Nuovi portinnesti clonali di pero.
|
|
- Giulietta Fiori
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Nuovi portinnesti clonali di pero. M. Quartieri, M. Tagliavini, B. Marangoni, D. Bassi, M. Giannini, A. Previati, L. Schiavon (Estratto da l Informatore Agrario 2007) I portinnesti di cotogno hanno contribuito in modo determinante allo sviluppo della pericoltura moderna, ma presentano dei limiti agronomici, superabili attraverso l'utilizzo di portinnesti di pero comune. Secondo i risultati della seguente sperimentazione ciò è auspicabile, tanto che per alcuni dei nuovi portinnesti si prevede a breve la diffusione commerciale L Italia è il maggiore produttore europeo di pere e il secondo a livello mondiale dopo la Cina. Dopo la crisi degli anni 70 che determinò una forte contrazione della superficie investita a pero, la pericoltura italiana ha vissuto nel corso dell'ultimo ventennio una fase di espansione e attualmente la superficie coltivata è di circa ha (dei quali l'8% in allevamento), mentre la produzione annua si attesta intorno alle t (Faostat, 2006; Baraldi e Rivaroli, 2006). La Regione Emilia-Romagna detiene una posizione di assoluta rilevanza nel panorama italiano ed europeo, contribuendo per quasi il 70% dell'offerta nazionale di pere, seguita dal Veneto e dal Piemonte (CSO, 2006). Tra i fattori che hanno contribuito al recente rinnovamento della pericoltura italiana è stata determinante la disponibilità di portinnesti. Non altrettanto si può dire per lo standard varietale del pero che, a differenza di altre specie frutticole, si identifica ancora con cultivar diffuse da molti decenni come Abate Fétel, William, Conference, Decana, Kaiser, che rappresentano complessivamente circa l'80% del prodotto nazionale (Sansavini, 2006). Nel corso degli ultimi anni, inoltre, in Italia si è assistito a un'ulteriore semplificazione dell'assortimento varietale a favore della cv Abate F. (30% della produzione nazionale e 70% degli astoni di pero prodotti in vivaio), che ha quindi polarizzato l'attenzione dei produttori italiani. I portinnesti utilizzati appartengono alla specie pero (Pyrus communís L.) o ai cotogni (Cydonia oblonga Mill.). Quale portinnesto alternativo al cotogno L uso del cotogno come portinnesto per il pero ha contribuito in modo determinante al forte sviluppo della pericoltura moderna in Italia (Marangoni e Malaguti, 2002). Il cotogno è tuttora il portinnesto più usato per il pero sia in Italia (circa il 90% degli impianti) sia in Europa (Musacchi, 2006), mentre il pero (franco o clonale) ha un impiego più ridotto e limitato alla cv William. La scelta di innestare il pero su cotogno è dettata dalla necessità di controllare la vigoria dell'albero e ottenere elevate densità d'impianto, anticipare la messa a frutto degli alberi e disporre di materiale di facile propagazione (per talea legnosa e margotta di ceppaia). Il miglioramento genetico ha reso disponibili nel tempo numerose selezioni di cotogno (BA29, EMA, Sydo, EMC, EMH, Adams) ma nel corso degli ultimi anni la scelta del produttore è stata spesso orientata verso cotogni nanizzanti o seminanizzanti, che necessariamente devono venire gestiti con tecniche molto intensive di potatura, irrigazione e concimazione. In diversi ambienti di coltivazione, i limiti agronomici dei cotogni e in particolare di quelli più nanizzanti (ad esempio EMC) sono conosciuti: insufficiente pezzatura dei frutti, sensibilità alla clorosi ferrica indotta da calcare, disaffinità d'innesto con alcune cultivar (ad esempio William e Kaiser). In questo contesto, anche a causa della diffusione di patologie come la moria del pero (pear decline), il colpo di fuoco batterico (Erwinía amylovora) e il cancro da valsa (Valsa ceratosperma), la scelta del portinnesto per il pero è stata rimessa in discussione.
2 Esistono diversi programmi di miglioramento genetico per selezionare dei portinnesti di pero dal vigore controllato. Da questi sono stati licenziati portinnesti clonali adatti a impianti a media densità, fra i quali si ricordano Pyriam (Inra di Angers), Pyrodwarf (Geisenheim Research Institute), Farold 40 e 69 (Brooks Oregon Nursery), Fox 11 e 16 (Dipartimento di colture arboree di Bologna). Questi soggetti si distinguono per la buona affinità d'innesto, una vigoria simile o a volte leggermente inferiore (ad esempio Pyrodwarf) al Cotogno BA29 e la tolleranza al calcare. Per quanto riguarda l'aspetto produttivo, infine, l'entrata in produzione è in genere ritardata rispetto ai cotogni, mentre la produttività e la qualità dei frutti risultano essere molto buone (Colombo, 2003; Musacchi, 2006). Definizione dei protocolli per la propagazione in vitro Lo studio per ottimizzare la propagazione in vitro di tali selezioni è stato condotto nel 1999 presso il Centro sperimentale ortofrutticolo «Pò di Tramontana» di Rosolina (Rovigo). L attività ha previsto l'utilizzo di diversi substrati di coltura (Previati et al., 2002), che si differenziavano per la tipologia del mezzo di crescita (MS: Murashige e Skoog, 1962; QL: Quorin e Lepoivre, 1977), la concentrazione dei nutrienti (100 e 50%), il tipo di auxine aggiunte (IAA per i mezzi MS e IAA + NAA per i mezzi QL) e la presenza (+/-) di fluoroglucinolo (PGL). Tale composto fenolico è stato utilizzato con successo da vari autori per migliorare la radicazione in vitro (James e Hihurbon, 1981) ma in altri casi ha fornito risultati contrastanti (Zimmerman e Broome, 1981). L:esperimento, di tipo fattoriale, prevedeva tre repliche per ciascun trattamento. La radicazione è stata condizionata dal genotipo, dal tipo e dalla concentrazione del mezzo di coltura. Tra i genotipi le percentuali più alte di radicazione sono state rilevate con C91, D46 e E82, mentre i soggetti C19 e D50 hanno mostrato la maggiore difficoltà di radicazione (tabella 1). Per quanto riguarda il substrato di coltura, la radicazione è stata in generale superiore con i mezzi MS (77%) rispetto a quelli QL (64%, tabella 1), mentre l'effetto della concentrazione dei nutrienti si è differenziato in funzione del substrato. Infatti, mentre le tesi MS 100 e MS 50 hanno indotto percentuali di radicazione simili tra loro (75 e 79%, rispettivamente), il mezzo di coltura QL ha fornito i risultati migliori alla dose 50% (radicazione del 70% rispetto al 58% di QL 100, tabella 1). Per quanto riguarda l'azione del fenolo PGL, i risultati ottenuti hanno indicato l'assenza di effetti sulla radicazione (dati non riportati). Tabella 1. Il Comportamento in vivaio Il vivaio è stato realizzato nel 2000, presso l'azienda pilota e dimostrativa «Sasse Rami» di Ceregnano (Rovigo). I portinesti A74, C19, C91, D46, D50, E105, E110 e E82 sono stati messi a dimora a febbraio e innestati a settembre a gemma dormiente con le cultivar Abate F. e William. Durante la primavera-estate 2000 sono stati eseguiti rilievi (diametro e altezza) e osservazioni (spinosità, aspetto della corteccia e regolarità degli internodi) sui
3 portinnesti, mentre nel 2001 sono state rilevate le caratteristiche degli astoni (altezza e diametro dell'astone, numero di rami anticipati). I rilievi eseguiti sui portinnesti hanno evidenziato una vigoria elevata per i soggetti D50 e D46 (diametro medio di 14 mm e altezza superiore a 150 cm), intermedia per i genotipi A74, C91, E82, E105 e E110 (diametro di 10 mm e altezza di circa 110 cm), e un basso vigore per la selezione C19 (diametro 6 mm e altezza 85 cm). Nessuno dei genotipi, inoltre, ha presentato spinescenza, mentre gli internodi erano regolari (dati non riportati in tabella). Nel 2001 i rilievi hanno interessato solo gli astoni della cv Abate F. e hanno evidenziato il maggiore vigore degli astoni innestati con A74 e E105 (diametro 18 mm e altezza 172 cm), mentre il soggetto C19 si è distinto per avere indotto la minore crescita dell'astone (diametro 11 min e altezza 134 cm) (tabella 2). Gli astoni innestati su cotogno presentavano uno sviluppo intermedio ma significativamente inferiore (-20%) a quello dei peri A74 e E105. Per quanto riguarda il numero di rami anticipati, gli astoni innestati su pero presentavano mediamente un numero di rami anticipati simile a quello presente nei cotogni (7 in media), a eccezione di C19 i cui astoni invece presentavano solo tre rami anticipati (tabella 2). Tabella 2. Risultati in campo Nel febbraio 2002 gli astoni di Abate F. e Williain sono stati estirpati dal vivaio e utilizzati per la realizzazione di un campo sperimentale presso l'azienda pilota e dimostrativa «Sasse Rami» su un terreno franco-argilloso di buona fertilità (ph 7,8; sostanza organica 1,7%; azoto totale 1,4%; fosforo assimilabile 30 ppm; capacità di scambio cationico 23,3 meq/100 g; potassio scambiabile 0,33 meq/100 g; calcio scambiabile 20,5 meq/100 g; magnesio scambiabile 2,1 meq/100 g). Nel frutteto sono stati impiantati anche astoni di Abate F. innestata sui cotogni EMC e BA29 e di William innestata su cotogni BA29 (con intermedio di Butirra Hardy), inseriti nel disegno sperimentale come tesi di controllo. Il sesto d'impianto adottato, unico per tutte le combinazioni d'innesto, era di 3,5 m tra le file e 1,6 m sulla fila (densità pari a piante/ha) e gli alberi sono stati allevati a palmetta libera. Per quanto riguarda la gestione agronomica del frutteto, il controllo sulla fila delle erbe infestanti è avvenuto mediante diserbo chimico (3 interventi/anno con glufosinate ammonio all'1%), mentre l'interfila era inerbita con essenze spontanee. L irrigazione è stata gestita attraverso un impianto localizzato dotato di microspruzzatori dinamici in grado di erogare 65 lt/ora. La concimazione nel biennio è stata gestita mediante un unico intervento primaverile con l'apporto di 24 kg/ha di azoto (N), 34 kg/ha di potassio (K20) e 24 kg/ha di fosforo (P2 05). Nel 2006 sono stati impiegati gli essi quantitativi per fosforo e potassio, mentre l'apporto di N è stato differenziato in funzione della combinazione d'innesto. In particolare, gli alberi innestati su pero sono stati concimati con 27 unità/ha di N, mentre per quelli innestati su cotogno la dose di N è stata pari a 51 kg/ha. Nel 2005 e 2006, in coincidenza della fioritura, gli alberi di Abate F. sono stati trattati con fitoregolatori (gibberelline GA4 + GA7 e 6 benziladenina) allo scopo di incrementare l'allegagione dei frutti. Il comportamento di ciascuna combinazione d'innesto è stato valutato mediante rilievi sulla crescita e sulla fruttificazione degli alberi. L influenza del portinnesto sull'attività vegetativa degli alberi è stata valutata
4 annualmente attraverso la misura dell'area della sezione trasversale del tronco (AST) e del legno di potatura, mentre per la produzione sono stati valutati il peso e il numero di frutti per albero, il peso medio dei frutti e alcuni loro parametri qualitativi. Su un campione rappresentativo di frutti provenienti da ogni parcella sono stati determinati la durezza della polpa (con puntale di 8 mm), il contenuto di zuccheri solubili (gradi Brix), l'acidità titolabile (g/l di acido malico) e il ph del succo. Solo per la cv Abate F. sono stati condotti rilievi sull'aspetto del frutto, valutando visivamente su un campione di 30 frutti per parcella la diffusione di ruggine sull'epicarpo. Il disegno sperimentale prevedeva per ogni cultivar 4 blocchi randomizzati. L unità sperimentale era costituita da parcelle di 5 piante, delle quali le 3 centrali sono state utilizzate per i rilievi sperimentali. I dati raccolti per ogni cultivar sono stati sottoposti all'analisi della varianza e la separazione delle medie è stata eseguita con il test Student Newman Keuls (P = 0,05). Effetti sulla crescita vegetativa Tabella 3. La crescita delle piante è stata fortemente condizionata dal portinnesto. Per la cultivar Abate Fetel. il maggiore vigore è stato riscontrato con i portinnesti D50 e D46 (AST (area sezione trasversale del tronco) = 52 cm2), mentre la crescita minore del fusto è stata registrata nelle piante innestate su cotogno EMC (AST pari a 23 cm2) (tabella 3). Fra le altre selezioni di pero A74, E105 e E110 si sono distinte per un'ast statisticamente inferiore a D46 e D50 e superiore ai cotogni (tabella 3), mentre C19, C91 e E82 sono risultate simili al cotogno BA29 (30 cm2). Per quanto riguarda il legno di potatura, i dati relativi al quinquennio hanno sostanzialmente confermato i risultati precedentemente descritti. La selezione D50 si è distinta per la maggiore quantità di legno asportato con la potatura invernale (11, 1 kg), seguita da A74 e D46 (8,3 kg), C19, E105 e E110 (5,3 kg), C91, E82 e cotogno BA29 (3,7 kg). Gli alberi innestati su cotogno EMC invece si sono distinti per la minore quantità (1,7 kg) di legno asportato con la potatura (tabella 3).I risultati ottenuti con la cultivar William confermano in gran parte quanto osservato in Abate F. Le selezioni D50 e D46 si sono distinte per aver indotto il maggiore vigore, come risulta sia dai dati di AST sia dal peso cumulato del legno di potatura (in media 51,8 cm' e 8,3 kg, rispettivamente) (tabella 3). Le rimanenti selezioni di pero, a esclusione di C19, hanno indotto una crescita vegetativa significativamente inferiore a D50 e D46 (-35% per l'ast e - 47% per il legno di potatura), ma simile a quella osservata negli alberi innestati su BA29 (tabella 3). Gli alberi innestati sulla selezione C19, infine, pur con una quantità di legno di potatura simile a quella degli alberi su cotogno BA29 presentavano una AST nettamente inferiore a questi ultimi (-30%), risultando nel complesso i meno vigorosi. I dati relativi allo sviluppo (AST al quinto anno) degli alberi innestati su pero rapportato a quello del cotogno BA29 (= 100) contribuiscono a classificare meglio i portinnesti in base al loro vigore. Le selezioni D50 e D46 aumentano il vigore di circa il 60% in William e il 75% in Abate F., mentre A74, E105 (solo in combinazione con Abate F.) ed E110 conferiscono un maggiore vigore pari al 30% circa in Abate F. e 12% in William (grafico 1).
5 Grafico 1. Le selezioni C91 ed E82 innestate con la cv Abate F. hanno manifestato vigore uguale al cotogno BA29 e superiore (+25%) a quello osservato con il cotogno EMC; in William gli alberi innestati con E82 e E105 presentavano uno sviluppo simile a quelli di BA29, mentre C19 ne ha ridotto la crescita di circa il 30% (grafico 1). Effetti sulla produzione e sulla qualità dei frutti La produttività degli alberi è stata influenzata sia dalla cultivar, sia dal portinnesto. Sulla cv Abate F. i portinnesti E110 e BA29 hanno indotto nel 2006 la fruttificazione più elevata (circa 12 kg/albero, pari a una resa di 21 t/ha), mentre la produzione ottenuta con i soggetti C91, C19, E82, D50 e A74, è risultata di poco inferiore (tabella 4). Tabella 4. Le selezioni D46 e E105 si sono distinte invece per una produzione statisticamente inferiore (5 kg) e simile a quella registrata per il cotogno EMC (6,2 kg). Il peso medio del frutto è risultato maggiore negli alberi innestati su A74 e D50 (256 g), mentre i portinnesti C19, E105, E82 e cotogno EMC si sono distinti per il minor peso (212 g). I dati produttivi cumulati del triennio (grafico 2), pur non evidenziando differenze significative, confermano la maggiore produttività di BA29 e E 110 (26 e 24 kg rispettivamente), la buona produttività indotta dalle selezioni A74, C19, C91, D46 e D50 (in media 20 kg), mentre E105 ed E82 sono risultati simili al cot. EMC (in media 15 kg). L efficienza produttiva, cioè il rapporto tra la produzione cumulata e l'ast rilevata alla fine del 2006, evidenzia la maggiore efficienza del cotogno BA29 (0,87 kg /CM2), risultata più che doppia di quella dei portinnesti molto vigorosi come D50 e D46, o mediamente vigorosi ma poco produttivi come E105 (grafico 2). Grafico 2. Per quanto riguarda la cv William, nel 2006 il portinnesto E110 si è confermato il più produttivo (32 kg/albero, pari a 57 t/ha). Tale produzione è risultata statisticamente simile a quella indotta dal cotogno BA29 (28 kg) e dai soggetti A74, D50, E105 e E82 (26 kg in media), mentre le piante innestate su C19, C91 e D46 si sono caratterizzate per una produzione più bassa (22 kg in media) (tabella 4). Il peso medio del frutto è risultato maggiore negli alberi innestati su BA29 (196 g), mentre è stato ridotto dai portinnesti C19 e E105 (149 g in media). La produzione cumulata (grafico 3) è risultata
6 massima (57 kg) per il portinnesto EI 10, seguito dal cotogno BA29 (53 kg) e dai peri A74 e E105 (45 kg), mentre i peri C19, C91 e E82 si sono distinti per la produzione cumulata più bassa (37 kg). Grafico 3. L efficienza produttiva (grafico 3) indotta dai portinnesti BA29, E110, C19 ed E105 è risultata doppia (1,62 in media) rispetto a quella riscontrata nelle combinazioni con D46 e D50 (0,80). Per quanto riguarda le caratteristiche qualitative dei frutti alla raccolta, nel presente lavoro sono riportati solo i dati relativi ai frutti di Abate F. (tabella 5). Gli zuccheri solubili sono risultati più alti nei frutti raccolti dagli alberi innestati su E82 (15,5 'Bx), mentre quelli raccolti su D46, D50 e cotogno BA29 sono risultati i meno zuccherini (13,7 Bx). l frutti raccolti dagli alberi innestati su D50 si sono distinti per una maggiore consistenza della polpa (5,4 kg), statisticamente superiore a quella dei frutti raccolti dagli alberi innestati con C91, C19, E82 e cotogno EMC (4,7 kg), mentre le restanti selezioni di pero e il cotogno BA29 hanno indotto una durezza della polpa del frutto intermedia (5,1 kg) (tabella 5). Un altro aspetto qualitativo per il quale sono emerse differenze riconducibili al portinnesto è la rugginosità dell'epicarpo, risultata maggiore in C91 ed E110 (20-21%) rispetto alla media degli altri portinnesti di pero e di cotogno (15%) (tabella 5). Tabella 5. Prime considerazioni dai portinnesti in prova I portinnesti di cotogno hanno contribuito in modo determinante allo sviluppo della pericoltura moderna grazie alla possibilità di controllare la vigoria dell'albero, ottenere elevate densità d'impianto e anticipare la messa a frutto degli alberi. Tuttavia essi presentano dei limiti agronomici che potrebbero essere superati attraverso l'utilizzo di portinnesti di Pyrus communis, oggi utilizzati con sempre maggiore frequenza per la cultivar William (Musacchi, 2006), in grado di assicurare una maggiore longevità delle piante rispetto al cotogno, una riduzione dei costi d'impianto (minor numero di piante e minori strutture di sostegno) e di gestione del frutteto (ad esempio limitato impiego di concimi a base di ferro, riduzione dei fertilizzanti in generale e dell'irrigazione). Si ritiene che dalla seconda fase del programma di selezione di portinnesti di pero, i cui risultati sono stati qui esposti, saranno disponibili alcune interessanti selezioni di pero per una loro diffusione negli impianti progettati per essere gestiti con un basso impiego di mezzi tecnici.
7 Di esse si dispone di materiale certificabile dal punto di vista sanitario, dei protocolli di propagazione in vitro, ed è noto il comportamento in vivaio. Le caratteristiche vegetative e produttive riscontrate in campo, sebbene necessitino di conferme negli anni successivi, ci consentono di trarre alcune conclusioni preliminari, che qui riassumiamo: D50 Portinnesto vigoroso sia con Abate F. sia con William. Nel 2006 si è distinto per una discreta produzione su ambedue le cultivar, risultata simile a quella indotta dal cotogno BA29 nel caso di William. Da valutare in particolare in aree di coltivazione caratterizzate da terreni poco fertili. D46 Portinnesto in grado di imprimere un elevato vigore all albero, simile a D50; dal punto di vista produttivo ha fornito produzioni di buona qualità ma quantitativamente inferiori al cotogno BA29 ed alla selezione D50, soprattutto se innestato con la cv. Abate F. A74 Soggetto caratterizzato da un vigore intermedio fra le due selezioni precedentemente descritte e il cotogno BA29, e da un buon equilibrio vegeto-produttivo, soprattutto con la cv William per la quale potrebbe essere un portinnesto interessante per impianti a media densità. La produttività è risultata costante ed elevata con William. Necessita di ulteriori verifiche per Abate F. E105 Portinnesto che imprime un vigore intermedio sulla cv William e medio-elevato su Abate F. La produttività è risultata buona, costante e paragonabile a quella di BA29 in combinazione con William, mentre è risultata scarsa con Abate F. per numero e pezzatura dei frutti. C19 Portinnesto caratterizzato da un vigore simile al C91 quando innestato con Abate F., mentre in combinazione con William ha ridotto di circa il 30% la crescita rispetto a BA29. La produzione è risultata sufficiente con Abate F., mentre con William si è distinto per i livelli produttivi più bassi nel triennio In generale ha ridotto le dimensioni dei frutti. E110 E risultato il soggetto più interessante per l'ottimo equilibrio vegeto -produttivo in dotto su entrambe le cultivar. Imprime su William un vigore intermedio, paragonabile a quello delle selezioni A74, E105 e cotogno BA29, mentre induce un vigore relativamente più elevato su Abate F. Ha indotto una fruttificazione elevata che non ha penalizzato la pezzatura e le caratteristiche organolettiche dei frutti. E82 Portinnesto con vigore intermedio e simile a BA29 su entrambe le cultivar; in presenza di elevata carica produttiva può manifestare uno scarso rinnovo vegetativo. La produttività nel triennio considerato è stata inferiore a quella dei portinnesti di pero descritti in precedenza; i frutti presentavano un calibro medio. C91 Portinnesto interessante per il moderato vigore che conferisce al nesto, risultato simile o leggermente inferiore (con William) al BA29. La produttività è risultata buona con l Abate F. ma scarsa con William. Per alcuni dei soggetti descritti nel presente lavoro si prevede a breve la diffusione commerciale e il ricavato sarà utilizzato per la prosecuzione del progetto.
8
P. Pasotti, M.Pelliconi ASTRA Faenza U.O. Mario Neri Imola Bologna 14 Novembre 2013
P. Pasotti, M.Pelliconi ASTRA Faenza U.O. Mario Neri Imola Bologna 14 Novembre 2013 Obiettivi Valutare su melone e pomodorino in pieno campo, nel biennio 2012-2013, l efficacia di due linee di concimazione
DettagliEdizioni L Informatore Agrario
www.informatoreagrario.it Edizioni L Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d Autore e le sue sucessive modificazioni. Ogni utilizzo di quest opera per usi diversi
DettagliASTRA Innovazione e Sviluppo Unità Operativa Mario Neri Imola
ASTRA Innovazione e Sviluppo Unità Operativa Mario Neri Imola Punto EM Attività in serra su rucola e spinacio Confronto fra diversi prodotti fertilizzanti Responsabili delle prove: Dr. P. Pasotti, Dr.ssa
DettagliVALUTAZIONE DI TECNICHE DI COLTIVAZIONE CONSERVATIVE E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI CEREALI.
VALUTAZIONE DI TECNICHE DI COLTIVAZIONE CONSERVATIVE E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI CEREALI. A cura dell ufficio Agronomico Italpollina Spa OBIETTIVO DELLA PROVA L obiettivo della prova
DettagliSEPARAZIONI E DIVORZI IN ITALIA ED IN EMILIA- ROMAGNA DAL 2000 AL 2012
SEPARAZIONI E DIVORZI IN ITALIA ED IN EMILIA- ROMAGNA DAL 0 AL 2012 L Istat ha recentemente pubblicato i dati relativi alla rilevazione delle separazioni e dei divorzi condotta nel 2012 presso le cancellerie
Dettagliil sorgo da biomassa e la barbabietola metanigena: il loro impiego nella digestione anaerobica
il sorgo da biomassa e la barbabietola metanigena: il loro impiego nella digestione anaerobica Prof. R. Giovanardi Dott. M. Sandonà Conselve (PD) 9 ottobre 2012 PREMESSA La veloce evoluzione del comparto
DettagliIL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI
IL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI Roma e provincia nel 2014 Indice I numeri più significativi... 2 Le conseguenze della Crisi economica... 3 Il contesto nazionale... 3 I numeri di Roma: la condizione occupazionale...
Dettagliwww.regione.lombardia.it Rete Colture Orticole Sperimentazione orticola in Lombardia LATTUGA 2013
www.regione.lombardia.it Rete Colture Orticole Sperimentazione orticola in Lombardia LATTUGA 2013 in collaborazione con: LATTUGA produzione della piantina (cassetta in polistirolo con 160 alveoli; cubetto
DettagliAndamento meteorologico del mese
Bollettino agrometeorologico mensile settembre 2006 Temperatura Massima - Numero dei giorni superiori alla soglia di 25 C dal 01/09/2006 al 30/09/2006 Tempo prevalentemente stabile. 0 4 8 12 16 20 24 C
DettagliRisultati a 10 anni dall impianto
Comportamento agronomico di portinnesti per il PESCO in SPAGNA Risultati a 10 anni dall impianto I. Iglesias IRTA - Estació Experimental de Lleida DISPOSITIVO SPERIMENTALE Anno di impianto: Febbraio 1996
DettagliInterazioni dei campi magnetici variabili con soluzioni elettrolitiche sottoposte a rotazione.
Interazioni dei campi magnetici variabili con soluzioni elettrolitiche sottoposte a rotazione. - Procedura sperimentale con rotore rotante Motore monofase ad induzione di 90 Watt potenza nominale e 130
DettagliLe analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica
Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica Nell ambito del Progetto relativo all esame dell ecosistema costituito dal Parco Fluviale del Padrongianus sono stati coinvolti
DettagliPREVISIONI DI PRODUZIONE 2013/2014 E L IMPATTO ECONOMICO DELLA BATTERIOSI
24 SETTEMBRE 2013 Fonte: CSO LE SUPERFICI A KIWI IN ITALIA In Italia nel 2013 sono stimati complessivamente circa 25.000 ettari in produzione (età > di 2 anni) coltivati a kiwi, pari a -2% sul 2012 (Fonte:
DettagliTriticale. Triticum secalotriticum saratoviense meister
Triticale Triticum secalotriticum saratoviense meister Triticale (Triticum secalotriticum saratoviense meister) È un ibrido intergenerico ottenuto attraverso l ibridazione tra il frumento (Triticum) e
DettagliPESCO PROVA FORME D ALLEVAMENTO
PESCO PROVA FORME D ALLEVAMENTO MATERIALI E METODI Sono state valutate tre diverse forme di allevamento, che si differenziano per sviluppo volumetrico degli alberi ed investimenti di piante ad ettaro:
DettagliMisure di spostamento e deformazione eseguite su pannelli sandwich durante prove di carico in flessione a quattro punti
DISTART DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELLE STRUTTURE, DEI TRASPORTI, DELLE ACQUE, DEL RILEVAMENTO, DEL TERRITORIO LABORATORIO PROVE STRUTTURE Bologna, 1//3 Pos. 73/3 Misure di spostamento e deformazione
DettagliNota tecnica N 1: La potatura del pero
Nota tecnica N 1: La potatura del pero PRATICHE COLTURALI PERO La potatura secca Questa pratica agronomica per il pero risulta fondamentale in quanto in grado di condizionare sia la qualità sia la quantità
DettagliOttimizzare l uso del Digestato in Campo: l approccio integrato utilizzando le analisi del terreno
Mirko Bracchitta PIONEER HI-BRED ITALIA Key Energy - Rimini 7 Novembre 2013 Ottimizzare l uso del Digestato in Campo: l approccio integrato utilizzando le analisi del terreno Digestato: una risorsa rinnovabile
DettagliLE ASSICURAZIONI VITA
I PRODOTTI VITA MULTIRAMO Il contesto prolungato di bassi tassi d interesse ha stimolato, non solo in Italia, la ricerca di soluzioni di investimento aggiuntive o alternative alle tradizionali forme di
DettagliORTOFRUTTA. 1. Uva... 2 2. Lattughe... 3 3. Meloni... 4 4. Angurie... 5 5. Pesche gialle... 6 6. Albicocche... 7
ORTOFRUTTA 1. Uva... 2 2. Lattughe... 3 3. Meloni... 4 4. Angurie... 5 5. Pesche gialle... 6 6. Albicocche... 7 1. Uva Cartogramma 1: VARIAZIONE DEI PREZZI MEDI RISPETTO ALLA SCORSA CAMPAGNA Variazione
DettagliPiano per vigneti in allevamento (nuovi impianti 1 e 2 anno)
GERMINA VITE Obiettivi colturali Di per sé la concimazione della vite non è complicata, ma diventa complessa nel momento in cui si desidera ottenere uve di qualità. In questo caso, allora, non é solo importante
DettagliSimona Rubbi Resp. legislazione e progettazione CSO - Centro Servizi Ortofrutticoli
, I MERCATI EUROPEI CSO - Centro I punti dell intervento Le regole relative agli scambi ortofrutticoli internazionali I Case History più significativi Alcune considerazioni Le regole relative agli scambi
DettagliSCHEDA 4A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME MINITAURO
SCHEDA 4A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME MINITAURO Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione stipulata
DettagliIMPIANTO FRUTTETO AMMORTIZZARE IN BREVE TEMPO GLI INVESTIMENTI IMPEGNATI EFFETTUARE LA PIÙ IDONEA MECCANIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI COLTURALI
IMPIANTO FRUTTETO Per ritenersi economicamente valido deve: AMMORTIZZARE IN BREVE TEMPO GLI INVESTIMENTI IMPEGNATI EFFETTUARE LA PIÙ IDONEA MECCANIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI COLTURALI CONTENERE NOTEVOLMENTE
DettagliRELAZIONESU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016
RELAZIONESU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 Attività dell ARPAC A seguito dell incendio che si è sviluppato a partire dalle
DettagliNel quarto trimestre 2014, dati economici contrastanti denotano ancora un clima di grande incertezza
Nel quarto trimestre 2014, dati economici contrastanti denotano ancora un clima di grande incertezza I dati sul comparto industriale manifatturiero cremonese del quarto trimestre 2014 vedono la ricomparsa
DettagliLa tecnica colturale per il ciliegio ad alta densità in Germania
La tecnica colturale per il ciliegio ad alta densità in Germania Martin Balmer DLR - Rheinpfalz Kompetenzzentrum Gartenbau Walporzheimer Str. 48 D-53474 Bad Neuenahr-Ahrweiler Mail: martin.balmer@dlr.rlp.de
DettagliSTUDIO DI SETTORE TG42U ATTIVITÀ 74.40.2 AGENZIE DI CONCESSIONE DEGLI SPAZI PUBBLICITARI
STUDIO DI SETTORE TG42U ATTIVITÀ 74.40.2 AGENZIE DI CONCESSIONE DEGLI SPAZI PUBBLICITARI Luglio 2006 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore TG42U Agenzie di concessione degli spazi pubblicitari,
DettagliFINGERPRINTING DI PIANTE E FIORI: UTILE STRUMENTO PER LA CERTIFICAZIONE GENETICA DEL MATERIALE PROPAGATO DAI VIVAISTI
FINGERPRINTING DI PIANTE E FIORI: UTILE STRUMENTO PER LA CERTIFICAZIONE GENETICA DEL MATERIALE PROPAGATO DAI VIVAISTI Il termine fingerprinting (impronta genetica) viene correntemente utilizzato per indicare
DettagliDISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA DEL COLZA
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA DEL COLZA REGIONE UMBRIA COLZA - SCHEDA TECNICO-AGRONOMICA La scheda colturale deve essere integrata con le prescrizioni obbligatorie e i consigli enunciati nell Allegato
Dettaglia) Usando i seguenti livelli di significatività, procedere alla verifica di ipotesi, usando come ipotesi alternativa un'ipotesi unidirezionale:
ESERCIZIO 1 Da studi precedenti, il responsabile del rischio di una grande banca sa che l'ammontare medio di denaro che deve essere corrisposto dai correntisti che hanno il conto scoperto è pari a 240.
DettagliSTATISTICHE DESCRITTIVE Parte II
STATISTICHE DESCRITTIVE Parte II INDICI DI DISPERSIONE Introduzione agli Indici di Dispersione Gamma Differenza Interquartilica Varianza Deviazione Standard Coefficiente di Variazione introduzione Una
DettagliSCHEDA 13A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 411C E SIMILI (FIAT 451C, FIAT 455C, etc.)
SCHEDA 13A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 411C E SIMILI (FIAT 451C, FIAT 455C, etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione
DettagliProdurre negli ultimi anni sta diventando sempre più difficile
Produrre negli ultimi anni sta diventando sempre più difficile a) Eventi climatici estremi b) Patogeni nuovi in diffusione c) Mezzi di difesa sempre più tecnici e specifici d) Apertura dei mercati e) Volatilità
DettagliPovertà assoluta in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014
Lombardia Statistiche Report N 4 / 10 maggio 2016 Povertà assoluta in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014 Sintesi A Milano una famiglia composta da una coppia e un bambino di 4-10 è considerata
DettagliIL SELL-OUT MERCATO FARMACIE ITALIANE: ANNO 2015 PREMESSA METODOLOGICA
IL SELL-OUT MERCATO FARMACIE ITALIANE: ANNO 2015 PREMESSA METODOLOGICA a cura di NEW LINE RICERCHE di MERCATO Gennaio 2016 New Line Ricerche di Mercato svolge analisi basate sulla rilevazione delle vendite
DettagliLA FILIERA DEL LINO IN UMBRIA: UNA STORIA DI SUCCESSO CON UN FUTURO MOLTO PROMETTENTE
FILIERA DEL LINO in UMBRIA Dalla coltura del lino all alimentazione animale e la valorizzazione dei prodotti derivati destinati all uomo LA FILIERA DEL LINO IN UMBRIA: UNA STORIA DI SUCCESSO CON UN FUTURO
DettagliLA FERTIRRIGAZIONE DELLA FRAGOLA
FORUM NUTRIZIONE SULLA FRAGOLA LA FERTIRRIGAZIONE DELLA FRAGOLA 18 SETTEMBRE 2014 dott. agr. Marco Valerio DEL GROSSO Libero Professionista Battipaglia (SA) presidente@antesia.it Associazione Nazionale
DettagliRELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016
RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 Attività dell ARPAC A seguito dell incendio che si è sviluppato a partire
DettagliREGIONE CAMPANIA. STAPA CePICA AVELLINO - Ce.S.A. BAIANO ATTIVITA DI ORIENTAMENTO TECNICO IN FRUTTICOLTURA
REGIONE CAMPANIA STAPA CePICA AVELLINO - Ce.S.A. BAIANO ATTIVITA DI ORIENTAMENTO TECNICO IN FRUTTICOLTURA AZIENDA ALAIA MICHELINA - COMUNE :AVELLA - LOCALITA TORA SUPERFICIE DEL CAMPO: ha 0. 50 - DATA
DettagliFrumento tenero. Panificabile francese
Aprile 2014 In sintesi Per tutto il 2013 e i primi mesi del corrente anno, il mercato del frumento e del mais è stato contraddistinto dalla strutturale volatilità che caratterizza le commodities, pur manifestando
DettagliFacoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti ESERCIZI SULL ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI SCG-L15 Pagina 0 di 16 ESERCIZIO 1 TESTO La società Baxter produce
Dettagli-RISULTATI DEL MONITORAGGIO DEL SERVIZIO DI CALL CENTER- Dott. Giovanni Goisis
-RISULTATI DEL MONITORAGGIO DEL SERVIZIO DI CALL CENTER- Dott. Giovanni Goisis 1 Al fine di migliorare l efficienza delle prestazioni del proprio Ufficio Stranieri, la Questura di Bergamo ha introdotto
Dettaglii casi actinidia e melo
I costi di produzione in frutticoltura: i casi actinidia e melo I costi di produzione del melo in Piemonte Davide Nari e Graziano Vittone MATERIALI E METODI DATI Raccolti da un campione rappresentativo
DettagliIndagini diagnostiche Stato di aggiornamento: Marzo 2013
Intonaci per il consolidamento di murature lesionate da eventi sismici Indagini diagnostiche Stato di aggiornamento: Marzo 2013 Data: 13/03/2013 Committente: Mgn srl Via Lago di Costanza 63 36015 Schio
DettagliI LIVELLI DEL LAGO DI GARDA NEGLI ANNI
DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO GARDA NEGLI ANNI 2009-10 ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Servizio Idrologico Regionale Giacomo Renzo
DettagliRaccolta meccanizzata del tabacco Burley: analisi dei costi e dell economicità della meccanizzazione
PROGETTO CRAA Miglioramento dell efficienza efficienza della fase primaria nella filiera del Burley Raccolta meccanizzata del tabacco Burley: analisi dei costi e dell economicità della meccanizzazione
DettagliBOLLETTINO dei controlli della produttività del latte 2015
ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLEVATORI ENTE MORALE D.P.R. N. 1051 DEL 27-10-1950 UFFICIO CENTRALE DEI CONTROLLI DELLA PRODUTTIVITÁ ANIMALE SOTTOPOSTO ALLA VIGILANZA DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
DettagliLe differenze nel livello dei prezzi in 20 comuni capoluogo
Le differenze nel livello dei prezzi in 20 comuni capoluogo Aprile 2008 L Istat ha diffuso, per la prima volta, i risultati di una ricerca sui differenziali di livello dei prezzi al consumo relativi all
DettagliGli elementi nutritivi necessari per una corretta fertilizzazione dell olivo e delle piante da orto
Gli elementi nutritivi necessari per una corretta fertilizzazione dell olivo e delle piante da orto Associazione IL GIARDINO Figline 6 marzo 2012 Dr. Simone Tofani Agronomo Gli elementi nutritivi Macro
DettagliProve di corrosione di vari acciai in miscele ternarie di nitrati fusi. E. Veca, M. Agostini, P. Tarquini. Report RdS/PAR2013/249
Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Prove di corrosione di vari acciai in miscele ternarie di nitrati fusi E. Veca,
DettagliCSO Qualità EMBIO Risultati sul campo Primavera 2009 Relazione Paolo Sabatello
Risultati sul Campo Delle sperimentazioni CSO EMBIO Per la valorizzazione dei residui della produzione olivicola ed Integrazione di trattamenti biologici EMBIO per il miglioramento della produzione dell'olio
DettagliApplicazioni di coadiuvanti per la riduzione della dose di erbicidi su frumento e mais: ricerche nel Centro Italia
Applicazioni di coadiuvanti per la riduzione della dose di erbicidi su frumento e mais: Covarelli G. 1, Pannacci E. 1 1. Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali Facoltà di Agraria, Università degli
DettagliRELAZIONE RESTITUZIONE DATI INVALSI 2014/2015- PROVA NAZIONALE
RELAZIONE RESTITUZIONE DATI INVALSI 2014/2015- PROVA NAZIONALE L istituto Nazionale per la Valutazione del sistema di Istruzione (INVALSI), SU DIRETTIVA DEL Ministro dell istruzione, ha predisposto la
DettagliECONOMIA MONETARIA E REGOLAMENTAZIONE INTERNAZIONALE (1 MODULO) Giacinto Consorti Stefano Massari Marco Reino
ECONOMIA MONETARIA E REGOLAMENTAZIONE INTERNAZIONALE (1 MODULO) Prof.: A.F. Presbitero A cura di: Giacinto Consorti Stefano Massari Marco Reino Argomento trattato: Prestiti alle piccole imprese in America
DettagliDETERMINAZIONE DEI DIAMETRI E CONTROLLO FRA LABORATORI
Gruppo Interregionale Fibre Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro C.T.I.P.L.L. CLASSIFICAZIONE DI MMVFs DETERMINAZIONE DEI DIAMETRI E CONTROLLO FRA LABORATORI Studio
DettagliOperazioni della potatura
Operazioni della potatura Asportazione delle branche Raccorciamento delle branche (potatura di ritorno) Diradamento delle ramificazioni fruttifere NB Intensità di potatura: influenzata dalla vigoria Rispettare
DettagliRISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE AGRONOMICA: FAVA, CIPOLLA, CAVOLFIORE
L.R. 37/99 D.GR. 1234/05 Titolo Progetto: RILANCIO DELL ORTICOLTURA ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DI BIODIVERSITA AUTOCTONE RISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE AGRONOMICA: FAVA, CIPOLLA, CAVOLFIORE Dott.ssa
DettagliRelazione finale Indagine sulla Logistica delle Industrie Novaresi
Relazione finale Indagine sulla Logistica delle Industrie Novaresi 1 / 7 Sommario 1. Premessa.. pag. 3 2. Area d indagine e metodologia.. pag. 4 3. Risultanze.. pag. 5 o Modello Organizzativo. pag. 5 o
DettagliAnalisi dell evento nascita - Anno 2010
Certificato di assistenza al parto (CeDAP) Analisi dell evento nascita - Anno 2010 Dipartimento della programmazione e dell'ordinamento del Servizio sanitario nazionale Direzione Generale del Sistema Informativo
DettagliIndagine sulle imprese del terziario di Pordenone gennaio 2011 STUDIO SUI SALDI INVERNALI
Indagine sulle imprese del terziario di Pordenone gennaio 2011 STUDIO SUI SALDI INVERNALI Pordenone, 14 febbraio 2011 Codice ricerca: 2010-210kr 2 presentazione del lavoro Scheda tecnica Obiettivi del
DettagliDieta Tisanoreica e diabete di tipo 2
Dieta Tisanoreica e diabete di tipo 2 Autori dello studio - Fancelli Maria, MD, Medico Specializzato in Scienze dell Alimentazione, collaboratrice con l Ospedale Unico della Versilia, Forte dei Marmi,
DettagliI PROTESTI DELLA PROVINCIA DI PERUGIA
I PROTESTI DELLA PROVINCIA DI PERUGIA IV TRIMESTRE 2009 A cura dell Ufficio Protesti e Prezzi e dell Ufficio Studi e Ricerche Economiche Camera di Commercio di Perugia Indice L andamento dei protesti nella
DettagliDocumento non definitivo
STUDIO DI SETTORE VG52U ATTIVITÀ 82.92.10 IMBALLAGGIO E CONFEZIONAMENTO DI GENERI ALIMENTARI ATTIVITÀ 82.92.20 IMBALLAGGIO E CONFEZIONAMENTO DI GENERI NON ALIMENTARI Luglio 2012 Documento non definitivo
Dettagli-5% -10% -15% -20% -25% -30%
2 Premessa Le informazioni diffuse con i Bollettini mensili sulle entrate tributarie di Francia, Germania, Irlanda, Portogallo, Regno Unito e Spagna, pubblicati sui portali web istituzionali dalle Amministrazioni
DettagliTHIXOESTRUSIONE DI LEGHE DI ALLUMINIO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA DEI MATERIALI THIXOESTRUSIONE DI LEGHE DI ALLUMINIO Relatore: Ing. ANNALISA POLA Correlatore: Ing. ALBERTO ARRIGHINI
DettagliIl calcolo delle cerchiature in c.a. per gli interventi locali
Il calcolo delle cerchiature in c.a. per gli interventi locali Adriano Castagnone Davide Cerroni Indice Descrizione dell'intervento... 3 Descrizione della struttura... 3 Descrizione del calcolo tramite
DettagliRisultati: Comportamento Statico e Dinamico Del Sistema Muscolo
Capitolo 3 Risultati: Comportamento Statico e Dinamico Del Sistema Muscolo 47 3.1 Introduzione Il modello è stato validato cercando di replicare una serie di risultati sperimentali riguardanti : i) le
Dettagli13. Consumi di energia elettrica
13. Consumi di energia elettrica Il processo di sviluppo dei cosiddetti Paesi industrializzati tende a promuovere in misura sempre maggiore comportamenti di consumo energivori; in un tale contesto, l Italia
DettagliMESSA A PUNTO DI UNA STRATEGIA DI FILIERA PER RIDURRE LE PERDITE DI PESO, LE DEFORMAZIONI E LE MACCHIE NERE (BLAK SPOT) DELLE PATATE
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA CRIOF CENTRO PER LA PROTEZIONE E CONSERVAZIONE DEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI RESPONSABILE SCIENTIFICO: PROF. P. BERTOLINI MESSA A PUNTO DI UNA STRATEGIA DI FILIERA
Dettagli4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE
Unione Industriale 61 di 94 4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE PER PROVA, MISURAZIONE E COLLAUDO 4.11.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con cui devono essere gestite le apparecchiature di controllo,
DettagliSenato della Repubblica
Ministero dello Sviluppo Economico Garante per la sorveglianza dei prezzi Senato della Repubblica Audizione del Garante per la sorveglianza dei prezzi La dinamica dei prezzi dei carburanti ALLEGATO A 6
DettagliLA DINAMICA DEI PREZZI
LA DINAMICA DEI PREZZI SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI DELL INDAGINE PREZZI E MERCATI INDIS UNIONCAMERE 1. Il quadro d insieme Nel corso del 2012 i prezzi sono rimasti complessivamente stabili, nonostante
DettagliLivello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico
Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico Sintesi dei risultati dell indagine 2013 svolta sul personale della Camera di
DettagliProgettazione: CONSORZIO RAETIA
Committente: Progettazione: CONSORZIO RAETIA PROGETTO PRELIMINARE CALCOLI PRELIMINARII DELL IMPIANTO DI FILTRAZIONE DELLA GALLERIA DI VALICO I N D I C E INTRODUZIONE 2 1 CALCOLI PRELIMINARI 5 Calcoli preliminari
DettagliCREDITO AGRICOLO Fondo a favore delle PMI
CREDITO Fondo a favore delle PMI IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Il comparto agricolo regionale Superficie agricola totale (SAT): 1.470.698 ettari; Superficie agricola utilizzata (SAU): 1.153.690 ettari; Il
DettagliAPA Milano Lodi. Gariga / 16 ottobre Stefano Zuliani Direttore APA MI Lo
APA Milano Lodi Monitoraggio delle aziende zootecniche, supporto operativo e azioni dimostrative nelle aziende pilota Gariga / 16 ottobre 2013 Stefano Zuliani Direttore APA MI Lo Descrizione dell azione
DettagliValutazione dei costi
Valutazione dei costi L impianto di lampioni smart considerato è costituito da: - Lampioni led da 61W; - un Kit smart, costituito da: un sistema di controllo e gestione dei lampioni (algoritmo di controllo
DettagliSTUDIO DELL ADATTABILITÀ DI CURCUMA DA FIORE RECISO ALLA COLTIVAZIONE IN IDROPONICA A CICLO CHIUSO
STUDIO DELL ADATTABILITÀ DI CURCUMA DA FIORE RECISO ALLA COLTIVAZIONE IN IDROPONICA A CICLO CHIUSO Introduzione La forte competitività del mercato e la spinta al processo di ammodernamento hanno generato,
DettagliEsperienze sull uso dei fertilizzanti a lento rilascio nel Basso Piave
Esperienze sull uso dei fertilizzanti a lento rilascio nel Basso Piave Christian Bonetto Consorzio di Bonifica Veneto Orientale Lorenzo Furlan Veneto Agricoltura Perché un Consorzio di bonifica si interessa
DettagliAnalisi meteorologica del mese di agosto 2011
Analisi meteorologica del mese di agosto 2011 (dati della stazione meteo di Trento Laste dal 1921) Il mese di agosto appena trascorso è stato caratterizzato da due regimi meteorologici distinti: fino al
DettagliUNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE. Valutazione della soddisfazione degli studenti a.a. 2011-2012 (Legge 370/1999)
Pagina 1 UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE Valutazione della soddisfazione degli studenti a.a. 011-01 (Legge 0/1) Riepilogo delle valutazioni fornite Rapporto statistico relativo a: Corsi di Introduzione
DettagliMODIFICAZIONI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA CON LA PRATICA DEL GYROTONIC. Massimo De Ritis
MODIFICAZIONI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA CON LA PRATICA DEL GYROTONIC Massimo De Ritis OBIETTIVI E SCOPI DELLA RICERCA L importanza del ruolo dell esercizio fisico nel controllo del peso corporeo è nota
DettagliValutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA. Risultati definitivi Marzo 2014
Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA Risultati definitivi Marzo 2014 1. Analisi descrittive sul campione Il campione è composto da 20 partecipanti, con
Dettagli5. Modelli gestionali: ipotesi di confronto e soluzioni ottimali
IN LIQUIDAZIONE Progetto Sperimentale ex art. 3 dell Ordinanza Commissariale n. 151 del 14.11.2011 ANALISI DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA : 5. Modelli gestionali: ipotesi di confronto e soluzioni ottimali
DettagliProcedura operativa per la gestione della funzione di formazione classi prime
Procedura operativa per la gestione della funzione di formazione classi prime Questa funzione viene fornita allo scopo di effettuare la formazione delle classi prime nel rispetto dei parametri indicati
DettagliBarghini G. L età evolutiva termina a 14 anni? No continua dopo i 14 anni.
Barghini G. L età evolutiva termina a 14 anni? No continua dopo i 14 anni. Il D.P.R. 28.7.2000 n. 272 con l art. 1 stabilì I medici specialisti in pediatria.sono parte attiva.nel settore preposto alla
DettagliProgetto LIFE11 ENV IT 035 WSTORE2 Reconciling agriculture with environment through a new water governance in coastal and saline areas
Progetto LIFE11 ENV IT 035 WSTORE2 Reconciling agriculture with environment through a new water governance in coastal and saline areas Premessa Presso l Azienda Vallevecchia, nell estate 2014, è stata
DettagliSTRUTTURA DI PROTEZIONE A DUE MONTANTI POSTERIORE PROGETTATA PER TRATTORI STANDARD A RUOTE MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc)
ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento Tecnologie di Sicurezza VIII Unità Funzionale 00040 Monte Porzio Catone... via di Fontana Candida, 1 Tel. 0694181 Certificato
DettagliEvoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio
DIPARTIMENTO PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO Centro Meteorologico di Teolo Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio Il Veneto si colloca in una zona di transizione confinante a Nord con
DettagliEsercitazioni di statistica
Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni
DettagliSistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore
Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS) e del Sistema rapido di rilevazione della mortalità giornaliera
Dettagliˆp(1 ˆp) n 1 +n 2 totale di successi considerando i due gruppi come fossero uno solo e si costruisce z come segue ˆp 1 ˆp 2. n 1
. Verifica di ipotesi: parte seconda.. Verifica di ipotesi per due campioni. Quando abbiamo due insiemi di dati possiamo chiederci, a seconda della loro natura, se i campioni sono simili oppure no. Ci
DettagliFILIERA UVA. Analisi del processo di vinificazione attraverso sistemi innovativi (obiettivo 3.4).
FILIERA UVA Consolidamento di tecniche innovative per la qualificazione delle uve al conferimento presso le cantine e per il controllo del processo di vinificazione Analisi del processo di vinificazione
DettagliAPAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici. Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste
APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste CAPITOLO 3 IL CLIMA ONDOSO A LARGO DELLE COSTE ITALIANE
Dettagli5.2 CONSIDERAZIONI SULLE OPZIONI DI RIDUZIONE.
5.2 CONSIDERAZIONI SULLE OPZIONI DI RIDUZIONE. In questa sezione non ci si soffermerà sul dettaglio del calcolo, ma sulle considerazioni da farsi quando è necessario operare una riduzione. Nell esempio
DettagliEpidemiologia della tubercolosi in Italia (anni )
Epidemiologia della tubercolosi in Italia (anni 1995 2005) Prefazione Il sistema di notifica della tubercolosi, elemento indispensabile al programma di controllo della malattia stessa, ha tra gli obiettivi
DettagliMOSCATO BIANCO CN 4. Vitigni del Piemonte Varietà e Cloni
MOSCATO BIANCO CN 4 Origine: Castiglione Tinella (CN). Anno di omologazione: 1980. Nucleo di premoltiplicazione: CE.PRE.MA.VI.-Regione Piemonte. Vigneto di riferimento: Canelli (AT); collinare, terreno
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DON ALFONSO DE CARO FISCIANO-LANCUSI (SA)
RELAZIONE SUI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI II E V LIVELLO SCUOLA PRIMARIA A. S. 2013-2014 a cura della docente Referente per la valutazione Meriano Anna Maria ISTITUTO COMPRENSIVO DON ALFONSO DE CARO
DettagliORTOFRUTTA. 1. Mele... 2 2. Fragole... 3 3. Pomodori a grappolo... 4 4. Radicchio... 5 5. Asparagi... 6 6. Zucchine... 7
ORTOFRUTTA 1. Mele... 2 2. Fragole... 3 3. Pomodori a grappolo... 4 4. Radicchio... 5 5. Asparagi... 6 6. Zucchine... 7 1. Mele Cartogramma 1: VARIAZIONE DEI PREZZI MEDI RISPETTO ALLA SCORSA CAMPAGNA Variazione
Dettagli