Il prolungarsi della recessione economica e l incertezza sulle prospettive di ripresa della domanda interna hanno innalzato il livello di
|
|
- Guglielmo Zani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 Il prolungarsi della recessione economica e l incertezza sulle prospettive di ripresa della domanda interna hanno innalzato il livello di instabilità, innescando un circolo vizioso con il credit crunch. Infatti, più le prospettive economiche sono negative e più le banche sono restie a concedere credito. L intonazione restrittiva dell offerta di finanziamenti da parte delle banche pone la questione finanziaria al centro dell attenzione evidenziando la principale debolezza del sistema finanziario italiano: la struttura finanziaria delle imprese caratterizzata da un indebitamento relativamente elevato e da un alta quota di prestiti bancari sul complesso dei debiti. In tale scenario, il principale ostacolo all offerta di prestiti da parte degli istituti di credito è il peggioramento del rischio di credito. Infatti, l incertezza circa le prospettive dell economia (continua caduta della produzione industriale) e l alto rischio di insolvenza (crescita abnorme delle sofferenze), incrementano le difficoltà delle banche a valutare l affidabilità di ciascun debitore generando fenomeni di selezione avversa. Non vanno inoltre dimenticate le difficoltà sul lato della raccolta. Una seconda causa del credit crunch è da ricercarsi nelle innovazioni normative relative gli standard patrimoniali e di liquidità delle banche, con Banca d Italia che sta imponendo ingenti accantonamenti. In merito, è importante sottolineare come seppur le nuove norme abbiano l obiettivo di conferire stabilità al sistema finanziario, rendendolo meno soggetto alle variazioni procicliche, nel breve termine possono provocare l adozione di politiche di erogazione del credito restrittive. E quindi possibile affermare che, a causa del credit crunch, la risorsa credito è divenuta negli ultimi anni una risorsa scarsa.
3 Banca d Italia, sul tema del credito alle imprese in tempi di instabilità, indica come per una migliore allocazione della risorsa scarsa credito le banche debbano valutare le prospettive di crescita delle imprese, accompagnarle e sostenerle nel loro percorso di sviluppo, che non può però realizzarsi senza una struttura finanziaria più equilibrata, caratterizzata da maggiori mezzi propri. A banche più solide devono corrispondere imprese più solide: è questa la via maestra per evitare o ridurre gli effetti restrittivi sull offerta di credito delle nuove regole.(*) (*) Stefano Mieli, Direttore Centrale per la Vigilanza Bancaria e Finanziaria Banca d Italia. Convegno Il Credito alle imprese in tempi di instabilità. Occorre un ripensamento nei criteri di valutazione del rischio?, Milano 8 marzo 2011
4 Analizzando i modelli di erogazione del credito in uso Palazzo Koch ritiene che il grado di efficienza con cui i finanziamenti vengono erogati ai diversi soggetti economici dipende in modo cruciale dalle modalità con cui le informazioni vengono raccolte e utilizzate nel processo di erogazione e gestione del credito. (*) E facile notare come nel nostro Paese si sono diffusi due modelli di valutazione del merito creditizio, che con qualche grado di semplificazione, hanno distinto l operatività delle banche grandi da quelle piccole. Le prime prediligono l utilizzo di tecniche quantitative (rating), mentre quelli di dimensioni minori utilizzano in misura significativa le informazioni di carattere qualitativo. Nella realtà la separazione tra i due modelli non è poi così significativa. In generale, infatti, i vari sistemi di selezione dei prenditori per ottimizzare la gestione del rischio di credito considerano molteplici aspetti che, riassunti per fonti informative, sono qui di seguito elencati: - redditività ed equilibrio finanziario fonte: Bilancio; - dati andamento rapporti interni fonte: dati dell istituto di credito; - dati andamento rapporti esterni fonte: Centrale Rischi; - andamento e prospettive del settore di riferimento del prenditore; - competitività aziendale fonti: informazioni di carattere qualitativo interne e esterne; - rischio di contenzioso fonti: analisi struttura aziendale nei rapporti con l esterno (contrattualistica, clausole arbitrali, ecc ); - banche dati eventi/atti negativi fonti: società di servizi esterne (Cerved Group S.p.A., Infonet S.r.l., ecc.). In sintesi si tratta di informazioni qualitative e dati quantitativi. Criteri di misurazione del rischio che, sempre sulla base delle indicazioni della Banca d Italia, sono adeguati. Infatti, non si ritiene necessario il ricorso a nuovi strumenti di misurazione del rischio di credito per superare l attuale crisi, ma è sufficiente una combinazione più efficace delle informazioni qualitative, dei dati quantitativi e delle analisi prospettiche. L ultimo punto evidenzia come l attenzione si stia spostando dall analisi dei dati contabili consuntivi ai budget, ai progetti di investimento, alle prospettive di gestione. (*) Stefano Mieli, Direttore Centrale per la Vigilanza Bancaria e Finanziaria Banca d Italia.
5 Il ruolo del Dottore Commercialista diviene pertanto cruciale, poiché capace di coniugare efficacemente la conoscenza dell impresa con la capacità di rappresentarne gli interessi, anche in senso negoziale, comunicando le performance storiche e illustrando i progetti futuri. Pertanto, il Dottore Commercialista può agevolare e rendere meno conflittuale il rapporto bancaimpresa, aiutando quest ultima a produrre informazioni di carattere qualitativo e dati quantitativi in grado di incidere positivamente sui sistemi di valutazione adottati dalle banche, migliorando i rating (o scoring) attribuiti alle aziende. In questo quadro si inseriscono a pieno titolo il controllo di gestione ed i sistemi di pianificazione e programmazione. Un sistema di controllo di gestione correttamente impostato dimostra l attenzione dell azienda alla gestione finanziaria ed è il punto di partenza per presentare agli istituti di credito business plan credibili. Tali strumenti, se adottati efficacemente dalle imprese, consentono alla banca di comprendere le strategie attuate e di valutare più correttamente la capacità storica e futura di generare liquidità da parte dell impresa. Inoltre, se utilizzati a consuntivo permettono agli istituti di credito un monitoraggio più incisivo sulla clientela, potendo approfondire i motivi alla base di eventuali scostamenti e gli interventi posti in atto dalle imprese. Il focus dell attenzione diviene il progetto imprenditoriale, cioè lo sviluppo in corso della gestione dell impresa. Risulta evidente l efficacia in termini di riduzione dell asimmetria informativa, aspetto che potrebbe favorire una maggiore stabilizzazione degli affidamenti anche in presenza di situazioni aziendali difficili con squilibri di ordine economico-finanziario e gestionale. In sintesi il rapporto banca-impresa, complice la delicata situazione economica, non può rimanere confinato nell ambito di una semplice valutazione del rischio di credito, ma deve evolvere verso un rapporto indirizzato alla consulenza, basato su un confronto più chiaro e trasparente, che consenta di superare le diffidenze delle banche nel concedere credito e pertanto di attenuare il fenomeno del credit crunch.
6 La crisi economica ha accentuato i problemi legati alla gestione finanziaria delle imprese, con il credit crunch a porre l accento sulla principale debolezza del sistema finanziario italiano. Riavviare il circuito del credito non è cosa semplice, ma per farlo è in primo luogo necessario nell interesse delle imprese e delle banche un deciso impegno degli istituti di credito a rafforzare le proprie capacità di selezionare le aziende sane sulla base delle prospettive di sviluppo della clientela, in altre parole aziende dotate di progetti imprenditoriali competitivi. Sull argomento è chiaro il direttore generale di Bankitalia, Salvatore Rossi: «Bisogna che le banche aumentino la loro capacità di fare una intelligente selezione del credito e che la struttura finanziaria italiana sia meno dipendente dal credito bancario» (intervento alla conferenza dal titolo Chi ha rubato il futuro ai giovani? nell ambito del Festival della Scienza a Genova, il 02 novembre 2013). In questo passaggio, il controllo di gestione e la pianificazione finanziaria rivestono un ruolo fondamentale in quanto in grado di far crescere competenze gestionali in materia finanziaria all interno delle imprese, con effetti positivi sulle performance e miglioramento dei rapporti con gli stakeholder, nel caso specifico rappresentati dagli istituti di credito. Un altro aspetto imprescindibile è legato al rafforzamento patrimoniale delle imprese per superare l eccessiva dipendenza dall indebitamento ed in particolare dal credito bancario. Un ultimo punto riguarda l insufficiente raccolta diretta di fondi sul mercato dei capitali.
7 E noto come il tessuto produttivo italiano sia costituito per la maggior parte da piccole e medie imprese, a capo delle quali solitamente vi sono artigiani o imprenditori che possono essere considerati come artigiani evoluti. Questi ultimi in sostanza non sono altro che tecnici a capo di aziende che hanno visto incrementare i propri volumi nel corso degli anni passando da realtà pressoché artigianali sino a divenire imprese di medie dimensioni. La globalizzazione, la concorrenza internazionale e la crisi economica in atto hanno fortemente intaccato tale tessuto produttivo sottoponendolo a forti pressioni. Nel corso degli ultimi anni si è assistito al passaggio da un economia caratterizzata da fatturati in aumento e ampi margini economici, ad un economia in cui il crollo dei fatturati e l avvento di un clima di forte incertezza hanno ridimensionato i margini, ponendo in primo piano il problema del contenimento dei costi e l eliminazione degli sprechi come aspetto spesso indispensabile per la sopravvivenza stessa dell azienda. E terminata quindi l epoca in cui l ambiente competitivo era caratterizzato da un buon tasso di prevedibilità ed in cui il controllo dei costi e la programmazione erano opportuni per migliorare le performance e l efficienza, ma non indispensabili (spesso considerati una perdita di tempo) in quanto i margini elevati garantivano comunque dei buoni profitti. In tale scenario il controllo di gestione e la pianificazione divengono strumenti da opportuni a necessari, quasi indispensabili.
8 Di fronte all aumento della complessità esterna legata all agguerrita concorrenza con conseguente calo dei fatturati e riduzione dei margini economici oltre a normative sempre più stringenti, le sole competenze tecniche, inerenti l attività svolta, dell artigiano/imprenditore, per quanto elevate ed in grado di generare prodotti/servizi di qualità, non sono più sufficienti. E evidente, pertanto, come tali competenze per rendere competitiva l azienda vadano affiancate da altre di carattere manageriale. Le mancanze e le lacune nella preparazione imprenditoriale, l assenza di funzioni dedicate alla finanza aziendale ed all organizzazione, rendono le PMI strutturalmente deficitarie di competenze gestionali in ambito finanziario ma pure in tema di scelte di investimento, di crescita e di ristrutturazione. Le soluzioni che si prospettano per le imprese sono essenzialmente due: l inserimento in azienda di una figura manageriale oppure affidarsi ad un Dottore Commercialista consulente d'impresa. La scelta solitamente dipende dalle dimensioni della società, infatti per realtà di piccole o medie dimensioni la scelta di assumere direttamente un manager può rivelarsi eccessivamente onerosa, oltre al fatto che in molti casi non è necessaria la presenza di una tale risorsa a tempo pieno. In tali situazioni si inserisce a pieno titolo la figura del Dottore Commercialista consulente d impresa che può adeguatamente supportare l imprenditore in campo economico-finanziario e gestionale. Il consulente ha un ruolo fondamentale nel far crescere competenze gestionali in materia finanziaria all interno delle imprese e per farlo si avvale di strumenti quali il controllo di gestione o la pianificazione, bilanci infraperiodali, tempestive informazioni sul fatturato, sul portafoglio ordini, sull esigibilità dei crediti ed i rispettivi tempi di incasso, sull evoluzione del circolante (agendo come una sorta di spugna assorbe e genera liquidità), ecc. Il consulente, quindi, aiuta l imprenditore ad assumere decisioni, in ambito gestionale e di investimento, più consapevolmente, considerando i possibili riflessi economico-finanziari. Il controllo di gestione e la pianificazione consentono, pertanto, di guidare l imprenditore nelle decisioni e di verificare a consuntivo gli effetti di tale scelte. Utile pure l implementazione di una mappa di controllo delle performance, sia preventiva, che concomitante, che consuntiva. Inoltre, l applicazione concreta degli strumenti citati pone le basi per un miglioramento dei rapporti con gli stakeholder ed in particolare con gli istituti di credito.
9 Per rendere credibile un piano strategico non servono particolari criteri ma è sufficiente esporre la reale situazione dell azienda supportando quanto indicato nel piano il più possibile con documenti che ne attestino la veridicità (es. per il fatturato: commesse e ordini già sottoscritti). Inoltre, è indispensabile dimostrare che il piano strategico sia realmente utilizzato dall imprenditore nella gestione dell attività e che periodicamente a consuntivo ne vengono analizzati gli scostamenti per adottare adeguate misure, ove necessario. Indispensabile resta la predisposizione, oltre che del conto economico e dello stato patrimoniale previsionale, di un rendiconto finanziario che consenta di evidenziare i flussi finanziari generati dall attività. Ciò in quanto diviene sempre più importante dimostrare come la capacità storica e futura di generare liquidità, necessaria a rimborsare i propri debiti e a fare fronte ad altre esigenze finanziarie, quali le spese per investimenti necessari affinché il prenditore resti operativo e sia in grado di gestire i flussi di cassa. Un piano strategico realizzato unicamente per essere presentato in banca per la richiesta/rinnovo degli affidamenti non pare di utilità né all imprenditore, che di fatto non lo utilizza nella gestione, né alla banca che non può valutare positivamente uno strumento che, nei fatti, non utilizza neppure la società. In situazioni di crisi della società, casistica abbastanza diffusa con la crisi in corso, vanno chiaramente esposte le difficoltà indicando altresì i rimedi credibili i cui obiettivi possono realizzarsi non in termini di mera possibilità, ma di probabilità di successo. In sostanza, come avviene nei piani redatti in sede di procedura concorsuale il professionista deve tener conto nelle valutazioni prospettiche della congruità del piano e della verosimiglianza delle ipotesi in esso contenute. Fondamentale l analisi strategico-qualitativa alla base del piano, che deve essere in grado di spiegare chiaramente, dimostrandone la fattibilità, come si intendono conseguire i risultati indicati nella parte numerica. In particolare, tale analisi nei rapporti con le banche dovrebbe riguardare più profili di osservazione, ad esempio: - Governance (individuazione di un responsabile dell impresa ed esistenza di una struttura societaria ben definita possibilità che un impresa a carattere familiare possa agevolmente affrontare il passaggio generazionale); - Rischi (finanziari, operativo/legali - ad es. norme antinquinamento rischi di tasso e rischio paese per chi opera all estero); - Posizionamento strategico (capacità di presidiare le attività produttive (processi), gestire e far crescere il personale, sviluppare la tecnologia, comprendere lo scenario economico e attivare interventi di adeguamento a eventuali cambiamenti di scenario, distribuzione del fatturato su più o meno prodotti, grado di innovazione dei prodotti, il rapporto prezzo/qualità, grado di dipendenza/collaborazione con i fornitori). Basilare resta comunque il reale utilizzo da parte dell imprenditore al fine di maturare competenze manageriali che paiono indispensabili in molte realtà per superare la fase di recessione ed essere pronti a cogliere un eventuale ripresa economica. In conclusione, il piano strategico rappresenta il documento sul quale l imprenditore stesso ed i suoi partner si confrontano, poiché ne descrive i contenuti, le idee portanti, i punti di forza e di debolezza, i fabbisogni di risorse tecniche, organizzative, personali e finanziarie.
10 Una seconda via d uscita dal credit crunch è inerente al tema della patrimonializzazione delle imprese, la cui applicabilità in tempi di crisi non è cosa facile. Sicuramente sarebbe stato più opportuno provvedere prima dell avvio della crisi, ma nonostante le continue raccomandazioni giunte da più parti che invitavano a capitalizzare le aziende, complice anche una legislazione fiscale non favorevole, gli inviti sono rimasti spesso inascoltati. Tuttavia, come già riportato in precedenza, le indicazioni della Banca d Italia paiono chiare: A banche più solide devono corrispondere imprese più solide: è questa la via maestra per evitare o ridurre gli effetti restrittivi sull offerta di credito delle nuove regole. In concreto si assiste ad iniziative come quelle poste in essere dalla Camera di Commercio di Milano, che in accordo con vari Consorzi Fidi ed istituti di credito ha pubblicato il Bando AgevolaCredito Riassumendo brevemente il bando prevede tre interventi di cui il secondo ed il terzo destinati a promuovere le operazioni di patrimonializzazione aziendale finalizzate alla riduzione del livello di indebitamento (debiti/patrimonio netto) delle imprese aventi sede legale in Provincia di Milano. Nel dettaglio il secondo intervento, prevede contributi, in conto abbattimento tassi, sui finanziamenti stipulati da imprese che hanno effettuato una o più delle operazioni di patrimonializzazione aziendale previste, ed è ammissibile per: -Aumento di capitale sociale; -Versamento soci in conto capitale; -Finanziamento soci. Il terzo intervento è strettamente connesso al secondo essendo finalizzato ad abbattere il costo della garanzia prestata dai Confidi su un finanziamento agevolato dal contributo in conto abbattimento tassi. Un altra misura finalizzata a favorire il percorso di rafforzamento patrimoniale è rappresentata dalla misura ACE (Aiuto alla crescita economica) introdotta con il decreto Salva Italia. Tale intervento mira a riequilibrare il trattamento fiscale del capitale proprio rispetto a quello a debito, anche defiscalizzando gli utili reinvestiti.
11 Un ultima via d uscita dalla stretta creditizia riguarda l insufficiente raccolta diretta di fondi sul mercato dei capitali. In merito il Governatore della Banca d Italia, Ignazio Visco, afferma: Le difficoltà del sistema creditizio non sono destinate a essere riassorbite rapidamente. Le pressioni al contenimento della dimensione dei bilanci bancari sono ancora presenti. Sono sviluppi che possono tuttavia fornire giusti incentivi a superare l eccessiva dipendenza delle imprese dal credito bancario. Le imprese hanno bisogno di risorse alternative per finanziare gli investimenti. Le banche, d altro canto, hanno interesse a mantenere un rapporto equilibrato tra impieghi e depositi, a condividere con in mercati i rischi insiti nel finanziamento alla clientela. Facilitare l accesso delle imprese ai mercati dei capitali è per le banche un compito non facile, che richiede la capacità di valutare le prospettive economico-finanziarie delle imprese (Intervento alla Fondazione Rosselli XVIII Rapporto sul sistema finanziario italiano del 7 ottobre 2013 a Roma). Anche il Centro Studi di Confindustria (CSC) individua nei nuovi strumenti una delle soluzioni al credit crunch: nuovi finanziamenti vanno trovati aprendo canali alternativi a quello bancario, da tempo individuati ma mai diventati realmente efficaci. Bisogna superare i tradizionali limiti di accesso delle aziende italiane ai mercati. Maggiori risorse devono venire dal capitale proprio delle imprese. Ciò richiede il rilancio di vari strumenti. La crisi ha frenato in Italia lo sviluppo del mercato del private equity, importante per le PMI che non accedono alla Borsa. Anche l espansione degli strumenti ibridi di capitale, come il mezzanine finance, va rilanciata. Le emissioni di obbligazioni corporate sono limitate alle grandi aziende e di recente poche sono riuscite a raccogliere fondi per importi significativi: bisogna sostenere tale mercato e farvi accedere anche le PMI, sfruttando i nuovi mini-bond (nota CSC del 4 maggio 2013). Sempre in tale nota il CSC presentava le seguenti proposte: - Accrescere il capitale proprio delle imprese, rafforzare la misura ACE. - Rilanciare il mercato del private equity e del mezzanine finance. - Diffondere l uso dei mini bond per l accesso delle PMI al mercato obbligazionario. - Far ripartire le cartolarizzazioni di prestiti alle PMI, anche con garanzia pubblica. - Promuovere i bond di distretto e di territorio e la finanza delle reti di impresa. - Aumentare per le banche la deducibilità di accantonamenti per rischi e interessi passivi. - Rafforzare i Confidi e l intervento di CDP e Fondo di Garanzia. - Creare istituti specializzati nella raccolta e nel credito a medio-lungo termine. L allargamento delle fonti di finanziamento richiede agli imprenditori un impegno rilevante sul lato della trasparenza dei bilanci e dell apertura a soggetti esterni, oltre che, come citato in precedenza in termini di rafforzamento della struttura finanziaria. L apertura al mercato potrebbe essere l inizio di una nuova fase in grado di modificare il sistema finanziario ed il mondo delle imprese spezzando il cordone ombelicale tra aziende ed istituti di credito. Una prima via consiste nel favorire l emissione di obbligazioni (mini-bond) da parte delle piccole e medie imprese (ossatura del sistema produttivo e fortemente dipendenti dal credito bancario) e contemporaneamente la nascita dei credit funds, per giungere a creare un vero e proprio mercato delle mini-obbligazioni. Un altro strumento finanziario alternativo al credito bancario consiste nell apertura al private equity (un investitore istituzionale rileva quote di una società con l obiettivo di seguirne l evoluzione e di lasciarla dopo un periodo di tempo definito avendo ottenuto una plusvalenza), strumento sino ad oggi poco utilizzato nel nostro Paese, ma che andrebbe rivalutato. Un ulteriore canale è rappresentato da strumenti ibridi di capitale come il mezzanine finance (finanziamento a medio termine integrativo e subordinato nel rimborso rispetto a un finanziamento primario). Allo stato attuale tali strumenti risultano poco utilizzati in quanto, lacune normative, l assenza di un mercato dei capitali per le PMI e la crisi in atto ne frenano la diffusione. Tuttavia, pare utile seguirne attentamente gli sviluppi, perché Banca D Italia, Confindustria ed il Governo premono anche su tale tasto per aiutare le imprese a sopperire al bisogno di liquidità. D altro canto anche i Fondi e le Assicurazioni sono interessati allo sviluppo di tali strumenti che potrebbero garantire tassi di remunerazione più elevati, in rapporto al rischio/rendimento, e rilevarsi un buon investimento per la liquidità in eccesso di cui dispongono.
12
INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO
Finanza agevolata, bandi, credito d'imposta INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Castellanza, LIUC - Università Cattaneo 2 ottobre 2014 INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO PRINCIPI:
DettagliIL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO?
http://www.sinedi.com ARTICOLO 15 SETTEMBRE 2007 IL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO? Fin dal passato il rapporto tra banca e soggetti economici non è mai stato stabile e lineare e questo dipende in
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliA volte il risultato della revisione è l'attribuzione di un rating peggiorativo, che può portare alla revoca in tronco degli affidamenti!
Accade spesso che la banca vada a visitare l azienda solo quando deve acquisirne la relazione o, successivamente, per collocare nuovi prodotti o chiedere maggiori flussi di lavoro o relazioni indotte,
DettagliPrincipali indici di bilancio
Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco
DettagliDomanda e offerta di credito
2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi
DettagliSTRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020
STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020 Verso un utilizzo più strategico imparando dall esperienza maturata Roberto D Auria Mario Guido Gruppo di lavoro Competitività Roma, 28 ottobre 2013 L esperienza
DettagliImparare è un esperienza, tutto il resto è solo informazione Albert Einstein
Imparare è un esperienza, tutto il resto è solo informazione Albert Einstein! CAPITAL GROUP CAPITAL INSURANCE AGENCY CAPITAL BROKER kartilia Engineering Systems and Solutions LA REALE MISSIONE E VISIONE
DettagliBasilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING
Basilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING Il Comitato di Basilea viene istituito nel 1974 dai Governatori delle Banche Centrali dei 10 paesi più industrializzati. Il Comitato non legifera, formula
DettagliCREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale
CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia
DettagliOutlook finanziario dell agricoltura europea
Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità
DettagliCORSO DI FINANZA AZIENDALE
CORSO DI FINANZA AZIENDALE presso UNINDUSTRIA TREVISO SERVIZI & FORMAZIONE, Piazza delle Istituzioni 12-31100 Treviso PERCHÉ PARTECIPARE? L obiettivo principale del percorso è formare professionalità in
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliSono noti i motivi finanziari che costituiscono un effettivo freno allo sviluppo delle PMI:
6. Finanze 1 - Operazioni di capitalizzazione e di finanziamento delle PMI e proposte per contrastare la crisi economica in adesione ai principi europei dello Small Business Act Sono noti i motivi finanziari
DettagliPMI BASILEA. autodiagnosi aziendale e corso di formazione
PMI BASILEA autodiagnosi aziendale e corso di formazione L attuale contesto di mercato Situazione di scarsa liquidità per le banche commerciali italiane Obbligo per le banche di monitoraggio e di misurazione
DettagliFABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliRelazione sulla gestione
PIANORO CENTRO SPA SOCIETA' DI TRASFORMAZIONE URBANA Sede legale: PIAZZA DEI MARTIRI 1 PIANORO (BO) Iscritta al Registro Imprese di BOLOGNA C.F. e numero iscrizione: 02459911208 Iscritta al R.E.A. di BOLOGNA
DettagliAssessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica
Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica ALLEGATO D.1 BANDO PUBBLICO APERTO RIVOLTO AD IMPRESE OPERANTI NEI SETTORI DELLE TECNOLOGIE
DettagliORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione del Tribunale di Locri Relazione del Tesoriere CONSUNTIVO ANNO 2009 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione
Dettagli3 PASSI NELL IMPRESA E NEL LAVORO AUONOMO. Appunti di Finanza Aziendale Dott. Vulpinari Gianluigi
3 PASSI NELL IMPRESA E NEL LAVORO AUONOMO Gli elementi utili per aprire un attività imprenditoriale Rovigo, 14 maggio 2008 Appunti di Finanza Aziendale Dott. Vulpinari Gianluigi La scelta di intraprendere
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliBUSINESS PLAN, UNO STRUMENTO
BUSINESS PLAN, UNO STRUMENTO IMPRESCINDIBILE PER FARE IMPRESA MATTEO PELLEGRINI AREA ECONOMICO FINANZIARIA LEGACOOP REGGIO EMILIA Giovedì 11 dicembre 2014 Il Business Plan è uno strumento operativo finalizzato
Dettagliwww.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15
www.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15 Indice 1. AD Advisory (AD) La società 2. Situazione del credito alle
DettagliI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI
I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI Roma, 22 novembre 2011 Direzione Retail Funzione C.A.E. L EVOLUZIONE DEL SETTORE Gli ultimi cinque anni hanno
DettagliRENDICONTO FINANZIARIO
RENDICONTO FINANZIARIO IN OTTICA BASILEA 2 1 Utilità del Rendiconto finanziario L utilità del rendiconto finanziario trae motivo dal fatto che non si ha, quasi mai, coincidenza fra gli andamenti economici
DettagliFactoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring
Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring La finanza delle imprese tra crisi e ripresa Mario Valletta Università degli Studi
DettagliIl network per la finanza d impresa
Il network per la finanza d impresa La nostra mission é affiancare la famiglia imprenditoriale nell attività gestionale (ottimizzazione organizzativa, finanziaria, amministrativa, legale, fiscale) e nelle
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliSERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER
TEMPORARY MANAGER Il Business Plan Temporary Manager La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Che cosa e e a cosa serve E un documento volto
DettagliSIMEST: Partner d impresa per la competizione globale. Seminario di preparazione alla Missione Imprenditoriale in Iran
SIMEST: Partner d impresa per la competizione globale Seminario di preparazione alla Missione Imprenditoriale in Iran Marco Rosati Responsabile Funzione Desk Italia CONFINDUSTRIA - Roma, 8 ottobre 2015
DettagliDOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA
DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA 1.1 - L assetto finanziario delle aziende Nel corso del 2014 la provincia reggiana evidenzia un saldo tra imprese che presentano aumenti e diminuzioni
DettagliIl Fondo Mutualistico di Legacoop
LA FINANZA E IL CREDITO IN COOPERAZIONE Il Fondo Mutualistico di Legacoop Aldo Soldi Direttore Generale Coopfond Parma, 6 marzo 2014 1 1 - Coopfond Coopfond è il Fondo mutualistico di Legacoop. E una S.p.A.
DettagliIl ruolo del Dottore Commercialista nell attività di rating advisory ed il visto di conformità sul merito creditizio
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Rating Advisory e reporting finanziario del rischio d impresa Il ruolo del Dottore Commercialista nell attività di rating advisory ed il visto di conformità
DettagliViene utilizzato in pratica anche per accompagnare e supportare adeguatamente le richieste di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.
BUSINESS PLAN Un business plan o (piano di business, o progetto d'impresa) è una rappresentazione degli obiettivi e del modello di business di un'attività d'impresa. Viene utilizzato sia per la pianificazione
DettagliANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA
ANALISI PER FLUSSI Dott. Fabio CIGNA IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA 2 ANALISI PER FLUSSI IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA L azienda deve operare
DettagliSEMINARIO LEASING E NOLEGGIO OPERATIVO: SERVIZI FINANZIARI DI COMPAGNIA DELLE OPERE DI MILANO. Milano, 11 marzo 2015
SEMINARIO LEASING E NOLEGGIO OPERATIVO: SERVIZI FINANZIARI DI COMPAGNIA DELLE OPERE DI MILANO Milano, 11 marzo 2015 Premessa: Il ruolo di Compagnia delle Opere, i servizi finanziari Bisogno a cui risponde
DettagliPiano straordinario per l'occupazione.
Piano straordinario per l'occupazione. Il lavoro, il futuro. MISURA IV.1 Più forti patrimonialmente Agevolazioni per il rafforzamento della struttura patrimoniale delle piccole e medie imprese mediante
DettagliSulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1
A. Procedura Ordinaria - Modello di valutazione per le imprese in contabilità ordinaria operanti nei settori: industria manifatturiera, edilizia, alberghi (società alberghiere proprietarie dell immobile),
DettagliGestione Finanziaria delle Imprese. private equity e venture capital
GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE Private Equity e Venture Capital Il private equity e il venture capital Anni 80 Con venture capital si definiva l apporto di capitale azionario, da parte di operatori
DettagliL uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning
L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la
DettagliIl Consiglio di Amministrazione approva il bilancio. consolidato IAS/IFRS e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2011.
Il Consiglio di Amministrazione approva il bilancio consolidato IAS/IFRS e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2011 Valore della produzione consolidato a 6,91 milioni di Euro nel 2011 (6,39 milioni
DettagliMODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA
MODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA Check list delle informazioni di riferimento Applicato dalle Banche che hanno aderito alla proposta di Accordo di CONFINDUSTRIA PESARO-URBINO FINALITA E CONTENUTI DEL
DettagliIL RAPPORTO BANCA - IMPRESA ALLA LUCE DI BASILEA 2
COLLANA FINANZAEDIRITTO Camillo Marcolini IL RAPPORTO BANCA - IMPRESA ALLA LUCE DI BASILEA 2 AGGIORNATO ALLA FINANZIARIA 2008 Camillo Marcolini Il rapporto banca impresa alla luce di Basilea 2 Editore
DettagliAZIONI SVILUPPO. infografica by 1
AZIONI SVILUPPO Ottobre 2007 infografica by 1 IL MOTIVO DELLE AZIONI SVILUPPO infografica by 2 IL MOTIVO 1 2 Dove siamo? Sistema Italia Tessuto industriale ricco di imprese a BMC (Bassa e Media Capitalizzazione,
DettagliMINI BOND Un nuovo strumento per finanziare la crescita delle Aziende
MINI BOND Un nuovo strumento per finanziare la crescita delle Aziende LO SCENARIO MINI BOND Il Decreto Sviluppo ed il Decreto Sviluppo bis del 2012, hanno introdotto importanti novità a favore delle società
DettagliIL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE?
IL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE? II Forum annuale sulla Finanza d impresa Gli strumenti per affrontare la crisi e sostenere la crescita delle PMI Prato, 23 aprile 2009 Email: a.doti@centrofiditerziario.it
DettagliL analisi per flussi ed il rendiconto finanziario
L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi di bilancio si compone di due strumenti complementari per la valutazione delle condizioni di economicità delle aziende: gli indici ed il rendiconto
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato MOSCA
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2158 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato MOSCA Agevolazioni fiscali e contributive per l assunzione di temporary manager da parte
DettagliLA NOSTRA PARTECIPAZIONE
ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione
DettagliVALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA
VALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA Quattro valori fondamentali per valutare una impresa sono: 1. Il Capitale Operativo Investito, che è dato dal Capitale Fisso (Costi pluriennali a lenta rotazione) +
DettagliCriteri generali di valutazione della capacità di credito
Criteri generali di valutazione della capacità di credito GUIDA PRATICA PER LE PMI Caro lettore, PattiChiari è il Consorzio attraverso il quale l industria bancaria lavora per semplificare l uso dei prodotti
DettagliCONFIDI, RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO E FONDO DI GARANZIA PER LE PMI Foggia, 27 Maggio 2011
CONFIDI, RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO E FONDO DI GARANZIA PER LE PMI Foggia, 27 Maggio 2011 TAVOLA ROTONDA Prof. Pasqualina Porretta, Università degli Studi La Sapienza, Roma IL RUOLO DEI CONFIDI NEL SOSTEGNO
DettagliDati significativi di gestione
36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliAppendice 2 Piano di business preliminare
Appendice 2 Piano di business preliminare Sistema di valutazione di business idea e/o start-up innovative Piano di business preliminare DOCUMENTO DA RIEMPIRE A CURA DEL PROPONENTE Indice 1 Analisi tecnica
DettagliValutazione del merito creditizio criteri generali
Valutazione del merito creditizio criteri generali Corso: Analisi di bilancio per indici e il rendiconto finanziario 1 1) L impresa L e il suo business La banca vuole comprendere la capacità competitiva
DettagliBASILEA II. Il ruolo del Dottore Commercialista consulente d impresa. Milano, 12 maggio 2004
BASILEA II Il ruolo del Dottore Commercialista consulente d impresa Relatore: Aldo Camagni Presidente commissione finanza, controllo di gestione e contabilità d impresa dell Ordine dei Dottori Commercialisti
DettagliCorporate Banking e Basilea 2: come cambia il rapporto banca-impresa
Corporate Banking e Basilea 2: come cambia il rapporto banca-impresa prof. Stefano Caselli Università Bocconi Brescia, 10 ottobre 2006 Prof. Stefano Caselli - 10 ottobre 2006 1 I temi in agenda L inevitabile
DettagliViene confermata la focalizzazione della Banca sulla concessione del credito e sulla gestione delle
COMUNICATO STAMPA Il Consiglio d Amministrazione di Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale approva il nuovo Piano Industriale Triennale 2015 2017 e la Relazione Semestrale al 30 giugno 2015 Roma,
DettagliMASTER SPECIALISTICO IN PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE
OFFERTA FORMATIVA Titolo: MASTER SPECIALISTICO IN PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE Padova, Roma e Bologna. Destinatari: Il Master si rivolge a laureati, preferibilmente in discipline economiche,
DettagliOrganizzazione e aspetti organizzativi nella loro complessità gestionale esterna ed interna
Organizzazione e aspetti organizzativi nella loro complessità gestionale esterna ed interna Renato Cavallari Consigliere di Amministrazione 21 novembre 2012 LUISS Business School - Roma Agenda Profilo
DettagliLa congiuntura economica e finanziaria e il finanziamento delle piccole imprese
La congiuntura economica e finanziaria e il finanziamento delle piccole imprese Valerio Vacca Banca d Italia Servizio Stabilità finanziaria Presentazione rapporto Fedart, 9 dicembre 2015 Vacca Congiuntura
DettagliCONSULENZA FINANZIARIA DI FAB SRL NEL MERCATO DEI CAPITALI PER LE IMPRESE
CONSULENZA FINANZIARIA DI FAB SRL NEL MERCATO DEI CAPITALI PER LE IMPRESE PMI IN PARTICOLARE Dott. Bernardino Bottalico Corporate Finance Manager www.fabfinance.eu info@fabfinance.eu +39 080 4421007 PREMESSA
DettagliSURVEY. Credito e private equity: il punto di vista delle imprese e le tendenze in atto. 17 Luglio 2014
SURVEY Credito e private equity: il punto di vista delle imprese e le tendenze in atto 17 Luglio 2014 Il CLUB FINANCE La mission Il Club rappresenta a livello nazionale un centro di riferimento, di informazione
DettagliCapitale di credito PRESENTAZIONE DI EFFETTI SALVO BUON FINE
PRESENTAZIONE DI EFFETTI SALVO BUON FINE Definizione È una forma di finanziamento basata sulla presentazione all incasso, da parte dell impresa, di crediti in scadenza aventi o meno natura cambiaria e
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliElenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012
CITHEF S.C. a R.L. Sede Legale: Via Santa Lucia, 81 80132 Napoli Capitale Sociale:euro 610.330 i.v. R.E.A. Napoli n.507434 Registro Imprese di Napoli e C.F. 06629110633 Elenco Intermediari operanti nel
DettagliOsservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna
Osservatorio regionale sul credito dell UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE INDAGINE DICEMBRE 2012 DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI FORLI - CESENA 1.1 L assetto finanziario
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliLe scelte per la media impresa tra debito e capitale
IFFI 10 edizione VALORIZZARE L IMPRESA E ATTRARRE GLI INVESTITORI La liquidità dei mercati finanziari per lo sviluppo delle imprese Le scelte per la media impresa tra debito e capitale MILANO, 11 Novembre
DettagliConfindustria Genova
Confindustria Genova La levadel Private Equity nelleacquisizionie nelle cessioni: minoranze e maggioranze Genova, 14 maggio 2015 Raffaele de Courten 1 ARGOMENTI TRATTATI Cosa fanno gli operatori di Private
DettagliEvoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane
Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21
DettagliL interpretazione e l analisi del rendiconto finanziario: il punto di vista dei finanziatori.
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO IL PRINCIPIO OIC 10 SUL RENDICONTO FINANZIARIO L interpretazione e l analisi del rendiconto finanziario: il punto di vista dei finanziatori. GIULIANO SOLDI
DettagliLa finanza e l intraprendere
Istituto G. Sommeiller La finanza e l intraprendere Torino, 17 aprile 2015 Intervento: Dr. Giancarlo Somà L origine del fabbisogno finanziario Sfasamento del ciclo economico e del ciclo monetario 17 aprile
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliINTERVENTO DELLA RESPOSABILE FINANZIARIA DR.SSA MARINA PASCOLI FIN.COOP.RA S.R.L.
PASCOLI INTERVENTO DELLA RESPOSABILE FINANZIARIA DR.SSA MARINA FIN.COOP.RA S.R.L. Le PMI, fra cui la maggioranza delle Cooperative, rivestono un ruolo importante nell ambito delle economie europee ed il
DettagliLA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO
LA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO DOTT. ALFONSO RICCARDI Financial Advisor - Vertis SpA riccardi@vertis. @vertis.itit Università del Sannio,,
DettagliI flussi finanziari strutturati secondo lo schema del flusso di cassa disponibile: Obiettivo principale
L impostazione dell analisi: 5 possibili approcci [3] L approccio dei flussi di cassa l approccio dello schema di raccordo degli indici l approccio dello sviluppo sostenibile l approccio dei flussi di
DettagliMODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA
MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA 1 OPERATORI FINANZIARI ATTIVI E PASSIVI Gli operatori finanziari possono essere divisi in quattro gruppi: Le famiglie; Le imprese; La pubblica amministrazione; il resto
DettagliNuove funzioni e responsabilità del Risk Management. Presentazione alla Conferenza Il governo dei rischi in banca: nuove tendenze e sfide
Nuove funzioni e responsabilità del Risk Management Presentazione alla Conferenza Il governo dei rischi in banca: nuove tendenze e sfide 9 Aprile 2015 Agenda 1. Premessa: Il ruolo della Corporate Governance
DettagliBUSINESS PLAN CESSIONI FUSIONI ACQUISIZIONI RISTRUTTURAZIONI FINANZIARIE REPERIMENTO RISORSE FINANZIARIE PERCHÈ MARCAP
BUSINESS PLAN CESSIONI FUSIONI ACQUISIZIONI RISTRUTTURAZIONI FINANZIARIE PERCHÈ MARCAP Concentrato nella complessa gestione della normale attività aziendale, l Imprenditore non sempre riesce a valutare
DettagliFondo Zenit Minibond. Fondo Minibond. La finanza italiana al servizio dell economia italiana
Fondo Minibond Fondo Zenit Minibond Fondo obbligazionario per investire nello sviluppo delle PMI italiane La finanza italiana al servizio dell economia italiana -Zenit SGR, i nostri valori INDIPENDENTI
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio
DettagliQuello che pensano le imprese della crisi: un indagine della CNA di Roma sulle imprese della Provincia
Quello che pensano le imprese della crisi: un indagine della CNA di Roma sulle imprese della Provincia Roma, 12 novembre 2008 La CNA di Roma ha condotto dal 29 ottobre al 4 novembre 2008 un indagine tra
DettagliNOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE
NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE Le ultime settimane sono caratterizzate da una situazione non facile
DettagliDai rating pubblici ai minibond Mauro Alfonso
Dai rating pubblici ai minibond Mauro Alfonso Cerved Rating Agency Mini-bond, mercato dei capitali e le PMI italiane Il ruolo del rating pubblico Esistono le condizioni legislative e di mercato per un
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
DettagliLa sede operativa è a Modena ed il bacino d utenza ricomprende, oltre all Emilia-Romagna, le regioni limitrofe (Veneto, Lombardia, Marche).
NUOVA TESI SRL è una società che opera dal 2001 nei seguenti campi: Agevolazioni per l Innovazione (contributi a fondo perduto, benefici fiscali, ecc.); Ricerca e Selezione (Autorizzazione Ministeriale
DettagliStrumenti finanziari CIP. Programma per l innovazione e l imprenditorialità. Commissione europea Imprese e industria CIP
Strumenti finanziari CIP Programma per l innovazione e l imprenditorialità Commissione europea Imprese e industria CIP Strumenti finanziari CIP Programma per l innovazione e l imprenditorialità Quasi un
DettagliRelazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re
Relazione Semestrale al 30.06.2012 Fondo Federico Re Gesti-Re SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.500.000 i.v. Codice Fiscale, Partita
DettagliIL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO
IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita
Dettagliu Politiche di miglioramento della marginalità, valutazione dei costi aziendali e riduzione degli oneri per la crescita della redditività aziendale;
I Servizi che TETRIS CONSULTING s.r.l. offre nel settore di Direzionale comprendono: u Implementazione di sistemi di Controllo di Gestione, Reporting, analisi degli scostamenti, politiche di adjustment,
DettagliDai prestiti contro garanzie ai prestiti contro valore. La evoluzione del rapporto Banche/ PMI
Dai prestiti contro garanzie ai prestiti contro valore La evoluzione del rapporto Banche/ PMI Il contesto I riflessi della crisi sui criteri di valutazione delle PMI Esaurimento del modello un solo rating
DettagliL esigenza di patrimonializzazione delle imprese italiane
L esigenza di patrimonializzazione delle imprese italiane Finanza per la crescita IPO Day, Borsa Italiana, Milano - 26 Settembre 2014 Silvia Magri, Servizio Stabilità finanziaria Banca d Italia Outline
DettagliAvv. Marco De Paolis Brevetto: quali opportunità? Dagli accordi di circolazione delle invenzioni e delle ricerche alla costituzione di startup
Giornata di formazione sui brevetti Brescia, 29 febbraio 2012 Università degli Studi di Brescia Avv. Marco De Paolis Brevetto: quali opportunità? Dagli accordi di circolazione delle invenzioni e delle
DettagliContabilità generale e contabilità analitica
1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,
Dettagli