Scuola di Dottrina sociale della Chiesa per la formazione all impegno sociale e politico

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1 Scuola di Dottrina sociale della Chiesa per la formazione all impegno sociale e politico

2 Prima Lezione LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA COME ANNUNCIO DI CRISTO NELLE REALTA TEMPORALI

3 Premesse per capirci / 1 I partecipanti si collocano dentro il patrimonio dottrinale del deposito della fede cattolica, fissato dalla Scrittura, dalla Tradizione e dal Magistero. Tra Dottrina sociale della Chiesa preconciliare e postconciliare c è riforma nella continuità. E possibile, come afferma la Fides et ratio, avere una conoscenza sistematica della realtà e dar vita ad un universo del sapere. La ragione pratica può conoscere i principi e le leggi oggettive dell agire morale (Veritatis splendor).

4 Premesse per capirci / 2 La natura, dopo il peccato delle origini, ha bisogno della grazia anche per essere natura. La pienezza della verità è contenuta nella Chiesa Cattolica e negli strumenti di santificazione ad essa assegnati dal Signore Gesù Cristo La vocazione divina alla salvezza è unica e riguarda questa vita terrena e la futura. Le realtà del mondo sono autonome dalla religione quanto ai loro linguaggi e procedure, ma non sono in grado di fondarsi da sé. Lo scopo ultimo della vita del mondo è di essere ordinato a Dio.

5 LA DEFINIZIONE DI CENTESIMUS ANNUS 55 La Dottrina sociale della Chiesa ha di per sé u n v a l o r e d i u n o s t r u m e n t o d i evangelizzazione, in quanto tale essa annuncia Dio e il mistero di salvezza in Cristo a ogni uomo e, per la medesima ragione, rivela l uomo a stesso. In questa luce e solo in questa luce, essa si occupa del resto. (Centesimus annus, 55)

6 Sollicitudo rei socialis, 41 Così facendo la Chiesa adempie alla missione di evangelizzare, poiché dà il suo primo contributo alla soluzione dell urgente problema dello sviluppo, quando proclama la verità su Cristo, su se stessa e sull uomo, applicandola ad una situazione concreta.

7 La definizione propone quindi : (a) una visione alta di Dottrina sociale della Chiesa, senza la quale essa si riduce ad un elenco di cose da fare, un manuale di buoni sentimenti o di buone intenzioni. (b) una visione discriminante di Dottrina sociale della Chiesa perché «Cristo non dà ragiona a tutti». Ciò evita che la DSC venga diluita in generico umanitarismo e solidarismo senza una vera anima cattolica. (c) una visione come di un tutto:

8 «L impegno politico per un aspetto isolato della Dottrina sociale della Chiesa non è sufficiente per esaurire la responsabilità per il bene comune» (Congregazione per la Dottrina della Fede, Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica, n. 4).

9 Quando è nata al Dottrina sociale della Chiesa? La Dottrina sociale della Chiesa trova la sua sorgente nella Sacra Scrittura, a cominciare dal libro della Genesi e, in particolare, nel Vangelo e negli scritti apostolici. Essa appartiene fin dall inizio all insegnamento della Chiesa stessa, alla sua concezione dell uomo e della vita sociale e, specialmente, alla morale sociale elaborata secondo le concezioni delle varie epoche. Questo patrimonio tradizionale è poi stato ereditato e sviluppato dall insegnamento dei pontefici sulla moderna questione sociale, a partire dall enciclica Rerum novarum (Laborem exercens, 3).

10 LA DSC E LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE La nuova evangelizzazione di cui il mondo moderno ha urgente necessità deve annoverare tra le sue componenti essenziali l annuncio della Dottrina sociale della Chiesa, idonea tuttora, come ai tempi di Leone XIII, a indicare la retta via per rispondere alle grandi sfide dell età contemporanea mentre cresce il discredito delle ideologie. Come allora, bisogna ripetere, che non c è soluzione alla questione sociale fuori del Vangelo (Centesimus annus, 5)

11 Da quando la nuova evangelizzazione? Dall 800, quando la politica voleva estromettere Dio dalla vita pubblica. La nuova evangelizzazione, che quindi consiste nel rimettere Dio al centro della vita comunitaria. La DSC nasce con questo scopo: ri-annunciare Dio e Cristo in una società e in una politica che lo vogliono espellere da se stesse. Creare nella società le condizioni per cui si riapra un posto per Dio nel mondo

12 Cosa significa annunciare Cristo nelle realtà temporali? Cristo è il Creatore Cristo è il Figlio, il Logos di Dio, la Sapienza eterna creatrice di Dio, Colui per mezzo del quale sono state fatte tutte le cose. Il mondo che da Lui deriva ha un ordine, non è frutto del caso o della necessità ma della Sapienza e della Verità. Cristo è il Salvatore Cristo è il Logos incarnato e fatto uomo, morto e risorto per la nostra salvezza. Colui in vista di cui tutte le cose sono state fatte. Egli le ricapitolerà rinnovate alla fine dei tempi.

13 L annuncio del Creatore In fin dei conti, resta l alternativa: che cosa resta all origine? La Ragione creatrice, lo Spirito creatore che opera tutto e suscita lo sviluppo, o l Irrazionalità che, priva di ogni ragione, stranamente produce un cosmo ordinato in modo matematico e anche l uomo, la sua ragione Noi crediamo che all origine ci sia il Verbo eterno, la ragione e non l irrazionalità (Benedetto XVI, Omelia all Islinger Feld, Regensburg, 12 settembre 2006).

14 La difesa del creato e la legge naturale Questa legge non è una minaccia alla nostra libertà, bensì una «lingua» che ci permette di comprendere noi stessi e la verità del nostro essere, e di modellare in tal modo un mondo più giusto e più umano. Essa propone pertanto il suo insegnamento morale come un messaggio non di costrizione, ma di liberazione, e come base per costruire un futuro sicuro (Benedetto XVI, Discorso ai Vescovi degli Stati Uniti, 19 gennaio 2012)

15 La dottrina dei «principi non negoziabili» Dove è stata enunciata Congregazione per la Dottrina della Fede, Nota dottrinale su alcune questioni riguardanti l impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica, 24 novembre Benedetto XVI, Esortazione apostolica post sinodale Sacramentum caritatis sull Eucarestia fonte e culmine della vita cristiana, 22 febbraio Benedetto XVI, Discorso ai Partecipanti al Convegno del Partito Popolare Europeo, 30 marzo 2006.

16 «A compromesso alcuno» La coscienza cristiana ben formata non permette a nessuno di favorire con il proprio voto l attuazione di un programma politico o di una singola legge i cui i contenuti fondamentali della fede e della morale siano sovvertiti dalla presentazione di proposte alternative o contrarie a tali contenuti (Congregazione per la Dottrina della Fede, Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica, n. 4).

17 La dottrina dei «principi non negoziabili» Quali sono? La difesa e promozione della vita dal suo concepimento alla morte naturale; La difesa e promozione della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e aperta alla vita; La libertà di educazione, ossia il primato dei genitori nella responsabilità educativa dei figli.

18 L annuncio del Redentore L uomo, creato per la libertà, porta in sé la ferita del peccato originale, che continuamente lo attira verso il male e lo rende bisognoso di redenzione. Questa dottrina non solo è parte integrande della rivelazione cristiana, ma ha anche un grande valore ermeneutico, in quanto aiuta a comprendere la realtà umana. L uomo tende verso il bene ma è pure capace di male; può trascendere il suo interesse immediato e, tuttavia, rimanere ad esso legato. L ordine sociale sarà tanto più solido, quanto più terrà conto di questo fatto (Centesimus annus, 25).

19 Il nesso tra creazione e redenzione La distinzione tra l ordine sopra naturale della salvezza e l ordine temporale della vita umana deve essere vista all interno dell unico disegno di Dio che è di ricapitolare tutte le cose in Cristo (Istruzione LIbertatis conscientia, 80).

20 La regalità sociale di Cristo Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vari campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l uomo. Solo Lui lo sa! (Giovanni Paolo II, Omelia della prima Messa del Pontificato )

21 Tesi conclusive 1 La DSC è l insieme delle linee-guida della Chiesa per l evangelizzazione della vita sociale, economica e politica. 2 Queste linee-guida derivano dal deposito della fede apostolica, sono insegnate dal magistero e impegnano tutto il corpo ecclesiale, specialmente i laici. 3 L annuncio di Cristo Creatore comporta la difesa dell ordine del creato, compresa l ecologia umana e sociale, il rispetto della legge morale naturale e la difesa e promozione dei principi non negoziabili. 4 La negazione di questo comporta la rottura tra ordine della creazione ed ordine della salvezza, con l inutilità della Dottrina sociale della Chiesa. 5 L annuncio di Cristo Redentore comporta l assunzione della dimensione umana e la sua purificazione. 6 Il riferimento a Cristo Creatore e Redentore comporta la dottrina della Regalità sociale di Cristo.