Il Quadro Conoscitivo struttura e principali contenuti

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1 R e g g i o E m i l i a 14 Settembre 2007 C o n f e r e n z a d i P i a n i f i c a z i o n e Il Quadro Conoscitivo struttura e principali contenuti Arch. Anna Campeol Dir. Servizio Pianificazione Territoriale Paesaggistica e Ambientale Provincia di Reggio Emilia Sala del Consiglio Provinciale di Reggio Emilia

2 Struttura del quadro conoscitivo: elaborati prodotti La documentazione elaborata per il QC RELAZIONE Relazione generale ALLEGATI Allegato 1 Allegato 2 Il Quadro Conoscitivo è Allegato 3 descritto attraverso la Allegato 4 Relazione generale, Allegato 5 Allegato 6 accompagnata da Allegato 7 15 tavole significative Allegato 8 afferenti ai sistemi Allegato 9 indagati e 4 tavole di Allegato 10 Allegato 11 sintesi,, propedeutiche Allegato 12 al DP. La Relazione Allegato 13 sintetizza i documenti Allegato 14 dei sistemi e dei sottosistemi che lo compongono, in forma di 14 allegati,, per un totale di oltre 1250 pagine.. Ciascun allegato può essere dotato di appendici e cartografia tematica. TAVOLE SIGNIFICATIVE Tav. 1 Tav. 2 Tav. 3 Tav. 4 Tav. 5 Tav. 6 Tav. 7 Tav. 8 Tav. 9 Tav. 10 Tav. 11 Tav. 12 Tav. 13 Tav. 14 Tav. 15 Tavola di sintesi 16 Tavola di sintesi 17 Tavola di sintesi 18 Tavola di sintesi 19

3 Struttura del Quadro Conoscitivo per Sistemi Dinamiche demografiche-sociali Dinamiche economiche Aspetti fisici, geomorfologici,, idrogeologici, idraulici e sismici Carta Forestale Aspetti ambientali e ecosistemici Il sistema delle aree protette La qualità dell aria Lo stato quali-quantitativo quantitativo della risorsa idrica La situazione energetica provinciale Caratteri e dinamiche del sistema abitativo Il territorio rurale Aspetti paesaggistico-percettivi percettivi Aspetti storico-culturali culturali Le emergenze preistorico-archeologiche Il sistema insediativo contemporaneo Il sistema della mobilità Il sistema dei vincoli vigenti Il sistema della pianificazione vigente Delibera Giunta Regionale N 173/2007

4 Sistema della pianificazione vigente: stato di attuazione Il primo livello: le strategie per il territorio provinciale IL DISEGNO DELLE DIRETTRICI DI SVILUPPO per riequilibrare il sistema insediativo ed infrastrutturale le linee direttrici di sviluppo sono considerate come punto di riferimento centrale per le politiche insediative dei PRG comunali (della residenza, produzione, degli insediamenti commerciali, etc.)

5 Sistema della pianificazione vigente: direttrici di sviluppo Incremento del territorio urbanizzato e previsioni residue dei prg comunali Residuo pianificato nei PRG Comunali

6 Sistema della pianificazione vigente Osservazioni sulle direttrici di sviluppo Effettiva concentrazione della crescita urbana e delle previsioni residue dei prg lungo le direttrici di sviluppo nord-sud sud. Rimane una quota significativa di crescita urbana (38%) e di previsioni residue dei prg (30%) esterne alle direttrici di sviluppo. Anche l asse da decongestionare registra un aumento del suolo urbanizzato in linea con quello delle direttrici di sviluppo, concentrato però attorno o ai centri principali, mentre la via emilia,nei suoi tratti extra urbani, non incide in modo rilevante su tale aumento. Per contro, il tasso di variazione dell urbanizzato in tali tratti è il più elevato. Il vigente PTCP si configura, dunque, come strumento capace di assecondare ed indirizzare tendenze già in atto (crescita dell urbanizzato), ma meno incisivo sull attuazione di politiche contro-corrente corrente (contenimento - decongestionamento).

7 Il primo livello: le strategie per il territorio provinciale Sistema delle Infrastrutture (sviluppo dei poli delle infrastrutture) Sistema della pianificazione vigente Sistema delle infrastrutture I I PRG devono contenere previsioni congruenti con le indicazioni della tav prevedendo la coagulazione delle infrastrutture attorno ai poli indicati con lo scopo di creare sistemi integrati

8 Sistema della pianificazione vigente Ferrovie e politiche insediative

9 Sistema della pianificazione vigente Osservazioni sul sistema infrastrutturale Si rileva una effettiva concentrazione dell urbanizzato al 2003 e delle previsioni residue dei prg lungo le linee di trasporto locale (Reggio-Guastalla,, Reggio-Ciano, Reggio- Sassuolo) rispetto alle linee regionali e interregionali (Parma( Parma-Suzzara,, Milano-Bologna). Ciò rafforza l ipotesi della necessità di incremento del trasporto to su ferro (ad esempio la metropolitana leggera), come fattore di orientamento e riequilibrio delle politiche insediative alternativo all automobile.

10 Sistema della pianificazione vigente Il livello comunale, PSC POC - RUE Strumenti della pianificazione urbanistica comunale PSC: delinea le scelte strategiche di assetto e sviluppo e le tutele, con riguardo a tutto il territorio comunale; POC: definisce gli interventi di trasformazione, valorizzazione e tutela da attuarsi nell arco di 5 anni; RUE: regola le trasformazioni ordinarie, nella città esistente e consolidata e nel territorio rurale. Stato della pianificazione urbanistica comunale

11 Sistema della pianificazione vigente La tutela paesistica e territoriale del PTCP 1999 tutele Ptcp = kmq % della superficie provinciale (2292,9 kmq)

12 Sistema della pianificazione vigente La tutela paesistica e territoriale, l art. 17 bis Località Gualtirolo : struttura insediativa territoriale storica non urbana In alcuni casi i PRG hanno inserito tutele, riconoscendo il valore dei beni e delle risorse storiche non rilevati dal PTCP vigente. In altri casi i PRG hanno confermato, seppur riducendone le aree, le tutele del PTCP PRG Cadelbosco di Sopra art. 24.1_ Unità edilizie atipiche PTCP art. 17 bis (fonte: carta d uso del suolo ediz , Osservatorio Urbanistico)

13 Sistema della pianificazione vigente La tutela paesistica e territoriale, l art. 13 recepimento dei piani comunali destinazione residenziale art. 11a: tutela assoluta art. 11b: tutela ordinaria art. 12: alvei, invasi art. 13: interesse paesist.-ambient ambient. art. 21: tutela naturalistica art. 22: tutela agro-natural natural. (fonti: Ptcp; Carta d uso del suolo ediz , Osservatorio Urbanistico)

14 Sistema della pianificazione vigente Osservazioni sulla tutela paesistica e territoriale EFFICACIA I vincoli ricognitivi di tutela ambientale relativi agli articoli n. 11a, 11b, 12, 21 e 22 sono prescrittivi: in quanto tali sono stati integralmente recepiti nella pianificazione urbanistica comunale rendendo efficace la relativa tutela. INEFFICACIA Il vincolo di natura paesistica (art. 13) e quello storico (art. 17 bis) lasciano margini discrezionali ai comuni, che li hanno declinati in modo disomogeneo: l art. 13 è sufficientemente efficace in caso di variante generale dei Prg e di nuovi PSC, mentre è poco rispettato nelle varianti parziali che ne erodono spesso i bordi in contiguità con l edificato esistente, o talvolta creano buchi nel territorio rurale. L ART. 17 bis E interpretato in modo eterogeneo dai comuni che lo possono riperimetrare in relazione alle verifiche puntuali. Vi sono inoltre alcuni beni storici che non sono inclusi nel 17 bis, altri che sono andati persi o degradati. OPPORTUNITA MANCATE Il vincolo generalizzato è vissuto più come un imposizione limitante che come suggerimento e stimolo qualitativo. Quando esso è derogabile, viene ignorato senza produrre una progettazione di maggiore qualità.

15 Sistema paesaggistico e ambientale I caratteri morfologici del territorio Il paesaggio interpretato le macrostrutture: a, il fondale appenninico b, il sistema montano e collinare c, i solchi fluviali del Secchia-Dolo e dell Enza d, la fascia pedecollinare e, il sistema dei canali e della rete infrastrutturale di pianura f, l apparato arginale g, i corridoi edificati

16 Sistema paesaggistico e ambientale Paesaggio ed identità Il paesaggio rappresentato Le rappresentazioni del paesaggio I luoghi ricorrenti nelle rappresentazioni

17 Sistema paesaggistico e ambientale Paesaggio ed identità Il paesaggio visto I distretti visivi per tipi I percorsi analizzati Sovrapposizione delle aree di massima visibilità da tutti i percorsi indagati Aree di massima visibilità assoluta

18 Sistema paesaggistico e ambientale Paesaggio ed identità Il paesaggio identitario Raggruppamenti per Comuni in relazione alle peculiarità del paesaggio

19 Sistema paesaggistico e ambientale Paesaggio ed identità Contesti di particolare valore rappresentativo

20 La matrice storica come strumento interpretativo delle identità e del sistema delle relazioni territoriali Interpretazione strutturale Beni risorse e fattori di del sistema storico qualità del sistema storico

21 Sistema paesaggistico e ambientale Rischi naturali, idrogeologici, idraulici e sismici

22 Sistema paesaggistico e ambientale Gli ecosistemi Gli Ecomosaici Direttrici di connessione ecologica Rete ecologica provinciale

23 Sistema demografico e socio-economico Dinamiche e tendenze evolutive Crescita della popolazione residente La popolazione della provincia di Reggio Emilia è aumentata costantemente nell ultimo quarto di secolo, passando dai abitanti del 1981, ai del 1991 ai del 2001 e quindi ai abitanti nel 2006 (al ), con un incremento dal 2001 al 2006 pari al 8,44%. Reggio Emilia è la provincia che ha registrato il maggiore tasso di incremento demografico in tutto il contesto nazionale (tra il 2000 ed il 2005) ,0% ,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% ,0% Reggio Emilia Lodi Treviso Brescia Rimini Bergamo Prato Vicenza Pordenone Trento Verona

24 Sistema demografico e socio-economico Dinamiche e tendenze evolutive La geografia della crescita: tasso % di variazione demografica nei periodi 90-95, 95-00, per comune. Incremento demografico Luzzara Incremento demografico Luzzara Incremento demografico Luzzara Tasso % periodo Brescello Boretto Gualtieri Guastalla Reggiolo Fabbrico Rolo Tasso % periodo Brescello Boretto Gualtieri Guastalla Reggiolo Fabbrico Rolo Tasso % periodo < -5% Brescello Boretto Gualtieri Guastalla Reggiolo Fabbrico Rolo < -5% Tra -5% e 0% Tra 0% e 5% Poviglio Castelnovo di Sotto Novellara Campagnola Emilia Rio Saliceto < -5% Tra -5% e 0% Tra 0% e 6,05% Poviglio Castelnovo di Sotto Novellara Campagnola Emilia Rio Saliceto Tra -5% e 0% Tra 0% e 5% Tra 5% e 10% Poviglio Castelnovo di Sotto Novellara Campagnola Emilia Rio Saliceto Tra 5% e 10% > 10% Gattatico Cadelbosco di Sopra Bagnolo in Piano Campegine Tra 5 % e 10% >= 10% Gattatico Cadelbosco di Sopra Bagnolo in Piano Campegine > = 10% Gattatico Cadelbosco di Sopra Bagnolo in Piano Campegine Correggio Correggio Correggio Sant'Ilario d'enza Sant'Ilario d'enza Sant'Ilario d'enza Montecchio Emilia Cavriago Reggio nell'emilia San Martino in Rio Montecchio Emilia Cavriago Reggio nell'emilia San Martino in Rio Montecchio Emilia Cavriago Reggio nell'emilia San Martino in Rio Bibbiano Rubiera Bibbiano Rubiera Bibbiano Rubiera San Polo d'enza Quattro Castella Albinea Scandiano Casalgrande San Polo d'enza Quattro Castella Albinea Scandiano Casalgrande San Polo d'enza Quattro Castella Albinea Scandiano Casalgrande Vezzano sul Crostol Vezzano sul Crostol Vezzano sul Crostol Canossa Viano Canossa Viano Canossa Viano Casina Castellarano Casina Castellarano Casina Castellarano Vetto Baiso Vetto Baiso Vetto Baiso Carpineti Carpineti Carpineti Castelnovo ne' Mont Castelnovo ne' Mont Castelnovo ne' Mont Ramiseto Busana Toano Ramiseto Busana Toano Ramiseto Busana Toano Collagna Villa Minozzo Collagna Villa Minozzo Collagna Villa Minozzo Ligonchio Ligonchio Ligonchio Le tendenze:graduale variazione rispetto ad un modello che vedeva crescere i comuni della fascia pedecollinare (ambito di migrazione dei residenti del capoluogo), a favore di un modello poliedrico in cui emergono nuove geografie e comuni con forti dinamiche (> 10 % per quinquennio): cresce tutta la cintura di Reggio, si affermano due direttrici quella orientale e la Reggio-Reggiolo; la montagna presenta una estensione spaziale delle aree con tassi < 0, ma una sostanziale riduzione quantitativa del fenomeno (lieve declino o tenuta).

25 Sistema demografico e socio-economico Dinamiche e tendenze evolutive Natalità e flussi migratori Popolazione immigrata La crescita demografica registrata nella provincia tra il 1991 e 2001 e negli ultimi anni è ascrivibile principalmente al fenomeno dell immigrazione. Tuttavia e per la prima volta nel 2004 si registra un saldo naturale positivo. Provincia, tassi demografici per 1000 residenti 70,0 60,0 50,0 Natalità 40,0 Mortalità Immigrazione 30,0 Emigrazione 20,0 10,0 0, Nel corso del 2005 la provincia di Reggio Emilia registra un incremento delle residenze anagrafiche dei cittadini non comunitari, pari al 12,3%, che in termini assoluti corrisponde a persone rispetto al Al risultano pertanto residenti cittadini di nazionalità extra Unione Europea, che rappresentano l'8,3% della popolazione complessiva (i dati relativi al 2006 sono in elaborazione). 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 Incidenza di cittadini stranieri sulla popolazione residente 1,6 1,7 1,9 2,3 2,7 3,1 3,6 4,2 4,8 5,4 6,6 7,5 8, Nel contesto italiano, Reggio Emilia è la prima provincia nella regione Emilia-Romagna e la quarta provincia in Italia alla pari di Treviso, dopo Brescia, Prato e Vicenza.

26 Le famiglie La struttura per età, una inversione di tendenza nell ultimo decennio Cresce il numero delle famiglie: +25,47 % tra il 1981 ed il 2001 e +13 % tra il 2001 e 2005 con nuclei famigliari (i dati relativi al 2006 sono in elaborazione) Sistema demografico e socio-economico Dinamiche e tendenze evolutive o più Nell'arco degli ultimi 25 anni si è assistito ad una profonda fase di trasformazione interna per quanto concerne la struttura per età. A una fase di forte invecchiamento della popolazione residente si assiste oramai da un decennio (a partire dal 1997) ad una progressiva riduzione dell indice di vecchiaia, così anche si sta riducendo la forbice tra pop. < di 14 anni e pop. > di 65 (i dati relativi al 2006 sono in elaborazione) Indice di vecchiaia Indice di reicam bio Diminuisce significativamente il numero medio dei componenti (da 2,88 nel 1981 a 2,41 alla fine del 2004) che tuttavia si arresta nel 2005: per la prima volta evidenzia una inversione di tendenza, sostenuta anche dalla ripresa della natalità (2,42 al ). Quasi il 50% delle famiglie è costituito da nuclei di 1 o 2 persone > 64 anni < 14 anni

27 In breve: Sistema demografico e socio-economico Dinamiche e tendenze evolutive forte crescita della popolazione residente, specie nell ultimo quinquennio (+8.44%); distribuzione della crescita nel territorio provinciale che privilegia i comuni della cintura del capoluogo, la direttrice Reggio-Reggiolo, la direttrice orientale (compreso il distretto ceramico), la montagna mostra segnali di inversione del declino; in generale sono i comuni tra e abitanti ad attrarre più popolazione; crescita della popolazione ascrivibile principalmente al fenomeno immigrazione extra UE (l 8,3% della popolazione è straniera) che determina anche una ripresa del saldo naturale nel 2004; si consolida il fenomeno della riduzione dell invecchiamento della popolazione (dal 1997 si assiste ad un lento aumento della pop. < di 14 anni); crescono le famiglie in senso assoluto (quasi il 40% negli ultimi 25 anni) e segnatamente quelle con 1 o 2 componenti che raggiungono quasi il 50% del totale.

28 Consolidamento del comparto manifatturiero Consolidamento del comparto manifatturiero e progressiva terziarizzazione dell economia: - radicamento e compattezza del sistema produttivo manifatturiero (il settore manifatturiero assorbe ancora nuovi addetti tra il 1991 ed il 2001, cresce la dimensione media delle unità locali, aumentano le spa, inoltre il n. delle imprese cresce ancora negli ultimi 8 anni, +5,1 %); - forte crescita del settore dei servizi con ritmi più elevati del comparto secondario. Anche in provincia di Reggio Emilia si assiste ad uno spostamento della produzione del reddito verso il terziario. Fra il 2000 e il 2004 (dati CCIAA) la quota di reddito prodotta dall industria (escluse le costruzioni) scende dal 38,1 al 33,2% del totale, mentre quella dei servizi sale dal 52,6 al 55,4%, tuttavia ancora al di sotto del livello che si osserva in Regione (64,7%) e in Italia (70,9 %). Sistema demografico e socio-economico Dinamiche e tendenze evolutive Progressiva terziarizzazione dell economia Tra il 1998 ed il 2006 aumenta il numero delle imprese nel settore secondario, trainato dal settore delle costruzioni (+70%), seguono il comparto energetico (+45,5%) ed il manifatturiero (+5,1%). Crescono i servizi alle imprese ed alle persone (settore immobiliare, informatica, ecc. +52,5%), significativo il dato sui servizi finanziari (+14,1%). Industria Agricoltura in senso stretto costruzioni totale Servizi totale Anno 2000 Reggio Emilia 3,3 38,1 6 44,1 52,6 100 Emilia Romagna 3,5 28,1 4, ,4 100 Italia 2,8 23 4,8 27,8 69,4 100 Anno 2005 Reggio Emilia 2,6 33,2 8, ,4 100 Emilia Romagna 2,6 25,8 6,9 32,7 64,7 100 Italia 2,3 20,8 6 26,8 70,9 100 Quota di ricchezza complessiva prodotta per settori (val. %, fonte CCIAA). Variazione del n. di imprese per settori , (dati CCIAA)

29 Sistema demografico e socio-economico Dinamiche e tendenze evolutive La dimensione delle imprese e la distribuzione degli addetti La componente che caratterizza la struttura economica reggiana è, da sempre, la microimpresa: il 93,4% delle U.L. ha meno di 10 addetti. Il restante 6,6 % delle U.L. accentra tuttavia il 54,8% degli addetti totali, le medio-grandi imprese (> di 50 addetti), meno dell 1% del totale, occupano quasi il 30% degli addetti. Tra il 1991 ed il 2004 le imprese che hanno creato occupazione sono le imprese medie e grandi (dai 50 addetti in su), occupazione che è anche stata creata dalle U.L. con 1 addetto (dove tuttavia incide il settore delle costruzioni). Nel 2006 Reggio Emilia si conferma la provincia con la più alta % di imprese artigiane (38,6%) nel contesto nazionale. Classi di addetti UL Addetti UL Addetti UL Addetti 1 addetto 45,2 10,4 54,9 13,4 56,0 13,8 2-9 addetti 47,3 36,8 38,1 31,5 37,4 31, addetti 4,6 14,0 4,0 13,1 3,9 12, addetti 2,1 13,6 2,0 14,5 1,8 13,6 50 addetti e oltre 0,9 25,2 0,9 27,5 0,9 28,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

30 Sistema demografico e socio-economico Dinamiche e tendenze evolutive La struttura organizzativa delle imprese Tendenziale riassestamento del tessuto produttivo sempre più orientato verso forme giuridiche solide quali le società di capitale ed i gruppi: dal 13,4% del totale nel 98, si è passati al 18,1% (dati CCIAA, 2005) Reggio Emilia è al primo posto in regione per il numero di gruppi di imprese: il modello dei gruppi d impresa consente quindi di interpretare in maniera diversa la struttura (e l evoluzione) dimensionale del tessuto produttivo reggiano, rappresentando una possibile alternativa (in termini di flessibilità organizzativa) alla crescita aziendale per via interna (fonte CCIAA, Rapporto 4 giornata dell economia, 2006) ditte individuali 57% altre forme 3% società di capitale 18% società di persone 22%

31 Sistema demografico e socio-economico Dinamiche e tendenze evolutive Innovazione e trasferimento tecnologico Una crescente capacità di innovare (n. di brevetti), dove tuttavia incidono le aziende di maggiori dimensioni: - l innovazione nelle imprese di Reggio Emilia appare essere in linea con la media regionale e di molto superiore a quella nazionale (dati Unioncamere). Con 169,8 brevetti depositati all EPO (European Patent Office) in rapporto alla popolazione, si pone al terzo posto dopo Bologna e Modena ; - Il numero di brevetti cresce costantemente dal 1999, + 42% rispetto al 2005; - Nonostante una minor presenza nei settori ad alto ed altissimo contenuto tecnologico, le imprese reggiane denotano una discreta capacità brevettuale, in particolare sono le aziende di maggiori dimensioni ad essere più propositive (Rapporto 2005 Unioncamere-Mediobanca).

32 Sistema demografico e socio-economico Dinamiche e tendenze evolutive I settori a maggiore contenuto tecnologico -oltre un terzo dell occupazione manifatturiera appartiene a settori a tecnologia medio-bassa e medio-alta, mentre ancora scarsa appare l occupazione in industria ad alto e altissimo contenuto tecnologico (3% a fronte di una media regionale del 5 %). - con riferimento al settore del terziario oltre il 75% degli occupati appartiene a settori a bassa intensità di conoscenza (servizi meno avanzati). - tuttavia nel decennio le imprese di Reggio Emilia hanno saputo creare maggiore occupazione proprio nei settori a media e alta tecnologia e nei servizi più avanzati: nel comparto manifatturiero l occupazione nei settori a tecnologia alta cresce del 36% (-9% nei settori a bassa tecnologia), +70% nei servizi ad alta intensità di conoscenza (+30 nei settori a bassa intensità) Composizione dell occupazione manifatturiera per settori a differente contenuto tecnologico (dai CCIAA su dati ISTAT, 2001)

33 Sistema demografico e socio-economico: Dinamiche e tendenze evolutive Le specializzazioni economiche Comuni con una maggiore incidenza di n. di imprese ed addetti Il settore alimentare Il settore tessile e dell abbigliamento Il settore ceramico Il settore metalmeccanico

34 I punti di forza ripresa della natalità nell ambito della crescita della popolazione; riduzione dei tassi di invecchiamento; Sistema demografico e socio-economico Dinamiche e tendenze evolutive radicamento e compattezza del sistema produttivo manifatturiero (il settore manifatturiero assorbe ancora nuovi addetti tra il 1991 ed il 2001, cresce la dimensione media delle unità locali, aumentano le spa, inoltre il n. delle imprese cresce ancora negli ultimi 8 anni, + 5,1 %); forte crescita del settore dei servizi con ritmi più elevati del comparto secondario; crescita già avviatasi dai primi anni 80, assume negli anni 90 dinamiche particolarmente accentuate (sia in termini di addetti che di U.L.), confermate anche nel nuovo secolo (crescono i servizi finanziari, formazione, ICT, ecc.); capacità delle imprese medio -grandi (dai 50 addetti in su) di creare occupazione con tassi positivi dal 1991 al 2004; forte incidenza dei gruppi di impresa (1 posto in E.R.); ancora forte capacità di brevettazione: il numero di brevetti cresce costantemente dal 1999 al 2005: + 42%.

35 Sistema Insediativo L evoluzione del territorio urbanizzato Il territorio urbanizzato cresce nell ultimo trentennio di quasi il 70% (molto più della popolazione insediata o dei tassi di crescita delle unità locali manifatturiere).

36 L evoluzione del territorio urbanizzato Sistema Insediativo

37 Sistema Insediativo Il territorio urbanizzato 2003 Confronto tra le province emiliano-romagnole Superficie urbanizzata (ha) Superficie totale (ha) % Sup urb / Sup tot BOLOGNA ,8 FERRARA ,1 FORLI-CESENA ,8 MODENA ,2 PARMA ,3 PIACENZA ,2 RAVENNA ,5 REGGIO EMILIA ,5 RIMINI ,8 REGIONE ROMAGNA EMILIA ,8

38 Sistema Insediativo La dispersione insediativa, alcune interpretazioni: relativa tenuta del modello insediativo policentrico Nel territorio provinciale si rilevano oltre 700 centri con meno di 500 abitanti (soglia non compatibile con la presenza di una dotazione minima di servizi di base). Tuttavia sia in senso assoluto che in termini di incremento del carico insediativo sono i centri urbani intermedi (località tra e abitanti) ad assorbire la crescita demografica: vi si concentra oltre l 80 % (poco più di ab.) dell incremento complessivo della popolazione urbana (oltre nuovi abitanti) avvenuto tra il 1991 ed il 2001.

39 Sistema Insediativo Gerarchia attuale dei centri Centri d area PTCP vigente

40 Sistema Insediativo Una quota consistente dell incremento del territorio urbanizzato è imputabile al sistema degli insediamenti produttivi: alcune ragioni Eeredità storica del modello di sviluppo legato al rapporto residenza-lavoro, organizzazione produttiva quindi fortemente condizionata dal radicamento sul territorio; Presenza di una estesa rete viaria (seppur non sempre adeguata al carico urbanistico); Incidenza della piccola dimensione nel settore manifatturiero ed in generale nel tessuto produttivo; Interesse dei singoli comuni ad avere sedi produttive sul proprio territorio anche al fine di incrementare il gettito fiscale. Al 2003 sono rinvenibili 181 ambiti per insediamenti produttivi esistenti e previsti, con sup. > di mq (formati anche da una o più zone industriali)

41 Sistema Insediativo Insediamenti produttivi: principali agglomerazioni

42 Sistema Insediativo Insediamenti produttivi, le previsioni non attuate In provincia di Reggio Emilia le aree per insediamenti produttivi di espansione previste dai PRG al 2003, si estendono per circa di mq, che corrispondono al 24 % del totale provinciale delle aree produttive esistenti e previste (Fonte ERVET). Sempre al 2003 si stima un residuo non attuato pari a circa 6,7 milioni di mq (sup. territoriale). Tali dati sono in corso di approfondimento. ha sup. totale pianificata sup. satura di espansione Bologna Ferrara Forlì Cesena Parm a Piacenza Ravenna Reggio E m ilia Rimini

43 Sistema Insediativo Valutazione stato di attuazione delle previsioni dei PRG (Mosaico PRG/Uso del suolo 2003) previsioni PRG (mq) % su sup. urbana provinciale solo espansioni residenziali % solo espansioni produttive % solo espansioni terziarie % TOT %

44 Sistema della Mobilità TAV e distanze europee, il tempo fattore strategico RE Lione Europa RE Marsiglia RE Parigi Tempo Previsto(h) 2h 35m 3h 55m 4h 40m 8h Tempo attuale(h) 9h 20m 8h 40m Italia RE Milano Tempo previsto(h) 40m Tempo attuale(h) 1h 30m RE Barcellona 5h 20m 14h 40m RE Bologna 20m 40m RE Madrid RE Monaco RE Francoforte RE Amsterdam 8h 20m 5h 30m 5h 40m 7h 30m 19h 20m 8h 40m 8h 30m 13h RE Firenze RE Roma RE Napoli 50m 2h 10m 3h 55m 1h 50m 4h 30m 7h

45 Sistema della Mobilità La continuità fisica e funzionale delle infrastrutture In senso orario cinque esempi di discontinuità e/o inefficienza funzionale o di servizio: Cispadana; Asse Orientale; Via Emilia Bis (Rubiera( Rubiera); S.S.63 (C.ne ( C.ne Monti); Tangenziale N/E (S.S.9 RE)

46 Il territorio rurale In sintesi superficie agricola utilizzata = mq/ab bovini = 1 vacca / 3 abitanti suini = 0,84 suino / abitante censimento agricoltura 2000, Asl , il tempo della società rurale : il progressivo inurbamento della popolazione e la conversione del sistema produttivo nazionale causano il calo della superficie ad uso agricolo in pianura e in collina , il tempo della società urbana : nei giorni nostri la perdita di competitività economica e di attrattiva professionale in agricoltura hanno causato il declino della superficie ad uso agricolo di montagna e l accentuarsi del consumo di suolo in pianura ed in collina.

47 Il territorio rurale l aumento della dimensione media delle aziende agricole 1982 dimensione media aziendale omogenea e molto piccola salvo nei nuclei agricoli storici della pianura occidentale e nord-orientale 1990 rafforzamento attorno ai nuclei agricoli storici 2000 diffuso fenomeno di accorpamenti aziendali anche in zone a tradizione agricola di tipo familiare (fonte: elaborazioni Gis su dati Istat 2000)

48 Il territorio rurale localizzazione delle tipicità produttive: i prodotti trainanti quote latte (parmigiano reggiano) (fonte: elaborazioni Gis su dati censimento agricoltura 2000) suini da prosciutto vigneti

49 Il territorio rurale La carta delle tipicità

50 PIANURA: consumo di suolo agricolo Il territorio rurale Suoli di pianura ad alta vocazione agricola: ha (qualità dei suoli buona e ottima) Consumo di suolo agricolo: ha per crescita dell urbanizzato tra il ha potenzialmente erodibili in quanto interessati da previsioni residue dei PRG tot. - 5,3% suoli ad alta vocazione agricola tra il 1994 ed il 2003 (fonte: elaborazioni U.O. Ptcp su dati Osservatorio Urbanistico e Carta d uso del suolo, 2006)

51 Il territorio rurale La dismissione del patrimonio edilizio zootecnico Una criticità legata alla zootecnia bovina e suina è determinata dalla forte presenza sul territorio di stalle e porcilaie dismesse, causata dalla costante riduzione delle aziende dedite al settore: stalle - 99 porcilaie

52 Il territorio rurale Insediamenti in zona agricola: problematiche Consistenti trasformazioni edilizie del patrimonio storico con fenomeni di alterazione, abbandono, degrado. Introduzione di nuove tipologie edilizie abitative e produttive con modifica dell impianto compositivo e dell aspetto percettivo del paesaggio originario. Difficoltà di recupero dei fabbricati storici per oggettive difficoltà di inserimento negli stessi delle attuali funzioni agricole. Difficoltà di riutilizzo ad altri usi dei fabbricati produttivi dismessi per dimensioni e volumetrie elevate Difficoltà di espansione delle imprese agricole con esigenza di nuove edificazioni

53 R e g g i o E m i l i a 14 Settembre 2007 C o n f e r e n z a d i P i a n i f i c a z i o n e Il Quadro Conoscitivo struttura e principali contenuti Arch. Anna Campeol Dir. Servizio Pianificazione Territoriale Paesaggistica e Ambientale Provincia di Reggio Emilia Sala del Consiglio Provinciale di Reggio Emilia

Valori Agricoli Medi della provincia. Annualità 2007

Valori Agricoli Medi della provincia. Annualità 2007 BOSCO AD ALTO FUSTO DI OLTRE 40 ANNI REGIONE AGRARIA N : 1 REGIONE AGRARIA N : 2 REGIONE AGRARIA N.1 MONTAGNA TRA ALTO ENZA E ALTO DOLO Comuni di: BUSANA, COLLAGNA, LIGONCHIO, RAMISETO, VILLA MINOZZO REGIONE

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