Le Enoteche regionali, una rete di servizi integrati per il turismo del gusto

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1 Le Enoteche regionali, una rete di servizi integrati per il turismo del gusto Moreno Soster, Fabrizio Morri, Iside Vicentini, Salvatore Vullo - Settore Programmazione e valorizzazione del sistema agro-alimentare Si arriva, spesso su un altura, davanti ad un castello, ad una chiesa o ad un palazzo nobiliare. In Piemonte, il colpo d occhio architettonico prevalente è quello della parete di mattone, sobria e tenace. Orgogliosamente austera, ma dalle tonalità calde. Come i nostri grandi vini rossi. All interno, sotto le volte di sale e cantine, non solo una esposizione di bottiglie o di prodotti, ma volti attenti e voci che parlano di un territorio, delle sue storie e delle leggende, dei successi e delle sconfitte. Insomma, della sua vita. Che è condivisa con il turista, con l ospite o l appassionato di vini o di gastronomia, affinché possano sentirsi partecipi di quel territorio. Accompagnandoli infine in una degustazione guidata o aprendoli alle curiosità gastronomiche proposte dal ristorante, coniugando cultura, ospitalità e servizio. Le Enoteche regionali del Piemonte rappresentano una rete di luoghi affascinanti per la loro bellezza storico-artistica ma soprattutto per il loro valore sociale ed economico. Nate con la Legge regionale n. 37 del 1980, ma un paio avevano già iniziato a operare qualche anno prima, esse rappresentano originali forme di aggregazione dei produttori e di altri soggetti professionali e istituzionali, con funzioni di accoglienza, animazione turistica e di promozione del territorio e con compiti di proposta e vendita delle specialità eno-gastronomiche delle aziende agricole socie. Tali strutture, nate per il prodotto vino, hanno ampliato la loro attività alle altre produzioni agroalimentari del territorio, tanto da poter assumere oggi la nuova funzione di agroteche regionali. Attualmente sono 14 realtà che possono essere l ossatura di un sistema del turismo del gusto che è molto di più di una prospettiva per l economia regionale; anzi, è un settore in cui investire in maniera strutturale. Ogni Enoteca esprime la propria realtà territoriale, ma i nostri territori regionali sono assai diversi e viaggiano a velocità differenti. Però ognuno ha cose buone da proporre e lo sforzo comune deve essere quello di svolgere una promozione in forma integrata e professionale, finalizzata ad un obbiettivo economico: vendere in maniera turisticamente piacevole il 21

2 Le Enoteche in Piemonte ENOTECA REGIONALE ANNO RICONOSCIMENTO SEDE LUOGO 1 di Acqui "Terme e Vino" 1981 Palazzo Robellini ACQUI TERME 2 del Barbaresco 1981 Chiesa della ex Confraternita di San Donato BARBARESCO 3 del Barolo 1980 Castello Falletti BAROLO 4 dei vini della provincia di Torino 2005 Palazzo Valperga di Masino CALUSO 5 del Roero 1995 Ex Asilo infantile Regina Margherita CANALE 6 di Canelli e dell'astesana 1997 Cantine ottocentesche Cantono & Fogliati CANELLI 7 del Monferrato 1980 Castello di Casale (a Vignale, Palazzo Callori) CASALE MONFERRATO 8 del Gattinara e delle terre del Nebbiolo del Nord Piemonte 1998 Villa Paolotti GATTINARA 9 Piemontese Cavour 1980 Castello di Grinzane Cavour GRINZANE CAVOUR 10 Colline del Moscato 1983 Castello di Mango MANGO 11 Nizza 2006 Palazzo Crova NIZZA MONFERRATO 12 di Ovada e del Monferrato 2010 Palazzo Delfino OVADA 13 della Serra 1981 Castello di Roppolo ROPPOLO 14 Colline Alfieri dell'astigiano 2008 Alle Carceri S. DAMIANO D ASTI I dati dei produttori si riferiscono al periodo ottobre-novembre 2013 nostro territorio rurale ed i suoi prodotti tradizionali. Dopo il recente periodo critico che ha visto venire meno le risorse previste dalla legge regionale finalizzate all erogazione di contributi per la loro costituzione, per il restauro, la manutenzione, l arredamento delle sedi e per il funzionamento, le Enoteche regionali stanno affrontando un percorso di profondo rinnovamento. È evidente che le risorse pubbliche non potranno più essere l unica fonte di sostegno di queste iniziative, ma anche che la forma giuridica dovrà vedere una sempre maggiore presenza di imprenditori agricoli. L Enoteca regionale deve prima di tutto essere importante e utile ai produttori locali. Tuttavia deve mantenersi vivo e costruttivo un rapporto pubblico-privato al fine di condividere una forma di promozione che consenta una migliore gestione del marketing territoriale: l Enoteca ha un ruolo istituzionale di accoglienza (p.es. nell incoming di territorio) ma anche economico attraverso la vendita diretta di una pluralità di vini o di specialità gastronomiche territoriali. 22

3 PROVINCIA Produttori (n) Ristorante AL 140 CN 132 CN 195 TO 38 CN 85 "All'Enoteca" Chef: Davide Palluda AT 52 Ristorante dell Enoteca regionale di Canelli e dell Astesana Chef: Riccardo e Diego Crippa AL 50 VC 50 CN 180 Al Castello Chef: Alessandro Boglione CN 80 AT 80 La Signora in rosso AL 70 Balloon BI 80 Ristorante del Castello e dell Enoteca regionale AT È la porta di entrata o la vetrina di un territorio. L Enoteca è il primo passo di avvicinamento all enologia e alla cucina di un luogo, quindi quello che segna la prima impressione. Assolve al compito di presentare un territorio, lasciando poi agli altri operatori (agriturismi, ristoranti, alberghi, negozi, associazioni culturali, operatori turistici), lo spazio per ulteriori approfondimenti. In quest ottica la presenza del ristorante, del punto vendita dei prodotti, di un servizio di orientamento e supporto dei turisti del gusto svolto almeno in italiano ed inglese per l organizzazione della loro permanenza in zona, sono requisiti imprescindibili di un idonea funzione delle Enoteche regionali. Alcune già svolgono queste attività, altre ci devono arrivare se vogliono assumere un ruolo di effettivo stimolo per l economia locale. Un rilancio auspicato Un rilancio della rete delle Enoteche regionali è possibile perché il momento attuale, nonostante tutto, appare propizio per quan- 23

4 Fonte: Regione Piemonte, Direzione Agricoltura - Elaborazione grafica di Dario Airaudo 24

5 to sta accadendo e accadrà nei prossimi mesi: a Doha nel Qatar, dal 15 al 25 giugno 2014, si è tenuta la 38 sessione del World Heritage Committee Unesco, nella quale il Paesaggio viticolo del Piemonte è stato inserito nella lista del Patrimonio culturale dell Umanità; è un occasione straordinaria di promozione del nostro territorio vitivinicolo che apre a un nuovo flusso di visitatori mondiali che a seguito del riconoscimento - potrebbero essere incuriositi a visitare il nostro paesaggio vitato e al quale diventa indispensabile offrire un accoglienza adeguata; a partire dal 1 maggio 2015 si apre l EXPO 2015, grande salone internazionale sul tema dell alimentazione e dell agricoltura come fonte di nutrimento del pianeta, che rappresenta una grande occasione per il Piemonte di attrazione dei visitatori del salone, grazie alla sua contiguità geografica. In questo percorso di rilancio anche la Regione può e deve fare la sua parte, ripensando le modalità con cui sostenere le Enoteche regionali. Dopo una prima tranche di che è già stata destinata nell autunno 2013, e una seconda da che dovrebbe essere assegnata dalla nuova Giunta, si inseriscono le nuove attività che potranno essere sostenute a partire dal 2015 con il Programma di Sviluppo Rurale - PSR 2014/2020. In particolare la priorità 3 a) che favorisce l organizzazione delle filiere, con una particolare attenzione per le filiere corte, si pone come indispensabile base di orientamento e finanziamento delle Enoteche del futuro, nella misura in cui esse si pongono come anello di collegamento tra i produttori soci e il consumatore finale che acquista direttamente presso il punto vendita. Possono quindi diventare importanti soggetti animatori di queste filiere a vantaggio dei produttori e del territorio di loro competenza, mediante un progetto integrato che possa tenere conto delle specificità dell Enoteca, dei suoi soci produttori e dei prodotti da promuovere e vendere, attraverso l impiego di un mix di misure previste dal PSR. Le Enoteche regionali, partendo in molti casi da un esperienza consolidata e attraverso la partecipazione attiva dei produttori che devono entrare negli organi decisionali unitamente ai rappresentanti degli Enti locali, modulando la propria azione tra iniziative promozionali di sistema a favore del territorio, un servizio di orientamento e di prima accoglienza dei turisti e la proposta commerciale super partes delle migliori produzioni enologiche ed agro-alimentari tradizionali, possono rapportarsi sinergicamente e costruttivamente tra di loro o con le Botteghe del vino e le Cantine comunali, con i Consorzi di Tutela, con le Strade dei vini e dei prodotti di qualità, con le differenti realtà aziendali e con gli operatori turistici, al fine di offrire un servizio al turismo del gusto in Piemonte che sia ben integrato e di elevata qualità. 25