I RAPPORTI ECONOMICI TRA ITALIA E ROMANIA. (A cura dell Area Studi ICE)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I RAPPORTI ECONOMICI TRA ITALIA E ROMANIA. (A cura dell Area Studi ICE)"

Transcript

1 I RAPPORTI ECONOMICI TRA ITALIA E ROMANIA (A cura dell Area Studi ICE) Ottobre 2003

2 I RAPPORTI ECONOMICI TRA ITALIA E ROMANIA (A cura dell Area Studi ICE) L INTERSCAMBIO COMMERCIALE TOTALE DELLA ROMANIA Nel 2002, il valore dell interscambio commerciale totale della Romania (in dollari) è aumentato del 18%, mantenendo così il trend crescente degli ultimi anni (era aumentato del 15% nel 2001 e del 23% nel 2000), dovuto all adozione di misure di liberalizzazione commerciale e al processo di riorientamento geografico e settoriale del commercio estero in atto dal La tendenza positiva sembra confermata anche per i primi mesi del 2003 (+25% nel primo quadrimestre). Tuttavia, i dati nominali andrebbero depurati per tener conto del fatto che il tasso di inflazione in Romania, nonostante una sensibile riduzione (dal 30.3% nel 2001 al 17.8% nel 2002), si mantiene molto elevato rispetto al tasso medio Europeo (2% nel 2003). Le esportazioni nel 2002 sono aumentate del 21.8% rispetto all anno precedente, per un valore totale di 13.9 miliardi di dollari, e nel primo semestre del 2003 si è avuto un incremento dell 8.1% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Ci si attende inoltre un ulteriore incremento tra il 2003 ed il 2004 (EIU Country Report Giugno 2003), grazie all implementazione di un nuovo sistema di supporto e di promozione attraverso il finanziamento pubblico (legge n. 120/2002). Per quanto concerne le importazioni, nel 2002 si è registrata una crescita del 14.8% rispetto all anno precedente, ed un incremento del 10.4% fra gennaio e giugno del Malgrado negli ultimi anni l incremento delle esportazioni sia stato più sostenuto di quello delle importazioni, il saldo commerciale della Romania resta passivo, e nel 2002 si è mantenuto intorno ai 4 miliardi di dollari. Per quel che concerne l orientamento geografico, l Unione Europea ha un ruolo del tutto preminente sia come mercato di sbocco per i prodotti rumeni (67% delle esportazioni totali), sia come origine delle importazioni del paese (58%). L Italia rappresenta il principale partner commerciale della Romania. Le esportazioni dirette verso l Italia sono state il 25% delle esportazioni totali nel 2002, ed il 25.5% di quelle del primo semestre del Il secondo mercato di sbocco delle esportazioni rumene è la Germania (16%), seguita dalla Francia (8%) e dal Regno Unito (6%) (cfr. Grafico 1). L Italia è anche il principale fornitore della Romania, con una quota del 21% sulle importazioni totali rumene nel 2002 e del 19.6% nel primo semestre del 2003, seguita dalla Germania (15%), la Federazione Russa (7%), e la Francia (6%) (cfr. Grafico 2). 1

3 Relativamente alla composizione merceologica, le esportazioni rumene si concentrano principalmente in settori a basso valore aggiunto, spesso nel quadro di produzioni di traffico di perfezionamento passivo, originate dall Italia e dalla Germania. In particolare, il 70.8% delle esportazioni totali rumene è costituito da prodotti tessili (25.3%), macchinari (15,7%), prodotti metallurgici (12.9%), prodotti minerari (8.5%) e calzature (8.4%). Anche le importazioni si concentrano in un ristretto numero di settori: macchinari (31%), industria leggera (22%), prodotti minerari (13%) e metallo e prodotti in metallo (7%) (pari nel 2002 al 73% delle importazioni totali). Utilizzando il saldo normalizzato come misura del vantaggio comparato rivelato possiamo dire che la Romania è specializzata soprattutto nei settori tradizionali come abbigliamento, legno e mobili e nel settore navale. I principali svantaggi comparati invece si registrano nei settori della plastica, dei macchinari elettrici, degli apparecchi audiovisivi e dei macchinari (quest ultimo è un tipico settore di specializzazione dell Italia). Tabella 1 Interscambio commerciale della Romania ( ) (valori in milioni di dollari) 1999 Var% 2000 Var% 2001 Var% 2002 Var% Esportazioni Importazioni Saldi Fonte: Elaborazioni ICE su dati Istituto Statistico Nazionale della Romania. Le variazioni percentuali sono rispetto all anno precedente. Quella del 1999 è calcolata sui dati del 1998 non riportati in tabella. 2

4 Grafico 1 - Principali paesi di destinazione delle esportazioni della Romania Altri 34% Italia 25% CEFTA 7% Germania 16% Turchia 4% Regno Unito 6% Francia 8% Fonte: elaborazioni ICE su dati dell istituto Statistico Nazionale della Romania (2002) Grafico 2 - Principali paesi di origine delle importazioni della Romania Altri 37% Italia 21% Germania 15% CEFTA 10% Regno Unito 4% Francia 6% Federazione russa 7% Fonte: elaborazioni ICE su dati dell istituto Statistico Nazionale della Romania (2002) 3

5 Tabella 2 - Saldi normalizzati 1 Settori * Navigazione fluviale e marittima 84,4 89,9 Fertilizzanti 78,6 84,3 Indumenti ed accessori di abbigliamento, diversi da quelli a maglia 82,4 81,7 Indumenti ed accessori di abbigliamento, a maglia 58,7 63,0 Legno e articoli in legno 76,3 62,2 Calzature, ghette ed oggetti simili; parti di questi oggetti 57,2 60,7 Mobili, materassi e simili, arredamenti 66,6 60,2 Animali vivi 87,7 45,9 Alluminio e lavori di alluminio 50,5 38,2 Ferro o acciaio 49,8 33,9 Altri articoli tessili 12,7 31,6 Vetro e lavori in vetro 22,2 4,9 Articoli di ferro e acciaio 11,9-1,0 Prodotti chimici organici -11,1-13,4 Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti -45,3-15,5 Gomma e articoli in gomma -23,4-21,7 Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; sostanze bituminose; cere minerali -43,5-28,8 Veicoli e materiale per strade ferrate o simili e loro parti; apparecchi meccanici (compresi quelli elettromeccanici) di segnalazione per vie di comunicazione -40,0-43,8 Caldaie, macchine, apparecchi e congegni meccanici; parti di queste macchine o apparecchi -42,8-48,3 Plastica e articoli in plastica -50,9-56,5 Fonte: Elaborazioni ICE su dati dell Istituto Statistico Nazionale della Romania Nota 1: Il saldo normalizzato varia da 100, nel caso in cui il paese sia unicamente importatore, a +100, nel caso opposto in cui il paese sia unicamente esportatore. Se la bilancia settoriale è in pareggio, il saldo normalizzato è pari a 0 essendo il numeratore pari a 0. *Nomenclatura Combinata - CN2 4

6 INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA ROMANIA L interscambio commerciale tra l Italia e la Romania ha registrato una crescita record negli anni , passando da un valore di 3.8 miliardi di euro nel 1999 a 6.7 miliardi di euro nel 2001, con un incremento del 74%. Nel 2002, il valore dell interscambio commerciale tra i due paesi ha superato i 7 miliardi di euro, registrando un lieve incremento rispetto all anno precedente. I dati riferiti al primo semestre del 2003, infine, evidenziano una ulteriore crescita del 2.3% rispetto allo stesso periodo del Nel 2002 l Italia ha esportato verso la Romania merci per un valore pari a 3.6 miliardi di euro, con un incremento del 7.4 % rispetto al 2001 e del 140% rispetto al Nei primi sei mesi del 2003 invece le esportazioni sono state pari a 1.8 miliardi di euro, con un incremento del 3.6% rispetto allo stesso periodo del L andamento delle esportazioni verso la Romania è stato caratterizzato, negli ultimi tre anni, da valori molti elevati, anche se con tassi di crescita in diminuzione: dal +39% nel 2000 al +7% nel Le importazioni di beni provenienti dalla Romania hanno registrato, nel 2002, una crescita del 7.4% rispetto ai valori del Tale aumento appare più modesto rispetto a quello registrato sia nel 2001 (+31.5%) che nel 2000 (+ 32.0). La bilancia commerciale è stata caratterizzata, nel corso degli ultimi anni, dalla presenza di surplus e deficit di modesta entità. Nel 2002, tuttavia, il disavanzo dell Italia ha raggiunto l ammontare massimo di 202 milioni di euro. Orientamento settoriale Esportazioni Le esportazioni dell Italia verso la Romania sono concentrate nel settore manifatturiero. In particolare, i comparti più rilevanti (seguendo la classificazione merceologica SITC rev.2) sono i Prodotti tessili, che costituiscono il 28.3% del totale delle esportazioni italiane, e raggiungono un valore di milioni di euro nel 2002, il Cuoio e prodotti in cuoio, per un valore di 497 milioni di euro e le Calzature (5.7%). Importazioni Anche la composizione merceologica delle importazioni italiane provenienti dalla Romania risulta caratterizzata dalla prevalenza del settore manifatturiero. In particolare: il comparto più consistente, con una quota del 33.4% sull import totale (per un valore di milioni di euro nel 2002), è l Abbigliamento, seguito dal settore delle Calzature, che costituisce il 24,9% delle importazioni italiane, con un valore nel 2002 di 914 milioni di euro. 5

7 Grafico 3 - Interscambio commerciale Italia Romania (dati in milioni di euro) Esportazioni Importazioni Saldo Italia Fonte: elaborazione ICE si dati ISTAT I valori del 2003 si riferiscono al I semestre, i tassi di crescita sono ottenuti dal confronti con i dati registrati nel I semestre del Non si possono tuttavia analizzare i flussi di commercio fra Italia e Romania senza parlare del fenomeno del Traffico di Perfezionamento Passivo (TPP), costituito dai movimenti di merci in uscita dall Italia e destinate a subire perfezionamento nel territorio romeno (esportazioni temporanee), e dai movimenti relativi alle importazioni nel territorio italiano a scarico di esportazioni temporanee (reimportazioni). Più della metà dell'interscambio commerciale tra Italia e Romania si svolge infatti nel contesto del traffico di perfezionamento: il totale delle reimportazioni italiane nel 2002 ha rappresentato il 72% delle importazioni totali. 6

8 Grafico 4 - Principali settori delle esportazioni italiane in Romania (2002) Abbigliamento 7% Manufatti vari 5% Macchinari elettrici 5% Prodotti tessili 38% Macchinari specializzati 7% Macchinari industriali 7% Cuoio e prodotti in cuoio 17% Materiale per telecomunicazioni 7% Calzature 7% Fonte: elaborazioni ICE su dati dell istituto Statistico Nazionale della Romania (2002) Grafico 5 - Principali settori delle importazioni italiane dalla Romania (2002) Articoli in minerali non metallici 4% Manufatti metallici 4% Prodotti tessili 3% Altri macchinari non elettrici 1% Abbigliamento 42% Macchinari elettrici 5% Petrolio e prodotti in petrolio 9% Calzature 32% Fonte: elaborazioni ICE su dati dell istituto Statistico Nazionale della Romania. 7

9 Tabella 3 Peso del traffico di perfezionamento passivo sulle esportazioni settoriali: principali settori (milioni di dollari) (2002) Esportazioni temporanee Esportazioni temporanee/esportazioni (peso percentuale) Settori Esportazioni Cuoio e prodotti in cuoio ,6 Prodotti tessili ,0 Abbigliamento ,2 Calzature ,5 Manufatti vari ,7 Macchinari industriali ,5 Materiale per telecomunicazioni ,5 Macchinari specializzati 196 0,7 0,4 Fonte: Elaborazioni ICE su dati dell Istituto Nazionale di statistica della Romania. Tabella 4 Peso del traffico di perfezionamento passivo sulle importazioni settoriali: principali settori (milioni di dollari) (2002) Settori Importazioni Reimportazioni Reimportazioni/importazioni (peso percentuale) Abbigliamento ,9 Calzature ,6 Macchinari elettrici ,7 Meccanica strumentale ,6 Prodotti tessili ,8 Manufatti metallici ,3 Metalli non ferrosi ,0 Fonte: Elaborazioni ICE su dati dell Istituto Nazionale di statistica della Romania. 8

10 In particolare, come si vede dalla tabella, nell ambito di alcuni tra i settori più significativi dell export italiano in Romania, la quota di Traffico di Perfezionamento Passivo ammonta a più del 90% del totale: per quanto concerne i prodotti tessili, ad esempio, il 95% avviene in regime di TPP; la medesima situazione caratterizza i settori del Cuoio e prodotti in cuoio (96,6%) e della Calzature (90,5%). Tali dati risultano inoltre confermati dalla quota di TPP che si rileva nell import italiano, di cui quasi il 100% è costituito da reimportazioni ; i casi più significativi sono quelli dei settori dell Abbigliamento (98,9%) e della Calzature (98,6%). L elevata quota di TPP è legata principalmente al basso costo del lavoro in Romania. Eurostat quantifica il costo del lavoro in Romania in media circa 1,5 euro l'ora, pari a poco più di un quarto di quello della Polonia (4,48 euro) e a quasi un ottavo di quello della Slovenia (8,98 euro). Se si considerano i soli lavoratori dell'industria, sempre secondo dati di fonte Eurostat, il costo del lavoro si abbassa ulteriormente (in media 1,28 euro l ora). Il fenomeno del TPP, aumentato notevolmente negli ultimi anni e che, secondo un recente studio dell Istituto Statistico romeno, raggiungerà il suo valore massimo nel 2008, sembra tuttavia destinato a diminuire di importanza in futuro a causa dei probabili incrementi dei salari e di un possibile apprezzamento della valuta nazionale, ambedue stimolati dall adesione della Romania all UE. L analisi dei dati regionali evidenzia la posizione preminente del Veneto, sia come mercato di sbocco per i prodotti romeni, sia come origine delle importazioni del paese (nel 2002 il valore dell interscambio fra il Veneto e la Romania è stato pari a 2.6 miliardi di euro). La seconda regione, in ordine di importanza, è rappresentata dalla Lombardia, seguita da Toscana, Marche, Emilia Romagna e Piemonte. Per identificare le regioni italiane più esposte alla concorrenza della Romania sono stati calcolati un indice di somiglianza e un indice di esposizione fra le esportazioni regionali italiane e le esportazioni rumene sul mercato europeo; questi indici in media non risultano essere molto elevati: le regioni italiane non sembrano essere particolarmente soggette a concorrenza da parte della Romania. Fanno, almeno parzialmente, eccezione Veneto, Molise, Toscana, Marche, Umbria e Puglia, che presentano valori dell indice di somiglianza superiori alla media: ciò deriva da una comune specializzazione in alcuni settori chiave. Veneto, Molise e Umbria hanno in comune con la Romania una decisa specializzazione nel settore dell abbigliamento in tessuto, della maglieria e dei mobili. Invece, Toscana, Marche e Puglia hanno in comune con la Romania la specializzazione nel settore delle calzature e dei mobili. 9

11 Grafico 6 - Le principali regioni italiane importatrici dalla Romania (2002) Piemonte Lazio Umbria Altri Veneto Emilia Romagna Marche Toscana Lombardia Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT Grafico 7 - Le principali regioni italiane esportatrici verso la Romania (2002) Lazio Abruzzo Altri Veneto Piemonte Emilia Romagna Marche Toscana Lombardia Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT 10

12 Tabella 5: Grado di somiglianza e di esposizione nelle esportazioni fra le regioni italiane e la Romania (5 settori principali) Regione Somiglianza* Esposizione** Sardegna 7,9 0,66 Abruzzo 8,7 2,93 Molise 52,3 3,77 Veneto 53,6 14,84 Puglia 31,1 2,64 Emilia R. 12,9 4,87 Basilicata 9,1 1,42 Friuli V.G. 10,7 3,01 Toscana 42,9 8,54 Umbria 35,7 5,18 Marche 40,0 7,42 media 15,2 - Fonte: ISTAT ed EUROSTAT, 1999, 2001 *La somiglianza è calcolata utilizzando l indice di Finger e Kreinin (1979). S ( ab, c) min ( ), ( ) 100 Xi ac Xi bc. L indice varia da 0 a 100. i L indice offre una misura della somiglianza delle esportazioni di a (regione italiana) e b (Romania) dirette a c (Unione Europea). Xi(ac) rappresenta la quota delle esportazioni del bene i del Paese a verso il Paese c sul totale delle esportazioni di a. Xi(bc) rappresenta la quota delle esportazioni del bene i del Paese b verso il Paese c sul totale delle esportazioni di b. Le regioni riportate in tabella sono quelle che hanno valori dell indice diversi da zero. ** L indice di esposizione è calcolato moltiplicando l indice di somiglianza per il grado di propensione all esportazione delle regioni dato da esportazioni/pil. 11

13 INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN ROMANIA Fin dall avvio del processo di transizione dell economia rumena gli investimenti esteri sono stati considerati un fattore chiave per sopperire ad elevate carenze di capitale nazionale, acquisire nuove tecnologie ed apprendere tecniche di management moderne. Tuttavia la capacità della Romania di attrarre investimenti è stata molto al di sotto delle sue potenzialità: il livello degli IDE in entrata è infatti negativamente influenzato dalle frequenti modifiche del quadro normativo di riferimento, dall elevato livello di burocratizzazione, dall arretratezza delle infrastrutture e, soprattutto, dal livello e dalla diffusione della corruzione. Tra i Paesi candidati all adesione, la Romania si colloca solo al quinto posto per gli investimenti in entrata, dopo la Repubblica Ceca, la Polonia, la Slovacchia e la Slovenia, che hanno assorbito la maggior parte degli afflussi nell area. Anche nella classifica mondiale degli investimenti diretti non è riuscita a superare il 75 posto (mentre ad esempio la repubblica Ceca è al 37 ) (cfr. Box 1 allegato: L attrattività degli Investimenti diretti, gli indici usati e la posizione della Romania). Nel periodo , il flusso degli IDE in entrata in Romania ha inoltre seguito un andamento altalenante, più che raddoppiando tra il 1997 e il 1998 (a seguito della privatizzazione di Romtelecom) e riducendosi drasticamente tra il 1998 (livello massimo mai raggiunto, con 2031 milioni di dollari) e il 1999; nel 2001 e nel 2002 i valori si sono mantenuti pressoché stabili, nonostante la caduta degli IDE a livello mondiale (i flussi in entrata sono stati 1157 e 1106 milioni di dollari rispettivamente fino a raggiungere uno stock di 8786 milioni di dollari, fonte Unctad, World Investment Report, 2003). E interessante notare che in percentuale del PIL i flussi di investimenti diretti in entrata hanno raggiunto il 20,5% nel 2002 ed erano solo il 2,3% nel Nei paesi candidati tuttavia sono in media il 33%. Dati sullo stock di capitale confermano questa discrepanza: lo stock di investimenti pro capite alla fine del 2001 era di 411 dollari in Romania, contro 1600 dollari circa in media nei paesi candidati (fonte Economist Intelligence Unit -EIU, Country Report, Romania, 2003). Nel primo quadrimestre del 2003, secondo quanto pubblicato dall Agenzia Romena per gli investimenti esteri, si è registrata una crescita degli IDE pari al 20.5% su base annua, grazie all impatto delle leggi sulla promozione degli investimenti esteri approvate nell ottobre 2001 (EIU Giugno 2003). E necessario tuttavia considerare che la forte crescita registrata nel primo trimestre del 2003 è almeno in parte dovuta all apprezzamento dell euro nei confronti del dollaro USA, dal momento che i maggior investimenti esteri provengono dai paesi UE. 12

14 Grafico 8 - Flussi di IDE in Entrata (in milioni di dollari) Flussi di IDE in entrata (in milioni di $) IDE in entrata Fonte: Unctad, World Investment Report, 2003 I principali settori di destinazione degli investimenti diretti esteri in Romania sono, in ordine decrescente, settore industriale, commercio, servizi, trasporti e costruzioni. Più del 50% degli afflussi di capitale nel periodo dal 1999 al 2002 sono legati alle privatizzazioni e riflettono quindi una certa riluttanza degli investitori stranieri a investire in greenfields. I flussi di investimenti in uscita dalla Romania sono pressoché inesistenti, come del resto per tutti i paesi dell area (16 milioni di dollari nel 2002, 281 milioni dalla Repubblica Ceca, il maggiore esportatore). Investimenti italiani in Romania Secondo i dati della Camera di Commercio e dell Industria rumena, l Italia si colloca al sesto posto tra i principali Paesi investitori, dopo, i Paesi Bassi, la Germania, gli USA, la Francia e l Austria, per quanto concerne il valore del capitale totale investito (il flusso degli investimenti italiani in Romania, tra il 1990 ed il 2002, è stimabile introno ai 486 milioni di dollari). Se si considera, invece, il numero di aziende presenti nel Paese, l Italia detiene il primato, con un numero di joint - venture italo - rumene presenti nel Registro nazionale di commercio pari a 13400, in data 31 luglio 2003 (circa il 15% delle imprese estere in Romania). Tuttavia si stima che una gran parte delle imprese italiane registrate non sia operativa per diversi motivi (fiscali, difficoltà burocratiche, necessità di mantenere aperte opportunità future etc.) 1. 1 Si stima che in generale le iniziative produttive realmente avviate siano non più del 20-30% del totale delle segnalazioni. Nel caso specifico della Romania, una indagine sul campo svolta dal Corriere della Sera nel 2001 ha stimato in circa 3000 le imprese con partecipazioni di soggetti italiani (imprese o privati cittadini) effettivamente attive in Romania, distribuite fra attività produttive, commerciali, finanziarie, immobiliari, di servizio etc. Molte delle imprese registrate sono aziende fantasma, iniziative mai partite, avventure poco nobili celate sotto il nome di società inesistenti (cf. Mariotti e Mulinelli, Rapporto Italia Multinazionale, 2002,). Da notare tuttavia che risultano registrate in Romania anche più di imprese tedesche. 13

15 Sebbene la maggior parte degli investimenti italiani nell Europa centro-orientale si sia concentrata, come per i paesi UE, in Ungheria e Polonia, l Italia presenta, rispetto ai partner europei, un più marcato orientamento relativo verso la Romania: tra le 40 maggiori imprese investitrici in Romania, cinque sono costituite da imprese a partecipazione italiana. Ciononostante, la presenza italiana è prevalentemente caratterizzata da una prevalenza di imprese di piccole e medie dimensioni. Le principali regioni di destinazione degli investimenti italiani sono la Transilvania, il Banato, ed i centri industriali sorti nelle vicinanze della città di Bucarest. I dati delle camere di commercio sugli investimenti diretti esteri sono tuttavia difficilmente interpretabili: oltre a non avere un dato certo sulle imprese effettivamente operative, non danno informazioni sul fatturato, né sulla distribuzione per dimensione e per settore delle imprese italiane registrate. Per supplire alla carenza di dati, si può far riferimento all Indagine Italia Multinazionale Rapporto 2002 a cura di ICE e Reprint. Questa indagine considera solo le imprese industriali con un giro di affari estero superiore a 2,5 milioni di euro e l insieme dei servizi che ne supportano l attività e mostra che, fra il 2000 e il 2002, il numero delle partecipate italiane in Romania è passato da 584 a 657, con un aumento del fatturato da 1, a 1, 8 7 miliardi di euro e del totale degli addetti da a Sempre secondo questa indagine, il totale delle imprese partecipate nel 2002 rappresenta il 5% del totale delle imprese partecipate italiane nel mondo, mentre il totale degli addetti costituisce il 4%. Tabella 6 - Partecipazioni italiane in Romania per numero di imprese, numero di addetti e fatturato Numero di imprese Numero di addetti Fatturato Fonte: elaborazioni ICE su dati R&P Politecnico di Milano (2002) La composizione settoriale degli investimenti diretti italiani delle imprese considerate nell indagine ICE-Reprint è caratterizzata da una netta preponderanza di comparti in cui l intensità di lavoro è elevata: Abbigliamento, Pelli, Cuoio, Calzature e pelletteria, Metallo e prodotti derivati e Tessili e maglieria. Sembra quindi confermare le analisi che individuano nel basso costo del lavoro in Romania la causa principale degli investimenti diretti. 14

16 Grafico 9 - Principali settori di destinazione degli IDE in Romania 17% 40% 21% 22% Abbigliamento Metallo e prodotti derivati Pelli, cuoio e calzature Tessili e maglieria Fonte: elaborazioni ICE su dati ICE-Reprint (2002) La percentuale di investimenti diretti nei settori tradizionali ad elevata intensità di lavoro è coerente con il pattern italiano di specializzazione delle esportazioni nei settori tradizionali, e soprattutto con le caratteristiche settoriali relative all interscambio tra i due paesi. Come già osservato, inoltre, la maggior parte delle imprese italiane presenti in Romania svolge la propria attività in regime di traffico di perfezionamento passivo. In tale ambito sono sempre più frequenti le delocalizzazioni sotto forma di joint ventures ed i contratti con produttori locali per la fornitura o l'assemblaggio di parti di macchine o componenti di beni strumentali. La maggior parte degli investitori italiani provengono dalle regioni dell Italia nord occidentale e Nord orientale. 15

17 Grafico 10 - Regioni di provenienza degli IDE italiani in Romania 6% 15% 36% 43% Italia nord-occidentale Italia centrale Italia nord-orientale Italia meridionale e insulare Fonte: elaborazioni ICE su dati ICE-Reprint (2002) Le principali imprese italiane che hanno recentemente investito in Romania sono Parmalat, Italstrade, gruppo Frati, Assicurazioni Generali, Telecom, Fiat, Zoppas, Nusco, Butan gas. Merloni. A partire dal 2000 si è inoltre rafforzata la presenza di istituti di credito italiani nel Paese (Gruppo Veneto Banca) o desks operativi (Banca Intesa BCI, Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Verona); Unicredito ha acquisito il pacchetto di maggioranza della turca Demirbank trasformandola in Unicredit Romania e, infine, la Banca Popolare di Vicenza il 5% della filiale romena dell'austriaca Volksbanken A.G. In particolare secondo un analisi elaborata dall istituto Nazionale di Statistica romeno si segnala l importanza della Banca Italo-Romena Spa Italia e della Banca di Roma Spa Italia. 16

18 L ATTRATTIVITÀ DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI, GLI INDICI USATI E LA POSIZIONE DELLA ROMANIA L Unctad calcola due indici per valutare l attrattività di un paese per gli investitori internazionali: l indice di performance e l indice potenziale. In questo modo è in grado di collocare i paesi in una graduatoria sia riguardo alla loro capacità di attrarre effettivamente gli investimenti diretti, sia alla collocazione rispetto al loro potenziale. L indice di performance classifica i paesi in base agli investimenti diretti che ricevono relativamente alla loro dimensione economica, calcolata come rapporto fra la quota degli afflussi di capitale e la quota sul prodotto mondiale. Un valore maggiore di 1 indica che il paese riceve più investimenti diretti della sua dimensione relativa, mentre un valore inferiore a 1 indica che ne riceve meno (un valore negativo indica disinvestimenti nel paese nel periodo considerato). L indice cattura in questo modo l influenza sugli afflussi di capitale di fattori diversi dalla dimensione del mercato, assumendo che, ceteris paribus, la dimensione sia la base line per attrarre gli investimenti esteri. I fattori considerati sono, fra gli altri, la stabilità economicopolitica, la presenza di risorse naturali, lo stato delle infrastrutture, le opportunità di privatizzazione, l efficacia della promozione, il livello tecnologico. La classificazione dei paesi presenta ampie variazioni nel tempo perché sia il numeratore che il denominatore possono cambiare significativamente di anno in anno (ad esempio, se ci sono state grosse privatizzazioni o operazioni di M&A). Per evitare fluttuazioni indesiderate, l Unctad consiglia di utilizzare medie su 3 anni dell indice e invece di fornire il valore puntuale fornisce la posizione media dei paesi nei diversi trienni (il ranking dei paesi). L indice potenziale si basa soprattutto su variabili strutturali ed è pertanto molto più stabile dell indice di performance. E una media ponderata di diversi indicatori: crescita media del PIL, PIL pro capite, esportazioni totali, linee telefoniche fisse, telefoni mobili, spese per R&S, numero di studenti universitari, livello di rischio paese, esportazioni di risorse naturali, importazioni di accessori elettronici e automobili, esportazioni nei servizi, IDE in entrata. Non include tuttavia una serie di variabili importanti per le quali esistono dati ma ci sono difficoltà di confronto a livello internazionale, come i fattori socio-culturali e politici ed esclude gli incentivi fiscali e i costi dei servizi per mancanza di dati anche a livello nazionale. Nella graduatoria mondiale basata sull indice di performance, la Romania per il periodo si colloca al 75 posto mentre la Repubblica Ceca è all 11 posto, la Slovacchia al 26, la Polonia al 47 e l Ungheria al 53. Per quel che riguarda l indice potenziale, sempre per il periodo , la Romania si colloca al 91 posto nella graduatoria mondiale. Incidono sul livello dell indice in particolare i bassi valori registrati da Pil pro capite, numero di telefoni mobili, esportazioni di risorse naturali, importazioni di accessori elettrici, esportazioni di servizi per i quali la Romania ha valori di circa 0,1 (l indice varia fra 0 e 1) mentre ad esempio la Repubblica Ceca ha valori superiori a 0,5 (in media). Fra gli altri candidati all adesione la Slovenia si situa al 29 posto, la Repubblica Ceca si situa al 37, la Polonia al 43, la Slovacchia al 48 posto nella graduatoria mondiale. Il confronto dei valori dei due indici permette di dividere i paesi in quattro categorie a seconda che i paesi abbiano elevate potenzialità e performance (front runners), basse potenzialità ma buona performance (above potential) elevate potenzialità e cattiva performance (below potential) e cattiva attrattività e potenzialità (under performer). La Romania per il triennio ricade in quest ultima categoria, mentre, fra gli altri paesi candidati, la Polonia, la Repubblica Ceca e la Slovacchia sono nella categoria dei front runners (nella quale si trova ance la Croazia). E interessante notare che, nel , l indice di Performance per l Europa Centrale scende leggermente al di sotto del valore soglia dell unità (0,99) dopo essere stato leggermente superiore all unità per tutto il decennio precedente (per confronto lo stesso indice per EU nel triennio è stato pari a 1,77 grazie soprattutto alle performance di Belgio, Irlanda e Spagna).

Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita

Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita A cura del Centro Studi Confindustria Toscana Qualche dato generale Gli investimenti diretti dall estero in Italia Secondo i dati dell Ufficio Italiano

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

Annuario Istat-Ice 2008

Annuario Istat-Ice 2008 Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul

Dettagli

VARIABILI MACROECONOMICHE Graf. 2.1 La provincia di Modena è notoriamente caratterizzata da una buona economia. Ciò è confermato anche dall andamento del reddito procapite elaborato dall Istituto Tagliacarne

Dettagli

Un analisi storica e comparativa dell apertura internazionale delle imprese venete

Un analisi storica e comparativa dell apertura internazionale delle imprese venete Il modello di internazionalizzazione del Veneto Gli argomenti trattati Il commercio estero le esportazioni e le importazioni Gli investimenti diretti esteri le partecipazioni delle imprese venete all estero

Dettagli

Il mercato spagnolo del riciclaggio

Il mercato spagnolo del riciclaggio Nota settoriale Il mercato spagnolo del riciclaggio Agenzia ICE Ufficio di Madrid Data di realizzazione: aprile 2013 Agenzia ICE ufficio di Madrid Il settore del riciclaggio 1 CENNI SUL MERCATO SPAGNOLO

Dettagli

Il mercato del credito

Il mercato del credito Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA RISULTATI GENERALI L andamento dell Industria di Roma e Provincia nel quarto trimestre del 2002 è risultato sostanzialmente negativo. Con riferimento al Comune, i

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

OPERATORI COMMERCIALI ALL ESPORTAZIONE

OPERATORI COMMERCIALI ALL ESPORTAZIONE 8 luglio 2013 Anno 2012 OPERATORI COMMERCIALI ALL ESPORTAZIONE Nel 2012 gli operatori che hanno effettuato vendite di beni all estero sono 207.920, in lieve aumento (+0,3%) rispetto al 2011. Al netto dei

Dettagli

IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA. (aggiornamento maggio 2015)

IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA. (aggiornamento maggio 2015) IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA (aggiornamento maggio 2015) Il Sistema Legno-Mobile Sedia costituisce uno degli assi portanti del manifatturiero in Provincia di Udine

Dettagli

Costruzioni, investimenti in ripresa?

Costruzioni, investimenti in ripresa? Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara

Dettagli

LA PUBBLICITA IN SICILIA

LA PUBBLICITA IN SICILIA LA PUBBLICITA IN SICILIA Quadro produttivo, articolazione della spesa e strategie di sviluppo Paolo Cortese Responsabile Osservatori Economici Istituto G. Tagliacarne Settembr e 2014 Gli obiettivi del

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

COMMERCIO CON L ESTERO

COMMERCIO CON L ESTERO 17 novembre 014 Settembre 014 COMMERCIO CON L ESTERO Rispetto al mese precedente, a settembre 014 si rileva un aumento sia delle esportazioni (+1,5%) sia delle importazioni (+1,6%). L aumento congiunturale

Dettagli

Il valore dell export del comparto elettro-meccanico nelle regioni del Nord Italia Working paper

Il valore dell export del comparto elettro-meccanico nelle regioni del Nord Italia Working paper Il valore dell export del comparto elettro-meccanico nelle regioni del Nord Italia Working paper 2013 1 Dati rilevanti 1 Questo settore vale il 34% dell intero export italiano; Il Nord genera l 8 del valore

Dettagli

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e centro studi CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Dopo sei anni di continui cali nelle erogazioni per finanziamenti per investimenti in edilizia, anche

Dettagli

OSSERVATORIO STATISTICO

OSSERVATORIO STATISTICO OSSERVATORIO STATISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA IL TRASPORTO CAMIONISTICO DI MERCI IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE ANNUALE 2013 EXECUTIVE REPORT ES1. Il movimento merci dell Interporto di Bologna nel 2013

Dettagli

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p. Gas: le Regioni Italiane con il maggior numero di consumi e quelle con il risparmio più alto ottenibile Indice: Indice. p. 1 Introduzione. p. 2 Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2 Il costo del

Dettagli

LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PER INVESTIMENTI FISSI: CONFRONTO EUROPEO ESTRATTO DALL OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI GIUGNO

Dettagli

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura

Dettagli

LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 2015

LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 2015 LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 215 Saldi positivi ma in leggera flessione Nel terzo trimestre 215 i saldi tra iscrizioni e cessazioni di imprese liguri giovanili,

Dettagli

Fatti & Tendenze - Economia 3/2008 IL SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2007

Fatti & Tendenze - Economia 3/2008 IL SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2007 Fatti & Tendenze - Economia 3/2008 IL SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2007 luglio 2008 1 IL SETTORE DELLA ROBOTICA NEL 2007 1.1 L andamento del settore nel 2007 Il 2007 è stato un anno positivo per

Dettagli

L Italia. in Russia. I numeri della presenza italiana in Russia. Esportazioni (2008): 10,5 miliardi (3% del totale export Italia)

L Italia. in Russia. I numeri della presenza italiana in Russia. Esportazioni (2008): 10,5 miliardi (3% del totale export Italia) L Italia in Russia I numeri della presenza italiana in Russia Esportazioni (2008): 10, miliardi (3% del totale export Italia) La Russia è il 7 paese cliente dell Italia (dopo Germania, Francia, Spagna,

Dettagli

Il legno-arredo italiano in Cina: Quali prospettive e sfide per la conquista di un mercato enorme

Il legno-arredo italiano in Cina: Quali prospettive e sfide per la conquista di un mercato enorme Il legno-arredo italiano in Cina: Quali prospettive e sfide per la conquista di un mercato enorme Giuliano Noci, School of Management La produzione cinese (1/2) La Cina è il maggiore produttore ed esportatore

Dettagli

Internazionalizzazione delle imprese

Internazionalizzazione delle imprese Internazionalizzazione delle imprese italiane: contesto ed opportunità 3 Marzo 2015 Business Analysis Pio De Gregorio, Responsabile Anna Tugnolo, Senior Analyst Dopo un 2013 difficile, le esportazioni

Dettagli

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA

Dettagli

L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane

L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane Studi e ricerche sull economia dell immigrazione L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane Anno 2011 per l anno di imposta 2010 Avvertenze metodologiche p. 2 I principali risultati dello studio

Dettagli

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014 UMBRIA Import - Export caratteri e dinamiche 2008-2014 ROADSHOW PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE Perugia, 18 dicembre 2014 1 Le imprese esportatrici umbre In questa sezione viene proposto

Dettagli

INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI

INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI Mercoledì 18 marzo 2015, ore 17.00 Camera di Commercio, Sala Arancio, Via Tonale 28/30 - Lecco Materiale a cura di: Direzione Studi e Ricerche,

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali

Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali Massimo Scaccabarozzi, Presidente Farmindustria 52 Simposio AFI -1 giugno 2012 La farmaceutica è la prima industria hi-tech per

Dettagli

Sintesi del Rapporto per la Stampa

Sintesi del Rapporto per la Stampa Sintesi del Rapporto per la Stampa Il Rapporto descrive e analizza le dinamiche connesse al movimento transfrontaliero dei rifiuti speciali tra l Italia e gli altri Paesi, europei e non. Per rifiuti speciali

Dettagli

IV edizione del Workshop Le regioni italiane: ciclo economico e dati strutturali

IV edizione del Workshop Le regioni italiane: ciclo economico e dati strutturali IV edizione del Workshop Le regioni italiane: ciclo economico e dati strutturali Il capitale territoriale: una leva per lo sviluppo? Bologna, 17 aprile 2012 Il ruolo delle infrastrutture nei processi di

Dettagli

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre

Dettagli

COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it

COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it unione nazionale r a p p r e s e n t a n t i autoveicoli esteri Analisi UNRAE delle immatricolazioni 2008 AUMENTA DI OLTRE 3 PUNTI LA QUOTA DI CITY CAR

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015)

Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) La Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) 1 ECONOMIA IN ITALIA In Italia, dopo tre cali annuali consecutivi (2012-2,8%, 2013-1,7%, 2014-0,4%), il CSC prevede una crescita del PIL dell 1%. quest

Dettagli

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.

Dettagli

A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A

A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A Ma g g i o 2 0 0 3 di G i u s e p p e A i e l l o 1. L andamento

Dettagli

L interscambio commerciale tra Italia e India Anni 2000-2006

L interscambio commerciale tra Italia e India Anni 2000-2006 6 febbraio 2007 L interscambio commerciale tra Italia e India Anni 2000-2006 Ufficio della comunicazione Tel. +39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel. + 39 06 4673.3106 Informazioni

Dettagli

INDUSTRIA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA

INDUSTRIA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA INDUSTRIA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA Hannover Messe 2014 Walking Press Conference, 8 Aprile 2014 L industria Elettrotecnica ed Elettronica in Italia ANIE rappresenta da sessant anni l industria

Dettagli

MOVIMPRESE RISTORAZIONE

MOVIMPRESE RISTORAZIONE Le pillole di Notizie, commenti, istruzioni ed altro MOVIMPRESE RISTORAZIONE Anno 2011 Ufficio studi A cura di L. Sbraga e G. Erba MOVIMPRESE RISTORAZIONE A dicembre del 2011 negli archivi delle Camere

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

Migrazioni e statistiche demografiche dei migranti

Migrazioni e statistiche demografiche dei migranti Migrazioni e statistiche demografiche dei migranti Questo articolo presenta le statistiche dell'unione europea (UE) in materia di migrazioni internazionali, la popolazione di cittadini autoctoni e stranieri

Dettagli

Il turismo incoming: situazione attuale e prospettive. Fabrizio Guelpa Direzione Studi e Ricerche

Il turismo incoming: situazione attuale e prospettive. Fabrizio Guelpa Direzione Studi e Ricerche Il turismo incoming: situazione attuale e prospettive Fabrizio Guelpa Direzione Studi e Ricerche Milano, 10 febbraio 2016 Turismo incoming in crescita progressiva Arrivi di turisti negli esercizi ricettivi

Dettagli

8. Dati finanziari e bancari

8. Dati finanziari e bancari 8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al

Dettagli

LE ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE

LE ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE 11 settembre 2014 II Trimestre 2014 LE ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE Nel secondo trimestre del 2014, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite di beni sui mercati esteri risultano in aumento per

Dettagli

Dossier Casa. A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi

Dossier Casa. A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi Dossier Casa A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi Casa 2 La crisi della nuova edilizia e delle infrastrutture e la crescita della riqualificazione delle abitazioni Investimenti in costruzioni*

Dettagli

Le esportazioni delle regioni italiane

Le esportazioni delle regioni italiane 17 marzo 2004 Le esportazioni delle regioni italiane Anno 2003 Nel 2003 il valore delle esportazioni italiane ha registrato una flessione del 4 per cento rispetto al 2002. Dal punto di vista territoriale,

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato

Dettagli

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015 Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015 Le esportazioni di Vicenza e la dinamica del cambio nei mercati del made in Vicenza Tra i primi 20 mercati di destinazione dei prodotti

Dettagli

INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011

INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011 INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011 Il presente rapporto riporta i principali risultati dell indagine sui crediti verso la Pubblica Amministrazione, svolta dall Associazione fra

Dettagli

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003 NOTA METODOLOGICA I dati elaborati per la presente pubblicazione sono quelli riportati nell allegato D ed F al rendiconto finanziario, rilevati dall Istat non più con un suo proprio modello ma a partire

Dettagli

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA di Giuseppe D Aloia 1 - Retribuzioni Lorde di fatto Reali- Industria manifatturiera - Valuta Nazionale (deflazionate con il

Dettagli

agroalimentare I trimestre 2014

agroalimentare I trimestre 2014 AGRItrend Evoluzione e cifre sull agro-alimentare La bilancia commerciale agroalimentare I trimestre 2014 A 8 LA BILANCIA COMMERCIALE AGROALIMENTARE A differenza di quanto riscontrato nel corso del 2013,

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila). COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2010, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre

Dettagli

superiore verso gli esercizi complementari, le cui quote di mercato risultano comunque largamente inferiori a quelle degli alberghi, che raccolgono

superiore verso gli esercizi complementari, le cui quote di mercato risultano comunque largamente inferiori a quelle degli alberghi, che raccolgono 13. Turismo Il turismo nel comune di Roma si conferma uno dei principali assi di sviluppo del territorio, costituendo, all interno del sistema economico e sociale, un elemento centrale di crescita, che

Dettagli

IL COMMERCIO CON L ESTERO DI APPARECCHI ELETTRICI

IL COMMERCIO CON L ESTERO DI APPARECCHI ELETTRICI ŀ IL COMMERCIO CON L ESTERO DI APPARECCHI ELETTRICI Il settore degli Apparecchi elettrici rappresenta una voce importante dell interscambio commerciale locale, soprattutto se si pensa che da tempo 1 genera

Dettagli

Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione. Rimini Wellness, 14 Maggio 2010

Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione. Rimini Wellness, 14 Maggio 2010 AICEB (Associazione Italiana Centri Benessere) IL MERCATO DEL BENESSERE: IMPRESE E SERVIZI OFFERTI* Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione Rimini Wellness, 14 Maggio

Dettagli

Capitolo 24. Risultati economici delle imprese

Capitolo 24. Risultati economici delle imprese Capitolo 24 Risultati economici delle imprese 24. Risultati economici delle imprese Per saperne di più... Eurostat. http://europa. eu.int/comm/eurostat. Imf. World economic outlook. Washington: 2012.

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA novembre 04 Introduzione In base ai dati dell VIII Censimento su Industria e Servizi dell ISTAT è stata condotta un analisi dell occupazione femminile nelle

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

Il mercato tedesco del vino

Il mercato tedesco del vino Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Ufficio di Berlino Nota Settoriale Il mercato tedesco del vino Berlino, marzo 2013 2 INDICE 1. Importanza del mercato

Dettagli

STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE

STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE 22 giugno 211 Maggio 211 STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE A maggio 211 entrambi i flussi commerciali registrano una flessione congiunturale, più marcata per le importazioni (-2,2%) rispetto

Dettagli

I MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA

I MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA I MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA 1 I MERCATI DEI BENI IN ECONOMIA APERTA Il concetto di Economia aperta si applica ai mercati dei beni: l opportunità per i consumatori e le

Dettagli

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

Lo scenario socio-economico del Mezzogiorno: l effetto della crisi su famiglie, giovani e imprese

Lo scenario socio-economico del Mezzogiorno: l effetto della crisi su famiglie, giovani e imprese Lo scenario socio-economico del Mezzogiorno: l effetto della crisi su famiglie, giovani e imprese Salvio CAPASSO Responsabile Ufficio Economia delle Imprese e del Territorio Napoli, 12 maggio 2015 Agenda

Dettagli

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2 Mercato libero dell energia elettrica e del gas: evoluzione dalla liberalizzazione, passaggi dal servizio di Maggior Tutela e confronto con altri Paesi europei. Indice: Indice; p. 1 Introduzione; p. 2

Dettagli

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:

Dettagli

Saldi delle posizioni lavorative dal 30 giugno 2008 per genere e cittadinanza

Saldi delle posizioni lavorative dal 30 giugno 2008 per genere e cittadinanza LA GRANDE CRISI RACCONTATA DAI NUMERI di Maurizio Gambuzza Saldi delle posizioni lavorative dal 3 giugno 28 per genere e cittadinanza 5-5 -1-15 -2-25 Uomini italiani Donne italiane Uomini stranieri Donne

Dettagli

Mercato lavoro, orari, produttività, salari

Mercato lavoro, orari, produttività, salari Mercato lavoro, orari, produttività, salari Roberto Romano 22 marzo 2012 Sommario Premessa... 2 Rigidità della protezione dell'occupazione... 2 Italia, paese dai bassi salari... 4 Ore lavorate... 5 Costo

Dettagli

LE ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE

LE ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE 11 giugno 2015 I trimestre 2015 LE ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE Nel primo trimestre del 2015, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite di beni sui mercati esteri sono in aumento sia per le regioni

Dettagli

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 4 trimestre 2014 a cura del NETWORK SECO Febbraio 2015 Il Network SeCO è costituito

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 22 luglio 2015 Maggio 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA Allo scopo di fornire informazioni statistiche integrate, a partire dalla diffusione odierna, il comunicato è arricchito di un paragrafo

Dettagli

IL MERCATO M&A NEL 2010: DATI 2003-2010

IL MERCATO M&A NEL 2010: DATI 2003-2010 http://www.sinedi.com ARTICOLO 49 GENNAIO / FEBBRAIO 2011 IL MERCATO M&A NEL 2010: DATI 2003-2010 Il presente lavoro propone una breve analisi del mercato globale M&A (mergers & acquisitions) tra il 2003

Dettagli

CORSO DI ECONOMIA POLITICA (LIVELLO AVANZATO)

CORSO DI ECONOMIA POLITICA (LIVELLO AVANZATO) CORSO DI ECONOMIA POLITICA (LIVELLO AVANZATO) Prof. G. Di Bartolomeo Paese preso in esame: GERMANIA Gruppo di lavoro: Di Paolo Chiara Lavecchia Gianluca Marchesani Sara Marcotullio Giada Salvatorelli Francesca

Dettagli

Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004)

Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004) Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004) Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni congiunte V del Senato della Repubblica

Dettagli

INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE. Sintesi per la stampa

INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE. Sintesi per la stampa INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE Sintesi per la stampa Roma, 11 settembre 2014 Sintesi per la Stampa L attività produttiva del settore metalmeccanico, dopo la fase recessiva protrattasi

Dettagli

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA Dal 31/12/2007 al 30/6/20 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 8/20 Ottobre 20 Fonte dati Banca d'italia Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica

Dettagli

L internazionalizzazione del sistema economico milanese

L internazionalizzazione del sistema economico milanese L internazionalizzazione del sistema economico milanese Il grado di apertura di un sistema economico locale verso l estero rappresenta uno degli indicatori più convincenti per dimostrare la sua solidità

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO 13. Commercio STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI 2. CHIMICA E FARMACEUTICA 3.

Dettagli

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA CRESME IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA Sintesi dello studio generale 2006 a cura di Federico Della Puppa I RISULTATI PRINCIPALI I risultati principali Prosegue

Dettagli

La Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo 2003-2005

La Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo 2003-2005 7 ottobre 2005 La Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo 2003-2005 L Istat presenta i principali risultati delle rilevazioni sulla Ricerca e Sviluppo intra-muros 1 (R&S) in Italia, riferiti alle imprese,

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;

Dettagli

INVESTMENT REFORM INDEX 2006

INVESTMENT REFORM INDEX 2006 INVESTMENT REFORM INDEX 2006 Prof.ssa Giorgia Giovannetti Ice - Area Studi, ricerche e statistiche Università di Firenze Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia, Moldavia, Montenegro,

Dettagli

I DATI SIGNIFICATIVI IL CONTO TECNICO

I DATI SIGNIFICATIVI IL CONTO TECNICO L ASSICURAZIONE ITALIANA Continua a crescere ad un tasso elevato la raccolta premi complessiva, in particolare nelle assicurazioni vita. L esercizio si chiude in utile soprattutto grazie alla gestione

Dettagli

EUROPA 2020. Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva. Eurosportello-Unioncamere. del Veneto

EUROPA 2020. Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva. Eurosportello-Unioncamere. del Veneto EUROPA 2020 Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva Eurosportello-Unioncamere del Veneto Cos è è? Una comunicazione della Commissione Europea (Com. 2020 del 3 marzo 2010), adottata

Dettagli

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IL SISTEMA IMPRENDITORIALE 1 1.1 Le imprese attive per settore e forma giuridica Nei primi tre mesi del 2015 risultano iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Lodi 21.784 posizioni,

Dettagli

MERCATO MUTUI: CRESCE DEL 21,2% IL MERCATO DEI MUTUI IN PIEMONTE

MERCATO MUTUI: CRESCE DEL 21,2% IL MERCATO DEI MUTUI IN PIEMONTE MERCATO MUTUI: CRESCE DEL 21,2% IL MERCATO DEI MUTUI IN PIEMONTE E quanto rilevato dall Osservatorio Mutui Casa alle Famiglie di Banca per la Casa Milano, febbraio 2007 - Il novimestre 2006 conferma la

Dettagli

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Venezia, 10 novembre 2008 COMUNICATO STAMPA Indagine congiunturale di Unioncamere del Veneto sulle imprese manifatturiere III trimestre 2008 L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Trimestre negativo

Dettagli