PROGETTO FORMATIVO/ESPERIENZIALE AL SERVIZIO MI FIDO DI TE
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- Gaetano Fumagalli
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1 Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla SERVIZIO PER LA PASTORALE GIOVANILE CARITAS DIOCESANA DI REGGIO EMILIA-GUASTALLA Anno Pastorale 2007/08 PROGETTO FORMATIVO/ESPERIENZIALE AL SERVIZIO MI FIDO DI TE Gli Enti promotori Questo progetto è stato pensato e promosso da: Servizio Diocesano par la Pastorale Giovanile, Caritas Diocesana, Ass. Perdiqua. La Proposta Si vuole offrire, ai giovani dai 14 anni in poi, l opportunità di vivere un percorso formativo ed esperienziale intorno al servizio. Gli Obiettivi Proporre ed educare al Servizio, come un modo nuovo di stare e vivere accanto agli altri e dare valore alle persone. Approfondire la conoscenza di Gesù Cristo servo, attraverso l incontro e il servizio ai fratelli, Offrire ai giovani, un opportunità che permetta loro di vivere un percorso introspettivo di conoscenza di sé e dell altro, di presa di coscienza delle proprie qualità e capacità e chieda loro di condividerle con gli altri. E il giocarmi, decidendomi e agendo che mi permette di riflettere poi su di me. Permettere, l incontro e la conoscenza di persone, luoghi e realtà, che testimoniano quotidianamente il servizio all uomo. Promuovere, un pensiero formativo e una riflessione critica sul servizio. Tutelare la qualità del percorso attraverso: un attenzione ai giovani e alle loro peculiarità, ai rapporti che vengono ad instaurarsi tra i vari soggetti coinvolti, alle azioni intraprese. Per i gruppi parrocchiali: Offrire agli educatori, uno strumento da utilizzare all interno della propria proposta formativa, per permettere ai giovani, di vivere un esperienza di conoscenza e comunione con la nostra chiesa, che abbia nella parrocchia il punto di partenza e di ritorno. 1
2 Promuovere, il servizio dei ragazzi e dei gruppi giovanili, all interno della propria parrocchia e realtà sociale. Le Modalità Il percorso e l esperienza educativa è pensata a due livelli: * Percorso formativo per gli educatori, che li aiuti nel discernimento sulla proposta che fanno ai loro giovani. * Percorso formativo per i ragazzi, pensato e realizzato su tre incontri: due precedenti il servizio e uno come momento di condivisione e verifica finale. * Un periodo di servizio, (di tre mesi), presso i centri che aderiscono al progetto, realizzato insieme ad altri giovani coetanei che già lo svolgono e che hanno il compito di accompagnarli. Ogni centro, metterà a disposizione una persona (tutor), che accoglierà il ragazzo e alla quale egli potrà fare riferimento. * La realizzazione nel periodo estivo di due campi di formazione e di servizio. La Tempistica Aprile Maggio 2007: Promozione campi estivi e raccolta adesioni di singoli e gruppi Giugno e luglio 2007: Realizzazione di due campi di servizio e formazione. Il primo in giugno pensato per i ragazzi dei primi anni delle superiori, il secondo a metà luglio per i ragazzi del triennio delle superiori ed universitari. Dal 1 Ottobre e fino al 15 Novembre 07: Si chiedono e raccolgono le adesioni di gruppi o singoli. Tra Novembre 07 e Gennaio 08: Saranno realizzati: Gli incontri di formazione per gli educatori dei gruppi. Gli incontri di formazione al servizio per i ragazzi e i giovani. Da Febbraio a Maggio 08: Svolgimento del servizio negli enti concordati. A Giugno 08: Incontro conclusivo di condivisione e verifica. Nell estate 2008 potranno essere ripetuti i campi estivi se la verifica dei campi di quest anno consiglierà di ripetere l esperienza. Destinatari Destinatari del progetto sono: gli alunni delle scuole superiori, i gruppi giovanili e parrocchiali. Le proposte concrete di servizio sono previste per un massimo di 20 e 25 ragazzi per i due campi estivi
3 Le esperienze di servizio saranno aperte ad un massimo di 120/150 giovani OBIETTIVI e CONTENUTI Proviamo ad approfondire e a specificare meglio le idee e i contenuti che sostengono questo progetto. A. Il servizio è una dimensione dell essere e non del fare; come spesso contrariamente oggi si insegna e si vive. Non possiamo educare solo persone che si ritagliano qualche ora per il volontariato o che fanno delle cose. La dimensione del servizio, non è solo esercitare un azione gratuita, ma vivere ed essere al servizio a partire dalle relazioni umane vissute nella quotidianità. B. Servire quindi, come un modo nuovo di vivere e stare accanto alle persone e dare valore all altro. C. Pensiamo che, per educare bene al servizio, occorra partire dalle relazioni che quotidianamente viviamo con le persone; è lì, che si può davvero sperimentare questa dimensione, come modo nuovo di vivere e di essere in relazione con l altro. D. Un dato antropologico accomuna tutti gli uomini: non possiamo vivere da soli, senza gli altri. Ma gli altri, fanno problema e le relazioni spesso sono complicate e difficili. Quando questo succede si cercano scappatoie, soluzioni, come quella delle relazioni virtuali. E. Aiutare, allora, a scoprire un modo nuovo, un linguaggio diverso di vedere, incontrare e stare con l altro; di mettermi nel suo mondo. Il servizio, è questa buona notizia, questa modalità nuova, perché mi permette di saltare tutti i condizionamenti e mi rende libero. F. Come io posso mettermi in relazione con l altro in modo nuovo? Come Dio, attraverso Gesù, pensa vede ed entra in relazione con me e con gli uomini? Facendosi servo; proponendo il servizio come stile, come modo d essere e di vivere. G. Guardare gli altri con gli occhi e il cuore di Gesù, è scoprire che, mettersi davanti all altro così, aiuta a vivere la relazione in modo vero, pieno, bello e gioioso. H. Imparare a leggere le relazioni come le legge Gesù, significa partire dalle persone più bisognose di aiuto. Offriamo proprio questa strada, questa modalità: mettersi al servizio, partendo dagli ultimi, dai più piccoli. I. Occorre tenere ben presenti alcune dimensioni del servizio: * Ci si conosce più per riflesso che per autocontemplazione. Come conosco meglio il mio corpo, in tutte le sue parti, guardandomi in uno specchio che mi riflette, così mi conosco spiritualmente meglio, agendo e poi riflettendo su quanto ho fatto, piuttosto che contemplandomi. * Vivere nella relazione con l altro costruisce anche me. Gli altri, sono una parte di me e io sono fatto dagli altri. Questo è anche il terreno su cui si costruisce la comunione. Io e gli altri siamo collegati reciprocamente e profondamente. * Tu hai bisogno di essere servito e devi imparare ad accettare di essere servito a tua volta. Posso imparare a servire, solo quando imparo e accetto di farmi servire. Farsi servire spesso ci mette molto in difficoltà, ma solo così potremo essere capaci di riconoscere le nostre fragilità e che, nonostante tutto, valiamo ugualmente. IL PERCORSO FORMATIVO Specifichiamo meglio anche come saranno strutturati gli incontri di formazione. 3
4 Colloquio iniziale Tre incontri di formazione Verifica finale. Con i responsabili o gli educatori che chiedono di fare il percorso. si farà un breve colloquio di conoscenza personale, per capire bene la situazione dei giovani che faranno l esperienza. Questo vale anche per singoli o gruppetti di amici che non sono legati ad esperienze di gruppo o vita associativa. Primo incontro Con i ragazzi- Aiutare a fare uscire le domande, le difficoltà, i i sentimenti, gli aspetti positivi e altre questioni, a riguardo delle relazioni che vivono quotidianamente. Con gli Educatori- Accompagnarli e aiutarli, a individuare con chiarezza le motivazioni che spingono a chiedere e proporre l esperienza del Servizio per i ragazzi. Aiutarli a riflettere, su come vivono il loro servizio educativo. Secondo incontro Esplicitare con chiarezza, la proposta e i contenuti del servizio cristiano, come modalità nuova di mettersi in relazione con l altro. Gesù è il modello a cui guardare e riferirsi. ATTEGGIAMENTI da approfondire: CONOSCERE - GRATUITA - RISPETTO/MISTERO PAZIENZA - SERVIZIO, non è VOLONTARIATO. Gli incontri saranno suddivisi tra educatori e ragazzi. Terzo incontro Si terrà presso la struttura in cui si farà l esperienza del servizio. Serve per conoscere la realtà e il tipo di servizio. Al termine dell esperienza, si farà una verifica tra gli educatori, i tutors e un responsabile della PG. L accompagnamento durante il servizio Funzione fondamentale avrà l accompagnamento dei ragazzi sui luoghi di servizio. Particolare rilevanza, sarà riservata all accoglienza e alla conoscenza sia delle persone che dei luoghi, individuando in ogni centro un tutor che possa svolgere questa funzione. In merito, dove sarà possibile, verrà privilegiata la peer-education ossia, l accompagnamento verrà svolto da ragazzi coetanei che già fanno attività di servizio. 4
5 I PARTNER DA CONTATTARE PER IL SERVIZIO. Abbiamo messo insieme (per il momento), un certo numero di possibili partner da contattare, tenendo presente anche il criterio della rappresentatività sul territorio diocesano. Proponiamo l elenco: Centro Nuovamente Mensa Caritas. Botteghe del mercato equo solidale Ravinala Laboratorio con ragazzi disabili Extra-time Ludoteca-dopo scuola A che gioco giochiamo? Centri diurni ooperativa sociale Coress: Il castello Il quadrifoglio Il villaggio Casa ferrari Centro damiel Coop. Lo stradello Scandiano Case della Carità (Reggio, Sassuolo, Fosdondo, Novellara, Cavriago) Casa Famiglia Papa Giovanni XXIII Guastalla. Casa protetta S. Maria Le Grazie Coop. L olmo - Coop. L Eco Face di Castelnovo Monti Centro missionario frati cappuccini San Martino Centro residenziale Mattioli Garavini Ospedale civile Sassuolo reparto Pediatria Coop. L ottavo giorno Progetto Rom e Sinti 5
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