Il progetto Fortipack
|
|
- Gregorio Gagliardi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Packaging&Design Silvia Guenzi Il progetto Fortipack Le pellicole estensibili (PES) sono utilizzate per il confezionamento di formaggi porzionati, anche Dop. In funzione delle condizioni di conservazione e delle caratteristiche del formaggio, l ampia superficie di contatto tra alimento e materiale plastico può favorire e accelerare fenomeni di migrazione di componenti dalle PES ai formaggi. Lo studio dei problemi di migrazione e delle condizioni di utilizzo delle PES per la conservazione di formaggi tipici lombardi è stato oggetto del Progetto della Regione Lombardia Fortipack coordinato dal DISTAM dell Università degli Studi di Milano I formaggi Dop della Lombardia che si collocano nella categoria molli e semiduri, quali Quartirolo, Taleggio, Provolone e Valtellina Casera, sono spesso ottenuti presso strutture produttive monoprodotto e artigianali che, essendo prive di strutture di porzionatura e confezionamento, si avvalgono per la commercializzazione della Gdo. È sempre più diffusa la cosiddetta vendita immediata di porzioni di formaggio a peso variabile, preparate e confezionate presso i punti vendita in pellicole estensibili (PES). Oltre che per la loro praticità d uso ed economicità, le PES si sono affermate nel confezionamento dei formaggi non solo in ambito Gdo ma anche domestico per le loro eccellenti proprietà funzionali quali: estensibilità, 60 adesività, trasparenza, permeabilità a gas e vapori. Un ulteriore importante proprietà, specifica però delle sole PES per uso Gdo, è la macchinabilità, ossia l attitudine al confezionamento automatico. I materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti sono disciplinati da provvedimenti nazionali e comunitari che ne prescrivono l inerzia, ossia l incapacità a trasferire, oltre una certa soglia, sostanze in grado di compromettere la qualità sensoriale del prodotto o danneggiare la salute del consumatore. Per quanto riguarda la disciplina comunitaria, il regolamento CE n. 1935/2004 (norma quadro) stabilisce i requisiti generali a cui devono rispondere tutti i materiali in questione, mentre direttive specifiche contengono disposizioni dettagliate per i singoli materiali. Esistono inoltre direttive su singole sostanze utilizzate nella fabbricazione dei materiali destinati al contatto con alimenti: sono state elaborate liste positive delle sostanze di cui è consentito l utilizzo per la produzione di tali materiali. Il regolamento CE n. 1935/2004 è stato recentemente integrato dal regolamento CE n. 450/2009, che stabilisce i requisiti per l immissione sul mercato dei materiali cosiddetti attivi e intelligenti destinati al contatto con alimenti. Fino a pochi anni fa le PES erano in polivinilcloruro (PVC) plastificato, mentre oggi vi sono anche pellicole di natura poliolefinica, principalmente a base di poletilene (PE), che hanno caratteristiche di composizione, idoneità al contatto alimentare e prestazioni funzionali molto diverse dalle prime.
2 Fenomeni di migrazione dalle PES ai formaggi confezionati Durante la conservazione del formaggio avvolto in PES, sugli scaffali della Gdo o in ambito domestico si possono avere variazioni qualitative nella zona di contatto con la pellicola legate alle caratteristiche di permeabilità ai gas e di trasparenza tipiche delle pellicole estensibili: un passaggio non adeguato di umidità potrebbe determinare nel formaggio un essiccamento o al contrario un ammuffimento superficiale; un eccessivo passaggio di ossigeno potrebbe causare irrancidimento mentre la luce può portare a variazioni cromatiche della superficie. In funzione della superficie di contatto, della temperatura e del tempo di conservazione, nonché delle caratteristiche chimico-fisiche dell alimento, la condizione di contatto può favorire fenomeni di migrazione all interfaccia di componenti dei film plastici nei formaggi che possono modificarne le caratteristiche qualitative e la composizione, determinando talvolta anche problematiche per la salute. Sono proprio questi fenomeni di migrazione che più preoccupano il consumatore, soprattutto per quanto riguarda i prodotti come i formaggi che per l elevata presenza di grassi hanno un alto potere estraente rispetto alle PES, dato che i migranti sono per lo più liposolubili. Per legge un certo confezionamento alimentare è consentito se non si superano i limiti di migrazione (globale e specifica), che definiscono l inerzia del materiale, e se è verificata l inerzia sensoriale dell imballaggio. A prescindere dall eventuale rischio per il consumatore il limite di migrazione globale è un pre-requisito che fornisce una soglia massima all interazione tra alimenti e imballaggi: corrisponde a 60 mg/kg di alimento ed è attualmente misurato mediante test con simulanti, cioè sostanze che simulano le proprietà estrattive dei vari alimenti. I limiti di migrazione specifica sono invece fissati tutte le volte che una particolare sostanza, cedibile da un imballaggio, presenti un rischio per la salute: per sapere se questo limite è superato o meno bisogna conoscere quali sostanze sono cedute e in quali quantità. Un altro aspetto importante è l inerzia sensoriale che implica sempre il trasferimento dalla pellicola all alimento di sostanze come additivi e prodotti di neoformazione in grado di incidere sulla qualità sensoriale dell alimento stesso. 61
3 Packaging&Design Il progetto Lo studio del tipo e dei livelli di migrazione di composti volatili nei formaggi tipici lombardi confezionati in PES in condizioni di conservazione che riproducono quelle reali utilizzate dalla Gdo è stato oggetto di un progetto cofinanziato dalla Lombardia che si è appena concluso. Denominato Fortipack è stato condotto in collaborazione tra tre strutture di ricerca milanesi e coordinato da Ivano De Noni del Dipartimento di scienze e tecnologie alimentari e microbiologiche (DISTAM), che ne è stato il responsabile scientifico. Oltre al DISTAM, il progetto ha coinvolto nell attività il Dipartimento di scienze e tecnologie veterinarie per la sicurezza alimentare (VSA) dell Università degli Studi di Milano e l Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari, sezione di Milano del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISPA). Al progetto hanno collaborato anche Esselunga che oltre a mettere a disposizione le strutture per confezionamento e prove di conservazione ha fornito campioni di PES e formaggi e Agriteam (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano) che supporta la divulgazione dei risultati. La sperimentazione ha previsto l utilizzo di strumentazione avanzata, già disponibile presso le strutture, sia per la caratterizzazione delle PES sia per l identificazione e la determinazione quali-quantitativa delle molecole volatili coinvolte nei fenomeni di migrazione dalle PES ai formaggi. Ivano De Noni Obiettivi e fasi operative Fortipack nasce dall esigenza di affiancare agli attuali test di migrazione con simulanti anche prove dirette sull alimento, ma soprattutto per sopperire alla mancanza di documentazione scientifica sugli additivi presenti nelle PES e sui loro livelli di migrazione. «La carenza di esaustivi dati scientifici sulle pellicole estensibili, in particolare quelle a base di PE che sono state introdotte in commercio più recentemente delle PES in PVC, è in gran parte dovuta alla difficoltà di studiare i fenomeni di cessione dei numerosi additivi utilizzabili, l elenco dei quali è stato peraltro recentemente ampliato dalla direttiva 2007/19/CE» spiega De Noni. Utilizzando protocolli analitici appositamente messi a punto, il progetto si è posto il principale obiettivo di monitorare la possibile migrazione di molecole volatili dalle PES di confezionamento ad alcuni formaggi Dop lombardi durante le reali condizioni di conservazione a livello di punti vendita della Gdo. La prima fase del progetto è consistita nella caratterizzazione delle PES per il confezionamento di formaggi tipici lombardi a uso Gdo e domestico: sono stati prelevati dai punti vendita di sette reti della Gdo 17 confezioni di diversi tipi di formaggi tipici lombardi ed è risultato che solo una rete Gdo utilizza pellicole a base di PE mentre in tutte le altre i formaggi porzionati sono confezionati in PES a base di PVC. I ricercatori sono quindi passati alla fase di messa a punto delle condizioni analitiche adatte a determinare le molecole volatili rilasciate dalle PES, rilevandole nelle pellicole stesse e nei formaggi: per l analisi sono state scelte due pellicole di PVC e una di PE. La terza fase è stata la valutazione sul formaggio dei livelli di migrazione dalle PES degli additivi volatili più significativi, che si verificano dopo un opportuna fase di contatto coi formaggi in condizioni di conservazione che riproducono quelle di uso corrente nella Gdo. Messa a punto dei metodi Una volta effettuato il campionamento nella zona mediana della bobina di pellicola, è stata effettuata l analisi della frazione volatile mediante gascromatografia-spettrometria di massa (GC-MS) dopo estrazione con due diverse tecniche: spazio di testa dinamico (DHS) e microestrazione in fase solida (SPME). Nel caso dell estrazione DHS, le molecole in equilibrio nella fase di vapore del campione sigillato in vial vengono trascinate in continuo da un flusso di elio extrapuro e adsorbite su un opportuna resina per essere poi desorbite ad alta temperatura e inviate direttamente nell iniettore del GC-MS. Per quanto riguarda invece la SPME, gli analiti in equilibrio nella fase di vapore del campione sigillato in vial adsorbono direttamente su un opportuna fibra che resta in contatto per un tempo di esposizione prestabilito: la fibra è introdotta nella vial con un ago e successivamente inserita nell iniettore GC-MS dove vengono desorbiti gli analiti. «Rispetto al metodo DHS, a parità di sensibilità, la SPME necessita di una maggiore quantità di campione, ma ha il vantaggio di selezionare classi diverse di sostanze volatili cambiando il tipo di fase adsorbente della fibra puntualizza De Noni. Le due tecniche di estrazione impiegate sono relativamente semplici, veloci e soprattutto automatizzabili: i dati ottenuti dimostrano che entrambe sono in grado di rilevare alcune molecole volatili potenzialmente coinvolte nei fenomeni di migrazione dalle PES al formaggio confezionato». 62
4 Piano sperimentale adottato dal progetto Fortipack Analisi GC-MS della frazione volatile estratta da diverse PES: i risultati I risultati dell analisi GC-MS dopo estrazione mediante SPME di 9 PES a uso domestico hanno evidenziato la presenza in tutte le pellicole di acido 2-etilesanoico. Inoltre, le PES in PVC analizzate rilasciano dibutilftalato e contengono alcune molecole come la triacetina oggi non più utilizzabile ai sensi della vigente normativa per la fabbricazione di materiali plastici destinati al contatto con alimenti. Le molecole presenti nella frazione volatile delle PES a uso Gdo studiate due a base di PCV o una in PE sono solo in parte uguali a quelle rilasciate dalle pellicole a uso domestico, perché le funzioni richieste dalla Gdo, tra cui soprattutto la macchinabilità, hanno spinto i produttori a fornire PES con diversa composizione. Con entrambe le tecniche di estrazione il rilascio di composti volatili è risultato molto maggiore per le due pellicole in PVC rispetto a quella in PE. In particolare, le PES in PVC contengono alcuni agenti plastificanti richiesti per la loro fabbricazione che sono invece assenti nelle pellicole poliolefiniche, le quali raggiungono le caratteristiche volute di estensibilità senza bisogno di plastificanti. Tra questi rientrano il 2-etil esanolo (2-EH) ma anche la triacetina, il cui utilizzo, come abbiamo visto, oggi non è più autorizzato. Infine, tutte le PES a uso Gdo analizzate rilasciano limonene, un terpene che è considerato contaminante ambientale, e incrementano i livelli naturali di idrocarburi aromatici (come xilene ed etilbenzene) nei formaggi Dop utilizzati. Analisi GC-MS della frazione volatile estratta da formaggi Dop lombardi confezionati in PES a uso Gdo Per lo studio della frazione volatile nei campioni di formaggi avvolti in PES si è deciso di prelevare i primi 10 mm di spessore della faccia a contatto con la pellicola, che è la zona più soggetta ai fenomeni di migrazione. Lo studio è stato effettuato in due fasi, la prima delle quali è consistita nel monitoraggio per DHS/GC-MS e per SPME/GC-MS delle molecole più indicative di fenomeni di migrazione in quattro formaggi Dop (Taleggio, Quartirolo, Provolone, Valtellina Casera) confezionati nelle stesse PES utilizzate nella fase precedente, conservati in banchi refrigerati in condizioni di buio e illuminazione. I quattro formaggi presentano tenori di materia grassa molto diversi e quindi potenzialmente in grado di determinare una diversa migrazione di composti dalle PES al formaggio. All osservazione visiva le fette di formaggio confezionato dopo 10 giorni di conservazione refrigerata non evidenziavano presenza di muffe che risultava invece marcata dopo 20 giorni. Tutte le fette conservate alla luce presentavano rispetto alla Migrazione: sostanze migranti e modalità Le sostanze migranti che possono trasferirsi dalle PES al formaggio possono essere classificate in tre categorie: f sostanze intenzionalmente aggiunte, di cui le principali sono gli additivi, quali stabilizzanti al calore e alla luce, lubrificanti, agenti antistatici e anti fog, plastificanti (aggiunti solo nella fabbricazione delle pellicole in PVC ma non in quelle in PE); f residui, ossia le sostanze impiegate nelle operazioni di polimerizzazione, produzione o trasformazione che rimangono nel materiale per un incompleta reazione o perché costituenti minori delle materie prime; f prodotti di neoformazione: sostanze che si originano dalla decomposizione naturale dei materiali per cui si impiega comunemente l espressione sostanze non intenzionalmente aggiunte (NIAS). Anche se l articolo 13 della direttiva CE 2007/19/CE prescrive che le NIAS debbano essere valutate, di fatto queste sostanze non sono sistematicamente controllate dalle aziende che producono materiali destinati al contatto con gli alimenti e sono normalmente considerate come parte della migrazione globale soggetta al limite di 60 mg/kg di alimento. Esistono tre modalità di migrazione, che secondo alcuni autori corrispondono anche ad altrettante categorie di sostanze: f migrazione spontanea, che riguarda il trasferimento di migranti volatili e non richiede un contatto tra materiale e alimento; f migrazione per contatto di sostanze diffusive, relativa ai migranti solubili nell alimento ma non volatili. Affinché la sostanza passi nell alimento è sempre necessario un contatto tra le due fasi, ma il fenomeno procede abbastanza velocemente; f migrazione per contatto di sostanze poco diffusive che avviene dopo imbibizione del materiale della PES da parte del grasso del formaggio. In questo caso tendono a migrare soprattutto i plastificanti. controparte conservata al buio un evidente decolorazione dopo 20 giorni di esposizione in banco frigo. I ricercatori sono quindi passati alla fase di analisi quantitativa mediante GC-MS dei livelli di alcune sostanze volatili nei quattro formaggi Dop: sono state principalmente considerati 2-EH, limonene e idrocarburi 63
5 Packaging&Design aromatici. In nessun formaggio confezionato in PE è stato riscontrato il 2-EH, a differenza dei campioni confezionati nelle pellicole in PVC, nei quali anche i livelli di limonene sono risultati superiori a quelli dei campioni avvolti nella PES poliolefinica. Gli idrocarburi aromatici etilbenzene e xilene, che normalmente non si annoverano tra le sostanze volatili dei formaggi, sono risultati presenti in tutti i prodotti confezionati. Infine, i livelli di tracetina, pari a zero nei formaggi non confezionati, erano molto più elevati nei campioni confezionati nelle PES in PVC che nelle pellicole in PE. Le conclusioni del lavoro Nonostante le problematiche sollevate sulla sicurezza d uso delle PES in PVC, i dati raccolti nel progetto Fortipack mostrano che tali pellicole sono quelle più commercializzate dalla Gdo per il confezionamento domestico e sono anche quelle più utilizzate per la vendita immediata dei formaggi, inclusi i Dop lombardi, a livello Gdo. Infatti le PES a base di PE non presentano le stesse proprietà funzionali ottimali richieste per questa applicazione, quali macchinabilità, elasticità e adesività. Per entrambe le tipologie di PES è in atto una continua evoluzione delle formulazioni usate per la loro fabbricazione che può determinare nel tempo la variazione del tipo e della quantità di molecole volatili potenzialmente in grado di migrare dalle PES al formaggio. «I risultati ottenuti dalle prove di conservazione evidenziano come le PES possono rappresentare in fase di contatto una fonte di contaminazione dei formaggi in esse confezionati» riassume De Noni. In particolare, nei formaggi avvolti in PES a base di PVC a uso Gdo sono stati osservati fenomeni di migrazione di plastificanti, comunque inferiori ai limiti di legge. Le pellicole di PE rilasciano minori quantità di molecole estranee al formaggio anche se probabilmente hanno caratteristiche funzionali ancora ben lontane da quelle in PVC. Oltre che dalla superficie di contatto, il tipo di sostanze cedibili e il loro livello finale nel formaggio dipendono dal tempo di conservazione e dalla tipologia di PES intesa come tipo di polimero (PVC o PE) ma anche come destinazione d uso, se Gdo o domestico. «In definitiva, risulta del tutto evidente che le proprietà chimiche e fisiche delle PES possono influenzare le caratteristiche qualitative dei formaggi Dop lombardi, e che un attenta valutazione di tali proprietà può condurre a migliori standard qualitativi per queste produzioni tipiche» continua il responsabile scientifico del progetto, che conclude: «In questa prospettiva, studi come quelli condotti nel progetto Fortipack offrono ulteriori conoscenze per applicazioni più consapevoli ed efficaci di queste forme di confezionamento per i prodotti caseari». Riferimento bibliografico I risultati del progetto sono disponibili nel citato QdR (Quaderni della Ricerca) n. 118, reperibile sul sito di regione Lombardia all indirizzo web lombardia.it, selezionando Pubblicazioni e Ricerca e Sperimentazione. RIPRODUZIONE RISERVATA ^
Il confezionamento dei formaggi in pellicole estensibili: aspetti qualitativi e fenomeni di migrazione
2 Congresso Lattiero-Caseario 21 Settembre 2010, Torino Il confezionamento dei formaggi in pellicole estensibili: aspetti qualitativi e fenomeni di migrazione S. Limbo 1, S. Panseri 2, G. Battelli 3, L.
DettagliCampionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari
Campionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari Lo studio dei composti volatili di un alimento ha l obiettivo di fornirne la caratterizzazione del profilo aromatico, permettendo in
DettagliArea Ricerca e Sviluppo
Documento Informativo nr. 119 Data di emissione: 04/05/2005 Revisione n. 0 Area Ricerca e Sviluppo LA SHELF-LIFE DEGLI ALIMENTI Riferimento interno: dr.ssa Bastianon Martina - Area Ricerca e Sviluppo,
DettagliCOMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto)
COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto) - 1 - Milano, giugno 2004 1) Leggi e classificazione italiana ed europea di comportamento al fuoco dei pavimenti resilienti
DettagliMESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum
MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum L'impatto delle innovazioni educative del Progetto MESA ha portato alcuni cambiamenti significativi e miglioramenti nel curriculum dei seguenti argomenti:
DettagliLE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO
LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone
DettagliEtichettatura degli additivi
LABORATORIO CHIMICO CAMERA COMMERCIO TORINO Etichettatura degli additivi Laura Bersani Novara 7 dicembre 2011 laura.bersani@lab-to.camcom.it Miglioratori alimentari (food improvement agents package) Reg
DettagliGESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi
GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:
DettagliPiù processori uguale più velocità?
Più processori uguale più velocità? e un processore impiega per eseguire un programma un tempo T, un sistema formato da P processori dello stesso tipo esegue lo stesso programma in un tempo TP T / P? In
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliCollaborazione con aziende terze:
Collaborazione con aziende terze: la cooperazione è garantita? Lavorare contemporaneamente, successivamente, insieme, ma mai uno contro l altro. Perché la mancanza di coordinamento causa interruzioni di
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliLa norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in
La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento
DettagliDr. Giovanni MACORETTA Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica
Dr. Giovanni MACORETTA Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica CONTROLLI INTERNI I CONTROLLI INTERNI sono un obbligo a carico del gestore e hanno
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliGenerazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 450/2009 DELLA COMMISSIONE
30.5.2009 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 135/3 REGOLAMENTO (CE) N. 450/2009 DELLA COMMISSIONE del 29 maggio 2009 concernente i materiali attivi e intelligenti destinati a venire a contatto con
DettagliANALISI MERCEOLOGICA
ANALISI MERCEOLOGICA Rapporto di prova n. 2916289_ revisione1 del 09/11/2009 Campione: Committente: Campionamento: Tappi di plastica SUPERCAP SRL Via Cairo, 83 - MOMBAROCCIO (PU) a cura del committente
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliNota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali
Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato
DettagliInnovation experience
Innovation experience Ricerca e Innovazione Tecnologica per lo Sport CENTROCOT: un valido supporto per la competitività e lo sviluppo delle imprese Con il contributo della Camera di Commercio di Varese
DettagliRicette, calorie e valori nutrizionali: come nasce l etichetta nutrizionale di un alimento?
PROGETTO AGRICOLTURA E ALIMENTAZIONE: BIODIVERSITÀ, CULTURA, AMBIENTE, INNOVAZIONE, SICUREZZA Ricette, calorie e valori nutrizionali: come nasce l etichetta nutrizionale di un alimento? Milena Casali Istituto
Dettagli* Obiettivi trasversali con tecnologia
Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Giulio Bevilacqua Via Cardinale Giulio Bevilacqua n 8 25046 Cazzago San Martino (Bs) telefono 030 / 72.50.53 - fax 030 /
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l igiene dei mangimi Regolamento 183/2005 Applicazione sul territorio regionale L applicazione
DettagliDEFINIZIONI INDISPENSABILI
1 DEFINIZIONI INDISPENSABILI Preimballaggio Per imballaggio preconfezionato, o preimballaggio, si intende l insieme del prodotto e dell imballaggio nel quale è confezionato. Possiamo affermare quindi che
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, DELLA SICUREZZA ALIMENTARE E DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI
DettagliRISOLUZIONE N. 248/E
RISOLUZIONE N. 248/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 17 giugno 2008 OGGETTO: Interpello -ART.11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Prova del valore normale nei trasferimenti immobiliari soggetti
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliClassificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)
Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e
DettagliArea Marketing. Approfondimento
Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di
DettagliRegolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.
Regolamento (CE) n. 1028/2006 del 19 giugno 2006. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. (pubbl. in Gazz. Uff. dell Unione
DettagliRISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO PRESSO I LABORATORI E I SERVIZI DELL UNIVERSITÀ DI TRENTO
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO PRESSO I LABORATORI E I SERVIZI DELL UNIVERSITÀ DI TRENTO - ANALISI PRELIMINARE SULLA PRESENZA DI AGENTI CHIMICI - 1. PRESENZA E AGGIORNAMENTO
DettagliIndagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web
Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Gennaio 2005 Indice Introduzione Obiettivo e metodologia dell indagine Composizione e rappresentatività
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti (ex Uff. XI bis DGSVA) N. Risposta al Foglio del N e p.c. Roma prot. n.45950-p-i8da9/1
DettagliQuadri elettrici e norme di riferimento
Quadri elettrici e norme di riferimento Nella realizzazione di un impianto di sicurezza, un attenzione particolare va posta al quadro elettrico, al quale fa capo l alimentazione dell impianto stesso. Innanzitutto,
Dettagliapparecchi e dei PCB in esso contenuti in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE
Allegato di Piano 9 - Decontaminazione e smaltimento degli apparecchi e dei PCB in esso contenuti in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE. SOMMARIO PREMESSA : I PCB 3
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
DettagliConsiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Dentro la Notizia 60/2013 MAGGIO/1/2013 (*) 2 Maggio 2013
Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli A CURA DELLA COMMISSIONE COMUNICAZIONE DEL CPO DI NAPOLI Dentro la Notizia 60/2013 MAGGIO/1/2013 (*) 2 Maggio 2013 L AGENZIA DELLE ENTRATE, CON
DettagliRAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012
Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo di
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliIl Regolamento CE 178/2002: La Rintracciabilità negli Alimenti degli Animali. Ragusa 28/01/2005
REGIONE SICILIANA ASSESSORATO SANITA' AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE N. 7 RAGUSA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE -AREA DI SANITA' PUBBLICA VETERINARIA IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE
DettagliRisultati della Ricerca
Titolo Linee guida per la trasformazione casearia su piccola scala Risultati della Ricerca Descrizione estesa del risultato Il documento è stato redatto come frutto della ricerca sviluppata dalla UO CRA-FLC
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliCalcolo del Valore Attuale Netto (VAN)
Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliSE.CO.PACK SRL PACKAGING INNOVATION
SE.CO.PACK SRL PACKAGING INNOVATION LE DATE 2011 1992 1999 Vendita in Italia del primo pallet di film tecnico 2005 Partnership siglata con contratto di esclusività con TRIOPLAST AB Creazione del reparto
DettagliINTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca
INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria
DettagliChi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma.
Chi siamo L Associazione Italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili (Assobioplastiche) è nata dalla volontà dei produttori, trasformatori e utilizzatori delle bioplastiche
DettagliDocumento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013
Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità
DettagliCASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI
CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI Il Gruppo Veneto Banca è la dodicesima realtà bancaria italiana per masse amministrate. Banca popolare nata nel 1877,
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
DettagliABC di un etichetta alimentare: accorgimenti utili per la sua comprensione. Dott.ssa Serena Pironi serenapironi@pigaservice.it www.pigaservice.
ABC di un etichetta alimentare: accorgimenti utili per la sua comprensione Dott.ssa Serena Pironi serenapironi@pigaservice.it www.pigaservice.it NOI SIAMO CIO CHE MANGIAMO FEUERBACH Etichettatura: [ ]l'insieme
DettagliAllegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità
Criteri per la selezione e il finanziamento di progetti da realizzare nell ambito del Protocollo di intesa tra l Autorità per l energia elettrica e il gas e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli
DettagliUniversità degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea interclasse ed interfacoltà in Scienze e Tecnologie
DettagliProgetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise
Osservatorio Regionale sui Trasporti, la logistica e le infrastrutture in Molise Progetto promosso e finanziato dalla Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Rapporto finale Gennaio 2008
Dettagli1. Il decreto Legislativo 155/97
CAPITOLO III IL SISTEMA H.A.C.C.P. 1. Il decreto Legislativo 155/97 Il Decreto Legislativo 155/97 stabilisce le regole generali che devono essere osservate da tutti i produttori e responsabili della filiera
DettagliProgetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012
Progetto ORIENTA www.calabriaorienta.it Comitato Tecnico di monitoraggio 20 luglio 2012 progetto Orienta, Comitato Tecnico di monitoraggio, sda al 20.07.12 - pag. 1/5 IL CONTESTO PROGETTUALE "L orientamento
DettagliLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)
GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:
N. 2007/120811 Disposizioni in materia di individuazione dei criteri utili per la determinazione del valore normale dei fabbricati di cui all articolo 1, comma 307 della legge 27 dicembre 2006, n. 296
DettagliVALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE
La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune
DettagliOutsourcing del Controllo Qualità dei farmaci per la Sperimentazione Clinica
Outsourcing del Controllo Qualità dei farmaci per la Sperimentazione Clinica Il ruolo del contratto nell allestimento ed aggiornamento del Product Specification File Rimini 10 Giugno 2009 Dr.ssa F. Iapicca
DettagliControllo di Gestione
Pianificazione e controllo del business aziendale Controllo di Gestione In un contesto altamente complesso e competitivo quale quello moderno, il controllo di gestione ricopre un ruolo quanto mai strategico:
DettagliDisciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona
Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1
Dettaglisommario 1. introduzione al sistema 2. moduli base 3. tracciabilità e rintracciabilità 4. diagramma di flusso operativo 5.
tracciabilità rintracciabilità e macellazione avicola sommario 1. introduzione al sistema 2. moduli base 2.1. anagrafica base 2.2. entrata partite avicole 2.3. macellazione partite 2.4. stoccaggio ed immagazzinamento
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 66/ 14 DEL 27.11.2008
DELIBERAZIONE N. 66/ 14 Oggetto: Decreto interministeriale 13 novembre 2007 e art. 8 della legge 25 febbraio 2008, n. 34 - Attribuzione nuove funzioni all Agenzia ARGEA Sardegna ai sensi dell art. 7, comma
DettagliDomande a scelta multipla 1
Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliNorme per l organizzazione - ISO serie 9000
Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al
DettagliEmissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI
Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Premessa I composti organici non metanici (COV), pur rappresentando
DettagliLa Procedura di Omologazione del Prodotto (OP) per la Posta Massiva
La Procedura di Omologazione del Prodotto (OP) per la Posta Massiva Omologazione del prodotto Per accedere alla procedura di omologazione, e quindi verificare che i propri invii siano conformi agli standard
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliCONTROLLO IN TENSIONE DI LED
Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione
DettagliAnalisi e diagramma di Pareto
Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo
DettagliPROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO
PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti
DettagliAGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Arcari Claudio e Mariacristina Mazzari Piacenza 6 maggio 2011 1 CURVA DOSE-EFFETTO
DettagliCONOSCIAMO GLI INGREDIENTI COSMETICI. Proposta di Progetto di comunicazione per il settore cosmetico
CONOSCIAMO GLI INGREDIENTI COSMETICI Proposta di Progetto di comunicazione per il settore cosmetico Premessa: le esigenze Per il settore cosmetico è importante che il consumatore finale riceva messaggi
DettagliOBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA
OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA Mercoledì 13 novembre 2013 Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma RISCHIO LEGIONELLA AUTOCONTROLLO
DettagliPrevenzione e protezione incendi nelle attività industriali
Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:
DettagliGuida Compilazione Piani di Studio on-line
Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-
DettagliRICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E.
RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E. La riclassificazione economica dello SP: La gestione dell impresa viene idealmente scomposta in aree omogenee di attività Le attività e le passività, i
DettagliGli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05
Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche
DettagliQUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE
RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,
DettagliLa norma UNI 11522: Installazione di rivelatori di gas e monossido di carbonio
La norma UNI 11522: Installazione di rivelatori di gas e monossido di carbonio Fabio Pedrazzi - ANIE Bologna, 23/10/2014 LO SVILUPPO DELLA NORMA 11522 Il CIG ha dato corso allo sviluppo di una Norma sulla
DettagliLEGENDA INDICATORI DIPARTIMENTALI PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE E ANNUALE
LEGENDA INDICATORI DIPARTIMENTALI PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE E ANNUALE - PROGRAMMAZIONE STRATEGICA PRESENTE E ADEGUATA: il piano strategico pluriennale aziendale, attuale da un punto di vista temporale,
DettagliUn sistema di controllo può essere progettato fissando le specifiche:
3. Specifiche dei Sistemi Un sistema di controllo può essere progettato fissando le specifiche: nel dominio del tempo (tempo di salita, tempo di assestamento, sovraelongazione, ecc.); nel dominio della
DettagliDenominazione Corso:
CODICE: 254 Addetto all approvvigionamento della cucina, conservazione delle materie prime e realizzazione di preparazioni di base Opera nelle diverse aziende della ristorazione commerciale e collettiva.
DettagliCreatività e Innovazioni tecnologiche per un Packaging sostenibile e finalizzato alla riduzione degli sprechi
Creatività e Innovazioni tecnologiche per un Packaging sostenibile e finalizzato alla riduzione degli sprechi Angelo Montenero, PhD Università degli Studi di Parma Master in Packaging CIPACK angelo.montenero@unipr.it
DettagliDefinire la potenza e ricordare l unità di misura della potenza. Definire l energia e la sua unità di misura. Enunciare il teorema delle forze vive
Programmazione per competenze: Istituto scolastico Classe Riferimento ai documenti programmatici Liceo scientifico, indirizzo scienze applicate II Competenza N 3.2, Asse scientifico tecnologico Analizzare
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliServizio Accertamenti a Tutela della Fede Pubblica CCIAA Milano
Pubblica CCIAA Milano La competenza Le funzioni di autorità di vigilanza per il controllo della conformità dei giocattoli alle disposizioni del presente decreto legislativo sono svolte dal Ministero dello
DettagliUna metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:
10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.
DettagliIl calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza
MICHELE VINCI Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza Collana Calcolo di edifici in muratura (www.edificiinmuratura.it) Articolo 2 Ottobre 2013 Bibliografia:
DettagliIL PROCESSO EDILIZIO E L ORGANISMO EDILIZIO
Dipartimento di Architettura e Territorio darte Corso di Studio in Architettura quinquennale Classe LM-4 Corso di Project Management, Gestione OO.PP e Cantiere - C IL PROCESSO EDILIZIO E L ORGANISMO EDILIZIO
DettagliQuestionario di interessi professionali Q.I.P.
Questionario di interessi professionali Q.I.P. Gli interessi professionali Nella vita di una persona, la scelta del percorso formativo e della professione rappresentano momenti importanti e significativi.
DettagliMATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL CONTATTO CON ALIMENTI AGGIORNAMENTI NORMATIVI
AGGIORNAMENTI NORMATIVI Marino Lamperti Federazione Gomma Plastica Area Tecnico Scientifica MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL AGGIORNAMENTI NORMATIVI > Stato attuativo del Regolamento (CE) N. relativo
Dettagli