scegliere mete più economiche o ancora a fare vacanze più brevi (48,8%) magari entro i confini nazionali (Tab. 2). Inoltre, per il 44,5% degli intervistati l Italia è una destinazione costosa e non competitiva rispetto ai concorrenti in termini di rapporto qualità/prezzo (35,9%), probabilmente più per una questione di elevati prezzi dei beni e dei servizi che non per una reale inadeguatezza dell offerta italiana (9,1%). A ciò si associa, inoltre, la scarsa efficacia delle politiche promozionali e di marketing (19,6%) e l effetto negativo dei tassi di cambio (4,8%) (Tab. 2).

7 Rispetto all inverno , come già messo in evidenza, i pessimisti sono in aumento e, tra questi, cresce il timore del perdurare della crisi dell economia reale e della crescente tendenza dei turisti stranieri a fare vacanze sempre più brevi, a fronte della scarsa competitività del nostro Paese Turismo domestico: motivazioni all aumento o alla diminuzione La minore capacità di spesa, che favorisce la tendenza alle vacanze brevi e quindi l aumento del turismo all interno dei confini nazionali oppure la rinuncia alla vacanza è la principale motivazione citata dagli operatori relativamente all evoluzione del turismo domestico nella prossima stagione estiva (Tab. 3). Tabella 3. Turisti italiani in Italia. Le motivazioni più citate al loro aumento/diminuzione nella stagione estiva 2012, secondo gli operatori turistici italiani (risposta multipla) Motivazioni all AUMENTO dei flussi italiani in Italia % Motivazioni alla DIMINUZIONE dei flussi % italiani in Italia Minore disponibilità economica che favorisce le 73,1% Perdurare della crisi economica generale, 87,9% vacanze brevi e all interno dei confini nazionali che riduce la capacità di spesa Rivalutazione dell Italia e voglia di scoprire le bellezze 40,4% Tendenza a vacanze brevi 64,4% italiane Promozioni e offerte fatte dagli operatori 32,7% L Italia è una destinazione costosa 29,6% Economicità della vacanza in Italia rispetto ad altre 19,2% L Italia poco competitiva in termini di 23,0% destinazioni rapporto qualità-prezzo Offerta diversificata, miglioramento della qualità dei 17,3% Aumento delle offerte internet per 11,9% servizi destinazioni estere Economia in recupero 11,5% Migliore promozione da parte dei 11,4% destinazioni concorrenti Altro 5,8% Aumento dei voli low-cost verso l estero 11,1% Altro 4,0% In particolare, tra gli operatori che si attendono un aumento degli arrivi e/o delle presenze di turisti italiani in Italia nella prossima estate (meno del 7% circa del campione totale), le motivazioni si presentano abbastanza concentrate e non sempre positive. Interessante è soffermarsi sull impatto della situazione economica attuale: per quasi 3 intervistati su 4 la mancata ripresa dell economia reale porterebbe ad un accorciamento delle vacanze, costringendo gli Italiani a fare turismo entro i confini nazionali. Per l 11% degli operatori la ripresa sarebbe invece già in atto e ciò favorirebbe un incremento del turismo in generale, grazie anche all economicità dell Italia rispetto ad altre destinazioni (19,2%).

8 La rivalutazione delle bellezze italiane, motivazione principale all aumento dei flussi dall estero, viene comunque citata come importante anche per i flussi italiani (40,4%), accompagnata dall impatto positivo delle promozioni fatte dagli stessi operatori (32,7%) e da un offerta comunque diversificata e di qualità (17,3%) (Tab.3). Facendo un confronto con i giudizi espressi per l inverno , anche rispetto alla domanda domestica il numero degli operatori ottimisti diminuisce in maniera drastica (erano il 24%). Tuttavia, tale aumento nasconde aspettative diversificate da parte del settore. Da un lato, rispetto all inverno, crescono in maniera significativa coloro che giudicano il perdurare della crisi economica la maggiore motivazione all aumento del turismo entro i confini nazionali; dall altro cala la percezione di una accresciuta attrattività dell Italia anche sul mercato interno, sia dal punto di vista delle risorse che del prezzo dei servizi offerti. Più coerenti i giudizi sulle motivazioni addotte da coloro che si attendono una contrazione della domanda interna per la stagione estiva 2012 (circa il 60% del campione totale). Anche qui il perdurare della crisi economica è la prima motivazione, segnalata da quasi 9 intervistati su 10, cui si accompagna la tendenza a fare vacanze sempre più brevi per una minore capacità di spesa (64,4%), dati anche i prezzi troppo elevati dei servizi turistici offerti in Italia (29,6%). La competitività del nostro Paese rispetto ad altre destinazioni è valutata negativamente dal 23% degli operatori intervistati in termini di rapporto qualità-prezzo, mentre dall 11,4% in termini di inefficacia delle azioni promozionali. Questo tenendo anche conto dell aumento dei voli low cost diretti all estero (11,1%) e del rapido incremento di offerte di altre destinazioni presenti su Internet (11,9%)(Tab. 3). Rispetto all inverno l incidenza degli operatori che si attendono una contrazione della domanda italiana quasi raddoppia, passando dal 32% al 60% del campione totale. L effetto della congiuntura negativa diventa sempre più pregnante (dal 76% all 88%), così come il timore per un accorciamento delle vacanze (dal 55% al 64%). In generale, quindi, la maggioranza degli operatori si esprime per un aggravamento del trend negativo che aveva caratterizzato il turismo in Italia nell inverno , con un attesa di contrazione sia sul segmento internazionale sia soprattutto su quello domestico, il più penalizzato nelle due ultime stagioni invernale ed estiva. Nonostante la capacità di attrazione del nostro Paese, grazie anche agli effetti positivi delle azioni promozionali fatte dagli stessi operatori, l andamento economico generale ed il costo

9 complessivo della vacanza in Italia, unito al rapporto qualità/prezzo dei servizi offerti, sono infatti gli aspetti che continuano a tenere banco nelle opinioni degli operatori intervistati. Dal lato del turismo internazionale, se per i pochi ottimisti la generale ripresa dell economia, unita all unicità delle risorse e alla sicurezza del nostro Paese rispetto ad alcuni dei potenziali concorrenti, garantiscono un rinnovato appealing dell Italia sui mercati esteri, per i pessimisti il perdurare di una situazione di incertezza si somma ad una scarsa appetibilità del nostro Paese, sia in termini di varietà dell offerta che di rapporto qualità-prezzo dei servizi forniti. Riguardo al turismo domestico, invece, gli operatori individuano nel perdurare della crisi dell economia reale e nell andamento dei prezzi i fattori che influenzeranno maggiormente le scelte dei vacanzieri italiani, con un accresciuta propensione a rinunciare alla vacanza, oppure a fare soggiorni brevi e quindi a rimanere entro i confini nazionali, o ancora a ridurre i periodi di vacanza, a fronte di una concorrenza estera che si sta facendo sempre più agguerrita. 2. I mercati di origine e le tipologie di vacanza Per quanto riguarda i principali mercati di origine della domanda, a fronte dell attesa contrazione del movimento turistico proveniente dall estero, alcuni segmenti di domanda dovrebbero reggere meglio di altri e anzi mostrare una dinamica leggermente positiva o comunque pressoché stabile. Andando nel dettaglio, secondo gli intervistati i turisti tedeschi, da sempre principali clienti dell Italia, farebbero rilevare le performance migliori, confermando il trend dell ultimo semestre e i valori positivi registrati nell estate La tenuta dell economia tedesca rispetto ad altre dell Euro Zona e comunque la tendenza a fare vacanze vicino a casa sembrerebbero spiegare tale andamento, che compenserà, probabilmente, in parte, la diminuzione della domanda proveniente dagli altri paesi (Fig. 1). In seconda e terza posizione i turisti giapponesi e statunitensi. I primi dovrebbero evidenziare una tendenziale flessione della loro dinamica relativa, in linea con le due stagioni precedenti ma in ripresa rispetto all estate 2011, dato anche l apprezzamento dello Yen rispetto all Euro.

10 Diminuzione tendenziale anche per gli statunitensi, nonostante le prospettive economiche tutto sommato positive e la ripresa del Dollaro rispetto alla valuta europea. Calo più accentuato per la domanda francese e britannica, che invece erano date stabili o in leggero aumento nell inverno appena trascorso e nell estate 2011, mentre forte diminuzione attesa come accennato all inizio sul fronte del turismo domestico. Tale diminuzione accentua in maniera significativa il trend già evidenziatosi nel semestre novembre 2011-aprile 2012 e sconta le prospettive di stagnazione economica generale (Fig. 1). Fig. 1 Turismo in Italia. Le aspettative degli operatori italiani sui principali mercati di domanda (Maggio - Ottobre 2012) + ITALIA REGNO UNITO FRANCIA USA GIAPPONE GERMANIA La dinamica degli altri mercati di origine, segnalati spontaneamente dagli intervistati, risulta generalmente più positiva rispetto a quella dei principali mercati, anche se tali performance si applicano a flussi più contenuti in valore assoluto. Ciò significa, come già accennato in precedenza, che l aumento dei flussi provenienti da questi paesi dovrebbe in parte compensare il calo della domanda proveniente da altri paesi. Tra i mercati più segnalati si notano le performance altamente positive previste per i flussi provenienti da Russia, Cina, India e Brasile. Per quanto riguarda gli altri paesi europei, buoni gli andamenti attesi dal resto dell Europa dell Est e da Austria, Svizzera, Belgio, Olanda e paesi scandinavi. In calo, invece, il movimento turistico proveniente dalla Spagna.

11 E la geografia del mercato turistico in Italia, unita ai fattori stagionali, spiega anche l evoluzione delle principali tipologie di vacanza, sempre in termini di dinamiche relative (Fig. 2). Fig. 2 Turismo in Italia. Le aspettative degli operatori italiani sulle principali tipologie di turismo (Maggio Ottobre 2012) + Congressuale Affari Crociere Lacuale Montano Termale Balneare Fitness e benessere Culturale e d Arte Agriturismo Poche le variazioni rispetto all estate 2011 riguardo alla classifica dei principali prodotti turistici. Fa eccezione il crollo delle crociere, che vengono date in terz ultima posizione, dopo diverse stagioni di dinamica fortemente positiva. Tale giudizio sconta, molto probabilmente, l effetto Costa Concordia e quindi l attesa, da parte degli operatori, per un ritorno di immagine negativo soprattutto durante la stagione estiva, la più gettonata per le crociere nel Mediterraneo e che vede l Italia protagonista sia come porto di partenza che come sosta lungo vari itinerari. In prima posizione troviamo, invece, l agriturismo e il turismo verde in genere, seguito dal turismo culturale e d arte e dal turismo fitness e benessere, tipologie che dovrebbero tutte e tre registrare un andamento positivo durante la prossima stagione, nonostante la contrazione della domanda sia internazionale che domestica. Pressoché stabile, rispetto all estate 2011, il turismo balneare, mentre in leggera flessione vengono dati il soggiorno termale tradizionale e ai monti, la vacanza al lago e soprattutto il turismo congressuale e d affari, tipologie che scontano il calo fisiologico stagionale, oltre che gli effetti di una congiuntura economica negativa.

12 Molteplici le ragioni di tali andamenti. Innanzitutto, come già accennato, la stagionalità, che favorisce maggiormente alcune tipologie di turismo (balneare, montano, ecc.), rispetto ad altre (termale tradizionale, ecc.). In secondo luogo, l evoluzione dei mercati di provenienza: da un lato, l aumento dei turisti tedeschi e austriaci, così come di quelli provenienti da Belgio, Olanda ed Est Europa, che dovrebbe andare a vantaggio soprattutto delle località balneari e del turismo del benessere, compensando la diminuzione della domanda domestica, il cui calo penalizzerebbe anche le località montane, tipologia di vacanza che peraltro risente in maniera significativa delle specifiche condizioni climatiche. Dall altro, la tenuta dei turisti statunitensi e giapponesi e l incremento della domanda proveniente dagli altri paesi extraeuropei dovrebbe andare a vantaggio, in particolare, dei principali centri d arte e degli itinerari culturali lungo la penisola. La crescita del turismo proveniente da alcuni paesi europei non parrebbe, invece, sostenere il turismo lacuale, che nell opinione degli intervistati registrerebbe una contrazione rispetto all estate Riguardo all agriturismo, va detto che da alcuni operatori viene visto più che come forma di alloggio alternativa ed economica a disposizione dei turisti che praticano forme tradizionali di turismo, piuttosto che come una tipologia di vacanza a sè stante. Tra i turismi di nicchia che registrano aspettative positive per gli operatori, vengono segnalati il turismo enogastronomico, cicloturistico e sportivo in generale. 3. La competitività dell Italia e le destinazioni degli italiani all estero Fattori economici e psicologici sono alla base della capacità dell Italia di competere sui principali mercati internazionali, capacità data in diminuzione dagli intervistati nella prossima stagione estiva, nonostante una sostanziale stabilità dei prezzi dei beni e dei servizi turistici e dell inflazione in genere (Fig. 3). Come accennato in precedenza, parlando delle ragioni fornite dagli operatori all aumento/diminuzione dei flussi diretti in Italia nella prossima stagione, tale competitività pare più legata ad un rapporto qualità/prezzo dei servizi forniti in relazioni ai concorrenti, che non a pure questioni economiche. Da considerare, per quanto riguarda i paesi dell area del dollaro e dello yen, il recente apprezzamento delle loro valute rispetto all Euro, che dovrebbe quindi rendere potenzialmente più convenienti le destinazioni europee per i turisti provenienti da questi mercati.

13 Fig. 3 Competitività dell Italia, andamento prezzi e spese dei turisti nelle aspettative degli operatori (Maggio - Ottobre 2012) + SPESA TURISTI ITALIANI COMPETITIVITA ITALIA SPESA TURISTI STRANIERI PREZZI TURISTICI Il tendenziale pessimismo riguardo alla situazione economica generale è coerente con la percezione degli operatori circa la capacità di spesa dei turisti, che dovrebbe essere in diminuzione sia per i turisti stranieri, sia soprattutto per quelli domestici, data la perdurante incertezza sul fronte interno e la fragilità dell economia reale (Fig. 3). Tale attesa risulta decisamente più accentuata rispetto alla lievitazione dei prezzi turistici, il che parrebbe indicare, ancora una volta, la scelta da parte dei turisti di soluzioni di vacanza orientate a soggiorni di durata inferiore o più a buon mercato o comunque di combinazioni di servizi che consentano di risparmiare. E il calo della spesa, in particolare italiana, spiega la diminuzione attesa del fatturato turistico per la prossima stagione estiva, che risulta in linea con la contrazione dei flussi di domanda. Con riferimento agli Italiani, a fronte di una contrazione del PIL, che nel 2012 dovrebbe attestarsi intorno al -2,2%, le aspettative degli operatori sono infatti per una flessione sia degli arrivi che delle presenze intorno al -8%. Tale andamento si inserisce nell ambito di uno scenario di taglio generalizzato dei consumi, che si ripercuote anche sulla spesa per turismo, soprattutto nelle fasce di reddito medio-basse, con aggiustamenti anche molto significativi in termini di scelta delle destinazioni, la durata e le modalità di organizzazione della vacanza.

14 Ciò sembra implicare sia la rinuncia alla vacanza estiva sia un comportamento di acquisto più ragionato, che porta a contrarre la permanenza oppure ad optare per soluzioni di vacanza più convenienti, sia dal punto di vista della destinazione che dei servizi acquistati (ad esempio, scegliendo l agriturismo rispetto all albergo, come indicato dalle previsioni particolarmente ottimistiche sull aumento del turismo nei bed&breakfast). Le ripercussioni si avranno anche per quanto riguarda l organizzazione della vacanza, sia intermediata che fai da te, alla ricerca di soluzioni e formule che permettano di avvalersi di promozioni o di usufruire di prezzi scontati. Per quanto riguarda la propensione degli italiani a far turismo all estero, questa è data in diminuzione rispetto all estate In altre parole, anche gli italiani abituati a fare vacanza al di fuori dei confini nazionali rivedranno le loro scelte, prestando più attenzione al rapporto qualitàprezzo del prodotto acquistato, sia in Italia o all estero. Tra coloro che sceglieranno comunque di trascorrere un soggiorno all estero, l Est Europa (Croazia, Slovenia, ecc.) e il Sud Europa (Spagna e isole, Grecia e isole, ecc.) saranno le mete più gettonate nell opinione degli intervistati, probabilmente perché facilmente raggiungibili quindi con un costo del viaggio contenuto e in grado di garantire un migliore rapporto qualità-prezzo rispetto ad altre destinazioni (Fig. 4). Tutte le altre aree dovrebbero accusare un calo più o meno consistente dei flussi in arrivo dall Italia, a partire dall Africa mediterranea (Egitto, Tunisia, ecc.) che - nonostante il forte recupero registrato rispetto all estate 2011, grazie alle offerte a prezzi fortemente scontati e al miglioramento della situazione generale - sconta ancora gli effetti della primavera araba e la perdurante incertezza circa la situazione politica e le condizioni di sicurezza. Diminuzione anche per le Americhe, date invece in crescita nelle due precedenti stagioni invernale ed estiva, così come per Centro e Nord Europa (Scandinavia e Gran Bretagna). Nel caso dell Inghilterra, va comunque considerato l effetto deterrente, su alcune tipologie di turismo, legato allo svolgersi delle Olimpiadi a Londra. Flessione anche per tutta l area asiatica e per l Oceania, oltre all ormai consolidata contrazione attesa per la domanda diretta in Medio Oriente.

15 Fig. 4 Turismo degli Italiani all estero. Le destinazioni più frequentate nelle opinioni degli operatori italiani (Maggio-Ottobre 2012) + MEDIO ORIENTE (Giordania, Siria, ecc.) OCEANIA E ISOLE (Australia, Polinesia, ecc.) ASIA DEL SUD (India, Maldive, Sri Lanka, ecc.) NORD EUROPA (Regno Unito, Scandinavia, ecc.) ASIA DI NORD EST (Cina, Thailandia, ecc.) CENTRO E SUD AMERICA (Caraibi, Messico, ecc.) NORD AMERICA (Canada, USA) EUROPA CENTRALE (Germania, Austria, Svizzera, Benelux) AFRICA MEDITERRANEA (Tunisia, Marocco, Egitto, ecc.) SUD EUROPA (Spagna, Grecia, Francia, Portogallo) EST EUROPA (Croazia, Ungheria, ecc.) 4. Le opinioni degli operatori per settore A partire da queste tendenze generali, è interessante vedere come si modificano le opinioni espresse dagli operatori turistici italiani a seconda del settore di appartenenza. Come evidenzia la tabella 4, le aspettative risultano abbastanza diversificate. Rispetto alla media, i più pessimisti su entrambi i mercati appaiono le aziende termali, seguite dagli alberghi singoli e dalle altre strutture ricettive, mentre i meno pessimisti le catene alberghiere ed il settore pubblico. Ovviamente, il contributo che le opinioni di ciascun comparto danno ai risultati medi complessivi è legato, come vedremo, al peso relativo che ognuno di essi riveste sul totale del campione (Tab. 4).

16 Tabella 4. Turisti italiani e stranieri in Italia: le aspettative degli operatori del ricettivo e dei trasporti e degli intermediari. Maggio Ottobre 2012 STRANIERI Catene alb. (1) Alberghi singoli e altre strutture Aziende Termali Intermediari (TO e AdV) Trasporti Settore pubblico (2) Ass. private (3) Altro (4) Media Arrivi +3,5% -3,4% -4,3% -2,3% -1,2% +1,4% -1,7% -1,5% -2,5% Presenze -3,1% -3,3% -4,1% -2,2% -2,1% +0,6% -3,3% -3,0% -2,8% ITALIANI Arrivi -2,6% -9,4% -8,3% -6,6% -7,8% -6,5% -7,9% -6,5% -8,1% Presenze -5,6% -9,7% -8,3% -7,5% -8,1% -6,8% -9,5% -6,5% -8,7% FATTURATO -4,8% -9,3% -6,7% -8,5% -5,7% -3,9% -8,1% -8,5% -8,3% Nota: (1) Catene alberghiere di varia natura e società che gestiscono gruppi di alberghi ubicati in una o più località; (2) Aziende di Promozione Turistica, Assessorati al Turismo di Regioni, Province, ecc. Pro loco, ecc.; (3) Associazioni di categoria (albergatori, agriturismi, agenzie di viaggio, consorzi locali, ecc.); (4) Impianti a fune, stabilimenti balneari, parchi a tema, imprese congressuali e altre attività non comprese nelle precedenti Andando nel dettaglio, per quanto riguarda la clientela straniera i giudizi più negativi vengono espressi dalle aziende termali (4% degli intervistati) e dagli alberghi singoli e altre strutture ricettive (52,4%). Le prime si attendono una contrazione sia dei flussi che delle notti dall estero intorno al -4%, mentre i secondi intorno al -3,3%. Gli intermediari (agenzie di viaggio e tour operator: 20,2% degli intervistati) si esprimono, invece, per una diminuzione di entrambi gli indicatori intorno al -2%, mentre gli operatori del trasporto (6,5%) per una flessione più contenuta degli arrivi rispetto alle notti (-1,2% contro -2,1%). Stessa tendenza nelle opinioni delle associazioni private (3,8%) e degli operatori inclusi nella voce Altro (stabilimenti balneari, ecc.), mentre, a sorpresa, gli operatori del settore pubblico (5,4%) sono gli unici che si attendono un incremento, anche se contenuto, della domanda straniera (+1,4% e +0,6%). Crescita dei flussi internazionali (+3,5%) anche per le catene alberghiere, accompagnata però da una riduzione nella durata media del soggiorno (presenze -3,1%). Va comunque sottolineato come le catene rappresentino appena il 2% degli intervistati (Tab. 4).

17 Passando alle attese circa l andamento del turismo domestico, in questo caso gli operatori più pessimisti sono le strutture ricettive indipendenti, seguite dalle aziende termali. Le prime si sprimono per una contrazione sia degli arrivi che delle notti intorno al -9%, mentre le seconde intorno al -8,3%. Andamento in calo anche nelle opinioni degli operatori del trasporto, degli intermediari, delle associazioni private e del settore pubblico, con contrazioni superiori al -6/-7% su entrambi gli indicatori (Tab. 4). In proporzione, i meno pessimisti appaiono le catene alberghiere, con una flessione attesa del movimento domestico intorno al -2,6% per gli arrivi ed al -5,6% per le presenze. E sono sempre le catene, con gli operatori del settore pubblico, ad attendersi una diminuzione più contenuta del fatturato complessivo generato dal turismo in Italia rispetto alla media (-4,8% e - 3,9% rispettivamente), a fronte di giudizi negativi da parte di tutte le altre categorie, in particolare le strutture ricettive singole (-9,3%) e gli intermediari (-8,5%). Da notare come per quasi tutte le categorie intervistate la diminuzione del fatturato sia tendenzialmente superiore a quella attesa per i flussi (se si considera la variazione media tra italiani e stranieri) e questo significa che gli operatori prevedono una diminuzione della spesa dei turisti, maggiormente accentuata sul fronte del turismo domestico. In generale, l atteggiamento più pessimista degli operatori del ricettivo indipendente rispetto agli intermediari ed alle catene alberghiere fa presagire una relativa minore contrazione del turismo organizzato rispetto a quello fai da te, soprattutto sul fronte internazionale, grazie probabilmente anche alle azioni promozionali avviate dagli stessi operatori. Il pacchetto è, inoltre, un prodotto che garantisce un prezzo certo (soprattutto con la formula all inclusive ) a fronte di una congiuntura incerta, che può incidere sui prezzi dei trasporti, oltre che dei servizi a destinazione. Infine, la diminuzione inferiore alla media della domanda estera attesa dalle catene alberghiere pare riconducibile alla sostanziale tenuta di alcuni dei principali segmenti che utilizzano questa formula di alloggio (statunitensi e giapponesi), unitamente all aumento della domanda proveniente dai paesi extraeuropei emergenti (es. Brasile, India, Cina). Tutto ciò si ricollega anche alla relativa differente percezione che i vari gruppi di operatori hanno circa i fattori che influiscono sull andamento della domanda, sia dal punto di vista dei diversi mercati trattati (europeo vs. extraeuropeo, mercati tradizionali rispetto a mercati emergenti, ecc.), che della diversa tempistica di decisione della vacanza da parte dei turisti ( fai da te vs. organizzati).

18 Se gli operatori del ricettivo puntano il dito soprattutto sulla congiuntura incerta e sulla drastica riduzione dei periodi o della durata delle vacanze, per minore disponibilità economica, gli intermediari segnalano invece maniera più significativa il fatto che l Italia è una destinazione costosa e poco competitiva rispetto ad altre in termini di rapporto qualità-prezzo, e questo sia sul mercato internazionale che su quello domestico. Per quanto riguarda i principali segmenti di domanda, sono gli intermediari e gli operatori del settore pubblico i più ottimisti rispetto alla media in merito all andamento del turismo tedesco, statunitense e giapponese, mentre sono soprattutto le catene alberghiere ad essere negative circa l andamento del mercato domestico, francese e inglese. Ciò confermerebbe, da un lato, il fatto che il turismo organizzato dovrebbe sviluppare performance migliori rispetto a quello indipendente. Dal lato, invece, delle tipologie di turismo, c è accordo tra gli operatori su una dinamica in crescita per l agriturismo e il turismo verde, così come per il turismo culturale e del fitness e benessere (salvo alcune eccezioni), così come su una contrazione delle crociere (particolarmente accentuata per le catene alberghiere) e del turismo congressuale e d affari (in particolare, per le aziende termali e le associazioni private). In linea con la media le attese degli intermediari. Riguardo alla competitività dell Italia rispetto ai potenziali concorrenti, questa è data in maggiore calo, rispetto alla media, dalle catene alberghiere, nonostante l attesa per una contrazione più significativa dei prezzi dei beni e servizi turistici. E questo tenendo anche conto dell effetto cambio, che sui paesi dell area del dollaro renderebbe attualmente maggiormente appetibile l Italia, e l Europa in genere, rispetto ad altre destinazioni. Prezzi in aumento superiore alla media, invece, per gli intermediari, gli operatori del settore pubblico e dei trasporti, a fronte di un calo di competitività più o meno in linea con la media. Riguardo alla spesa dei turisti stranieri in Italia nella prossima stagione estiva, tutti gli operatori concordano su una sua contrazione, più o meno accentuata, eccezione fatta per le aziende dei trasporti, che si esprimono per una sostanziale stabilità/leggero aumento. Totale omogeneità di vedute, invece, per la spesa dei turisti italiani, con una contrazione più accentuata attesa dagli operatori del ricettivo e dalle associazioni private. La crisi economica e la propensione a vacanze sempre più brevi e spezzettate giustifica, in particolar modo per le catene alberghiere, gli operatori del trasporto e le associazioni private, una minore propensione degli italiani a fare turismo all estero, magari scegliendo mete estere vicine a casa e più economiche in termini di rapporto qualità-prezzo.

19 Per chi andrà comunque all estero, rispetto alla media degli intervistati, le catene alberghiere propendono per una migliore performance dei viaggi verso l Est Europa, mentre peggiore per le Americhe e l Asia. Pressoché in linea con la media le opinioni dei tour operator e agenzie di viaggio. 5. Le opinioni degli operatori per area geografica di appartenenza Un ultima annotazione riguarda la distribuzione delle aspettative in relazione all area geografica di appartenenza degli operatori. Qui, rispetto alla media, sono gli operatori del Nord Ovest ad essere più pessimisti circa l andamento della stagione estiva 2012, sia sul fronte del turismo internazionale (-4,5% arrivi e - 5% presenze) che di quello domestico (-8% e -9,2%), seguiti dalle imprese turistiche delle Isole (intorno al -2,8% per il movimento straniero, oltre il -10% per quello domestico)(tab. 5). Tabella 5. Turisti italiani e stranieri in Italia: le aspettative degli operatori per area geografica. Maggio Ottobre 2012 STRANIERI Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Media intervistati Arrivi -4,5% -2,5% -1,4% -0,9% -2,9% -2,5% Presenze -5,0% -2,6% -1,6% -1,7% -2,7% -2,8% ITALIANI Arrivi -8,0% -6,8% -9,7% -6,5% -11,6% -8,1% Presenze -9,2% -8,3% -9,1% -6,5% -10,9% -8,7% FATTURATO -8,4% -7,3% -9,3% -7,6% -10,5% -8,3% In proporzione, meno negativi dal punto di vista del turismo straniero risultano gli operatori del Sud e del Centro Italia rispetto agli altri. I primi si attendono una flessione degli arrivi del -0,9% mentre delle notti del -1,7%, i secondi una diminuzione di entrambi gli indicatori intorno al -1,5%.

20 Dal punto di vista, invece, del turismo domestico, contrazioni in proporzione meno accentuate sono segnalate dagli operatori del Sud e del Nord Est. Per i primi la diminuzione della domanda italiana si attesterà intorno al -6,5%, per i secondi vi sarà anche una contrazione della durata media del soggiorno (arrivi -6,5%, presenze -8,3%). Va comunque tenuto conto come al Nord Ovest e al Centro (in particolare, a Roma e Milano) siano ubicate le sedi centrali delle principali tour operator, così come delle catene alberghiere e delle compagnie di trasporto nazionali ed internazionali, il cui giudizio esula quindi dalla localizzazione della sede stessa. Guardando, invece, all andamento del fatturato del turismo in Italia, le attese per una contrazione più consistente rispetto alla media sono espresse dalle imprese turistiche delle Isole (-10,5%) e del Centro Italia (-9,3%), che sono anche quelle più pessimiste riguardo all andamento del turismo domestico. Andamento sempre negativo, ma in proporzione meno accentuato, per gli operatori del Nord Est e del Sud Italia (-7,3% e -7,6%)(Tab. 5). Con riferimento alle motivazioni che guidano tali giudizi, se per gli operatori del Sud e delle Isole, al di là della crisi economica, è il fatto che l Italia sia una destinazione costosa e poco competitiva a generare un calo della domanda complessiva, unitamente all inadeguatezza dell offerta e nel caso del turismo domestico, all aumento dei collegamenti low cost verso altre destinazioni -, per gli operatori del Nord è invece la congiuntura negativa e il progressivo accorciamento delle vacanze, data la sempre minore disponibilità economica, a spiegare in gran parte tali trend, insieme all inefficacia delle campagne promozionali e di marketing fatte in Italia rispetto ai concorrenti e all aumento delle offerte su Internet. Per quanto concerne la classifica dei principali mercati di domanda, le aspettative degli operatori raggruppati per area geografica si assestano sui valori medi con minime differenze a seconda della provenienza. In particolare, le imprese del Nord Ovest si esprimono per una sostanziale stabilità del turismo tedesco, a fronte di un leggero incremento atteso dagli operatori delle altre aree. Calo più accentuato, invece, rispetto alla media, per il turismo inglese e domestico nelle attese degli operatori delle Isole, mentre per il turismo statunitense nelle opinioni delle imprese del Nord Ovest, del Sud e delle Isole. Guardando, infine, alle principali tipologie di vacanza, gli operatori di tutte le aree concordano per una dinamica sostanzialmente negativa per il turismo lacuale, crocieristico, termale, montano, congressuale e d affari. Riguardo al turismo balneare, questo è dato in leggero aumento rispetto alla media dagli operatori del Sud, i quali si esprimono positivamente anche sul fronte del turismo

21 fitness e benessere e culturale. Buone le performance del turismo verde e dell agriturismo soprattutto per gli operatori del Nord Est e delle Isole. Infine, la capacità di competere del nostro Paese è valutata in diminuzione da tutti gli operatori, così come la capacità di spesa dei turisti italiani e stranieri, a fronte di un leggero aumento dei prezzi dei beni e dei servizi turistici atteso in particolare dagli operatori del Nord e delle Isole. 6. Il consuntivo per l inverno Come accennato all inizio, le aspettative degli operatori per l estate 2012 evidenziano prospettive negative per il turismo in Italia rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente. E tale andamento sembra influenzato dai risultati dell inverno , decisamente peggiori rispetto alle attese espresse dagli operatori di inizio periodo. Disaggregando i risultati per settore di attività, si nota tuttavia una certa incoerenza di giudizio da parte di alcune categorie di operatori relativamente all andamento della stagione invernale ed estiva. In particolare, tra coloro che sono rimasti meno soddisfatti dei risultati ottenuti durante l inverno alcuni esprimono aspettative più positive rispetto alla media per la stagione in fase di avvio e viceversa. Viceversa, tra coloro che sono rimasti in proporzione più soddisfatti alcuni hanno espresso giudizi più negativi sulla prossima stagione invernale. Ciò può ovviamente essere legato anche al fattore stagionale ed al settore di attività dell impresa. Più coerente, invece, la situazione con riferimento all area di appartenenza, dove gli operatori di alcune zone tendono ad essere ottimisti circa la stagione entrante, anche grazie ad un estate migliore rispetto alle attese. 6.1 L analisi per settore di attività Analizzando gli operatori per settore di attività, relativamente all inverno appena trascorso i meno soddisfatti circa l andamento del turismo straniero sono in proporzione gli operatori della ricettività, le aziende termali e le associazioni private: oltre il 40% degli intervistati in ciascuna di queste categorie dichiara risultati inferiori alla media, contro una media sul totale degli intervistati del 35,8% (Tab. 6).

22 Gli operatori del trasporto e del settore pubblico sono, invece, quelli che dichiarano in maggioranza risultati in linea con le aspettative (rispettivamente, il 64% e 58,6%, contro una media del 41,8%). Le categorie dove invece la percentuale di soddisfatti tende ad essere superiore alla media sono le catene alberghiere che evidenziano quindi opinioni fortemente differenziate al loro interno e gli operatori del settore pubblico: il 18,2% ed il 13,8%, rispettivamente, dichiara risultati per la stagione invernale superiori alle attese (media del 5,8%)(Tab.6). Tabella 6. Turisti stranieri in Italia: consuntivo inverno 2011/2012. Confronto tra risultati e aspettative espresse degli operatori locali, per settore di attività Risultati a consuntivo (raccolti a maggio 2012) Inferiore ad aspettative In linea con aspettative Superiori ad aspettative Catene alb. (1) Alberghi singoli e altre strutture Aziende Termali Intermediari (TO e AdV) Trasporti Settore pubblico (2) Ass. private (3) Altro (4) Media 45,5% 40,8% 43,5% 31,5% 19,5% 13,8% 45,8% 28,2% 35,8% 27,3% 36,5% 39,1% 46,0% 64,4% 58,6% 37,5% 46,2% 41,8% 18,2% 7,1% 0,0% 3,2% 2,4% 13,8% 4,2% 2,6% 5,8% Non so 9,1% 15,6% 17,4% 19,4% 14,6% 13,8% 12,5% 23,1% 16,5% TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Nota: (1) Catene alberghiere di varia natura e società che gestiscono gruppi di alberghi ubicati in una o più località; (2) Aziende di Promozione Turistica, Assessorati al Turismo di Regioni, Province, ecc. Pro loco, ecc.; (3) Associazioni di categoria (albergatori, agriturismi, agenzie di viaggio, consorzi locali, ecc.); (4) Impianti a fune, stabilimenti balneari, parchi a tema, imprese congressuali e altre attività non comprese nelle precedenti Sul fronte del turismo domestico, sono sempre gli operatori del ricettivo e le aziende termali a confermare la loro insoddisfazione, con il oltre il 50% degli operatori che dichiarano risultati inferiori alle aspettative di inizio periodo (media 46,6%)(Tab. 7). Pressoché in linea con le attese, i risultati per le imprese dei trasporti e gli operatori del settore pubblico (52,5% e 46,4% contro una media del 36,3%), mentre le categorie dove in proporzione si concentra il maggior numero di soddisfatti, rispetto alla media, è sempre il settore pubblico (10,6% contro 3%) (Tab. 7).

23 Tabella 7. Turisti italiani in Italia: consuntivo inverno 2011/2012. Confronto tra risultati e aspettative espresse degli operatori locali, per settore di attività Risultati a consuntivo (raccolti a maggio 2012) Inferiore ad aspettative In linea con aspettative Superiori ad aspettative Catene alb. (1) Alberghi singoli e altre strutture Aziende Termali Intermediari (TO e AdV) Trasporti Settore pubblico (2) Ass. private (3) Altro (4) Media 54,5% 49,7% 60,9% 44,0% 35,0% 32,1% 54,5% 36,8% 46,6% 30,4% 30,7% 21,7% 44,0% 52,5% 46,4% 31,8% 44,7% 36,3% 0,0% 4,0% 0,0% 0,8% 0,0% 10,7% 4,5% 0,0% 3,0% Non so 9,1% 15,5% 17,4% 11,2% 12,5% 10,7% 9,1% 18,4% 14,1% TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Nota: (1) Catene alberghiere di varia natura e società che gestiscono gruppi di alberghi ubicati in una o più località; (2) Aziende di Promozione Turistica, Assessorati al Turismo di Regioni, Province, ecc. Pro loco, ecc.; (3) Associazioni di categoria (albergatori, agriturismi, agenzie di viaggio, consorzi locali, ecc.); (4) Impianti a fune, stabilimenti balneari, parchi a tema, imprese c ongressuali e altre attività non comprese nelle precedenti Con riferimento, infine, all andamento del fatturato (Tab. 8), si conferma l insoddisfazione già espressa dal lato dei flussi da parte degli operatori del ricettivo e del termale (oltre il 50% dichiara risultati inferiori alle attese), mentre maggiormente in linea con le attese le performance economiche secondo gli operatori del settore pubblico (46%) e della categoria altro (43%). E gli operatori del pubblico sono anche quelli in proporzione più ottimisti circa l andamento del fatturato (il 14% dichiara risultati superiori alle attese, contro una media del 4%)(Tab. 8).

24 Tabella 8. Fatturato del turismo in Italia: consuntivo inverno 2011/2012. Confronto tra risultati e aspettative espresse degli operatori locali, per settore di attività Risultati a consuntivo (raccolti a maggio 2012) Inferiore ad aspettative In linea con aspettative Superiori ad aspettative Catene alb. (1) Alberghi singoli e altre strutture Aziende Termali Intermediari (TO e AdV) Trasporti Settore pubblico (2) Ass. private (3) Altro (4) Media 63,6% 53,0% 60,9% 44,7% 41,0% 21,4% 52,4% 35,1% 48,4% 27,3% 26,2% 21,7% 36,6% 38,5% 46,4% 38,1% 43,2% 31,3% 0,0% 4,4% 0,0% 4,1% 2,6% 14,3% 0,0% 0,0% 4,0% Non so 9,1% 16,5% 17,4% 14,6% 17,9% 17,9% 9,5% 21,6% 16,3% TOTALE 100% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Nota: (1) Catene alberghiere di varia natura e società che gestiscono gruppi di alberghi ubicati in una o più località; (2) Aziende di Promozione Turistica, Assessorati al Turismo di Regioni, Province, ecc. Pro loco, ecc.; (3) Associazioni di categoria (albergatori, agriturismi, agenzie di viaggio, consorzi locali, ecc.); (4) Impianti a fune, stabilimenti balneari, parchi a tema, imprese c ongressuali e altre attività non comprese nelle precedenti Ma vediamo ora qual è stato l andamento della stagione in termini numerici. La tabella 9 mostra le variazioni a consuntivo per i quattro indicatori relative alla stagione invernale così come dichiarate dagli operatori a -, mentre le figure 5 e 6 evidenziano il gap tra questi dati e le aspettative iniziali espresse a Novembre 2011, con riferimento sia alla clientela italiana che straniera. Tabella 9. Turisti italiani e stranieri in Italia: i risultati a consuntivo della stagione invernale 2011/2012 (novembre 2011 aprile 2012) secondo gli operatori locali, per settore di attività Risultati a consuntivo (raccolti a maggio2012) STRANIERI Catene alb. (1) Alberghi singoli e altre strutture Aziende Termali Intermediari (TO e AdV) Trasporti Settore pubblico (2) Ass. private (3) Altro (4) Media Arrivi -1,7% -8,1% -7,5% -5,8% -5,2% -1,0% -3,9% -4,8% -6,5% Presenze -2,1% -7,7% -8,4% -4,9% -4,4% -2,9% -5,0% -4,4% -6,3% ITALIANI Arrivi -5,5% -10,2% -6,9% -10,3% -8,8% -4,0% -10,1% -8,2% -9,4% Presenze -6,2% -10,4% -8,8% -10,7% -8,4% -4,7% -11,9% -9,3% -9,8% FATTURATO -4,1% -11,7% -9,0% -10,4% -9,4% -6,7% -11,6% -9,2% -10,6% Nota: (1) Catene alberghiere di varia natura e società che gestiscono gruppi di alberghi ubicati in una o più località; (2) Aziende di Promozione Turistica, Assessorati al Turismo di Regioni, Province, ecc. Pro loco, ecc.; (3) Associazioni di categoria (albergatori, agriturismi, agenzie di viaggio, consorzi locali, ecc.); (4) Impianti a fune, stabilimenti balneari, parchi a tema, imprese congressuali e altre attività non comprese nelle precedenti

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