Prof.ssa Cinzia Sacchetti

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1 Prof.ssa Cinzia Sacchetti Programma per l incarico di direzione Triennio Conservatorio di musica L. Canepa di Sassari

2 PER UNA PIÙ AGEVOLE LETTURA LINEE PROGRAMMATICHE? Un discorso iniziato tre anni fa... 2 LA NOSTRA SCUOLA IN QUESTO TRIENNIO: triennio sereno? Nonostante tutto sì!... 3 COSA SI È FATTO E COSA SI DEVE FARE ANCORA... 7 Didattica: è il nostro compito primario... 8 Produzione artistica: dà il senso alla nostra didattica Ricerca: ottime risorse umane a disposizione ma nessun sostegno finanziario L INTERNAZIONALIZZAZIONE: importante parametro di valutazione LA NOSTRA SCUOLA A LIVELLO NAZIONALE TEMI SCOTTANTI: Situazione finanziaria e autofinanziamento IL FUTURO E LA VALUTAZIONE: che cosa ci attende in futuro? IL MIO PENSIERO PER IL FUTURO DELLA NOSTRA SCUOLA IL PERCHÈ DELLA MIA CANDIDATURA CURRICULUM VITAE

3 LINEE PROGRAMMATICHE? Un discorso iniziato tre anni fa Carissime colleghe e colleghi, tre anni fa, nella premessa del programma per il triennio , mi ero impegnata a continuare quel percorso di stabilizzazione e rafforzamento dell Istituzione in perfetta sintonia con il seennio precedente, che condividevo pienamente (non poteva essere altrimenti dato che avevo accettato un incarico fiduciario quale è quello del vicedirettore). Ed ho tenuto pienamente fede a questo impegno. Vi chiedevo inoltre di iniziare insieme un percorso basato su concetti semplici ma essenziali: onestà d intenti, volontà di condivisione, apertura e apprezzamento verso i colleghi tutti, interesse primario per l utenza. Bene, questi concetti non sono rimasti solo parole scritte su un foglio di carta, ma sono divenuti quotidianità. Non potremmo immaginare la nostra scuola in maniera differente da come la viviamo ora sebbene ulteriormente perfettibile. Ognuno di noi, infatti, porta se stesso e la sua filosofia di vita nel lavoro che intraprende, com è naturale che sia; è così che, pur nella funzione di Direttore, io ho condotto me stessa ed il mio modo di essere. Dopo tre anni, devo dire trascorsi velocemente, ho sempre lo stesso entusiasmo ma rafforzato da una maggior consapevolezza dell incarico, la stessa forza ma potenziata proprio dall esperienza sul campo e da una mia crescita personale basata sulla vittoria di tante piccole e grandi battaglie e su tanti piccoli e grandi onori ricevuti anche a livello nazionale. La porta della direzione è sempre stata veramente aperta? Sì, per tutti i tre anni sono stata sempre disponibile, presente ed attenta ai piccoli e grandi problemi della scuola, per gli studenti, per i docenti, per tutto il personale. Ho contribuito fortemente, me ne dovete dare atto, a creare un vero clima di serenità nel quale ognuno di noi può esprimere le proprie posizioni, sviluppare le proprie idee e mettere a disposizione della scuola le proprie competenze professionali. Trovandomi talvolta ad avere visioni differenti rispetto ad alcuni di voi, nulla ha però potuto intaccare stima e correttezza reciproca. Qualsiasi divergenza non ha mai avuto strascichi o ripercussioni nel rapporto istituzionale né tantomeno in quello interpersonale. Ho continuato ad insegnare per tutti i tre anni con grande impegno; ai miei studenti non faccio mancare oltre alle lezioni dovute, esercitazioni, saggi, prove con gli accompagnatori, perché mi ricordo sempre che sono prima di tutto una docente continuando a percepirne appieno gli obiettivi, le gratificazioni e le difficoltà come ognuno di voi. Quindi non ho arrecato danno ad un altro lavoratore e alla scuola stessa rendendo inattiva una classe. Ricevo personalmente studenti e genitori e continuo, per quanto mi permettono gli impegni istituzionali, ad esercitare il mio ruolo di musicista nelle attività della scuola anche grazie all entusiastico sostegno della mia famiglia che continua a concedermi di spendere tante energie nel portare a compimento tutti i compiti che assumo. Quella del direttore è una funzione delicatissima. La sua precarietà, con un periodo di massimo 6 anni, diviso in 2 mandati triennali che il legislatore ha voluto per specifici motivi, permette da una parte di poter attuare una programmazione in un arco temporale a medio termine, dall altra di poter concepire un potenziamento attuativo della propria idea di Istituto in un periodo di più ampio respiro che conceda l effettiva realizzazione dei propri progetti condivisi. Il potere di rappresentanza legale per tutto quanto concerne didattica, ricerca, sperimentazioni e produzione è solo una piccola parte di quello che è la reale funzione dell incarico. Il Direttore deve pensare e fare insieme agli altri, dando margini di movimento e di espressione a tutti. Deve coordinare professionalità, pensieri, aspettative di tutti i docenti, deve creare un ambiente in cui tutte le parti dialoghino e collaborino per un fine comune. Ogni docente, proprio come il tassello di un puzzle, contribuirà alla riuscita del quadro finale e spero che voi mi diate la possibilità di lavorare insieme a voi per un altro triennio. Cinzia 2

4 LA NOSTRA SCUOLA IN QUESTO TRIENNIO: triennio sereno? Nonostante tutto sì! Ogni triennio del nostro Conservatorio può essere considerato un piccolo periodo storico. Il mio è stato un periodo molto difficile dal punto di vista finanziario e fecondo e felice sotto tutti gli altri aspetti. Ho dovuto fare i conti (nel vero senso della parola) con un epocale cambiamento dell impianto finanziario e con la cancellazione, negli ultimi due anni, del contributo regionale annuale di di cui godevamo. Per questo motivo, dall inizio del mio mandato, le ore di didattica aggiuntiva della docenza interna ed esterna gravano direttamente sul Bilancio dell Istituzione e non più sul Fondo d Istituto (solo per le docenze a contratto spendiamo circa l anno) e, pur dovendo stabilizzare e migliorare l offerta formativa, avevo a disposizione mezzi finanziari assai ridotti. Il Direttore Amministrativo, come compete al suo ruolo, mi avvisò che, senza contenimenti di spesa, avremmo avuto, negli anni successivi, dei seri problemi. Con l inizio di un forte gioco di squadra, intraprendevo con voi un percorso di condivisione della situazione corrente. Il presente non era a rischio, occorreva però avere una visione lungimirante e gestire il bilancio della scuola con saggezza. Nel secondo e terzo anno di mandato, con un blitz quasi talebano, la Regione Autonoma della Sardegna taglia un importante finanziamento di cui godevamo. Per diversi fattori la mancanza di interlocutori politici per le elezioni regionali in atto e un cambio alla Presidenza del Conservatorio è stato impossibile, nonostante l impegno mio e dei due Presidenti, quello uscente ed il nuovo incaricato, far ripristinare tale finanziamento. Gestire e portare avanti la scuola come è stato fatto in questi due anni, non è stato per niente semplice. Il lavoro svolto in sinergia con voi, col Direttore Amministrativo, che è stato sempre al mio fianco e che ringrazio per la sua professionalità e dedizione alla scuola, è stato vincente. Vi sono istituzioni che vivono nel presente senza pensare a gestire le proprie risorse con un programma pluriennale, ma l ottimizzazione delle risorse umane ed economiche della scuola e il raggiungimento degli obiettivi sono stati e dovranno sempre essere punti fermi della gestione della scuola. Dopo questi ultimi duri anni, che soddisfazione leggere la Relazione consuntiva dell anno finanziario 2013, inviata al MIUR, che recita: In ultima analisi si evidenzia che il risultato di gestione al 31/12/2013 registra un disavanzo di competenza pari a -118,44 che è decisamente inferiore a quello dello scorso anno e dimostra una oculata gestione delle risorse ed una programmazione dell offerta formativa compatibile con le risorse finanziarie certe che sono alla base del bilancio del Conservatorio. Gli obiettivi previsti nel Piano d Indirizzo, pertanto, sono stati interamente raggiunti senza determinare sforamenti di spesa rispetto alla previsione iniziale. Nella gestione degli impegni si sono ottimizzate le spese più significative ovvero quelle del personale esterno a contratto, le ore aggiuntive di docenza e quelle di produzione artistica.[ ]Si rileva, infine che anche quest anno la programmazione di una variegata e qualificata attività di produzione artistica[ ]ha rafforzato il ruolo primario dell Istituzione nella divulgazione della musica nel territorio e ne ha valorizzato l offerta formativa. So bene che questo ha comportato sacrificio per alcuni di voi, ma ho ritenuto utile ad un più lungimirante bene comune impegnare l Istituzione nella conquista di una maggiore solidità economica per poter recuperare, già dal prossimo anno, con i docenti che hanno gratuitamente contribuito all incremento didattico della scuola. La valutazione, a cui saremo soggetti nei prossimi anni, riguarderà soprattutto il rapporto tra ciò che produciamo e ciò che spendiamo. Possiamo dire che noi siamo pronti! In questi tre anni la nostra scuola ha perseguito, come primario obiettivo, l ampliamento dell offerta formativa, incentivando la didattica, la produzione artistica e la ricerca; ha svolto attività di promozione e 3

5 diffusione musicale e culturale nel territorio e di questo dobbiamo essere orgogliosi. In un momento in cui molte Istituzioni AFAM subiscono un netto calo di iscritti, noi vantiamo un continuo seppur minimo aumento, con una fascia accademica addirittura raddoppiata! Non posso dire che la messa a regime dei nuovi corsi, sia quelli pre-accademici che i trienni ordinamentali, sia stata semplice. Tutte le innovazioni devono poi essere gestite concretamente e, nel momento in cui affiorano le criticità, occorre trovare soluzioni valide. Così è stato per alcune problematiche, poi risolte, riguardanti la struttura dei corsi pre-accademici ed alcuni nodi che non trovavano risposte certe nel regolamento specifico. È stato inoltre necessario dare chiare indicazioni sugli esami di accertamento per l ingresso ai trienni, rivedere le equivalenze di alcune discipline del previgente ordinamento rispetto al passaggio nei corsi accademici; alcuni programmi sono stati adattati alle reali esigenze dell utenza. Per la modifica di talune disposizioni del Regolamento didattico che non agevolano il percorso di studio degli allievi, dovremo attendere la ricostituzione del CNAM (organo preposto a dare pareri in tal senso). La messa ad ordinamento dei trienni e il consistente incremento degli studenti dei corsi accademici, hanno portato a dover gestire un numero maggiore di discipline rispetto al passato, con una più complessa organizzazione delle lezioni e degli spazi, di una differente pianificazione del lavoro dei docenti in relazione alle molteplici discipline loro assegnate. Ricordo inoltre il fondamentale ruolo svolto dalla nostra scuola come centro di formazione e abilitazione dei docenti di scuole secondarie, grazie alla professionalità e alla capacità di un lavoro di equipe del Dipartimento di didattica. I risultati raggiunti in questi ultimi anni proprio nel segmento accademico sono ragguardevoli, nonostante un quadro normativo deficitario (sono passati ben quindici anni e la riforma non è ancora pienamente attuata), la mancata ricostituzione del CNAM e della messa ad ordinamento dei bienni, ormai obsoleti. L impegno che ci attende è complesso, ma gli organi di governo e i dipartimenti stessi hanno dimostrato ampiamente di saper lavorare con una progettualità condivisa per il bene primario della scuola. Le molteplici affermazioni dei nostri studenti, i premi vinti nei concorsi nazionali, i concerti importanti tenuti in sedi prestigiose, le borse di studio ottenute per l Orchestra Giovanile Italiana, fanno capire che la strada intrapresa è valida. Anche la produzione artistica, specchio della progettualità dell Istituzione tutta, ha annoverato in questi ultimi anni importanti progetti dedicati alla didattica, progetti interconservatoriali di rilievo nazionale ed internazionale unitamente a progetti di ricerca come quelli delle Nuove tecnologie. I nostri studenti hanno avuto importanti occasioni di crescita grazie a masterclass e/o seminari tenuti da maestri di chiara fama internazionale che hanno accolto favorevolmente l invito del nostro Conservatorio conoscendone la serietà e la qualità professionale. Tutto ciò è stato possibile grazie all impegno di tanti docenti che hanno collaborato alla realizzazione di questi appuntamenti che, nel futuro prossimo, intendo ulteriormente sostenere a vantaggio certo degli studenti ma anche degli stessi docenti promotori. Molti di questi progetti sono culminati in eventi finali di alto profilo artistico. Non posso non sottolineare come il lavoro proposto dai Dipartimenti abbia stimolato l interesse e il coinvolgimento dei ragazzi nelle attività programmate. Ogni referente ha veicolato informazioni, pubblicizzato, seguito il percorso dell evento con risultati lusinghieri data l ampia partecipazione riscontrata. Inoltre, ho rilevato in generale una forte interazione tra gli stessi docenti partecipanti e ancor più tra docenti e studenti. Questa capacità di armonizzare interessi specifici in un progetto unitario, solido e condiviso da tutta la scuola, è il fondamento di tutta la nostra programmazione. Oltre ai concerti dell Orchestra e Coro del Conservatorio e dell Orchestra Giovanile, la cui validità è indiscussa, da due anni sono nate all interno dell Istituzione, due forti realtà: il Coro da camera (la sua partecipazione al Concerto di Pasqua è ormai una tradizione) e l Orchestra di fiati (che quest anno ha tenuto un concerto memorabile al Teatro Verdi sotto la direzione del M Della Fonte). Numerose sono state le occasioni di grande visibilità della scuola grazie all Ensemble degli allievi percussionisti e ad altri numerosi gruppi da camera. Non posso inoltre dimenticare la partecipazione della nostra Orchestra con più di 4

6 cinquanta studenti su un totale di ottanta elementi all esecuzione della Messa da Requiem di Verdi che è stato l evento musicale cittadino più importante del Fondamentale la collaborazione delle due Orchestre dei Conservatori sardi in occasione della presenza del Presidente Napolitano a Caprera, per l inaugurazione dell Anno scolastico regionale a Cagliari, per il concerto Moretti, per l esecuzione dell Oratorio di Natale di J.S. Bach. Per il comparto Jazz, la convenzione stilata quest anno con l Ente Musicale di Nuoro, ha permesso la partecipazione dei nostri studenti ad un concerto nell ambito della Rassegna internazionale di Jazz 2014, oltre ad alcune borse di studio offerte gratuitamente ai ragazzi per il XXVI Seminario Nuoro Jazz. Merita rilievo l ottimo intervento degli studenti jazzisti in una manifestazione svoltasi presso la Marina di Olbia, che porterà il prossimo anno, visto l alto gradimento della performance a più ampie collaborazioni. Delle nostre ottime partecipazioni in questi ultimi anni al Festival Internazione Suona Francese e Suona Italiano, ricordo soprattutto il recente concerto Uccidersi senza conoscersi, inserito in un più ampio progetto nel territorio sardo, riguardante le celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale e la tragedia di migliaia di prigionieri austro-ungarici nell isola dell Asinara. Grazie anche alla presenza della Conferenza dei Direttori dei Conservatori, la visibilità a livello nazionale che l Istituzione tutta e la sua capacità organizzativa hanno avuto in tale contesto, permetterà la riproposta di questo ed altri eventi sul territorio nazionale. A questo proposito sto già progettando, in seno alla Conferenza stessa, nuove iniziative che vedranno il nostro Conservatorio come protagonista assoluto. I Mercoledì del Conservatorio, con ben quattordici concerti divisi in due stagioni, grazie anche alla fattiva partecipazione dei docenti, sono diventati un appuntamento musicale fisso per la città richiamando un pubblico numeroso e attento. Meritano di essere citati, nell ambito del progetto Sardegna-Cina, per il quale abbiamo goduto di un finanziamento della Fondazione Banco di Sardegna, il lavoro portato a termine sul territorio con la scuola elementare di San Donato e il ciclo di seminari che hanno visto la partecipazione di nostri docenti etnomusicologi, professori dell Università SOAS di Londra, dell Ateneo sassarese e di altre personalità di alto profilo internazionale. Inoltre gli scambi didattici e artistici avuti con l Università di Qingdao, hanno permesso di siglare un accordo-quadro, essenziale per lo sviluppo internazionale della nostra scuola verso la Repubblica Popolare Cinese. Con tale accordo, accoglieremo nella nostra Istituzione sei studenti cinesi, nelle classi di Canto e Pianoforte, ed è in progetto una fattiva collaborazione con l Università di Sassari per l istituzione di corsi di lingua italiana. Questi atti sono un importante passo di una sempre maggiore internazionalizzazione della nostra scuola che deve, proprio in tali occasioni, rafforzare il suo ruolo di Istituzione di Alta Formazione svolgendo, come parte promotrice, attività in sinergia con l Ateneo sassarese. Per me questi sono i veri ambiti operativi di un Istituzione di Alta Cultura ma, ai miei occhi, non rappresentano tanto un obiettivo raggiunto, quanto il punto di partenza di una prossima produzione ancor più significativa. Ne avverto l intuizione nelle idee, nelle sollecitazioni che tanti di voi mi hanno trasmesso, nell alta qualità professionale che scopro di giorno in giorno in tanti giovani colleghi che finalmente, nel futuro immediatamente prossimo, sarà utile valorizzare al massimo. Un riconoscimento particolare lo dedico al progetto di propedeutica, inserito a pieno titolo nel Piano d indirizzo che, oltre agli obiettivi specifici del progetto stesso ed una forte promozione della scuola, è stato una risorsa economica importante (circa di entrate). Mio grande cruccio è che, in questi ultimi due anni, proprio per la mancanza di risorse, non sono state bandite le borse di studio per l avviamento professionale, la cui mancanza è sentita fortemente dai ragazzi, o altre forme di collaborazione a tempo parziale sempre per il supporto alle attività dell Istituzione. Inoltre tanti di voi hanno sacrificato ore non retribuite ma, per questo, il minimo disavanzo già citato ci consentirà, nel prossimo futuro, maggiore agilità economica. 5

7 Per tutte le molteplici attività della scuola, la fruibilità degli spazi è fondamentale. Il prossimo anno sarà finalmente disponibile la Sala Sassu. Ci dovremo interrogare però sull uso dello spazio multifunzionale (gazebo), deficitario sia per l insonorizzazione che per la climatizzazione. Il problema del surriscaldamento dell ambiente, sorto con la costruzione della struttura a vetri, non è stato risolto con l impianto di climatizzazione assai carente, così come il problema dell insonorizzazione; la messa in posa di tende a vela non ha dato la soluzione sperata. Si dovranno trovare soluzioni per rendere tale spazio veramente fruibile e potenziare anche l uso degli altri spazi esterni aperti. Del resto gli spazi assolvono un importante compito di socializzazione e condivisione, oltre che principalmente didattico, ed il benessere di studenti e docenti, pure in momenti diversi da quelli prettamente scolastici, non può che potenziare la qualità del lavoro di tutti. In definitiva nostro obiettivo è potenziare l esistente, rendere sempre più vivibile la scuola ottimizzando spazi e servizi, consolidare i tanti importanti passi compiuti nel campo formativo, perseguire con forza la produzione artistica come espressione di una didattica efficace e di interazione culturale con il territorio. 6

8 COSA SI È FATTO E COSA SI DEVE FARE ANCORA Avrei un elenco interminabile di necessità e nuove possibilità della scuola. Probabilmente ognuno di voi potrebbe inviarmene uno altrettanto ricco ed interessante... So poi, per esperienza, che il percorso che si vuole intraprendere ha molte variabili. Per un direttore in carica è naturale partire da quanto è stato fatto. L impianto adottato e perseguito in questo triennio lo dimostrano numeri e risultati è stato vincente e occorre continuare a percorrere questa strada basata sull attenzione alla didattica e alla sua organizzazione, sulla spinta della produzione artistica che porta quindi promozione dell Istituzione, sulla ricerca, sulla cura dei rapporti con gli Enti locali e le altre Istituzioni Afam, sull ottimizzazione delle risorse umane ed economiche della scuola. Nello stesso tempo tutto è perfettibile e nuovi stimoli sono importanti per andare avanti e progredire. Conoscete il mio modus operandi e la mia apertura a proposte e iniziative atte a migliorare la nostra scuola. Riguardo alla normativa interna, questo mio primo triennio ha avuto una matrice prettamente conservatrice e stabilizzatrice di quella preesistente. Ora serve un momento di riflessione circa le criticità evidenziate in questi ultimi anni di applicazione del Regolamento didattico e, nel momento della messa ad ordinamento dei bienni e la tanto attesa ricostituzione del CNAM, occorrerà definire il Regolamento dei corsi di studio. Tra settembre e ottobre saranno redatti i regolamenti della Consulta e quello del Riconoscimento crediti (già in bozza). Ma vi è tanto lavoro ancora da svolgere, come redigere una Guida dello studente, alcuni regolamenti di funzionamento mancanti e ufficializzare altre strutture didattiche. Inoltre, pur avendo con tutti voi il massimo contatto, credo che si debba lavorare per una maggiore trasparenza, non perché essa non vi sia stata, ma per rendere più agevole la conoscenza delle innovazioni normative e delle attività della scuola. Un punto di partenza è mettere a disposizione un area riservata ai docenti nel sito web, dove poter consultare circolari, verbali del Consiglio accademico e volendo anche dei Dipartimenti. Sono aperta anche ad altre soluzioni che proporrete per veicolare perfettamente questa conoscenza che reputo basilare per il proficuo coinvolgimento di tutta la docenza nella vita della scuola. Per il sito, importante presentazione dell Istituzione, occorre individuare una figura che svolga funzioni di webmaster per garantire completezza di informazioni e servizi, livello di funzionalità del sito stesso, per costituire una vetrina nazionale e internazionale (area riservata docenti, produzione artistica e offerta formativa di facile ricerca, immissione di tutti i programmi di studio, apertura della pagina web con l evento di produzione imminente, nastro di scorrimento con le principali novità, ecc.). Il sito deve realmente diventare strumento di informazione e comunicazione sia interna che esterna. Vi è molto lavoro da fare. Per la sede, tra settembre e ottobre, vi saranno i lavori di ristrutturazione degli infissi in legno e di climatizzazione del secondo piano che dovrà anche essere insonorizzato. Le economie che risulteranno da questi lavori, con la richiesta di un cambio di destinazione d uso (oltre ad altre risorse del bilancio se necessarie), potranno essere indirizzate alla sistemazione definitiva dei servizi di rete wired e wireless. L aula studenti, dopo la soluzione dei problemi di umidità, sarà anch essa fruibile nel prossimo anno accademico. Per quanto riguarda la sala Guarino, le cui problematiche ho già evidenziato in Consiglio di amministrazione, l incaricato per gli impianti audio-video si è già attivato per presentare un progetto riguardante sistemazione delle luci e degli impianti specifici. Lo spazio multifunzionale (gazebo), con la soluzione dei problemi già citati precedentemente, sarebbe perfetto per la centralità della sua posizione, per molteplici attività della scuola. Per la pubblicizzazione degli eventi, sempre in relazione alle risorse economiche disponibili, oltre alla mailing list e alla pubblicità sul web tramite il profilo facebook, sarà necessaria la presenza di un addetto 7

9 stampa esterno che curi l immagine del Conservatorio e veicoli in varie forme le attività della scuola. Vorrei insomma che le nostre attività avessero una più ampia eco su tutto il territorio; troppe volte mi sono accorta che diversi progetti originali e interessanti sono rimasti sacrificati nei nostri spazi ed ambiti, pur meritando maggiore respiro e risonanza vista la loro qualità. Inoltre, in base alle risorse finanziarie disponibili per adeguare la strumentazione esistente, sarebbe veramente interessante effettuare mirate registrazioni audio-video sia a scopo didattico interno che divulgativo (lezioni o concerti) da mettere a disposizione dei docenti e degli studenti nel sito stesso. Ma la vera sfida sarà continuare a coniugare e potenziare insieme didattica, produzione e ricerca. Didattica: è il nostro compito primario 1) Dobbiamo continuare a sostenere l incremento delle iscrizioni e la loro qualità Oltre all incremento numerico (quest anno circa 65 domande di ammissione per gli accademici e 140 per i pre-accademici), essenziale è stata l ottimale distribuzione degli iscritti in tutte le scuole. Sarà quindi importante sostenere: L attività di orientamento che non è più una sola giornata Open day, ma una programmazione annuale indirizzata alle varie fasce d età (scuole elementari, medie e superiori). Fondamentale sarà costruire un percorso di affiancamento per le classi degli ultimi anni del Liceo musicale, proponendo progetti condivisi per strutturare un percorso di integrazione degli studenti liceali più motivati nel proseguo degli studi musicali. La propedeutica rivolta ai giovanissimi, che porta iscrizioni mirate e di qualità. Il contatto con le scuole civiche, che oltre alla loro funzione sociale, operano per la diffusione della musica nel territorio grazie ai nostri ex studenti. Su queste scuole apro un capitolo importante riguardante la necessità di gettare solide basi per una collaborazione proficua, ipotizzando anche delle convenzioni. Il nostro interesse di potenziare il bacino d utenza accademica corrisponde perfettamente a quello della scuola civica di proporre dei percorsi formativi che abbiano una immediata convergenza nel nostro Istituto. L apertura verso la città, intendendo con questo l organizzazione di appuntamenti fissi per le varie scuole strumentali, magari ogni due mesi, in cui la scuola spalanchi al pubblico le porte delle sue classi nel lavoro quotidiano. 2) Pre-accademici Il mio triennio è stato caratterizzato dall applicazione sul campo dei corsi preaccademici. Sono stati analizzati alcuni punti non perfettamente esaustivi del Regolamento specifico, sono stati rivisti programmi e prove d esame di diverse discipline, così come i percorsi delle scuole di Composizione e Direzione di coro, finalizzandoli alle nuove esigenze. Questi aggiustamenti di tiro stanno portando sin d ora iscrizioni di qualità nel triennio ed entro due anni, col completamento del primo ciclo seennale di molti strumenti, l incremento di iscrizioni al primo livello accademico sarà molto consistente. Non possiamo avere la sfera di cristallo ma, sino a quando questi corsi saranno permessi, sarà essenziale sostenerli e rafforzarli. 3) Accademici In base alle rilevazioni statistiche, nell a.a la percentuale degli studenti iscritti ai corsi accademici era del 31%, nel siamo già oltre il 37% e prevedo, per l a.a , di superare abbondantemente il 40%. Andando oltre le statistiche, questi tre anni di assestamento dei trienni ordinamentali hanno evidenziato anche alcune criticità. Dobbiamo prendere atto della difficoltà che gli studenti (spesso ancora liceali ) incontrano nel seguire regolarmente i corsi triennali, sia per il carico di ore di lezione che per il carico di lavoro a casa, producendo un numero importante di fuori corso. Su questo problema sottolineo che l introduzione del doppio appello nella sessione estiva, al suo secondo anno di applicazione, ha dato risultati importanti. Il numero degli esami sostenuti e superati dagli 8

10 studenti nella sessione appena passata, è stato il più alto rispetto a tutti gli anni precedenti e positivo si è dimostrato anche l uso dell anticipo dell appello e degli appelli speciali. In ogni caso, con l attesa costituzione del CNAM, che manca ormai da due anni, si dovrà rivedere il percorso accademico nella sua completezza (triennio-biennio). Il biennio sperimentale infatti è ormai obsoleto, ma sarebbe inutile lavorare solo su di esso senza rivedere, in base all esperienza pregressa, i due percorsi come un unico armonico progetto. Sappiamo tutti che alcuni Conservatori hanno abbassato notevolmente il livello dei programmi d ammissione dei trienni per avere sulla carta maggiori numeri, ma i parametri di valutazione a cui saremo sottoposti riguarderanno anche il livello d uscita. Dovremo quindi trovare soluzioni che facilitino l ingresso degli studenti ma non intacchino la qualità. La Commissione Ordinamenti della Conferenza sta elaborando, come fatto negli anni passati per i trienni, delle griglie da cui si inizierà una discussione prima generale e poi interna alle Istituzioni. È comunque mia opinione che i bienni debbano essere altamente qualificanti e specialistici mentre per i trienni occorrerà trovare soluzioni di equilibrio tra la qualità, la necessità di incremento numerico e le esigenze dell utenza. Nel futuro prossimo, sarà importante elaborare con il Conservatorio di Cagliari delle strategie didattiche unitarie, compresa un eventuale ripartizione a livello regionale dei bienni in relazione alle eccellenze delle due Istituzioni. 4) Biennio ad indirizzo didattico e convenzioni con l Università di Sassari per la formazione insegnanti Grande lavoro in questi anni per il dipartimento di didattica che conferma il nostro Conservatorio come Centro di formazione e abilitazione dei docenti delle scuole secondarie per le classi di concorso A e A077 grazie all attivazione del I e II ciclo del BFD e i PAS A Per l a.a sono già attivi il TFA ordinario A077 e i PAS A077 (convenzione con l Università per le discipline di loro competenza) ed è prossima l attivazione del TFA in regime transitorio A La cura e la formazione dei futuri insegnanti che operano immediatamente sul nostro territorio, produce contestuali e significativi interventi sul bacino d utenza potenzialmente interessato allo studio della musica con la conseguente aspirazione a proseguire studi professionali. Dunque l interesse per il settore didattico merita sostegno per sviluppare sempre più un circolo virtuoso per il bene comune. 5) Jazz La tradizione jazzistica sassarese è riconosciuta in tutta Italia. Occorre quindi impiegare tutti i mezzi possibili per mantenere questo ruolo d eccellenza, che sarà in futuro una delle carte vincenti della nostra Istituzione. Già dall anno scorso, i docenti della scuola di Jazz, evidenziavano delle criticità in relazione alla preparazione in entrata degli studenti e la difficoltà nell ottenere risultati convincenti nel corso propedeutico specifico. La costituzione di un percorso pre-accademico jazz, teoricamente una soluzione ottimale, porterebbe però ad un aggravio di spesa non ammortizzabile con le tasse di frequenza. Tuttavia, parlando con i colleghi, la preparazione che inizialmente manca agli studenti non è la pratica strumentale, quanto la comprensione del linguaggio jazz, l ascolto, il riconoscimento degli accordi ed altre competenze basilari. Per il prossimo anno accademico sono quindi in embrione delle attività aperte anche agli esterni (con regole precise e quota di frequenza) per stimolare in futuro iscrizioni più consapevoli e, nello stesso tempo, supportare maggiormente i nostri studenti interni. Partendo appunto dalle necessità palesate dai due docenti strutturati, è mia intenzione sostenere delle attività (laboratori o altre forme di intervento stabilite dai referenti ) e la formazione all interno della scuola di una Big Band (allievi, ex allievi, esterni) per raggiungere molteplici scopi: propedeuticità, formazione e promozione del corso. 6) Musiche e nuove tecnologie Come la scuola di Jazz, anche quella di Musiche e nuove tecnologie è un eccellenza dell Istituzione e come tale dovrà sempre essere sostenuta. L ottimo lavoro che i docenti stanno svolgendo con gli allievi, non rimane aridamente all interno della nostra sede ma 9

11 penetra nelle varie realtà culturali del territorio (ricordo il progetto THAR 450 per l Università di Sassari e un installazione fissa presso il Chiostro dello stesso Ateneo, l installazione Cori invisibili, la partecipazione al concorso Sinergie Creative, presenza in varie ed importanti eventi della scuola come il progetto interconservatoriale con le Istituzioni di Bolzano e Cagliari e ultimamente il Festival Suona Francese). Pregevole il progetto di ricerca che il dipartimento ha portato avanti quest anno unitamente al CRM di Roma e al Conservatorio di Santa Cecilia, dimostrazione della valenza a livello nazionale della docenza e degli stessi studenti. 7) Diversificazione dell offerta formativa Tenendo sempre presente il nostro primario compito di rafforzamento del percorso accademico (triennio-biennio), una spinta innovativa può essere data da altre forme di didattica: Corsi singoli per discipline collettive Serve pubblicizzare maggiormente i corsi singoli riguardanti le discipline collettive dei pre-accademici (che possono preparare agli esami di Teoria o Analisi coloro che si presentano alle certificazioni o alle ammissioni del triennio in qualità di privatisti). I corsi singoli relativamente ai corsi accademici, su richiesta anche per discipline individuali, sono da pubblicizzare soprattutto tra gli studenti stranieri in mobilità Erasmus presso l Università di Sassari, tanto è vero che sto già proponendo una fattiva collaborazione tra il Conservatorio e le Relazioni internazionali dell Ateneo. Formazione permanente Importante promuovere i cosiddetti corsi di formazione permanente, oltre che per l infanzia, anche per gli adulti. Master di I e II livello Chiederò un momento di riflessione ai Dipartimenti e un eventuale elaborazione di proposte dopo un attenta analisi di sbocchi professionali e necessità del territorio, partendo anche da esperienze già maturate. I Master, autorizzati dal Ministero ed attivati con un minimo di 10/15 iscritti, prevedono una adeguata componente di esperti esterni per assicurare il collegamento col mondo del lavoro e l aggiornamento professionale, stage e tirocini in collaborazione con università, enti esterni pubblici o privati. A tal proposito ho iniziato a prendere contatti con l Assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna. Corsi liberi Essendo un offerta formativa aggiuntiva rivolta a studenti sia interni che esterni senza vincoli di età o possesso di titoli di studio specifici, il Conservatorio può stabilire, all inizio di ogni anno accademico, un elenco di corsi disponibili in base alle proposte e alla disponibilità dei docenti. Sono corsi che si devono autofinanziare con le tasse di frequenza e possono riguardare le scuole strumentali ma anche specifici argomenti in relazione alle scuole stesse. Non essendo mai stata attuata una politica in tal senso, sono a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento in merito. Produzione artistica: dà il senso alla nostra didattica La produzione artistica ha avuto, in questi ultimi tre anni, come evidenziato nelle pagine precedenti, una spinta propulsiva importante, parlando soprattutto di qualità. La produzione, ricordo, è espressione della preparazione dei nostri studenti e della qualità della docenza. Quest anno, la presenza di pubblico alle nostre manifestazioni è stata superiore agli altri anni, grazie anche alla promozione degli eventi con la mailing list e sul web. Inoltre alcuni nostri concerti sono stati inseriti nel Maggio Sassarese e in Sassari Estate. In dettaglio: 1. Partecipazione attiva di tutte le classi ai saggi finali Forme importanti di impegno e verifica finale della classe nella sua globalità, si è riusciti finalmente ad anticiparne la programmazione per alleggerire le attività dei mesi di maggio e giugno. Partecipazione di pubblico superiore agli anni precedenti. Mi piacerebbe far replicare le performance degli studenti, anche quelle dei 10

12 giovanissimi, in ambienti esterni alla scuola e consoni ad una sorta di attività concertistica di musicisti in erba. 2. Audizioni per solista e orchestra Gli studenti partecipanti al bando sono sempre più numerosi e ottimamente preparati. La situazione finanziaria ha frenato alcuni miei propositi, stimolare cioè forme più agevoli per far suonare i nostri ragazzi in tale contesto. Sarebbe auspicabile realizzare, come già fatto nell a.a. 2012/2013, più appuntamenti dei solisti con orchestra, naturalmente con organici orchestrali contenuti. 3. Stagione dei concerti Recependo il mio invito, i docenti, insieme ai nostri studenti, hanno dato vita a stagioni di ottimo livello. Quest anno è stato vincente proporre un giorno fisso della settimana e programmare in due periodi (febbraio-marzo e settembre-ottobre). I Mercoledì del Conservatorio sono diventati un appuntamento fisso per la cittadinanza. 4. Coro da camera Il Coro da camera è ormai una realtà della nostra Istituzione. Nato due anni fa per un esigenza didattica importante, è divenuto un punto di riferimento per il nostro concerto di Pasqua unitamente al Coro del Conservatorio, ma anche in altre manifestazioni (ricordo i concerti del Festival Suona Francese dell 11 e 12 luglio). Credo fermamente in questa formazione, nella sua utilità per la didattica e come strumento di promozione e crescita per la scuola. 5. Orchestra del Conservatorio: essenziale per le scuole strumentali ma anche bandiera dell Istituzione L impostazione data è quella della professionalità. L orchestra è il momento di fusione delle competenze dei nostri docenti e la preparazione dei nostri allievi migliori. In questi anni l Orchestra del Conservatorio ha rappresentato nel territorio l Istituzione, con progetti propri o anche con collaborazioni o coproduzioni. La qualità della compagine orchestrale è notevolmente cresciuta, tanto è vero che si sono potute affrontare partiture impensabili anni fa, con risultati eccellenti. Sono però sicura che possiamo ancora fare molto per rendere l orchestra qualcosa di più. Occorre trovare, e su questo apriremo (termine politico molto usato) un cantiere nel quale, con i docenti coinvolti, si possano trovare soluzioni ottimali per stimolare la presa di coscienza dello studio preventivo della parte, della conoscenza della partitura da parte degli studenti, cioè la vera professionalità (il vero professionista non si siederà mai in orchestra senza una piena comprensione di quello che deve affrontare). Sarebbe per me e per i colleghi tutti un risultato che andrebbe ben oltre l ottima esecuzione del concerto. 6. Orchestra di fiati Ha avuto il primo input dalla forza propulsiva del dipartimento Fiati, unitamente alle Musiche d insieme. Si è dimostrato un progetto essenziale per l Istituzione poiché permette ai nostri allievi ed ex allievi fiati di confrontarsi con partiture importanti del repertorio sinfonico in una formazione che dà ampia possibilità di partecipazione. Pur credendo fortemente nel progetto con l entusiasmo di una strumentista a fiato quale sono ed inserendolo nel Piano d indirizzo, per le note restrizioni economiche non ho potuto supportare il progetto come avrei voluto e come merita. Solo per l intraprendenza di un collega, questa formazione ha potuto esibirsi al Verdi, diretta dal M Della Fonte, in un teatro esaurito e con un successo di pubblico importante. Gli strumentisti, allievi ed ex allievi, hanno lavorato con estrema professionalità e in pochi giorni hanno raggiunto un livello altissimo. L interesse dimostrato sia dall utenza che dalla città, fa capire che questa è una strada da percorrere. Penso a degli appuntamenti suddivisi nell arco dell anno col M Della Fonte, unitamente ad un corso per strumentisti e per direttori d orchestra fiati che permetta, se non proprio l autofinanziamento, perlomeno un abbattimento dei costi relativi. L Orchestra fiati merita il suo spazio, merita un investimento per la sua crescita professionale. Nelle modalità che verranno elaborate con i colleghi promotori, mi impegno a portare avanti questa formazione supportata dal Consiglio Accademico che è sempre sensibile ed attento a tutte le potenzialità della scuola. 11

13 7. Orchestra giovanile Importante per il rafforzamento della fascia pre-accademica, è arrivata alla sua terza generazione. Pur essendo essa stessa uno strumento di diffusione e di promozione nel territorio, tale orchestra deve essere seguita con un attenzione diversa e con una politica mirata, dato che ci si rapporta con allievi in fase preadolescenziale e con competenze strumentali di base. Ricordo soprattutto il lavoro svolto quest anno dai colleghi per lo spettacolo Shakespeare playlist. Considero importante comunque trovare sempre nuovi stimoli che rendano ancora più solida l offerta didattico-artistica di questa formazione. Maggiore pubblicità per la partecipazione di elementi esterni all orchestra nelle scuole civiche e nelle scuole medie ad indirizzo. 8. Coproduzioni e collaborazioni Un Conservatorio moderno non può esimersi da collaborazioni ed accordi con altre realtà nazionali e internazionali, continuando quella politica già avviata di interscambi, fondamentali in una dialettica di confronto e di crescita con enti e associazioni di rilievo nel territorio e con le altre Istituzioni AFAM. Considero quindi importante perseguire forme di coproduzione e collaborazione che diano all Istituzione la possibilità di attuare progetti di rilievo integrandosi nella realtà musicale sarda e nazionale (spero anche internazionale con l apertura verso la Cina). Diversi sono i progetti in embrione per il prossimo anno (vedi pag. 14). 9. Progetti dipartimentali Nonostante le difficoltà finanziarie, tutti gli anni sono state trovate risorse finanziarie specifiche per questi progetti. Il lavoro dei dipartimenti dà indicazione dell alta progettualità della scuola. Spero, negli anni futuri, di poter mettere a disposizione mezzi più consistenti per la realizzazione di questi progetti che vedo come una fucina laboriosa ed attiva del conoscere, sapere e fare. 10. Concerti per le scuole L ottimo contatto che si è instaurato in questi anni con le scuole, elementari e medie, mi spinge a pensare che i tempi sono maturi per proporre una serie di concerti per le scuole di ogni ordine e grado. Penso per questo all organizzazione di eventi selezionati e mirati nei contenuti da offrire in forma di concerto alle scuole, sia di singoli strumenti che d insieme, in maniera tale che gli esecutori abbiano la stessa età del pubblico in sala e che possano essere parte attiva dell evento stesso. Validi i matinée de I Mercoledì del Conservatorio e altri eventi di più ampio respiro per il pubblico delle scuole superiori, prevedendo naturalmente un minimo biglietto d ingresso o un sostegno economico da parte del Comune. Ricerca: ottime risorse umane a disposizione ma nessun sostegno finanziario. La situazione attuale? Il sistema non ha fondi per la ricerca dato che il Ministero non ha investito neanche un euro sull AFAM. Ricordo che, senza la messa ad ordinamento dei bienni, non si può attivare la fascia di III livello, cioè i dottorati di ricerca; per quando sarà possibile, sto già ipotizzando la struttura in collaborazione con altri dirigenti. Abbiamo le risorse umane ma non i mezzi economici! A livello europeo si discute sulla specificità che le Istituzioni musicali possono esprimere in tale ambito e la stessa Commissione Monitoraggio, Produzione e Ricerca della Conferenza Direttori, di cui faccio parte, si è interrogata prima di tutto sulla definizione di ricerca nei Conservatori. Esiste la ricerca tecnologica, compositiva, storica e musicologica; ma, dato che vive di creatività, il Conservatorio è anche sede della ricerca artistica musicale che lavora in sinergia con gli altri tipi di ricerca. Quest ultima può e deve, e l abbiamo dimostrato, diventare tutt uno con l applicazione didattica e interpretativa. Essenziale è la documentazione di tutto il lavoro. Intendo infatti costituire un archivio specifico delle attività svolte che raccolga le nostre produzioni. Costituire delle collane editoriali, comprendenti Quaderni del Conservatorio, CD e DVD, è ora necessario e mi impegno a perseguire questa strada sia in C.d.A., certa dell appoggio del Presidente, sia a livello personale (fra l altro ho già individuato anche alcuni sponsor). 12

14 L INTERNAZIONALIZZAZIONE: importante parametro di valutazione In questi ultimi anni la mobilità studentesca è raddoppiata e anche gli insegnanti stanno mostrando interesse in tal senso. La valorizzazione dei rapporti internazionali dei docenti, di cui intendo palesare nominativi e profili professionali, affiancandoli alla valutazione degli allievi stranieri (nelle certificazioni degli esami dovrà risultare il nominativo dei docenti titolari del corso), e l ampliamento della cooperazione internazionale dovranno sempre essere un nostro specifico obiettivo, poiché per tutto questo saremo complessivamente valutati. Abbiamo triplicato gli accordi con gli Istituti di Istruzione Superiore (per l a.a saranno attivi 16 accordi) e gli accordi internazionali extra-europei in essere sono 4, di cui 3 con l Argentina e uno con la Repubblica Popolare Cinese. Quest ultimo accordo, ribadisco, è stato un importante traguardo raggiunto, frutto di una faticosa trattativa personale che ha permesso di conquistarlo per vie strettamente istituzionali e non tramite agenzie, come comunemente accade con i relativi aggravi economici. Prevedo fattive collaborazioni con l Università della Scienza e della Tecnologia di Qingdao (che conta più di iscritti) per progetti di ricerca, master di alta formazione collegati alle tradizioni musicali dei due Paesi (hanno un valido Dipartimento di musica tradizionale), collaborazioni artistiche, ecc. Ho avuto già contatti con la Camera di Commercio, dove vi è rilevante interesse, per ragioni diverse, ad aprire una vetrina economica nella provincia dello Shandong. Inoltre, per l a.a , il Conservatorio di Sassari, unitamente ai Conservatori di Messina (capofila), Novara, Cuneo, Firenze, Catania, Cagliari, Reggio Calabria, e il Centro di Musica Antica Pietà de Turchini di Napoli, partecipa alla costituzione di un Consorzio denominato TEAM (Traineeship Experience About Music) destinato a favorire la mobilità degli studenti ai fini del training. Il Conservatorio di Sassari ha inoltre ottenuto, dall Agenzia Esecutiva di Bruxelles (EACEA), la Erasmus Charter for Higher Education per l intero periodo dell Erasmus+ Programme

15 LA NOSTRA SCUOLA A LIVELLO NAZIONALE Devo dire che il Conservatorio ha avuto, in soli tre anni, diversi rilevanti momenti a livello politico. Per ben due volte, sia a Sassari che a Caprera, la nostra Orchestra ha suonato di fronte al Presidente della Repubblica Napolitano e non è scontato che un conservatorio abbia questa opportunità. In un colloquio privato con alcuni rappresentanti dell entourage presidenziale, ho cominciato ad imbastire un rapporto di collaborazione per poter portare la nostra Orchestra al Quirinale o in altre sedi istituzionali importanti. Il positivo giudizio della performance e della correttezza istituzionale dimostrata nell occasione, ha fatto sì che questa proposta venisse accolta così positivamente da rendere possibili prossimi contatti personali. Ricordo inoltre che i nuovi locali del secondo piano sono stati inaugurati dall allora Ministro Profumo. Per quanto riguarda il sistema AFAM, il Conservatorio ha sviluppato in questi anni progetti di rilevanza nazionale con altre Istituzioni di alta formazione (Conservatori di Bolzano, Cagliari, Roma), con organismi internazionali (Festival Suona Francese e Suona italiano, progetto ECO), con importanti centri di ricerca (CRM di Roma). Il nostro Conservatorio è stato sede di una riunione della Conferenza dei Direttori. Vi anticipo altre importanti iniziative nel territorio nazionale : EXPO 2015 Elaborazione di un progetto regionale per la partecipazione dei Conservatori sardi agli eventi musicali EXPO 2015 che coinvolgeranno il sistema AFAM e il cui bando uscirà a breve. Progetto Patrimonio Unitamente al Conservatorio di musica di Firenze e ad altri Conservatori, aderiamo al progetto che affronta l argomento della tutela, conservazione e uso del patrimonio immobiliare, bibliografico, organologico e archivistico. Referente la prof.ssa Elena Zomparelli. Consorzio TEAM Compartecipazione alla costituzione del Consorzio (vedi Internazionalizzazione). EXPO in Lombardia Partecipazione dei nostri studenti all EXPO in Lombardia in collaborazione con il Conservatorio di Brescia. Auditorium del Museo del Violino di Cremona Partecipazione dei nostri studenti alla rassegna I concerti del Conservatorio. Premio Abbado sez. Strumenti a percussione Presentazione della candidatura del nostro Conservatorio come sede del Premio. Contrariamente al Premio delle Arti, gestito direttamente dall allora Direttore generale, ogni Conservatorio concorre presentando un progetto articolato. Scambi di produzioni musicali con il Conservatorio di Cagliari con una specifica programmazione. Progetti finanziati con fondi europei Avvio di fattivi contatti per la partecipazione ad un progetto unitamente ad alcune associazioni musicali e ad enti pubblici del territorio. In ultimo, vi espongo il ruolo attivo che io stessa svolgo nel sistema AFAM, dei contatti diretti basati sulla stima personale e sui rapporti lavorativi che intrattengo con i miei colleghi direttori. Tre anni fa entravo in punta di piedi in una Conferenza a me sconosciuta, con l umiltà di chi sa che deve imparare molto. Dopo due anni di partecipazione, alla presenza di 55 direttori, nelle elezioni svoltesi a Roma nell ottobre 2013 per eleggere il Direttivo Nazionale (costituito da 4 direttori di conservatorio e 2 direttori di IMP), sono stata il quarto direttore di conservatorio più votato (ex-aequo con un altro collega che ha avuto il diritto di entrare nel Direttivo per maggiore anzianità). Per me è stata una grande soddisfazione personale! Inoltre, con una mia eventuale riconferma alla direzione, entrerei di diritto nel Direttivo per il pensionamento di un suo componente e sarebbe la prima volta che un Direttore del nostro Conservatorio raggiunge tale incarico. Inoltre da un anno faccio parte, sempre all interno della Conferenza, della Commissione Monitoraggio per la Produzione e la Ricerca e considero anche questo un riconoscimento importante verso la mia persona ma anche per l Istituzione che rappresento. 14

16 TEMI SCOTTANTI: Situazione finanziaria e autofinanziamento La nostra scuola ha sempre basato le proprie entrate su finanziamenti pubblici. È compito dello Stato, della Regione e del Comune farsi carico delle nostre esigenze, per l importante ruolo che il Conservatorio ha nel contesto sociale e culturale del territorio. Senz altro dovrà essere richiesta maggiore attenzione anche alla Fondazione Banco di Sardegna (e ad altri enti pubblici o privati) e continuare per questo ad avere una presenza capillare nel territorio. La presenza nel territorio dà forza politica e la politica potrà tutelarci in un futuro. Occorrerà assolutamente continuare la collaborazione in ambito regionale, ma anche nazionale, con il Conservatorio di Cagliari col quale, in questi ultimi anni, si intrattengono ottimi rapporti. Capiamo infatti che si deve lavorare consorziandosi non solo nella produzione artistica, ma anche individuando percorsi comuni riguardanti la didattica, interagendo nella ricerca. Le forme e i modi dovranno essere trovati in accordo tra le due Istituzioni. Ma i tempi futuri, intendendo il prossimo decennio, porteranno sempre più ad una diminuzione della presenza del finanziamento pubblico in ogni settore e quindi è necessario entrare in un ottica diversa e cercare nuove fonti e risorse. Pur avendo grande fiducia nell impegno che il Presidente sta ponendo per l introduzione del nostro Istituto nella L.R. n. 26/1996, che permetterebbe alle Istituzioni AFAM della Sardegna di usufruire di un contributo annuale come avviene per le due Università sarde, e prevedendo sempre un sostegno da parte del Comune (quest anno di ), reputo essenziale che la scuola debba iniziare subito un percorso di apertura verso nuove politiche in relazione alle risorse finanziarie. Non dobbiamo solo aspettare, dobbiamo fare. La nostra scuola è ormai un azienda (uso questo termine solo per far comprendere la complessità della macchina conservatorio ) che vive di molteplici attività. Un tempo, la didattica era tutto, ora dobbiamo competere su diversi fronti e le risorse economiche sono necessarie anche per questo. Il progetto di propedeutica è uno dei modelli a cui dobbiamo riferirci per attrarre risorse. Entriamo nelle case della gente, facciamo promozione ed orientamento e nello stesso tempo immettiamo delle entrate nel bilancio della scuola. Reputo essenziale incentivare la progettazione di corsi di formazione permanente (vi è già la predisposizione di un progetto rivolto agli adulti), trovare sponsor per sostenere le nostre attività, diversificare l offerta formativa. Dove possibile, in coproduzioni o collaborazioni, si dovrà vagliare la partecipazione all incasso delle serate, come fatto per la prima volta quest anno nella coproduzione Shakespeare playlist, e considerare la possibilità di far pagare un contenuto biglietto d ingresso per le nostre manifestazioni più rappresentative. Avanzo anche l ipotesi di offrire dei pacchetti predefiniti di incontri musicali e culturali nei comuni dell hinterland, con il doppio obiettivo di promuovere la scuola e di recuperare forza economica. Sarà importante individuare una figura che possa analizzare la fattiva partecipazione della scuola a bandi per fondi pubblici e privati, per fondi europei, oltre alla ricerca di sponsor nel territorio; tutte risorse necessarie per lo svolgimento delle attività di produzione e di ricerca. In questi anni, la complessità della struttura dell Istituzione e soprattutto gli innumerevoli campi in cui ci si deve muovere, mi hanno portato ad aumentare considerevolmente la presenza di figure di supporto alla direzione e, anche per attività essenziali quali promozione e marketing, cura dei rapporti e collaborazioni con le scuole civiche, occorrerà il sostegno di soggetti specificatamente incaricati. Con l esclusione degli incarichi fiduciari, prerogativa della Direzione, gli altri incarichi verranno pubblicizzati per tempo e verrà richiesta una disponibilità che sarà vagliata in Consiglio accademico. Nei due anni appena passati, la gestione delle attività, in relazione alla situazione finanziaria, è stata veramente difficile e non dovremo più trovarci in situazioni così disagiate. Gli Enti locali hanno il dovere di investire nel Conservatorio, ma noi non possiamo rimanere solo ad aspettare. 15

17 IL FUTURO E LA VALUTAZIONE: che cosa ci attende in futuro? Il Futuro dell AFAM è un tema tra i più spinosi che spesso vengono trattati o con troppa superficialità o con troppo pessimismo. Quale sarà il futuro della nostra scuola, il nostro futuro? In questo momento, nessuno può dire con certezza cosa succederà da qui a dieci anni. Di razionalizzazione se ne parlava ormai da molto tempo ma non si pronunciavano mai termini come premialità e valutazione. Purtroppo alcune Istituzioni AFAM hanno dato per anni una visione distorta del nostro sistema con le loro politiche non corrette e con le forti conflittualità interne tra gli organi di gestione. Il docente di conservatorio veniva dipinto come un nullafacente che, con otto allievi e poche ore al mese, portava a casa uno stipendio più che dignitoso. Anche per contrastare questi stereotipi distorti, la Conferenza dei Direttori ha iniziato ad avviare importanti incontri col mondo politico, con i rappresentanti dell ANVUR e con i sindacati per far comprendere appieno la realtà degli ISSM. Essenziale è far conoscere la stretta connessione che vi è tra didattica di qualità, produzione artistica e ricerca, spiegare che il rapporto docente/studenti non può essere solo un mero calcolo matematico. I docenti di conservatorio svolgono lezioni individuali e anche le lezioni collettive devono portare alla piena comprensione di conoscenze che devono essere verificate quotidianamente e consolidate con un lavoro personalizzato e quasi individuale. Essere musicisti è frutto di una completa preparazione che deve iniziare però in giovane età (sia per una necessità strumentale ma soprattutto per la costruzione di una forma mentis necessaria per diventare un musicista). E qui occorre collegarsi alla presenza dei corsi preaccademici in un sistema di Alta Formazione. Sono sicura che nessun direttore di buonsenso può pensare di rinunciare ai pre-accademici. Sino a quando questi ci saranno permessi, li terremo ben stretti. Ma, per il futuro, tutto il sistema dovrà portare avanti, in conformità anche ad altre istituzioni europee, la richiesta di una corretta integrazione di corsi propedeutici all interno dell istruzione accademica superiore. Tali corsi corrisponderebbero ad una preparazione tecnica non iniziale, ma intermedia, i cui livelli dovranno essere definiti in relazione alle competenze richieste per l ingresso al triennio. Sarà necessario immetterli, autonomamente coordinati dalle Istituzioni, nelle attività formative del Conservatorio, oltre a permettere l organizzazione della formazione iniziale di base in forma di progetti autonomi. Occorrerà inoltre la definizione di un corso specifico per talenti precoci, cioè per quegli studenti minorenni in grado di frequentare i corsi accademici prima del conseguimento del diploma di scuola superiore. Il Ministro Giannini ha confermato a breve l avvio dell annunciato cantiere e, importante, una rappresentanza della Conferenza dei Direttori prenderà parte ai lavori. La Riforma, con la sua autonomia incompiuta da più di quindici anni, si porta dietro la mancata definizione dei regolamenti attuativi. I primi temi che il Ministro porterà in discussione sono la ricostituzione del CNAM, la governance (definizione chiara dei poteri degli organi di indirizzo e gestionali) e il reclutamento. Inoltre, in questi prossimi anni, il lavoro dei Nuclei di Valutazione dovrà avvenire con parametri comuni che portino ad avere una visione generale corretta dell offerta formativa delle Istituzioni, rapportandola anche alla realtà del territorio e alle risorse finanziarie impiegate per attuarla. Il Ministro vorrà fornire precise regole per l accreditamento ex ante e la valutazione ex post dei corsi di studio con parametri fissi e riconosciuti anche a livello internazionale. In questo noi, attraverso la Conferenza dei Direttori, dovremo avere voce in capitolo. Vi saranno valutazioni riguardanti diversi aspetti delle Istituzioni AFAM, tra cui: Il sito Si valuteranno organizzazione, completezza delle informazioni (disponibilità di materiali informativi dei corsi di studio, presenza dei curricola dei docenti, programmi dei singoli insegnamenti, orari di lezione e di ricevimento e/o disponibilità del docente, informazioni relative ai 16

18 luoghi come la biblioteca e le aule), servizi e livello di funzionalità del sito (informatizzazione dei servizi di segreteria e della biblioteca), disponibilità del materiale riguardante l attività del Nucleo di Valutazione. Grado di funzionalità dell offerta formativa rispetto alla domanda (rapporto ore di lezione/numero dei docenti compresi quelli a contratto). Valutazione della qualità e quantità delle attività di produzione artistica e di ricerca. Valutazione di collaborazioni con altre istituzioni. Adeguatezza delle strutture logistiche. Idoneità della strumentazione posseduta. Qualificazione complessiva dei docenti (attività artistica e di ricerca dei docenti, esperienze di insegnamento/studio/attività all estero). Studenti (numero degli studenti immatricolati, dei fuori corso, dei diplomati e della loro situazione lavorativa post-diploma). Servizi offerti agli studenti (biblioteca, aule, altri spazi, punti di ristoro). Scambi ERASMUS con altre scuole. Spese di gestione in relazione al rapporto docenti/allievi e alla qualità dell offerta formativa. La capacità degli organi di governo della nostra scuola di lavorare in perfetta sinergia, l impegno e i sacrifici che i docenti sono stati in grado sino adesso di sostenere in nome dell Istituzione, mi spingono a dire che, nel prossimo futuro, saremo capaci di affrontare valutazioni di ogni genere. Pur con forti individualità come è giusto che sia, riusciamo ad avere una progettualità che va oltre l interesse del singolo. Nel momento in cui dovremo rimboccarci le maniche per raggiungere gli obiettivi richiesti, sapremo lavorare unitamente e questo, permettetemi di dirlo, è una grande ricchezza che non tutte le Istituzioni hanno, martoriate spesso da conflitti interni insanabili. Inoltre i due Conservatori sardi, posti a 220 km di distanza l uno dall altro, sono delle realtà importanti per la formazione musicale nel territorio regionale; hanno strutture, sedi e organici ben definiti. La forte collaborazione che oramai è consolidata tra le due Istituzioni, sarà politicamente vincente. Per quanto riguarda la nostra scuola, abbiamo ottimi requisiti strutturali e organizzativi. Siamo un Istituzione virtuosa, in crescita, con disavanzi inesistenti e con la massima ottimizzazione delle risorse umane ed economiche. Ad ogni modo, tutto il sistema AFAM dovrà avere la capacità e la forza di interloquire, mediando sugli aspetti che saranno oggetto di valutazione e lavorando per delinearne altri a nostro giudizio qualificanti ed imprescindibili. In ogni caso un'attenta opera di autovalutazione, ci porterà ad essere parte attiva del nostro futuro. 17

19 IL MIO PENSIERO PER IL FUTURO DELLA NOSTRA SCUOLA Non ho messo volutamente uno specifico capitolo per gli studenti poiché reputo che ogni progetto, ogni iniziativa, sia sempre a loro rivolta. Molto ancora si può e si deve fare per i nostri ragazzi, dall organizzazione didattica alla fruizione di maggiori servizi. Quello che però sono sicura di aver dato loro al cento per cento è l ascolto, rendendomi disponibile in tutti i momenti, senza orari di ricevimento, risolvendo piccoli o grandi problemi, tirando anche le orecchie ad alcuni, con severità ma sempre per una loro crescita personale. Tanto è vero che sono riuscita a gestire situazioni di grande conflittualità dando loro il giusto spazio, ma richiamandoli alla correttezza verso i propri compagni o verso i propri docenti. Facendoli cioè veramente crescere. E, devo dire, sono stata ascoltata Spero che anche voi abbiate recepito, come docenti, questo mio modo di essere pronta ad ascoltare i piccoli disagi, ma non sono piccoli per un docente, di ognuno dei nostri allievi. Quante volte abbiamo parlato del singolo, piccolo o grande, di talento e non, e abbiamo dialogato confrontandoci sull approccio didattico. Per questo, sono io che ringrazio voi, poiché se io vi ho dato la mia attenzione, voi mi avete dato la vostra stima. Per coloro che come me hanno incarichi di direzione, il pensiero deve rivolgersi anche alla formazione di una futura classe dirigente. Nell arco dei prossimi 5-10 anni, la nostra scuola subirà una considerevole trasformazione riguardo alla docenza, con un numero consistente di pensionamenti. Molti di questi docenti rivestono ora importanti funzioni ed incarichi di coordinamento. Per contro, le nuove immissioni in ruolo e la costituzione della graduatoria nazionale, daranno maggior stabilità ai cosiddetti precari. Ecco perché reputo essenziale stimolare la partecipazione di questi ultimi alla gestione della scuola, dando loro la possibilità di crescere sul campo e formarsi sulla base di esperienze consolidate precedentemente. I gruppi dirigenziali stabilizzati e strutturati ormai da diversi anni, troveranno così sostegno per il gravoso e impegnativo lavoro che svolgono e, nello stesso tempo, anche nuovi stimoli. Per questo, è mia intenzione di coinvolgere i cosiddetti giovani ad una partecipazione più attiva. Tutto questo non è una rivoluzione o una rottamazione, ma è pianificazione del futuro, per il quale ognuno di noi, per le proprie competenze, è responsabile. Coloro che andranno in pensione, dovranno passare con mano sicura il testimone ai giovani che avranno il compito di continuare un percorso di crescita e stabilità, innovando ma ricordando le radici e tradizioni della nostra scuola. Questo percorso, già gradualmente iniziato, dovrà continuare in futuro. IL PERCHÉ DELLA MIA CANDIDATURA Posso dire che questi tre anni di direzione, non hanno assolutamente intaccato il tipo di rapporto, diretto e chiaro, che ho sempre avuto con voi, pur avendo funzioni diverse e gravose, sia per le responsabilità insite in un incarico dirigenziale che per le energie e il tempo che questo impegno richiedono. E non sempre è stato semplice. Avendomi dato, tre anni fa, una fiducia veramente ampia (non sempre scontata anche con un solo candidato), ho considerato mio primo dovere portare avanti questo lavoro, così stimolante, su basi di forte condivisione. Dirigere un istituzione come la nostra, costruendo una parete divisoria trasparente, cortese, 18

20 ma pur sempre trincerante, non era il mio obiettivo. Certo, portare avanti le mie idee discutendo, dialogando è stato faticoso, ho speso energie e tempo. Ma reputo che la vera autorevolezza che un incarico dirigenziale richiede sia questa. Il direttore di oggi ha primariamente il compito di stimolare e formare una docenza responsabile, partecipe all interno della scuola. Quando parlo ai miei colleghi direttori della nostra isola felice, loro vedono proprio questo, un vero lavoro di squadra in cui tutti sono chiamati ad essere attivi e responsabili. E, me lo dicono chiaramente, mi invidiano per questo. Posso affermare che il mio spirito di servizio lo dimostro ininterrottamente da anni, in tutti i ruoli, anche solo come docente. Tengo alla scuola come non mai e, proprio per questo, ognuno di voi può comprendere appieno il perché della mia candidatura, intesa come una naturale prosecuzione di un percorso iniziato tre anni fa. I sei anni, divisi in due mandati, sono un periodo giusto nel quale un direttore può lasciare un personale contributo ed arricchire la scuola lasciando poi il posto ad altre professionalità maturate nel frattempo, certa come sono che il divenire, il crescere, il rinnovare dando spazio a nuove e fresche idee e persone sia l elemento vincente per il futuro della nostra Istituzione. Vi chiedo quindi di appoggiare la mia candidatura, dando con il vostro voto un segno positivo per il lavoro svolto nel triennio appena concluso e vi saluto con uno dei miei più affettuosi ciaoooo. Sassari, 25 agosto 2014 Cinzia Sacchetti 19

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