ORGANIZZAZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE
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- Massimiliano Gambino
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1 ORGANIZZAZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE
2 RAPPORTO TECNICO INTERNO n.1 del 17 giugno 2013 Modello di organizzazione della formazione professionale di Monica Bianco, LeMa Consulting S.r.l. Abstract Nel presente rapporto viene proposto un possibile modello concettuale di riorganizzazione della formazione professionale, finalizzata al raggiungimento di obiettivi di qualità e di efficienza dei percorsi di apprendimento. Il modello sviluppa tutte le fasi dell erogazione del servizio, nonché il sistema delle interrelazioni con i settori limitrofi. Nel modello, le risorse finanziarie, fondamentali per l erogazione del servizio, rappresentano anche l elemento di chiusura dei cicli di feedback, per l effettivo collocamento delle risorse formate. Il sottomodello della formazione professionale, sotto il profilo topologico, non evidenzia sostanziali variazioni rispetto all organizzazione esistente. All interno delle singole fasi si rilevano, viceversa, sostanziali fattori di impatto, conseguenti l orientamento verso più elevati standard qualitativi. La presenza di feedback di interazione correlati a meccanismi premianti e incentivanti, in favore delle imprese e del mercato del lavoro, non consente l adozione di modelli semplificati, ma comporta necessariamente una gestione integrata. Resta in ogni caso aperta e non risolvibile a tale livello, la problematica relativa all assenza di politiche industriali di medio lungo periodo, che rende rischioso qualsiasi orientamento sui contenuti della formazione. L attuale sistema della formazione professionale, appare caratterizzato da disomogeneità dei livelli qualitativi, spesso finalizzato al mero rilascio di attestazioni legate ad obblighi normativi, incapace di cogliere la domanda potenziale di effettiva qualificazione professionale. Il modello proposto evidenzia da un lato i fattori organizzativi e strutturali per il superamento delle criticità esistenti, dall altro i fattori di impatto di una potenziale riorganizzazione. I settori che interagiscono con quello della formazione professionale, come si rileva dallo schema in Fig. 1, sono: - le imprese, potenziali beneficiarie di risorse skilled; - il mercato del lavoro; - il terziario avanzato. Distinte per settore di appartenenza, nel modello sono rappresentate entità e relazioni, come di seguito descritte. A1 DESTINATARI I destinatari dei differenti profili formativi possono essere neodiplomati o neolaureati, con particolare riferimento a laureati in discipline orizzontali che manifestano le maggiori criticità di inserimento lavorativo. Altre categorie di destinatari possono essere figure tecniche da riqualificare in relazione alle mutate esigenze del mercato del lavoro o disoccupati, giovani e non, da ricollocare sul mercato. A2 FINANZIAMENTI PUBBLICI Per quanto la formazione professionale sia orientata verso profili di elevata qualità, il progressivo peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie, che a fatica riescono a garantire ai propri figli un titolo di studio, le difficoltà di professionisti e tecnici, per non parlare dei disoccupati, rendono difficilmente ipotizzabile un attività di formazione autofinanziata. Poiché anche le imprese versano in uno stato di sofferenza economica, si può presumibilmente considerare nullo il loro investimento in attività di formazione. Pertanto nell attuale congiuntura economica, interventi straordinari di riqualificazione della forza lavoro possono essere pensati esclusivamente a carico dello Stato (S15). A3 FINANZIAMENTI PRIVATI La disponibilità di risorse private (S14) a carico delle aziende è pertanto, prevedibile unicamente mediante meccanismi organizzativi che garantiscano un ritorno alle stesse, ad esempio in termini di un servizio concordato, da erogarsi nell ambito di una attività di stage (S19). A fronte di una quota di finanziamento di parte privata, occorre garantire alle aziende l effettiva erogazione del servizio o del progetto concordato. A tal fine, non potendosi affidare la totale responsabilità alla risorsa in stage, risulta fondamentale l affiancamento dello stagista da parte di esperti di settore (S20). 1
3 Fig. 1: Modello di organizzazione della formazione professionale lema@lemaconsulting.it
4 A4 AZIENDE ADERENTI AL PROGETTO Il coinvolgimento delle aziende è reso operativo mediante condivisione del servizio o progetto richiesto dalle stesse, che viene fattivamente erogato in fase di stage. L attività di consulenza o il progetto concordato, comporta maggiori costi rispetto ai prezzi di mercato, in quanto comprensiva del training on the job effettuato a favore dello stagista, da parte di personale esperto. Ciò giustifica la quota-costo del progetto posta a carico dell azienda, laddove la quota residua viene lasciata a carico dei fondi pubblici. A5 BUDGET DI PROGETTO E costituito da: - finanziamenti pubblici per la progettazione di dettaglio (A6), - finanziamenti pubblici per l attività di formazione (A8); - quota di finanziamento pubblico per l attività di stage (A11); - quota di finanziamento privato per l attività di stage (A11); - finanziamento pubblico per l attività di accompagnamento allo start-up (A13); - finanziamento pubblico per l elaborazione di materiale didattico (A14). Uno dei meccanismi di feedback previsti dal modello, necessario ai fini del completamento del percorso di inserimento professionale, è rappresentato dal meccanismo incentivante descritto in A12 SELEZIONE MERITEVOLI PER ASSUNZIONI AGEVOLATE (S18). A6 PROGETTAZIONE DIDATTICA DI DETTAGLIO DEL CORSO Sotto l aspetto topologico, l organizzazione della formazione non richiede sostanziali modifiche rispetto al modello esistente. Nell ambito di ciascuno step (entità), sono viceversa individuabili dei possibili miglioramenti, non strettamente correlati alle capacità personali dei singoli docenti, quanto piuttosto alla organizzazione didattica. Nell attuale scenario, la scelta dei docenti sembra essere spesso orientata a garantire la stabilizzazione di quelli interni, più che ad individuare le figure professionali maggiormente qualificate rispetto ai profili da formare. Inoltre, le politiche di retribuzione dei docenti risultano non uniformate e spesso appaiono più attente alla retribuzione del titolo accademico, piuttosto che alla qualità del sevizio erogato. Il modello proposto, finalizzato all innalzamento degli standard qualitativi della formazione, richiede che gli esperti di settore coinvolti nei processi formativi siano incentivati a trasferire il proprio know-how professionale in tutte le fasi del ciclo formativo (formazione in aula, stage, start-up). In altri termini richiede la loro disponibilità a formare risorse potenzialmente concorrenti. E evidente, allora, che occorre fornire un valido stimolo per incentivare tale logica di diffusione della conoscenza, rimodellando le politiche di retribuzione, che devono necessariamente essere conformate al livello delle prestazioni richieste ai docenti, nonché alla tipologia di materiale didattico prodotto. Nel modello proposto, la progettazione di dettaglio è pensata con l obiettivo finale di dare valore aggiunto ad ogni minuto di lezione, poiché il tempo di ognuno ha un valore. Detta progettazione di dettaglio si spinge ad un livello tale da definire i contenuti di ogni singola lezione, per renderli congruenti tra loro ed eliminare possibili ridondanze. A tal fine, i contenuti ed il materiale didattico prodotto, vengono validati da un Comitato di Valutazione e Controllo Didattico (S12), che può eventualmente approvare eventuali ridondanze, solo ove le stesse siano ritenute indispensabili ai fini didattici. La progettazione dei contenuti della singola lezione si ispira al principio per cui l applicazione deve guidare la teoria. In altri termini, e compatibilmente con particolari esigenze, si deve garantire che nell ambito di ciascuna lezione, siano sviluppate esercitazioni utili al saper fare, che consentano, nel contempo, di ancorare i concetti nodali della teoria. A8 FORMAZIONE L erogazione della formazione avviene, dunque, nel rispetto di quanto stabilito dalla progettazione di dettaglio, mediante l utilizzo del materiale didattico previsto ed approvato. A11 STAGE Risulta acclarato dall esperienza che la maggior parte delle PMI, con le dovute eccezioni, non dispongano delle competenze interne necessarie alla formazione degli stagisti. In tale contesto, l attività di formazione dello stagista non 3
5 può che essere pensata e svolta in affiancamento ad un Accompagnamento allo start-up: questa fase esperto (S20). prevede un accompagnamento dedicato a Nel modello proposto, l attività di stage rappresenta, a tutti gli effetti, un attività lavorativa contrattualizzata, tra stagista e professionisti esperti, avente ad oggetto il servizio o il progetto preventivamente concordato con le aziende aderenti all iniziativa. Lo stage non ha una durata standardizzata, ma variabile in relazione alla complessità del servizio/progetto supportare l aspirante imprenditore negli aspetti legati alla costituzione dell impresa (scelta della forma giuridica, regime fiscale, eventuali richieste di finanziamenti, etc.), nei momenti iniziali di avvio dell attività (iscrizione C.C.I.A.A., apertura P.IVA, altri adempimenti autorizzativi). da sviluppare in azienda, e le attività vengono condotte nel rispetto del timing concordato. Infine, nella logica di dare valore all impegno profuso, è previsto un compenso per lo stagista pari a quello riconosciuto ad esempio ad un consulente junior in formazione, di entità variabile compresa A14 MATERIALE DIDATTICO Il corpo docente provvederà alla elaborazione di tutto il materiale didattico necessario all espletamento dell attività di formazione, ovvero slide, dispense da distribuire ai corsisti, tra il 10% ed il 30% dell importo complessivo del servizioprogetto videolezioni/videocorsi. In particolare questi ultimi, erogato, commisurata all effettivo svolgimento dei tasks assegnati. favorendo il rapido apprendimento e riducendo i tempi della formazione, costituiscono un valido strumento didattico, soprattutto in relazione a determinate attività (ad esempio, A13 ACCOMPAGNAMENTO START-UP Al termine dello stage in azienda, tutti coloro che sono progettazione e sviluppo di sistemi informativi da applicare al settore della sicurezza o dell ambiente). interessati all attività libero professionale vengono Tutti i docenti coinvolti nei corsi di formazione, dovranno accompagnati in un ulteriore percorso formativo e garantire l elevata qualità del materiale didattico prodotto e consulenziale, finalizzato alla creazione di una nuova la conformità dello stesso agli standard predefiniti. Il impresa di consulenza o di servizi (S9). L accompagnamento materiale elaborato verrà sottoposto a validazione allo start-up realizza così l obiettivo di supportare i giovani preliminare da parte del Comitato di Valutazione e Controllo che investono nell imprenditorialità. Il percorso di (S12), con particolare riferimento alla integrazione tra teoria accompagnamento all avvio di attività autonoma prevede le ed esercitazioni pratiche. seguenti fasi: Coaching per la trasformazione dell idea in progetto di fattibilità: fase in cui si effettua la A15 COMITATO VALUTAZIONE E CONTROLLO Nell ambito del corpo docente e degli esperti, vengono definizione del progetto di impresa. nominati i membri del Comitato di Valutazione e Controllo L affiancamento, in tale fase è finalizzato ad indagare sulle reali motivazioni ed attitudini dell aspirante imprenditore, gli strumenti e le risorse economiche e professionali di cui dispone per l avvio, lo sviluppo e la gestione di nuova impresa. (S11). Salvo particolari cause di impedimento, essi rimangono in carica per tutta la durata del percorso formativo. Il Comitato svolge in definitiva una funzione di garanzia della qualità del servizio erogato, relativamente alla progettazione dei singoli corsi o dell intero percorso Training one to one:l accompagnamento prevede formativo. Sono compiti del Comitato: un programma su misura per affrontare i temi Definizione di standard qualitativi di riferimento; necessari a sviluppare competenze trasversali di business e conduzione di impresa. Validazione dei contenuti previsti per ogni singola lezione; Affiancamento alla costruzione del business plan: Validazione del materiale didattico. in questa fase è prevista l elaborazione del Business Plan, fondamentale strumento per fare Il giudizio del Comitato è vincolante, e, ove ritenuto opportuno, lo stesso può richiedere a docenti e/o esperti la impresa. 4
6 rimodulazione o l integrazione dei contenuti delle lezioni, ovvero del materiale didattico. A16 DOCENTI ED ESPERTI Sono figure professionali qualificate rispetto ai profili da formare che devono possedere non solo qualificata esperienza nel settore della formazione, ma soprattutto esperienza sul campo da trasferire ai corsisti. Sotto tale aspetto, occorre ribilanciare il peso degli esperti rispetto ai professori di mestiere che caratterizzano l attuale sistema formativo. I docenti non si occupano solo della progettazione dei percorsi formativi e della erogazione della formazione, ma hanno anche un ruolo centrale nei meccanismi di selezione previsti dal modello. Sono di fatto i soggetti che si impegnano a diffondere il loro know-how professionale, ovvero quel sistema di conoscenze su cui si basa l attività professionale e che genera le opportunità di lavoro. A17 SOCIETA DI CONSULENZA/PROFESSIONISTI Nell ambito del modello di organizzazione proposto, le società di consulenza e/o i singoli professionisti si occupano di: formalizzare gli accordi iniziali con le aziende interessate, per la definizione del servizio o progetto da sviluppare nell ambito della fase di stage; individuare il corpo docente, qualificato in relazione ai profili da formare (S10); accompagnare gli stagisti selezionati, in tutta la fase di stage presso le aziende, per l erogazione del servizio/progetto concordato; affiancare gli stagisti interessati all avvio di una attività in proprio, nella fase di ACCOMPAGNAMENTO e START-UP. Unitamente ad eventuali altri soggetti portatori di interesse (Enti o Istituti di Formazione), rappresentano i soggetti promotori dell iniziativa e sono coloro che mettono a disposizione non solo il Know-how professionale, ma anche il know-how manageriale, soprattutto in fase di ACCOMPAGNAMENTO e START-UP, per supportare gli aspiranti imprenditori nell individuazione di quei meccanismi che consentono di trovare i clienti e di gestirne le relazioni. A18 NUOVE IMPRESE DI CONSULENZA/SERVIZI Le nuove imprese di consulenza/servizi sono quelle che nascono al termine della fase di ACCOMPAGNAMENTO e START-UP (S9), e fanno capo ai corsisti che hanno terminato con successo l intero percorso formativo e risultano interessati allo svolgimento di attività professionale in proprio. MECCANISMI DI SELEZIONE In linea con l obiettivo ultimo del modello proposto, ovvero la creazione di figure professionali altamente qualificate da inserire nel mercato del lavoro, sono previsti meccanismi di selezione a vari livelli, che limitano l accesso ai corsi, l accesso agli stage nelle aziende, ed infine l accesso alle assunzioni qualificate. Tali meccanismi, impedendo la frequentazione dei corsi da parte di persone non motivate ed imponendo un elevato grado di partecipazione ed impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, di fatto consentono di orientare i finanziamenti, pubblici e privati, verso un efficace ed efficiente impiego delle risorse. A7 SELEZIONE INIZIALE Considerando il notevole investimento pubblico per singolo corsista, e la concreta possibilità di inserimento lavorativo per meccanismi premiali, il modello lascia presupporre un elevato numero di adesioni iniziali. Tuttavia, i destinatari, per poter accedere al percorso formativo devono sostenere una selezione iniziale, che si sostanzia nel superamento di un test di ammissione, elaborato in sede di Progettazione di dettaglio da un gruppo di esperti. A9 VALUTAZIONI INTERMEDIE Il positivo superamento del test di ammissione consente l accesso allo step successivo, ovvero alla fase di formazione vera e propria, che ugualmente prevede delle valutazioni intermedie, con l obiettivo di misurare l effettivo grado di apprendimento degli allievi. Tali valutazioni intermedie, pur non essendo bloccanti, consentono di valutare, anche insieme agli allievi, l opportunità per gli stessi di completare il percorso formativo. A10 SELEZIONE ACCESSO STAGE Il completamento della formazione, non consente un accesso incondizionato alla fase di stage. E prevista, infatti, una 5
7 ulteriore selezione, effettuata a cura del corpo docente, per l individuazione degli allievi ammessi alla successiva fase di stage presso le aziende, per lo sviluppo del servizio o progetto preventivamente concordato con le stesse. A12 SELEZIONE MERITEVOLI PER ASSUNZIONI AGEVOLATE Al termine dello stage, tra tutti coloro che risultano interessati ad un collocamento stabile in azienda, ed in relazione alle risorse pubbliche disponibili, il corpo docente seleziona le eccellenze, ovvero i meritevoli di ricevere un credito da spendere autonomamente sul mercato del lavoro. Il credito viene assegnato allo studente, garantendogli un effettivo potere contrattuale basato sul merito. Esso può, ad esempio, essere costituito da un extrabonus aggiuntivo rispetto ai meccanismi esistenti di incentivi alle assunzioni, che viceversa sono assegnati alle imprese. Pertanto, l extrabonus favorisce da un lato lo studente meritevole, dall altro incentiva le aziende verso le assunzioni così qualificate. personali conseguite dagli stagisti nell ambito del percorso formativo. Risulta infine di notevole impatto il riconoscimento di un bonus da assegnare allo stagista meritevole, poiché conferisce allo stesso un reale potere contrattuale da spendere con le aziende. Senza dubbio alcune criticità, soprattutto quelle di carattere tecnico, potrebbero essere concretamente risolte in presenza di una reale volontà politica. Altre criticità, quali ad esempio la difficoltà ad individuare il giusto orientamento delle politiche di formazione in assenza di correlate politiche industriali e di sviluppo, appaiono difficilmente affrontabili. Non risulta valutabile nell ambito del presente rapporto se le criticità di settore e l assenza di adeguate politiche siano riconducibili a effettiva incapacità politica, ovvero se siano viceversa ascrivibili a meccanismi di command & control extra costituzionali che condizionano le decisioni. CONCLUSIONI L innovatività del modello concettuale proposto, se da un lato garantisce il raggiungimento di obiettivi di qualità e di efficienza dei percorsi di apprendimento, dall altro, evidenzia forti criticità legate ai numerosi fattori di impatto che determina sull attuale assetto organizzativo della formazione e dei settori limitrofi. Il modello, anzitutto, rimarcando la necessità di conferire gli incarichi solo a docenti in possesso di acclarate competenze rispetto ai profili da formare, oscura l attuale diffusa logica di favoritismi che sembra essere il motore del sistema. Non meno trascurabile l aspetto del coinvolgimento attivo delle aziende che, partecipando al progetto, anche in termini di risorse economiche investite, non possono più essere considerate come entità ultime del sistema, da consultare esclusivamente per verificare la disponibilità ad ospitare gli stagisti, ma diventano stakeholders da coinvolgere a monte dello sviluppo del modello. Per di più, la previsione di un compenso per gli stagisti, sia pur commisurato all effettivo apporto in termini di attività sviluppate, ribalta la logica di sfruttamento a titolo assolutamente gratuito, delle capacità 6
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