ASSE 1 - CULTURA TURISTICA... 4

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1 INDICE DELLE AZIONI ASSE 1 - CULTURA TURISTICA... 4 MISURA 1.1 Far crescere una cultura turistica basata sull integrazione delle procedure e delle prassi Partecipazione attiva alle Consulte Regionali e Provinciali del turismo Organizzazione annuale della Conferenza del Turismo nel Parco Utilizzazione del Forum degli operatori turistici come strumento per incrementare l integrazione nel Sistema Turistico Locale Promozione della costituzione di un Consorzio Turistico Incentivazione di forme di aggregazione sul territorio (tra Cooperative che gestiscono le Case del Parco, tra diversi settori e tra aree territoriali circostanti al territorio del Parco e non circostanti, individuando dei collegamenti significativi d'interesse locale, regionale, nazionale, transnazionale Dotazione del settore turistico del Parco di risorse e competenze che operino per animare e stimolare il lavoro dell integrazione nel territorio Costituzione del Sistema Turistico Locale del Parco come esperienza pilota regionale e nazionale Misura 1.2 Sensibilizzare la popolazione locale sulle opportunità offerte dal turismo sostenibile Didattica nelle scuole del Parco sulla Carta Europea del Turismo Sostenibile nel Parco Messa a disposizione della popolazione locale di opportunità diverse di sensibilizzazione, di ascolto, d interventi e servizi che possano accrescere la consapevolezza dei valori del Parco, o il godimento dell area e diminuirne eventuali disagi (con misure ad hoc) Attività di monitoraggio dell impatto del turismo nel Parco e della qualità della vita della popolazione ASSE 2 Ecologia e conservazione del patrimonio Misura 2.1 Conservare il patrimonio di risorse del Parco per le presenti e future generazioni riducendo eventuali impatti negativi causati dai visitatori Programma d iniziative di sensibilizzazione sui fattori di rischio ambientali e legati alla globalizzazione Azioni per la diffusione delle buone pratiche ambientali per la gestione ecologica dei servizi turistici e del territorio anche in collegamento con il Piano di Agricoltura sostenibile (campagne di informazione/formazione ) Incentivi per l utilizzo di mezzi di trasporto ecologici e trasporti pubblici Misure speciali per la visita nelle aree critiche di Castelluccio, Lago di Pilato, Foce, Fiastra, e Rubbiano ASSE 3 LA VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA TURISTICO LOCALE Misura 3.1 Caratterizzare il sistema turistico locale del Parco come Sistema Turistico di Valori Elaborazione di un programma di iniziative rivolte ai target privilegiati del Parco : studenti, disabili, anziani ( caratterizzate dal coinvolgimento attivo di ciascuno e dalla valorizzazione delle capacità dei singoli, dalla messa a disposizione di tempi e adeguati strumenti per la formazione personale, da un'intensa attività di socializzazione, dal contatto sistematico con la natura, dallo stretto raccordo con il territorio e la popolazione del Parco) e rivolte a altri target turistici: escursionisti, sportivi (sport della natura), stranieri, visitatori giornalieri e di fine settimana, turisti di ritorno, volontari dei Parchi, artisti (alcuni dei quali già frequentano il Parco, mentre altri sono da incentivare attraverso proposte mirate) Istituzione di un tavolo di lavoro per dare le linee guida sulla valorizzazione della cultura locale e per elaborare e dare sempre maggior concretezza ai progetti legati al turismo dei valori Incentivi per eventi e proposte che promuovano i valori del Parco e gli elementi di unicità e rarità (Sibilla, storia di Benedetto da Norcia, integrazione fra i 2 Parchi, manoscritti leopardiani di Visso, 1

2 carbonaie, fioriture, prodotti tipici autentici, tradizioni locali, artigianato,patrimonio gastronomico ), senza banalizzarli, per iniziative di interpretazione del territorio, manifestazioni, spettacoli (di teatro natura ) e produzioni di artisti legate all'arte e alla natura Studio del profilo dei volontari del Parco in relazione alla politica del turismo di valori Misura 3.2 Mettere in grado tutti i visitatori (qualsiasi sia l età, eventuale handicap e circostanze personali) di accedere e di godere del Parco e dei suoi valori Organizzazione di una manifestazione congressuale nell anno europeo dei disabili (2003) sul tema Parchi e accessibilità che rappresenti un momento di sensibilizzazione, di confronto, di conoscenza delle migliori pratiche esistenti sul tema Azioni per incrementare l abbattimento delle barriere per la fruizione della natura e del territorio da parte di tutti Misura 3.3 Adeguare la qualità dei servizi alle aspettative dei visitatori del terzo millennio Ridefinizione delle procedure di rilascio dell'emblema del Parco (Decalogo) in modo da costituire progressivamente le basi per una certificazione di qualità dei servizi turistici che valorizzi lo stile locale Incremento della qualità delle infrastrutture, strutture, e attrezzature per la fruizione turistica in coerenza con le previsioni dei Documenti di pianificazione locale (Piano del Parco, PEES, Piano d'interpretazione ambientale..), provinciale e regionale (Docup della Regione Marche e della Regione Umbria) Studio di fattibilità per una riqualificazione sostenibile delle attività sportive legate alla natura da svolgere nel Parco Premi per la riqualificazione di spazi, edifici, strutture, arredi rurali (che prevedono un utilizzo turistico) che valorizzino il carattere locale Qualificazione della gastronomia locale Attivazione di servizi turistici on line Misura 3.4 Rendere disponibili iniziative mirate di formazione degli operatori Valutazione dei fabbisogni, crediti formativi e strumenti formativi necessari ai singoli operatori turistici Avvio del piano di formazione a sostegno delle Imprese turistiche Convenzione con i Parchi che hanno sottoscritto la Carta Europea per scambi di soggiorni di studio, di lavoro, di confronto di esperienze che coinvolgano gli operatori e gli amministratori, ma anche la popolazione, del territorio del Parco Misura 3.5 Promuovere il Parco come una destinazione speciale Organizzazione di una campagna promozionale del Parco, coordinata con le Istituzioni e quanto più efficace (educational, spettacoli, espressioni artistiche, iniziative varie ) che veicolino, anche attraverso il linguaggio dell arte e delle nuove tecnologie, il Parco come destinazione speciale Azioni di marketing su mercati meno stagionali, turisti di fine settimana o di vacanze brevi, stranieri, target orientati su interessi e attività speciali (educativi ) turismo sociale attraverso pacchetti-proposte dei valori del Parco, mirati alle specificità dei diversi segmenti Creazione di brochures e depliants a sostegno delle azioni di marketing e dotazione di sito web del Parco in più lingue. suo costante aggiornamento e attivazione dei servizi turistici on line Organizzazione di programmi d'interpretazione delle risorse del Parco e di iniziative di arte e natura per incoraggiare le visite nel Parco (anche in bassa stagione) e scoprire il senso della natura...40 ASSE 4 SVILUPPO SOCIALE ED ECONOMICO DEL TERRITORIO AD OPERA DEL TURISMO Misura 4.1 Incrementare il livello di spesa pro-capite dei visitatori, estendendo i benefici derivanti dal turismo a tutto il territorio Dotazione di apposite bacheche con calendario delle attività e dei prodotti tipici di tutto il territorio presso le strutture ricettive, apertura nelle Case del Parco, nei Centri Visitatori, negli Ecomusei e nei luoghi di maggior passaggio turistico di vetrine sui prodotti del Parco e organizzazione di momenti dimostrativi delle lavorazioni artigianali e rurali del Parco

3 Avvio per i visitatori di numerose iniziative di marketing dei prodotti locali (aziende agricole aperte, botteghe aperte ) Incentivi finalizzati a contrastare lo spopolamento delle aree 43 Misura 4.2 Promuovere e dare stabilità all occupazione, migliorando e differenziando l offerta turistica Incentivi per migliorare e differenziare l offerta turistica mettendo il territorio a conoscenza delle opportunità finanziarie disponibili ASSE 5 GESTIONE DEI VISITATORI Misura 5.1 Incrementare la fruibilità delle infrastrutture, delle strutture, delle attrezzature del Sistema Turistico Locale del Parco Corretta gestione dei visitatori con particolare attenzione alla gestione del Grande Anello dei e dei servizi di supporto alla fruizione e interpretazione del territorio(centri visitatori, rifugi e ricettività, musei tematici- ecomusei; attività in sostegno alle famiglie(kinderheim ); eventi a carattere culturale e ricreativo); Riqualificazione dei sentieri escursionistici Centri Visita: adeguamento delle strutture esistenti e realizzazione delle nuove Sostegno alla realizzazione dei Musei diffusi (ecomusei) Razionalizzare, adeguare e potenziare la segnaletica Attuazione dei progetti Vie del Parco, Sentieri famiglie e Sentieri Natura Sostegno ai centri CEA Interventi volti ad agevolare le visite nel Parco ( trasporti, fornitura di segnaletica nelle direttrici d'immissione al Parco ) Istituzione del bus del Parco per agevolare gli spostamenti dei visitatori all interno del territorio del Parco QUADRO SINOTTICO DEI COSTI STIMATI... Errore. Il segnalibro non è definito. IL SISTEMA DI MONITORAGGIO

4 ASSE 1 - CULTURA TURISTICA MISURA 1.1 Far crescere una cultura turistica basata sull integrazione delle procedure e delle prassi e finalità della misura: Il Rapporto Diagnostico ha evidenziato la complessità istituzionale del territorio del Parco. Le interviste svolte ai diversi livelli (provinciale, comunale, di Comunità Montana) hanno fatto emergere la consapevolezza diffusa che numerosi ostacoli si frappongono fra territorio e mercato turistico. Se il collocamento nel mercato è tanto più agevole, quanto maggiore è la sinergia fra gli attori del territorio, la prima condizione da raggiungere è quella di riuscire a incrementare l integrazione fra gli attori locali, istituzionali e non. In tale prospettiva i problemi emersi dalle interviste ai Sindaci, agli Assessori provinciali, ai rappresentanti delle Comunità Montane, alle Case del Parco possono essere letti come ambiti privilegiati dell'azione del Parco: tanto più il Parco fungerà da stimolo e supporto nel superamento dei problemi incontrati dagli altri Enti, tanto più determinerà i presupposti necessari per raggiungere i suoi obiettivi. L integrazione con gli altri Enti diventa quindi per il Parco uno strumento per realizzare le condizioni e le alleanze necessarie per il raggiungimento del proprio fine istituzionale che è lo sviluppo e la valorizzazione del territorio. L'espressione "Parco come laboratorio di sinergia" è stata del resto enucleata all'interno dell'intervista di gruppo nel Parco, facendo riferimento sia ad un principio di gestione che tende ad accentuare la collaborazione con altri Parchi con lo scopo di creare un sistema di Parchi che ad un principio di gestione basato su una forte integrazione con gli altri Enti con cui sia possibile stabilire comuni obiettivi strategici e avere un orientamento comune per le specifiche azioni. Il Rapporto Diagnostico ha consentito di rilevare le seguenti criticità: - la coesione sociale, caratteristica di un territorio storicamente rurale, non si traduce in prassi cooperative quotidiane rivolte a intese e collaborazioni sia tra istituzioni che tra operatori; - diffusa è l'abitudine alla separatezza degli interventi che nuoce alla promozione del territorio e che pone l urgenza di considerare gli interessi di sviluppo e di valorizzazione del territorio in modo unitario da parte delle Istituzioni competenti; - la frammentazione della rappresentatività degli operatori turistici rispecchia la divisione provinciale; - emerge la necessità per le Cooperative che gestiscono le Case del Parco di trovare maggior riconoscimenti costituendo un soggetto compatto (e non spezzettato) presso il Parco e presso le Istituzioni e, nello stesso tempo, di una politica turistica unitaria che riconosca la specificità di ciascun soggetto e che colleghi il contributo dei singoli attori in una filiera turistica ; 4

5 Con la misura e le sue azioni specifiche, ci si propone d intervenire sugli elementi di criticità rilevati nel Rapporto Diagnostico, individuando gli attori e gli strumenti più adatti a favorire la cultura dell integrazione. Tale cultura è alla base della nuova Legge Quadro sul turismo varata nel Marzo del 2001 dove all art.5 è previsto che territori (appartenenti anche a differenti Regioni) che abbiano una vocazione turistica omogenea devono trovare forme di integrazione per formare un Sistema Turistico Locale (STL). E necessario sottolineare che tale tema (che dovrà essere affrontato con un adeguato supporto organizzativo e finanziario, previsto nei programmi europei di cofinanziamento, focalizzati tutti sull'integrazione delle attività) ha l obiettivo di sperimentare nel territorio del Parco l attuazione pilota del Sistema turistico locale. AZIONI Partecipazione attiva alle Consulte Regionali e Provinciali del turismo Vitalizzare e rendere produttivo lo strumento della Consulta è la chiave per integrare l operatività delle Istituzioni evitando doppioni e sprechi di risorse, e unendo le forze per raggiungere comuni obiettivi. La partecipazione del Parco alle Consulte Regionali e Provinciali sarà finalizzata a raggiungere i seguenti obiettivi: 1.Definizione del Protocollo d Intesa, richiesto dalla Dichiarazione d Intenti degli operatori turistici sullo sviluppo turistico del Parco e gli impegni delle Istituzioni 2.Cooperazione nell organizzare la Conferenza annuale sul turismo nel Parco 3.Avvio del Sistema turistico locale del Parco, aperto ad altre aree anche esterne al territorio del Parco, come esperienza pilota d interesse regionale e nazionale 4.Accordo operativo su una Campagna promozionale del territorio del Parco da realizzare attraverso una collaborazione fra tutte le Istituzioni (Regione, Provincia, Comunità Montane, Parco) come risultato concreto dell integrazione. La campagna promozionale può essere costituita da educational ai giornalisti, da spettacoli, espressioni artistiche, iniziative varie che veicolino anche attraverso il linguaggio dell arte e delle nuove tecnologie il Parco come destinazione speciale 5.Istituzione di un Tavolo di lavoro di esperti a cui partecipino anche alcuni rappresentanti istituzionali. Il tavolo di lavoro è finalizzato a predisporre le linee guida sulla valorizzazione della cultura locale (Sibilla, innanzitutto) e a impostare i progetti del Parco legati al turismo dei valori 6. Programmazione delle modalità di diffusione delle buone pratiche ambientali per la gestione ecologica dei servizi turistici e del territorio e delle opportunità finanziarie disponibili 7. Organizzazione della manifestazione congressuale nell anno europeo dei disabili sul tema Parchi e accessibilità. 5

6 Approvazione del Protocollo d Intesa che stabilisce le modalità della cooperazione fra le Istituzioni per lo sviluppo turistico del Parco e pone le premesse per un integrazione di procedure e prassi Elaborazione condivisa di un documento sulle modalità istituzionali e operative di avvio del Sistema turistico locale del Parco come esperienza pilota locale e regionale. Priorità Organizzazione annuale della Conferenza del Turismo nel Parco La Conferenza Annuale sul turismo rappresenta nella vita del Parco un importante evento per fare il punto sulla situazione del turismo: per un verso far comprendere i risultati ottenuti e gli sforzi da fare, per l altro verso avviare una base di conoscenza reciproca, condividere gli obiettivi, incrementare la cooperazione, divulgare procedure e prassi del sistema turistico locale. Fra i punti in programma della Conferenza Annuale del turismo dovranno esserci: 1.Presentazione del processo di attuazione della Strategia del turismo sostenibile in riferimento al Rapporto Diagnostico, alle Linee guida, al Programma di azioni e in applicazione della Carta Europea del turismo sostenibile 3.Presentazione del programma delle azioni previste dalla Strategia e degli obiettivi da raggiungere per l annualità in corso 4.Divulgazione delle modalità di avvio e di realizzazione del Sistema turistico locale 5.Divulgazione delle buone pratiche europee in relazione all integrazione fra istituzioni e operatori come strumento di formazione di un linguaggio comune fra tutti gli attori locali Rendere sistematica l organizzazione della Conferenza Annuale sul Turismo nel Parco Priorità 1 6

7 1.1.3 Utilizzazione del Forum degli operatori turistici come strumento per incrementare l integrazione nel sistema turistico locale Il Forum può essere considerato un ottimo strumento di supporto e formazione per incrementare l integrazione nel Sistema turistico locale. I costi, per quanto possano essere considerati consistenti, sono proporzionali ai risultati che ne derivano. Lo strumento del Forum è finalizzato infatti a approfondire i problemi di uno specifico settore, superare grazie al contributo degli esperti esterni, le conflittualità e divergenze locali, arrivare a delle posizioni condivise e a delle azioni coese. E possibile utilizzare il Forum anche per arrivare a far maturare nel territorio delle soluzioni condivise su uno specifico problema e non solo lo sviluppo di un intero settore (ad esempio definire il decalogo per il rilascio dell emblema del Parco ai servizi turistici ). Il Forum prevede la partecipazione attiva dei principali attori pubblici e privati dei diversi settori economici interessati dalla questione in oggetto. Le attività del Forum vengono organizzate in gruppi di lavoro che si occupano dei temi che sono stati individuati come rilevanti per il problema oggetto di analisi. E auspicabile che la sede del Forum, e quindi degli incontri, non sia localizzata in un solo luogo, ma le riunioni si tengano in località diverse rispettando criteri che consentano ai diversi ambiti geografici di ospitare, a turno, gli incontri del forum. Le decisioni scaturite dal confronto dovranno essere recepite in un documento finale. Gli incontri con gli operatori nel corso della predisposizione della strategia hanno dimostrato l utilità di un confronto, moderato da esperti esterni al contesto locale. Nel caso del Parco Nazionale dei Monti, sarebbe opportuno continuare l aggregazione degli operatori turistici, avviata nel processo di costruzione della Strategia, individuando uno o più esperti esterni in grado di avere competenze tematiche e autorevolezza per poter svolgere un ruolo super partes di mediazione fra le parti. - Raggiungere un elevato grado di condivisione della politica turistica e/o su alcuni specifici temi Non è possibile indicare a priori i risultati attesi. Si rinvia ai verbali delle riunioni plenarie e dei gruppi di lavoro del Forum in cui saranno esplicitati i risultati attesi e i risultati conseguiti per ogni riunione. Fra i risultati meramente quantitativi si può indicare il numero di riunioni plenarie e di gruppi tematici svolti nell anno, nel corso del Forum. Priorità 3 7

8 1.1.4 Promozione della costituzione di un Consorzio Turistico Il Ruolo del Parco sarà d incoraggiare gli operatori turistici a formare un Comitato Promotore con i seguenti compiti: Definire la forma giuridica del consorzio (auspicabilmente a maggioranza privata, ma con una forte partecipazione pubblica) e uno statuto che stabilisca le finalità e le attività di competenza del consorzio Proporre a tutte le imprese del Parco, direttamente o indirettamente legate al settore turistico, un piano di adesione che illustri vantaggi e livello di contribuzione previsto Collegare l attività del Consorzio alla costituzione del Sistema Turistico Locale Il Consorzio Turistico può rappresentare un opportunità preziosa che permette di raggiungere i seguenti obiettivi: Creare un soggetto che si faccia carico di pianificare, coordinare le azioni promozionali e commerciali di competenza delle imprese turistiche Costituire nel Parco Nazionale dei Monti un centro di coordinamento che stabilmente segua e realizzi la politica di promozione turistica secondo la strategia proposta dalla Strategia Quinquennale e di attuazione dell integrazione all interno del Sistema turistico locale Aggregare e stimolare gli imprenditori turistici al fine di agevolare la creazione di proposte da portare sul mercato Pianificare le attività su base annuale e effettuare una valutazione di dettaglio dei costi di esercizio e il piano finanziario Monitorare la soddisfazione del cliente Costruire un data base efficiente per azioni di direct marketing Migliorare la qualità del sistema turistico in generale Facilitare la realizzazione di progetti innovativi e partecipati Inserire stabilmente il Parco Nazionale dei Monti in un circuito internazionale di località con valenze ambientali riconosciute dal mercato turistico Raggiungere un adesione elevata da parte delle imprese turistiche Priorità 3 Stabilire una concertazione costante tra pubblico e privato Disporre di uno strumento operativo in grado di rappresentare efficacemente l offerta sui mercati turistici e di attuare/incrementare l integrazione nel Sistema turistico Locale 8

9 1.1.5 Incentivazione di forme di aggregazione sul territorio (tra Cooperative che gestiscono le Case del Parco, tra diversi settori e tra aree territoriali circostanti al territorio del Parco e non circostanti, individuando dei collegamenti significativi d'interesse locale, regionale, nazionale, transnazionale L'azione è finalizzata a incentivare le possibili forme di aggregazione sul territorio (aggregazione di cooperative, aggregazione di diversi settori, aggregazione di diverse aree. Tale azione va indirizzata in particolare su tre fronti : Nei confronti delle Cooperative che gestiscono le Case del Parco e la possibile aggregazione dovrebbe tener conto anche del nuovo modello di fruizione del Parco disegnato nel Piano d interpretazione. Infatti, l esperienza maturata nel settore turistico dalle Cooperative mette per lo più in grado le cooperative che gestiscono le Case del Parco d inventare prodotti turistici in grado di autosostenersi sul mercato e, nello stesso tempo, di garantire un processo di comunicazione continua tra Parco e territorio. Questi due aspetti vanno tuttavia migliorati anche alla luce dell organizzazione del sistema turistico locale. Un compito che potrebbe essere perseguito dalle Case del Parco è di specializzarsi per un verso nel conoscere e utilizzare le opportunità finanziarie disponibili e per l altro verso nel partecipare a numerosi progetti europei. Un punto di avvio potrebbe essere costituito proprio dalla ripresa delle proposte dei giovani dei Parchi nella Carta dei Monti. Nei confronti delle iniziative che possono aggregare diversi settori, con particolare attenzione al settore agricolo e turistico. In questa direzione va potenziata l'esperienza della Consulta del Parco per l'agricoltura con l'obiettivo di creare una forte sinergia fra i due settori Nei confronti dei progetti che possono aggregare diverse aree territoriali circostanti al territorio del Parco o anche non circostanti, individuando di volta in volta collegamenti significativi d'interesse locale, regionale, nazionale, transnazionale. 9

10 L'obiettivo generale da raggiungere è di avviare un processo di coordinamento mediante forme di aggregazione e di aggregazione di cooperative, di settori, di aree territoriali Gli obiettivi specifici da raggiungere attraverso un aggregazione delle Case del Parco sono: -Supportare le Cooperative nel loro impegno ad essere efficienti e autonome dal punto di vista finanziario -Rappresentare in modo unitario gli interessi delle Cooperative a fronte del Parco e degli attori locali -Promuovere l integrazione con altre cooperative turistiche e di altri settori (agricolo ) -Migliorare il processo di comunicazione tra Parco e popolazione locale ottimizzando il ruolo di animazione socio-economica del territorio -Svolgere un ruolo di divulgazione sul territorio delle opportunità finanziarie disponibili per gli operatori turistici -Specializzarsi in progetti transnazionali a cominciare dal rilancio della Carta dei Monti e delle proposte dei Giovani dei Parchi Europei Gli obiettivi specifici da raggiungere attraverso un aggregazione dei diversi settori o di diverse aree sono: - Stimolare la creazione di prodotti turisti integrati che valorizzino le singole specificità e ne promuovano la diffusione - Creare un rapporto d'integrazione operativa laddove siano condivisi filosofia e valori. - Avvio di un processo di coordinamento mediante forme di aggregazione (anche se non tutto il territorio vi aderisce, è importante avviare un processo di coordinamento) e di aggregazione con altri settori, con altre aree territoriali Priorità 2 10

11 1.1.6 Dotazione del settore turistico del Parco di risorse e competenze che operino per animare e stimolare il lavoro dell integrazione nel territorio Per rendere il Parco un laboratorio di sinergia, occorre garantire al territorio delle competenze finalizzate all integrazione delle attività Occorrono operatori con capacità ed esperienze (al di là dei titoli di studio) di mediazione, di ascolto, di sintesi dei problemi, di fantasia nel trovare le soluzioni possibili, di motivazione e impegno verso i risultati da ottenere. Lo stile di lavoro dell operatore addetto a far da catalizzatore nel territorio del Parco dovrà essere orientato alla risoluzione dei problemi, puntando costantemente sull'integrazione fra le diverse discipline, fra i diversi operatori, fra le diverse istituzioni, fra i diversi territori e, contemporaneamente caratterizzato da una capacità di comunicare il senso della missione da compiere, dei risultati da raggiungere e da una disponibilità ad incoraggiare e affiancare gli sforzi del territorio Dotare il settore del turismo della pianta organica del Parco di risorse umane qualificate in grado di animare e supportare il lavoro d integrazione nel turismo. Rimodulazione della pianta organica del Parco con istituzione di un Servizio Turismo sostenibile e sviluppo locale, composto da due Uffici 1. Sviluppo Socio Economico 2. Promozione del Turismo, Interpretazione e Educazione Ambientale Priorità Costituzione del Sistema Turistico Locale del Parco come esperienza pilota regionale e nazionale Si deve sottolineare che il Parco Nazionale dei Monti nel momento di avvio del Sistema Turistico Locale, previsto dalla Legge quadro sul turismo, disponendo già di un Rapporto Diagnostico e di Linee Guida per lo sviluppo turistico che fanno dell integrazione il volano del Sistema, può candidarsi per costituire un esperienza pilota a livello regionale e nazionale. Infatti tramite il Rapporto diagnostico sono stati focalizzati i principali ostacoli che si frappongono all integrazione nel territorio e tramite le Linee Guida e il Programma di Azioni sono state definite delle azioni specifiche orientate (come le azioni ) a creare, a far funzionare il sistema turistico locale e a collegarlo con altre aree territoriali e altri sistemi turistici. 11

12 Mettere a disposizione l esperienza del Parco Nazionale dei Monti come esperienza pilota nel territorio regionale e nazionale in quanto già in grado di sperimentare le modalità operative con cui: - realizzare e incrementare cultura, procedure e prassi dell integrazione all'interno del territorio - avviare partenariati, collegando il territorio del Parco ad altre aree territoriali o a altri Sistemi turistici che ne condividano i valori e le finalità Avvio del Sistema turistico del Parco come sistema pilota per la Regione Marche, per la Regione Umbria, per il territorio nazionale. Priorità 1 12

13 Misura 1.2 Sensibilizzare la popolazione locale sulle opportunità offerte dal turismo sostenibile e finalità della misura Uno dei principali obiettivi per il prossimo quinquennio è quello di far capire come il Parco possa far vivere la popolazione al suo interno a condizione che conservi, valorizzi e tuteli le sue specifiche risorse, quelle risorse che il mondo della globalizzazione non può più garantire. La sfida è di vivere bene nei Parchi realizzando Parchi per la qualità della vita di tutti. Per essere consapevoli dell importanza di tale sfida, occorre fin dalla scuola affrontare il tema e l opportunità di farlo è dettata proprio dall utilizzo della Carta Europea come strumento educativo. Ai fini dell'attuazione della Strategia, il coinvolgimento della popolazione locale è un principio fondamentale. Infatti, nonostante che i rappresentanti dei Comuni siano strettamente coinvolti nelle politiche del Parco attraverso la Comunità del Parco, in diversi Comuni persistono situazioni di conflitto tra comunità locali e Parco. E necessario dunque che la popolazione locale sia maggiormente sensibilizzata sulle grandi opportunità economiche e di qualità della vita offerte dal turismo veicolato dal Parco e che trovi canali di espressione per eventuali motivi d'insoddisfazione. La Carta Europea e la Strategia di turismo sostenibile troveranno consenso se la popolazione locale potrà sperimentare in prima persona un aumento dei propri guadagni e delle possibilità di occupazione, ma anche se, fra i possibili benefici che il turismo può indurre per gli abitanti, potranno essere stabiliti canali privilegiati di fruizione dei servizi generalmente riservati ai turisti (strutture sportive, appositi sportelli di ascolto, servizio di guide-interpreti ecc) o modalità nuove di servizi (convenzione del Parco con i Parchi europei che hanno sottoscritto la Carta Europea per soggiorni di studio o di lavoro o di vacanza). Occorre inoltre studiare la possibilità di attivare misure speciali per diminuire eventuali disagi arrecati alla popolazione locale dagli interventi turistici. Il Rapporto Diagnostico ha messo in luce che esiste spesso una certa incomprensione tra i diversi attori locali e incertezza sulle specifiche competenze nella filiera turistica. Gli stessi incontri con gli operatori turistici hanno fatto emergere aspettative di azioni concrete del Parco che non possono venire realizzate perché non rientranti tra le competenze. A fronte di questa diffusa mancanza di chiarezza del prodotto turistico, risultato di un'insufficiente condivisione della programmazione, è fondamentale che tutti gli attori (anche indiretti) del turismo comprendano: perché il turismo costituisca una effettiva opportunità per la comunità locale; quali siano i vantaggi e quali gli svantaggi prodotti dal turismo. E necessario accrescere la consapevolezza locale per costruire un linguaggio comune in campo turistico e aver chiari i criteri di scelta, senza i quali nessun prodotto turistico potrà mai qualificarsi. D altro canto, lo spopolamento del territorio rende la prospettiva turistica sempre più importante ai fini dello sviluppo economico e sociale; Ma per agevolarne la realizzazione occorre che venga costruita una strategia comune, alla cui definizione partecipino, accanto alle istituzioni, anche gli enti, le associazioni e i cittadini interessati. A tal fine la Strategia suggerisce iniziative culturali, di formazione e di socializzazione per far capire come il Parco possa garantire benefici economici e sociali alla popolazione a condizione che 13

14 conservi, valorizzi le sue specifiche risorse (a partire proprio da quelle risorse che il mondo della globalizzazione non può più garantire) e costruisca dei prodotti coerenti con le finalità del Parco e, contemporaneamente, con le esigenze del mercato Didattica nelle scuole del Parco sulla Carta Europea del Turismo Sostenibile nel Parco Il Parco, in collaborazione con i Centri di educazione ambientale ( CEA), definisce annualmente i temi e i criteri che devono formare i moduli didattici da inserire nei Piani di Offerta Formativa (POF) delle scuole medie del territorio; Tali temi riguardano il concetto di sviluppo sostenibile, il concetto e la storia del turismo, i principi della Carta Europea, la costruzione della Strategia e le azioni previste, i valori del Parco, la storia e l interpretazione del territorio, il concetto di patrimonio, il concetto di qualità dei servizi. Raggiungere tutte le Scuole Medie del territorio Diffusione capillare della conoscenza della Carta Europea come quadro di riferimento e degli obiettivi strategici e delle azioni della Strategia del turismo sostenibile Priorità 2 14

15 1.2.2 Messa a disposizione della popolazione locale di opportunità diverse di sensibilizzazione, di ascolto, d interventi e servizi che possano accrescere la consapevolezza dei valori del Parco, o il godimento dell area e diminuirne eventuali disagi (con misure ad hoc) Il Parco promuove per la popolazione locale le seguenti opportunità: Pubblicazione e distribuzione tramite le Case del Parco di Voci del Parco, rivista semestrale con informazioni sugli strumenti di pianificazione adottati dal Parco, sulle attività del Parco, monografie con approfondimento su specifici temi, indagini annuali di soddisfazione dei residenti per le nuove iniziative del Parco. Inoltre Voci del Parco è uno strumento utile per: -Informare, a livello locale circa le iniziative internazionali (convegni, seminari, workshop) promosse dalle principali istituzioni turistiche, culturali, e ambientali; -Rendere possibili contatti e collegamenti con realtà europee e internazionali all avanguardia nello sviluppo turistico compatibile con l ambiente; -Promuovere la distribuzione di informazioni rispetto a programmi nazionali e comunitari potenzialmente interessanti per il territorio del Parco; Sportello di reclami attivato nelle Case del Parco Messa a disposizione della popolazione locale d interventi e servizi che possano accrescere la consapevolezza dei principi della Carta Europea del turismo sostenibile attraverso una convenzione del Parco con i Parchi europei che hanno sottoscritto la Carta Europea e che riguarda la possibilità di scambi (per studio, lavoro e vacanza) all estero e d interventi che possano comunicare i valori del Parco e incrementare il godimento dell area, attraverso una convenzione del Parco con l Associazione delle Guide-Interpreti per escursioni specificamente rivolte alla popolazione locale Misure ad hoc per eventuali disagi da concordare in appositi incontri della popolazione con il Parco Organizzazione di spazi ideati e pensati per i bambini con libri, video, giochi legati alla natura presso le Case del Parco - Definizione nelle nuove convenzioni con le Case del Parco delle modalità operative del ruolo di animazione sul territorio (Sportello di reclami, distribuzione di Voci del Parco, incontri con la popolazione, organizzazione degli spazi per bambini, punto d informazione, punto di ricevimento delle richieste per gli scambi con l estero, punto di ricevimento per le prenotazioni per le escursioni ) - Pubblicazione almeno due volte all anno di Voci del Parco - Predisposizione di una Convenzione quinquennale con almeno 4 Parchi Europei (Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna) per scambi (vacanza, studio, lavoro) - Predisposizione di una Convenzione annuale con l Associazione delle Guide - Interpreti del Parco per consentire alla popolazione locale un tetto di escursioni guidate (risorse naturali, culturali) 15

16 Elevato indice di gradimento della popolazione riscontrato nelle indagini annuali di soddisfazione Priorità Attività di monitoraggio dell impatto del turismo nel Parco e della qualità della vita della popolazione Fra le molteplici azioni della Strategia volte a rafforzare i benefici del turismo (per incentivare il turismo fuori stagione, per offrire itinerari alternativi in grado di decongestionare le aree a maggiore pressione turistica ), si inseriscono azioni che rispondono all esigenza di conoscere e quindi monitorare gli effetti negativi del turismo per poter poi rafforzare gli effetti positivi. Essendo già istituiti dalle due Regioni degli Osservatori sul turismo il Parco potrà utilizzare i dati raccolti dalle stesse e avviare ulteriori azioni di monitoraggio. Fornire elementi di carattere informativo, relativi al territorio del Parco, all attività di governo delle diverse Istituzioni che hanno competenza nel settore del turismo; Divulgare agli operatori informazioni sul territorio del Parco Monitorare il livello di qualità della vita nel Parco, in conseguenza delle presenze turistiche ; Effettuare indagini ad hoc sui visitatori (di soddisfazione) Formulare analisi descrittive e previsionali del mercato in riferimento alla domanda; Fornire indicazioni pratiche su come comunicare con i vari mercati, come individuare targets, quali strumenti utilizzare, come valutare i costi di eventuali azioni pubblicitarie Conoscenza del mercato e segmentazione dei mercati di domanda effettiva e potenziale per cogliere le esigenze dei fruitori di turismo e l evolversi della domanda nel tempo e in relazione al territorio del Parco (statistiche ufficiali e indagini sui visitatori); Rilevazione e monitoraggio degli effetti del turismo sul territorio del Parco e sulla popolazione con attenzione anche alla misurazione dell indotto Priorità 2 16

17 17

18 ASSE 2 Ecologia e conservazione del patrimonio Misura 2.1 Conservare il patrimonio di risorse del Parco per le presenti e future generazioni riducendo eventuali impatti negativi causati dai visitatori e finalità della misura In tutte le aree protette si dovrebbe dare priorità assoluta alla conservazione dell ambiente che costituisce un fattore di forte attrazione turistica. Questo problema può sembrare di limitata importanza, alla luce della realtà attuale del territorio, ancora lontano dal ricevere flussi turistici di grande volume, ma l esperienza di località turistiche passate con grande celerità da piccoli a grandi numeri che, senza essersi date strumenti adeguati di regolamentazione, hanno visto la rapina selvaggia delle proprie risorse, induce a affrontare la questione con molta attenzione. Anche se, nel Parco, l impatto negativo del turismo è al momento limitato, esiste una pressione significativa da parte dei visitatori durante l'estate, pur ridotta solo a pochi giorni a cavallo del ferragosto, specialmente nei Piani di Castelluccio, al lago di Pilato, a Foce, a Fiastra, a Rubbiano Ciò richiede un piano di azioni che contempli diverse soluzioni in grado di decongestionare le aree a maggiore pressione turistica, proponendo itinerari alternativi, limitando il traffico, adoperandosi per il godimento dei visitatori e la salvaguardia dell ambiente. Al momento attuale, è relativamente basso anche l impatto negativo che deriva dalla gestione dei servizi turistici (per l uso dell energia, la produzione di rifiuti ), ma deve essere tenuto sotto controllo incoraggiando pratiche di gestione ecologica. Lo strumento principale per attuare il compito della conservazione del patrimonio di risorse è il Piano del Parco, recentemente approvato e, per gli aspetti culturali e sociali, il PPES. La Carta Europea del Turismo Sostenibile sottolinea l importanza per il turismo, di azioni che conservino la qualità dell ambiente e la tutela del patrimonio naturale e culturale. Un importante fattore di stimolo può essere esercitato dalla diffusione delle buone pratiche : le esperienze concrete di come la tutela delle risorse ambientali e culturali può essere coniugata con nuove opportunità di lavoro, e con molteplici motivi di attrazione dei visitatori e, quindi, si possa tradurre in un reale sviluppo del territorio senza necessitare di strutture ad alto impatto ambientale e a forte dispendio di risorse economiche, è il fattore più convincente e formativo di qualunque altro. Ciò può essere sostenuto attraverso il ricorso ai progetti di iniziativa comunitaria. Il programma di formazione Leonardo incoraggia la diffusione delle buone pratiche in numerosissimi tipi di impresa. I programmi europei SAVE e ALTNER sostengono in particolare le imprese e gli enti pubblici che attuano progetti a favore del risparmio energetico. Le azioni sottoelencate sono coerenti con le previsioni dei Docup e dei Piani di Sviluppo Rurale. In particolare le finalità della misura sono: la sensibilizzazione per la conservazione del patrimonio di risorse naturali e culturali, tutelandole dal rischio di manipolazioni per le esigenze del mercato la gestione ecologica delle attività turistiche nel Parco e del territorio. In particolare si dovranno divulgare informazioni per migliorare le opportunità di riciclaggio dei rifiuti e incrementare l uso di tecniche per il risparmio energetico, la conservazione della qualità dell acqua, la lotta contro il rumore; 18

19 l incoraggiamento di azioni finalizzate alla salvaguardia del paesaggio e delle sue caratteristiche, alla conduzione di terreni agricoli secondo tecniche a basso impatto ambientale e di produzione biologica Programma d iniziative di sensibilizzazione sui fattori di rischio ambientali e legati alla globalizzazione Quest azione si collega all azione della didattica nelle scuole, ma mentre quella è finalizzata ai ragazzi e, quindi alla popolazione locale, quest azione è diretta prevalentemente ai visitatori che, nel corso della loro visita al Parco, devono respirare un clima educativo. Non si tratta tanto di offrire iniziative didascaliche, ma di creare delle suggestioni educative. A tal fine un ruolo importante è svolto dalla comunicazione (pannelli informativi, dépliants, video ), dalle Guide-Interpreti, dai menu presso le strutture ristorative, dai messaggi disponibili presso le strutture ricettive, dalle modalità organizzative che vengono scelte per qualificare le esperienze di visita. Il programma d iniziative di sensibilizzazione sui fattori di rischio ambientali e legati alla globalizzazione può essere calibrato a seconda delle risorse esistenti, pur tuttavia deve aumentare progressivamente a macchia d olio. Sensibilizzare alla conservazione del patrimonio di risorse naturali e culturali, tutelandole dal rischio di manipolazioni per le esigenze del mercato Far sì che ogni visitatore si porti a casa dal Parco il messaggio che il Parco esiste per la qualità della vita di tutti (E un risultato non misurabile, se non attraverso un indagine in profondità sui visitatori.) Priorità 1 19

20 2.1.2 Azioni per la diffusione delle buone pratiche ambientali per la gestione ecologica dei servizi turistici e del territorio anche in collegamento con il Piano di Agricoltura sostenibile (Campagne di informazione/formazione ) La diffusione della conoscenza delle buone pratiche ambientali per la gestione ecologica del territorio unita alle molteplici opportunità di finanziamenti oggi disponibili su questo fronte e in collegamento con i programmi di attuazione del Piano di agricoltura sostenibile possono determinare un inversione di tendenza nel territorio che, senza progredire oltre, in un percorso volto al dispendio indiscriminato delle risorse, porta allo sviluppo di una cultura più attenta allo stato di salute del territorio. Riciclaggio e trattamento dei rifiuti, produzioni alternative di energia maggiormente compatibili con le esigenze ambientali, minimizzazione dell inquinamento atmosferico e acustico, conservazione della qualità dell acqua sono gli obiettivi che apposite campagne d informazione/formazione e azioni concrete di gestione ecologica del territorio devono porsi. Anche sul fronte dei servizi turistici, è possibile ottenere sensibili risultati nella riduzione dell impatto ambientale derivante dalle attività dei visitatori. Sostegno a programmi di informazione e formazione sulla gestione ecologica delle imprese turistiche Sostegno alle associazioni di categoria per l attivazione di progetti coerenti con i programmi europei mirati alla conduzione di terreni agricoli secondo tecniche a basso impatto ambientale, di produzione biologica e di salvaguardia del paesaggio e delle caratteristiche tradizionali (in attuazione del Piano di agricoltura sostenibile) Diffusione tramite Voci del Parco delle buone pratiche ambientali per la gestione ecologica del territorio Incremento numerico di servizi turistici che aderiscono a un programma di gestione ecologica (raccolta differenziata e trattamento dei rifiuti, risparmio energetico, conservazione della qualità dell acqua, lotta contro il rumore; Aumento delle aree coltivate con tecniche innovative, a basso impatto ambientale e rispettose del paesaggio Incremento numerico di Comuni in cui si realizzano iniziative di raccolta differenziata e trattamento dei rifiuti, risparmio energetico, conservazione della qualità dell acqua, lotta contro il rumore; Priorità 1 20

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