Adozione un incontro possibile

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1 Adozione un incontro possibile Guida informativa per aspiranti genitori adottivi Assessorato alla salute e solidarietà sociale Servizio Politiche Sociali PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

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3 Guida informativa per aspiranti genitori adottivi PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Assessorato alla salute e solidarietà sociale Servizio Politiche Sociali Testi a cura di Maria Grazia Pensabene Grafica e illustrazioni Lia Merli

4 Presentazione L adozione è un fenomeno che ha visto nell ultimo decennio una notevole espansione caratterizzata dal progressivo incremento soprattutto del numero delle adozioni internazionali; l Italia è infatti il secondo paese di accoglienza dopo gli Stati Uniti. I minori accolti nelle famiglie italiane grazie all adozione internazionale dal 16 novembre 2000 (entrata in vigore della nuova normativa) al 2013 sono stati a livello nazionale e 473 in Trentino. Un elemento significativo che caratterizza la realtà delle adozioni è l essere in continua evoluzione. Cambiano le condizioni sociali, economiche, culturali e politiche dei paesi dai quali i bambini provengono; si ampliano e mutano le conoscenze sui bisogni dei minori che vengono adottati e sulle modalità di risposta che i genitori devono garantire per meglio accompagnare la crescita di questi figli speciali. Ad esempio, in passato l adozione veniva vista per il bambino come una seconda nascita, un azzeramento del suo passato mentre i compiti dei genitori adottivi non erano considerati molto diversi da quelli dei genitori biologici: crescere con attenzione e amore i propri figli. Adesso si è consapevoli che un sano percorso di crescita non può ignorare il passato anche se difficile e doloroso, e dunque che ogni persona per costruire una positiva immagine di sé ha bisogno di recuperare un senso di continuità della propria esperienza di vita. Ha bisogno di conoscere e di comprendere anche i dolori ed i traumi che ha vissuto, dando loro un senso e integrandoli nella propria vicenda personale. Uno dei compiti specifici dei genitori adottivi è quindi aiutare il figlio adottivo a fare i conti con il proprio passato e con le proprie origini armonizzando nel suo percorso di crescita le sue diverse appartenenze, nel caso dell adozione internazionale anche la sua etnia di origine con il suo essere divenuto italiano. Una delle caratteristiche che emerge nell evoluzione del fenomeno adottivo, sia a livello nazionale che locale, è il progressivo innalzamento di età dei bambini che vengono adottati, unito alla maggiore complessità dei bisogni che presentano e che sono inevitabile conseguenza dei percorsi di vita precedenti all adozione. Le ricerche anche internazionali confermano però che, al di là delle sfide che la caratterizzano, l adozione si rivela essere nella maggioranza delle situazioni un efficace strumento di tutela dei minori in stato di abbandono perchè consente loro di recuperare condizioni di crescita favorevoli ad un positivo sviluppo della personalità.

5 La consapevolezza che le peculiarità dell esperienza adottiva accompagnano l intero percorso di vita sia dei genitori adottivi che dei figli adottati pone la necessità che tale esperienza venga affrontata sin dal suo inizio con grande responsabilità e con adeguata preparazione e conoscenza. Con piacere presento, pertanto, questa breve guida realizzata dal Servizio politiche sociali della Provincia autonoma di Trento con l apporto sia degli operatori dei servizi preposti all adozione che di un gruppo di genitori (adottivi e aspiranti tali) che hanno fornito preziosi suggerimenti. Il testo è rivolto alle coppie interessate all adozione che frequentano i corsi di informazione e preparazione a loro rivolti e vuole fornire elementi di conoscenza sul percorso adottivo, sui soggetti coinvolti e le loro funzioni, offrendo spunti di riflessione sulle specificità di questa esperienza. Vengono presentati anche pregiudizi, perplessità e timori culturalmente presenti rispondendo agli interrogativi più frequenti in tema di adozione. Consapevole della complessità del compito che i genitori adottivi devono affrontare ma anche dell importanza sociale di questa generosa forma di genitorialità, la Provincia rinnova l impegno ad accompagnare e sostenere, attraverso i servizi socio-sanitari preposti, le famiglie adottive non solo nel primo delicato periodo della loro formazione - laddove si costruiscono le relazioni familiari e si impara a divenire, rispettivamente, genitori e figli - ma anche successivamente, quando la complessità della nostra società crea problemi che la famiglia, se lasciata sola, rischia di non riuscire a risolvere. Assessora alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re

6 Diventare genitori e crescere un figlio è un bisogno insito nell essere umano. Le difficoltà procreative sempre più diffuse sono spesso la molla che spinge molte coppie ad orientarsi verso l adozione. Il desiderio di solidarietà nei confronti dei bambini abbandonati può essere una motivazione che spinge anche coppie con figli propri verso l adozione.

7 Indice COS È L ADOZIONE?... 8 CHI PUÒ ADOTTARE?... 8 DELL ADOZIONE SI DICE CHE...INTERROGATIVI E PAURE PIÙ FREQUENTI LA NORMATIVA PER LE ADOZIONI IL PERCORSO ADOTTIVO CHI SI OCCUPA DI ADOZIONE? A CHI MI RIVOLGO SE INTENDO ADOTTARE? QUANTO COSTA L ADOZIONE? SITI UTILI SU CUI REPERIRE MAGGIORI INFORMAZIONI GLI ENTI AUTORIZZATI CON SEDE OPERATIVA IN TRENTINO LE ALTRE FORME DI SOLIDARIETÀ VERSO I BAMBINI IN DIFFICOLTÀ E LE LORO FAMIGLIE

8 COS È L ADOZIONE? È la risposta al bisogno affettivo, materiale ed educativo di un bambino impossibilitato a crescere nella sua famiglia di origine. Si fonda sul diritto del bambino ad avere una famiglia adeguata a prendersi cura di lui e a crescerlo. L adozione può essere nazionale o internazionale. Per essere adottato un bambino deve essere dichiarato adottabile, cioè la sua condizione di abbandono deve essere accertata da un autorità giudiziaria preposta. Nell adozione nazionale tale autorità è il tribunale per i minorenni competente territorialmente e il bambino è residente in Italia. Nell adozione internazionale l autorità è quella del paese estero da cui proviene il bambino che deve anche verificare che non vi sia la possibilità di trovare per lui una famiglia idonea nel suo stato di origine. Il bambino infatti, quando è possibile, ha il diritto di mantenere almeno il paese e la cultura in cui è nato. Con l adozione egli diventa a tutti gli effetti figlio degli adottanti. L adozione è quindi un incontro di due storie iniziate in modi diversi che proseguiranno insieme costruendo una loro storia comune. Diventare famiglia adottiva significa aprirsi consapevolmente all accoglienza di un bambino, italiano o straniero, abbandonato che ha bisogno di una famiglia disponibile a crescerlo ed ad amarlo nella sua interezza con la sua storia, le sue ferite, il suo DNA. 8 CHI PUÒ ADOTTARE? I coniugi sposati da almeno tre anni (senza periodi di separazione neppure di fatto) o che abbiano convissuto stabilmente, prima del matrimonio, per analogo periodo, affettivamente idonei ad educare, istruire e mantenere i minori che intendono adottare. La differenza di età con il minore da adottare deve essere minimo 18 anni, massimo 45 anni. Chi non è coniugato può adottare solo nei casi particolari previsti dalla legge n. 184/ 83 art. 44.

9 Adozione in casi particolari La legge 184 prevede all art. 44 l adozione di bambini/ragazzi non dichiarati adottabili, nei seguenti casi: a) il bambino orfano di madre e padre può essere adottato da persone, anche singole o non sposate, unite a lui da un vincolo di parentela fino al sesto grado o da un preesistente rapporto stabile e duraturo; b) il coniuge può adottare il figlio anche adottivo dell altro coniuge; c) il bambino orfano di madre e padre che presenta una disabilità e si trova in situazione di handicap (art. 3 legge 104/1992); d) quando vi è la constatata impossibilità di un affidamento preadottivo. Nelle situazioni a), c) e d) possono adottare anche persone singole o non coniugate. Tale forma di adozione è diversa da quella ordinaria (nazionale o internazionale) perché oltre a non richiedere lo stato di adottabilità del minore, non interrompe il suo legame giuridico con i genitori naturali. Egli rimane figlio legittimo dei genitori naturali, ne mantiene il cognome a cui viene aggiunto il nuovo cognome della famiglia o persona che lo adotta. Anche questa forma di adozione è disposta se realizza il preminente interesse del minore. Il tribunale prima di decidere chiede ai servizi di indagare l idoneità affettiva ed educativa degli adottanti, la loro situazione e le loro motivazioni all adozione, la personalità del minore e la possibilità di idonea convivenza tra lui e l adottante. 9

10 DELL ADOZIONE SI DICE CHE... Interrogativi e paure più frequenti Il figlio adottivo è un figlio non mio che non mi assomiglierà, chissà che patrimonio genetico avrà? Me lo sentirò figlio mio? Mi riconoscerà come madre/padre? La genitorialità adottiva è effettivamente una genitorialità diversa da quella biologica, presuppone la disponibilità a prendersi cura e a crescere un figlio nato da altri. L attaccamento genitori figlio si costruisce nella quotidianità, richiede tempo, sensibilità e la pazienza di aspettare i tempi lunghi di cui il bambino può avere bisogno per riuscire a costruire una relazione affettiva e di fiducia coni nuovi genitori. I legami che si costruiscono sono altrettanto gratificanti di quelli tra un genitore e un figlio biologico. Entrambi i genitori sono coinvolti paritariamente fin dall inizio. Bisogna andare dall assistente sociale e dallo psicologo che ti rivoltano come un calzino. Il percorso conoscitivo-valutativo con i servizi è un occasione per conoscersi come persona e come coppia, utile anche al fine di porsi in maniera diversa e più aperta rispetto ai proprio nodi personali e familiari. Non si viene valutati come persone e nel proprio percorso di vita, lo scopo è quello di approfondire le risorse e i limiti rispetto ai compiti specifici della genitorialità adottiva. L adozione internazionale costa moltissimo, è una cosa da ricchi, è un campo in cui puoi andare in mano a sciacalli... i bambini si comprano. Il traffico illegale dei bambini è assolutamente vietato. Dal novembre 2000 la legge 476/ 98 con la quale l Italia ha aderito alla Convenzione de L Aja del 1993 che regolamenta l adozione internazionale, ha vietato l adozione fai da te. Per adottare un bambino internazionalmente bisogna rivolgersi obbligatoriamente ad uno degli enti autorizzati ad operare dalla Commissione Adozioni Internazionali (CAI) - la nostra autorità centrale governativa che si fa garante che le adozioni internazionali 10

11 vengano effettuate nel rispetto dei principi e modalità stabilite dalla Convenzione, e che vigila sull operato degli enti autorizzati. I costi dell adozione internazionale (AI) sono legati al procedimento amministrativo che si attiva nel paese straniero presso cui si presenta domanda di AI e all attività e ai servizi forniti dall ente in Italia e nel paese estero. Gli enti per poter svolgere la loro attività devono infatti avere una sede e del personale dedicato sia in Italia che all estero, nei paesi in cui operano. Alcuni stati chiedono, all interno del costo adozione, un contributo per le spese di mantenimento dei minori che rimangono nell istituto presso cui era ospitato il minore adottato dalla coppia. I costi variano da ente ad ente e a seconda del pese straniero scelto. La CAI pubblica sul proprio sito i costi massimi differenziati per ente. L ente deve certificare le spese sostenute per l AI ed il 50% di esse è detraibile in sede di dichiarazione dei redditi. Chissà quanto tempo ci vuole? Il tempo necessario per realizzare l adozione internazionale una volta scelto l ente autorizzato e presentata domanda nel paese estero varia in base al paese scelto, alla situazione contingente che può venire a crearsi nel paese (rivolgimenti politici, guerre, ecc), e agli eventuali vincoli legati all età del bambino da adottare. Mediamente attualmente l attesa è intorno ai 3 anni ma può aumentare/diminuire in base alle variabili sopradette. Il tempo dell attesa però non è da considerarsi un tempo vuoto, può essere usato per imparare la lingua del paese scelto e per prepararsi all adozione. Molti enti propongono attività al riguardo. I bambini sono tutti grandi, malati e con molti problemi. Nel corso del tempo l età media dei bambini adottabili è cresciuta, attualmente è intorno ai sei anni. L età dei bambini adottabili varia comunque da paese a paese. Informazioni dettagliate su questi aspetti possono essere forniti dagli enti autorizzati 11

12 relativamente ai paesi in cui operano. I bambini adottabili hanno vissuto molto spesso esperienze difficili di deprivazione e abbandono che richiedono sensibilità e pazienza per essere superate. L esperienza operativa e le ricerche internazionali mostrano che l adozione è un esperienza impegnativa ma, nella maggioranza dei casi, efficace nell aiutare i bambini a recuperare un percorso di crescita equilibrato. I bambini con problematiche gravi sul piano fisico o psichico solitamente vengono segnalati agli enti autorizzati in specifiche liste con la richiesta di individuare su base volontaria famiglie disponibili ad accoglierli. I genitori adottivi non sono lasciati soli una volta che il bambino è entrato in famiglia ma sono accompagnati ed aiutati dai servizi sociali e psicologici preposti alle adozioni e dagli enti autorizzati con cui hanno realizzato l adozione. Devo stare nel paese estero tanto tempo, questo mi può fare perdere il lavoro. Il tempo di permanenza all estero per completare il procedimento adottivo varia da paese a paese ( si va da alcune settimane a parecchi mesi nei casi limite). È opportuno chiedere informazioni dettagliate in merito agli enti preventivamente alla scelta del paese. La normativa italiana prevede che entrambi i genitori possano usufruire di un congedo non retribuito per l intero periodo di permanenza all estero. La madre adottiva lavoratrice può usufruire, per il tempo di permanenza all estero, di parte del congedo di maternità di 5 mesi ed un giorno, indipendentemente dall età del bambino adottato. L ente autorizzato, che ha ricevuto l incarico di curare la procedura di adozione, certifica la durata del periodo di permanenza all estero. Come la prenderanno i nonni e i parenti? L assenso dei nonni al progetto adottivo della coppia è auspicabile ma non necessario. Sono previste attività di informazione e preparazione, gratuite, per i nonni e gli zii in attesa di un nipote adottivo, curate dai servizi sociali adozione in collaborazione con gli enti autorizzati che hanno sede in Trentino. 12

13 Il bambino può subire comportamenti razzisti ed essere discriminato in quanto adottato. Sul piano giuridico non vi è alcuna differenza tra figli adottivi e figli biologici. Forme di discriminazione non sono comunque mai evitabili neanche per i figli biologici che presentano elementi di diversità di vario tipo. Ci si può preparare/attrezzare per aiutare il proprio figlio a farvi fronte. La prospettiva futura anche per le società occidentali è quella di diventare multietniche, è un processo irreversibile già in atto. È possibile parlare e confrontarsi serenamente in un clima accogliente e di non giudizio, in merito alle domande/dubbi/ paure che si hanno riguardo all adozione richiedendo un colloquio informativo ai servizi sociali adozione di seguito elencati alla voce a chi posso rivolgermi se intendo adottare. 13

14 LA NORMATIVA PER LE ADOZIONI I principi fondamentali a cui si richiama la legislazione sull adozione nazionale ed internazionale in Italia sono: il diritto del bambino di essere amato e di crescere nella propria famiglia di origine; il suo diritto ad essere tutelato da situazioni che possono danneggiarlo nella sua integrità psico-fisica ed impedirgli di crescere in modo armonico ed equilibrato, quando la sua famiglia non è in grado di prendersi cura adeguatamente di lui; il rispetto del suo interesse preminente (le decisioni che lo riguardano devono tenere presente il suo interesse e non quello dell adulto); la sussidiarietà dell adozione internazionale (soluzione ultima quando non può essere adottato nel suo paese); il suo diritto a conoscere di essere figlio adottivo e una volta adulto a poter conoscere anche le proprie origini. Le leggi di riferimento sono: Legge n. 184 del 4 maggio 1983 Diritto del minore ad una famiglia. Legge n. 476 del 31 dicembre 1998 Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale, fatta a L Aja il 29 maggio 1993 (riferimento normativo internazionale fondamentale per l adozione internazionale) e modifiche alla legge 184 in tema di adozione di minori stranieri. Legge n. 149 del 28 marzo 2001 Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, recante «Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori», nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile. 14

15 IL PERCORSO ADOTTIVO L idoneità della coppia ad educare, istruire e mantenere i minori che intende adottare è accertata dal Tribunale per i Minorenni territorialmente competente che si avvale dei servizi socio-sanitari preposti alle adozioni attraverso un percorso di preparazione, conoscenza e approfondimento articolato in tappe: 1 Informazione - preparazione I coniugi che intendono adottare richiedono ai servizi sociali preposti alle adozioni della propria zona di residenza, un colloquio informativo. Se intendono proseguire con il loro intento adottivo si preparano frequentando uno specifico corso organizzato dal Servizio Politiche Sociali della Provincia autonoma di Trento, la cui frequenza costituisce uno dei requisiti per presentare al Tribunale per i Minorenni ove risiedono la dichiarazione di disponibilità all adozione nazionale o internazionale o ad entrambe. 2 Percorso conoscitivo - valutativo È un percorso che la coppia fa con i servizi sociali e psicologici incaricati dal Tribunale per i minorenni. Si approfondisce la conoscenza della coppia per fornire al tribunale tutti gli elementi conoscitivi necessari a poter valutare la sua idoneità all adozione. Non viene valutata l adeguatezza della persona a diventare genitore in senso generale ma in specifico le capacità e le risorse per far fronte a quanto è richiesto ad un genitore adottivo. Gli elementi conoscitivi confluiscono in una relazione psico-sociale che viene inviata al tribunale che ne ha fatto richiesta. 15

16 3 Adozione internazionale: dal decreto di idoneità all abbinamento con il bambino La coppia che è ritenuta idonea all adozione internazionale ha un anno di tempo per affidare ad un ente autorizzato l incarico a svolgere per suo conto la procedura di adozione internazionale in uno Stato estero (vedi alla voce Chi si occupa di adozione - Enti autorizzati). Il periodo che intercorre tra l incarico all ente autorizzato e l abbinamento con un bambino, proposto dall autorità competente dello Stato estero presso cui si è presentata domanda di adozione internazionale, è definito tempo di attesa. È difficilmente quantificabile in termini temporali in quanto è soggetto a molte variabili: la normativa e gli aspetti procedurali dei singoli paesi stranieri, la loro situazione politica, ecc. Recentemente il tempo medio di attesa è intorno ai tre anni. 4 Ingresso del bambino in famiglia e costruzione della famiglia adottiva La famiglia adottiva, che si è costituita a seguito di adozione nazionale o internazionale, è accompagnata e sostenuta dai servizi, per almeno un anno, nel delicato compito di fare famiglia (diventare genitori e diventare figli). Nell adozione internazionale anche gli enti autorizzati sono tenuti ad accompagnare e sostenere, assieme ai servizi pubblici, il nuovo nucleo familiare. I servizi adozione (e laddove è possibile anche gli enti autorizzati per le situazioni di adozione internazionale) accompagnano e sostengono anche il delicato momento dell inserimento scolastico per i bambini in età scolare. È molto importante che la scuola sia preparata ad accoglierli e che il bambino non venga inserito dopo poco 16

17 tempo dall arrivo in Italia. È prioritario per lui, infatti che prima di affrontare gli impegni scolastici abbia il tempo necessario per conoscere la nuova realtà e i nuovi genitori e aver familiarizzato con loro. La normativa provinciale consente sia di ritardare l ingresso a scuola, senza incorrere nel non rispetto dell obbligo scolastico, che di gradualizzarlo in base alle esigenze del singolo bambino/ragazzo. 17

18 CHI SI OCCUPA DI ADOZIONE? Tribunale per i Minorenni Per l adozione nazionale: accerta e dichiara l adottabilità del minore, cerca per lui i genitori adottivi più adatti avvalendosi delle informazioni fornite dai servizi, decreta l affidamento preadottivo e dopo un anno, in caso di esito positivo, l adozione definitiva. Per l adozione internazionale: valuta l idoneità o non inidoneità degli aspiranti genitori adottivi avvalendosi delle informazioni fornite dai servizi ed emette il relativo decreto. Una volta realizzata l adozione internazionale, verifica che il provvedimento estero di adozione sia conforme ai principi normativi nazionali ed internazionali che regolano l adozione internazionale e ne ordina la trascrizione nei registri dello stato civile; con tale trascrizione il bambino acquisisce la cittadinanza italiana. Incarica i servizi di vigilare e sostenere l inserimento e l integrazione del bambino in famiglia. Servizi sociali e sanitari preposti alle adozioni Sono composti da assistenti sociali dei servizi socio- assistenziali delle Comunità e da psicologi dell Azienda provinciale Servizi sanitari. Informano, preparano ed accompagnano verso l adozione gli aspiranti genitori adottivi. Raccolgono tutte le informazioni necessarie al tribunale per i minorenni per valutare l idoneità all adozione internazionale degli aspiranti genitori adottivi o per procedere, nell adozione nazionale, all abbinamento bambino genitori. Accompagnano e sostengono, per almeno un anno, il percorso di inserimento del bambino nella nuova famiglia. 18

19 Commissione Adozioni Internazionali (CAI) È l autorità centrale italiana per le adozioni internazionali. Tiene i rapporti e collabora con le autorità centrali degli stati esteri, propone la stipula di accordi bilaterali in materia di adozione internazionale. Autorizza gli enti italiani in possesso dei requisiti previsti dalla Legge 184 e successive modificazioni, a svolgere le pratiche necessarie all adozione internazionale negli Stati esteri e vigila sul loro operato. Autorizza l ingresso in Italia dei minori adottati con provvedimento estero. Enti senza scopo di lucro autorizzati dalla CAI a svolgere le procedure di adozione internazionale all estero Completano la preparazione degli aspiranti genitori adottivi all adozione internazionale, svolgono tutte le pratiche necessarie nello stato estero presso cui viene presentata domanda di adozione internazionale, raccolgono e presentano la proposta di abbinamento predisposta dallo stato estero, accompagnano e supportano gli aspiranti genitori adottivi durante la permanenza all estero nelle procedure di perfezionamento dell adozione. Al rientro in Italia accompagnano e sostengono, in collaborazione con i servizi pubblici, l inserimento e l integrazione nella nuova famiglia e riferiscono allo Stato estero sull andamento di tale integrazione nei tempi e modi richiesti dallo Stato stesso. Provincia autonoma di Trento Concorre a sviluppare la rete dei servizi a sostegno delle famiglie adottive, predispone protocolli di intesa tra i vari soggetti coinvolti nel percorso adottivo per favorire l integrazione dei reciproci modi di operare e organizza i corsi di informazione e preparazione per gli aspiranti genitori adottivi. Cura inoltre l aggiornamento e la formazione degli operatori dei servizi pubblici preposti alle adozioni e ne coordina l operato. 19

20 A CHI MI RIVOLGO SE INTENDO ADOTTARE? Agli assistenti sociali adozioni del Comune di Trento e delle Comunità sotto elencate di riferimento per la propria zona di residenza: COMUNE DI TRENTO Servizio attività sociali Via Alfieri, 6 - Trento Tel Ambito territoriale di Competenza: Trento e Territorio Val d Adige (Comuni di Aldeno, Cimone e Garniga Terme), Comunità Rotaliana-Konigsberg, Comunità Valle dei Laghi, Comunità della Paganella, Comunità della Valle di Cembra. COMUNITA ALTA VALSUGANA E BERSNTOL Servizio socio-assistenziale Piazza Gavazzi, 4 - Pergine Valsugana Tel Ambito territoriale di competenza: Comunità Alta Valsugana e Bersntol, Comunità Valsugana e Tesino, Comunità di Primiero. COMUNITA DELLA VAL DI NON Servizio politiche sociali e abitative Via Pilati, 17 - Cles Tel Ambito territoriale di competenza: Comunità della Val di Non e Comunità della Valle di Sole. 20

21 COMUNITA DELLA VALLAGARINA Servizio attività socio-assistenziali Via Tommaseo, 5 - Rovereto Tel Ambito territoriale di competenza: Comunità della Vallagarina, Comune di Rovereto, Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri. COMUNITA ALTO GARDA E LEDRO Servizio attività socio-assistenziali Via Rosmini, 5/B - Riva del Garda Tel Ambito territoriale di competenza: Comunità Alto Garda e Ledro e Comunità delle Giudicarie. COMUNITA TERRITORIALE DELLA VAL DI FIEMME Servizio attività sociali Via Alberti, 4 - Cavalese Tel Ambito territoriale di competenza: Comunità Territoriale della Val di Fiemme e Comun General de Fascia (Comunità Valle di Fassa). 21

22 QUANTO COSTA L ADOZIONE? Per l adozione nazionale non è previsto alcun costo. Per l adozione internazionale non è previsto alcun costo per la fase pre-adottiva in Italia che si conclude con la pronuncia da parte del tribunale per i minorenni del decreto di idoneità o di inidoneità. In caso di idoneità, la fase successiva che prende avvio dal conferimento di incarico ad un ente autorizzato per lo svolgimento della procedura di adozione internazionale all estero, è soggetta ai costi stabiliti dagli enti autorizzati stessi che devono attenersi ai parametri concordati con la CAI. Presso il sito della Commissione ( si trova sia l elenco aggiornato degli enti autorizzati che le informazioni sui parametri, alla voce I costi dell adozione. Alcuni istituti di credito tra cui le Casse Rurali prevedono prestiti agevolati per coprire i costi dell adozione internazionale. SITI UTILI SU CUI REPERIRE MAGGIORI INFORMAZIONI guida ai cittadini adozione. Sul sito sono scaricabili: il Protocollo operativo per gli adempimenti inerenti l adozione nazionale ed internazionale, le Linee guida per la scuola ed i servizi sociali sull inserimento scolastico nelle situazioni di affidamento familiare e adozione, il materiale didattico del corso di informazione e preparazione per gli aspiranti genitori adottivi unitamente ai moduli per la dichiarazione di disponibilità all adozione. è il sito dell A.G.A.P. (Associazione Genitori adottivi e preadottivi), associazione di mutuo aiuto composta da famiglie che hanno fatto o stanno facendo l esperienza dell adozione disponibili ad aiutarsi in un clima di condivisione e solidarietà. 22

23 GLI ENTI AUTORIZZATI CON SEDE OPERATIVA IN TRENTINO che hanno sottoscritto con la Provincia il protocollo operativo per gli adempimenti inerenti l adozione nazionale ed internazionale AMICI TRENTINI ONLUS Viale degli Olmi, 26 - Trento Tel trento@amicitrentini.it AFN AZIONE per FAMIGLIE NUOVE ONLUS Via Carlo Valeria Juelg, 9 Trento Tel. e fax adozioni.trento@afnonlus.org NAAA ONLUS Via Fratelli Bronzetti, 29 - Trento Tel weiss_r@naaa.it SERVIZIO POLIFUNZIONALE PER L ADOZIONE INTERNAZIONALE S.P.A.I. Via Alessandro Manzoni, 9 - Trento Tel alpi@spai.it 23

24 LE ALTRE FORME DI SOLIDARIETÀ VERSO I BAMBINI IN DIFFICOLTÀ E LE LORO FAMIGLIE Accoglienza familiare Consiste nel prendersi cura temporaneamente di un bambino o ragazzo, quando i genitori per motivi di lavoro e /o per difficoltà personali e relazionali non sono in grado di occuparsene in maniera completa autonomamente. Spesso si tratta di nuclei monoparentali (un solo genitore) con una scarsa rete familiare e sociale che li supporti, seguiti dal servizio sociale. Esistono altre forme di aiuto e sostegno per favorire la crescita di un bambino o di un ragazzo in difficoltà, finalizzate a prevenire l abbandono e a mantenere, sostenendola, la sua relazione con la famiglia di origine. Affidamento familiare È una forma di aiuto ad un bambino/ragazzo e alla sua famiglia che vive una situazione di momentanea difficoltà per cui non è in grado di occuparsi della sua educazione e delle sue necessità materiali ed affettive. L affidamento familiare è temporaneo, può essere programmato dal servizio sociale in accordo con i genitori o essere disposto dal Tribunale per i minorenni. La famiglia affidataria accoglie stabilmente il minore e si occupa dei suoi bisogni di crescita, affettivi e materiali mantenendo i rapporti con la famiglia di origine, nella quale il bambino/ragazzo tornerà a vivere nel momento in cui essa sarà in grado di prendersene cura. 24

25 La famiglia affidataria è accompagnata e sostenuta nell intera esperienza dai servizi. Possono essere affidatari: coppie con o senza figli, sposati o conviventi o anche persone singole, senza vincoli di età rispetto al minore affidato. È loro richiesta la disponibilità a collaborare con i servizi e la famiglia del minore. Accoglienza temporanea di bambini stranieri Consiste nell accogliere per un tempo limitato un bambino proveniente da un altro paese, da una realtà sociale deprivata (ad esempio le esperienze di accoglienza di minori bielorussi, ucraini,..). In Trentino sono presenti diverse associazioni che promuovono tali esperienze. Sostegno a distanza e programmi di cooperazione internazionale Prevedono l impegno di sostenere economicamente la crescita e l istruzione di bambini/ragazzi o il sostegno economico a famiglie/villaggi nei paesi in via di sviluppo. Si pongono l obiettivo di aiutare le persone in difficoltà nel loro contesto di vita, evitando lo sradicamento. Sono rivolti a singoli (per lo più minori), a famiglie o ad intere comunità. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere al servizio sociale del proprio luogo di residenza. 25

26 Si ringraziano le coppie di genitori adottivi e aspiranti tali che hanno contribuito ai contenuti della guida con i loro preziosi suggerimenti. Stampa a cura del Centro Duplicazioni PAT - settembre 2014

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28 Carta dei diritti del bambino adottato Ho diritto a crescere sicuro e protetto nella mia famiglia. I miei genitori devono essere aiutati se sono in difficoltà. Se non ce la fanno a crescermi io ho diritto a vivere la mia vita con genitori adottivi. Ho diritto ad essere ascoltato capito e aiutato da adulti capaci di cercare i genitori giusti per me, prima di tutto nel mio Paese. Ho diritto a vivere in un posto sicuro e ad essere preparato ai cambiamenti, pochi e solo se necessari. Tutti devono tener conto delle emozione e dei pensieri che esprimo e devono spiegarmi con parole chiare cosa mi sta succedendo. Ho diritto ad avere un tempo giusto per lasciare le persone che conosco e per fidarmi dei miei nuovi genitori. Testo curato dalla Provincia di Milano Ho diritto a tenere il mio nome, a conoscere la verità sulla mia storia e sull adozione, ad essere aiutato a stare con gli altri. Ho diritto ad avere nuovi genitori preparati ad amarmi e crescermi come figlio, nato da altri genitori e arrivato da lontano. La mia nuova famiglia deve essere capace di ascoltarmi e curarmi. Insieme costruiremo la nostra storia. La nostra famiglia adottiva deve essere aiutata nella nuova vita ed essere accettata e accolta da tutti. A scuola tutti dovranno rispettare la mia storia e darmi il tempo che mi serve per crescere e per imparare. Quando sarò grande potrò chiedere di sapere chi sono i genitori che mi hanno fatto nascere.

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