2. LE PROPRIETÀ DELLA FORMA ARCHITETTONICA GENERICA

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1 2. LE PROPRIETÀ DELLA FORMA ARCHITETTONICA GENERICA MASSA E SUPERFICIE La massa è quella condizione di una composizione architettonica che doveva essere un solido, nella sua condizione originaria, ma che è stata corrosa e mangiata per produrre la forma che ne risulta. Si deve considerare la superficie laddove esista il chiaro intento di presentare l'aspetto esteriore dei un edificio come costruito, come un mazzo di carte, in un processo additivo.

2 2. LE PROPRIETÀ DELLA FORMA ARCHITETTONICA GENERICA

3 2. LE PROPRIETÀ DELLA FORMA ARCHITETTONICA GENERICA Giuseppe Terragni, Casa del Fascio, Como 1936 Piani ritagliati Piani additivi

4 Nella sua condizione generica, la forma fornirà il riferimento concettuale per tutte le manifestazioni fisiche della forma specifica. L'ordinamento della condizione specifica si sviluppa a partire dalla forma generica la quale possiede in sé un ordine intrinseco o implicito. Un'architettura razionale ha sempre avuto una base sistemica. La grammatica di qualunque sistema riguarda l'applicazione del vocabolario formale ( antecedente generico) alla situazione specifica. Pertanto, le distorsioni della forma generica possono essere intese l' uso specifico del vocabolario, mentre le regole che governano quelle distorsioni possono essere intese come il sistema. L architetto crea nel senso in cui fornisce una forma fisica al requisito generico dell'edificio.

5 COMPOSIZIONE FORMALISTICA Jean-Nicolas-Louis Durand, Maison de campagne,1805

6 COMPOSIZIONE FORMALE Frank Lloyd Wright, Tempio Unitariano,Oak Park 1905

7 SISTEMA CONTINUO Pianta libera Composizione planare

8 3. SVILUPPO DEI SISTEMI FORMALI SISTEMA STATICO Articolazione volumetrica

9 SISTEMA STATICO Lineare Centrico

10 SISTEMI DI MOVIMENTO ELICA Centro definito Ordinamento volumetrico Spinta esterna Gravitazione interna

11 SISTEMI DI MOVIMENTO SPIRALE Spostamento progressivo attorno a un centro Centrifugo Centripeto Libero

12 SISTEMI DI MOVIMENTO ECHELON Combinazione di volume e movimento Ordinamento scaglionato continuo e regolare Sistema lineare di piani volumetrici

13 Tutti i sistemi si basano quindi sulle proprietà della forma generica: volume movimento massa superficie Il progetto ordina tale vocabolario mediante una grammatica e una sintassi per produrre una condizione finale in cui tutte le parti sono enfatizzate e utilizzate appieno.

14 SINTASSI = DISTORSIONI

15 SINTASSI = DISLOCAZIONE E ATTRAZIONE

16 SINTASSI = ASTRAZIONE

17 Sol Lewitt Series ABCD, 1966 All Three-Part Variations of Three Different Kind of Cubes, 1968

18 4. ANALISI DEI SISTEMI FORMALI L idea è che requisiti programmatici analoghi, visti in chiave di forma generica, quando sono sottoposti alla grammatica specifica di ogni architetto forniranno la possibilità di analizzarne la risposta sistemica particolare. Queste analisi vanno pensate come la verifica empirica dell uso del linguaggio in un contesto architettonico. LE CORBUSIER Sistema bi-partito che esprime l ordinamento individuale di movimento e volume; il sistema di movimento ha la medesima importanza dell ordine volumetrico. FRANK LLOYD WRIGHT Il piano è ordinato da un deciso gioco degli assi e dei loro incroci. Tale assi servono a Wright per controllare il volume, cioè il gioco reciproco tra l'ordine volumetrico e il complesso contrappeso degli elementi volumetrici attorno agli assi maggiori e minori.

19 4.1 PADIGLIONE SVIZZERO ALLA CITTÀ UNIVERSITARIA DI PARIGI,

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