IL PLAFOND IVA. Diapositive a cura di: Maurizio Roberto Barone

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1 IL PLAFOND IVA Diapositive a cura di: Maurizio Roberto Barone 1

2 PLAFOND ASPETTI ESAMINATI Concetti generali. Lo status di esportatore abituale; Le operazioni che creano plafond; Le operazioni che non formano plafond; Calcolo del plafond disponibile; Beni non acquistabili con il plafond; Obblighi dell esportatore abituale; 2

3 PLAFOND ASPETTI ESAMINATI Le dichiarazioni di intento; Plafond solare e plafond mensile; Momento dell utilizzo; Obblighi del fornitore dell esportatore abituale; Regolarizzazione in caso di splafonamento; Rapporto tra reverse-charge e plafond IVA 3

4 Quadro VC -VE Acquisti e importazioni senza applicazione dell IVA Status di esportatore: Acquisiscono lo stato di esportatori abituali i contribuenti che nell anno solare precedente, ovvero negli ultimi dodici mesi, abbiano registrato cessioni all esportazione, cessioni intracomunitarie o altre operazioni assimilate, per un ammontare superiore al 10% del volume di affari depurato delle operazioni di cui all art.7 bis/septies. 4

5 Dott. Maurizio Roberto Barone 5

6 QUADRO VE 30 All interno del quadro VE, le operazioni intracomunitarie confluiscono nella Sezione 4, rigo VE30, e concorrono alla formazione del plafond degli esportatori abituali. In tale rigo deve essere indicato: in colonna 1, il totale delle esportazioni e delle altre operazioni non imponibili che concorrono alla formazione del plafond; 6

7 QUADRO VE 30 L importo del campo 1 deve essere ripartito nei successivi campi da 2 a 5 come segue: in campo 2, l ammontare complessivo delle esportazioni di beni effettuate nel 2014, risultanti dalle dichiarazioni doganali, di cui all art. 8, comma 1, lettere a) e b); 7

8 QUADRO VE 30 in campo 3, l importo complessivo delle cessioni intracomunitarie di beni, tenendo conto delle variazioni di cui all art. 26, D.P.R. n. 633/1972, annotate nel registro delle fatture emesse o in quello dei corrispettivi; 8

9 QUADRO VE 30 in campo 4, l ammontare complessivo delle cessioni di beni effettuate nel corso del 2014 nei confronti di operatori di San Marino. 9

10 QUADRO VE 30 in campo 5, l ammontare complessivo delle cessioni assimilate all esportazione. 10

11 QUADRO VE 30 11

12 Operazioni con l estero -Quadro VE30 12

13 Operazioni che non formano plafond Cessioni ad esportatori abituali e operatori assimilati (operazioni a seguito di dichiarazione d intento); art. 8, co. 1 lett c), D.P.R. 633/72; art. 8 bis. co. 2, D.P.R. 633/72; art. 9 co. 2, D.P.R. 633/72; Cessioni a viaggiatori extracomunitari; art. 38 quater D.P.R 633/72; 13

14 Operazioni che non formano plafond Cessioni di beni in transito art. 7-bis, D.P.R. 633/72; prestazioni di servizi di cui all art. 7-ter e seguenti D.P.R. 633/72; Prestazioni extra CEE per agenzie di viaggio, art. 74 ter DPR 633/72; cessioni di beni prelevati da depositi IVA destinati in Italia, art. 50 bis, D.L. 331/93; 14

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17 COSTITUZIONE DEL PLAFOND I soggetti che possiedono lo status di esportatore abituale, possono acquistare ed importare beni e servizi senza applicazione d imposta nei limiti dell ammontare complessivo delle esportazioni e operazioni assimilate registrate nell anno solare o nei dodici mesi precedenti. 17

18 PLAFOND DISPONIBILE Il calcolo del plafond disponibile va eseguito tenendo conto della registrazione delle fatture emesse. Il plafond disponibile coincide pertanto con le risultanza contabili e con l ammontare dei dati evidenziati nella dichiarazione annuale. In caso di fattura anticipata e di pagamento di acconti, gli importi fatturati concorrono alla formazione di status e alla determinazione del plafond nel periodo di riferimento. 18

19 Quadro VC acquisti e importazioni senza applicazione dell IVA Solo plafond mensile

20 Quadro VC-VF acquisti e importazioni senza applicazione dell IVA ATTENZIONE: - il riquadro VC contiene le operazioni effettuate ai sensi dell art.6, DPR 633/72; -il quadro VF12 indica le operazioni registrate e potrebbe non corrispondere con il totale riportato nel quadro VC

21 DICHIARAZIONI DI INTENTO L art 20 del D.lgs. N.175/2014 Semplificazioni prevede che dal 1 gennaio 2015 l invio telematico dei dati delle dichiarazioni di intento dovrà essere effettuato dall esportatore abituale, all Agenzia delle Entrate. Trasmettere i dati relativi alle dichiarazioni di intento relative ad operazioni in sospensione di imposta da effettuare dal 1 gennaio 2015, all Agenzia delle Entrate; Consegnare la dichiarazione d intento, unitamente alla ricevuta di presentazione rilasciata dall Agenzia delle Entrate, al fornitore, prestatore. 21

22 DICHIARAZIONI DI INTENTO 22

23 DICHIARAZIONI DI INTENTO 23

24 PROCEDURA Dichiarazioni di intento e fatture in sospensione 8C Esportatore abituale invia all'ae la dichiarazione di intento AE emette ricevuta telematica di presentazione L'esportatore abituale consegna dichiarazione di intento e ricevuta al fornitore Fornitore dell esportatore abituale riscontra telematicamente la presentazione della dichiarazione di intento ed emette fattura Il fornitore dell'esportatore abituale dovrà riepilogare nella dichiarazione IVA i dati delle dichiarazioni di intento ricevute

25 DICHIARAZIONI DI INTENTO IN DOGANA DAL

26 DICHIARAZIONI DI INTENTO IN DOGANA

27 DICHIARAZIONI DI INTENTO IN DOGANA 27

28 Quadro VI- DICHIARAZIONI DI INTENTO RICEVUTE Il cedente o prestatore dovrà riepilogare nella dichiarazione IVA annuale i dati contenuti nelle dichiarazioni di intento ricevute (Quadro VI); FINO AL 12/02/

29 SANZIONI 29

30 30

31 Beni non acquistabili con il plafond Gli esportatori abituali possono acquistare e importare beni e servizi di qualsiasi natura ad eccezione di: fabbricati; aree edificabili; beni e servizi per i quali non è ammessa in detrazione l IVA ai sensi dell art. 19 del DPR 633/72. Le limitazioni valgono anche se i fabbricati sono acquistati con contratti di appalto o leasing. 31

32 Plafond vincolato Nel caso di operazioni triangolari in esportazione o cessione intracomunitaria il cessionario residente (promotore della triangolazione) avrà a disposizione un: Plafond libero; Plafond vincolato. 32

33 Plafond vincolato Plafond libero: è dato dalla differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto; Plafond vincolato: corrisponde al corrispettivo di acquisto e può essere utilizzato solo per l acquisto di beni che vengono esportati senza subire trasformazioni, entro sei mesi dalla data del loro acquisto. 33

34 Plafond vincolato - Esempio La società Alfa promotore della triangolazione acquista dalla società Beta un macchinario per l importo di ,00.- e lo cede ad una impresa Svizzera per ,00.- Plafond Alfa : ,00 vincolato:-» ,00 libero Plafond Beta : ,00 libero 34

35 Plafond solare e mensile Sono due i metodi di plafond che si possono utilizzare: a) plafond solare (detto anche plafond fisso) riferito all anno solare precedente; b) plafond mensile (detto anche mobile) riferito ai dodici mesi precedenti. 35

36 Plafond solare e mensile Chiunque può utilizzare il plafond dal 1 gennaio dell anno solare successivo a quello di inizio attività, mentre chi vuole utilizzare il plafond mobile deve attendere almeno 12 mesi dall inizio dell attività. 36

37 Plafond momento dell utilizzo Non è rappresentato dal momento di annotazione in contabilità delle fatture di acquisto o delle bollette doganali di importazione. per quanto riguarda l acquisto di beni nazionali ai sensi dell art. 6 c.1 del DPR 633/72, esso coincide con il momento della consegna o spedizione; 37

38 Plafond momento dell utilizzo Per i servizi l art. 6 c. 3 del DPR 633/72, esso coincide con il pagamento dei corrispettivi; per quanto riguarda le importazioni l art. 36 c. 2 del TULD approvato con DPR n. 43/73, esso coincide con la data di accettazione della bolletta. 38

39 Plafond momento dell utilizzo Quindi, nell utilizzo devono essere computate anche le operazioni per le quali non sono ancora pervenuti i documenti, nonché le operazioni che non sono ancora registrate. In presenza di fatture differite ex art. 21 c. 4 DPR 633/72 il cessionario dovrà computare l acquisto con riferimento alla data di emissione del documento di trasporto. 39

40 Plafond momento dell utilizzo In sede di dichiarazione annuale viene compilato un apposito quadro (VC) nel quale sono indicati, mese per mese, gli acquisti e le importazione effettuate con l utilizzo del plafond. Il plafond utilizzato nell anno emerge dal riquadro VC13, che può non coincidere con il rigo VF12, relativo agli acquisti con il plafond registrati nel periodo. 40

41 Regolarizzazione in caso di splafonamento-autofattura Nel caso di utilizzo di plafond oltre il limite consentito, il contribuente può regolarizzare la propria posizione mediante ravvedimento operoso entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale IVA, in forma diretta e senza l intervento dei propri fornitori, nei seguenti modi: 41

42 Regolarizzazione in caso di splafonamento 1. Emette una autofattura in duplice esemplare nella quale riporta: a) Estremi identificativi di ogni fornitore o prestatore; b) il numero di protocollo delle fatture ricevute; c) l ammontare eccedente il plafond disponibile; d) l imposta che avrebbe dovuto essere applicata nelle singole fatture. 42

43 Regolarizzazione in caso di splafonamento 2. Versa con il modello F24: a) l imposta per gli acquisti eccedenti il plafond, (codice 6001,02 03 seguiti dall anno di riferimento) b) gli interessi, codice tributo 1991; c) le sanzioni ridotte, previste in caso di ravvedimento operoso; (codice 8904) 43

44 Regolarizzazione in caso di splafonamento 3. Annota l autofattura nel registro degli acquisti; 4. Presenta un esemplare dell autofattura all Ufficio delle Entrate di propria competenza. 44

45 Regolarizzazione in caso di splafonamento: fattura emessa dal cedente L acquirente può regolarizzare lo splafonamento richiedendo una nota di addebito ai sensi dell art. 26 del DPR 633/72 al fornitore, fermo restando l obbligo del pagamento delle sanzioni e degli interessi. 45

46 RAPPORTO TRA REVERSE CHARGE E PLAFOND IVA Diapositive a cura di: Maurizio Roberto Barone 46

47 RAPPORTO TRA REVERSE CHARGE E PLAFOND IVA Ai sensi dell art. 8, comma 1, lett. c), D.P.R. n. 633/72, gli esportatori abituali possono utilizzare il plafond a disposizione per effettuare, senza pagamento di IVA, acquisti o importazioni di: beni di qualsiasi natura, con esclusione di fabbricati e aree fabbricabili; servizi di qualsiasi natura, anche se non inerenti l attività di esportazione. 47

48 RAPPORTO TRA REVERSE CHARGE E PLAFOND IVA Restano, invece, esclusi: gli acquisti di beni e servizi con IVA oggettivamente indetraibile (ex art. 19 bis-1, D.P.R. n. 633/1972); gli acquisti di fabbricati ed aree edificabili, anche tramite contratti di leasing; i contratti d appalto aventi ad oggetto la costruzione di fabbricati (C.M. n. 145/1998). 48

49 RAPPORTO TRA REVERSE CHARGE E PLAFOND IVA Con Circolare 27 marzo 2015, n. 14/E, l Agenzia delle Entrate, in merito all applicazione della disciplina relativa agli acquisti senza pagamento dell imposta, di cui all articolo 8, comma 1, lettera c), D.P.R. n. 633/72, ha precisato che, qualora la lettera di intento inviata dall esportatore abituale sia emessa con riferimento ad operazioni assoggettabili al meccanismo dell inversione contabile, di cui all articolo 17, comma 6, D.P.R. n. 633/72, relativamente a tali operazioni troverà applicazione la disciplina del reverse charge, che, attesa la finalità antifrode, costituisce la regola prioritaria. 49

50 RAPPORTO TRA REVERSE CHARGE E PLAFOND IVA 50

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