INQUADRAMENTO GENERALE

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1 INQUADRAMENTO GENERALE L area di progetto dell atelier del I anno proposto dai docenti Dini, Cotella e Bruno del Politecnico di Torino è situata nel Comune di Settimo Vittone (coordinate: latitudine 45 33'2"52 N, longitudine 07 49'59"88, gradi decimali 45,5507; 7,8333). L aggettivo Settimo si riferisce al Latino (ad) septimum (lapidem), ovvero luogo posto presso la settima pietra, riferendosi al settimo miglio lungo la via romana; Vittone si riferisce all esistenza di una stazione iutu, ossia una stazione di montanari esperti. Il Comune, con una popolazione di residenti, è posto alla quota 282 m s.l.m., ed è situato nella Comunità montana Dora Baltea nel Canavese, sotto la Provincia di Torino in Piemonte. Il paese è collocato in posizione strategica sull antica via Francigena Canavesana, utilizzata non solo come tracciato devozionale ma anche come via percorsa da mercanti, eserciti, uomini politici e di cultura, i quali hanno creato un canale di scambio e comunicazione che ha portato alla sostanziale unità della cultura europea. La località dista 10 minuti in auto o treno da Ivrea, 20 minuti dal Comune di Saint Vincent e 50 minuti dalla Città di Torino. 1

2 OBIETTIVO PROPOSTO Il compito, affidatoci dal proprietario del terreno, è quello di rendere più visibile e più nota la zona e soprattutto far sì che la cultura storica e paesaggisticoarchitettonico del territorio non venga dimenticata. L obiettivo, quindi, è stato chiaro sin dall inizio: conservare l esistente (comprendente i casotti e i terrazzamenti) e progettare, nelle immediate vicinanze, ad una struttura ricettiva che diventi il fulcro della zona. IDEA PROGETTUALE Il progetto-guida che ci ha accompagnato in questo Atelier è la sede del RPBW di Renzo Piano, di Punta Nave (Genova), oggi patrimonio dell Unesco. La prima cosa che ci ha colpito è stata la posizione e la distribuzione che l architetto aveva pensato per la struttura: una struttura che, con la sua forma, riprendesse in modo lineare l andamento del territorio. Per il nostro progetto, quindi, abbiamo riproposto una struttura lineare che, come lo studio di Renzo Piano, scendesse lungo il fianco della montagna e perpendicolarmente ai terrazzamenti esistenti. 2

3 Il progetto da noi pensato è quello di un edificio composto da una manica di collegamento perpendicolare ai terrazzamenti e altre tre maniche poste parallelamente ad essi incastrandosi in quest ultima. Guardando a tutti i bisogni del territorio e a quelli evidenziati dal nostro committente, abbiamo pensato di progettare in questa piccola struttura ricettiva un Agriturismo e un Bed & Breakfast, entrambe gestite dal proprietario del terreno. Inoltre abbiamo previsto il risanamento conservativo di due casotti le cui destinazioni d uso saranno un centro didattico e un punto vendita di prodotti locali. Peculiarità del progetto sarà una monorotaia che favorirà il trasporto di cose e persone dalla zona parcheggi, situata a valle, alla struttura posta sui terrazzamenti. SCELTE URBANISTICHE La nostra area di progetto è situata tra due zone territoriali: area agricola a coltura specializzata AS e area agricola di fondo valle AF. Queste due zone non prevedono gli usi da noi previsti, quindi abbiamo ricorso a delle varianti al PRG: la zona AF è diventata zona parcheggi PP; la zona AS è, invece, diventata zona TS1*, in quanto prevede insediamenti ricettivi di tipo stabile. La monorotaia sarà un attrezzatura di tipo collettivo, la cui realizzazione è favorita dai fondi derivanti dal programma integrato di sviluppo locale PISL, per la medesima situazione avvenuta nel comune di Carema, situato nelle vicinanze. 3

4 SCELTE COSTRUTTIVE L edificio in progetto si compone di una manica di collegamento longitudinale, in cui si incastrano tra maniche aventi destinazioni d uso differenti: la prima, verso valle, ospiterà una zona che fungerà da hall/bar; la manica centrale ospiterà il ristorante; la terza ospiterà 3 ampie stanze con annesso giardino privato. Si distacca dalla razionalità della struttura l appartamento del proprietario, il quale, mostrandosi in continuità rispetto alla struttura, risulta essere ruotato di 45 rispetto ai terrazzamenti. Fanno parte dell intervento anche due casotti, in cui, a seguito di un risanamento conservativo, sarà possibile acquistare i prodotti tipici o documentarsi circa la storia del territorio. I materiali scelti per il progetto sono essenzialmente due: pietra e legno. Nonostante la modernità dell intervento, si sono scelti questi due materiali per dare continuità alla storia del luogo: la pietra rimanda ai casotti o ai terrazzamenti, il legno alle vigne. 4

5 Interessante sarà la manica longitudinale di collegamento, in cui si è voluto creare un gioco di pieni e vuoti: sarà presente un muro spesso rivestito in pietra dove vi è l accesso a una manica dell edificio, mentre sono state scelte pareti e tetto in vetro nei restanti spazi. Quest ultima parte, inoltra, creerà continuità tra interno ed esterno, grazie a delle vigne che saranno poste anche sul tetto, che, oltre che avere un simbolico valore e compositivo, avranno funzione di schermature, favorendo il benessere termico all interno della struttura. Per quanto riguarda il rivestimento delle tre maniche, è stata progettata una parete ventilata con rivestimento in legno, il quali si estenderà anche sul tetto piano, dando un senso di continuità tra prospetto e tetto per chi guarda la struttura. Si è quindi deciso di inserire il canale di gronda all interno dell intercapedine della parete, in modo da non deturpare la razionalità e la purezza dei prospetti dell edificio. Forme nuove e materiali tradizionali: queste sono le caratteristiche dell intervento che, nonostante la sua modernità, non vuole essere il protagonista del luogo, lasciando spazio al paesaggio, vera pietra focale della riqualificazione della zona. 5