I TERRENI DELLA TIPOLOGIA
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- Eva Rocca
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1 I TERRENI DELLA TIPOLOGIA 1 1
2 PREMESSA Chiunque in ogni tempo si sia posto il problema di costruire ha usato la sua esperienza, e quindi ha fatto ricorso a tipi di cui aveva memoria Giancarlo De Carlo Chiunque in ogni tempo ha osservato una nuova costruzione l ha confrontata con altre costruzioni che aveva già osservato e ha compiuto un esercizio di tipologia 2 2
3 GLI STUDI DI DURAND Lo studio tipologico è costituito dalla scomposizione delle forme e dei volumi architettonici complessi in elementi costitutivi semplici. Ogni elemento costitutivo che non può essere ulteriormente semplificato o scomposto si configura come tipo La progettazione architettonica si riduce alla ricomposizione di questo abaco predefinito in pianta e prospetto Le probabilità combinatorie sono numerose, ma comunque finite 3 3
4 GLI STUDI DI DURAND Tavola sinottica Generazione geometrica di piante di edifici a partire da forme semplici J.N.L. Durand
5 UN ESEMPIO APPLICATIVO 5 5
6 UNO SCHEMATISMO COSì RIGIDO E EFFICACE CON I CRISTALLI Il tetraedro e le sue modificazioni Trattato generale di cristallografia Parigi
7 MA SE SI PARLA DI ARCHITETTURA? Insieme di edifici risultanti da diverse combinazioni orizzontali e verticali dopo la divisione di un quadrato J.N.L. Durand
8 CONTRADDIZIONI INTERNE ALLA NOZIONE DI TIPO Ridiscussione profonda dell idea di tipo inteso come: - Sistema di classificazione dotato di sufficiente stabilità - Elemento costitutivo del progetto e strumento di progettazione Nel caso dell architettura recente la nozione di tipo ha assunto un ruolo pressoché autonomo rispetto al suo originario significato di strumento di classificazione dell esperienza, connotandosi spesso come stereotipo, privo di qualsiasi spinta propulsiva e propositiva. Infatti talvolta: Il tipo è divenuto momento di identificazione con la tradizione classica della storia dell architettura, sconfinando nella definizione di archetipi (la basilica o il circo romano) si è proposto di fissare in modo definitivo i modelli di riferimento della composizione architettonica si è irrigidito nella costituzione di leggi indipendenti dal contesto reale di applicazione 8 8
9 IN CONCLUSIONE L uso di tipi stabili e consolidati, di derivazione classica si è prestato a numerosi FRAINTENDIMENTI FORMALISTICI ed è stato oggetto di cambi di scala non ammissibili, sia a livello edilizio e urbano, sia a livello costruttivo. La SINTESI ORGANICA tra funzione, ragione e processi costruttivi dopo che per secoli ha presieduto la costituzione e il rinnovamento di tipi edilizi consolidati, è spesso andata perduta. 9 9
10 Depuratore di Nosedo (MI) G. Braghieri L_02!! 10 10
11 LA NOZIONE DI TIPO COME STRUMENTO DI PROGETTAZIONE La comprensione tipologica non può essere intesa come definizione di un numero il più limitato possibile di tipi originari. Un pensiero tipologico che si limitasse a una riduzione troppo rigida della realtà, a un numero circoscritto di modelli, sarebbe non creativo e difficilmente in grado di produrre nuove idee. Oswald Mathias Ungers O.M. Ungers Fiera di Francoforte
12 PENSARE PER TIPI Basilica di S.Lorenzo Maggiore Milano CONTINUITÀ MUTAMENTO TRASFORMAZIONE Pensare per tipi e strutture significa pensare per ANALOGIE, IMMAGINI e METAFORE Pensare per tipi fornisce una direzione e comprende in sé soprattutto il concetto di CONTINUITÀ. Parlamento di Dacca Louis Kahn Nello stesso senso in cui viene interpretata la continuità di un tipo, si interpretano anche il suo MUTAMENTO e la sua TRASFORMAZIONE Oswald Mathias Ungers 12 12
13 IL TIPO COME IPOTESI DA FALSIFICARE e a Bilbao? L ipotesi iniziale non può essere altro che un iniziale opzione tipologica adeguatezza Il processo progettuale consiste nel dimostrare l adeguatezza di questa ipotesi ai dati concreti del tema e nel riproporre sempre nuove ipotesi fino a giungere all adeguamento necessario metodo La successione delle ipotesi parte dall esperienza storica, si pone al servizio di contenuti nuovi, non si presenta mai come una ricetta formale, ma come riferimento metodologico Oriol Bohigas Parc de Litoral alla Villa Olimpica Barcellona Progetto di nuovo quartiere residenziale Bari 13 13
14 RAPPORTO TIPOLOGIA/MORFOLOGIA La progettazione di un edificio colloca una precisa tipologia edilizia all interno di una morfologia urbana esistente o prevista. Il rapporto tra le due strutture (città ed edificio) è un rapporto reciproco: La ripetizione e la disposizione di un tipo determina certi aspetti morfologici L aspetto morfologico risulta compatibile con alcuni aspetti tipologici e non con altri Ludovico Quaroni 14 14
15 CASA a schiera Casa unifamiliare articolata in verticale su più piani Casa tradizionale olandese XV XVI sec. Royal Circus Bath John Wood XVII sec
16 Royal Circus Bath John Wood XVII sec
17 ANALOGIE E DIFFERENZE Differenze Analogie Casa olandese Limitata profondità edilizia Prospetto articolato tessuto urbano denso Stesso tipo edilizio Distribuzione orizzontale Collegamenti verticali Fronte stradale compatto Royal crescent Forte omogeneità del fronte Rapporto edificio/verde Cfr. città giardino Il medesimo tipo edilizio può generare morfologie urbane completamente differenti 17 17
18 EDILIZIA RESIDENZIALE A BERLINO LE COSTRUZIONI A BLOCCO Costituiscono una delle forme più intense di sfruttamento del suolo urbano PRINCIPALI CARATTERI Alta densità edilizia Scarsa quantità di standard (verde) a disposizione degli abitanti Sono numerose e sono note come caserme d affitto Indice affollamento: 1,5 3 persone/stanza Sup. stanze: min.15 max.30 m Altezza media: 7 piani Abitanti per edificio: tra 300 e 600 Berlino
19 EDILIZIA RESIDENZIALE A BERLINO LE SIEDLUNGEN RAZIONALISTE La disposizione al suolo: richiede una divisione libera del terreno dipende dalle condizioni eliotermiche più che non dalla forma del quartiere è completamente svincolata dalla strada Approccio completamente rivoluzionario rispetto al passato Viene completamente alterato lo schema morfologico della città ottocentesca E centrale il ruolo del verde pubblico Sono notevolmente incrementati gli standard dimensionali degli alloggi Walter Gropius Berlino
20 LE CORBUSIER DALLE SIEDLUNGEN ALLA VILLE RADIEUSE Grandi edifici immersi nel verde Separazione flussi veicoli e pedoni Piano terreno libero e permeabile Tetto piano e tetto giardino Facciate trasparenti Presenza di servizi (scuole, parchi, sport) negli spazi verdi tra le unità residenziali Le Corbusier La Ville Radieuse Schizzo assonometrico 20 20
21 LE CORBUSIER DALLE SIEDLUNGEN ALLA VILLE RADIEUSE Le Corbusier La Ville Radieuse Planivolumetrico 21 21
22 LE CORBUSIER DALLE SIEDLUNGEN ALLA VILLE RADIEUSE Le Corbusier La Ville Radieuse confrontata nella stessa scala con le piante di Parigi, New York e Buenos Aires 22 22
23 LE CORBUSIER Nella casa tradizionale la distribuzione interna è condizionata dalla posizione necessariamente periferica dell ingresso, a sua volta dipendente dall intorno urbano. Il piano pilotis è il dispositivo che permette di sciogliere tutti questi condizionamenti. Il piano terreno libero consente la realizzazione di un sistema di distribuzione pedonale e/o veicolare completamente indipendente dall edificio, che cessa di essere una barriera. L ingresso alle abitazioni e ai collegamenti verticali può quindi essere disposto in posizione baricentrica con minore spreco di spazio. Le Corbusier Unité d habitation Marsiglia 1945/1952 Le Corbusier Unité d habitation Sezione schematica 23 23
24 Le Corbusier Unité d habitation Marsiglia 1945/
25 Le Corbusier Unité d habitation Marsiglia 1945/
26 Le Corbusier Unité d habitation Marsiglia 1945/
27 Le Corbusier Unité d habitation Marsiglia 1945/
28 Le Corbusier Unité d habitation Marsiglia 1945/
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