Modelli di dinamica delle valanghe

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Modelli di dinamica delle valanghe"

Transcript

1 CORSO AINEVA CAI Livello 2 Modulo C Direttore delle Operazioni Modelli di dinamica delle valanghe Cenni Ing. B. Frigo Courmayeur, 10 Maggio 2011

2 Introduzione SNOW AVALANCHES DYNAMICS AVALANCHE Immensa massa di materiale in movimento rapido. DYNAMICS Qual è il moto di una valanga? Qual è la velocità di una valanga? Dove si fermerà la valanga? Qual è il potere distruttivo della valanga? 1955 Modello analitico di Voellmy (CH) Carenza di Misure delle variabili dinamiche Scarso interesse del fenomeno Difficoltà tecniche (bassa tecnologia) Scarso interesse economico 1990s Siti sperimentali 2000s Test in laboratorio / canalette

3 Introduzione ZONAZIONE - Mappe di pericolo (pressioni, distanze di arresto, ) OPERE di DIFESA - Protezioni passive (velocità, altezze, energia cinetica) - Protezioni attive (riduzione delle aree di distacco) Febbraio 1990 Pré S. Didier (AO). MISURE GESTIONALI - Chiusura di vie di comunicazione e piste - Distacco artificiale -Evacuazione

4 Introduzione Misura delle variabili dinamiche Sito sperimentale Vallée de la Sionne (CH) Altezza pilone = 20m Sensori di pressione e velocità

5 Introduzione Le valanghe di neve MODELLI di DINAMICA

6 Introduzione DINAMICA delle VALANGHE di NEVE Modellazione dell evento (descrizione i matematica e/o numerica) VALANGA REALE Analisi storica Analisi dei danni Analisi i del processo fisico i Sperimentazione Misura grandezze fisiche VALANGA di PROGETTO Riproduzione evento valanghivo con modelli di calcolo Calibrazione Validazione del modello

7 Sommario Introduzione - Fisica del fenomeno - Dinamica del fenomeno e le sue variabili - Valanga reale e di progetto I MODELLI - Panoramica della modellistica - Modelli topografici - Modelli comparativi - Modelli dinamici per valanghe dense, polverose e miste - Modelli commerciali - Incertezze

8 Fisica del fenomeno Il fenomeno fisico VALANGA di NEVE scivolamento Distanza percorsa >> Massa mobilitata gravitativo Forza motrice = la gravità rapido snow gliding (scorrimento lento della massa nevosa [mm/gg]) di massa di neve da un pendio di montagna

9 Fisica del fenomeno Il fenomeno fisico Nuvola stagnante parte passiva della parte polverosa. Assenza del moto traslazionale. Serbatoio di particelle fini in fase di deposito NUVOLA POLVEROSA corrente di gravità con particelle in sospensione. Aumenta la dimensione in funzione dell angolo d inclinazione del pendio. Basse densità, notevole altezza, elevatissime velocità FLUSSO DENSO : flusso granulare governato da leggi costitutive di tipo Morh- Coulomb a basse coesioni. Densità elevate e velocità interne Lo strato di saltazione particelle di neve in moto turbolento t cm < spessore < 5 m densità (10-50 kg/m 3 )

10 Processi fisici dinamici Il fenomeno fisico Fase di distacco: messa in movimento della neve in maniera naturale o meno Fase di arresto: arresto con deposito/sedimentazione del flusso denso F di i t il d l Fase di scorrimento: sviluppo del moto e alimentazione della valanga

11 Processi fisico - dinamici Il fenomeno fisico Inglobamento di aria Sedimentazione Autosospensione Soffio Fluidificazione Erosione del manto nevoso

12 Variabili dinamiche Il fenomeno fisico Velocità Densità Altezza di flusso Massa Pressione Erosione Distanza di arresto Deposito

13 Valanga reale e di progetto DINAMICA delle VALANGHE di NEVE Modellazione (descrizione i matematica e/o numerica) VALANGA REALE Analisi storica Analisi dei danni Analisi i del processo fisico i Sperimentazione Misura grandezze fisiche VALANGA di PROGETTO Riproduzione valanga ad hoc con modelli di calcolo Calibrazione Validazione del modello

14 Valanga reale e di progetto Panoramica Valanghe reali Analisi di bacino Monitoraggio Misurazioni Analisi eventi storici Analisi danni strutturali Valanghe di progetto Concetto statistico Non tutti i processi vengono descritti Tempo di ritorno elevato Parametri in input ad hoc (anche estremi )

15 Valanga reale e di progetto Il bacino valanghivo Valanga Reale Zona di distacco Zona di scorrimento Analisi geologica/geomorfologica g g Analisi topografica/altimetrica Analisi cartografie tematiche (ortofoto, pendenze, inclinazione) Analisi dati nivo-meteorologici Aspetti forestali Aspetti urbanistici Analisi storica Zona di deposito

16 Valanga reale e di progetto Il bacino valanghivo Valanga Reale Esposizione Quota altimetrica Morfologia di versante Uso del suolo Parametri nivologici - spessore manto nevoso -densità - tipologia di neve Condizioni di distacco - spessore manto nevoso -densità - tipologia di neve - accumuli eolici

17 Valanga reale e di progetto Panoramica Valanga di Progetto - Fenomeno Fisicoi - Interferenza Massimo evento verificato Contesto ambientale (topografia, morfologia del suolo) Contesto territoriale (uso del suolo, urbanizzazione) Comprensori sciistici (piste da sci, impianti) Strutture tt abitative ti (case, alberghi, rifugi) Viabilità, linee elettriche/telefoniche Infrastrutture e strutture strategiche (centrali idroelettriche) - Obiettivo Cartografia di rischio e pianificazione Gestione del rischio PIVAD Opere di protezione Verifica pressioni di impatto Ricerca - Normative Normativa di riferimento Parametri in input Tempo di ritorno Pressioni di impatto limite Vita tecnica delle opere

18 Valanga reale e di progetto Il bacino valanghivo Valanga di Progetto Spessore di distacco Area di distacco Velocità (del fronte e interne) Pressioni Altezze di flusso Larghezze di flusso Vl Velocità ità(dlf (del fronte e interne) it Pressioni Altezze di flusso Larghezze di flusso Distanza di arresto Accumulo

19 Valanga reale e di progetto Panoramica La valanga è un fenomeno fisico complesso o Non completa conoscenza del fenomeno fisico Interazione di variabili dinamiche, alcune non note e non misurabili Variabilità del materiale nel tempo e nello spazio Ad oggi nessun modello rappresenta integralmente la complessità del fenomeno valanghivo

20 La Classificazione Cenni Fenomeno complesso NO un univoca classificazione delle valanghe Tipologia di moto (radente o nubiforme) Tipologia distacco (a lastroni o a debole coesione) Posizione della superficie di scorrimento (di fondo o superficiale) Forma della sezione di scorrimento (incanalata o di versante) Umidità (bagnata o asciutta) Meccanismo di innesco (naturale o artificiale) Classificazione UNESCO (1981) Dimensione Pressioni d impatto Classificazione canadese Avalanche size

21 Panoramica della modellistica Fenomeno complesso NO un univoco modello dinamico

22 Panoramica della modellistica Fenomeno complesso NO un univoco modello dinamico Basati su osservazioni (concetti statistici o peculiarità del bacino valanghivo) Pochi input e facili da reperire Output: Distanza di arresto Semplici da usare Usati in caso di no data e per rapide verifiche anche di complemento ai modelli dinamici Descrizione parziale dei meccanismi di sviluppo del fenomeno valanghivo Indagine per input Output: Valori delle variabili dinamiche nello spazio-tempo

23 Panoramica della modellistica Fenomeno complesso NO un univoco modello dinamico I modelli di dinamica NON simulano le condizioni e i meccanismi di innesco e il distacco della valanga Foto: A. Duclos

24 Panoramica della modellistica Modelli EMPIRICI Basati su osservazioni topografiche (pendenza, dislivello e profilo del pendio) Pochi input e facili da reperire Output: distanza di arresto Semplici da usare Non considerano: - condizioni di distacco (volumi e tipologia di neve) - descrizione dei meccanismi di propagazione p della valanga - valori o stime delle variabili dinamiche Basati sul confronto di eventi noti e documentati in bacini valanghivi con similitudini rispetto a quello in analisi Importate base dati Importante analisi storica Pochi input e facili da reperire Non considerano: - condizioni di distacco (volumi e tipologia di neve) - descrizione dei meccanismi di propagazione della valanga - valori o stime delle variabili dinamiche

25 Modelli topografici (regressivi e inferenziali ) Modello Norvegese Input Pendenza media del sito valanghivo Topografia della zona di distacco Dislivello totale Profilo sito valanghivo Output Distanza di arresto Semplice Dati storici

26 Modelli comparativi Modello Bakkehøi e Norem (1993). Metodologia Confronto di caratteristiche topografiche del bacino valanghivo in esame con bacini valanghivi simili Semplice Dati storici e topografici Input Distanze di arresto estreme di siti valanghivi che mostrano somiglianza topografica con il sito in esame. Output Stima massima distanza di arresto Parametri considerati: Pendenza zona di distacco dstacco Pendenza zona di scorrimento Curvatura del profilo Quota zona di arresto Dislivello totale Distanza di arresto = media delle distanze di arresto di siti simili registrati storicamente

27 Panoramica della modellistica Modelli DINAMICI

28 Moto durante lo scorrimento La classificazione Valanghe dense Tipo di moto radente al suolo spostamento di una massa di neve lungo il pendio con traiettoria funzione della morfologia (canalone o versante). Densità : kg/m 3 Velocità modesta rispetto al caso polveroso, diverse casistiche in funzione del tipo di neve (bagnata, asciutta). Valanga neve bagnata : 5 50 km/h Valanga a lastroni asciutti : km/h

29 Moto durante lo scorrimento La classificazione Valanghe polverose (aerosol) Rapidi scorrimenti turbolenti, sottoforma di sospensione bifasica di aria e particelle di ghiaccio/neve, scivolanti sottoforma di nuvola lungo il pendio. Traiettorie non influenzate dalla morfologia del sito. Notevole effetto distruttivo Densità : 3 15 kg/m 3 Alte velocità : km/h Si generano da valanghe radenti: - Neve fresca asciutta, fredda - Traiettoria lunga, ripida, con bruschi cambi di pendenza

30 Moto durante lo scorrimento La classificazione Valanghe miste combinazioni dei due scorrimenti precedenti

31 Panoramica della modellistica

32 Modelli di dinamica Le DENSE Modelli a Centro di Massa (Relazioni analitiche soluzioni puntuali) Studio del moto del baricentro della saponetta Equazioni di riferimento: Legge di conservazione della quantità di moto (con Massa = costante F ext (t) = M a(t) ) Voellmy (1955) Savage & Hutter (1989) Modelli continui i (Soluzione numerica soluzioni nello spazio/ tempo ) Studio della propagazione del moto di un continuo deformabile Equazioni di riferimento: Legge di conservazione della massa (Massa = costante) Legge di conservazione della quantità di moto Flusso nevoso assimilato ad un continuo, deformabile, monofase AVAL 1D RAMMS

33 Modelli a centro di massa Le DENSE Voellmy (1955) Input Profilo topografico Area di distacco Altezza neve al distacco Tipologia i di scorrimento Pendenza pendio Coefficienti di attrito Output Altezza Velocità Distanza di arresto Fluido incomprimibile infinitamente esteso, in condizioni di moto stazionario. Suddivisione del pendio in due tratti a pendenza costante (zona di scorrimento e di arresto). Percorso della valanga = suddiviso in n. 3 parti a pendenza costante (zona di distacco, scorrimento e deposito) Massa = costante

34 Modelli continui Le DENSE Navier Stokes models Equazioni di riferimento: Navier Stokes Ipotesi: Materiale (neve) incomprimibile Continuo Moto bi-dimensionale Input: Condizioni iniziali: arbitrarie Condizioni a contorno: attrito flusso-parete Viscosità cinematica Coefficiente di attrito Output: Velocità, Pressioni, Distanza di arresto Fluidi Newtoniani Ipotesi: viscosità del flusso indipendente dalla velocità Conseguenze: Proporzionalità diretta tra il tensore degli sforzi e la velocità Semplificazione delle equazioni Meno oneri computazionali Simulazione numerica rapida Fluidi Non- Newtoniani Ipotesi: la valanga è un flusso viscoso bilineare (fluido di Bingham) (massa in movimento si arresta con spessore non nullo su inclinazioni deboli) Conseguenze: Definizione di n.2 viscosità cinematiche e una soglia di sforzo oltre la quale ho il moto della valanga

35 Modelli continui Le DENSE Modelli idraulici Equazioni di riferimento: Saint Venant (mono-dimensionale) Eq. delle acque basse (bi-dimensionale) Input: Reologia del flusso Scelta della tipologia di attrito (Coulombiano, modelli visco-plastici) Equazioni di riferimento: Legge di conservazione della quantità di moto Legge di conservazione della massa

36 Modelli continui Le DENSE Navier Stokes models Level Set Method Applied to Avalanches Based on the Navier-Stokes Equations; To simulate entrainment the snow and the avalanche are described by fluids having shear thinning or Bingham behaviour; The shape variation is described by a transport equation, and numerically by the level set method; The velocity (pressure) e) profile along the depth is described (no plug flow hypothesis); The model should be improved (for the confinement and expansion of the flow), validated d and calibrated on the basis of experimental data. POLITECNICO di TORINO Department of Structural and Geotechnical Engineering

37 Modelli continui Le DENSE Level Set Method Applied to Avalanches - interaction obstacle/avalanche The density is plotted Both positive and negative pressures are simulated The pressure is plotted POLITECNICO di TORINO Department of Structural and Geotechnical Engineering

38 Modelli continui Le DENSE Level Set Method Applied to Avalanches The outputs (velocity profile, pressure profile, flow depth) allow to describe: runout distance, deposition volume and depth The velocity is plotted The head of the avalanche is faster than the tail The density is plotted POLITECNICO di TORINO Department of Structural and Geotechnical Engineering

39 Modelli continui Le DENSE Modelli idraulici Equazioni di riferimento: Saint Venant (mono-dimensionale) Eq. delle acque basse (bi-dimensionale) Input: Reologia del flusso Scelta della tipologia di attrito (Coulombiano, modelli visco-plastici) Equazioni di riferimento: Legge di conservazione della quantità di moto Legge di conservazione della massa

40 Panoramica della modellistica Modelli DINAMICI

41 Modelli di dinamica Le POLVEROSE Density current models (Relazioni analitiche soluzioni puntuali) Modelli monofase - (correnti marine) Correnti di gravità in moto turbolento Equazioni di riferimento: Legge di conservazione della quantità di moto Legge di conservazione dell energia cinetica Hopfinger-Tochon Danguy (1990s) Hopfinger-Rastello (2002) Nuvola di particelle in sospensione in moto turbolento che si muove in aria lungo il pendio per gravità. Forma costante. Inglobamento del manto nevoso. No sedimentazione particellare. Output: velocità del centro di massa volume bidimensionale densità energia

42 Modelli di dinamica Le POLVEROSE Binary mixtures models (Soluzione numerica soluzioni nello spazio/ tempo ) Dinamica parte solida e aeriforme separate Equazioni di riferimento: Bilanci di massa ed energia tra neve e aria AVAL- 1D (SL- 1D) - Issler (1995) Modello idraulico 2D Evoluzione: Bilancio di massa e momento della neve in sospensione e strato di saltazione Bilancio di energia cinetica di ciascuno strato Scambi di massa e di momento tra i due strati determinati in base al deposito di particelle dello strato in sospensione ed una diffusione turbolenta dello strato di saltazione Output: velocità del centro di massa distanza di arresto densità energia

43 Panoramica della modellistica Modelli DINAMICI

44 Modelli di dinamica Le MISTE Coupled Models (Soluzione numerica soluzioni nello spazio/ tempo ) Dinamica delle 4 parti della valanga mista (parte densa, parte polverosa, strato di saltazione e parte polverosa stagnante) Equazioni di riferimento: Equazioni di moto turbolento Scambi e bilanci di massa, momento ed energia ciascuno dei 7 componenti della valanga Norem Bartlet (2000s) Evoluzione: 3 scambi di massa (erosione/inglobamento del manto nevoso, scambio tra flusso denso e nuvola polverosa, inglobamento dell aria circostante) Output: velocità, distanza di arresto, altezza del flusso, densità, energia Flusso denso: fluido granulare viscoplastico, regolato dalle collisioni tra particelle e lo strato di base e il moltiplicarsi della massa a causa dell erosione del manto nevoso Parte polverosa: correnti di gravità in moto turbolento

45 I modelli commerciali Bi (mono) dimensionale AVAL 1D (FL -1D & SL 1D) Materiale NEVE considerato continuo e deformabile Moto della valanga: moto turbolento stazionario delle correnti idrauliche nei canali a pelo libero Equazione del moto: conservazione della massa e della quantità di moto Massa = costante Densità = costante Attriti Profilo di velocità = costante Valanghe dense FL - 1D Modello numerico Continuo Quasi mono dimensionale (sezione e portata) Topografia reale

46 Confronto modelli analitico e continuo

47 Modelli continui idraulici RAMMS Calcolo delle variabili dinamiche

48 I modelli commerciali RAMMS Modello TRI dimensionale (DEM del terreno cartografia digitale) Equazioni di riferimento: V ll Voellmy-fluid fl id friction f i ti model d l Output: Distanza di arresto Velocità di flusso Altezze di flusso Pressioni di impatto Le DENSE

49 I modelli commerciali RAMMS Le DENSE

50 I modelli commerciali RAMMS Le DENSE

51 I modelli commerciali RAMMS Le DENSE

52 I modelli commerciali RAMMS Le DENSE

53 Incertezze dei modelli dinamici Problemi legati all applicazione pratica del modelli di calcolo Simulazione monodimensionale di un fenomeno tridimensionale Topografia spesso complicata con percorsi non facilmente identificabili e con conseguenti problematiche di individuazione della traiettoria Massa costante Definizione approssimata della reologia della valanga Definizione del volume/massa di distacco Variabilità della zona di distacco

54 Incertezze dei modelli dinamici Problemi legati all applicazione pratica del modelli di calcolo E necessario definire: Valanghe dense 1.Volume di distacco (MASSA) Altezza di distacco Area di distacco Pendenza della zona di distacco Densità della neve 2.Topografia del pendio 3. Parametri di attrito

55 Incertezze sui parametri in input ALTEZZA di DISTACCO N.B. Altezza SEMPRE perpendicolare al pendio Base dati statistica ti ti (CH) con valori riferiti iti a quota 2000 m s.l.m. e pendenza 28 Fattori di Correzione - QUOTA : 5 cm ogni 100 m di dislivello - TRASPORTO EOLICO : cm - PENDENZA ZONA di DISTACCO

56 Incertezze sui parametri in input ALTEZZA di DISTACCO org Parametri nivometrici Hs = altezza manto nevoso DH3gg = incremento altezza manto nevoso In funzione della: - QUOTA - TEMPO di RITORNO

57 Incertezze sui parametri in input AREA di DISTACCO PERCORSO della VALANGA

58 Incertezze sui parametri in input

59 Incertezze Non si conoscono ancora bene né i profili di velocità, né quelli di densità, né la distribuzione delle pressioni. Difficoltà operative di misura Troppa variabilità dei parametri Troppi effetti scala Difficili le simulazioni in laboratorio Poca conoscenza del fenomeno fisico Pericolosità dei siti Impossibilità di riprodurre la neve Problemi di validazione i dei modelli I modelli non simulano la valanga reale ESPERIENZA!!!!!

60 CORSO AINEVA CAI Livello 2 Modulo C Direttore delle Operazioni Grazie Contatto: barbara.frigo@polito.it

DINAMICA DELLE VALAGHE E MODELLI DI CALCOLO

DINAMICA DELLE VALAGHE E MODELLI DI CALCOLO DINAMICA DELLE VALAGHE E MODELLI DI CALCOLO Corso AINEVA CAI Operatore e Assistente del distacco Artificiale di Valanghe Livello 2 Modulo b Courmayeur (AO) Marzo 2010 Dr. For. Enrico Ceriani Ing. Roberto

Dettagli

CORSO AINEVA CAI Livello 2 Modulo D Responsabile della Sicurezza. Ing. B. Frigo. Courmayeur, 16 Maggio 2011

CORSO AINEVA CAI Livello 2 Modulo D Responsabile della Sicurezza. Ing. B. Frigo. Courmayeur, 16 Maggio 2011 CORSO AINEVA CAI Livello 2 Modulo D Responsabile della Sicurezza Modelli di dinamica delle valanghe Misura delle Variabili Dinamiche Ing. B. Frigo Courmayeur, 16 Maggio 2011 Variabili dinamiche Il fenomeno

Dettagli

Formazione e meccanismi di distacco delle valanghe

Formazione e meccanismi di distacco delle valanghe Formazione e meccanismi di distacco delle valanghe Corso per Osservatore Nivologico Modulo AINEVA 2a 25 28 marzo 2013 Passo Rolle(TN) LA Importanza della classificazione delle valanghe Finalità pratiche

Dettagli

Servizio Meteomont FISICA DELLA NEVE

Servizio Meteomont FISICA DELLA NEVE FISICA DELLA NEVE Fattori che influenzano il distacco delle valanghe: 1. NEVE FRESCA 2. TEMPERATURA e UMIDITÀ 3.VENTO 4. IL SOLE La quantità di neve caduta nelle 24 ore fa aumentare il rischio valanga

Dettagli

Valanghe e cambiamenti climatici

Valanghe e cambiamenti climatici WSL Istituto di Ricerca per la Neve e le Valanghe SLF Davos, Svizzera Valanghe e cambiamenti climatici J. Veitinger e B. Sovilla Cambiamenti climatici in ambiente alpino: il nesso tra clima e valanghe

Dettagli

Neve e Valanghe Corso SA1 CAI Monviso Saluzzo

Neve e Valanghe Corso SA1 CAI Monviso Saluzzo Neve e Valanghe Corso SA1 CAI Monviso Saluzzo 19.02.2014 OBIETTIVO Comprendere il bollettino pericolo valanghe La neve: Formazione e Metamorfismi Le valanghe: Stabilità del manto nevoso e Classificazione

Dettagli

Valanghe: Scuola di Scialpinismo M. Righini CAI Milano. Cosa sono, come si formano, perché cadono. Scuola di Scialpinismo M. Righini - CAI Milano

Valanghe: Scuola di Scialpinismo M. Righini CAI Milano. Cosa sono, come si formano, perché cadono. Scuola di Scialpinismo M. Righini - CAI Milano Scuola di Scialpinismo M. Righini CAI Milano Valanghe: Cosa sono, come si formano, perché cadono Corso di Sci Alpinismo SA1 2011 1. Le valanghe nello sci alpinismo 2. Le condizioni di distacco di una valanga

Dettagli

Modellistica idrosedimentologica tridimensionale in corrispondenza di un sistema di pile

Modellistica idrosedimentologica tridimensionale in corrispondenza di un sistema di pile Modellistica idrosedimentologica tridimensionale in corrispondenza di un sistema di pile Ramón Pacheco Ph.D. in Ingegneria Idraulica, Studio Pacheco Milano (IT) e-mail: ramon.pacheco@studiopacheco.it Riccardo

Dettagli

SEMINARIO. La valutazione della pericolosità idraulica: modellazione 1D - 2D Calibrazione di un modello 1D Il caso studio del fiume Tevere

SEMINARIO. La valutazione della pericolosità idraulica: modellazione 1D - 2D Calibrazione di un modello 1D Il caso studio del fiume Tevere SEMINARIO La valutazione della pericolosità idraulica: modellazione 1D - 2D Calibrazione di un modello 1D Il caso studio del fiume Tevere Ing. Eleonora Spada Università degli Studi di Palermo Palermo,

Dettagli

Il calcolo delle valanghe polverose

Il calcolo delle valanghe polverose Il calcolo delle valanghe polverose Dieter Issler NaDesCoR, Seeweg 27, CH 8852 Altendorf nadescor@bluewin.ch I Le valanghe polverose: il fenomeno II Modelli di calcolo per le valanghe polverose (I): generalità

Dettagli

Valle d Aosta - evento 14-17 dicembre 2008

Valle d Aosta - evento 14-17 dicembre 2008 Valle d Aosta - evento 14-17 dicembre 2008 Dellavedova Paola Ufficio Neve e Valanghe - Fondazione Montagna Sicura Condizioni precedenti l evento Settori Altezza neve al suolo (2000 m) Altezza neve fresca

Dettagli

LEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE

LEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE LEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE ARPAV-DRST-SNV-UPPV novembre 2013 Versione 4.0 1. Area di interesse...2 2. Struttura del bollettino Dolomiti Neve e Valanghe...2 3.

Dettagli

Pillole di Fluidodinamica e breve introduzione alla CFD

Pillole di Fluidodinamica e breve introduzione alla CFD Pillole di Fluidodinamica e breve introduzione alla CFD ConoscereLinux - Modena Linux User Group Dr. D. Angeli diego.angeli@unimore.it Sommario 1 Introduzione 2 Equazioni di conservazione 3 CFD e griglie

Dettagli

CLUB ALPINO ITALIANO Scuola Intersezionale di Escursionismo VERONESE

CLUB ALPINO ITALIANO Scuola Intersezionale di Escursionismo VERONESE CLUB ALPINO ITALIANO Scuola Intersezionale di Escursionismo VERONESE Introduzione L escursionismo su neve, in tutte le sue forme e modalità, porta il praticante ad accostarsi ad un mondo diverso, fantastico,

Dettagli

Il bollettino Dolomiti Neve e Valanghe. Informazioni. Che cosa è un bollettino? Mauro Valt Ufficio Previsione Pericolo Valanghe

Il bollettino Dolomiti Neve e Valanghe. Informazioni. Che cosa è un bollettino? Mauro Valt Ufficio Previsione Pericolo Valanghe Il bollettino Dolomiti Neve e Valanghe Mauro Valt Ufficio Previsione Pericolo Valanghe Informazioni Questa presentazione è stata realizzata per le lezioni didattiche nell ambito dei corsi formazione di

Dettagli

Effetti delle precipitazioni nevose dell inverno in Piemonte

Effetti delle precipitazioni nevose dell inverno in Piemonte Effetti delle precipitazioni nevose dell inverno 2008-2009 in Piemonte Marco Cordola Area Previsione e Monitoraggio Ambientale La stagione invernale 2008-2009 I danni da valanghe Le misure di mitigazione

Dettagli

Il rilievo nivometeorologico giornaliero modello 1 AINEVA

Il rilievo nivometeorologico giornaliero modello 1 AINEVA Il rilievo nivometeorologico giornaliero modello 1 AINEVA Corso per Osservatore Nivologico Modulo AINEVA 2a 22-26 febbraio 2016 Passo Rolle (TN) COS E IL MODELLO 1 AINEVA Il modello 1 AINEVA è un modulo

Dettagli

INDICE 1 PREMESSA MODELLO DI CALCOLO UTILIZZATO PER LE VERIFICHE IDRAULICHE... 2

INDICE 1 PREMESSA MODELLO DI CALCOLO UTILIZZATO PER LE VERIFICHE IDRAULICHE... 2 INDICE 1 PREMESSA... MODELLO DI CALCOLO UTILIZZATO PER LE VERIFICHE IDRAULICHE....1 DESCRIZIONE DEL MODELLO MATEMATICO.... DATI DI INPUT... 4.3 DATI DI OUTPUT... 5 3 VERIFICA IDRAULICA DELLO STATO ATTUALE...

Dettagli

LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL PERICOLO/RISCHIO VALANGHE è una questione di forma mentale, di preparazione e di metodo.

LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL PERICOLO/RISCHIO VALANGHE è una questione di forma mentale, di preparazione e di metodo. LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL PERICOLO/RISCHIO VALANGHE è una questione di forma mentale, di preparazione e di metodo. Mario Di Gallo gennaio 2012 Il consolidamento del manto nevoso è inversamente

Dettagli

"GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana"

GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana Open Day Perugia 9 luglio 2012 GIS e Modelli Idraulici per il Rischio Idrogeologico "GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana" Ing. Giorgio Cesari Autorità di bacino del Fiume

Dettagli

BARRIERE PARAVALANGHE SUL MONTE PIDOCCHIO IN OVINDOLI LE VALANGHE: COME SI FORMANO I I RIMEDI

BARRIERE PARAVALANGHE SUL MONTE PIDOCCHIO IN OVINDOLI LE VALANGHE: COME SI FORMANO I I RIMEDI BARRIERE PARAVALANGHE SUL MONTE PIDOCCHIO IN OVINDOLI LE VALANGHE: COME SI FORMANO I I RIMEDI Introduzione Le valanghe: analisi della formazione e della dinamica Protezione attiva : i ponti da neve, le

Dettagli

Nivologia, procedure di monitoraggio, valutazione della stabilità del manto nevoso

Nivologia, procedure di monitoraggio, valutazione della stabilità del manto nevoso Nivologia, procedure di monitoraggio, valutazione della stabilità del manto nevoso 4. I problemi della previsione meteo Fattori meteo influenzanti la stabilità Il problema dei previsori meteorologici Approfondimenti

Dettagli

Corso Aineva per Componenti delle Commissioni Locali Valanghe: Gestione delle problematiche valanghive di protezione civile

Corso Aineva per Componenti delle Commissioni Locali Valanghe: Gestione delle problematiche valanghive di protezione civile Corso Aineva per Componenti delle Commissioni Locali Valanghe: Gestione delle problematiche valanghive di protezione civile Organizzato da AINEVA - Associazione Interregionale Neve e Valanghe e Comunità

Dettagli

Laboratorio di Simulazione Atomistica e Fluidodinamica. Equazione di Stokes e soluzione numerica col metodo degli elementi di contorno

Laboratorio di Simulazione Atomistica e Fluidodinamica. Equazione di Stokes e soluzione numerica col metodo degli elementi di contorno Laboratorio di Simulazione Atomistica e Fluidodinamica Equazione di Stokes e soluzione numerica col metodo degli elementi di contorno Equazione di Stokes Struttura della lezione: Equazione di Navier Stokes

Dettagli

IDROSTATICA leggi dell'equilibrio. IDRODINAMICA leggi del movimento

IDROSTATICA leggi dell'equilibrio. IDRODINAMICA leggi del movimento IDROSTATICA leggi dell'equilibrio IDRODINAMICA leggi del movimento La materia esite in tre stati: SOLIDO volume e forma propri LIQUIDO volume proprio ma non una forma propria (forma del contenitore) AERIFORME

Dettagli

INDICE 1 INTRODUZIONE E CONCETTI DI BASE 1 2 PROPRIETÀ DEI FLUIDI 31

INDICE 1 INTRODUZIONE E CONCETTI DI BASE 1 2 PROPRIETÀ DEI FLUIDI 31 INDICE PRESENTAZIONE DELLA TERZA EDIZIONE ITALIANA RINGRAZIAMENTI DELL EDITORE PREFAZIONE ALL EDIZIONE AMERICANA GUIDA ALLA LETTURA XIII XV XVII XXII 1 INTRODUZIONE E CONCETTI DI BASE 1 1.1 Introduzione

Dettagli

MODELLI DI PREVISIONE DELLA STABILITÀ E DELL EVOLUZIONE DEL MANTO NEVOSO

MODELLI DI PREVISIONE DELLA STABILITÀ E DELL EVOLUZIONE DEL MANTO NEVOSO WSL Institute for Snow and Avalanche Research SLF MODELLI DI PREVISIONE DELLA STABILITÀ E DELL EVOLUZIONE DEL MANTO NEVOSO Fabiano Monti Courmayeur, 16 maggio 2011 SOMMARIO In cosa consistono i modelli

Dettagli

INTEGRAZIONE TRA MODELLISTICA FISICA E NUMERICA. Gian Mario Beltrami Campagnani

INTEGRAZIONE TRA MODELLISTICA FISICA E NUMERICA. Gian Mario Beltrami Campagnani INTEGRAZIONE TRA MODELLISTICA FISICA E NUMERICA Gian Mario Beltrami Campagnani La modellistica fisica e numerica a supporto della progettazione di opere di difesa idraulica e marittima 16 Febbraio 2015

Dettagli

Formazione e Meccanismi di Distacco delle Valanghe

Formazione e Meccanismi di Distacco delle Valanghe Formazione e Meccanismi di Distacco delle Valanghe Corso per Osservatore Nivologico Modulo AINEVA 2 2 18-22 Gennaio 2010 FMS Villa Cameron Courmayeur (AO) LA CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE Criteri Possibili

Dettagli

LA PREVISIONE VALANGHE 1. UN PÒ DI STORIA 12. SCHEMA BASE DELLA PREVISIONE VALANGHE VALANGHE. Relatore: Mauro Valt

LA PREVISIONE VALANGHE 1. UN PÒ DI STORIA 12. SCHEMA BASE DELLA PREVISIONE VALANGHE VALANGHE. Relatore: Mauro Valt LA PREVISIONE VALANGHE Relatore: Mauro Valt Modulo Formativo per Tecnici della Protezione Civile Modulo AINEVA 2pc Gestione delle Problematiche ARPAV-CVA Valanghive Arabba. M.Valt di Protezione Civile

Dettagli

MODELLI DI PREVISIONE DELLA STABILITÀ E DELL EVOLUZIONE DEL MANTO NEVOSO SOMMARIO

MODELLI DI PREVISIONE DELLA STABILITÀ E DELL EVOLUZIONE DEL MANTO NEVOSO SOMMARIO WSL Institute for Snow and Avalanche Research SLF MODELLI DI PREVISIONE DELLA STABILITÀ E DELL EVOLUZIONE DEL MANTO NEVOSO Fabiano Monti Bormio, 14 maggio 2012 SOMMARIO In cosa consistono i modelli di

Dettagli

CORSO AINEVA PER COMPONENTI CLV, Limone Piemonte gennaio Interpretazione e utilizzo del BOLLETTINO delle Valanghe

CORSO AINEVA PER COMPONENTI CLV, Limone Piemonte gennaio Interpretazione e utilizzo del BOLLETTINO delle Valanghe CORSO AINEVA PER COMPONENTI CLV, Limone Piemonte 18-22 gennaio 2010 Interpretazione e utilizzo del BOLLETTINO delle Valanghe Dott.ssa Cristina Prola Il Bollettino Valanghe Il Bollettino Valanghe quadro

Dettagli

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E TERRITORIO CORSO DI MODELLAZIONE GEOLOGICO- TECNICA ED IDROGEOLOGICA MODELLAZIONE IDROGEOLOGICA (2 CFU)

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E TERRITORIO CORSO DI MODELLAZIONE GEOLOGICO- TECNICA ED IDROGEOLOGICA MODELLAZIONE IDROGEOLOGICA (2 CFU) CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E TERRITORIO CORSO DI MODELLAZIONE GEOLOGICO- TECNICA ED IDROGEOLOGICA MODELLAZIONE IDROGEOLOGICA (2 CFU) Docente: Alessandro Gargini (E-mail: alessandro.gargini@unibo.it)

Dettagli

INDICE XIII. Ringraziamenti dell Editore. Presentazione dell edizione italiana. Prefazione all edizione americana. Guida alla lettura

INDICE XIII. Ringraziamenti dell Editore. Presentazione dell edizione italiana. Prefazione all edizione americana. Guida alla lettura Ringraziamenti dell Editore Presentazione dell edizione italiana Prefazione all edizione americana Guida alla lettura XI XIII XV XX 1 Introduzione e concetti di base 1 1.1 Introduzione 2 Cos è un fluido?

Dettagli

DESCRIZIONE ICONE NUOVO BOLLETTINO AINEVA

DESCRIZIONE ICONE NUOVO BOLLETTINO AINEVA DESCRIZIONE ICONE NUOVO BOLLETTINO AINEVA 1. GRADO DI PERICOLO Assenza neve Informazioni insufficienti. Debole Moderato Marcato Molto e Forte pericolo di Aumento del pericolo durante il giorno 2. ESPOSIZIONI

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO I.P.S.I.A. L. B. ALBERTI

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO I.P.S.I.A. L. B. ALBERTI ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO I.P.S.I.A. L. B. ALBERTI Via Clotilde Tambroni, RIMINI ( RN ) Anno scolastico 2016-2017 Classe I A Materia: FISICA Insegnante : Prof. GIUSEPPE

Dettagli

REDAZIONE DI P.Z.E.V. DI BASE CON RELAZIONI E CARTOGRAFIE REVISIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO VALANGHE P.Z.E.V. DI BASE ANALISI E PERIMETRAZIONI

REDAZIONE DI P.Z.E.V. DI BASE CON RELAZIONI E CARTOGRAFIE REVISIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO VALANGHE P.Z.E.V. DI BASE ANALISI E PERIMETRAZIONI REGIONE LOMBARDIA - PROVINCIA DI SONDRIO COMUNE DI LIVIGNO REDAZIONE DI P.Z.E.V. DI BASE CON RELAZIONI E CARTOGRAFIE REVISIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO VALANGHE P.Z.E.V. DI BASE ANALISI E PERIMETRAZIONI

Dettagli

PIANO DI STUDIO D ISTITUTO

PIANO DI STUDIO D ISTITUTO PIANO DI STUDIO D ISTITUTO Materia: FISICA Casse 2 1 Quadrimestre Modulo 1 - RIPASSO INIZIALE Rappresentare graficamente nel piano cartesiano i risultati di un esperimento. Distinguere fra massa e peso

Dettagli

CENNI DI FLUIDODINAMICA

CENNI DI FLUIDODINAMICA CENNI DI FLUIDODINAMICA DOWNLOAD Il pdf di questa lezione (0509a.pdf) è scaricabile dal sito http://www.ge.infn.it/ calvini/scamb/ 09/05/2012 MOTO DEI FLUIDI PERFETTI Il comportamento dei fluidi reali

Dettagli

LE VIBRAZIONI NEI CANTIERI: DALLA PROGETTAZIONE AL MONITORAGGIO CENNI SULLA NORMATIVA DI RIFERIMENTO

LE VIBRAZIONI NEI CANTIERI: DALLA PROGETTAZIONE AL MONITORAGGIO CENNI SULLA NORMATIVA DI RIFERIMENTO LE VIBRAZIONI NEI CANTIERI: DALLA PROGETTAZIONE AL MONITORAGGIO CENNI SULLA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Dott. Geol. Davide Seravalli Milano, 14 aprile 2015 Norma tecnica UNI 9916:2004 Data 01/04/2004 Norme

Dettagli

STABILITA DEL MANTO NEVOSO. Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale

STABILITA DEL MANTO NEVOSO. Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale Corso Neve e Valanghe - A.A.04/05 ing M. BARBOLINI STABILITA DEL MANTO NEVOSO Università degli Studi di Pavia FORMAZIONE DEL MANTO NEVOSO (1) IL MANTO NEVOSO E UN MEZZO ETEROGENEO! FORMAZIONE DEL MANTO

Dettagli

LEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE

LEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE LEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE Versione 1.0 ARPAV-DRST-SNV-UPPV Settembre 2012 La simbologia utilizzata è finalizzata alla redazione dei bollettini e ai fenomeni

Dettagli

Meccanica dei Fluidi: statica e dinamica

Meccanica dei Fluidi: statica e dinamica Meccanica dei Fluidi: statica e dinamica Stati della materia (classificazione assai approssimativa!) Solido: ha una forma propria, poco compressibile, alta densità Liquido: non ha una forma propria, poco

Dettagli

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Docente: Prof. Santo Marcello Zimbone Collaboratori: Dott. Giuseppe Bombino - Ing. Demetrio Zema Lezione introduttiva Anno Accademico 2008-2009 2009 1 Obiettivi

Dettagli

IDRAULICA AMBIENTALE PROGRAMMA DEL CORSO

IDRAULICA AMBIENTALE PROGRAMMA DEL CORSO IDRAULICA AMBIENTALE DOCENTE: Prof.ssa CLAUDIA ADDUCE Testi di riferimento: - A. Cenedese, 2006, Meccanica dei fluidi ambientale, Mc Graw-Hill. - B. Cushman-Roisin, 1994, Introduction to Geophysical Fluid

Dettagli

viii Indice 1.10 Ruota con solo scorrimento rotatorioϕ(camber e/o imbardata) Spinta di camber (comportamento lineare) El

viii Indice 1.10 Ruota con solo scorrimento rotatorioϕ(camber e/o imbardata) Spinta di camber (comportamento lineare) El Indice Prefazione xiii 1 Comportamento della ruota con pneumatico 1 1.1 Sistema di riferimento e azioni ruota-strada............. 2 1.2 Moto della ruota con pneumatico rispetto alla strada....... 5 1.2.1

Dettagli

Fondazioni superficiali

Fondazioni superficiali Fondazioni superficiali Verifiche in condizioni statiche Capacità portante Dipende fondamentalmente da tre fattori. Contributo delle forze di attrito lungo la superficie di scorrimento. Contributo delle

Dettagli

La previsione locale

La previsione locale La previsione locale L esperienza dell ufficio valanghe del Friuli in materia di previsione valanghe locale LA PREVISIONE VALANGHE LOCALE Da circa 12 anni l Ufficio valanghe della Regione F.V.G. emette

Dettagli

Meccanica dei Fluidi A. A. 2015/ II Semestre

Meccanica dei Fluidi A. A. 2015/ II Semestre 1 Informazioni Meccanica dei Fluidi A. A. 2015/2016 - II Semestre Docente: Dr. Ing. Flavia Tauro Email: flavia.tauro@unitus.it Stanza: ex Facoltà di Agraria - 331 Tel.: 0761-357355 Ricevimento: per appuntamento

Dettagli

CORSO AINEVA MODULO 2A OSSERVATORE NIVOLOGICO. Nivologia 1a parte: Formazione ed evoluzione della neve in atmosfera

CORSO AINEVA MODULO 2A OSSERVATORE NIVOLOGICO. Nivologia 1a parte: Formazione ed evoluzione della neve in atmosfera CORSO AINEVA MODULO 2A OSSERVATORE NIVOLOGICO Nivologia 1a parte: Formazione ed evoluzione della neve in atmosfera 1 Indice Generalità Passaggi di stato Diagramma di stato Tensione di vapore Neve in atmosfera

Dettagli

La funzione Criticità valanghe in ambito CFD concetti di base, suddivisioni geografiche, prodotti e limiti informativi

La funzione Criticità valanghe in ambito CFD concetti di base, suddivisioni geografiche, prodotti e limiti informativi La funzione Criticità valanghe in ambito CFD concetti di base, suddivisioni geografiche, prodotti e limiti informativi ARPAV-DRST-Centro Valanghe di Arabba Presentazione Criticità valanghe alle Provincie,

Dettagli

Indice 3. Note di utilizzo 9. Ringraziamenti 10. Introduzione 11

Indice 3. Note di utilizzo 9. Ringraziamenti 10. Introduzione 11 Indice Indice 3 Note di utilizzo 9 Ringraziamenti 10 Introduzione 11 Capitolo 1 Grandezze fisiche e schematizzazione dei sistemi materiali 13 1.1 Grandezze fisiche ed operazione di misura 13 1.2 Riferimento

Dettagli

Presentazione dell edizione italiana

Presentazione dell edizione italiana Indice Presentazione dell edizione italiana Prefazione Nota sulle unita di misura Glossario dei simboli L alfabeto greco XIII XVII XIX XX XXIV 1 Introduzione all ingegneria geotecnica 1 1.1 Che cos e l

Dettagli

Casella (codice MAXO): M = Misurato, accertato A = Ipotesi, stima X = Non chiaro, ancora da rilevare O = Non determinabile

Casella (codice MAXO): M = Misurato, accertato A = Ipotesi, stima X = Non chiaro, ancora da rilevare O = Non determinabile Catasto eventi naturali Dati di base Foglio 1/4 Tipo di evento Valanga Caduta di sassi Frana Acqua / colata di detriti Informazioni di base Comune: nome altri interessati? Corso d'aqua: Regione forestale:

Dettagli

Le sistemazioni idrauliche

Le sistemazioni idrauliche Corso di Protezione Idraulica del Territorio Sistemazioni idraulico-forestali dei corsi d acqua a carattere torrentizio Antonino Cancelliere Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università di

Dettagli

Modelli per il calcolo delle valanghe

Modelli per il calcolo delle valanghe Modelli per il calcolo delle valanghe a cura di: Massimiliano Barbolini 1 1 Introduzione A partire dalla prima metà degli anni 50 sono state avviate, in molti paesi europei ed extraeuropei, ricerche specifiche

Dettagli

15/04/2014. Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 15

15/04/2014. Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 15 Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 15 Un fluido è un insieme di molecole tenute insieme da deboli forze di coesione e da forze esercitate dalla parete del contenitore (possono essere sia

Dettagli

Progettazione avanzata delle macchine e degli impianti

Progettazione avanzata delle macchine e degli impianti Progettazione avanzata delle macchine e degli impianti Dipartimento di Ingegneria Dipartimento Industriale di Ingegneria Industriale Università degli Studi Università di Parma degli Studi di Parma Agenda

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE 1 PERDITE DI CARICO CONTINUE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

20 Corso SA Scuola Intersezionale di Alpinismo e Scialpinismo Valle dell Adda

20 Corso SA Scuola Intersezionale di Alpinismo e Scialpinismo Valle dell Adda 20 Corso SA1 2011 - Scuola Intersezionale di Alpinismo e Scialpinismo Valle dell Adda Introduzione Gli scialpinisti rappresentano quasi il 50 % delle vittime da valanga La conoscenza del manto nevoso e

Dettagli

Esempi di esercizi per la preparazione al primo compito di esonero

Esempi di esercizi per la preparazione al primo compito di esonero Esempi di esercizi per la preparazione al primo compito di esonero 1. Quanto sangue è approssimativamente presente in un essere umano? Esprimere il risultato in ml. 2. La densità dell etanolo e pare a

Dettagli

Modellazione numerica a scala di bacino del fiume Ledra

Modellazione numerica a scala di bacino del fiume Ledra Università degli Studi di Udine CORSO DI DOTTORATO DI RICERCA IN INGEGNERIA CIVILE AMBIENTALE ARCHITETTURA CICLO XXVI TESI DI DOTTORATO DI RICERCA Modellazione numerica a scala di bacino del fiume Ledra

Dettagli

La granulometria nella scienza del suolo: nuove tecniche di misura per nuovi scenari. I metodi di misura. dr. Roberto De Mascellis

La granulometria nella scienza del suolo: nuove tecniche di misura per nuovi scenari. I metodi di misura. dr. Roberto De Mascellis La granulometria nella scienza del suolo: nuove tecniche di misura per nuovi scenari I metodi di misura dr. Roberto De Mascellis Reologia Industria farmaceutica Analisi granulometrica di particelle Industria

Dettagli

Vd Vd Vd Re = Per definire il REGIME di moto si individua il: Numero indice di Reynolds (adimensionale)

Vd Vd Vd Re = Per definire il REGIME di moto si individua il: Numero indice di Reynolds (adimensionale) CINEMATICA Esperienza di Osborne Reynolds (1842-1912) Per basse velocità: moto per filetti viscoso laminare Al crescere velocità: moto di transizione V d V d Per elevate velocità: moto turbolento V d CINEMATICA

Dettagli

Dati meteo, manto nevoso e. Dati meteo, manto. nevoso e valanghe in. valanghe in passato. passato. Modelli statistici. Modelli statistici

Dati meteo, manto nevoso e. Dati meteo, manto. nevoso e valanghe in. valanghe in passato. passato. Modelli statistici. Modelli statistici Valutazione della stabilità del manto nevoso Mauro Valt Corso AINEVA 2pc Per Componenti delle Commissioni Valanghe del Piemonte ottobre 2011 Che cosa è un bollettino? Il bollettino valanghe fornisce una

Dettagli

EAWS European Avalanche Warning Services è stato fondato nel 1983 con lo scopo di coordinare l attività degli uffici di previsione neve e valanghe

EAWS European Avalanche Warning Services è stato fondato nel 1983 con lo scopo di coordinare l attività degli uffici di previsione neve e valanghe 1 EAWS European Avalanche Warning Services è stato fondato nel 1983 con lo scopo di coordinare l attività degli uffici di previsione neve e valanghe europei ed ha permesso, negli anni, l omogeneizzazione

Dettagli

Moto vario nelle correnti a superficie libera Nozione elementare di onda In termini generali un'onda consiste nella propagazione di un segnale

Moto vario nelle correnti a superficie libera Nozione elementare di onda In termini generali un'onda consiste nella propagazione di un segnale 1 Moto vario nelle correnti a superficie libera Nozione elementare di onda In termini generali un'onda consiste nella propagazione di un segnale attraverso un mezzo (nella fattispecie un liquido) con una

Dettagli

IDRAULICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO

IDRAULICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO A - IDRAULICA IDRAULICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO FLUIDO CORPO MATERIALE CHE, A CAUSA DELLA ELEVATA MOBILITA' DELLE PARTICELLE CHE LO COMPONGONO, PUO' SUBIRE RILEVANTI VARIAZIONI

Dettagli

Il Bollettino Regionale Neve e Valanghe

Il Bollettino Regionale Neve e Valanghe ARGOMENTI TRATTATI: Sito internet: Il Bollettino Regionale Neve e Valanghe G.A. Stefano Pivot Ufficio Neve e Valanghe Regione Autonoma Valle d Aostad Bollettini valanghe europei: d oltralpe d ed italiani

Dettagli

Variabilità del manto nevoso. Altezza della neve. Bild Grüenihorn unterschiedliche Schneehöhe. Variabilità del manto nevoso

Variabilità del manto nevoso. Altezza della neve. Bild Grüenihorn unterschiedliche Schneehöhe. Variabilità del manto nevoso Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe SNV, Davos Variabilità del manto Jürg Schweizer, SNV Davos AINEVA, Bormio, 20 settembre 2007 Altezza della neve Bild Grüenihorn unterschiedliche

Dettagli

Problematiche ambientali legate al dissesto idrogeologico

Problematiche ambientali legate al dissesto idrogeologico Problematiche ambientali legate al dissesto idrogeologico - Prevenire i fenomeni di dissesto - Attenzione del PPR al dissesto idrogeologico - Finalità delle Linee Guida - Conoscenza del rischio idrogeologico

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO POLITECNICO DI TORINO II Facoltà di Ingegneria - Vercelli - LE CARATTERISTICHE FUNZIONALI E I PROBLEMI DI ESERCIZIO DELLE MACCHINE IDRAULICHE Corso di Infrastrutture Idrauliche I LE CARATTERISTICHE FUNZIONALI

Dettagli

DIFA Laboratorio di Idraulica e Costruzioni Idrauliche: Ricerca di Base ed applicata

DIFA Laboratorio di Idraulica e Costruzioni Idrauliche: Ricerca di Base ed applicata Difa Hydro è un progetto di Laboratorio di ricerca interdisciplinare composto da: Laboratorio di Idraulica e Costruzioni Idrauliche Laboratorio GIS Laboratorio di Modellistica Numerica Laboratorio di Tecnologie

Dettagli

Meccanica dei fluidi, dove e cosa studiare

Meccanica dei fluidi, dove e cosa studiare Meccanica dei fluidi, dove e cosa studiare Meccanica dei Fluidi AA 2015 2016 Il libro di testo adottato è Meccanica dei Fluidi di Cengel & Cimbala, McGraw Hill. Alcuni argomenti sono stati trattati con

Dettagli

Indice 1. Presentazione dell opera 2. Meccanica ondulatoria dei mezzi porosi

Indice 1. Presentazione dell opera 2. Meccanica ondulatoria dei mezzi porosi Indice 1. Presentazione dell opera... pag. 11 1.1. Introduzione all opera...» 11 1.2. Volume I: Introduzione al metodo degli elementi finiti...» 13 1.3. Volume II: Introduzione alla Meccanica del Continuo...»

Dettagli

Università degli Studi di Pavia Facoltà di Medicina e Chirurgia

Università degli Studi di Pavia Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Pavia Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA TRIENNALE CLASSE DELLLE LAUREE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE CLASSE 2 Corso Integrato di Fisica, Statistica,

Dettagli

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Docente: Prof. Santo Marcello Zimbone Collaboratori: Dott. Giuseppe ombino - Ing. Demetrio Zema Lezione n. 6: Teorema di ernoulli moto in condotta dei liquidi

Dettagli

Considerazioni sui regimi di flusso a partire dalle equazioni di Navier-Stokes e da esperimenti

Considerazioni sui regimi di flusso a partire dalle equazioni di Navier-Stokes e da esperimenti Copertina Corso di Fisica dello Strato Limite Atmosferico Considerazioni sui regimi di flusso a partire dalle equazioni di Navier-Stokes e da esperimenti Giaiotti Dario & Stel Fulvio 1 La dinamica dei

Dettagli

La documentazione dei fenomeni valanghivi

La documentazione dei fenomeni valanghivi La documentazione dei fenomeni valanghivi ARPA Piemonte Area Previsione e Monitoraggio Ambientale Argomenti 1. Aspetti normativi 2. I catasti delle valanghe 3. Le fonti di informazione (Mod. 7 AINEVA)

Dettagli

neve & valanghe 1 NEVE & VALANGHE G.Galli Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Silvio Saglio SEM - Società Escursionisti Milanesi

neve & valanghe 1 NEVE & VALANGHE G.Galli Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Silvio Saglio SEM - Società Escursionisti Milanesi neve & valanghe 1 NEVE & VALANGHE G.Galli - 2010 neve & valanghe 2 premessa perché una lezione di neve e valanghe in un corso di cascate? perché le valanghe sono un PERICOLO dell ambiente montano innevato

Dettagli

consolidamento moderato: Circa 20 cm di nuova neve su un profilo idrostatico: Possono essere possibili solo piccole valanghe spontanee. Attenzione!: è

consolidamento moderato: Circa 20 cm di nuova neve su un profilo idrostatico: Possono essere possibili solo piccole valanghe spontanee. Attenzione!: è I profili tipo Corso per Osservatore Nivologico Modulo AINEVA 2a 4 7 Aprile 2011 Passo Rolle (TN) buon consolidamento: Profilo di tipo idrostatico con durezze che aumentano lungo la sezione. Non presenta

Dettagli

Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni. Lezione n.2. Prof. D. P. Coiro

Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni. Lezione n.2. Prof. D. P. Coiro Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni Lezione n.2 Prof. D. P. Coiro coiro@unina.it www.dias.unina.it/adag/ Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Corio - Intro Il Velivolo 1

Dettagli

METODI INNOVATIVI PER IL PROGETTO DI OPERE GEOTECNICHE E LA VALUTAZIONE DELLA STABILITÀ DEI PENDII

METODI INNOVATIVI PER IL PROGETTO DI OPERE GEOTECNICHE E LA VALUTAZIONE DELLA STABILITÀ DEI PENDII Giornata di presentazione del programma RELUIS Napoli 15 novembre 2005 LINEA DI RICERCA 6 METODI INNOVATIVI PER IL PROGETTO DI OPERE GEOTECNICHE E LA VALUTAZIONE DELLA STABILITÀ DEI PENDII Alberto Burghignoli

Dettagli

Lezione 4 GEOTECNICA. Docente: Ing. Giusy Mitaritonna

Lezione 4 GEOTECNICA. Docente: Ing. Giusy Mitaritonna Lezione 4 GEOTECNICA Docente: Ing. Giusy Mitaritonna e-mail: g.mitaritonna@poliba.it - Lezione 4 A. Cenni sul moto di filtrazione nelle terre B. Tensioni efficaci in presenza di forze di filtrazione C.

Dettagli

ASSOCIAZIONE INTERREGIONALE NEVE E VALANGHE

ASSOCIAZIONE INTERREGIONALE NEVE E VALANGHE ASSOCIAZIONE INTERREGIONALE NEVE E VALANGHE Le slavine scivolano e sono piccole, le valanghe rotolano, sono grandi e quindi pericolose. Non è vero sono la stessa cosa, indicano qualcosa che precipita

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA. Facoltà d Ingegneria Corso di di Laurea in in Meccanica

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA. Facoltà d Ingegneria Corso di di Laurea in in Meccanica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA Facoltà d Ingegneria Corso di di Laurea in in Meccanica SIMULAZIONE DELLO SPRAY IN MOTORI DIESEL AD INIEZIONE DIRETTA Relatore Ing. Ing. Gino Bella Laureando

Dettagli

I profili tipo 02/03/2016. Corso per Osservatore Nivologico Modulo AINEVA 2a febbraio 2016 Passo Rolle (TN)

I profili tipo 02/03/2016. Corso per Osservatore Nivologico Modulo AINEVA 2a febbraio 2016 Passo Rolle (TN) I profili tipo Corso per Osservatore Nivologico Modulo AINEVA 2a 22-26 febbraio 2016 Passo Rolle (TN) Perché analizzare la struttura del manto nevoso? Per valutarne la stabilità! Ricerca di superfici preferenziali

Dettagli

IDRAULICA 2 modulo. Ricevimento: mercoledì 14:30-15:30 presso il Dipartimento di Scienze dell Ingegneria Civile, via Vito Volterra 62, stanza 1.

IDRAULICA 2 modulo. Ricevimento: mercoledì 14:30-15:30 presso il Dipartimento di Scienze dell Ingegneria Civile, via Vito Volterra 62, stanza 1. IDRAULICA 2 modulo Docente: Prof.ssa Claudia Adduce Ricevimento: mercoledì 14:30-15:30 presso il Dipartimento di Scienze dell Ingegneria Civile, via Vito Volterra 62, stanza 1.8 Testi di riferimento: -

Dettagli

Fondamenti di idraulica correnti Giancarlo Dalla Fontana Università di Padova A.A. 2013/2014

Fondamenti di idraulica correnti Giancarlo Dalla Fontana Università di Padova A.A. 2013/2014 Corso di Laurea in Tecnologie Forestali e Ambientali Idrologia e Sistemazioni Idraulico-Forestali Fondamenti di idraulica correnti Giancarlo Dalla Fontana Università di Padova A.A. 013/014 Caratteristiche

Dettagli

Concetti di base. Sistemi ideali Sistemi reali SOLIDI CORPI LIQUIDI/GASSOSI (FLUIDI) SOLIDI DEFORMAZIONE ELASTICA

Concetti di base. Sistemi ideali Sistemi reali SOLIDI CORPI LIQUIDI/GASSOSI (FLUIDI) SOLIDI DEFORMAZIONE ELASTICA Reologia Concetti di base CORPI SOLIDI LIQUIDI/GASSOSI (FLUIDI) Sistemi ideali Sistemi reali SOLIDI DEFORMAZIONE ELASTICA FLUIDI DEFORM. IRREVERSIBILI (SCORRIMENTO) SOLIDI DEFORMAZIONI PERMANENTI FLUIDI

Dettagli

Modelli per la simulazione dell inquinamento acustico da traffico

Modelli per la simulazione dell inquinamento acustico da traffico Corso di PROGETTAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTI a.a. 2003-2004 Modelli per la simulazione dell inquinamento acustico da traffico Introduzione Il funzionamento di un sistema di trasporto produce rumore

Dettagli

ALLEGATO 1. Descrizione del modello numerico MIKE 11 HD del Danish Hydraulic Institute (DHI) Water & Environment. Allegato 1 rapporto finale Aspio

ALLEGATO 1. Descrizione del modello numerico MIKE 11 HD del Danish Hydraulic Institute (DHI) Water & Environment. Allegato 1 rapporto finale Aspio ALLEGATO 1 Descrizione del modello numerico MIKE 11 HD del Danish Hydraulic Institute (DHI) Water & Environment 1 PREMESSA Di seguito si descrive il software utilizzato per la modellazione idraulica nello

Dettagli

I D R O S T A T I C A

I D R O S T A T I C A I D R O S T A T I C A Caratteristiche stato liquido (descr.) FLUIDI Massa volumica (def. + formula) Volume massico (def. + formula) Peso volumico (def. + formula) Legame massa volumica - peso volumico

Dettagli

Consideriamo come piena solo l innalzamento del livello causato da un aumento delle portate nel corso d acqua considerato.

Consideriamo come piena solo l innalzamento del livello causato da un aumento delle portate nel corso d acqua considerato. Propagazione delle piene: generalità Consideriamo come piena solo l innalzamento del livello causato da un aumento delle portate nel corso d acqua considerato. La propagazione dell onda di piena dipende

Dettagli

Densita. FLUIDI : liquidi o gas. macroscop.:

Densita. FLUIDI : liquidi o gas. macroscop.: 6-SBAC Fisica 1/10 FLUIDI : liquidi o gas macroscop.: microscop.: sostanza che prende la forma del contenitore che la occupa insieme di molecole tenute insieme da deboli forze di coesione (primi vicini)

Dettagli

ANALISI E ATTIVITÀ DI MITIGAZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO

ANALISI E ATTIVITÀ DI MITIGAZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO ANALISI E ATTIVITÀ DI MITIGAZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO ANALISI DI FENOMENI IDROGEOLOGICI COMPLESSI PROBLEMATICHE E SOLUZIONI Francesco Marchese f.marchese@itelferr.it Sintesi dell intervento Studio

Dettagli

CORSO AINEVA Mod.. 2c per direttore delle operazioni Mod.. 2d per responsabile della sicurezza

CORSO AINEVA Mod.. 2c per direttore delle operazioni Mod.. 2d per responsabile della sicurezza CORSO AINEVA Mod.. 2c per direttore delle operazioni Mod.. 2d per responsabile della sicurezza PERICOLO VALANGHE E METEOROLOGIA: ASPETTI PROBLEMATICI CASI PARTICOLARI Modulo Formativo per Tecnici della

Dettagli

CAPITOLO. 1 Gli strumenti di misura Gli errori di misura L incertezza nelle misure La scrittura di una misura 38

CAPITOLO. 1 Gli strumenti di misura Gli errori di misura L incertezza nelle misure La scrittura di una misura 38 Indice LA MATEMATICA PER COMINCIARE 2 LA MISURA DI UNA GRANDEZZA 1 Le proporzioni 1 2 Le percentuali 2 3 Le potenze di 10 3 Proprietà delle potenze 3 4 Seno, coseno e tangente 5 5 I grafici 6 6 La proporzionalità

Dettagli

Proposta su: CONTENUTI MINIMI DELLA RELAZIONE GEOLOGICA, DELLA MODELLAZIONE GEOTECNICA E DELLA RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA

Proposta su: CONTENUTI MINIMI DELLA RELAZIONE GEOLOGICA, DELLA MODELLAZIONE GEOTECNICA E DELLA RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA Proposta su: CONTENUTI MINIMI DELLA RELAZIONE GEOLOGICA, DELLA MODELLAZIONE GEOTECNICA E DELLA RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA (NTC D.M. 14.01.2008 e la CIRCOLARE C.S.LL.PP. N 617 del 02.02.2009 Linee

Dettagli