ANNO SCOLASTICO... /...
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- Adriano Cappelli
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1 ANNO SCOLASTICO... /... ALUNNO/A... Nato/a a... Prov.... il... Indirizzo/recapito... tel.... Classe... Sez.... N. alunni della classe... Tempo scuola: n. giorni sett.li... n. ore sett.li... INSEGNANTI DI CLASSE/MODULO Nome Ambito/Discipline Ore sett.li in classe Insegnante coordinatore-tutor di classe... Insegnante per il sostegno... Special. anno... Giorni e ore sett.li con l alunno... Assistente personale (per alunno/a grave) e/o altri operatori di assistenza Ore sett.li con l alunno... SCUOLA... Via, luogo Tel.... COMUNE... Prov.... Regione... A.S.L. n.... di... Distr. Sanitario... tel....
2 2 PRESENTAZIONE La presente Agenda dell insegnante per il sostegno didattico, con il relativo Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) e il Portfolio delle competenze individuali, previsti dalla nuova normativa, servono a documentare annualmente l attività del docente incaricato del sostegno, le proposte formative e i risultati in termini di competenza raggiunti dall alunno/a, cui sia stato assegnato un sostegno scolastico. L Agenda è composta delle seguenti parti: 1. Dati informativi e organizzazione scolastica; 2. Giornale didattico dell insegnante di sostegno; 3. Operazioni conclusive. Il P.E.I. contiene: 1. La diagnosi funzionale e il profi lo dinamico; 2. Il progetto formativo annuale; 3. La programmazione disciplinare; 4. Il Portfolio degli elaborati e delle competenze individuali. L Agenda, il P.E.I. e il Portfolio, documenti resi obbligatori per gli alunni con certifi cazione, sono stati stilati in modo da guidare gli insegnanti, che hanno in carico l alunno o alunna disabili, in tutte le operazioni necessarie a favorire il massimo possibile l insegnamento-apprendimento in un contesto scolastico integrato. Una parte specifi ca tuttavia è riservata al Giornale didattico dell insegnante di sostegno (art.4, O.M. n. 236/1993) dove viene «documentata l attività programmatoria, didattica» di chi opera specifi catamente con un alunno/a disabili. Il P.E.I. in particolare, come detto dalle O.M., deve essere «frutto della collaborazione collegiale di tutti gli insegnanti che operano stabilmente nella classe e partecipano alla programmazione didattica» (art.3). Esso deve dare indicazioni per l intero tempo di permanenza a scuola dell alunno e per tutti gli ambiti d insegnamento: per cui non si limita a documentare la programmazione dell insegnante di sostegno e non va riservato al suo uso personale. Gli insegnanti di classe devono prevedere tutte le forme utili di individualizzazione del loro insegnamento: esperienze di rielaborazione in classe, meglio se in gruppi di alunni; percorsi personalizzati; l uso di materiali; laboratori. D accordo con i docenti, l insegnante di sostegno cercherà di individuare gli obiettivi differenziati adatti all alunno/a disabile, partendo da quelli della classe, per evitare rischi di ulteriori emarginazioni. Per alunni in particolare grave diffi coltà, sia le discipline, che i relativi indicatori hanno solo valore di riferimento: segnano l area entro la quale rintracciare i percorsi utili all alunno/a; essi vanno utilizzati in quanto servono o sono applicabili. L Agenda rimane atto operativo interno della scuola, ma accoglie gli elementi e le indicazioni dei progetti globali derivanti dagli accordi di programma con i servizi esterni, previsti dalla legge n.104 del 5/2/1992. I servizi socio-sanitari sono tenuti a fornire alla scuola sia la descrizione nosografica delle disabilità (tipo e gravità della o delle minorazioni) sia le note diagnostiche sulla disabilità, che la previsione delle sue possibili evoluzioni; nel caso ciò non fosse avvenuto, sarà opportuno prenderne nota nell Agenda. Importanti anche le informazioni sulle eventuali terapie seguite, sui risultati di esse e sulle possibili collaborazioni. Le informazioni diagnostiche vanno verifi cate con l osservazione dei comportamenti dell alunno a scuola, compiuta dai docenti. Il Portfolio consta di quattro fascicoli, defi niti nei loro contenuti, destinati a contenere documenti personali ed elaborati dell alunno, testi di verifica, produzioni ed esercitazioni, a dimostrazione dei progressi avvenuti e dei risultati conseguiti; e la copia agli atti sia della certifi cazione che del documento di valutazione. Ciascun fascicolo infatti porta l indicazione dei contenuti particolari che vi andranno inseriti e nel contempo chiede di esplicitare le competenze raggiunte per ogni quadrimestre dall alunno/a, sia nelle aree così dette formative che nelle singole aree disciplinari. Con valore di pura indicazione è stato inserito un modello di scheda operativa, che gli insegnanti potranno riprodurre, atta a guidare il docente nel suo lavoro pratico e a facilitare la scrittura dei fascicoli. Tali schede potranno avere, una volta compilate, valore di documento da introdurre in fascicolo. Vittorino Stanzial
3 INDICE Intestazione... 1 Presentazione... 2 Note di guida per la compilazione... 4 AGENDA 1. DATI INFORMATIVI E ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA... 5 Dati informativi su alunno, famiglia e scuola... 5 Colloqui con i genitori... 6 Frequenza scolastica... 7 Orari e attività settimanali dell alunno/a e calendario delle riunioni e incontri... 8 Orario generale dell insegnante di sostegno e orario generale dell educatore-assistente... 9 Quadro degli ausili, sussidi e materiali...10 Verbale della riunione di inizio anno...11 Verbale della riunione intermedia GIORNALE DIDATTICO DELL INSEGNANTE DI SOSTEGNO...13 Diario mensile delle attività svolte per o con l alunno/a 3. OPERAZIONI CONCLUSIVE...19 Riunione a fi ne anno del Gruppo di lavoro di scuola...19 Annotazioni sul sostegno specializzato Relazione fi nale e note per la continuità educativa Scheda personale valutativa dell alunno/a PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E PORTFOLIO 1. DIAGNOSI FUNZIONALE E PROFILO DINAMICO Risultati delle anamnesi clinico-mediche, psicologiche, terapeutiche e socio-ambientali Rilevazioni delle capacità, dei limiti e anomalie Informazioni pervenute da altre scuole, classi o istituzioni e osservazioni scolastiche d inizio anno Profi lo dinamico PROGETTO FORMATIVO ANNUALE Obiettivi di abilitazione educativa Apprendimenti scolastici di base Sviluppo della maturità personale Educazione alla convivenza civile PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Competenze Laboratori e attività opzionali a scelta della famiglia tra quelli proposti dalla scuola PORTFOLIO DEGLI ELABORATI E DELLE COMPETENZE DELL ALUNNO... 38
4 NOTE DI GUIDA PER LA COMPILAZIONE L Agenda va considerata quale guida al sostegno scolastico integrato e quindi strumento di lavoro non solo per l insegnante di sostegno ma anche per i docenti di classe; essa segue tutte le fasi operative che si rendono necessarie durante l intero anno scolastico. Quale registro con valore uffi ciale, contiene spazi per la conoscenza del soggetto; per i quadri organizzativi; il diario personale dell insegnante di sostegno; i dati della diagnosi funzionale e le linee del profi lo dinamico; la progettazione annuale; i verbali di valutazione iniziale, intermedia, fi nale; la relazione fi nale, le note di orientamento per la continuità educativa e i giudizi e l attestazione conclusivi. Ha un impostazione fl essibile e dinamica, prevede quindi la possibilità di introdurre quei cambiamenti e aggiornamenti che le dinamiche operative possono suggerire. Tutto quanto attiene alla descrizione dell azione didattica, delle metodologie adottate e la verifi ca delle conoscenze e competenze raggiunte lo si trova nel Portfolio, inserito in copertina; e ancor meglio, se utilizzate, nelle Schede operative, proposte a pp La Programmazione del P.E.I. va defi nita nelle sue linee essenziali almeno entro la metà del mese di ottobre, per essere presentata al Collegio docenti. Sarà bene chiedere al Dirigente, prima di tali termini, di convocare il Gruppo di lavoro di Circolo o il Consiglio di interclasse con la presenza di operatori dei servizi. Nel frattempo si saranno messi insieme i dati conoscitivi e documentari, raccolti anche tramite prove, osservazioni sistematiche sull alunno, colloqui con i familiari e con gli operatori dei servizi socio-sanitari o con altri operatori esterni. Nulla vieta che almeno inizialmente certe parti dell Agenda possano essere compilate a matita e successivamente risistemate. Se lo spazio risultasse insuffi ciente è sempre possibile inserire qualche foglio integrativo. In particolare: La rielaborazione sintetica dei dati uniformativi (oggetto sia del Verbale d inizio anno, che del Profi lo dinamico funzionale) più che essere affi data allo scambio dei documenti, deriva dall incontro colloquiale con gli operatori esterni, con gli altri insegnanti e possibilmente con i familiari. Dai quadri organizzativi si può trarre indicazione dell affi do dell alunno/a nei vari tempi scolastici e quindi, come per ogni altro alunno, della responsabilità personale dei docenti. Il Profi lo descrive, al presente, lo sviluppo della persona nei suoi aspetti peculiari: traccia il quadro delle capacità raggiunte, indica le potenzialità, i punti di forza su cui poggiare i vari interventi di socializzazione e di apprendimento. Il Gruppo di lavoro e il Consiglio di classe dovrebbero fornire elementi e indicazioni per la sua stesura. La progettazione annuale prevede tre campi di intervento: gli interventi sulla persona, diretti a far acquisire competenze verso se stessi, il proprio corpo, l adattamento all ambiente, lo sviluppo della manualità e dell operatività pratica; gli obiettivi diretti ai prerequisiti cognitivi e strumentali degli apprendimenti scolastici: ossia l alfabetizzazione di base, lettura, scrittura, calcolo; la comprensione logica ed espressiva. Infine vanno previsti per ogni specifica disciplina gli obiettivi che indicano le competenze che l alunno/a può raggiungere, secondo gli specifi ci indicatori, da individuare ai livelli possibili: o ridotti e alternativi o compatibili ed equipollenti con quelli della classe. Nei casi di particolare gravità, vanno individuati obiettivi anche sostitutivi. In questi casi sia le discipline, che i relativi indicatori hanno un valore puramente indicativo-direzionale: spetta al Consiglio di interclasse/classe defi nire l organizzazione degli interventi per l alunno disabile, secondo le sue effettive opportunità, evitando in ogni modo di subordinarli alla sola disponibilità dei docenti. Ogni forma di valutazione-orientativa presuppone l esercizio della collegialità; trattandosi di alunno disabile essa esige anche la partecipazione degli esperti dei Servizi territoriali e se possibile dei familiari. Tali operazioni collegiali dovrebbero avvenire, oltre che a inizio anno, anche alla fi ne di ogni quadrimestre.
5 Agenda Dati e organizzazione 5 1. DATI INFORMATIVI E ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA Dati informativi su alunno, famiglia e scuola Percorso scolastico-familiare dell alunno/a Scuole frequentate Passaggi di residenza Esperienze educative trascorse Nucleo familiare Componenti Relazione di parentela e professione Provenienza Note di vita (Da stendere, per quanto possibile, con la partecipazione dell alunno/a e/o dei genitori e ponendo la data) Esperienze importanti Bisogni particolari Attività preferite a casa, in gruppi sociali Amicizie Attitudini Comportamenti Aspettative della famiglia Rapporti scuola-famiglia
6 6 Agenda Dati e organizzazione Colloqui con i genitori DATA Informazioni rilevate durante il colloquio ed eventuali proposte
7 Agenda Dati e organizzazione 7 Frequenza scolastica Barrare i giorni di vacanza e segnare le assenze dell alunno con una crocetta. Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Note = TOT. assenze = TOT. giorni di scuola Annotazioni sulle cause delle assenze prolungate
8 8 Agenda Dati e organizzazione Orari e attività settimanali dell alunno/a In corrispondenza dell ora scrivere l attività o la disciplina da svolgere e indicare se: in classe, in attività individuale o in piccolo gruppo (porre un asterisco se è presente durante l attività l eventuale educatore o assistente personale). Ora Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Calendario delle riunioni e incontri Indicare il giorno e le ore in cui sono previsti. Consigli di classe-interclasse Colloqui con i genitori Con gli specialisti Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno
9 Agenda Dati e organizzazione 9 Orario generale dell insegnante di sostegno Segnare l orario settimanale completo: 24 ore settimanali Orario Alunno con cui opera Contesto* Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato * Indicare se: in classe, attività individuale in ambiente separato, in piccolo gruppo in classe o fuori dalla classe. Orario generale dell educatore-assistente Segnare l orario settimanale completo Lunedì Orario Alunno con cui opera Contesto* Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
10 10 Agenda Dati e organizzazione Quadro degli ausili, sussidi e materiali Disponibili Per l autonomia dell alunno/a... Per attività sensoriali e psicomotorie... Per le attività di comprensione e/o di apprendimento delle discipline... Richieste avanzate Data Descrizione Destinatari ed esiti
11 Agenda Dati e organizzazione 11 Verbale della riunione di inizio anno del Gruppo di lavoro di scuola o, eventualmente, del Consiglio di interclasse/classe: dirigente, insegnanti, operatori ASL, famiglia (L. 104/92, art. 15) Luogo... Data... Presenti all incontro (nome e qualifi ca): Problemi posti e aspetti dello sviluppo esaminati Decisioni per la frequenza, l inserimento in classe e per l attività di sostegno L insegnante per il sostegno... Visto: il/la Dirigente...
12 12 Agenda Dati e organizzazione Verbale della riunione intermedia del Gruppo di lavoro di scuola o, eventualmente, del Consiglio di interclasse/classe: dirigente, insegnanti, operatori ASL, famiglia (L. 104/92, art. 15) Luogo... Data... Presenti all incontro (nome e qualifi ca): Problemi posti e aspetti dello sviluppo esaminati Decisioni per la frequenza, l inserimento in classe e per l attività di sostegno L insegnante per il sostegno... Visto: il/la Dirigente... Nota: Il verbale della riunione di fi ne anno si trova nelle Operazioni conclusive.
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