RACCONTARE LA VIOLENZA SULLA DONNA nell audiovisivo 3 DICEMBRE 2016

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1 RACCONTARE LA VIOLENZA SULLA DONNA nell audiovisivo 3 DICEMBRE

2 In occasione del convegno IL GIARDINO DELLA FICTION. Raccontare la violenza sulla donna, del 3 Dicembre 2016, European Writing Women Association e Writers Guild Italia hanno promosso una raccolta dati presso i membri delle due associazioni, con lo scopo di avere un quadro statistico sul racconto della violenza sulle donne nella letteratura e nell audiovisivo. Writers Guild Italia ha in seguito estrapolato le risposte fornite dagli autori dell audiovisivo. Il risultato dei dati è stato sintetizzato nelle tabelle delle pagine seguenti, che intendono fornire una base per l analisi sull approccio degli sceneggiatori al racconto della violenza sulla donna.

3 CRITERI DI RACCOLTA DATI Il documento è stato elaborato sulla base delle risposte di 75 AUTORI, soci di WGI. I professionisti che hanno partecipato alla raccolta dati esprimono un campione rappresentativo della categoria per età, sesso, esperienza professionale, medium di riferimento (cinema, televisione, WEB, letteratura). La raccolta dati si è svolta tra il 3 e il 29 Novembre 2016 attraverso un questionario inviato personalmente ad ognuno di partecipanti. WGI RINGRAZIA I COLLEGHI CHE HANNO PARTECIPATO

4 Prima domanda INCIDENZA Su 75 risposte, la maggioranza degli autori (62,7%) ha dichiarato di avere scritto almeno una volta storie sul tema della violenza sulle donne. Poco meno di uno su quattro (37,3%) non ha mai affrontato l argomento.

5 Seconda domanda MEDIUM Gli sceneggiatori iscritti a WGI hanno privilegiato il mezzo televisivo (51%) per il racconto della violenza sulle donne. Meno di un terzo (27,7%) hanno proposto storie per il cinema. Risulta marginale (2,44%) l utilizzo dei nuovi media nell approccio a questo tipo di racconto.

6 Terza domanda LE VITTIME I racconti di violenza sulla donna si concentrano in particolare sulle vittime tra i 18 e i 30 anni (51%). La maggioranza assoluta delle storie (89%), riguarda donne tra i 18 e 50 anni. Le vittime over 50, al contrario, non producono un grande interesse narrativo (2%)

7 Terza domanda IL CONTESTO SOCIALE I contesti più utilizzati per rappresentare storie di violenza sulla donna si collocano negli strati medio/alti della società (57,5%). L interesse verso il proletariato (32%) risulta circa la metà, mentre è quasi nulla la rappresentazione dei contesti di immigrazione (4,25%).

8 Terza domanda REAZIONE Nella GRANDE MAGGIORANZA (56,5%) delle storie analizzate si riscontra una reazione da parte della vittima di violenza. Più di un terzo (37%) circa delle storie la vittima subisce passivamente, mentre i casi di partecipazione violenta e complicità sono meno di 1 su 10 (6,5%).

9 Terza domanda TIPO DI VIOLENZA Le tipologie di violenza a cui viene sottoposta la vittima del racconto sono variegate. La violenza fisica (49%) supera di poco i racconti di violenza psicologica (40,4%).

10 Terza domanda MOVENTE Anche per quanto riguarda i moventi che scatenano la violenza sulla donna, le risposte sono state variegate. Confrontando i dati del grafico precedente si evidenzia che ai tentativi di asservimento psicologico (44%) corrispondono reazioni di violenza fisica.

11 Terza domanda ESITO Va sottolineato che la MAGGIORANZA delle risposte (48%) indica un finale positivo per la vittima di violenza ( se la cava ). In meno di un caso su dieci la vittima viene uccisa. SPORADICAMENTE, invece, racconta o denuncia (10,4%) la violenza subita.

12 Quarta domanda PERSONE SOLIDALI Sono molteplici i personaggi che offrono solidarietà ed aiuto alle vittime di violenza. Colpisce che vengano indicati solo in un caso su 10 (10%) gli organismi istituzionali preposti a questo scopo (forze di Polizia, assistenti sociali )

13 Quinta domanda I CARNEFICI La STRAGRANDE MAGGIORANZA (85%) delle storie di violenza sulla donna hanno per PROTAGONISTA NEGATIVO UN UOMO. Sono praticamente inesistenti (4,6%) i racconti incentrati su DONNE che fanno violenza ad altre donne.

14 Quinta domanda I RAPPORTI La maggioranza delle storie di violenza sulla donna vedono come carnefice UN FAMILIARE (33%). Circa un violento su cinque (19%) risulta essere il COMPAGNO della vittima. Il totale delle violenze i n a m b i t o familiare risulta quindi la MAGGIORANZA ASSOLUTA (52%).

15 Quinta domanda I RAPPORTI Nei casi di violenza di gruppo, c h e r i s u l t a n o minoranza del totale (10,6%), sono i gruppi criminali a usare violenza nei confronti delle donne (40%). Meno incidenza hanno le storie del branco (20%). NESSUN racconto si è focalizzato sul BULLISMO.

16 Sesta domanda IL FUOCO DEL RACCONTO Lo scopo delle storie raccontate è evidenziare il contesto socioculturale nel quale continua a perpetrarsi la violenza sulla donna. Non viene mai affrontata l analisi della condizione maschile, nonostante siano proprio i maschi i più rappresentati come individui violenti.

17 Sesta domanda MOTIVAZIONI Gli autori di Writers Guild Italia hanno indicato come principale finalità dei propri racconti di violenza sulle donne il desiderio di provocare un sentimento di RIBELLIONE (36,2%) al fenomeno. Quasi uno su tre (31,9%) intendeva far SOLIDARIZZARE il pubblico con le vittime.

18 Sesta domanda PUNTO DI VISTA Meno di un terzo delle risposte (31,9%) indica come punto di vista del racconto la DONNA VITTIMA DI VIOLENZA. Nella metà dei casi (31,9+21,3=53,2%) la narrazione racconta chi subisce o chi solidarizza con la vittima. Il punto di vista del carnefice, invece, non viene quasi per nulla utilizzato (2%).

19 Settima domanda REALIZZAZIONE E CENSURA La STRAGRANDE MAGGIORANZA (74,7%) delle storie letterarie o per l audiovisivo del sondaggio sono state realizzate. Come si evince dal grafico, una storia su cinque (21,3%) ha avuto problemi di censura.

20 Settima domanda COSA MOSTRARE La LIBERTA nello sviluppo delle proprie storie ha indotto la gran parte degli autori (61,7%) a NON MOSTRARE O DESCRIVERE LA VIOLENZA. Più di un terzo (36,2%) ha invece scelto di coinvolgere il pubblico senza edulcorare la realtà. Nel 2% dei casi l autore è stato censurato.

21 Ottava domanda RIFERIMENTI Sono le opere europee (46,8%) che parlano di violenza sulla donna ad avere lasciato i maggiori ricordi nel pubblico di autori interpellati. Seguono le opere statunitensi (38%), mentre più marginali risultano le storie italiane, con un 8,5% del totale.

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