SANTA MARIA DI CASTELLO
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1 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria 0 Giovanni Liotta CORO LIGNEO DI SANTA MARIA DI CASTELLO GENOVA Situazione fitosanitaria delle strutture lignee Genova, dicembre 2010
2 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria 1 Giovanni Liotta CORO LIGNEO DI SANTA MARIA DI CASTELLO GENOVA Situazione fitosanitaria 1 - Introduzione Nel 2006 in occasione di una mia presenza a Genova, ero stato invitato a visitare il Coro ligneo della Chiesa di Santa Maria di Castello (figg. 1e 2) che mostrava dei segni evidenti di degrado. A un esame preliminare, rapido e limitato alle parti a vista, il degrado era da attribuire all azione di insetti xilofagi. Fig. 1 Coro ligneo di S. Maria di Castello.
3 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria 2 Fig. 2 Lato destro del Coro. Questi insetti con la loro attività alimentare avevano provocato il distacco di alcune parti superficiali degli elementi costitutivi del manufatto, mettendo in evidenza le numerose gallerie larvali all interno del legno (figg. 3 e 4) e facendo prevedere negli anni successivi un progressivo deterioramento. Fig. 3 Degrado entomatico sulla parte superiore della balaustra. Fig. 4 Particolare delle precedente per mettere in evidenza le numerose gallerie.
4 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria 3 Le caratteristiche delle gallerie indicavano che gli insetti responsabili del degrado appartenevano a due Ordini: a) a Coleotteri della famiglia Anobiidae e b) a Isotteri, o termiti, della famiglia Rhinotermitidae. Gli attacchi da parte dei due Ordini di insetti xilofagi non erano circoscritti in zone ristrette, ma erano diffusi, anche se con intensità molto variabili, a tutti gli elementi del Coro. Fig. 5 Danni provocati da Coleotteri Anobidi. Fig. 6 Particolare della precedente. Gli attacchi attribuibili ai Coleotteri Anobidi (figg. 5 e 6) erano sostenuti da infestazioni in atto: lo dimostravano i numerosi cumuli di rosume sparsi sulle superfici orizzontali e soprattutto al di sotto dei sedili (fig. 7). Questi cumuli erano dati dall espulsione da parte delle larve degli escrementi e della rosura dall interno delle gallerie per mantenerle libere. Gli attacchi attribuibili alle termiti (figg. 8 e 9), invece, non presentavano infestazioni in atto; questo nelle termiti si verifica normalmente, in quanto queste cambiano frequentemente le zone di pascolo e possono presentarsi in qualsiasi momento e provocare ingenti danni se le condizioni microambientali sono a loro favorevoli. Fig. 7 Cumuli di rosume al di sotto dei sedili. Fig. 8 Gallerie termitiche Fig. 9 Particolare della precedente.
5 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria 4 Lo stato di degrado riscontrato e soprattutto gli attacchi termitici hanno messo in evidenza la necessità e l urgenza di un mirato intervento di restauro per salvaguardare il prezioso Coro. Ovviamente, ai fini della messa in opera dei lavori di restauro, è stato necessario effettuare un attento e meticoloso esame diagnostico tendente a verificare lo stato fitosanitario dei singoli elementi della struttura del Coro. L esame diagnostico, come ormai assodato dalle fondamentali norme del restauro (Carta del Restauro di Atene, 1931; Carta del Restauro di Venezia, 1964; Carta Italiana del Restauro, 1972; Carta del Restauro, 1987 [che ha rinnovato, integrato e sostanzialmente sostituito quella del 1972]; Carta di Cracovia, 2000), è preliminare e fondamentale strumento per un corretto restauro conservativo. Nella presente relazione vengono riportati i risultati delle indagini diagnostiche fitosanitarie e vengono date delle indicazioni preliminari sui mezzi di risanamento e, soprattutto, sullele misure di salvaguardia e conservazione tendenti a creare le condizioni ambientali e microambientali inidonee all insediamento e allo sviluppo degli agenti biotici di degrado. 2 Scopo Scopo della presente indagine è stato quello di accertare: a) lo stato fitosanitario delle strutture lignee del Coro di Santa Maria di Castello; b) in particolare, il tipo di alterazioni riscontrate in tutti gli elementi costituenti la struttura del Coro e, soprattutto, nei pilastrini verticali appoggiati al muro (fig. 10) resisi accessibili in seguito allo smontaggio dei sedili; Fig. 10 Pilastrini lignei verticali di appoggio del Coro. c) la localizzazione e la diffusione degli attacchi da parte dei Coleotteri Anobidi, nonché il tipo di degradamento provocato; d) la localizzazione e la diffusione degli attacchi da parte delle Termiti, il tipo di degradamento provocato, nonché i fattori che ne hanno agevolato l insediamento e lo sviluppo;
6 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria 5 e) l attualità o meno delle infestazioni entomatiche; f) l eventuale presenza di attacchi di natura fungina che spesso trovano, nelle medesime condizioni ambientali, la possibilità di insediamento e di sviluppo. Inoltre, è stato quello di: g) effettuare una determinazione degli ordini, delle famiglie e, possibilmente, anche delle specie responsabili degli attacchi entomatici; h) mettere in evidenza l'entità dei danni attuali e, in relazione agli agenti trovati e alle loro caratteristiche biologiche, i potenziali danni futuri; i) dare indicazione dei mezzi idonei al risanamento di tutte le strutture del Coro; j) dare delle indicazioni sulle misure da mettere in atto per il restauro, la salvaguardia e la conservazione del manufatto. 3 Materiali e metodi L esame sul posto ha riguardato nel 2006 la pedana, i sedili, i postergali e le altre strutture lignee a vista del Coro, nel 2010 soprattutto i pilastrini lignei di appoggio del Coro. L esame è stato visuale ed ha riguardato la localizzazione e la tipologia delle alterazioni entomatiche, la presenza di eventuali fori di sfarfallamento di insetti xilofagi sulle superfici degli arredi; la forma e il diametro di tali fori; la presenza, la larghezza e l'andamento delle eventuali gallerie; la presenza di rosume (= rosura+escrementi entomatici), di eventuali nicchie pupali e di eventuali pezzi morfologici di insetti; inoltre, ha riguardato l'aspetto degli oggetti esposti. L'esame in laboratorio è stato strumentale, cioè con l ausilio di microscopio a luce trasmessa e a luce riflessa, ed è stato effettuato sui campioni non distruttivi raccolti sul posto durante il sopralluogo. I campioni erano costituiti da materiale polverulento raccolto dalle superfici, dai fori, dagli avvallamenti, dalle insenature e da tutte quelle parti ritenute utili ai fini dell'indagine e da materiale entomologico (insetti, pezzi morfologici di insetti) trovato nell area del Coro. Sono state effettuate delle riprese fotografiche delle situazioni ritenute le più interessanti al fine di rendere più chiara la situazione fitosanitaria del materiale ligneo esaminato. 4 Risultati 4.1. Pilastrini lignei su cui poggiano gli elementi strutturali del Coro Molti pilastrini lignei, nella parte basale che è a contatto con il terreno, presentano un degrado più o meno accentuato dovuto all attacco di insetti xilofagi (fig. 11). Dalla forma, dal diametro e dall andamento delle gallerie si desume che le specie degli insetti responsabili del degrado biotico appartengono all Ordine dei Coleotteri e alle famiglie Anobiidae (figg. 12, 13, 14 e 15) e Curculionidae (figg. 16 e 17). Fig. 11 Pilastrini lignei attaccati alla base da Coleotteri Anobidi e Coleotteri Curculionidi.
7 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria 6 Fig. 12 Pilastrino della parete sinistra. Fig. 13 Particolare con attacco da Coleotteri Anobidi. Fig. 14 Altro pilastrino degradato alla base. Fig. 15. Particolare con gallerie anobidiche. Fig. 16 Base con sezione ridotta attaccata dai Curculionidi. Fig. 17 Particolare della precedente per mostrare le gallerie dei Curculionidi.
8 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria 7 Fig. 18 Base di un pilastrino attaccato da Carie bruna. Fig. 19 Particolare della Carie bruna o a cubetti. Nelle zone laterali destra e sinistra la prevalenza degli insetti appartiene alla famiglia Anobiidae, mentre nella zona di fondo, che sta al di sotto delle finestre, la prevalenza appartiene alla famiglia Curculionidae. La diversa prevalenza va messa in relazione ai differenti habitat presenti nelle due zone. Nella zona di fondo che è a contatto con l esterno, infatti, si verificano più frequentemente delle variazioni di temperatura e conseguentemente delle variazioni di umidità dovute alla condensa sulle pareti. Tutto ciò determina delle condizioni favorevoli all insediamento e allo sviluppo dei Coleotteri Curculionidi e ai funghi lignicoli responsabili della Carie bruna del legno (figg. 18 e 19). Sono le stesse condizioni che hanno agevolato le infestazioni di altri e più pericolosi insetti xilofagi presenti contemporaneamente ai Coleotteri e cioè le termiti (o Isotteri) (figg. 20 e 21). Fig. 20 Pilastrino attaccato da Reticulitermes lucifugus. Fig Particolare della precedente. Le termiti, insetti a organizzazione sociale (re, regine, operai, soldati), hanno determinato danni di gran lunga superiori e celeri rispetto ai danni provocati dai Coleotteri sia della famiglia degli Anobidi che della famiglia dei Curculionidi messi assieme. La specie di termite insediatasi nel Coro appartiene alla famiglia Rhinotermitidae ed è chiamata Reticulitermes lucifugus, una specie i cui nidi sono costituiti da diverse centinaia di migliaia di individui di tutte le caste e la cui attività è quasi esclusivamente affidata alla casta degli operai.
9 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria 8 Le infestazioni hanno causato lo svuotamento di diversi pilastrini (figg. 22 e 23) e la distruzione di molti di essi (figg.24 e 25), non facendo, spesso, rivelare la loro presenza in relazione allo loro attività svolta in assenza di luce. Le infestazioni sono state concentrate nella zona di fondo del Coro. Fig Gallerie termitiche nella sezione del legno. Fig. 23 Altre gallerie nella sezione del pilastrino. Fig. 24 Pilastrino svuotato da Reticulitermes lucifugus. Fig. 25 Lo stesso, visto lateralmente.
10 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria Elementi del Coro Gli scranni e le pedane del Coro presentano le stesse infestazioni provocate sia dai Coleotteri Anobidi (figg. 3, 4, 5, 6, 26 e 27) che dalle termiti (figg. 8 e 9). Fig. 26 Tavola degradata da gallerie di xilofagi. Fig. 27 Sezione della tavola con gallerie di Anobidi Pannellatura di coronamento I pannelli di coronamento al di sopra del Coro mostrano nella zona centrale, sotto le finestre, gravi alterazioni dovute alle numerose gallerie termitiche provocate dalla specie prima menzionata e cioè Reticulitermes lucifugus (figg. 28 e 29) Le gallerie interessano tutto lo spessore dei pannelli che, pertanto vengono svuotati e privati della loro stabilità. Alcuni pannelli sono stati completamente distrutti. Fig. 28 I pannelli e le cornici di coronamento, nella parete di fondo, sono state gravemente attaccate dalle termiti.
11 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria 10 Fig. 29 Particolare della precedente mostrante le gallerie termitiche praticate da Reticulitermes lucifugus. Fig. 30 Vasca adoperata per l allevamento di fiori. È la causa principale della condensa al interno del Coro. Anche queste infestazioni termitiche sono state originate dalle condizioni di alto tenore umidità dell ambiente. In questo caso, l elevata umidità del legno è dovuta prevalentemente alla condensa che si viene a verificare a causa di un anomala aiuola ( vasca ) (figg. 30 e 31) adibita
12 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria 11 all allevamento di fiori, che si trova all esterno a stretto contatto con il muro. Fig. 31 Particolare della precedente Insetti responsabili del degrado Dall esame in laboratorio dei campioni (fig. 32) raccolti sul posto durante i sopralluoghi sono stati individuati gli insetti responsabili del degrado del legno Questi insetti xilofagi sono appartenenti agli Ordini dei Coleotteri e degli Isotteri o Termiti. Il primo Ordine era rappresentato da due Famiglie: quella degli Anobiidae con le specie Anobium punctatum e Oligomerus ptilinoides e quella dei Curculionidae con le specie Amaurorhinus bewickianus e Hexarthrum capitulum. Gli attacchi apparivano attivi. Il secondo Ordine era rappresentato dalla Famiglia Rhinotermitidae con la specie Reticulitermes lucifugus. Fig. 32 Campioni di insetti raccolti sul posto.
13 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria Coleotteri Anobidi Anobium punctatum De Geer È un piccolo Coleottero (figg. 33 e 34)che, allo stadio di adulto, misura da 2,5 a 5 mm di lunghezza. È di colore bruno rossastro coperto da una fitta peluria giallastra. Fig. 33 Adulto di Anobium punctatum visto di lato. Fig. 34 Adulto di A. punctatum visto ventralmente. L'adulto compare in genere alla fine di maggio-primi di giugno fuoriuscendo da un foro circolare di diametro da 1 a 2 mm. La femmina, dopo essersi accoppiata, depone uno-due uova per volta, per un totale di 15-40, su superfici rugose, nelle anfrattuosità, sulle superfici di testa scabre o, molto comunemente, nei vecchi fori di sfarfallamento. Compie il ciclo in uno o due anni. E' da considerare come uno dei tarli più dannosi alle strutture e ai manufatti lignei Oligomerus ptilinoides (Wollaston) È un Coleottero (fig. 35) che allo stato di adulto misura 5-6 mm di lunghezza. Attacca prevalentemente legno di latifoglie, come noce, faggio, rovere e altre specie che danno legno da intaglio. Le larve di questa specie scavano gallerie di sezione circolare e di diametro variabile da 0,1 a 2 mm in dipendenza del diametro del corpo. La lunghezza (sviluppata) della galleria può superare i 10 cm. È annoverato tra gli insetti più temibili per le statue, gli intagli, gli arredi e per il legno di supporto dei dipinti. Fig. 35 Adulto di Oligomerus ptilinoides visto lateralmente.
14 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria 13 Fig. 36 Adulto del Coleottero Curculionide Amaurorhinus bewickianus. Fig. 37 Parte addominale e parte anteriore del Coleottero Curculionide Hexarthrum capitulum Coleotteri Curculionidi Amaurorhinus bewickianus (Wollaston) L insetto adulto (fig. 36) misura mm 2-2,8 di lunghezza ed è di colore bruno scuro o nerastro. Vive in luoghi molto umidi e attacca prevalentemente la carta in parte ammuffita e le testate delle travi annegate in muri umidi. La femmina depone decine di uova. Il ciclo, da uovo ad adulto, si completa, nel periodo estivo, in circa due mesi. Compie diverse generazioni in un anno e, siccome la vita dell adulto è lunga alcuni mesi, convivono e operano contemporaneamente larve e adulti anche di tre generazioni. L entità della popolazione può perciò essere elevata e così anche l entità dei danni che sono costituiti da numerosissime gallerie intersecantisi tra loro fino a distruggere totalmente il legno attaccato Hexarthrum capitulum Wollaston L insetto adulto (fig. 37) misura mm 3-3,2 di lunghezza ed è di colore bruno-nerastro. Compie diverse generazioni in un anno e le sue attività sono molto simili a quelle dell Amaurorhinus bewickianus Isotteri (o Termiti) Rhinotermitidi Reticulitermes lucifugus (Rossi) Reticulitermes lucifugus (fig. 38), specie nota con il nome comune di Termite lucifuga, appartiene al gruppo delle termiti sotterranee, cioè che nidificano nel terreno da dove si spostano per andare ad attaccare legni umidi che si trovano a distanze ragguardevoli (fino a oltre 30 metri, come le strutture delle coperture delle cattedrali). Le colonie sono formate da molte coppie di reali (re e regine), da soldati e da operai. L attacco dei legni viene fatto solo dagli operai. I nidi sono costituiti da un altissimo numero di individui (fino a un milione), che dal nido Fig. 38 Esemplari di operai e soldato(provenienti da altro sito) di Reticulitermes lucifugus (nel nostro sito sono stati trovati solo i danni)
15 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria 14 si spostano verso le strutture da attaccare e da queste in senso inverso attraverso i vuoti dei muri o dentro i tunnel (detti camminamenti) da loro costruiti con rosume, terriccio e saliva. La sciamatura degli alati avviene generalmente in primavera avanzata-inizio dell'estate e può durare oltre due mesi. Reticulitermes lucifugus attacca le strutture lignee che presentino un alto tasso di umidità. Una volta avvenuta l'infestazione, però, questa può propagarsi in strutture vicine anche molto asciutte per via del fatto che nelle gallerie di queste ultime le térmiti riescono a ricreare le condizioni ottimali per la loro sopravvivenza e la loro attività. I danni provocati dalle termiti della specie Reticulitermes lucifugus possono essere gravissimi, specialmente per le strutture a contatto con le murature. 5 Considerazioni 5.1 I pilastrini di sostegno delle strutture lignee del Coro poggiano direttamente sul terreno in quanto l ammattonato è limitato alle parti a vista del pavimento. Il contatto con il terreno ha determinato un aumento dell umidità nel legno e, conseguentemente, l insediamento di funghi lignicoli e il richiamo di insetti xilofagi. Questi ultimi hanno trovato, in tali condizioni, l ambiente più idoneo per il loro sviluppo. Le parti basali di questi pilastrini sono in gran parte distrutti per la presenza di numerose gallerie praticate durante la fase larvale degli insetti responsabili del degrado. 5.2 La degradazione del legno dei pilastrini è operata da Coleotteri della famiglia Anobiidae e della famiglia Curculionidae e da Isotteri o Termiti della famiglia Rhinotermitidae. I primi sono localizzati quasi esclusivamente nelle zone laterali del Coro, i secondi e i terzi sono localizzati prevalentemente nella zona della parete di fondo, curva. La diversa localizzazione delle specie delle tre famiglie dipende dal fatto che i Coleotteri Anobidi vogliono il legno moderatamente umido, i Coleotteri Curculionidi e le termiti lo vogliono molto umido. Se ne deduce che la maggiore umidità è presente nella parte curva, al di sotto delle finestre. 5.3 Le specie responsabili del degrado sono cinque: due specie di Coleotteri Anobidi (Anobium punctatum e Oligomerus ptilinoides), due specie di Coleotteri Curculionidi (Amaurorhinus bewickianus e Hexarthrum capitulum) e, infine, una specie di Termiti Rinotermitidi (Reticulitermes lucifugus). Le prime quattro specie appaiono manifestamente attive, mentre le Termiti sono non attive in quanto lo smontaggio degli elementi del Coro ne ha provocato temporaneamente l allontanamento. 5.4 Le cause che hanno determinato l insediamento delle infestazioni vanno ricercate a) nell appoggio dei pilastrini nel terreno, che ha consentito l assorbimento dell umidità e il trasporto per capillarità verso la parte superiore; b) la scarsa aerazione al di sotto della pedana e al di sotto dei due livelli dei sedili; c)la presenza della vasca semicircolare per l allevamento dei fiori che si trova all esterno al di sotto delle finestre. Si afferma che la vasca è perfettamente impermeabilizzata e questo certamente è vero, tuttavia il terreno interno ad essa, anche se asciutto, ma con una temperatura diversa, determina nella parete interna l instaurarsi del fenomeno della condensa con un aumento dell umidità non soltanto del muro, ma anche del materiale ligneo a contatto. In queste condizioni sia i Coleotteri Curculionidi che le Termiti trovano l ambiente ideale per il loro sviluppo. 6 - Mezzi di risanamento I mezzi di risanamento vanno differenziate a seconda che si tratti di strutture antiche o di nuova introduzione.
16 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria Strutture di nuova introduzione Per tali strutture, costituite prevalentemente da pilastrini e da traverse, è necessario procedere al risanamento preventivo mediante trattamento di tutti gli elementi nuovi con Xirein (prodotto a base di permetrina) in ragione di 400 gr di prodotto per metro quadro di superficie legnosa. È consigliabile effettuare il trattamento con distribuzione a pennello e in tre mani a distanza di almeno 48 ore l una dall altra Strutture antiche È indispensabile effettuare un trattamento con lo stesso Xirein (prodotto a base di permetrina) prima citato, ma in ragione di cc 250 per metro quadro di superficie di sviluppo, con distribuzione a pennello o a spruzzo e in due mani a distanza di almeno 48 ore l'una dall'altra. 7 - Misure di salvaguardia e conservazione Tenendo conto dello stato fitosanitario delle strutture lignee del Coro e sulla base degli studi operativi effettuati in situazioni analoghe (Chiappini et al., 2001; Liotta., 1991; 2002; 2003; 2003, 2005, 2007; Liotta et al., 2006), possono darsi i seguenti suggerimenti: 7.1 Oltre ai trattamenti tendenti a eliminare le infestazioni in atto, sarà necessario mettere in atto delle misure tendenti a rendere l ambiente non idoneo all insediamento e allo sviluppo di nuove infestazioni di insetti xilofagi e di infezioni fungine. 7.2 Sarà necessario creare una vasca aerata al di sotto del Coro. Tale vasca sarà opportunamente aerata con un sistema di tubi che creino un effetto-camino e sollecitino la circolazione dell aria per impedire il fenomeno della condensa. 7.3 L alzata della pedana porterà delle fine stature per l ingresso dell aria che sarà costretta a risalire in alto per via dell effetto camino che si stabilirà nei tubi ascendenti. I particolari esecutivi saranno modellati in base alle necessità durante i lavori e saranno illustrati nella relazione finale. 7.5 Durante la fase esecutiva dei lavori sarà indispensabile il coordinamento interdisciplinare di tutte le competenze che saranno coinvolte al fine di armonizzare gli interventi per una corretta salvaguardia dei manufatti e soprattutto per la loro conservazione. 8 Conclusioni Il Coro ligneo di S. Maria di Castello di Genova è stato aggredito da diverse specie di insetti xilofagi tra cui anche le Termiti, che hanno provocato seri danni, soprattutto nelle parti non a vista. Sono state individuate le specie responsabili del degrado e sono state indicati i mezzi di risanamento e le misure tendenti a rendere l ambiente e il microambiente non idonei a rendere possibile il re-insediamento e lo sviluppo degli insetti xilofagi e a consentire la conservazione del manufatto per il periodo più lungo possibile.
17 G. LIOTTA CORO LIGNEO DI S. MARIA DI CASTELLO - GENOVA Situazione fitosanitaria 16 Breve bibliografia Liotta G. (1991). Gli insetti e i danni del legno - Problemi di restauro. Nardini Editore, Firenze, pp 152. Liotta G.(2000). Insetti dannosi ai manufatti lignei. In: B. Baccetti, S. Barbagallo, L. Süss, E. Tremblay (coordinatori) Manuale di Zoologia agraria. A. Delfino Editore, Roma. pp Chiappini E., Liotta G., Reguzzi C., Battisti A.(2001). Insetti e Restauro. Calderini Edagricole, Bologna 260 pp., 376 figg. Liotta G., Rosa P., Agro A., Lambiase S., Laudani U. (2002). Valutazione dell infestazione da insetti xilofagi. In:Ciferri O. e Coll. Gli armadi lignei della Sacrestia Nuova della Certosa di Pavia. Ist. Lombardo di Scienze e Lettere. Milano. Liotta G. (2003). Gli arredi lignei della Certosa. Esame entomologico degli arredi storici e misure di salvaguardia e conservazione, pp In: AA.VV La Certosa di Garegnano in Milano. Silvana Editoriale, Milano. Liotta G. (2005). Le termiti agenti di degrado delle strutture lignee dei beni culturali Proceedings of the International Conference Conservation of Historic Wooden Structures. Gennaro Tampone ed. Firenze febbraio Vol 1, pag Liotta G., Agro' A. (2006). Gli insetti agenti di degrado dei beni culturali: S. Maria delle Grazie, Sacrestia Bramantesca Metodiche di difesa e salvaguardia preventiva. In: AA.VV. Biologia e Archeobiologia nei beni culturali conoscenze,problematiche e casi di studio. (vol. 1, pp ). ISBN: COMO: Aiar e Musei Civici - Comune di Como (ITALY). Liotta G. (2007). Agli insetti piacciono le opere d'arte. EDIMED, Palermo, 216 pp., 678 figg.
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