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1 DEGLUTZONE, DSFG E MLNUTRZONE Per informazioni e prodotti visita il sito iltuofarmacistaonline.it 1

2 DEGLUTZONE È l abilità di convogliare sostanze solide, liquide, gassose e miste dall esterno allo stomaco. Si tratta di un attività muscolare altamente complessa, coordinata e sequenziale, che coinvolge principalmente: - aree sensoriali e corteccia cerebrale - nuclei del tronco encefalico - 55 muscoli - 6 nervi cranici 2

3 FSOLOG DELL DEGLUTZONE Fase extra-orale o iniziale Fase orale o volontaria Fase faringea Fase esofagea 3

4 FSE EXTR-ORLE o NZLE F S O L O G Consiste nella preparazione extra-orale delle sostanze da ingerire e nel relativo inserimento nel cavo orale 4

5 FSE ORLE o VOLONTR F S O L O G Questa fase comprende le modificazioni del cibo all interno della bocca. l cibo, nel cavo orale, è preparato per triturazione (masticazione) e modificato dai liquidi delle ghiandole salivari (lubrificazione) divenendo bolo. n questo momento si sentono i sapori del cibo. 5

6 FSE FRNGE F S O L O G l passaggio del bolo dalla bocca fino nel faringe, zona in cui la via digestiva incrocia la via respiratoria e dove avviene la coordinazione di meccanismi che permettono il transito del bolo evitandone il passaggio nel naso e la penetrazione/aspirazione in laringe e successivamente nell apparato broncopolmonare. 6

7 FSE ESOFGE F S O L O G La contrazione dei muscoli lisci che permettono la progressione del bolo alimentare nel canale digerente. Tempo medio variabile da pochi secondi ad oltre un minuto. zione peristaltica esofagea non dettata dalla gravità (la peristalsi esofagea lavora anche se il corpo è a testa in giù) 7

8 DSFG Si intende qualunque disturbo e difficoltà nella progressione del cibo dal cavo orale allo stomaco. E un disturbo altamente invalidante con forte morbilità (genesi di nuove patologie correlate) che incide negativamente sulla qualità di vita e sull autonomia della persona. Dis = alterazione Fagos = mangiare 8

9 DVERS TP D DSFG ORLE FRNGE ESOFGE - Paralisi periferiche nervo-facciali - Labiopalatoschisi - Post interventi chirurgici demolitivi e radioterapie bocca - Malattie neurologiche - Malattie neurologiche (80%) - Post interventi chirurgici area testa-collo (20%) - Disordini ostruttivi (carcinomi, stenosi peptiche) - Disturbi della motilità (alterazioni peristaltiche) 9

10 20% della popolazione italiana con più di 50 anni e il 40% con più di 65 anni Tra il 40% e il 60% delle degenze in RS, CDR, stituti Riabilitativi L DSFG N NUMER Tra il 33% e il 43% delle persone affette da Sclerosi Multipla Tra il 40% e l 80% delle persone colpite da ctus Tra il 50% e il 90% delle persone affette da Parkinson La percentuale dei pazienti affetti da disfagia e NON diagnosticati oscilla tra l 80% e il 90% 10

11 Neurologiche Traumi cranici ctus M. lzheimer M. Parkinson s Sclerosi multipla Sclerosi Laterale miotrofica Paralisi Cerebrale... LE CUSE DELL DSFG atrogene Radioterapia (mucositi) Postchirurgia muscolare o neurologica Meccaniche Stenosi e spasmi esofagei Neoplasie esofagee e testa-collo nfezioni del cavo orale Patologie e chirurgia del cavo orale 11

12 La comparsa di voce velata o gorgogliante dopo la deglutizione del boccone SNTOM DELL DSFG Tosse Lo sforzo elevato, i tempi prolungati alla masticazione e la necessità di compiere più atti deglutitori per ingerire un solo boccone La fuoriuscita di liquidi e di cibo dal naso umento della presenza di catarro e salivazione in eccesso 12

13 Esofagogramma con bario per osservare in dinamica il passaggio deglutitorio del bolo radiopaco ai raggi x Videofluoroscopia osserva la coordinazione muscolare nell atto della deglutizione e l eventuale grado di compressione METODCHE DGNOSTCHE PER DSFG Endoscopia valuta le alterazioni muscolari o anatomiche. Con l esame si può valutare la sensibilità e le soglie sensoriali laringo faringee TC, RMN: valuta espansi anatomici e patologici quali masse neoplastiche, tumore della testa o del collo ecc.: Laringoscopia diretta Visita clinica logopedistica 13

14 Medico specialista Personale di assistenza Logopedista Fisioterapista L GESTONE DEL PZENTE DSFGCO Medico nutrizionista nfermiere Dietista 14

15 DEGLUTZONE NORMLE PRM PROBLEM NEL MNGRE CMBMENT D CONSSTENZ DELL DET VLUTZONE GRVTÀ DELL DSFG NECESST D NUTRZONE TRMTE SONDE NENTE PER OS 15

16 G R V T À D S F G DEGLUTZONE NORMLE La persona non presenta alcuna difficoltà nel masticare o nel deglutire. Gli esami non dimostrano alcuna anormalità. Solo la persona nota piccoli indicatori come ristagni di cibo orali e faringei. 16

17 G R V T À D S F G PRM PROBLEM NEL MNGRE Problemi minori nella deglutizione: la persona lamenta alcune difficoltà. Essenzialmente viene mantenuta una dieta regolare. solati episodi di ingozzamento. l tempo dei pasti è aumentato significativamente: sono necessari bocconi di dimensioni ridotte ed è necessario concentrarsi per la deglutizione di liquidi. 17

18 G R V T À D S F G CMBMENT D CONSSTENZ DELL DET Dieta morbida: la dieta è limitata primariamente a cibi morbidi e a consistenza omogenea. E richiesta una preparazione speciale dei pasti (utilizzo di addensanti). Dieta liquida: introito orale non sicuro. E necessario evitare la consistenza liquida, rendendola più densa. 18

19 G R V T À D S F G NECESST D NUTRZONE TRMTE SONDE limentazione supplementare tramite sonda: l introito alimentare di per sé è inadeguato. La persona usa o necessita una sonda per supplire al deficit di introito, ma continua a introdurre una quota significativa di alimenti (+50%) per os. limentazione via sonda con occasionale nutrizione per os: nutrizione e idratazione primaria attraverso sonda. Riceve meno del 50% di nutrizione per os. 19

20 G R V T À D S F G NENTE PER OS L alimentazione per OS non è più sicura e si rende quindi necessario l utilizzo di aspiratori per le secrezioni e di nutrizione totalmente artificiale (enterale o parenterale in funzione della capacità di assorbimento dell intestino). 20

21 TERP NUTRZONLE PREVENRE L SPRZONE FVORRE UN LMENTZONE SCUR ED NDPENDENTE RECUPERRE O MNTENERE UN DEGUTO STTO NUTRZONLE 21

22 MLNUTRZONE Si intende un alterazione dello stato nutrizionale per carenza o eccesso (o squilibrio) di calorie, proteine e altri nutrienti, che ha effetti negativi sull organismo e sulla composizione corporea. 22

23 ncrementa la vulnerabilità della persona con maggiore morbilità e mortalità Riduce la risposta immunitaria e predispone alle infezioni CONSEGUENZE DELL MLNUTRZONE umenta il rischio di insorgenza di fratture e di piaghe da decubito e ne ritarda la guarigione Riduce massa e forza muscolare nduce effetti dannosi a livello psichico con depressione e scarso interesse verso il cibo umenta la durata della degenza ospedaliera e il costo a carico del SSN 23

24 SCELT DEL TPO D LMENTZONE LMENTZONE PER OS SCUR? S NO DET REGOLRE O CONSSTENZ MODFCT FBBSOGN NTERMENTE COPERT? NUTRZONE RTFCLE - 50% NTEGRTOR ORL NO + 50% S 24

25 E DEL GUSTO SUPPORTO NUTRZONLE NUTRZONE RTFCLE ntestino NON funziona ntestino funziona Via Parenterale Via Enterale SNG, PEG, PEJ limenti Modificati ntegratori per os NO Parzialmente S L PZENTE è N GRDO D DEGLUTRE? 25

26 PER ULTEROR NFORMZON O PER CQUSTRE PRODOTT VST L STO LTUOFRMCSTONLNE.T 26

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