GLI INTERVENTI DI FORMAZIONE

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1 GLI INTERVENTI DI FORMAZIONE Carola Gavazzi - Luisella Ciceri USP Como Villa Gallia, 14 gennaio 2008

2 Quando fai piani per un anno, semina grano. Se fai piani per un decennio, pianta alberi. Se fai piani per la vita, forma ed educa le persone. Antico proverbio cinese

3 Nell'ambiente liquido-moderno la formazione e l'apprendimento, perché siano utili, devono essere continui, anzi permanenti, cioè protrarsi per tutta la vita. Non è più concepibile un altro tipo di formazione e/o apprendimento: la costruzione del sé o delle personalità è impensabile in qualsiasi altro modo che non sia quello di una riformazione costante e perennemente incompiuta. Zygmunt Bauman, Vita liquida, 2006:134

4 Obiettivi del contributo Presentazione di due proposte formative per l'insegnamento della Shoah e dell'it L2 in presenza di alcuni presupposti: le linee guida del MPI il disagio e le difficoltà del docente l'arrivo in Italia degli alunni stranieri dopo una prima scolarizzazione nel Paese di origine il sovrapporsi di compiti evolutivi alle soglie dell età pre-adolescenziale ed adolescenziale e problematiche di integrazione.

5 Osservatorio nazionale per l'integrazione degli alunni stranieri e per l'educazione interculturale Documento: La via italiana per la scuola interculturale e l'integrazione degli alunni stranieri ottobre 2007 L'educazione interculturale come educazione alle diversità

6 Le linee di azione L'educazione antirazzista può essere considerata uno degli obiettivi all'interno dell'intercultura (...). In questo ambito sono comprese anche tutte le strategie attraverso cui si costruisce l'alterità, che oggi devono contrastare: -ANTISEMITISMO

7 Le linee di azione La DIDATTICA DELLA SHOAH dovrebbe approfondire il rapporto tra storia e memoria al fine di evitare ogni negazione, distorsione e banalizzazione di questa tragedia. Essa dovrebbe inoltre sfociare in una pedagogia capace di prevenire efficacemente ogni forma di intolleranza e violenza. La via italiana per la scuola interculturale, 2007:16

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10 Linee di azione La formazione interculturale Prospettiva di innovazione dell'insegnamento complessivamente inteso e del ruolo docente Contesto della diversità culturale che obbliga l'insegnante a uscire dai canoni della trasmissione lineare per dialogare con particolari esigenze La via italiana per la scuola interculturale, 2007:20

11 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CENTRO DI ITALIANO PER STRANIERI CORSO DI FORMAZIONE IN DIDATTICA DELL'ITALIANO L2 FONDAMENTI GLOTTODIDATTICI AD USO DELL'INSEGNANTE DELLA CLASSE PLURILINGUE

12 Fondamenti glottodidattici ad uso dell'insegnante della classe plurilingue Approccio all'it L2 L'influenza della L1 degli apprendenti nell'acquisizione dell' It L2 Didattica della cultura e approccio interculturale Dalla lingua della prima comunicazione alla lingua dello studio Il laboratorio di It L2: gestione e organizzazione Il parlato dell'insegnante nella classe plurilingue

13 Percorso di approfondimento A: la lingua per studiare Le caratteristiche dell'italiano per lo studio La semplificazione del testo La didattica per lo studio in L2 Laboratorio: la didattica per lo studio in L2 totale: 15 ore

14 Percorso di approfondimento B: l'interlingua e le sequenze di acquisizione Acquisire la Lingua 2: il concetto di interlingua Principali sequenze di acquisizione dell' It L2 L'analisi dell'interlingua Valutare la competenza a diversi livelli di età (a) Valutare la competenza a diversi livelli di età (b) totale: 15 ore

15 Proposta di formazione-ricerca Ogni percorso alternativo (A e B) prevede un impegno extra di studio. Il corsista potrà sostenere un esame (5 CFU).

16 Conclusioni Esperienze di formazione e ricerca come: - risposte ai bisogni del docente - sostegno al docente per affrontare il delicato processo di inserimento sociale.