L'istruzione domiciliare
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- Antonella Giordani
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1 L'istruzione domiciliare L'istruzione domiciliare e le sue finalità Il servizio di istruzione domiciliare nasce a seguito di una aumentata sensibilità al problema dell istruzione e della formazione degli alunni malati, in particolare per quelli che, affetti da gravi patologie, non possono frequentare regolarmente la scuola di appartenenza. L obiettivo prioritario è quello di assicurare l erogazione di un servizio scolastico che eviti loro di interrompere il corso di studi intrapreso prima del sopraggiungere della malattia, offrendo alti standard didattici comprensivi di mezzi capaci di accrescere abilità atte a costruire un metodo di studio e tecniche di analisi.
2 Che cos è l istruzione domiciliare L istruzione domiciliare viene definita come un servizio scolastico previsto per quegli alunni che, affetti da gravi patologie o patologie croniche, dopo l ospedalizzazione non possono far rientro a scuola e quindi seguire le lezioni con i propri compagni.... Che cos è l istruzione domiciliare A noi piace prendere in prestito la definizione di Antonio, nove anni, di Cosenza ed affermare con lui che l istruzione domiciliare non è altro che la scuola che va a casa Lui, infatti, scrive: A causa delle cure che faccio non posso stare con i miei compagni di scuola per tanti mesi. Poi, dato che devo andare spesso in ospedale per controlli e cure e abito vicino a Cosenza, mi sono trasferito in una casa vicino all ospedale con la mia famiglia. Tutti i pomeriggi viene il maestro a farmi scuola. Posso dire che siccome non posso andare a scuola, è la scuola che viene a casa mia.
3 Le finalità La scuola a domicilio consente al bambino/ragazzo malato di rimanere il più possibile nel proprio ambiente abituale di vita e, nel contempo, gli permette di gestire il tessuto di relazioni sociali e amicali che ha con il suo mondo scolastico, contribuendo così al mantenimento e al recupero del suo equilibrio psicofisico. La scuola a domicilio ha quindi come finalità il raggiungimento del benessere globale del bambino/ragazzo, dove benessere significa metterlo in condizione di avere successo, evitando che interruzioni ripetute dalla scuola si trasformino in abbandoni e ripetenze. L assistenza domiciliare L assistenza socio-sanitaria a domicilio, da tempo diffusa per pazienti adulti, sta diventando una realtà anche per pazienti in età pediatrica, per i quali sono necessarie competenze professionali specifiche. Tale assistenza può essere fornita da strutture che operano sul territorio (ASL) o, più raramente, può rientrare nell ambito di programmi di Ospedalizzazione Domiciliare direttamente gestiti dai Centri che hanno in cura il paziente. Per tale motivo, questo tipo di assistenza può variare molto sia dal punto di vista delle professionalità coinvolte che organizzativo.
4 Le figure professionali Le figure professionali che più frequentemente rientrano in un programma di assistenza domiciliare sono: Medici Infermieri Fisioterapisti Psicologi Assistenti Sociali Insegnanti Volontari Operatori sanitari Tali figure possono operare autonomamente o far parte di un programma coordinato secondo due modelli: Assistenza Domiciliare Integrata Ospedalizzazione Domiciliare Assistenza Domiciliare Integrata L Assistenza domiciliare Integrata (A.D.I.) viene di solito attivata dalla ASL di competenza su segnalazione del medico curante. Essa è formata da un equipe multiprofessionale operante nel territorio che mette in atto un piano personalizzato di assistenza coordinato da un responsabile che ne verifica la coerenza delle diverse fasi. Le A.D.I. possono essere organizzate in tre livelli assistenziali a seconda delle necessità del paziente.
5 A.D.I. di primo livello L A.D.I. di primo livello viene attivata nei casi in cui problematiche di ordine socio-culturale non consentono un adeguata assistenza di pazienti affetti da patologie croniche in buone condizioni cliniche Responsabile del caso assistente sociale Caratteristiche Pazienti elevato impegno di tipo sociale bassa intensità sanitaria patologie croniche in buon compenso Intervento medico Intervento infermieristico saltuario estemporaneo A.D.I. di secondo livello L A.D.I. di secondo livello può essere attivata nei casi di pazienti cronici in condizioni cliniche compromesse che richiedono un piano assistenziale personalizzato Responsabile del caso infermiere Caratteristiche media intensità sanitaria variabile impegno di tipo sociale Pazienti cronici a labile compenso Intervento medico periodico Intervento infermieristico plurisettimanale
6 A.D.I. di terzo livello L A.D.I. di terzo livello può essere attivata per pazienti in condizioni critiche che necessitano di un programma assistenziale coordinato ed intensivo in stretto collegamento con l ospedale di provenienza Responsabile del caso medico di base Pazienti critici Intervento medico plurisettimanale consulenze specialistiche Intervento infermieristico plurisettimanale Ospedalizzazione domiciliare L Ospedalizzazione Domiciliare può essere attivata nel caso in cui un paziente necessiti di prestazioni altamente specialistiche. Essa è gestita direttamente dall equipe ospedaliera che ha in cura il paziente e ha lo scopo di ridurre la frequenza e la durata dei ricoveri (nei reparti di degenza o in regime di Day Hospital) mantenendo la continuità delle cure. L equipe può comprendere diverse figure professionali (medico, infermiere, psicologo, fisioterapista, operatore sanitario) che si prendono cura del paziente secondo le proprie competenze. Il paziente può quindi essere sottoposto a controlli emato-biochimici e terapie per i quali si utilizzano servizi e forniture ospedaliere. Tutte le prestazioni e le informazioni cliniche vengono annotate nella cartella clinica del paziente del reparto di riferimento....
7 Ospedalizzazione domiciliare DESTINATARI: Pazienti in cura presso centri specialistici con patologie acute o croniche in varie fasi di malattia: Fase acuta: somministrazione di terapie di prima linea e di supporto Fase cronica: trattamento lungodegenti Fase terminale: somministrazione di cure palliative OBIETTIVI: Ridurre il disagio fisico e psicologico dei bambini e dei loro familiari Favorire le dimissioni precoci Riservare i posti letto ai bambini in condizioni cliniche più critiche Ridurre i costi dell assistenza... Ospedalizzazione domiciliare Prestazioni erogabili: possono essere eseguite prestazioni di varia natura, anche altamente specialistica, compatibilmente con la disponibilità delle specifiche professionalità. Prelievi di sangue Infusione di terapie endovenose Chemioterapia Nutrizione Parenterale Totale Trasfusioni di sangue Fisioterapia Supporto psicologico
8 Ospedalizzazione domiciliare e scuola Al fine di completare al meglio il protocollo terapeutico del bambino/ ragazzo e contribuire al recupero e mantenimento del suo equilibrio psicofisico, è stato sottoscritto in data 24 ottobre 2003 un Protocollo d Intesa tra il Ministero della Pubblica Istruzione e il Ministero della Sanità che garantisce i diritti allo studio del bambino malato. Protocollo d Intesa Procedure amministrative per attivare l istruzione domiciliare CERTIFICATO MEDICO RICHIESTA GENITORI 1 caso 2 caso 3 caso casa di residenza domicilio temporaneo DELIBERA OO.CC.. DOCENTI DISPONIBILI BUDGET RICHIESTO PROGETTO DI I.D. FINANZIAMENTO USR ATTIVAZIONE I.D. istruzione domiciliare in ospedale
9 Premessa Per attivare un intervento di istruzione domiciliare è necessario seguire precise procedure amministrative che comportano l acquisizione agli atti della scuola di: 1. Certificazione sanitaria comprovante la grave patologia e la prevedibile assenza dalle lezioni per periodi superiori a 30 giorni 4. Disponibilità di uno o più docenti ad effettuare il servizio di istruzione domiciliare 8. Attivazione del servizio di istruzione domiciliare a seguito di accoglimento della richiesta da parte dell Ufficio Scolastico Regionale 2. Richiesta da parte dei genitori dell alunno 3. Delibera degli OO.CC. della scuola di appartenenza o, a seconda dei casi, della scuola dove l alunno è momentaneamente iscritto, oppure della struttura scolastica che mette a disposizione gli insegnanti (ved. differenziazione tra i casi) 5. Definizione del budget necessario all attivazione del servizio 6. Inserimento del progetto di istruzione domiciliare nel POF 7. Inoltro della documentazione e della scheda di progetto all Ufficio Scolastico Regionale per la richiesta di finanziamento Il certificato medico e la richiesta dei genitori Le procedure amministrative che conducono all attivazione del servizio di Istruzione Domiciliare seguono in parte percorsi differenziati a seconda del luogo di residenza in cui si trova il bambino destinatario dell offerta formativa. Vi sono alcuni passaggi burocratici per attivare la domiciliare comuni a tutte le situazioni di fruizione, quali: 1. Il rilascio di un certificato medico da parte del presidio ospedaliero dove è avvenuto il ricovero, che attesti l impossibilità del bambino malato di frequentare la scuola per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni. Questo vale anche se l arco temporale di 30 giorni (o più) non fosse continuativo, perché previsti, per esempio, cicli di cura ospedaliera alternati a cicli di cura domiciliare o temporanei rientri a scuola durante i periodi di cura domiciliare, autorizzati dalla struttura sanitaria. 2. La richiesta formale del servizio di istruzione domiciliare da parte dei genitori Richiesta formale dei genitori Certificato medico continua...
10 Il certificato medico e la richiesta dei genitori Per tornare all elenco procedure amministrative Una volta raccolta la documentazione prima citata, si renderà necessario avviare procedure diverse per attivare il servizio in ciascuno dei seguenti casi: Il Il bambino fruirà fruirà della della domiciliare nella nella propria CASA CASA DI DI RESIDENZA L ospedale in in cui cui il il bambino subisce il il ricovero è privo privo di di servizio scolastico Il Il bambino fruirà fruirà della della domiciliare in in una una CASA CASA DI DI ACCOGLIENZA o in in una una CASA CASA PRIVATA Esaminiamo, caso per caso, il percorso che ci permetterà di garantire al bambino/ragazzo malato, qualunque sia la sua situazione, il suo diritto allo studio: Casa di residenza Per tornare all elenco procedure amministrative Nel caso più semplice in cui il bambino/ragazzo malato, dopo il periodo di degenza in ospedale, facesse ritorno alla propria casa di residenza, l apposito modulo di richiesta dei genitori, unitamente al certificato medico del presidio ospedaliero, dovranno essere consegnati alla scuola di provenienza cui è iscritto l alunno, che provvederà ad avviare le procedure per attivare il servizio di Istruzione Domiciliare.
11 Domicilio temporaneo: casa di accoglienza o casa privata Il bambino/ragazzo ricoverato in un ospedale lontano dalla propria residenza, una volta dimesso e costretto a continuare terapie e cicli di cure nello stesso ospedale, può essere ospitato insieme alla famiglia in una casa di accoglienza dell ospedale stesso, o soggiornare in una casa privata, e usufruire dell istruzione domiciliare. La stessa potrà essere impartita da docenti della sezione ospedaliera o da docenti disponibili di altre scuole, in ore aggiuntive al proprio orario di servizio. continua... Domicilio temporaneo: casa di accoglienza o casa privata Per tornare all elenco procedure amministrative Nelle situazioni appena descritte, l alunno malato può usufruire dell Istruzione Domiciliare secondo queste due modalità: 1. L insegnante ospedaliero che si è occupato dell istruzione del bambino/ragazzo durante i periodi di degenza in ospedale può, su base volontaria attraverso le prestazioni aggiuntive all orario d obbligo, continuare a seguirlo anche a domicilio. 2. Nel caso il bambino/ragazzo non possa essere seguito a domicilio dall insegnante ospedaliero, previo nulla osta della scuola di appartenenza, può essere iscritto nella scuola più vicina all attuale domicilio ed essere seguito dagli insegnanti della nuova classe. Nell ipotesi in cui nessun insegnante della scuola, in cui l alunno è stato inserito, fosse disposto a svolgere tale servizio, il dirigente scolastico deve reperire insegnanti disponibili nelle scuole vicine.
12 Istruzione domiciliare in ospedale Per tornare all elenco procedure amministrative Nel caso in cui l ospedale dove il bambino/ragazzo è ricoverato si trovi nello stesso luogo in cui frequenta la scuola, e non disponga di un servizio scolastico interno, l alunno può usufruire, previa documentazione, del servizio scolastico in ospedale impartito dai propri docenti. Possono usufruire dello stesso servizio anche gli alunni ricoverati in ospedali lontani dalla propria residenza. Ci troviamo di fronte a situazioni particolari in cui il giovane paziente può usufruire del servizio scolastico in ospedale, seguendo, però, le procedure di attivazione dell istruzione domiciliare. Il Progetto per l attivazione di interventi di ID Per tornare all elenco procedure amministrative Un elemento di primaria importanza nel processo che conduce all attivazione di un intervento di istruzione domiciliare, indipendentemente dalla condizione di residenza dell alunno impedito alla frequenza scolastica, è rappresentato dal progetto di offerta formativa che la scuola interessata deve elaborare nei suoi confronti, con l indicazione del numero dei docenti coinvolti e delle ore di lezione previste.
13 L evoluzione del progetto avviene attraverso le seguenti fasi: Obiettivi Progettazione didattica personalizzata ELABORAZIONE DEL PROGETTO AUTORIZZAZIONE USR Piano finanziario Dati dello studente ospedalizzato AVVIO I.D. VERIFICA Elaborazione del progetto Per tornare allo schema evoluzione del progetto L elaborazione del progetto di offerta formativa che dovrà essere approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d Istituto e inserito nel POF, prevede: La descrizione dei dati dello studente, in particolare: - DATI ANAGRAFICI (codifica identificativo, età, sesso, residenza) - DATI CLINICI se necessari per l attivazione del progetto - CURRICULUM SCOLASTICO (tipo d istruzione, anno di corso, valutazione globale attuale) La definizione degli obiettivi didattico-educativi in relazione alle discipline coinvolte e con il proposito generale di garantire il diritto allo studio del bambino/ragazzo malato, prevenire l abbandono scolastico, favorire la continuità del rapporto insegnamento/ apprendimento, mantenere rapporti affettivi con l ambiente di provenienza, ecc. Una progettazione didattica personalizzata che includa la definizione della metodologia da adottare e degli strumenti e/o delle attività didattiche da impiegare per raggiungere gli obiettivi previsti, comprese sia lezioni in presenza sia attività in videoconferenza La specificazione dei docenti coinvolti e del numero delle ore di insegnamento settimanale e di attività collegiale previste Elaborazione del progetto L indicazione del finanziamento richiesto
14 Autorizzazione Ufficio Scolastico Regionale Per tornare allo schema evoluzione del progetto Il progetto elaborato, unitamente alla richiesta e alla certificazione sanitaria, verranno presentati al competente Ufficio Scolastico Regionale che procederà alla valutazione della documentazione presentata, ai fini dell approvazione e della successiva assegnazione delle risorse. Poiché potrebbero essere più d una le richieste avanzate e non tutte presentate all inizio dell anno scolastico, le Direzioni Generali Regionali procederanno, eventualmente attraverso un apposita commissione di valutazione, ad elaborare un elenco di priorità degli interventi, anche in considerazione delle risorse finanziarie disponibili. Avvio istruzione domiciliare Per tornare allo schema evoluzione del progetto Dopo l autorizzazione dell Ufficio Scolastico Regionale e la nomina degli insegnanti impegnati nel servizio da parte del dirigente/preside scolastico, segue l avvio dell intervento di Istruzione Domiciliare.
15 Verifica/Valutazione Per tornare allo schema evoluzione del progetto Al termine dell intervento verrà stilata una relazione di verifica e valutazione del progetto di istruzione domiciliare attivato, al fine di mettere a confronto i punti di partenza e i punti di arrivo, ripercorrere il processo di apprendimento e far emergere le difficoltà riscontrate e gli interventi compensativi effettuati. Relazione finale Gli attori coinvolti nel progetto BAMBINO GENITORI SCUOLA POLO MIUR SCUOLA IN OSPEDALE PROGETTO USR SCUOLA TERRITORIALE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE, ENTI TERRITORIALI, VOLONTARIATO, FONDAZIONI, AZIENDE
16 Gli attori coinvolti nel progetto Tra questi attori si generano delle relazioni ben precise atte a promuovere azioni reciproche nel garantire una tempestiva attivazione e un corretto funzionamento dell intervento di istruzione domiciliare. In Inalcuni casi casi il il docente docente coordinatore coordinatoredella della sezione sezione funzionante funzionante presso presso l ospedale l ospedale in in cui cui l alunno l alunno è stato stato ricoverato, ricoverato, al al fine fine di di accelerare accelerare le le procedure procedure amministrative amministrative e rendere rendere tempestivo tempestivo l intervento l intervento si si preoccupa, preoccupa, previa previa intesa intesa con con il il dirigente dirigente scolastico, scolastico, sentiti sentiti i i medici medicidi di reparto reparto sull andamento sull andamento della della degenza degenza e acquisito acquisito il il parere parere favorevole favorevole dei dei genitori genitorie dell alunno, dell alunno, di di contattare contattare la la scuola scuola di di provenienza, provenienza, affinché affinché elabori elabori il il progetto progetto di di istruzione istruzione domiciliare, domiciliare, provvedendo provvedendo ad ad inviare inviare una una relazione relazione didattica didattica e altre altre notizie notizie utili utili allo allo scopo. scopo. E, poi, opportuno che la scuola di appartenenza o, comunque, la struttura scolastica che mette a disposizione i propri insegnanti, una volta attivato il servizio, promuova incontri tra il personale docente e quello della ASL di appartenenza dell alunno per chiarire gli aspetti relativi alla patologia e per integrare l eventuale intervento di assistenza sanitaria domiciliare con quello di istruzione domiciliare, al fine di una presa in carico globale dell alunno malato, come previsto dal Protocollo d Intesa del 24 ottobre 2003, siglato tra MIUR e Ministero della salute. La normativa per l istruzione domiciliare Per molto tempo è mancata una legislazione specifica che facesse riferimento ai diritti del bambino e, in particolare, del bambino ospedalizzato. La stessa Pediatria veniva considerata, almeno fino alla metà degli anni 50, semplicemente come una branca specialistica della medicina generale. Si possono identificare alcune tappe importanti nel diritto internazionale che hanno condotto al riconoscimento, in maniera inequivocabile, dell inalienabile diritto del bambino allo studio e alla tutela della propria salute.
17 Il diritto del bambino malato all istruzione Gradualmente crebbe, infatti, la consapevolezza che il bambino aveva una sensibilità differente da quella dell adulto, e che l ospedalizzazione rappresentava per il piccolo paziente un forte trauma. Allo stesso tempo, nell ambito del diritto, si procedeva alla differenziazione di categorie sempre più specifiche in seno a quella più ampia di uomo, fino ad arrivare al riconoscimento del bambino come soggetto giuridico e all introduzione delle normative sui diritti del bambino ospedalizzato e del bambino malato, in generale. Il POF e l istruzione domiciliare 1924 Dichiarazione di Ginevra sui diritti del bambino approvata dalla Quinta Assemblea Generale della Lega delle Nazioni. Secondo tale Dichiarazione il bambino ha diritto: 1. a uno sviluppo fisico e mentale 2. a essere nutrito 3. a essere curato 4. a essere riportato a una vita normale se vive in ambienti demoralizzanti 5. a essere accudito e aiutato se orfano
18 Breve excursus sulle normative a tutela del bambino 1948 Costituzione che, all art. 32 sancisce il diritto alla salute e all art. 34 il diritto allo studio. Lo Stato è quindi tenuto a tutelare questi diritti e a favorirne il reale godimento anche rimuovendo gli ostacoli di carattere economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana (art. 3) Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo che, all art. 25, comma 2, sancisce la necessità di concedere una protezione speciale alla maternità e all infanzia, introducendo così l idea di un diritto speciale per i bambini perché portatori di bisogni diversi rispetto agli adulti. Breve excursus sulle normative a tutela del bambino 1959 Dichiarazione sui Diritti del Bambino approvata dall Assemblea Generale delle Nazioni Unite che prescrive la necessità di offrire ai bambini cura, protezione e spazi dove sviluppare la creatività. Questa Dichiarazione nega però al bambino il diritto di esprimere opinioni, perché considerato ancora immaturo ed incapace di scelte autonome Convenzione Internazionale sui diritti dell Infanzia che sancisce una protezione piena e completa dell infanzia, garantendo il diritto alla salute in un ottica, però, ancora una volta, di tutela e non di valorizzazione della personalità del bambino.
19 Breve excursus sulle normative a tutela del bambino Fino ad arrivare ai primi documenti legislativi che si esprimevano in materia di diritto allo studio proprio per il bambino malato. In particolare: La Carta Europea dei Diritti dei bambini, abbozzata nel 1986 dalla European Association for Children in Hospital che riassume in dieci punti i diritti del bambino in ospedale. Carta Europea dei Diritti dei bambini (documento base) Breve excursus sulle normative a tutela del bambino La Carta appena descritta è stata oggetto, sempre nel 1986, di una raccomandazione del Parlamento Europeo che sollecitava la Commissione a presentare nel più breve tempo possibile la proposta di una Carta europea dei diritti del paziente e di una Carta europea dei diritti dei bambini degenti in ospedale. Questo documento, la cui importanza risiede, soprattutto, nell aver trattato la condizione del bambino ospedalizzato riconosciuto, finalmente, in modo completo come soggetto giuridico dotato di specifici diritti, ha discusso il diritto ad avere la possibilità di insegnamento anche nel caso di ricovero parziale ( day hospital ) o di convalescenza nel proprio domicilio (lettera r del punto 4). Carta Europea dei Diritti dei bambini degenti in ospedale
20 Istruzione Domiciliare e diritto allo studio del bambino malato Il Protocollo di Intesa tra il Ministero della Pubblica Istruzione, il Ministero della Sanità ed il Ministero per la Solidarietà Sociale del 27 settembre 2000 offre direttive sugli impegni che i diversi soggetti interessati, istituzionali e non, devono assumersi nel garantire che i periodi di degenza ospedaliera o domiciliare si pongano a tutela del diritto al gioco, alla salute, all istruzione ed al mantenimento di relazioni affettive familiari ed amicali per i bambini/ragazzi malati. Istruzione Domiciliare e diritto allo studio del bambino malato In particolare, nell ambito dell intesa appena citata, il Ministero della Pubblica Istruzione si impegna a garantire l'attuazione del diritto allo studio dei bambini e adolescenti ospedalizzati istituendo corsi di studio per le scuole di ogni ordine e grado in presenza di un significativo numero di minori ricoverati e organizzando, altresì, forme di istruzione domiciliare qualora la grave patologia in atto non preveda il ricovero, ma impedisca, nel contempo, la frequenza della scuola per almeno 30 giorni. A tal fine il Ministero della Pubblica Istruzione si impegna a fornire personale docente ed A.T.A. (Amministrativo Tecnico ed Ausiliario) nei limiti delle dotazioni organiche provinciali Protocollo di Intesa tra i Ministeri della Pubblica Istruzione, della Sanità e per la Solidarietà Sociale
21 Istruzione Domiciliare e diritto allo studio del bambino malato La Circolare Ministeriale n. 43 prot. n. 283 del 26 febbraio 2001, esplicativa del suddetto Protocollo, chiarisce che, tra le novità introdotte dal testo, vi è l'estensione dell'attivazione del diritto allo studio per le scuole di ogni ordine e grado e, pertanto, anche per le scuole secondarie di II grado, anche alla luce della legge n. 9 del 2 gennaio 1999 che ha elevato l'obbligo di istruzione, nonché l'attivazione di forme di istruzione domiciliare qualora la grave patologia in atto non preveda il ricovero ma impedisca, nel contempo, la frequenza della scuola per lungo lasso di tempo (almeno 30 giorni) come nel caso, per esempio, di minori che sono sottoposti a terapie immunodepressive. In questi casi, infatti, i pazienti ricevono brevi cure in day-hospital ma non possono essere esposti alle intemperie e frequentare luoghi affollati come un'aula scolastica Circolare Ministeriale n.43/2001 Istruzione Domiciliare e diritto allo studio del bambino malato Nella fondazione della normativa sulla scuola in ospedale e sull Istruzione Domiciliare, riveste, senza dubbio, un ruolo molto importante la Legge n. 285 del 28 agosto 1997 sulle Disposizioni per la promozione di diritti ed opportunità per l infanzia e l adolescenza che, all art. 4, prescrive l attivazione di interventi diretti alla tutela dei diritti del bambino malato ed ospedalizzato attraverso progetti personalizzati integrati con le azioni previste nei piani socio-sanitari regionali. Legge n. 285/97
22 La regolamentazione del servizio di Istruzione Domiciliare Il Protocollo di Intesa tra il MIUR e il Ministero della Salute del 24 ottobre 2003, viste, oltre a una serie di altre normative, anche le disposizioni del Piano Sanitario Nazionale che, nella parte II, punto 4 La Salute e il sociale prevede: la riduzione del tasso di ospedalizzazione del 10% annuo e l incremento di strutture socio-sanitarie alternative, quali l ospedalità a domicilio e in strutture residenziali funzionalmente collegate con gli ospedali, promuove la collaborazione tra i due Ministeri nel garantire un adeguato servizio di istruzione domiciliare. Attraverso l attivazione di questo servizio, il Ministero della Salute e il MIUR si propongono, nel pieno rispetto dei reciproci ruoli e delle rispettive competenze, di assicurare il diritto alla salute e all istruzione, costituzionalmente garantiti. Piano Sanitario Nazionale La regolamentazione del servizio di Istruzione Domiciliare Nel Protocollo del 24/10/2003 è prevista: l emanazione, da parte del MIUR, di appositi atti in materia per favorire l attivazione del servizio; l integrazione tra istruzione domiciliare e assistenza sanitaria dell alunno malato, prevedendo incontri tra personale scolastico e sanitario e l uso di strumenti telematici, al fine di coniugare l istruzione a domicilio con l istruzione a distanza. Il Ministero della Salute definisce con le Regioni un programma di massima, da realizzare attraverso le ASL e le aziende ospedaliere, per favorire l integrazione fra assistenza sanitaria domiciliare e l istruzione domiciliare, a garanzia del servizio. Protocollo di Intesa
23 Il ruolo del docente domiciliare Il servizio di Istruzione Domiciliare viene, generalmente, reso dai docenti della scuola di appartenenza attraverso le prestazioni aggiuntive all orario d obbligo, da liquidare a carico del fondo dell istituzione scolastica, secondo la previsione contenuta nell art. 28 del CCNL comparto scuola 2002/2005 e le misure del compenso orario lordo di cui alla Tabella 5 allegata al medesimo CCNL. CCNL 2002/2005 Il ruolo del docente domiciliare La prima indicazione formale sul ruolo del docente la troviamo nel contratto collettivo decentrato nazionale concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed ATA dell 11/7/2000, che all art. 5 prevedeva, in relazione ai corsi funzionanti presso le strutture ospedaliere, la possibilità di dare continuità all intervento didattico anche nei periodi di non ricovero ospedaliero degli studenti che seguono cicli di cura in ospedale e/o a domicilio; in questa funzione saranno prioritariamente impegnati i docenti in servizio nei corsi delle strutture ospedaliere. Tali prestazioni professionali possono essere attivate, sulla base della disponibilità dei docenti, anche da parte delle scuole di provenienza.
24 Il ruolo del docente domiciliare e la sua formazione Le competenze richieste dalla situazione implicano che il docente che svolge il servizio di istruzione domiciliare sappia esercitare una funzione di ascolto, di mediazione tra malattia e benessere e una flessibilità e adattabilità continue tali da facilitare il passaggio da un approccio all altro. Inoltre, la continua espansione del servizio di istruzione domiciliare propone un altro aspetto del problema, che è quello, non solo della formazione del docente domiciliare, ma anche della formazione e sensibilizzazione dei docenti delle scuole di provenienza dei ragazzi malati. Questa costante crescita del servizio induce a riflettere sull opportunità di prevedere la formazione anche dei docenti delle altre scuole, per metterli in grado di fronteggiare le situazioni che possono presentarsi. Il ruolo del docente domiciliare e la sua formazione La C.M. 353/98, ripresa dal Protocollo di Intesa 27/9/2000, si occupa dell importante aspetto della formazione specifica per il personale docente. In particolare, si fa riferimento all utilità di integrare le iniziative proposte dalla scuola con le offerte formative promosse autonomamente dalle strutture sanitarie, favorendo, così, momenti di formazione congiunta con gli operatori delle strutture sanitarie. C.M. 353/98
25 Il Primo Seminario Nazionale sul servizio di I.D. A Viareggio, nei giorni dell dicembre 2003, si è tenuto il Primo Seminario sul servizio di Istruzione Domiciliare con il proposito di raccogliere le esperienze effettuate nel campo dell istruzione domiciliare e di fare un analisi approfondita delle azioni svolte, al fine di rilanciare le iniziative, per migliorarle e portarle avanti in maniera più efficace. La presenza di esperti del mondo della scuola e della sanità ha offerto l opportunità di pianificare i percorsi per l attivazione del servizio di istruzione domiciliare e definire parametri che consentissero, non solo di individuare le gravi patologie oggetto del servizio medesimo, ma anche di identificare tutti gli elementi utili a puntuali ed omogenei comportamenti. Vademecum sul Servizio di Istruzione Domiciliare redatto nel corso del Seminario Nazionale di Viareggio La privacy del/la bambino/a Nello svolgere il loro compito, gli insegnanti devono mostrarsi molto attenti alla privacy dei loro alunni, indipendentemente dal contesto d insegnamento (l aula scolastica, l ospedale o il domicilio). In generale, il docente può fare riferimento al: Codice in materia di protezione dei dati personali Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 soffermandosi in modo particolare sul Titolo V Trattamento di dati personali in ambito sanitario e sul Titolo VI Istruzione -, entrambi della Parte II del codice. Prestare servizio in istruzione domiciliare richiede da parte dell insegnante un rispetto particolare rivolto, non solo alla privacy dell alunno in quanto tale, ma anche, e soprattutto, alla sua condizione di malato. Codice in materia di protezione dei dati personali
26 L istruzione domiciliare e gli enti locali: gli esercizi finanziari Nel Protocollo di Intesa 27/9/00 il Ministero per la Solidarietà Sociale si impegna a proporre alle Regioni e agli altri enti locali, impegnati nell applicazione della legge 285/97 ( Disposizioni per la promozione di diritti ed opportunità per l infanzia e l adolescenza ) di riservare una particolare attenzione alla progettazione di interventi mirati alla tutela dei diritti fondamentali dei cittadini di minore età ospedalizzati o costretti a lunghi periodi di degenza domiciliare. L istruzione domiciliare e gli enti locali: gli esercizi finanziari La Legge n. 53 del 2003 di riforma del sistema nazionale d istruzione e formazione, vede nella costruzione di un efficace sistema formativo integrato lo strumento per realizzare il coinvolgimento attivo della rete territoriale e dei soggetti che la rappresentano, cioè scuola, famiglia, Enti locali, volontariato, associazionismo, attraverso cui concordare protocolli d intervento e impegni finanziari per migliorare la qualità della vita del minore malato e realizzare il successo scolastico e formativo degli studenti Legge n. 53/03
27 L istruzione domiciliare e gli enti locali: gli esercizi finanziari Nell allegato D alla nota n del 25 luglio 2001, riferita alla Legge n. 440 del 23 dicembre 1997 Istituzione del Fondo per l arricchimento e l ampliamento dell offerta formativa e per gli interventi perequativi, sono indicati, fra gli stanziamenti di competenza degli Uffici Scolastici Regionali, quelli relativi agli Interventi a favore degli alunni ricoverati in ospedale o in regime di day-hospital. Legge n. 440/97 L istruzione domiciliare e gli enti locali: gli esercizi finanziari Facendo riferimento a questi documenti, con la Nota Ministeriale n del 15 ottobre 2004, la Direzione generale per lo Studente - Uff. IV -, del Dipartimento per l Istruzione, ha destinato la somma complessiva di ,00 per gli interventi a favore di alunni ospedalizzati o in terapia domiciliare, da ripartire tra gli Uffici Scolastici Regionali. Nota n. 4308
28 L istruzione domiciliare e gli enti locali: gli esercizi finanziari In riferimento alla Nota prima citata, gli Uffici Scolastici Regionali rivestono un ruolo di primo piano nell informare l utenza dell esistenza della scuola in ospedale e del servizio di istruzione domiciliare ciò anche al fine di promuovere e sostenere la costituzione di una rete scolastica efficace ed integrata. L istruzione domiciliare e gli enti locali: gli esercizi finanziari Gli interventi finanziari precedenti alla Nota prot. n appena citata sono stati: la Circolare Ministeriale n. 149 del 10 ottobre 2001 la Circolare Ministeriale n. 84 del 22 luglio 2002 la Circolare Ministeriale n. 56 del 4 luglio 2003.
29 L attivazione dell Istruzione Domiciliare nel locale Ecco alcuni esempi di applicazione a livello locale della normativa ministeriale sull Istruzione Domiciliare: La regolamentazione dell attivazione dell intervento da parte dell Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte La Circolare Regionale relativa alle iniziative di formazione sui temi della scuola in ospedale e dell istruzione domiciliare promosse dall Ufficio Scolastico per il Piemonte La regolamentazione dell attivazione dell intervento da parte dell Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio La regolamentazione dell attivazione dell intervento da parte dell Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria Le scuole polo La C.M. 43/01 prevede, per garantire un intervento il più possibile coordinato e proficuo della scuola nei presidi ospedalieri presenti sul territorio, che venga individuata, per la scuola dell infanzia e per quella di base, un unica scuola-polo (o più di una nelle grandi aree metropolitane) cui farà capo tutta la gestione didattica, amministrativa e finanziaria. Nella nota n. 696 del 25 agosto 2003 viene ribadita l importanza della cooperazione offerta dalle scuole polo ospedaliere, nel numero di una per regione, per il coordinamento delle azioni correlate alla ricerca, nel relativo ambito territoriale di pertinenza, nei settori della scuola materna, elementare, media e secondaria superiore. Nota 696/03
30 Progetto La nota n del 12 novembre 2003 presenta il Progetto (Hospital School - Home), elaborato dal MIUR, approvato dal CMSI (Comitato dei Ministri per la Società dell Informazione) e cofinanziato dal MIT (Ministro dell Innovazione e delle Tecnologie). Come cita il documento, l attivazione di tale progetto prevede la collaborazione tra il mondo della scuola e quello sanitario, per garantire ai ragazzi ospedalizzati o in terapia domiciliare il diritto alla salute e il diritto allo studio, previsti dalla Costituzione, attraverso l uso di tecnologie innovative. Nota 4587 Progetto HSH@network Nella nota n del 16 dicembre 2003 vengono elencati gli obiettivi specifici del Progetto HSH@network, inerenti: 1. lo scambio di metodologie didattiche tra insegnanti ospedalieri e insegnanti territoriali; 2. la realizzazione di corsi intensivi di formazione per docenti, sia in presenza che a distanza, sull uso delle tecnologie più avanzate a supporto della didattica rivolta ad alunni malati e per l attività pedagogico-didattica; Nota 5043
31 Progetto 3. l ottimizzazione della rete di scuole polo ospedaliere dotate di adeguata strumentazione tecnologica, quale sostegno formativo, tecnico e organizzativo per la realizzazione del servizio scolastico ospedaliero, dell istruzione domiciliare e dei collegamenti con la scuola di provenienza; 4. la realizzazione di un portale in grado di offrire servizi sia agli operatori che agli utenti della scuola in ospedale; 5. un servizio di videoconferenza per la partecipazione da parte degli alunni alle lezioni della scuola di provenienza. Progetto HSH@network La nota 5043 del 16 dicembre 2003 e la nota 146 del 16 gennaio 2004 prescrivono l importante ruolo che le scuole-polo ospedaliere devono rivestire nella realizzazione del progetto; esse: assicureranno ausilio e collaborazione alle scuole di provenienza degli alunni ospedalizzati o in istruzione domiciliare; supporteranno l utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione per la didattica; cureranno la gestione e la manutenzione delle apparecchiature in dotazione per l istruzione domiciliare; svolgeranno azione di supporto organizzativo per la formazione specialistica dei docenti ospedalieri e gestiranno le risorse finanziarie che verranno assegnate allo scopo. Nota 146
32 Progetto In particolare, nella nota n. 818 del 4 marzo 2004 vengono date indicazioni sulle attività che impegneranno le scuole-polo nella realizzazione del progetto: l assegnazione dei materiali, il completamento delle dotazioni, l installazione di software, l inventario, l assicurazione, il collaudo, l attivazione di linee ADSL, la custodia, l assistenza, la manutenzione. Nota 818 Le condizioni lavorative del docente domiciliare L istruzione domiciliare viene generalmente impartita dai docenti della scuola di appartenenza dell alunno. Per tale motivo, è importante che abbiano informazioni precise sulle condizioni lavorative legate alla docenza domiciliare, non solo gli insegnanti ospedalieri ma anche gli altri docenti (ved. differenziazione tra i casi) di ogni ordine e grado, sul territorio nazionale, che potrebbero trovarsi nella condizione di dover attivare lo stesso tipo di servizio.
33 Le condizioni lavorative del docente domiciliare i In primo luogo dobbiamo ricordare che i docenti che si rendono disponibili per il servizio di istruzione domiciliare, possono svolgerlo con le prestazioni aggiuntive da liquidare a carico del fondo dell istituzione scolastica, secondo quanto previsto nell art. 28 del CCNL comparto scuola 2002/2005 e alla allegata Tabella 5 o in orario di cattedra secondo il progetto approvato. I dirigenti scolastici, nell ambito delle relazioni sindacali d Istituto, concertano con la RSU di categoria, una eventuale specifica destinazione delle risorse del fondo d istituto per riconoscere il maggior carico di lavoro del personale coinvolto nell istruzione domiciliare. Risorse finanziarie In generale, i finanziamenti concessi dal MIUR per la gestione del servizio di istruzione domiciliare, comprese le retribuzioni dei docenti domiciliari, vengono ripartiti fra gli Uffici Scolastici Regionali, per la realizzazione degli interventi a livello locale. Tali risorse finanziarie non costituiscono, però, le uniche fonti di finanziamento, in quanto possono concorrere alla realizzazione dei progetti di istruzione domiciliare, in ogni ambito territoriale regionale, anche altri soggetti istituzionali, quali Comuni, Province e Regioni, ed Enti e Associazioni con contributi a ciò destinati.
34 Il consiglio di classe allargato L alunno, in situazione di malattia, può trovarsi nella condizione di avere due punti di riferimento istituzionali: la scuola in ospedale e la propria scuola di provenienza. Al fine di una completa integrazione nell operato dei due consigli di classe si consiglia di: avere contatti preliminari e relazioni costanti con la scuola in ospedale; programmare incontri tra gli insegnanti (dove possibile in presenza, altrimenti in videoconferenza) per la programmazione dei percorsi di collaborazione; aggiornare le informazioni relative alle fasi della malattia, in rapporto alle modificate capacità di apprendimento; cogestire i percorsi di comunicazione e di apprendimento; attivare strategie efficaci di comunicazione e di interazione facilmente riutilizzabili in rete Internet; cercare di coinvolgere i compagni della classe di appartenenza dell alunno malato anche al fine di una maturazione e crescita culturale reciproca; cogestire con la scuola in ospedale le fasi di isolamento e del reinserimento a scuola dell alunno; condividere con la scuola in ospedale il momento della valutazione.
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