Neutrini superveloci: il futuro esperimento decisivo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Neutrini superveloci: il futuro esperimento decisivo"

Transcript

1 2 Neutrini superveloci: il futuro esperimento decisivo Gruppo B. Riemann Francesco Di Noto, Michele Nardelli Abstract In this paper we show as an future experiment trough Earth (density 11) could be decisive about superluminal speed Premessa In questi giorni è giunta notizia, dalla stampa e dal web (vedi Nota 1), che le misure della velocità dei neutrini nell esperimento OPERA del CERN potrebbero essere errate a causa di un errore dovuto alla cattiva connessione di un cavo a fibre ottiche, cosa che però non è condivisa dal fisico Dott. Antonio Ereditato (e forse potrebbe anche avere ragione), coordinatore dell esperimento. In attesa di ulteriori verifiche, proseguiamo lo stesso nella pubblicazione di questo articolo, convinti come siamo che la maggiore velocità dei neutrini possa benissimo dipendere dalla densità del mezzo attraversato (roccia), e quindi essi possono benissimo rientrare nella casistica esposta nella nostra tabella, dove luce, onde acustiche e sismiche ecc. aumentano la loro velocità attraversano materiali più dense del vuoto, dell aria o delle rocce del mantello terrestre. Riassunto In questo lavoro suggeriamo come un futuro e già previsto esperimento con i neutrini, attraverso tutto o quasi tutto il globo terrestre (con densità media pari a 11) possa essere risolutivo, poiché un eventuale anticipo di circa 120 nanosecondi rispetto alla velocità della luce, potrebbe darci ragione circa la nostra proposta di interpretazione (Rif.1) 1

2 Sui neutrini superveloci del recente esperimento OPERA del CERN, com è noto, si sta discutendo parecchio (sul web e non) sulla sua validità, sulle conseguenze circa la relatività e la velocità della luce finora considerata una costante fisica invalicabile ecc. Si sono presupposti errori nelle misure per confutarne i risultati, ma tali misure sono state ripetute e i risultati confermati, ecc. ecc. In questo lavoro vogliamo mettere a confronto solo il commento scettico del gruppo italiano ICARUS, e la nostra proposta di interpretazione che coinvolge la densità del mezzo attraversato (in questo caso la roccia terrestre, con valore 5,5 in superficie e 11, mediamente. in profondità, attraverso tutto o quasi tutto il globo terrestre. Un futuro esperimento, che ci sembra già previsto in tal senso, darebbe ragione al gruppo ICARUS se non ci sarebbe alcuna osservazione di maggiore velocità dei neutrini rispetto a quella della luce (fatti salvi eventualmente i 60 nanosecondi di anticipo misurati nell esperimento OPERA), e a noi se tale anticipo sarebbe di circa nanosecondi, secondo la nostra stima basata sulla densità, come proposto in Rif.1. Per cui proponiamo di aspettare tale futuro esperimento per trarre conclusioni più o meno definitive, ma più fondate, sull esperimento e le sue importanti conseguenze teoriche circa la relatività (Einstein ha parlato di velocità della luce nel vuoto, ma non di velocità dei neutrini nella roccia, il che è una cosa diversa, e all epoca (circa 100 anni fa) perfettamente sconosciuta in quanto si conoscevano a malapena i neutrini, scoperti nel 1930 da Wolfang Pauli), mentre la velocità della luce fu scoperta nel 1916 (relatività speciale di Einstein) Citiamo l articolo del gruppo ICARUS, per un confronto con la nostra successiva proposta, in attesa del suddetto esperimento cruciale (un alternativa sarebbe nelle acque oceaniche, con densità 1, e con un possibile anticipo di circa soli 11 nanosecondi, confondibile con possibili ed eventuali errori di misurazioni, che sono già stati esclusi per l esperimento OPERA) Dal sito netmassimo.com/2011/11/22/scienziati-del-cern-esprimono-i-lorodubbi-sui-neutrini-piu-veloci-della-luce/ riportiamo uno dei tanti articoli sullo scetticismo del Gruppo ICARUS: 2

3 Scienziati del CERN esprimono i loro dubbi sui neutrini più veloci della luce Posted on November 22, 2011 by NetMassimo Il rilevatore OPERA del Gran Sasso (foto Esperimento OPERA) Pochi giorni fa erano stati annunciati i risultati di un secondo esperimento effettuato tra il CERN Super Proton Synchrotron e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso che confermava la rilevazione di fasci di neutrini che avevano viaggiato più veloci della luce avvenuta per la prima volta due mesi fa. Ora un altro team di scienziati del CERN che lavora all esperimento ICARUS (Imaging Cosmic And Rare Underground Signals) ha sollevato precisi dubbi su questi risultati. Il motivo per cui il team del progetto ICARUS ritiene che i neutrini non abbiano viaggiato più veloci della luce tra i due laboratori è legato all energia da essi rilasciata o meglio a quella non rilasciata. Infatti secondo gli scienziati di questo team se i neutrini avessero viaggiato più veloci della luce avrebbero dovuto perdere energia producendo fotoni e coppie elettrone / positrone in un processo analogo all effetto Cherenkov. In quel caso gli strumenti avrebbero dovuto rilevare queste particelle ma non lo hanno fatto. Gli scienziati del team ICARUS usano la stessa apparecchiatura dell esperimento OPERA per creare fasci di neutrini perciò hanno potuto confrontare i dati di un loro esperimento compiuto nel 2010 con quelli degli esperimenti che hanno fatto tanto scalpore quest anno. Ciò che hanno scoperto è che lo spettro di energie registrate nei fasci di neutrini nell esperimento OPERA è coerente con quello di particelle che viaggiano alla velocità della luce e non di più. In parole povere sembra esserci una contraddizione tra le velocità e le energie misurate nel corso dell esperimento OPERA. Già c era scetticismo riguardo a questi risultati e gli stessi scienziati che hanno condotto gli esperimenti li avevano annunciati con molta cautela senza avanzare ipotesi. Ora 3

4 più che mai bisognerà attendere ulteriori analisi dei dati e ulteriori esperimenti, soprattutto se effettuati in diversi luoghi con diverse attrezzature, per vedere cosa ne verrà fuori. In casi del genere è possibile che molto presto arrivi l annuncio che è stato trovato un errore nell esperimento OPERA oppure bisognerà attendere il prossimo anno per avere i risultati dei prossimi esperimenti analoghi già annunciati. Per il momento rimaniamo ancor più di prima col dubbio che ci sia qualche problema nell utilizzo di quelle che d altra parte sono attrezzature incredibilmente sofisticate. Ricordiamo ora la nostra proposta di interpretazione (da Rif.1): Dal link nardelli.xoom.it/virgiliowizard/sites/default/files/sp_wizard/docs/neutr ini veloci.pdf, pubblicato sul sito nardelli.xoom.it/virgiliowizard/, riportiamo un brano della nostra interpretazione: Le altre ipotesi riportate dall articolo ( stringhe e dimensioni extra come scorciatoie, dimensioni privilegiate nello spazio cosmico), pur essendo ugualmente legittime, secondo noi (che pure siamo stringhisti, studiamo infatti le connessioni tra la teoria dei numeri e le teorie di stringa) hanno apparentemente meno indizi utili per interpretare al meglio i risultati dell esperimento OPERA, e quindi preferiamo l argomento densità del mezzo attraversato dai neutrini, per la nostra proposta di interpretazione, basata su una sopraccennata e possibile proporzionalità tra densità e velocità superluminale, con un relativo grafico che connette le due grandezze : y = n nanometri di anticipo (60 misurati nell esperimento), e quindi valore della nuova e maggiore velocità dei neutrini ( km/sec) rispetto a quella della luce. Nostra interpretazione : ck = c + n/10 km/sec; poiché gli n nanosecondi di anticipo sono 60, abbiamo 60/10 = 6 km/sec che se li sommiamo ai km/sec della luce nel vuoto, otteniamo km/sec. della velocità dei neutrini nella roccia, che ha densità di circa 5, 5 volte quella dell acqua, che vale 1. Il rapporto 60/5,5 10,91, se si mantenesse costante con altri valori di densità e nanosecondi di anticipo osservabili in futuri 4

5 esperimenti con altri mezzi attraversati, per es. acqua oceanica, o l intero diametro della Terra, con un rivelatore di collisioni neutriniche posto agli antipodi di Ginevra, giustificherebbe benissimo il nostro grafico, e quindi anche la nostra interpretazione. Probabilmente c entra anche l energia negativa (citazione di Erasmo Recami) e l effetto potrebbe essere una combinazione di densità e di energia negativa dei neutrini, ma per il momento limitiamoci soltanto alla densità del materiale attraversato (vuoto cosmico, gas di pianeti come Saturno (densità 0,7 minore a quella dell acqua), roccia (densità di circa 5,5, volte quella dell acqua,, piombo (densità 11,3, ecc.) La nostra interpretazione è in poche parole, questa: la velocità della luce è: 1) c0 nel vuoto cosmico, con densità 0, e cioè la minima, km/sec., quella relativistica e nota come costante universale, ma che varrebbe soltanto nel vuoto cosmico. 2) c1 nei gas dei pianeti gassosi (densità minore di 1) 3) c2 nell acqua (densità 1) 4) c3 = nelle rocce (densità circa 5,5, con i 60 nanosecondi di anticipo sulla normale velocità della luce ; ecc. ecc. vedi TABELLA 1 e relativi valori stimati. Indizi considerati: densità delle rocce Dal sito : osservareilcielo.astrofili.org/terra.html riportiamo un brano con il valore medio della densità terrestre Il peso della Terra può essere espresso in tonnellate con il numero 66 seguito da venti zeri. La densità media terrestre è 5 volte e mezzo quella dell acqua. Lo studio delle rocce, delle scosse telluriche e della gravità, dimostrano però che la struttura della Terra non è omogenea. Nei pressi del centro terrestre, la materia è sottoposta a pressioni dell ordine di tonnellate per centimetro quadrato; questa enorme pressione fa sì che il nucleo centrale abbia una densità molto elevata (da 10 a 12 volte quella dell acqua). Il raggio terrestre medio è lungo chilometri; i primi chilometri appartengono al nucleo che per l enorme pressione, reagisce alle onde sismiche come un liquido. 5

6 Poichè l esperimento del CERN è stato fatto nella crosta terrestre, e non al centro, la densità da prendere in considerazione per la nostra ipotesi è 5,5, e quella dell acqua è 1, come punto di riferimento, e 2*5,5 = 11 come media aritmetica tra i valori 10 e 12 per il nucleo centrale della Terra. Quindi i 60 nanosecondi di anticipo corrispondono ad una densità di 5,5 della crosta terrestre. Nelle stelle di neutroni la densità è invece elevatissima, alla quale corrispondono un numero pure elevatissimo di nanosecondi di anticipo, e quindi ad una velocità dei neutrini in quel mezzo proporzionalmente molto più elevata di quella osservata nella roccia, e si potrebbe calcolare conoscendo il valore della densità delle stelle di neutroni rispetto all acqua (Vedi TABELLA 1). Einstein, quando parlava di velocità della luce, si riferiva al vuoto e non ai neutrini nella roccia; i neutrini sono paragonabili ai fotoni (con la differenza che i fotoni attraversano solo la materia trasparente e si riflettono e si rifrangono, mentre i neutrini no. Ma forse potrebbero avere un piccolissimo angolo di rifrazione, non osservato però nell esperimento). Quindi la nostra interpretazione sarebbe compatibile con la relatività, che parla di vuoto, e l esperimento, che parla di roccia (o altri eventuali materiali più o meno densi dal vuoto stesso alle stelle di neutroni, limite massimo di densità, che finora si sappia). Se l esperimento si ripetesse in futuro, facendo attraversare ai neutrini tutto il diametro terrestre, i nanosecondi di anticipo rispetto alla velocità della luce nel vuoto, sarebbero invece, circa 123, poiché la densità del nucleo è di circa d = 11, e quindi n = 11*10,91 = 120, Questa è la previsione più sperimentabile della nostra interpretazione dei risultati dell esperimento OPERA, basata sulle varie densità di materiali che i neutrini attraversano, sia in via naturale sia in via sperimentale, Solo che emettitore di neutroni e rilevatore di neutrini dovrebbero essere posizionati agli antipodi, per esempio il primo a Ginevra e il secondo agli antipodi, nell Oceano Pacifico. Grafici e tabelle analoghe si possono fare per le variazioni della velocità della luce, e in questo caso dei neutrini, dovute alle varie 6

7 densità di materia attraversata. Poiché per la velocità osservata nell esperimento è stata di km/sec per una un valore di 60 nanosecondi d anticipo, e quindi l incremento chilometrico osservato è (nostra congettura provvisoria, in attesa di conferme teoriche o sperimentali) di 6 km = 60/10, possiamo dire che gli incrementi chilometrici per le altre ( conseguente ipotesi di stima, da confermare ed eventualmente migliorare in futuro in caso positivo): 5,45/10 = 0,545 km/sec. per i gas (tipo atmosfere di Saturno o Urano, che galleggerebbero sull acqua a causa delle loro minore densità, abbiamo considerato il valore medio 0,5, metà di 1 densità dell acqua); ora la velocità c1 stimata = ,5 = c1 = ,5 km/sec. 10,90/10 = 1,90 km/sec per l acqua, e quindi c2 = ,9 km/sec. 60/10 = 6, per le rocce, e quindi c3 = km/sec; osservata nell esperimento OPERA; 120/10 = 12 per tutto il diametro terrestre, e quindi c4 = km/sec; ecc. Vedi TABELLA 1 a pag.14 Conclusioni Concludendo, possiamo dire che ci potrebbe essere una certa proporzionalità, indagabile matematicamente e confermabile sperimentalmente, tra densità del mezzo attraversato e l incremento della velocità della luce rispetto al valore noto di c nel vuoto, e cos si spiegano i nanosecondi di anticipo nell attraversamento di un corpo denso, dal vuoto alle stelle di neutroni. La costante da usare, come abbiamo visto, è n/d = 60/5,5 = 10,91 (calcolata su valori noti ) da estrapolare poi per altre densità, calcolandone i valori di n = nanosecondi di anticipo rispetto alla velocità c, con la formula n = d*10,91 ottenendo i risultati della Tabella 1 e del grafico proposti 7

8 Conclusioni di questo lavoro Rimandiamo quindi il tutto al futuro esperimento decisivo attraverso l intero diametro del globo terrestre, con le due previsioni antagoniste: 1) Gruppo ICARUS: nessun incremento di velocità (salvo i 60 nanosecondi di anticipo se ulteriormente confermati), assenza (o presenza) della radiazione Cerenkov 2) Gruppo B. Riemann : anticipo di circa 120 nanosecondi rispetto alla velocità della luce Riferimenti 1) Proposta di interpretazione dei risultati dell esperimento sui neutrini (basata sulle diverse densità dei materiali attraversati ) Francesco Di Noto, Michele Nardelli, 2) Nota sul recente esperimento con i neutrini tra il CERN di Ginevra e i Laboratori del Gran Sasso ( La supersimmetria, il supermondo a 42 dimensioni: perché proprio il numero 42 e non altri?) Francesco Di Noto, Michele Nardelli Entrambi su questo sito 3) Dal sito odifreddi.blogautore.repubblica.it/2011/09/22/alla-velocita-del-neutrino/, riportiamo un autorevole e ottimo commento del Prof. Piergiorgio Odifreddi, ad indiretto sostegno teorico della nostra proposta: 8

9 di Piergiorgio Odifreddi SET 2011 Alla velocità del neutrino Non vedi quanto più veloci e lontano devono andare, e percorrere una maggiore distesa di spazio, nello stesso tempo che i raggi del Sole riempiono il cielo?. A parlare è Lucrezio, nel suo capolavoro La natura delle cose, riferendosi ai simulacri che fluiscono di continuo e in ogni direzione sulla superficie delle cose, e producono le impressioni visive negli occhi degli osservatori. Ma a parlare potrebbe anche essere il portavoce del Cern, che oggi ha annunciato che alcuni esperimenti mostrerebbero che i neutrini possono andare a velocità superiore a quella della luce, appunto. Prima di Lucrezio, la teoria di Epicuro assegnava ai simulacri una velocità ovviamente inferiore a quella della luce. Analogamente, prima dell annuncio di oggi, facevano i fisici con i neutrini: particelle che, in qualche modo, sono sempre state collegate alle ricerche italiane. Infatti, alcune delle intuizioni più profonde al loro riguardo erano state fatte da Bruno Pontecorvo, fratello del regista. Intuizioni che, opportunamente sviluppate e confermate, portarono molti scienziati al premio Nobel (nel 1988, 1995 e 2002). Ma il premio non andò mai a Pontecorvo, che fu punito per essere scappato nella direzione sbagliata (in Unione Sovietica) dopo la guerra. Se le osservazioni effettuate dal team di Antonio Ereditato fossero confermate, la memoria di Pontecorvo sarebbe finalmente vendicata da un italiano. Il condizionale, però, è d obbligo. Già altre volte, infatti, i neutrini hanno riservato sorprese. Ad esempio, a lungo si pensava che non avessero massa, e andassero alla velocità della luce. Poi si scoprì che una massa ce l avevano, e che dunque dovevano andare un po più lenti. Oggi, ci dicono che invece vanno un po più veloci. Certamente una delle tre alternative è quella giusta, ma quale? E, se fosse quella annunciata oggi, che succederebbe? Sgombriamo subito il campo da un interpretazione sensazionalistica, che è circolata ad arte insieme alla notizia dell esperimento. La relatività di Einstein non prevede affatto che la velocità della luce non possa essere superata! Lo si dice continuamente, ma questo non significa che sia vero. Ciò che la relatività prevede, è soltanto che ci debba essere una velocità limite che non può essere superata. Gli esperimenti finora sembravano indicare che questa velocità insuperabile fosse quella della luce nel vuoto, e forse dovremo cambiare espressione: invece di dire che non si può superare la velocità della luce, magari un giorno diremo che non si può superare quella dei neutrini. Una possibile riformulazione dell annuncio, dunque, è semplicemente che la velocità massima prevista da Einstein non è quella della luce, bensì qualcosa di molto prossimo ad essa: la differenza sembra essere di 60 nanosecondi sul tempo di percorrenza della distanza di 730 chilometri tra il Gran Sasso e il Cern, tra i quali si è fatto l esperimento. E questa differenza infinitesimale sarebbe appunto sfuggita negli esperimenti fatti finora sulla luce: un fatto sperimentale interessante,ma certo non una tragedia teorica. 9

10 Coloro che preferiscono le rivoluzioni, si chiederanno se l errore non stia invece, più che nelle misure sulla luce, nella relatività stessa. Tentare di buttare giù dal piedestallo Einstein, come lui aveva fatto con Newton, è una tentazione troppo grande per resisterle. Purtroppo per i giovani turchi della fisica, la relatività è confermata da miliardi di esperimenti, e non ne basterà uno solo a scalzarla. D altronde, era Einstein stesso a dire che la scienza non è una repubblica delle banane, dove le rivoluzioni succedono ogni giorno : ovvero, ribellarsi è giusto, ma il successo non è garantito. Scritto in Senza categoria 784 Commenti» NOTA 1 DAL SITO: notizie.tiscali.it/articoli/scienza/12/02/a-neutrini-errore.html Neutrini superveloci: errore o scoperta? Il Cern: esperimento ancora da verificare Uno spinotto mal chiuso, un orologio non ben tarato: sono questi i difetti nell'enorme complesso sperimentale montato fra il Cern di Ginevra e i laboratori del Gran Sasso che avrebbero condotto erroneamente a individuare neutrini più veloci della luce. L'annuncio, diffuso ieri in forma dimessa da un trafiletto nella rubrica degli aggiornamenti del mensile scientifico americano "Science", citando fonti anonime, ha portato in tutto il mondo a titoli come "Einstein vendicato" o "la luce di nuovo prima". Si tratta di conclusioni frettolose (come frettoloso, forse, era stato nel settembre scorso l'annuncio dei neutrini "superluminali"), che non cambiano la sostanza delle cose: in un esperimento, condotto da due fra le maggiori istituzioni scientifiche del mondo, è emerso un dato che potrebbe sconvolgere la fisica. Prima di accettarlo o respingerlo, sono necessarie ulteriori verifiche da parte di istituzioni terze e indipendenti. Lo sottolineano gli stessi scienziati del Gran Sasso, ricordando di avere programmato a maggio una ripetizione, per la terza volta, della loro esperienza, mentre a Stanford negli Usa e in un laboratorio in Giappone si cercherà di verificare il risultato usando metodiche diverse. In ricerche di questo genere la prudenza è d'obbligo, e prima di arrivare a conclusioni occorre l'unanimità, per quanto possibile, del mondo scientifico. Tuttavia, parlare immediatamente di "errori" che inficiano il risultato delle due esperienze condotte finora, a settembre e a novembre scorsi, e che in entrambi i casi avevano evidenziato i neutrini superluminali, non è del tutto corretto. La prima anomalia riscontrata, cioè un orologio atomico non esattamente calibrato, in realtà andrebbe a favore 10

11 dell'esperimento, perché se la taratura fosse stata esatta avrebbe misurato una velocità dei neutrini ancora maggiore. La seconda anomalia riguarda una connessione non perfetta fra il cavo a fibra ottica che collega il ricevitore Gps usato per verificare la scansione temporale del percorso dei neutrini e una scheda elettronica all'interno di un computer. Questa anomalia potrebbe aver alterato il flusso dei dati, rendendo meno esatte le statistiche su cui, in ultima analisi, si basano i risultati presi come definitivi. Tuttavia, non è chiara la portata dell'anomalia, e neppure se essa fosse in atto mentre venivano effettuate le misure. Per questo, comunque, gli scienziati del Gran Sasso, guidati dal professor Antonio Ereditato, coordinatore della collaborazione internazionale "Opera" destinata a studiare le caratteristiche dei neutrini, hanno chiesto al Cern di Ginevra di inviare un altro fascio delle elusive particelle dall'acceleratore che le genera, situato al confine tra Francia e Svizzera, e il tunnel negli Appennini dove si trova l'apparato ricevitore. L'esperienza, effettuata una prima volta il 21 settembre scorso, era stata ripetuta a novembre con impostazioni metodologiche più precise, dando sempre lo stesso risultato: alcuni neutrini del fascio si dimostravano più veloci della luce di circa 60 miliardesimi di secondo. Questo significa che, sul "traguardo", hanno lasciato indietro la luce di 180 centimetri circa, su una distanza di 732 chilometri (la luce viaggia a circa trecentomila chilometri al secondo). Di fronte a cifre di questo tipo, così difficili da commisurare, è abbastanza ovvio che qualsiasi risultato debba essere considerato valido soltanto dopo ripetute verifiche. Ed è esattamente quello che hanno fatto gli scienziati del Gran Sasso, che hanno sempre parlato per il loro esperimento di un esito non conforme a quanto ci si aspettava, senza dare nulla per scontato ma accingendosi a ripetere loro stessi l'esperienza e invitando la comunità scientifica internazionale a procedere a ripetizioni indipendenti. Questo è indispensabile per ogni procedura scientifica, e lo è tanto di più per un risultato di questo genere, che porterebbe a rivedere la nostra immagine dell'universo e a riscrivere tutti i libri di fisica pubblicati dal 1901 ad oggi. Nelle dichiarazioni rese dai ricercatori italiani dopo la divulgazione del trafiletto anonimo di "Science", in cui si dava per scontata la presenza di "errori" nella conduzione dell'esperimento del Gran Sasso, traspare tuttavia una certa irritazione. E' comprensibile. Nel trafiletto su Science, si dice che la rivista americana ha appreso degli "errori" da parte di "fonti vicine al team sperimentale" (non si specifica quali), e si aggiunge che, comunque, saranno necessari "ulteriori dati" (sempre senza precisare da dove dovrebbero venire). Fra i laboratori che, già da prima del Gran Sasso, stavano verificando la velocità dei neutrini, e avevano già riscontrato "stranezze" al riguardo, c'è anche il centro di Stanford, negli Usa. Se, per pura ipotesi, da esso dovesse arrivare la conferma del comportamento superluminale di queste particelle, allora, in base ai protocolli scientifici internazionali, una volta scartato per difetti metodologici l'esperimento del Gran Sasso, il primato della scoperta spetterebbe non agli europei ma agli americani. E, con esso, i relativi premi Nobel, onori, prebende e incisione a lettere di bronzo nella Storia della Scienza. Se al Gran Sasso sono irritati e cercano di ottenere conferma del loro risultato "al più presto" e "senza anomalie", non hanno tutti i torti. Come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato, ma ci s'azzecca. 22 febbraio 2012 Redazione Fiscali i 11

12 FINE 12

La strana storia del neutrino

La strana storia del neutrino La strana storia del neutrino Antonio Ereditato Università di Berna con la collaborazione di Federico Scampoli Scuola Media Carducci-Purgotti, Perugia A.Ereditato - Perugia - 2011 1 Zoo delle particelle

Dettagli

STUDIO DEL MOTO DI UNA PALLA SU UN PIANO INCLINATO CON IL SONAR

STUDIO DEL MOTO DI UNA PALLA SU UN PIANO INCLINATO CON IL SONAR STUDIO DEL MOTO DI UNA PALLA SU UN PIANO INCLINATO CON IL SONAR Giovedì, ci siamo recati, accompagnati dalla professoressa di Fisica, in laboratorio per attuare degli esperimento sul moto dei corpi. L

Dettagli

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia Unità di misura di lunghezza usate in astronomia In astronomia si usano unità di lunghezza un po diverse da quelle che abbiamo finora utilizzato; ciò è dovuto alle enormi distanze che separano gli oggetti

Dettagli

STATISTICHE DESCRITTIVE Parte II

STATISTICHE DESCRITTIVE Parte II STATISTICHE DESCRITTIVE Parte II INDICI DI DISPERSIONE Introduzione agli Indici di Dispersione Gamma Differenza Interquartilica Varianza Deviazione Standard Coefficiente di Variazione introduzione Una

Dettagli

Importanza delle incertezze nelle misure fisiche

Importanza delle incertezze nelle misure fisiche Importanza delle incertezze nelle misure fisiche La parola errore non significa equivoco o sbaglio Essa assume il significato di incertezza da associare alla misura Nessuna grandezza fisica può essere

Dettagli

LEZIONE 6. L Universo al telescopio

LEZIONE 6. L Universo al telescopio L Universo al telescopio LEZIONE 6 1: La velocità della luce Come abbiamo già accennato, la luce viaggia nel vuoto ad una velocità pari a 300'000 km/s. Per fare un paragone, la luce ci impiega circa 1

Dettagli

Esercizi sulla conversione tra unità di misura

Esercizi sulla conversione tra unità di misura Esercizi sulla conversione tra unità di misura Autore: Enrico Campanelli Prima stesura: Settembre 2013 Ultima revisione: Settembre 2013 Per segnalare errori o per osservazioni e suggerimenti di qualsiasi

Dettagli

Esperimento sull ottica

Esperimento sull ottica Esperimento sull ottica Gruppo: Valentina Sotgiu, Irene Sini, Giorgia Canetto, Federica Pitzalis, Federica Schirru, Jessica Atzeni, Martina Putzu, Veronica, Orgiu e Deborah Pilleri. Teoria di riferimento:

Dettagli

4) 8 g di idrogeno reagiscono esattamente con 64 g di ossigeno secondo la seguente reazione:

4) 8 g di idrogeno reagiscono esattamente con 64 g di ossigeno secondo la seguente reazione: Esercizi Gli esercizi sulla legge di Lavoisier che seguono si risolvono ricordando che la massa iniziale, prima della reazione, deve equivalere a quella finale, dopo la reazione. L uguaglianza vale anche

Dettagli

Il confronto fra medie

Il confronto fra medie L. Boni Obiettivo Verificare l'ipotesi che regimi alimentari differenti non producano mediamente lo stesso effetto sulla gittata cardiaca Ipotesi nulla IPOTESI NULLA La dieta non dovrebbe modificare in

Dettagli

Probabilità. Ing. Ivano Coccorullo

Probabilità. Ing. Ivano Coccorullo Ing. Ivano Coccorullo PROBABILITA Teoria della Eventi certi, impossibili e casuali Nella scienza e nella tecnologia è fondamentale il principio secondo il quale ogni volta che si realizza un insieme di

Dettagli

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi 7 Disegni sperimentali ad un solo fattore Giulio Vidotto Raffaele Cioffi Indice: 7.1 Veri esperimenti 7.2 Fattori livelli condizioni e trattamenti 7.3 Alcuni disegni sperimentali da evitare 7.4 Elementi

Dettagli

STATICA DEI FLUIDI (Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Michele Sorce)

STATICA DEI FLUIDI (Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Michele Sorce) STATICA DEI FLUIDI (Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Michele Sorce) Definizione Di Pressione In questo capitolo si analizzeranno le caratteristiche meccaniche dei fluidi in condizioni di equilibrio

Dettagli

STATISTICA: esercizi svolti sulla MEDIA ARITMETICA

STATISTICA: esercizi svolti sulla MEDIA ARITMETICA STATISTICA: esercizi svolti sulla MEDIA ARITMETICA 1 1 MEDIA ARITMETICA 2 1 MEDIA ARITMETICA 1. La seguente tabella riporta il numero di persone divise per sesso che si sono presentate durante l anno 1997

Dettagli

Sito web Telefono (Carmine)

Sito web Telefono (Carmine) Vespasiano Carmine BASE Totocalcio2012 Tutorial I tutorials totocalcio precedenti sono disponibili gratis alla pagina web. http://vecasoft.it/download_vecasoft.htm BASE Totocalcio v3.0.0.32 TotoQuote Totocalcio

Dettagli

Insegnare relatività. nel XXI secolo

Insegnare relatività. nel XXI secolo Insegnare relatività nel XXI secolo E s p a n s i o n e d e l l ' U n i v e r s o e l e g g e d i H u b b l e La legge di Hubble Studiando distanze e moto delle galassie si trova che quelle più vicine

Dettagli

1 L estrazione di radice

1 L estrazione di radice 1 L estrazione di radice Consideriamo la potenza 3 2 = 9 di cui conosciamo: Esponente 3 2 = 9 Valore della potenza Base L operazione di radice quadrata consiste nel chiedersi qual è quel numero x che elevato

Dettagli

7 Cenni di ottica per la fotografia

7 Cenni di ottica per la fotografia 7 Cenni di ottica per la fotografia 7.1 Schematizzazione di un obiettivo fotografico Gli obiettivi fotografici sono generalmente composti da un numero elevato di lenti. Tuttavia per semplicità possiamo

Dettagli

Lezione 4 a - Misure di dispersione o di variabilità

Lezione 4 a - Misure di dispersione o di variabilità Lezione 4 a - Misure di dispersione o di variabilità Abbiamo visto che la media è una misura della localizzazione centrale della distribuzione (il centro di gravità). Popolazioni con la stessa media possono

Dettagli

Richiami di aritmetica(2)

Richiami di aritmetica(2) Richiami di aritmetica() Frazioni definizioni, operazioni, espressioni Numeri decimali Rapporti e proporzioni Percentuali Materia Matematica Autore Mario De Leo Le frazioni La frazione è un operatore che

Dettagli

ATOMI E MOLECOLE. Tutte le varie forme di materia esistenti sono costituite da sostanze semplici (elementi) e da sostanze composte (composti).

ATOMI E MOLECOLE. Tutte le varie forme di materia esistenti sono costituite da sostanze semplici (elementi) e da sostanze composte (composti). 1 ATOMI E MOLECOLE Tutte le varie forme di materia esistenti sono costituite da sostanze semplici (elementi) e da sostanze composte (composti). Un elemento (es. il mercurio) è una sostanza che non può

Dettagli

VALORIZZAZIONE MOVIMENTI DI SCARICO E VALORIZZAZIONE TRASFERIMENTO COSTI DI ANALITICA

VALORIZZAZIONE MOVIMENTI DI SCARICO E VALORIZZAZIONE TRASFERIMENTO COSTI DI ANALITICA VALORIZZAZIONE MOVIMENTI DI SCARICO E VALORIZZAZIONE TRASFERIMENTO COSTI DI ANALITICA Riportiamo di seguito i vari passaggi per poter gestire la rivalorizzazione, sui documenti di scarico, del costo di

Dettagli

LA LUCE. Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione

LA LUCE. Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione LA LUCE Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione Perché vediamo gli oggetti? Perché vediamo gli oggetti? Noi vediamo gli oggetti perché da essi

Dettagli

Esercizio. Sia a R non nullo e siano m, n numeri interi non nulli con m n. Allora a m /a n è uguale a. [1] 1/a n m [2] 1/a m n [3] 1/a n m [4] a n m

Esercizio. Sia a R non nullo e siano m, n numeri interi non nulli con m n. Allora a m /a n è uguale a. [1] 1/a n m [2] 1/a m n [3] 1/a n m [4] a n m Sia a R non nullo e siano m, n numeri interi non nulli con m n. Allora a m /a n è uguale a [1] 1/a n m [2] 1/a m n [3] 1/a n m [4] a n m Vale la [1] perché per le proprietà delle potenze risulta a m a

Dettagli

RELAZIONE SUI CHICCHI DI RISO

RELAZIONE SUI CHICCHI DI RISO Irene Ocri, Giulia Guido, Erica Meucci, Viviana Moschini Classe I a CL Anno Scolastico 2008/09 Obiettivi: RELAZIONE SUI CHICCHI DI RISO Elevare a potenza numeri naturali. Leggere e scrivere numeri naturali

Dettagli

Prof.ssa Laura Salvagno

Prof.ssa Laura Salvagno Prof.ssa Laura Salvagno Nella vita di tutti i giorni abbiamo spesso a che fare con il concetto di rapporto, partiamo perciò da alcuni esempi per introdurre l argomento. Consideriamo tutte le gare combattute

Dettagli

PROBLEMA. L EFFETTO GEMELLI Adattamento da P.A. Tipler Invito alla Fisica 3 E.F.Taylor-J.A.Wheeler Fisica dello Spazio-Tempo Zanichelli

PROBLEMA. L EFFETTO GEMELLI Adattamento da P.A. Tipler Invito alla Fisica 3 E.F.Taylor-J.A.Wheeler Fisica dello Spazio-Tempo Zanichelli PROBLEMA. L EFFETTO GEMELLI Adattamento da P.A. Tipler Invito alla Fisica 3 E.F.Taylor-J.A.Wheeler Fisica dello Spazio-Tempo Zanichelli Obiettivi Presentare una soluzione semplificata del Paradosso dei

Dettagli

Richiami di aritmetica

Richiami di aritmetica Richiami di aritmetica I numeri naturali L insieme dei numeri naturali, che si indica con N, comprende tutti i numeri interi maggiori di zero. Operazioni fondamentali OPERAZIONE SIMBOLO RISULTATO TERMINI

Dettagli

La separazione elettrolitica di un metallo. Scheda di Laboratorio

La separazione elettrolitica di un metallo. Scheda di Laboratorio La separazione elettrolitica di un metallo Scheda di Laboratorio Premessa Destinatari: classe seconda di un istituto tecnico commerciale, nell insegnamento di scienze della materia. Argomento proposto:

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI SUL CALCOLO INTEGRALE

ESERCIZI SVOLTI SUL CALCOLO INTEGRALE ESERCIZI SVOLTI SUL CALCOLO INTEGRALE * Tratti dagli appunti delle lezioni del corso di Matematica Generale Dipartimento di Economia - Università degli Studi di Foggia Prof. Luca Grilli Dott. Michele Bisceglia

Dettagli

ARROTONDANDO FIGURE CON TRIANGOLI EQUILATERI

ARROTONDANDO FIGURE CON TRIANGOLI EQUILATERI ARROTONDANDO Cosa succede ad accostare figure identiche una all altra? Le figure ottenute che proprietà presentano? Posso trovare un qualche tipo di legge generale? Per rispondere a questa ed altre domande

Dettagli

2. Le piante. Le piante verdi hanno bisogno della luce del sole per crescere. Esse trasformano l energia della luce solare in energia alimentare.

2. Le piante. Le piante verdi hanno bisogno della luce del sole per crescere. Esse trasformano l energia della luce solare in energia alimentare. 2. Le piante Sembra che le piante siano dappertutto. C i sono piante all aperto e al chiuso, a scuola e intorno alle case. Sai pensare a posti diversi in cui hai visto delle piante? Le piante sono simili

Dettagli

SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA

SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA SCHEDA N 1 IL PENDOLO SEMPLICE SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA Scopo dell'esperimento. Determinare il periodo di oscillazione di un pendolo semplice. Applicare le nozioni sugli errori di una grandezza

Dettagli

La Matematica nell Astronomia. Una (breve) introduzione. Roberto Ferretti

La Matematica nell Astronomia. Una (breve) introduzione. Roberto Ferretti La Matematica nell Astronomia Una (breve) introduzione Roberto Ferretti Il cielo: un fascino intramontabile Come si puó parlare di astronomia senza fermarsi un attimo a guardare il cielo? E un fascino

Dettagli

Risoluzione dei triangoli rettangoli

Risoluzione dei triangoli rettangoli Risoluzione dei triangoli rettangoli In questa dispensa esamineremo il problema della risoluzione dei triangoli rettangoli. Riprendendo la definizione di seno e coseno, mostreremo come questi si possano

Dettagli

TEOREMA DEL RESTO E REGOLA DI RUFFINI

TEOREMA DEL RESTO E REGOLA DI RUFFINI TEOREMA DEL RESTO E REGOLA DI RUFFINI ALCUNI TEOREMI IMPORTANTI Prendiamo una divisione intera tra numeri: 6 : 3 = 2. Il resto di questa divisione è 0, e questo significa che moltiplicando il quoziente

Dettagli

ˆp(1 ˆp) n 1 +n 2 totale di successi considerando i due gruppi come fossero uno solo e si costruisce z come segue ˆp 1 ˆp 2. n 1

ˆp(1 ˆp) n 1 +n 2 totale di successi considerando i due gruppi come fossero uno solo e si costruisce z come segue ˆp 1 ˆp 2. n 1 . Verifica di ipotesi: parte seconda.. Verifica di ipotesi per due campioni. Quando abbiamo due insiemi di dati possiamo chiederci, a seconda della loro natura, se i campioni sono simili oppure no. Ci

Dettagli

Relazione del 08/04/2012 Silvestri Alessio Classe: 4 A EA Titolo:

Relazione del 08/04/2012 Silvestri Alessio Classe: 4 A EA Titolo: Relazione del 08/04/2012 Silvestri Alessio Classe: 4 A EA Titolo: Misurazione di potenza attiva e reattiva in un sistema trifase Scopo: Verifica del metodo di misura di potenza attiva e reattiva in un

Dettagli

BOX 16. Lampade a confronto.

BOX 16. Lampade a confronto. Lampade a confronto. Un confronto tra lampade a risparmio energetico, comuni lampadine e tubi al neon. Le lampadine In una lampadina la corrente passa attraverso una sottile spirale di un metallo particolare

Dettagli

LA MISURA DI GRANDI DISTANZE CON LA TRIANGOLAZIONE

LA MISURA DI GRANDI DISTANZE CON LA TRIANGOLAZIONE L MISUR DI GRNDI DISTNZE ON L TRINGOLZIONE ome si può misurare l altezza di un lampione senza doversi arrampicare su di esso? Se è una giornata di sole, è possibile sfruttare l ombra del lampione. on un

Dettagli

INDAGINI SPETTROGRAFICHE ANTIFALSIFICAZIONI. Spettrografia all infrarosso

INDAGINI SPETTROGRAFICHE ANTIFALSIFICAZIONI. Spettrografia all infrarosso INDAGINI SPETTROGRAFICHE ANTIFALSIFICAZIONI Spettrografia all infrarosso Una premessa è d obbligo, prima di iniziare la descrizione con foto esaustive di alcune falsificazioni, va rammentato che nella

Dettagli

Progetto Laboratori Lauree Scientifiche

Progetto Laboratori Lauree Scientifiche Progetto Laboratori Lauree Scientifiche Laboratorio sulle funzioni trigonometriche Le ore di insolazione giornaliera in funzione della latitudine Bozza di progetto Nel seguito verrà presentata la descrizione

Dettagli

Guida alla gestione delle domande di Dote Scuola per l A.S. 2016-2017 Scuole Paritarie

Guida alla gestione delle domande di Dote Scuola per l A.S. 2016-2017 Scuole Paritarie Guida alla gestione delle domande di Dote Scuola per l A.S. 2016-2017 Scuole Paritarie Questo documento contiene informazioni utili al personale delle scuole paritarie per utilizzare l applicativo web

Dettagli

OLTRE LA BOTANICA. Numero 4 La sezione aurea in astronomia. = Cerchio Altazimutale di Ramsden, Osservatorio Astronomico "G.S.

OLTRE LA BOTANICA. Numero 4 La sezione aurea in astronomia. = Cerchio Altazimutale di Ramsden, Osservatorio Astronomico G.S. LA SEZIONE AUREA DAGLI ATOMI ALLE STELLE Numero 4 La sezione aurea in astronomia = Cerchio Altazimutale di Ramsden, Osservatorio Astronomico "G.S.Vaiana", Palermo = Rubrica curata da Francesco Di Noto

Dettagli

VERIFICA SPERIMENTALE DELLA PROPORZIONALITA' INVERSA

VERIFICA SPERIMENTALE DELLA PROPORZIONALITA' INVERSA 20/11/2015 Marco Baj e Jacopo Corrao Laboratorio di fisica 1, liceo scientifico Leonardo Da Vinci Gallarate (VA) VERIFICA SPERIMENTALE DELLA PROPORZIONALITA' INVERSA SCOPO DELL'ESPERIENZA: verificare che

Dettagli

Risultati esperienza sul lancio di dadi Ho ottenuto ad esempio:

Risultati esperienza sul lancio di dadi Ho ottenuto ad esempio: Dado B (6): 2 2 6 6 6 1 1 3 6 4 6 6 3 1 1 4 1 6 3 6 6 4 6 3 2 4 3 2 6 3 5 5 6 4 3 3 2 1 2 1 6 3 2 4 4 3 6 6 3 2 1 6 6 4 6 1 3 6 6 1 6 2 4 5 3 3 6 2 1 6 6 3 1 2 6 3 1 3 4 6 1 6 4 1 6 4 6 6 6 5 5 2 4 1 2

Dettagli

APPRENDIMENTO PER INSIGHT

APPRENDIMENTO PER INSIGHT APPRENDIMENTO PER INSIGHT NON SOLO PERCEZIONE NON SOLO PERCEZIONE Gli studi di psicologia animale di Köhler hanno riproposto il problema dell atto mentale che si esprime nella visione mentale della soluzione

Dettagli

1 Definizione di sistema lineare omogeneo.

1 Definizione di sistema lineare omogeneo. Geometria Lingotto. LeLing1: Sistemi lineari omogenei. Ārgomenti svolti: Definizione di sistema lineare omogeneo. La matrice associata. Concetto di soluzione. Sistemi equivalenti. Operazioni elementari

Dettagli

Indicazioni utili per i rilievi Localizzazione delle stazioni e uso del GPS

Indicazioni utili per i rilievi Localizzazione delle stazioni e uso del GPS Indicazioni utili per i rilievi 2014 Localizzazione delle stazioni e uso del GPS Indicazioni utili per i rilievi 2014 Le coordinate si prendono sul campo con il GPS o altri strumenti con funzioni GPS:

Dettagli

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 343 24.11.2014 Il nuovo ISEE corrente Quando si presenta e composizione del modello Categoria: Contribuenti Sottocategoria: Varie Con la pubblicazione

Dettagli

RELAZIONE RESTITUZIONE DATI INVALSI 2014/2015- PROVA NAZIONALE

RELAZIONE RESTITUZIONE DATI INVALSI 2014/2015- PROVA NAZIONALE RELAZIONE RESTITUZIONE DATI INVALSI 2014/2015- PROVA NAZIONALE L istituto Nazionale per la Valutazione del sistema di Istruzione (INVALSI), SU DIRETTIVA DEL Ministro dell istruzione, ha predisposto la

Dettagli

GAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO

GAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO LABORATORIO DI FISICA Chi galleggia e chi va a fondo Perché alcuni corpi in acqua affondano e altri galleggiano? Per rispondere a questa domanda facciamo un esperimento: Appendiamo a un dinamometro due

Dettagli

IL CIRCUITO ELETTRICO RESISTENZE IN PARALLELO

IL CIRCUITO ELETTRICO RESISTENZE IN PARALLELO Laboratorio di.... Scheda n. 4 Livello: Medio A.S.... Classe. NOME..... DATA... Prof.... IL CIRCUITO ELETTRICO RESISTENZE IN PARALLELO R1 R2 Conoscenze - Conoscere le grandezze elettriche che caratterizzano

Dettagli

Aspetti psicologici ed emotivi dell infertilità!

Aspetti psicologici ed emotivi dell infertilità! Aspetti psicologici ed emotivi dell infertilità! L infertilità è una vera e propria patologia che può avere importanti ripercussioni psicologiche ed emotive sia sui singoli individui che sulle coppie.

Dettagli

LA LEGGE DI COULOMB PER I MAGNETI

LA LEGGE DI COULOMB PER I MAGNETI 1 LA LEGGE DI COULOMB PER I MAGNETI Lo scopo di questo esperimento è quello di riprodurre quello storico e importante ormai scomparso dai testi scolastici perché ritenuto non attinente alla realtà. È noto,

Dettagli

MISURAZIONE DELLA DISTANZA TERRA - LUNA

MISURAZIONE DELLA DISTANZA TERRA - LUNA MISURAZIONE DELLA DISTANZA TERRA - LUNA eseguita da Aristarco di Samo ( III secolo a.c.) 1 - Procedimento per trovare il rapporto fra la distanza Terra-Sole e la distanza Terra-. L centro della esattamente

Dettagli

LA FORZA...SIA CON TE!

LA FORZA...SIA CON TE! LA FORZA...SIA CON TE! CHE COS'E' LA FORZA? E' UNA GRANDEZZA FISICA VETTORIALE. L'UNITA' DI MISURA NEL S.I. E' IL "NEWTON" ( N ), DAL CELEBRE SCIENZIATO INGLESE ISAAC NEWTON, CHE NE HA STUDIATO LE LEGGI,

Dettagli

La quantità chimica LA MOLE

La quantità chimica LA MOLE La quantità chimica LA MOLE 1 QUANTO PESA UN ATOMO? Se lo misurassimo in grammi, l atomo di H, il più piccolo, avrebbe una massa di 1,6 x10-24 g. Per convenzione, si assegna un valore arbitrario (12) alla

Dettagli

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA M. Marengo INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA Servizio di Fisica Sanitaria Ospedale Policlinico S.Orsola - Malpighi, Bologna mario.marengo@unibo.it Si definiscono radiazioni ionizzanti tutte le

Dettagli

Esercitazioni di statistica

Esercitazioni di statistica Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni

Dettagli

VALUTAZIONI SCRUTINI I QUADRIMESTRE

VALUTAZIONI SCRUTINI I QUADRIMESTRE VALUTAZIONI SCRUTINI INTRODUZIONE Al termine del primo quadrimestre il numero totale di studenti è 1073, con differenze minimali rispetto all anno scorso: infatti c è una nuova classe, la quarta I, ma

Dettagli

RESTITUZIONE DATI INVALSI SCUOLA PRIMARIA

RESTITUZIONE DATI INVALSI SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO ALDA COSTA FERRARA RESTITUZIONE DATI INVALSI 2014 SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO ALDA COSTA La restituzione dei risultati delle prove Invalsi ci fornisce specifici elementi di

Dettagli

LIMITAZIONI NELLA GUIDA PER NEOPATENTATI Per i neopatentati sono previste particolari limitazioni di guida per condurre:

LIMITAZIONI NELLA GUIDA PER NEOPATENTATI Per i neopatentati sono previste particolari limitazioni di guida per condurre: LIMITAZIONI NELLA GUIDA PER NEOPATENTATI Per i neopatentati sono previste particolari limitazioni di guida per condurre: autoveicoli : con la patente italiana di categoria B: - per i primi 3 anni dal conseguimento

Dettagli

FISICA Corso di laurea in Informatica e Informatica applicata

FISICA Corso di laurea in Informatica e Informatica applicata FISICA Corso di laurea in Informatica e Informatica applicata I semestre AA 2004-2005 G. Carapella Generalita Programma di massima Testi di riferimento Halliday Resnick Walker CEA Resnick Halliday Krane

Dettagli

Costruiamo la STRISCIA DELLE MISURE. decametro metro decimetro. Tm Gm Mm km hm dam m dm cm mm µm nm pm

Costruiamo la STRISCIA DELLE MISURE. decametro metro decimetro. Tm Gm Mm km hm dam m dm cm mm µm nm pm Terametro Gigametro Megametro chilometro ettometro decametro metro decimetro micrometro millimetro milcrometro nanometro picometro Costruiamo la STRISCIA DELLE MISURE. Tm Gm Mm km hm dam m dm cm mm µm

Dettagli

I RADICALI QUADRATICI

I RADICALI QUADRATICI I RADICALI QUADRATICI 1. Radici quadrate Definizione di radice quadrata: Si dice radice quadrata di un numero reale positivo o nullo a, e si indica con a, il numero reale positivo o nullo (se esiste) che,

Dettagli

EQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO DISEQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO

EQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO DISEQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO EQUAZIONI CON VALORE AOLUTO DIEQUAZIONI CON VALORE AOLUTO Prima di tutto: che cosa è il valore assoluto di un numero? Il valore assoluto è quella legge che ad un numero (positivo o negativo) associa sempre

Dettagli

Correzione primo compitino, testo A

Correzione primo compitino, testo A Correzione primo compitino, testo A Parte Esercizio Facciamo riferimento alle pagine 22 e 2 del libro di testo Quando si ha a che fare con la moltiplicazione o la divisione di misure bisogna fare attenzione,

Dettagli

Tracce di energia. viaggio dentro l atomo

Tracce di energia. viaggio dentro l atomo Tracce di energia viaggio dentro l atomo Di cosa è fatta la torre Eiffel? di 10.000 tonnellate di ferro ovvero 10.000.000.000 di grammi di ferro miliardi Ogni grammo di ferro, a sua volta, è composto da

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof. Rossi Manuela A.S. 2015/2016 CLASSE: 1ALL MATERIA: Scienze Naturali

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof. Rossi Manuela A.S. 2015/2016 CLASSE: 1ALL MATERIA: Scienze Naturali PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof. Rossi Manuela A.S. 2015/2016 CLASSE: 1ALL MATERIA: Scienze Naturali Modulo n.1 - Introduzione alle scienze: il metodo scientifico e misure e grandezze. Collocazione temporale:

Dettagli

Come realizzare dei bozzelli di pezzo di Franco Fissore

Come realizzare dei bozzelli di pezzo di Franco Fissore Come realizzare dei bozzelli di pezzo di Franco Fissore Per realizzare parecchi bozzelli e con la pretesa che vengano tutti uguali, mi sono creato diversi strumenti, che man mano andrò ad illustrare. Prima

Dettagli

Lusevera 25/05/2002 Md 2.5, distanza 4 km

Lusevera 25/05/2002 Md 2.5, distanza 4 km Terremoto Con questo termine si indica lo spostamento istantaneo lungo una faglia, il conseguente rilascio di energia in forma di onde sismiche e il risultante scuotimento del suolo. Causa di tale spostamento

Dettagli

Spett.le Banca d Italia in merito al documento di consultazione Aprile 2015- relativa alle Istruzioni

Spett.le Banca d Italia in merito al documento di consultazione Aprile 2015- relativa alle Istruzioni Spett.le Banca d Italia in merito al documento di consultazione Aprile 2015- relativa alle Istruzioni per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull usura ritengo doveroso

Dettagli

AREA LOGICO - MATEMATICA TEMA PARI E DISPARI

AREA LOGICO - MATEMATICA TEMA PARI E DISPARI ESTENSIONE DEL METODO BRIGHT START UNITA COGNITIVE DI RIFERIMENTO RELAZIONI QUANTITATIVE CONFRONTI CLASSE SECONDA A TEMPO PIENO- SCUOLA ELEMENTARE C. CAVOUR SANTENA AREA LOGICO - MATEMATICA TEMA PARI E

Dettagli

S 2 S 1 S 3 S 4 B S 5. Figura 1: Cammini diversi per collegare i due punti A e B

S 2 S 1 S 3 S 4 B S 5. Figura 1: Cammini diversi per collegare i due punti A e B 1 ENERGI PTENZILE 1 Energia potenziale 1.1 orze conservative Se un punto materiale è sottoposto a una forza costante, cioè che non cambia qualunque sia la posizione che il punto materiale assume nello

Dettagli

CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA

CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana. Osservare la realtà circostante per cogliere

Dettagli

AE RZT QSO RKPT SQZC

AE RZT QSO RKPT SQZC Laboratorio di Informatica Lezione 1: Introduzione al corso Prof. Riccardo Cassinis Dott. Marzia Tassi Siete seduti nel posto giusto? AE RZT QSO RKPT SQZC PRFGE BERTSZ KDTVSU ZQRPDE 2 1 Prima di cominciare,

Dettagli

ESPONENZIALI E LOGARITMI. chiameremo logaritmica (e si legge il logaritmo in base a di c è uguale a b ).

ESPONENZIALI E LOGARITMI. chiameremo logaritmica (e si legge il logaritmo in base a di c è uguale a b ). ESPONENZIALI E LOGARITMI Data una espressione del tipo a b = c, che chiameremo notazione esponenziale (e dove a>0), stabiliamo di scriverla anche in un modo diverso: log a c = b che chiameremo logaritmica

Dettagli

Esercizi sulle percentuali

Esercizi sulle percentuali Esercizi sulle percentuali Esercizio 1 Si dispone di 12 kg di soluzione concentrata al 25%. Calcolare la quantità di solvente e di soluto necessari per ottenere tale soluzione. Dire che 12 kg di soluzione

Dettagli

ESERCITAZIONE: CALCOLO APPROSSIMATO ED ERRORI

ESERCITAZIONE: CALCOLO APPROSSIMATO ED ERRORI ESERCITAZIONE: CALCOLO APPROSSIMATO ED ERRORI e-mail: tommei@dm.unipi.it web: www.dm.unipi.it/ tommei Esercizio 1 Se 2 x 2.5 e 5 y 6, fra quali limiti sono compresi i numeri x + y, y x, x y e y/x? 7 x

Dettagli

Lezione 39: la legge di Ohm e i circuiti elettrici

Lezione 39: la legge di Ohm e i circuiti elettrici Lezione 39 - pag.1 Lezione 39: la legge di Ohm e i circuiti elettrici 39.1. Il circuito elementare Nella scorsa lezione abbiamo rappresentato in modo più o meno realistico alcuni circuiti elettrici particolarmente

Dettagli

12) Metodo dei minimi quadrati e linea di tendenza

12) Metodo dei minimi quadrati e linea di tendenza 12) Metodo dei minimi quadrati e linea di tendenza 43 Si supponga di avere una tabella di dati {y exp i} i=1,,n in funzione di altri dati {x i } i=1,,n che siano il risultato di una qualche misura sperimentale.

Dettagli

Come ottenere un grafico a torta

Come ottenere un grafico a torta Come ottenere un grafico a torta Per ricavare un grafico a torta è necessario avere a disposizione: Una o più serie di dati da rappresentare Una calcolatrice Un righello Un compasso Un goniometro Nel laboratorio

Dettagli

PROSPETTO PER IL CALCOLO DEI PARAMETRI DIMENSIONALI (secondo quanto previsto nel d.m. 18 aprile 2005)

PROSPETTO PER IL CALCOLO DEI PARAMETRI DIMENSIONALI (secondo quanto previsto nel d.m. 18 aprile 2005) PROSPETTO PER IL CALCOLO DEI PARAMETRI DIMENSIONALI (secondo quanto previsto nel d.m. 18 aprile 2005) I. INFORMAZIONI RELATIVE AL CALCOLO DELLA DIMENSIONE DI IMPRESA 1. Dati identificativi dell'impresa

Dettagli

Disequazioni - ulteriori esercizi proposti 1

Disequazioni - ulteriori esercizi proposti 1 Disequazioni - ulteriori esercizi proposti Trovare le soluzioni delle seguenti disequazioni o sistemi di disequazioni:. 5 4 >. 4. < 4. 4 9 5. 9 > 6. > 7. < 8. 5 4 9. > > 4. < 4. < > 9 4 Non esitate a comunicarmi

Dettagli

ESERCITAZIONE DI LABORATORIO A: VERIFICA DI STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO

ESERCITAZIONE DI LABORATORIO A: VERIFICA DI STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO ESERCITAZIONE DI LABORATORIO A: VERIFICA DI STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO La prova ha come scopo quello di verificare se uno strumento, o una particolare funzione di misura di uno strumento multifunzione,

Dettagli

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio

Dettagli

INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI

INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI 2.13 ASINTOTI 44 Un "asintoto", per una funzione y = f( ), è una retta alla quale il grafico della funzione "si avvicina indefinitamente", "si avvicina di tanto quanto noi vogliamo", nel senso precisato

Dettagli

QUESTIONARIO PER LO STUDIO DELLA PERCEZIONE DEL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE

QUESTIONARIO PER LO STUDIO DELLA PERCEZIONE DEL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE QUESTIONARIO PER LO STUDIO DELLA PERCEZIONE DEL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE A cura dei ricercatori dell Evaluation Research Group Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - CNR Versione SHORT

Dettagli

ANALISI CHIMICO FARMACEUTICA I

ANALISI CHIMICO FARMACEUTICA I Prof. Gianluca Sbardella : 089 969770 : gsbardella@unisa.it L INCERTEZZA E LE CIFRE SIGNIFICATIVE Tutte le misure sono affette da un certo grado di incertezza la cui entità può dipendere sia dall operatore

Dettagli

ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA

ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA Esercizio 1 Due cariche q 1 e q 2 sono sull asse x, una nell origine e l altra nel punto x = 1 m. Si trovi il campo elettrico

Dettagli

Le particelle dell atomo

Le particelle dell atomo La carica elettrica I fenomeni elettrici sono noti fin dall antichità: gli antichi Greci usavano la parola elektron per spiegare il fenomeno dell elettrizzazione dell ambra. I Greci sapevano che strofinando

Dettagli

EQUAZIONI E PROBLEMI: GUIDA D'USO

EQUAZIONI E PROBLEMI: GUIDA D'USO P.1\5- EQUAZIONI E PROBLEMI: GUIDA D'USO - Prof. I.Savoia, Maggio 2011 EQUAZIONI E PROBLEMI: GUIDA D'USO EQUAZIONI LINEARI INTERE: PROCEDURA RISOLUTIVA Per risolvere le equazioni numeriche intere, si può

Dettagli

1 IL LINGUAGGIO MATEMATICO

1 IL LINGUAGGIO MATEMATICO 1 IL LINGUAGGIO MATEMATICO Il linguaggio matematico moderno è basato su due concetti fondamentali: la teoria degli insiemi e la logica delle proposizioni. La teoria degli insiemi ci assicura che gli oggetti

Dettagli

CICLABILI A PARIGI. (Dicembre 2010) La verità è che una città non deve essere pensata, ma sognata (Didier Tronchet)

CICLABILI A PARIGI. (Dicembre 2010) La verità è che una città non deve essere pensata, ma sognata (Didier Tronchet) CICLABILI A PARIGI (Dicembre 2010) La verità è che una città non deve essere pensata, ma sognata (Didier Tronchet) CICLABILI A PARIGI La sensazione più evidente che si ha a Parigi osservando l uso che

Dettagli

CHIMICAMENTE. Lezioni del prof. Puletti Classe II B

CHIMICAMENTE. Lezioni del prof. Puletti Classe II B CHIMICAMENTE Lezioni del prof. Puletti Classe II B Scuola Media PIO X Artigianelli A.S. 2011-2012 PERCORSO - cos è la materia e da cosa è costituita - le particelle atomiche fondamentali: protoni, neutroni

Dettagli

In base al Decreto Legislativo 59/2011 con allegati. Note. Età. Modifiche e novità del Codice della Strada - Patenti Domenica 20 Gennaio 2013 22:32

In base al Decreto Legislativo 59/2011 con allegati. Note. Età. Modifiche e novità del Codice della Strada - Patenti Domenica 20 Gennaio 2013 22:32 Il 19 gennaio 2013 entra in vigore il decreto legislativo 59/2011 che recepisce per intero la direttiva europea sulle patenti 2006/126/CE. Questo vuol dire che vengono introdotte nuove patenti e cambiano

Dettagli

CHIMICA: studio della composizione e della struttura della materia e delle sue trasformazioni

CHIMICA: studio della composizione e della struttura della materia e delle sue trasformazioni CHIMICA: studio della composizione e della struttura della materia e delle sue trasformazioni composto materia sostanza pura miscela omogenea elemento eterogenea Elementi, Composti e Miscele Miscela eterogenea

Dettagli

GOTTFRIED WILHEM LEIBNIZ

GOTTFRIED WILHEM LEIBNIZ GOTTFRIED WILHEM LEIBNIZ Breve dimostrazione di un errore notevole di Cartesio ed altri a proposito di una legge di natura, secondo la quale essi vogliono che da Dio sia sempre conservata la stessa quantità

Dettagli

Esercizi svolti. risolvere, se possibile, l equazione xa + B = O, essendo x un incognita reale

Esercizi svolti. risolvere, se possibile, l equazione xa + B = O, essendo x un incognita reale Esercizi svolti 1. Matrici e operazioni fra matrici 1.1 Date le matrici 1 2 1 6 A = B = 5 2 9 15 6 risolvere, se possibile, l equazione xa + B = O, essendo x un incognita reale Osservazione iniziale: qualunque

Dettagli