Valentina Patacchini, Alessandra Pescarolo e Francesca Ricci

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1 LA CONDIZIONE ECONOMICA E LAVORATIVA DELLE DONNE Rapporto 2011 Valentina Patacchini, Alessandra Pescarolo e Francesca Ricci

2 La crisi e la transizione in corso Difficile passaggio dalla prima alla seconda modernità: Prima modernità. L occupazione è concentrata sotto vari profili: settori (industria), territori (paesi del mondo occidentale ed Europa socialista), strati sociali (modello breadwinner: forza lavoro adulta e di sesso maschile). I giovani, le donne e gli anziani nel periodo dell industrializzazione escono dal mercato del lavoro, mentre aumentano produttività e salariopro capite dei lavoratori. Il prodotto pro capite degli occupati oltre al salario familiare riesce a finanziare anche la crescita dell Welfare di questi anni (anche se in Italia il ritardo nella realizzazione del Welfare entra in contraddizioneconil declino industriale).

3 La crisi e la transizione in corso Seconda modernità è invece trasversale ai settori: ridimensionamento industriale, terziarizzazione, etc ai territori i nel contesto t globale. l agli strati sociali, al genere, alle età; aumentano i lavori e i lavoratori, le diseguaglianze passano dentro il lavoro. Declino dell operaio capofamiglia procacciatore di reddito; 2) Mercificazione dei lavori femminili dequalificati (pulizie) qualificati ma svalutati (cura, ristorazione), e qualificati. Qualificazione i e specializzazione ili i = unica protezione (legalel enon corporativa) del lavoratore a livello individuale e di creazione di surplus collettivo. Ma come si costruisce questa qualificazione? Gap italiani Problema aperto

4 La quantità di occupazione. La Toscana in Europa Portogallo: l occupazione femminile può essere alta anche in paesi con basso PIL (via bassa) Tassi di occupazione femminili anni in Europa. Serie storica Toscana EU (15 countries) Germany Spain 74,1 60,2 45,4 41,6 Fonte: dati Eurostat 76,6 61,9 75,5 63,1 Italy Sweden France Portugal 77,2 67,8 58,3 77,2 71,1 54,44 55,5 56,2 54,4 49,6 54,1 47, Germania: l aumento della produttività sostiene l welfare e l occupazione femminile (viaalta) alta)

5 La Toscana e l Europa: uguaglianza verso il basso o una tenuta del modello breadwinner? Variazione del tasso di occupazione in età anni in Toscana in Italia e in Europa Maschi Femmine 0,0 Eu 15 Italy Toscana Eu 15 Italy Toscana 0,5 1,0 1,5 0,6 0,7 2,00 2,5 1,7, 1,8 18 3,0 30 3,5 2,9 2,8 28 Fonte: dati Eurostat

6 La qualità dell occupazione. Una segregazione che aiuta Variazioni % delle occupate (15 64 anni) per settore di attività economica Toscana 30 29, , ,6 15,3 3 1, ,7 Industria in Commercio Alberghi e Istruzione, Altri servizi TOTALE senso ristoranti sanità ed collettivi e stretto altri servizi personali sociali Fonte: Elaborazioni IRPET su microdati ISTAT

7 La qualità dell occupazione. Polarizzazione e selezione Variazioni % delle occupate (15 64 anni) per posizione nella professione fra il 2008 e il 2011 in Toscana Professioni non qualificate 26,7 Conduttori iimpianti operai i i semiqualif. addetti macchinari i Artigiani, operai specializzati e agricoltori 32,9 9 18,2 Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi Impiegati 1,0 12,4 Professioni tecniche 27,6 Proff. intellettuali, scientifiche e di elevata specializz. 54,6 Legislatori, dirigenti e imprenditori 58, Fonte: Elaborazioni IRPET su microdati ISTAT

8 La qualità del lavoro Occupati indipendenti e dipendenti per genere in Toscana =100 Num eri indice 2008= DIP FEMMINE INDIP MASCHI COLL MASCHI DIP MASCHI INDIP FEMMINE COLL FEMMINE Fonte: Elaborazioni IRPET su microdati ISTAT

9 2008=100 0 Nume eri indice La qualità del lavoro: l altra faccia della tenuta al maschile Occupati stabili e con contratti a termine per genere in Toscana = Occupati con contratti a termine Occupati stabili Occupate stabili Occupate con contratti a termine Fonte: Elaborazioni IRPET su microdati ISTAT

10 L istruzione ha protetto l occupazione. Variazioni % delle occupate (15 64 anni) per livello di istruzione Toscana 2,1 Basso Medio Alto 1,4 0,7 0,0 0,7 1,4 2,1 2,8 3,5 35 2,3 2,9, 1,3 TOSCANA 2,0 3,1 31 0,6 Emilia Romagna 2,1 0,8 0,8 1,1 1,1 1, ,0 2,2 3,00 2,9, 3,2 Lombardia Piemonte Veneto Italia Fonte: Elaborazioni IRPET su microdati ISTAT

11 Qualità del lavoro e istruzione Popolazione per genere, macroarea europea e titolo di studio % % Alto 60% % Medio 38 20% Basso % Toscana EU Sud EU Centro EU Nord EU 15 Toscana EU Sud EU Centro EU Nord EU 15 Maschi Femmine Fonte: Elaborazioni IRPET su microdati EUROSTAT

12 La Toscana in Italia, l aumento dell inattività nella crisi Tassi di inattività femminili anni nelle regioni benchmark Toscana Piemonte Lombardia Veneto Emilia Romagna Toscana Piemonte Lombardia Veneto Emilia Romagna Toscana Piemonte Lombardia Veneto Emilia Romagna Toscana Piemonte Lombardia Veneto Emilia Romagna Fonte: Elaborazioni IRPET su microdati ISTAT

13 Famiglia e lavoro: una sfida impossibile? La conciliazione rimane una questione di donne Lavorare o fare figli? Gli effetti della crisi sulla conciliazione Gli ilib i (diffi ili) i l d ll d Gli equilibri (difficili) vita lavoro delle donne (famiglie) toscane

14 La conciliazione: una questione di donne Le donne sono ancora oggi, in modo prioritario se non esclusivo, responsabili del lavoro domestico e di cura. La nascita di un figlio incide diversamente nel rapporto con il lavoro in relazione al genere. FIGLI, LAVORO E GENERE LA FOTOGRAFIA AL 2011 TASSO OCCUPAZIONE ORE DI LAVORO PER IL MERCATO CITTADINE TOSCANE Più CONTENUTO in presenza di figli Il nr. di ore lavorate DIMINUISCE CARE GIVER CITTADINI TOSCANI Più ELEVATO in presenza di figli Il nr. di ore lavorate AUMENTA BREAD WINNER

15 La conciliazione: una questione di donne Tassi di occupazione (25 54 anni) per genere e figli con meno di 14 anni in Toscana nel nessun 1 figlio 2 figli 3 figli o nessun 1 figlio 2 figli 3 figli o figlio più figlio più Per le donne il tasso di occupazione diminuisce in presenza di figli. Per gli uomini il tasso di occupazione aumenta in presenza di figli. Donne Uomini Fonte: elaborazioni IRPET su dati ISTAT RCFL, 2011

16 La conciliazione: una questione di donne Nr. ore medie settimanali dedicate all attività domestica e familiare dai 25 54enni toscani OCCUPATI per genere e presenza di figli CITTADINE TOSCANE 25 54enni CITTADINI TOSCANI 25 54enni NESSUN FIGLIO 14,7 ore 68 6,8 ore 1 FIGLIO 22,1 ore 7,1 ore 2 FIGLI O PIÙ 24,2 ore 7,2 ore Stiamo guardando ad un gruppo di età di giovani e adulti. Non è cambiato niente? Le cittadine toscane che lavorano sono più impegnate dei loro partner nelle attività domestiche e familiari, a prescindere dalla presenza di figli. Fonte: elaborazioni IRPET su dati ISTAT Multiscopo, 2011

17 La conciliazione: una questione di donne Numero ore medie settimanali dedicate all attività domestica e familiare dai 25 54enni toscani OCCUPATI per genere e livello di istruzione Il livello di istruzione discrimina anche fra le donne! Alto Medio Basso Alto Medio Basso Anche se gli uomini toscani sonomediamente poco collaborativi, il livello di istruzione discrimina (un npo ) sul numero di ore dedicate alle attività di cura... Donne Uomini Fonte: elaborazioni IRPET su dati ISTAT Multiscopo, 2011

18 Lavorare o fare figli? Tassi di occupazione femminile (20 64 anni) e tassi di fertilità nel 2010 femminile e Tasso di occ cupazione Piemonte TOSCANA Germania Emilia Romagna Lombardia Veneto Italia Svezia Danimarca Francia 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2 2,2 Tasso di fertilità LA TOSCANA NEL CONFRONTO EUROPEO Bassa presenza femminile sul mercato del lavoro, tasso di fecondità contenuto. LA TOSCANA NEL CONFRONTO ITALIANO Differenze fra regioni che si muovono all interno dellostessocontesto normativo. Fonte: elaborazioni IRPET su dati ISTAT e EUROSTAT, 2010

19 Gli effetti della crisi sulla conciliazione Tassi di occupazione femminile per classi di età in Toscana nel 2008 e nel LE DIVERSE ETÀ DELLA CONCILIAZIONE CRISI, PARTECIPAZIONE E FASI DELLA VITA Si rafforza la presenza delle over 50enni Si indebolisce la partecipazione p delle under 50enni Fonte: elaborazioni IRPET su dati ISTAT RCFL, 2008 e 2011

20 Gli effetti della crisi sulla conciliazione Tassi di occupazione delle 25 54enni in Toscana per presenza e numero di figli nel 2008 e nel figli o più 2 figli 1 figlio Fra il 2008 e il 2011: diminuisce il tasso di occupazione delle donne toscane con due figli o più nessun figlio Fonte: elaborazioni IRPET su dati ISTAT RCFL, 2008 e 2011

21 Gli effetti della crisi sulla conciliazione Tassi di occupazione delle 25 54enni con figli per livello di istruzione in Toscana nel 2008 e nel 2011 Alto Medio Fra il 2008 e il 2011: penalizzate le madri con livelli di istruzione medio bassi Basso Fonte: elaborazioni IRPET su dati ISTAT RCFL, 2008 e 2011

22 Gli equilibri vita lavoro Coinvolgimento del partner La conciliazione non è un questione di donne ma vediamola dal punto di vista delle donne Aiuti informali IMPEGNI DOMESTICI WORK LIFE E FAMILIARI BALANCE CONDIZIONI DI LAVORO (nr. ore lavorate, orario, flessibilità, soddisfazione, attaccamento al lavoro, ecc.) Aiuti a pagamento DISPONIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ DI SERVIZI DI WELFARE SUL TERRITORIO Profili diversi Richieste diverse, Politiche mirate su target

23 Gli equilibri vita lavoro l offerta di welfare I servizi di welfare a sostegno della conciliazione vita lavoro Alcune precisazioni: Fonte informative: Indagine sugli interventi e sui servizi sociali dei Comuni singoli e associati (ISTAT ; 2009; Regione Toscana per i dati di dettaglio subregionale). I dati si fermano al 2010, non consentendo di cogliere le dinamiche più recenti e più complesse relativamente all offerta di welfare (disponibilità di risorse, spending review, modalità di organizzazione dei servizi, ecc.). La rilevazione Istat, per alcuni aspetti riduttiva, consente confronti territoriali e temporali. Relativamente all assistenza agli anziani i dati devono essere letti con Relativamente all assistenza agli anziani, i dati devono essere letti con cautela (eterogeneità degli interventi nei diversi contesti territoriali; modelli di risposta diversi).

24 Gli equilibri vita lavoro l offerta di welfare Nel 2009 i comuni della Toscana hanno destinato il 21% della spesa sociale ai servizi per la prima infanzia (servizi pubblici + contributi per privato convenzionato). % in crescita e buona sensibilità delle amministrazioni toscane rispetto alle altre regioni Indicatori di presa in carico dei servizi per la prima infanzia (asili nido e servizi innovativi) nel ,7% Al 31/12/2011, considerando l offerta pubblica e privata, la Toscana ha un tasso di ricettività del 30,1% e si posiziona al secondo posto, dopo l Emilia Romagna (31,5%). Emilia Romag gna na Tosca Lombard dia Piemon nte Vene eto Emilia Romag gna Lombard dia na Tosca Piemon nte Vene eto ASILI NIDO SERVIZI INNOVATIVI Utenti (pubblici) supopolazione residente 0 2 anni Dalla disponibilità all accessibilità Fonti: elaborazioni IRPET su dati ISTAT, 2010

25 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 4 Gli equilibri vita lavoro l offerta di welfare Italia Veneto Toscana Emilia Romagna Piemonte Lombardia Indicatori di presa in carico dei servizi per anziani nel 2009 Nel 2009 i comuni della Toscana hanno destinato il 25% della spesa sociale ai servizi per gli anziani (residenziale + domiciliare). 6 Buona sensibilità delle 5 amministrazioni toscane rispetto alle altre regioni LOM EMI VEN PIE TOS VEN TOS PIE EMI LOM VEN EMI PIE LOM TOS Capacità di risposta eterogena sulle diverse aree. ASSISTENZA DOMICILIAREASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA VOUCHER, BUONI SOCIOSANITARI Fonti: elaborazioni IRPET su dati ISTAT, 2009

26 Gli equilibri vita lavoro reti informali Nelcorsodel2009il30,1%deicittadinitoscanihafornitoaiutogratuitoapersonenon coabitanti. La percentuale risulta in crescita (25,1% nel 2003), così come l età media di chi offre aiuto a titolo gratuito (da 49,6 a 50,7 anni). L attività che assorbe maggiori energie è rappresentata dall assistenza ai bambini, che nel 2009 ha impegnato il 26% di coloro che hanno offerto aiuto a titolo gratuito. Nelcorsodel2009, il 17,1% delle famiglie toscane ha ricevuto un aiuto a titolo gratuito da parte di persone non conviventi. La probabilità di ricevere un aiuto sale al 28,5% considerando le famiglie in cui è presente un bambino; scende al 15,6% per le famiglie in cui è presente almeno un anziano % famiglie con almeno un bambino bi e con almeno un 24 anziano che hanno ricevuto 16 aiuti gratuiti da non 8 conviventi 0 VEN EMI LOM PIE TOS VEN EMI TOS PIE LOM FAMIGLIE CON ALMENO UN BAMBINO FAMIGLIE CON ALMENO UN ANZIANO Fonti: elaborazioni IRPET su dati ISTAT Multiscopo, 2009

27 Gli equilibri vita lavoro aiuti a pagamento % coppie con figli che si sono avvalse di colf e baby sitter PIE VEN LOM EMI TOS EMI LOM VEN TOS PIE COLF BABY SITTER Nel2009: Il 3,1% delle coppie toscane con figli ha fatto ricorso ad una colf (ultimo posto in graduatoria). Il 2,2% delle coppie toscane con figli ha fatto ricorso ad una baby sitter (penultimo posto in graduatoria). Fonti: elaborazioni IRPET su dati ISTAT Multiscopo, 2009

28 Qualche considerazione di sintesi Le donne toscane sono state penalizzate dalla crisi: meno partecipazione, più scoraggiamento e inattività, più part time involontario (benchmark internazionale e nazionale). La crisi ha agito in maniera fortemente selettiva per età, livello di istruzione, responsabilità familiari, contesto economico e territoriale. Alcune donne sono state fortemente penalizzate; altre meno. L equilibrio vita lavoro delle famiglie toscane (oggi un po precario e completamente schiacciato sulla componente femminile della coppia) è messo in discussione: dalla sostenibilità futura del modello di welfare toscano (bambini e anziani), dalle minori opportunità lavorative provenienti da contesti lavorativi family friendly, dalla maggiore concorrenza all interno dell offerta di lavoro (che premierà chi ha meno vincoli).

29 LA CONDIZIONE ECONOMICA E LAVORATIVA DELLE DONNE Rapporto 2011 Valentina Patacchini, Alessandra Pescarolo e Francesca Ricci

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